Nonostante le condizioni meteo sfavorevoli, le rinnovabili hanno fatto segnare nel 2023 nuovi record nel mondo. In calo la quota dei fossili, ma soprattutto di nucleare
Rinnovabili record, declina il nucleare- Per capirlo, basterebbe leggere l’ultimo rapporto di Ember, think tank che si occupa di transizione energetica. Gli esperti di Ember hanno evidenziato come le rinnovabili nel 2023 abbiano battuto nuovi record. A livello globale, nel 2023 hanno soddisfatto oltre il 30% della domanda di energia, con le fonti fossili appena al di sopra del 60%. Ma ancora più sorprendente è il declino del nucleare.
Il nucleare copre meno del 10% della domanda di energia a livello globale
Il nucleare: ormai copre meno del 10% della domanda complessiva. Il che fa apparire ancora più paradossale il dibattito che si trascina in Italia sul ritorno dell’energia prodotta da fissione.
In parte perché solo la Francia è rimasta a credere al nucleare come fonte principale di energia, nonostante i 12 anni di ritardo con cui è riuscita a completare le opere per la centrale di Flamanville (in Normandia) che doveva essere il modello di riferimento per la nuova tecnologia Epr. E in parte perché il governo di destra vorrebbe puntare su reattori di piccole dimensioni, la cui efficacia è tutta da dimostrare (non esiste ancora un impianto del genere attivo a livello mondiale).
Nelle rinnovabili, il solare ha raggiunto nuovi record mentre l’eolico ha frenato
Tornando allo studio di Ember, va detto che non solo l’aumento dell’energia eolica e solare ha fatto scendere la produzione di energia da fonte fossile (che altrimenti l’anno scorso sarebbe stata del 22% più alta), ma ha anche impedito che si aggiungessero 4 miliardi di tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
In sostanza, il piano su cui si muove la transizione si sta inclinando sempre di più a favore delle fonti “verdi”: lo testimonia anche il fatto che in tutto il mondo l’anno scorso si è aggiunto il doppio della nuova produzione di energia solare rispetto a quella generata dal carbone. La quota di fotovoltaico nel mix globale è così salita al 5,6% del totale (contro il 4,8% del 2022), mentre l’eolico è rimasto stabile al 7,8%.

I dati non fanno che confermare la tendenza degli ultimi anni. Ed è significativo che le rinnovabili abbiano raggiunto nuovi record nonostante le condizioni meteo avverse. L’anno scorso, periodi prolungati di siccità hanno condizionato l’apporto dell’idroelettrico e venti meno favorevoli hanno frenato l’eolico.
L’apporto del nucleare sul mix globale continua a calare, dando il via libera alle rinnovabili. Anche in questo caso si tratta di una tendenza ormai consolidata: la sua quota nel mix elettrico commerciale mondiale è diminuita di quasi la metà rispetto agli anni ’90.
L’apporto del nucleare alla domanda di energia nel 2022 (ultimo dato disponibile) è diminuito del 4%: sale soprattutto in Cina (in crescita del 3%) mentre nel resto del mondo il calo è stato del 5%. Il governo Meloni è avvisato.
Nuculare ..
si pronuncia nuculare !
https://www.youtube.com/watch?v=Zl4SmzIreSs
Doh!
L’articolo fotografa la crescita rapida delle rinnovabili nel mix di generazione elettrica, la riduzione altrettanto rapida dell’uso di metano e carbone, e la riduzione anche del nucliare
Vediamo i numeri per l’Europa
( Eu 27 + EFTA, cioè Svizzera, Inghilterra, Islanda, Norvegia)
MIx elettricità 2024 (dati parziali sino ad oggi)
-> (545 TWh) rinnovabili -> 50,5 %
-> (273 TWh) fossili ——-> 26 %
-> (244 TWh) nucliare —-> 22,5%
Mix elettricità 2023
-> 1271 TWh rinnovabili -> 47 %
–> 816 TWh fossili ——-> 30 %
–> 612 TWh nucliare —-> 23%
Mix elettricità 2017
-> 1010 TWh rinnovabili –> 32%
-> 1331 TWh fossili ——-> 42 %
–> 808 TWh nucliare —–> 26%
2023 grafici
https://www.energy-charts.info/charts/energy/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year&year=2023
2017 grafici
https://www.energy-charts.info/charts/energy/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year&year=2017
è circa dal 2017-2019 che le installazioni di rinnovabili, essendo divenute sempre più economiche, hanno inziato a crescere anno su anno a un ritmo da vertigine:
Quota di rinnovabili nel mix Europeo
2024 -> 50,5% (parziale ad oggi)
2023 -> 46,8%
2022 -> 40,2%
2021 -> 37,3%
https://www.energy-charts.info/charts/renewable_share/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year
Dopo Austria, Belgio, Germania, anche Svizzera e a fine 2023 la Spagna hanno deciso l’abbandono del nucleare, ormai esageratamente costoso (impianti nuovi costano da 3 a 8 volte le rinnovabili), oltre che problematico, per puntare a mix 100% rinnovabili
Che tristezza: tirando le somme qui si festeggia perchè una fonte pulita e affidabile come il nucleare decresce mentre le fossili rimangono stabili.
Praticamente stiamo sostiotuendo con le rinnovabili pulite un’altra fonte pulita mentre quelle sporche rimangono allo stesso livello.
Lo scenario migliore sarebbe sostituire le fossili con nucleare e rinnovabili. Non capirò mai la miopia degli ambientalisti della domenica che combattono il nucleare ma ignorano che il problema sono le fossili che continuano e prosperare.
E dire che di battaglie molto più sensate ce ne sarebbero: norme per limitare il fotovoltaico, i pompaggi sono pressoche inutilizzati, i treni merci e le navi ancora fermi in favore dei tir, regioni che bloccano ogni rinnovabile (Sardegna) e si prendono quasi due anni per una mappatura per cui basta una ricerca nei dati regionali, eolico offshore ancora bloccato da anni di burocrazia.
Scopriremo solo tra un decennio che questi cosiddetti ambientalisti anti nucleare sono finanziati per vie traverse dai petrolieri che voigliono eliminare uno scomodo concorrente?
Il nucleare declina perchè non conviene. Se ne rende conto?
Si vuole candidare per ospitare a casa sua un bel deposito scorie nucleari?
Dai tempi del decommissioning l’ Italia non è riuscita ancora a costruirne uno ..
Stiamo ancora pagando profumatamente la Francia perché ci “ospiti” le nostre scorie radioattive..sia di origine reattori che macchinari ospedalieri.
Un aiutino da un entusiasta come lei sarebbe sicuramente gradito..
LA GRAND INTERMITTENCE EST.. FRANCOISE
durante la crisi dei prezzi del 2022 ci sono stati i forti rialzi e anche picchi di costo del kwh; NON sono indicativi dei prezzi 2024, ma visto che i trollini multi account bugiardini li usano per fare confusione (sono andati a cercare un picco inglese del 2021), facciamo un esempio
2022-04-01 – ore 8.00-9.00 — il buongiorno si vede dal mattino? dipende
>> Spagna —- 287 euro al MWh
>> Italia ——- 470 euro al MWh
>> Grecia —– 377euro al MWh
>> Germania — 87 euro al MWh
>> Francia —-2988 euro al MWh — oilalha la baguette!
..forse forse la crisi dei prezzi, la parte peggiore, non la ha causata la tensione con la russia (raddoppio del prezzo energia)
ma le decine di centrali francesi che si sono fermate tra primavera e estate 2022 per lunghe riparazioni di emergenza per crepe negli impianti e per mancanza di raffreddamento ( -> prezzo energia in centro europa mediamente quadruplicato, con tanti simpatici picchi sopra quota 700 e anche sfondoni a 3000) ?
queste “INTEMITTENZE” enormi e della durata di molti mesi (solo nel 2022 sono mancati alla Francia circa 100 TWh) sono successe a un grosso paese non sottosviluppato come la Francia, che per buona parte del 2022 ha comprato elettricità a ogni prezzo pur di non avere i BLACK_OUT, e anche così ha dovuto razionare l’energia elettrica a 3/4 del consumo abituale; i prezzi dell’energia sappiamo andarono alle stelle
ma tranquilli, non dovrebbe risuccedere, vedo che nel 2024 la Spagna sta esportando energia rinovvabile alla Francia, e anceh la Germania sta installando molta potenza rinnovabile in più ogni anno, meno male va’.. cosi la Francia avrà un appoggio per le sue emergenze e non dovremo aprire di nuovo il portafogli e le centrali a carbone come successo nel 2022
Ci credi pure alle cose che scrivi?
In Francia quel prezzo è durato meno di 10 minuti in borsa, all’ apertura, poi dalle 9 è sceso a 478€/MWh e in serata si è stabilizzato a 325€, che è più basso di Italia e Grecia, e tutto ciò con la metà delle centrali nucleari chiuse e prezzi dell’ energia derivante dal gas ai massimi.
Ma sei veramente imbarazzante, forse le fonti da dove ti informi dovresti cambiarle te (oppure dovresti imparare a leggerle) invece di accusare tutti nei commenti di account duplicati e di fonti manipolate ahahahhaha, oppure ti pagano per scrivere certe stronzate?
(Probabile)
https://download.terna.it/terna/Rapporto_Mensile_Aprile_22_8da3cb82aaf7c36.pdf
(Da pagina 20, analisi dei prezzi dell’ energia e non solo)
https://rienergia.staffettaonline.com/articolo/34961/3.000+euro+al+MWh+in+Francia:+ma+che+succede/Cret%C3%AC
continuiamo a menzionare il litio ma sapete che sono arrivate le batterie al sodio ?
Ah solo per ringraziare R.S. per tutto l’impegno. Meriteresti il premio “Piero Angela” (che prima o poi verrà istituito) GRAZIE !
ahah..troppo..grazie Giacomo..che ricordi, il buon Piero Angela..
anche se quando c’era l’esperto di cucina/chimica, mi spiaceva che gli rubava le parole.. cioè il chimico non riusciva a finire un frase intera..era pazientissimo, ma mi immaginavo che una volta si sarebbe messo a urlare e poi tutti a ridere
per fare un po’ di pace con tutti …
ammettiamo pure che il nucleare sia nei prossimi 50 anni ancora necessario a bilanciare i carichi di rete…
basta che venga progettato dai migliori esperti, realizzato dalle migliori ditte SOLO nei posti più idonei alla loro collocazione quindi lontano da faglie sismiche, terreni franosi o alluvionabili, coste minacciate da sollevamento livelli marini, bradisismi e pur rarissimi eventi tsunami ( visto che pure nel Mediterraneo insistono numerose cordigliere di vulcani subacquei presenti) e collegate con nuove reti di distribuzione a livello europeo e trans-continentale.
però non deve essere la fonte prevalente, ma solo la calibrata “valvola” di sicurezza…
E gli idrocarburi e combustibili fossili… lasciamoli ai fossili !!
La situazione bollette vede Spagna e portogallo così bassi a causa di un Cap al prezzo del gas, ma lo stato paga la differenza, e la loro fortuna è che non dipendono dal gas russo per motivi geografici.
https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AFvbAtvD
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/funziona-tetto-ai-prezzi-dellenergia-spagna-e-portogallo-2062598.html
La verità è che spagna e portogallo dipendono per oltre il 70% da fonti fossili, come del resto anche la Germania e l’Italia, l’unica è la Francia, che grazie al nucleare riesce ad avere una fonte di energia di fondo costante che permette di bilanciare le rinnovabili intermittenti.
https://ourworldindata.org/grapher/energy-consumption-by-source-and-country?stackMode=absolute&country=~ESP
https://ourworldindata.org/grapher/fossil-fuels-share-energy?tab=chart&country=~ESP
Percentuale rinnovabili sotto la soglia critica
https://ourworldindata.org/grapher/share-electricity-renewables?tab=chart&country=~ESP
Portogallo 76% Fossil fuel energy
https://www.iea.org/reports/portugal-2021
Poi c’è anche da dire che i consumi del portogallo sono ridicoli, e in realtà hanno anche grossi problemi a pagarsi il riscaldamento d’inverno, che vi piaccia o meno sono una nazione povera, e con poche industrie
https://www.ilpost.it/2021/02/25/portogallo-poverta-energetica/
https://ourworldindata.org/grapher/energy-consumption-by-source-and-country?stackMode=absolute&country=~PRT
Ovviamente i conteggi delle rinnovabili che girano e che avete probabilmente letto, non tengono conto del fabbisogno per uso termici ( https://www.ilgiornale.it/news/politica/bufala-portogallo-che-produce-energia-solo-rinnovabili-2064428.html ) e inoltre il Portogallo non è una nazione che si può usare come metro di paragone visto che il rapporto consumi PIL è inferiore a quello italiano il che vuol dire che ha poche industrie, questo articolo spiga bene la bufala alla quale avete abboccato. Esiste una soglia critica di rinnovabili per il mix energetico oltre la quale il prezzo delle bollette schizza alle stelle, e in Germania è già successo perché la loro fonte di energia costante non è il nucleare che ha un prezzo stabile, ma hanno i fossili che devono comprare a mercato a prezzi sfavorevoli visto che avendone bisogno ad intermittenza
https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2022/02/24/rinnovabili-bollette-energia/
“Nuclear power can provide flexible operation based on energy demand, while renewables such as wind and solar are intermittent. By performing a balancing act through such flexible operation, also known as load following, nuclear power can enhance the efficiency of renewables.”
https://www.iaea.org/newscenter/news/exploring-synergies-between-nuclear-and-renewables-iaea-meeting-discusses-options-for-decarbonizing-energy-production-and-cogeneration#:~:text=Nuclear%20power%20can%20provide%20flexible%20operation%20based%20on%20energy%20demand%2C%20while%20renewables%20such%20as%20wind%20and%20solar%20are%20intermittent.%20By%20performing%20a%20balancing%20act%20through%20such%20flexible%20operation%2C%20also%20known%20as%20load%20following%2C%20nuclear%20power%20can%20enhance%20the%20efficiency%20of%20renewables.
la situazione tedesca è proprio invece l’esempio perfetto, rinnovabili intermittenti durante il giorno, e alta dipendenza da fonti fossili a causa della chiusura del nucleare.
Bollette ed emissioni di CO2 che schizzano alle stelle nonostante le rinnovabili, visto che per creare la base di energia che viene sempre consumata le rinnovabili non bastano visto che il loro picco di funzionamento è dalle 10 alle 17 quando il solare produce, che è una fascia oraria ridicola, e non coprono nemmeno tutta la giornata.
https://astrolabio.amicidellaterra.it/node/3157
https://ourworldindata.org/grapher/share-electricity-fossil-fuels?tab=chart&country=ESP~DEU~FRA
Come potete vedere non si scappa, se non si ha una base di generazione continua di corrente, le rinnovabili non servono a niente, e questa base o è Nucleare oppure sono fonti fossili, e il delirio di chiudere il nucleare in favore dei fossili porta, oltre all’ aumento delle bollette e della nostra dipendenza dai paesi che li hanno (Russia, USA, Emirati arabi), e inoltre alla nostra sicura estinzione.
Spulciatevi pure questo sito e fatevi un idea, qua si parla di energia, non solo elettrica per fare cherry picking e falsare i dati come si fa di solito
https://ourworldindata.org/energy/country/spain?country=ESP~DEU
Riveda le sue fonti, cribbio!
Va considerato che il programmato spegnimento delle centrali nucleari tedesche era giustificato non solo da spinte di ambientalisti… ma anche dal fatto che le suddette centrali erano oramai vecchie e con crescenti problemi e costi di manutenzione. Stessa obsolescenza l’hanno pure quelle in Francia.
Se i francesi sono ancora disposti ad ospitare centrali nucleari possono investire per rinnovarle o fare nuovi impianti di ultima generazione, che poi metteranno in rete le eccedenze.
Fare molte decine di piccoli o medi reattori non credo serva un gran ché, prima di tutto per la minor efficienza rispetto ad un impianto più grande e costoso ma a più alto rendimento, poi perché comunque si moltiplicano sia le resistenze locali che i rischi di non arrivare a fine progetto per questioni legate ai costi, a problemi tecnici o di forniture estero-dipendenti, in ultimo un minor sfruttamento dei combustibili nucleare e creazione di scorie più pericolose da gestire.
Intanto cerchiamo di investire in impianti sicuramente più economici e veloci da realizzare, e magari dotar le reti di capacità di accumulo, visto che le tecnologie avanzano rapidamente e si possono scegliere tanti diversi sistemi che, per ridondanza, possono essere plurimi e dislocati ognuno nella sede ottimale (nelle aree industriali, vicino ai centri abitati, ai porti/aeroporti) così da diminuire anche le perdite di efficienza ed i rischi collegati a problemi locali.
Lei confonde l’energia primaria con l’energia elettrica. E’ detto tutto.
Massimo, la confusione tra energia elettrica e primaria è uno dei cavalli di battaglia dei pro-nuke e che li vede impegnati sul fronte no-rinnovabili.
Inutile provare a spiegarlo, perché è il classico argomento fantoccio creato appositamente per far credere che le rinnovabili non potrebbero mai coprire il fabbisogno elettrico (ma poi, appunto, snocciolano numeri andando a pescare quello dell’energia primaria).
…dove il 25-30% dei consumi dipende da benzina e gasolio bruciato nei veicoli termici. Appunto
Molti articoli del 2021, 3 anni fa… Una vita fa…
Ma vabbè, seguendo il filo del discorso mi pare che il fulcro sia il fatto che l’energia elettrica sia solo una parte del consumo di energia fortemente dipendente dalle fossili e che solo il nucleare può aiutare..
Ma il nucleare non scalda casa ne le aziende, al massimo con il recupero del calore può alimentare una rete di teleriscaldamento ma ovviamente limitata alle vicinanze di una centrale nucleare (dove non abita nessuno).
La verità è che bisogna spingere sull’elettrificazione dei consumi, ed i trasporti volente o nolente sono una parte fondamentale..
Rimane interessante l’analisi di astrolabio ed il confronto tra Francia e Germania, anche io ritengo assurda la scelta tedesca di spegnere centrali nucleari che potevano sostituire il carbone ma ci sono punti su cui l’analisi secondo me non tengono conto di sviluppi futuri.
I prezzi degli accumuli sono in discesa verticale, CATL ha annunciato i suoi accumulatori taglia MWh a 60$ al kWh distruggendo ogni analisi fatta fino ad ora. La germania avrebbe bisogno di 560GWh di accumuli, con impianti CATL costerebbe “solo” 33Miliardi di dollari, e la cosa che tutti dimenticano è che si tratta di costi che, almeno in parte, vengono già oggi finanziati da cittadini e industria che installano accumuli in casa e azienda.
Altra cosa che viene sottovalutata è la crescita delle Wind Farm offshore, tutte le valutazioni sono basate su CF del 25% ma in mare si raggiunge spesso il 40% e dove i venti sono estremamente più favorevoli. Impianti che cresceranno moltissimo nei prossimi anni in tutta europa.
non solo quelle che hai citato, l’articolo a me sembra farcito di manipolazioni e affermazioni false, alcune ribaltano il buon senso.. al volo ne ho viste una ventina.. l’autore è un fanatico propagandista nucleare; siccome non è tonto da non capire cosa scrive, almeno penso visto che lavora al cern, per me è disonesto..forse potrei averci avuto a discutere/sbufalare in rete già anni fa
che cestone di bufale,
a spulciarle tutte ci vorrebbe una spammata di testo esagerata; ma ricordro lo stile, ne aveva già postate, anche l’errore sui mix; ha cambiato nick
PS: i link sono ad articoli del 2018 ( obsoleti) e del 2021 – 2022, durante la crisi dei prezzi del kwh, contesto particolare, non centra con spiegazioni sull’oggi; crisi che comunque ha spinto i paese ad accelerare sulle rinnovabili
a dirla tutta, olltre che costare troppo, non è neanche molto utile al bilanciamento di rete, la funzione “dispacciamento” o “inseguimento/bilanciamento del carico”; è una fonte troppo rigida, meno modula e meglio; le nazioni che ancora ne hanno una quota lo usano quasi a potenza fissa, o abbassano solo un po’ nel fine settimana
allora per fare dispacciamento devi comunque aggiungere idroelettrico, batterie o metano (e tutti questi “dispaccianti” costano molto meno); la Francia per regolare il suo carico, vedo varia istante per istante le esportazioni inseguendo il suo carico senzavariare la potenza, ma facendo lavorare di più il nostro dispacciamento, pompaggi idroelettrici e centrali a metano a ciclo semplici; la nostra rete è flessibile, viene fatto uno scambio di favori; quando non basta, anche la Francia usa altre centrali a metano.. mi pare che si vede bene nei tracciati orari del Pun vs fonti energetiche.. finché non metterà in rete abbastanza batterie.. come chi ha mix rinnovabili
in pratica il nucl c’è già anche sovrabbondante nel mix europeo (un 20% del mix, in lenta diminuzione), e i Paesi sono interconnessi; le centrali residue, con gli enormi costi fissi ormai pagati, dureranno ancora un pò.. finiamo di usare quelle già pagate (care) e via..
e in 2-3 anni saranno discorsi ancora più obsoleti (e progetti ancora più svalutati), visto che le rinnovabili e batterie continuano la discesa di prezzo
poi… se riusciamo a far decollare in Europa o nord Africa pure il GH2 da importare via pipeline e metterlo nelle reti esistenti… saremo sicuramente più attrezzati per le sfide future …
Una grande sfida presente però è il risparmio energetico… meno costa l’energia più si è propensi a sprecarla o mal utilizzarla…
Ah ! come mi piacerebbe spengere le valute “virtuali” .. che di “virtuoso” hanno ben poco… e di costo energetico a livello mostruoso (visto che sono un po’ fini a se stesse.. come i tanto sponsorizzati “NFT” artistici… che sono i “bulbi di tulipano” dell’era moderna).
..gli inglesi puntano a mettere una “prolunga” sottomarina atlantica che gli porti la corrente da rinnovabili dal nord africa 🙂
Si .. ho letto … ma speriamo siano forti gli investimenti africani in F.E.R. (sia piccoli progetti per le esigenze locali, che grandi impianti per esigenze di industrializzazione.) magari con il contributo fattivo degli europei in tecnologie e finanziamenti agevolati.
Il famoso e tanto utilizzato “Aiutiamoli a casa loro” …
Quello che mi preoccupa è però lo sviluppo della base militare russa in Libia vicino a Tobruk e il continuo rafforzarsi della loro presenza in tanti altri paesi africani (oltre alla Siria) che rischiano di “staccarci” la “prolunga degli idrocarburi” un po’ come è stato fatto (da chi??) con il Nord Stream ,..e ciaone a Gazprom…
Qui c’è del lavoro da fare per l’ Avvocato dell’ Atomo 🙂
Sono d’accordo con te. Viva le fonti rinnovabili e viva anche il nucleare. Inquinano poco e permettono, assieme, di tenere il prezzo dell’energia basso. Dobbiamo liberarci di carbone, petrolio e gas.
Ma il nucleare non è affatto “a costo basso”. Mi chiedo come sia possibile che continui a circolare questa bufala
Il costo dell’energia in bolletta è un calcolo complesso che tiene conto di molte variabili. https://pagellapolitica.it/fact-checking/costa-di-piu-il-nucleare-o-le-rinnovabili-occhio-a-quali-dati-si-guardano
Inoltre è vero che le rinnovabili costano poco, ma creano dei buchi di offerta, che costringono il produttore a comprare energia a prezzi altissimi in quelle situazione (eg, il gestore della rete inglese arrivato a pagare 5.000 sterline al MWh) https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2022/02/24/rinnovabili-bollette-energia/?refresh_ce=1
picchi alti di costi istantanei nel “mercato del dispacciamento” ci sono in tutte le nazioni, Francia compresa, sono in dosi omeopatiche, vengono diliuti nel prezzo medio, siccome non sembri stupito, credo che hai cercato di ingannare chi legge
si confrontano i COSTI MEDI dei vari mix, quelli che poi si pagano, mensili o annuali
ecco il prezzo del kwh medio del 2024 nei vari paesi, Spagna e Portogallo sono i migliori, e senza sussudi, al contrario delle centrari francesi che gravano in parte sulla bolletta e in parte sulle tasse statali:
https://www.energy-charts.info/charts/price_average_map/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year
Noi compriamo energia elettrica da Francia, Svizzera e Croazia a prezzi di saldo, quando svendono quella in eccesso prodotta dal nucleare o da idroelettrico. I buchi dell’offerta renderanno necessario potenziare gli accumuli (idroelettrico batterie e idrogeno). Il costo complessivo resterà comunque inferiore a quello reale del nucleare se nel conto mettiamo messa in sicurezza delle scorie per alcune centinaia di migliaia di anni) e decommissioning a fine vita.
centrali nuove costerebbero da 3 a 8 volte le rinnovabili, sarebbe masochismo allo stato puro, e finiremmo in bancarotta..
per soli miseri 5 GW di potenza effettiva installata, 4 reattori grossi, si spenderebbe circa 100 miliardi in costruzione, che diventano 200 miiardi con le spese di gestione, smantellamento e depositi scorie;
sono 200 miliardi che si possono spendere per fare tante cose migliori
e nel caso dei reattori piccoli, il conto al GW installato è ancora più assurdo
in rete con le campagne di pubblicità ingannevole viene fatta confusione tra il costo per centrali nucl nuove (i costi fissi di costruzione, smantellamento, depositi scorie, sono 80% del costo totale) con il solo costo di gestione (circa 20% del costo totale) delle centrali già costruite (quelle vecchie francesi), per mascherare gli alti costi, che si vorrebbe accollare allo Stato, cioè a noi
Meglio spendere 145miliardi per diversificare con le rinnovabili invece vero? https://www.energyup.tech/utility/allitalia-servono-145-miliardi-di-euro-per-avanzare-sulle-rinnovabili/
Ti consiglio di leggere gli articoli che ti ho allegato prima e gli articoli che citano a loro volta, spiegano molte cose riguardo la competitività del nucleare
Il tuo link spiega proprio questo:
a) spendere 145 miliardi in 15 anni intallando tutte le rinnovabili, e durante il percorso altri 145 miliardi in fossili
b) non fare niente e spendere 800 miliardi in fossili in 20 anni
c) accantonare 200 miliardi per 5 GW pulciosi reator nucl., consegnati in ritardo, e 5 GW nemmeno mi accorgo di averli nel mix, e poi dover ancora aggiungere quasi tutte le spese a) o le spese b) e metterci 20 anni invece di 15
(c) costa molto di più, ci mette più tempo, emette più Co2 lungo gli anni necessari
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Basta con i luoghi comuni sui costi di dispacciamento (quelli rendere stabili e contiui i mix rinnovabili); capire le cose invece di fare trollate e markette; il dispacciamento è un costo che esiste sempre, per tutti mix, ma:
– i costi del mix rinnovabile anche con dispacciamento sono di gran lunga i migliori; ci sono studi e esempi dal vivo
– un mix rinnovabile + nucl ha anche lui costi simili di dispacciamento, perchè i reattori sono troppo rigidi/lenti per inseguire intermittenze e carico; in più hai costi base altissimi inutilmente dei reattori stessi.. da masochisti
– in italia abbiamo 12 % del mix di idroelettrico e un altro 10% si ottiene con i pompaggi idroelettici (PI) giornalieri, oggi poco usati; siamo pure fortunati, potremo fare dispacciamento a basso costo, già non ci serve quasi altro, figurati tra 15 anni che capacità aggiuntiva in PI, oltre alla batterie già programmate da Terna per le correzioni rapide
Le centrali nucleari sono molto costose, ma avere il nucleare permette di tenere le bollette basse. Sembra un paradosso, ma è così.
Come? La spiegazione viene ben fornita da un recente intervento di Luca Romano presso la Camera dei Deputati. Un bel video di 20 minuti che consiglio a tutti di guardare, si trova su YouTube.
E dagli con l’Avvocato dell’Atomo. Lo conosco, ho visto il video ma non mi convince per niente. E vedo che anche i 197 Paesi firmatari dell’Accordo di Parigi la pensano come me (legga il documento conclusivo di Cop 28)
se avete di meglio di fare, non guardate o date visibilità a quel personaggio, è uno dei tanti goffi venditori non sinceri
notare anche lo stile da pubblicitari di alcuni commenti
c’è una campagna di disinformanzione organizzata dal consorzio in italia, ad ampio raggio, stanno spendendo soldi sperando poi di convincere l’opinione pubblica a non opporsi a farsi derubare piazzando la sola a carico dello Stato
Austria, Belgio, Germania, Svizzera, Spagna (a fine 2023) avevano le centrali già costruite e hanno deciso di dismetterle, non sanno cosa farsene ora che a bassa emissione ci sono le rinnovabili e sono anche a basso prezzo
occhio anche ai nostri politici corrotti, in cerca della madre di tutte le stecche sui contratti governativi, chi è stufo, magari valuti se a giungno dare un segnale votando qualcuno che non proponga ste panzanate
e magari aiuti a correggere la legge che ha vietato il fotovoltaico a terra.. roba da non credere.. feudalesimo.. ci costa un bel po di miliardi in mancati risparmi
Ember fa dei grafici facili da leggere e analisi aggiornate,
meglio rispetto ai report IEA, più burocratici, meno aggiornati, ma “ufficiali”
per esempio il report “Ember Europe 2024” ( analisi dei dati del 2023):
https://ember-climate.org/insights/research/european-electricity-review-2024/
se scendete un poco nella pagina, c’è un grafico notevole che mostra il cambiamneto delle quote di fonti energetiche nel mix europeo dal 2000 al 2023
le linee di solare ed eolico sono in crescita con forma esponenziale, promettono enormi quantita di energia già tra pochi anni, sta succedendo più rapidamente del previsto
noi paese latino con il sole pensiamo prima al fotovoltaico, ma per ora la parte del leone la sta facendo l’eolico, con 18% del mix europeo del 2023, ha superato la quota del metano; e sul sito energy-charts, la proiezione 2024 dell’eolico è già al 21%, sono tassi di crescita che se ipotizzati in passato, non sarebero stati creduti
nel grafico si vede decrescita rapida del metano e del carbone (e sono terremoti finanziari), e decrescita più lenta del nucleare (le centrali già costruite si tende a mandarle ad esaurimento)
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abbiamo in italia un gruppo di governanti che si vantano di:
– finanziare roba che il resto del mondo sta riducendo, ma cara e accollabile allo Stato, gasdotti e reattori, tanto le spese non le pagheranno loro
– trascurare ancora il potenziamento dei pompaggi idroelettrici (megabatterie economiche ad acqua) di cui abbiamo la fortuna di essere dotati, se ricordo 7imo Paese al mondo come proporzione al mix energetico, che diventerà presto una priorità per risparmiare molti soldi con le rinnovabili, come già successo in Portogallo
– ostacolare il fotovoltaico a terra, il tipo economico e senza sussidi, che potrebbe abbassare il PUN in poco tempo, ma sono impianti non centralizzati, in regime di libero mercato, aperti a tante società di investimento, su cui non si possono prendere “stecche” governative o ricavare favori o consenso elettorale a breve su categorie precise, e anzi fanno perdere soldi ai monopolisti attuali energetici amici del governo
Mi dispiace avvisarvi, che l’intermittenza naturale del solare e dell’ eolico, non le rendono per niente ideali al sostegno di un sistema che ha bisogno di corrente 24/7. Quindi come potete ben vedere in Germania, questo si traduce in un aumento delle bollette elettriche a livelli folli, che ricadranno direttamente sulle nostre tasche e su quelle delle aziende, e per sistemare la mancanza o si aprono le centrali a carbone oppure si compra energia dalla Francia che è l’unica che ci sta vedendo lungo sul nucleare. Inoltre il caro energia renderà meno competitivo economicamente il nostro paese, come sta succedendo in Germania, le aziende falliranno o fuggiranno in stati dove l’energia è più conveniente.
dovresti iniziare a cercare dati reali, scopriresti che sei stato ingannato da pubblicità ingannevole fatta sul web, e che il nucleare di nuova costruzione costa da 3 a 8 volte le energie rinnovabili
studiarsi bene questi grafici con i costi energia LCOE, cioè veri, calcolati tutto compreso e escludendo i sussidi statali:
GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2019 – LAZARD (banca di investimenti)
https://singularityhub.com/wp-content/uploads/2020/12/our-world-in-data-price-solar-electricity-10-years.png
GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2022 – BLOOMBERG-NEF
https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/07/LCOEfig1-768×520-1.png.webp
per non indebitarsi non lo vuole più nessuno dagli anni ’90, avendo già fatto scorta di plutonio e mox prodotto dai reattori e necessario per gli armamenti militari, se non la Cina che deve ancora produrre il suo materiale per armamenti
>> il prezzo energia europeo più basso è in Portogallo ( mix 80% rinnovabili) e Spagna ( mix 70% rinnovabili), sono a un eccellente prezzo 2-3 cents al kwh
>> il prezzo energia delle Germania è buono, circa 5-6 cents al kwh, circa come la Francia, però il prezzo della Francia è solo un acconto sul prezzo vero, pagano poi i costi fissi delle centrali (costruzione, smantellamento, gestione scorie) con altra tassazione, in parte giustificata in passato come spese millitari; le energie rinnovabili tedesche invece sono in gran parte investitori privati, senza sussidi statali, che partecipano ad aste per vendere l’energia, i 5-6 cents a kwh è circa il prezzo vero
>> la Spagna sta attraendo fabbriche (come la germania), grazie ai bassi costi della loro energia rinnovabile; inoltre stanno risparmiando decine di milliardi di euro all’anno, destinandoli a nuovi investimenti, servizi e aumento dei salari:
https://www.repubblica.it/economia/2024/05/05/news/spagna_economia_sanchez_welfare_riforme-422803031/
>> l’italia ha un problema di monopoli, che corrompono anche le scelte dell’attuale governo senza pudore, per tenere i costi energia alti, invece di permettere le installazioni di grande taglia di più rinnovabili come il fotovoltaico a terra che abbasserebbero il nostro prezzo energia Pun in soli 2 anni, come già successo presso i nostri cugini latini
>> seguire gli you-tubers retribuiti che sponsorizzano il nucleare, senza verificare le boiate che dicono, specie sui reattori di piccola taglia, ancora più costosi inproprzione, dal costo di circa 30 cents al kwh, significherebbe peggiorare una situazione italiana già molto costosa e indebitata; è una truffa che stanno cercando di piazzare allo Stato, non aiutarli 😉
>> Autria è già al 90% di rinnovabili; le intermittenze si assorbono con l’eolico (che va con buona regolarità soprattutto di notte e di inverno), l’idroelettrico di acqua corrente, quello programmabile di acqua di invaso (dighe), e quello programmabile e ricaricaricabile dei bacini di pompaggio (sistemi PI, di cui l’Italia è ricca al pari di Spagna e Portogallo); in aggiunta, negli anni di transizione, si usa il metano come back-up, comodo perché modulabile e paghi solo quello che usi, ovvero sempre meno ogni anno
Il mio dubbio è che il prezzo dell’energia è un fattore importante ma anche l’intermittenza delle fonti. È possibile eliminare del tutto le fonti fossili senza incorrere in problemi di carenza di energia in particolari condizioni meteo? Per ora il problema è relativo perché la quota di fonti non intermittenti, sia a livello mondiale che in Italia e Spagna è ancora preponderante ma fino a quando sarà possibile incrementare le fonti intermittenti prima che il problema si presenti? L’accumulo con le batterie è sicuramente costoso e anche l’accumulo nei bacini idroelettrici ha le sue criticità in periodi di siccità.
L’Austria per esempio parte da una situazione con una percentuale di idroelettrico notevole (intorno al 60%) difficilmente replicabile altrove. Dove si può arrivare in Italia?
è esattamente questo il punto, c’è una soglia di fonti rinnovabili intermittenti oltre la quale si creano dei grossi problemi, non solo al prezzo a causa dei buchi di produzione, ma anche elettrici.
Infatti essendo intermittenti devono “sincronizzarsi” alla rete
https://www.greenstart.it/energie-rinnovabili-e-stabilita-della-rete-elettrica-29702
https://www.hivepower.tech/it//blog/problemi-di-stabilit%C3%A0-della-rete-con-le-energie-rinnovabili-come-possono-essere-risolti
e gli accumuli non sono fattibili servirebbe una quantità di litio che probabilmente al momento super la produzione annuale mondiale.
Quindi l’unica soluzione fattibile è un mix rinnovabili con fonte stabile, che a causa del riscaldamento globale deve essere il nucleare.
Il caso dell’austria è analogo a quello del portogallo, consumano circa 7 volte in meno dell’Italia, quindi il loro fabbisogno può essere in buona parte soddisfatto dall’idroelettrico visto che ne hanno molti fiumi
https://ourworldindata.org/energy/country/spain?country=AUT~ITA
Ciao Ivan, è un discorso lungo ma interessante, almeno a me appassiona leggerne a tema; qualche spunto:
– corretto:
chi ha più idroelettrico arriva con qualche anno di anticipo a 100% mix elettrico rinnovabili, è più facile; i primi sono stati Norvegia, seguirà forse tra 2 anni Lettonia, Austria, Portogallo, poi più avanti Svezia, Spagna, etc
– ma ci arrivano anche gli altri, con qualche anno in più di tempo; o meglio, è abbastanza facile arrivare a 80-90%, a seconda del mix specifico di rinnovabili, anche sovradimensionando le installazioni, e appongiandosi al metano come back-up flessibile ed economico (paghi quasi solo quello che usi) negli anni di transizione
– mentre si corre verso queste quote, passano comunque anni, in cui si fa a tempo ad avere disponibili l’idrogeno verde, più stoccaggi idroelettrici (inizieremo anche noi a potenziarli, il primo nuovo impianto è presso un bacino di irrigazione vicino a Napoli, inizia i lavori nel 2025) o più batterie di rete, per coprire anche quell’ultimo 10% difficile
– se sposti risorse sul nucleare, costando 3x 5x 7x, installi meno potenza ogni anno, le quote di fossili calano più lentamente negli anni, emetti più CO2, arrivi più tardi a 80% o 100% e spendendo di più, e ti troverai lo stesso pronti idrogeno, pompaggi, batterie.. le centrali le dismetterai in anticipo perché saranno la parte più costosa del mix.. inoltre non fanno bene dispacciamento.. modulano poco.. per chiudere il 100% dovrai comuque usare idrogeno, idroelettrico, batterie..
– caso Italia:
c’era una simulazione di Aspo Italia (la trovi online), ormai obsoleta, escludeva dal mix simulato eolico off-shore, batterie, potenziamento stoccaggi idrolettici, sono esclusioni molto limitanti, e anche cosi con un mix rinnovabile riuscivano tutto l’anno a generare mi sembra circa 540 TWh su 600 TWh richiesti (il doppio degli attuali), rimaneva a metano 10-15% TWh.. aggiungi eolico off-shore, batterie e nuovi stoccaggi idroelettrici, e forse non ci servirà nemmeno lo stoccaggio a idrogeno verde
previsioni di uno scenario italiano più ravvicinato, le trovi in questo PDF di Terna (un po’ pesante da leggere):
https://download.terna.it/terna/Documento_Descrizione_Scenari_2022_8da74044f6ee28d.pdf
poi di recente si sono aggiunte le connessioni HVDC tra paesi ( per scambiarsi energia) e sono state rivaluate le possibilità degli stoccaggi idroelettrici.. ci sono siti facili per una capacità di 110 volte quella necessaria per chiudere i mix 100% rinnovabili, qui c’è una mappa dinamica:
https://re100.anu.edu.au/#share=g-e5955e35f1c7f3677ac265bcddb4c30b
quello in costruzione in zona Napoli è uno dei tanti siti per stocaccaggio idroelettrico giornaliero
a livello europeo come invasi idroelettrici (stoccaggi non giornaliere), abbiamo 150 TWh (sono 15-20 giorni di elettricità europea) e che ora vengono dotati anche di pompaggi e messi in comune tra diversi paesi con cavi HVDC:
https://www.energy-charts.info/charts/filling_level/chart.htm?l=it&c=ALL
cioè sembra che prima che arriviamo a 80%, ci saranno tante opzioni per fare dispacciamento e accumulo
restando ad oggi (e verranno potenziati) abbiamo già potenza di dispacciamento idroelettrica (per ora sotto-utilizzata):
>> 8 GW pompaggi idroelettici – capacità 60 GWh giornalieri, scaricabilli in 8 o più ore, ricaricabili in 10 ore
>> 4 GW idroelettrico su dighe – capacità 4,5 TWh (non ricaricabili velocemente)
>> 10 GW (non programmabili) di carico base idroelettrico senza diga
>>10 GWh (capacità) batterie sono in programma da Terna per il 2030, diciamo 5 Gw di potenza
>> (e decine di centrali a metano come back-up)
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Vediamo anche una soluzione di forza grezza, invece che di mix equilibrato; senza idroelettrico, solo fotovoltaico o eolico + batterie, questo studio recente australiano calcola che costa molto meno il mix rinnovabile “consolidato” ( “firmed”) cioè aggiungendo il dispacciamento a batterie per renderlo h24 affidabile, rispetto a usare il nuc:
https://www.minister.industry.gov.au/ministers/husic/media-releases/gencost-confirms-renewables-remain-cheapest-form-energy-cost-nuclear-reactors-skyrocket
da qualunque lato li guardo, i reattori ad oggi non servono, anzi sottraggono una paccata di risorse.. le rinnovabili evolvono rapide; fai conto che la Spagna ha ancora 5 centrali gi ammortizzate nei costi e le manda in dismissione.. puntano a testa bassa a rinnovabili, le pagano anche molto poco, e hanno una robusta proporzione di idroelettrico, pari alla nostra
Urby ancora con le solite storie nemmeno l’evidenza ( dai una occhiata al portogallo ) riuscirà a convincervi , non se ne può più , questi amanti dei fossili e del nucleare sono asfissianti in tutti i sensi , fidati si può fare senza , certo per l’Italia noto paese praticamente fermo su tutto, sarà più complicato , per noi tutto è più complicato , ma prima o poi faremo senza anche noi le tecnologie ci sono tutte basta usarle .