Il 2024 sarà ricordato come un anno fondamentale per la transizione energetica del Regno Unito: per la prima volta, le fonti rinnovabili – grazie soprattutto all’eolico – genereranno più elettricità dei combustibili fossili.
Cade uno degli ultimi fortini a presidio dei combustibili fossili in Europa. Anche il Regno Unito fa un passo decisivo a favore della lotta al cambiamento climatico e nella crescita delle rinnovabili. E avvicina ulteriormente il Regno Unito all’obiettivo di un sistema energetico completamente decarbonizzato entro il 2030. E’ quanto si legge nell’ultimo report di Ember, il think tank indipendente che si occupa di transizione energetica a livello globale.
Tra i dati significativi del 2024 messi in evidenza da Ember c’è la nuova gerarchia delle fonti energetiche. L’energia eolica si avvia a diventare la principale fonte di elettricità del Paese, con una quota stimata del 29% della produzione totale nel 2024, pari a 82 TWh. Questo risultato segna una crescita significativa rispetto agli anni precedenti. E anche se il gas fossile resta ancora competitivo, con una quota del 30% (85 TWh), la differenza tra le due fonti si è ridotta a un solo punto percentuale. Un dato che anticipa l’imminente sorpasso tra le due fonti energetiche.
Nell’ottobre scorso, è stata chiusa l’ultima centrale a carbone in attività nel Regno Unito
Nel 2024, le fonti rinnovabili a basse emissioni di carbonio hanno raggiunto una produzione record di 103 TWh, coprendo il 37% della domanda elettrica nazionale, rispetto al 35% dei combustibili fossili. Questo risultato è stato favorito dalla chiusura dell’ultima centrale a carbone del Paese a ottobre 2024. E da una riduzione significativa dell’utilizzo di gas fossile, sceso al livello più basso dal 1996.
Un altro fattore determinante – sempre secondo Ember – è stato l’aumento delle importazioni di energia più economica, che hanno sostituito parzialmente la generazione da gas. Le importazioni nette sono cresciute del 42%, contribuendo a ridurre i costi per i consumatori e a mantenere stabile la domanda di elettricità, tra le più basse degli ultimi 20 anni.
La Gran Bretagna sarà esportatore netto al 2030
Nonostante i progressi, l’analisi delle rinnovabili include anche la biomassa, che rappresenta il 14% della generazione elettrica nel 2024. Tuttavia, permangono preoccupazioni sulla sostenibilità di questa fonte, considerata ancora un significativo emettitore di carbonio.
La crescita della capacità eolica, in particolare grazie a nuovi progetti come il parco Viking nelle Shetland (443 MW), e la revoca delle restrizioni sull’eolico onshore, lasciano presagire un’ulteriore espansione delle rinnovabili. Entro il 2030, il Regno Unito punta a diventare un esportatore netto di energia, consolidando il suo ruolo di leader nella transizione energetica globale.
“Questo traguardo è una testimonianza dei progressi compiuti dal Regno Unito,” ha dichiarato Frank Mayo, analista di Ember. “Ora è il momento di accelerare, riducendo la dipendenza dal gas e investendo in rinnovabili e infrastrutture”.
Qui sul sito Ember ci sono i grafici principali, che rendono l’idea delle tendenze anno su anno delle quote delle varie fonti di energia, e volendo anche il PDF
https://ember-energy.org/latest-insights/uk-renewable-power-set-to-overtake-fossil-fuels-for-first-time/
il sito Ember è in inglese (sono un think tank di Londra sulla transizione energetica), traducibile con google translate, e contiene report su ogni paese/continente
secondo me sono anche bravi a rendere dati e analisi più semplici e comprensibili nei limiti del possibile; sulle previsioni di solito fanno meglio di IEA
Grazie come sempre per la qualità dei tuoi interventi
Meglio tardi che mai.
Avanti così.
Ottima notizia.
Ma un link al report originale non è possibile metterlo?