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Rebus ricarica/ Be Charge e la tariffa da 1,06 euro a kWh

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be charge tariffa

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La nostra segnalazione su come Be Charge abbia applicato una tariffa in roaming oltre la soglia psicologica di 1 euro ha suscitato un vespaio di polemiche e precisazioni. Ne riportiamo due, di Valentino e Franco. In effetti qualcosa da correggere c’è, e lo ammettiamo. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.

Quella colonnina non è di Enel X

punto interrogativoVi informo che l’attribuzione della colonnina a cui si fa riferimento nell’articolo all’operatore Enel X è fattualmente errata. La colonnina in questione è indicata sulla stessa app di ricarica di Enel X come operata da “Route 220” mentre dalla foto presente su Google Maps si evince che l’operatore indicato sulla stessa è “Fastnet”. Nessuno di questi due operatori per quanto di mia conoscenza è associabile in alcun modo a Enel X.

Da un rapido controllo sull’app di BeCharge non ho inoltre rilevato la tariffa di 1,06 Euro/kWh applicata da BeCharge a nessun altro operatore in roaming (la stessa Enel X, FreeToX ecc.) mentre nell’articolo affermate che la nuova tariffa di roaming vale peraltro nei confronti di tutti gli altri principali operatori.Valentino Pozzoli

Con la guerra delle tariffe, addio elettrica

punto interrogativoLa “battaglia “ tra Enel-x e Be Charge a suon di aumenti di tariffe per interoperabilità si sta riversando sul portafoglio dei consumatori. In 5 mesi si è passati da un costo x kw di 0,45 ad un costo di 0,80  alla colonnina mentre il costo della materia prima energia è rimasto pressoché costante tra i 110 ed i 120 €/Mwh ( 0,11 – 0,12 €/Kwh) quindi i margini di guadagno mi sembravano già buoni prima considerando anche le sovvenzioni ricevute a livello europeo per l’installazione delle colonnine.
Se questo è ciò aspetta in futuro a chi ha comprato un’auto elettrica forse è meglio che la venda subito e prima di acquistarne una, nonostante gli incentivi, e’ meglio pensarci bene, molto bene !!!! Sono possessore di una vettura full elettrica da 6 anni.Franco Cobelli

Un kWh a 1,06 euro; chi, come e perché

Risposta- Caro Valentino, le diamo ragione su tutto, tranne che sul nominativo del titolare (CPO) della colonnina. Non si tratta di Fastnet, che è un operatore telefonico, bensì di Fastway, piccolo network con 66 stazioni di ricarica attive e più di 200 in allestimento.

Come vede, si fa presto a sbagliare. Si sbagliò anche Carlo attribuendo la colonnina ad Enel X. Sbagliammo noi limitandoci a verificarne l’esistenza tramite la App di Be Charge e controllando su street view di Google Maps, dove però non è ancora immortalata.

Sbagliammo ancora noi, cercando informazioni random da alcuni attori del sistema concorrenti di Be Charge, che erroneamente ci dissero che la nuova tariffa da 1,06 euro a kWh era stata applicata su tutti gli impianti HPC in roaming.

Ci sbagliammo infine riportando un dato vecchio sul numero dei punti di ricarica di Be Charge, che sono oggi circa 20 mila anziché i 15.000 indicati, su un totale in Italia superiore di circa 54.000.

Dopo aver fatto verifiche più approfondite, vediamo ora di rimettere ordine nella vicenda. Qui sotto potete vedere la colonnina incriminata, grazie alle foto che oggi ci ha inviato Carlo. Effettivamente il proprietario dell’impianto (CPO) è Fastway, mentre Route 220, con la app Evway, è il fornitore del servizio (MSP).

Il roaming? Un rebus

be charge tariffaRicaricando a questa stazione dalla app Be Charge la tariffa applicata a consumo (senza abbonamento) è  effettivamente di 1,06 euro.

E’ una tariffa frutto degli accordi bilaterali di roaming con il fornitore del servizio, in questo caso Route 2020, ed è circoscritta a quel fornitore e a quella tipologia di impianto, in questo caso ultrafast.

Dunque, ricaricando alla stessa colonnina dalle app di altri operatori o con piani tariffari particolari, il pezzo a kWh può scendere di 20 centesimi e oltre. Con Enel X, per esempio, il coso è di 0,89 euro, con Octopus Electroverse è di 0,85 euro a kWh.

E altrettanto può capitare utilizzando colonnine ultrafast di altri network sempre dalla app di Be Charge (su tutta la rete Free to X la tariffa è di 0,95 euro a kWh, su quella Ewiva di 0,99 euro).

Be charge tariffa
Sulla colonnina di Castel Mella si può leggere questa tabella con alcune tariffe per la ricarica. Che però non corrispondono più a quelle attualmente applicate

L’anno nero dei costi della ricarica

Detto questo, confermiamo le nostre valutazioni generali: il sistema di ricarica pubblica è imploso in una giungla inestricabile di app, tariffe a consumo, abbonamenti. Per di più in continua mutazione (leggi).  Il risultato è quello che dice Franco: in meno di un anno costi e complessità della ricarica sono schizzati alle stelle. In queste condizioni, diventa questo il principale ostacolo alla diffusione delle auto elettriche.

Come si è arrivati a questo punto e come se ne esce? Prima considerazione: con Be Charge del Gruppo Eni a quota 20.000 punti di ricarica e Enel X del Gruppo Enel oltre quota 25.000 è evidente che il sistema sia dominato da un duopolio a controllo pubblico. Parlare di concorrenza in queste condizioni fa ridere.

E’ vero che con appena 220 mila auto elettriche circolanti, in Italia rientrare dei costi di investimento è impossibile: per molti anni ammortamento e spese fisse manderanno in rosso i conti degli operatori.

Ma è altrettanto vero che non tutti hanno i costi stratosferici dei due big e reti più piccole potrebbero praticare tariffe più convenienti, se poi, costrette all’interoperabilità con chi domina il mercato su scala nazionale, non fossero obbligate ad allinearsi stipulando con loro contratti di roaming bilaterali capestro. Chi può occuparsene, se non i decisori politici?

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Apri commenti

31 COMMENTI

  1. Personalmente boicotto becharge e a2a rivolgendomi a tesla con la sua app, ionity e ewiva tramite app Elli limitando la spesa ai 50 cent kwh. Segnalo che molti di noi hanno ancora i vecchi contratti a pacchetto enelx funzionanti che permettono di avere 320kwh a 129 euro. Strano che ci siano ancora questi pacchetti aperti se il costo dell energia fosse davvero il problema li avrebbero tolti. Invece sono sparite le nuove attivazioni ma chi ce l ha se lo tiene stretto…

  2. Perché Vaielettrico non suggerisce di utilizzare le colonnine di A2a a Bergamo che sono gratis (0 €/kWh)?!?
    Sono addirittura a 100kW all’uscita della autostrada, comodissime!!!

    • Il problema della ricarica non si risolve con alcune isole felici di ricarica gratuita o a prezzi favolosi a cui possano accedere solo gli automobilisti elettrici della zona. Chi viaggi in EV ha necessità di una rete nazionale, capillare, visibile e accessibile con prezzi equi e trasparenti.

  3. Roaming all’italiana e “monopolio” di Stato sono diventati il male grazie ad una ben precisa parte politica.
    E’ inutile nascondercelo.

  4. Scusate: “Sulla colonnina di Castel Mella si può leggere questa tabella con alcune tariffe per la ricarica. Che però non corrispondono più a quelle attualmente applicate”. Ma, per legge, il prezzo valido non è sempre quello esposto?

  5. Dopo decenni di politiche che deindustrializzano e trasformano il lavoro in precario e mal pagato
    Non mi meraviglio che il governo attuale, con evidenti interessi collusi con produttori di idrocarburi e ritorno al nucleare, abbia fomentato una polarizzazione del dibattito… puntando forte sul malcontento della popolazione più in difficoltà (e spesso anche per livello di istruzione).
    Ora come ora sembra che ci sia la fazione dei benestanti con villetta + fotovoltaico+ auto elettrica
    Schierata Contro (??)
    Il popolo in affitto e con lavoro precario
    Con i primi che beneficiano di privilegi.come costosi incentivi.. sottratti alla cura della povertà sociale….
    peccato che siano decisi ed erogati dallo stesso governo…che punta lui stesso il dito contro la motorizzazione elettrica..che fa perdere il lavoro in Italia ..

    E per vendetta sociale contro gli utenti elettrici
    Lasciano impunite “giuste ritorsioni” dell’ occupazione abusiva di colonnine di ricarica
    E, qualora non bastasse, viene lasciata la possibilità di aumentare arbitrariamente la tariffa di ricarica… con plauso e goduria dei petrolio-addicted…

    Per la stessa logica andrebbero aumentati i biglietti dei treni (elettrici …orrore !!) e dei tram…
    Facendo pagare tutto il costo diretto di gestione della struttura!
    Un tratto di 30 km in treno? 500 euro e zitti !

  6. A mio parere sta’ diventando un boicottaggio dell’auto elettrica.
    Butto li due dati…..
    Io ho un piccolo impianto fotovoltaico da 4,5kw l’energia in eccesso la cedo alla rete a 40€ a Mw, poi in altre fasce orarie la ricompro a 120€ a Mw che con le spese accessorie distribuzione ecc…
    diventano 200€ a Mw, con questo costo faccio il pieno alla mia Megan con circa 11/12€ come se comprassi la stessa quantità di energia in benzina. 9kw/l x 1,86€/l
    L’unica cosa che salva la situazione è l’elevata efficienza di queste auto.
    Grazie

  7. A me piacerebbe fare una domanda a tutti noi di vaielettrico .
    Qual è la percentuale d carica Casa ufficio e quale alle colonnine ?
    Inizio io 90 % Casa 47 Mila km in 3 anni

    • è abbastanza scontato che chi può caricare con un cavo privato lo farà sempre: costa meno, è sicuramente disponibile e libero, non richiede alcuna sosta o attesa.

      • Io cerco di capire se chi ha auto elettrica carica a casa o alle colonnine .
        Facendo la proporzione utenti vai elettrico ed essendo le auto elettriche 200 Mila quanti sarebbero gli utilizzatori delle colonnine ?

        • A certi prezzi solo chi rischia di fermarsi in mezzo ad una campagna o in un’autostrada ricaricherà alle colonnine.
          Aggiungo anche che questi prezzi disincentivano l’uso dell’auto anche nei w.e. e durante le ferie, con danno non solo ai chi vende energia ma anche alla filiera del turismo e della ristorazione.
          A volte può non trattarsi di difficoltà economica ma puro e semplice principio.

    • Renault Zoe, 19.000 km in 2 anni, ricarica fino ad ora: casa 90%, colonnine 10%.
      Nel 2024 ricaricherò di più alle colonnine perché la ditta per cui lavoro offre ai dipendenti con EV un benefit di 300€ all’anno in ricariche 😁.
      Quasi quasi mi dispiace andare in pensione l’anno prossimo…

  8. I “decisori politici” attuali han già preso una posizione ben chiara, e non mi stupirei affatto se dietro agli aumenti sconsiderati, miopi e ingiustificabili delle grandi partecipate ci fossero proprio delle loro precise direttive.

  9. Non capisco la protesta.
    La colonnina mostra tutti i prezzi a schermo
    Vuoi usare la App Becharge? Paghi 1,06 al kWh
    Vuoi spendere di meno? Basta leggere sullo schermo e usare BeaglePlug a 0.48 (meno della metà) o Repower a 0.6 (quasi la metà)…

  10. il gioco è sempre lo stesso: aumenti immediati per X motivi, cali “impossibilitati” per X motivi. è la bellezza del libero mercato..

  11. Anche qui io confido fortemente nell’Unione Europea.
    Spero che si muova presto, una volta passata la tempesta delle elezioni, per arrivare ad un sistema interoperabile a livello europeo e con tariffe di roaming gradualmente armonizzate in modo simile a quanto fatto con la telefonia mobile, i cui risultati oggi tutti ci godiamo in tutti i paesi EU e non solo.

    • Ci arriveremo, oggi il mercato è ancora immaturo e ci sono interessi di bottega che rendono la situazione italiana la peggiore di tutt’Europa.

  12. Caro Massimo, concordo che con 220 Mila auto circolanti il recupero dei costi sostenuti sara basso MA , sembra che ai provider la possibilità di aumentare i fatturati agendo su deterrenza e potenza non interessi .
    Mi piacerebbe se vaielettico invitasse un provider e noi utenti potessimo scambiare qualche domanda

    • L’invito c’è stato. e a più riprese. Nessuno l’ha ancora accettato. A te le conclusioni

  13. Mah per me il vero rebus restano i piccoli provider. Io ho iniziato nel 2021 quando le auto elettriche in circolazione erano molto meno di quelle che ci sono oggi caricando vicino a casa alle colonnine EVWay in AC a 0,40 €/kWh, in più potevo ricaricare il wallet in App con uno sconto. Poi c’è stata la guerra in Ucraina e lì era comprensibile un aumento delle tariffe. Ora abbiamo il prezzo dell’energia decisamente più stabile eppure il loro prezzo con la loro App (quindi senza dover passare attraverso accordi di roaming) è di 0,65 €/kWh.
    Non riesco a capire proprio come facciano a praticare un tale prezzo, e infatti non carico più alle loro colonnine che tra l’altro di quelle in zona sono le più vecchie e inaffidabili sperimentando spesso problemi con l’abilitazione o problemi di erogazione, specialmente se c’è un’altra auto in carica sull’altra presa.
    Quindi i due operatori grandi si fanno la concorrenza al contrario, mentre i piccoli non riescono a fare la differenza senza che sia comprensibile se è un problema legato al roaming o al modello di business che non sta in piedi.

    • Il problema è che “ci” stanno apertamente derubando, dopo aver fatto un palese cartello con la complicità di chi dovrebbe controllare la cosa e si guarda bene dal farlo visto che vi è identità di soggetto.
      Lambiccarsi per trovare altre spiegazioni a mio avviso è solo una perdita di tempo e in prospettiva fonte di maggior delusione. 

      Come ho detto mille volte, è passata l’idea che chi si compra oggi l’auto elettrica in genere è un benestante un po’ radical chic e con gusti intimi eterodossi. Di conseguenza non solo è giusto metterglielo in quel posto,  ma si presume che gli piacerà pure.

      Io nel mentre ricarico a casa.
      Spalle al muro.

      • Concordo su tutto.
        Possiamo aggiungere come soprapiù che a questi prezzi il rientro economico dell’infrastruttura non averrà mai per mancanza di utilizzatori, il che spiega bene che la questione costi è una farsa atta a portare avanti politichè apertamente ostili all’EV.

    • Sempre di più tempo che il problema stia nella tua ultima frase: forse il modello di business davvero non sta in piedi. Ora che, per semplice evidenza, non c’è nessun obbligo di app o fatturazione nominativa, ogni provider potrebbe mettere un POS senza dover subire costi di roaming o altro. Eppure nè i “cattivi” EnelX e BeCharge, nè i piccoli operatori “vittime” dei due sopra lo fanno. Forse è perché il margine proprio non c’è, se non per sparuti impianti fronte fabbrica tappezzata di fotovoltaico

  14. come detto in tempi non sospetti, quando si andava a ricaricare alle colonnine perchè erano piú economiche della ricarica domestica, le imposizioni non modificano le basi economiche. Non si può pensare di imporre tariffe a operatori privati, se non dando fondi dalle tasche di pantalone. Non è stato imposto nulla al momento di sovvenzionare l’installazione, farlo ora non mi pare il massimo. Ma mi chiedo: l’operatore diffuso piú conveniente al momento sul mercato (Tesla) opera in roaming?

    • No. Semplicemente accetta la ricarica a consumo o con abbonamento sulla rete Supercharger anche a veicoli non Tesla. Ma la sua rete non è capillare, sono solo un’ottantina in Italia

    • “Non si può pensare di imporre tariffe a operatori privati”
      E nessuno ci pensa, infatti.
      Il problema non sono le tariffe che un operatore pratica, ma quelle imposte agli altri operatori per il roaming, cioè la possibilità per i clienti di un operatore di utilizzare i punti di ricarica di altri operatori.
      E in Italia i due principali proprietari di colonnine (fra EnelX ed ENI-BeCharge, oltre 45.000 su circa 54.000 totali installate in Italia, come indicato dalla redazione), oltre ad imporre tariffe stellari ai propri clienti (sempre meno…), di fatto controllano il roaming, avendo imposto tariffe altrettanto stellari agli altri operatori.
      Occorre rapidamente un intervento della UE per regolamentare il mercato delle ricariche esattamente come fece anni fa con il mercato della telefonia mobile, in cui si verificava lo stesso identico fenomeno.
      Oggi, grazie alla UE, ci godiamo la possibilità di telefonare e navigare in roaming in tutti i paesi UE e alcuni extra-UE alle proprie tariffe nazionali.
      Domani chiediamo di fare lo stesso con le ricariche per le auto elettriche.

  15. Oramai le BEV seg. C D E sono competitive , chi vuole o è interessato..la può comprare coi normali sconti ..quindi meglio che spariscano gli incentivi.

    In Italia basterà riportare le tariffe di ricarica pubblica a valori onesti in rapporto al PUN nazionale
    se poi in Germania va addirittura a valori negativi… aiutiamoli a smaltire l’ eccesso in rete fa F.E.R. ! la compriamo noi a 0.03€/kW …
    Allora vedremo quanti si decideranno a cambiare…
    Din qui le strategie e le tempistiche di ogni possibile forma di rallentamento hanno avuto successo .. fermando completamente il mercato delle elettriche, ma poi anche il Dominus Stellantis dovrà cominciare a vendere anche in Italia … se davvero vorranno convertire anche gli stabilimenti nostrani alle piattaforme BEV.. o pensano di lasciare a noi solo Pandino ICE e Tonale ICE (la plugin ha costi esorbitanti… meglio full Electric a quel punto)
    Poi dopodomani.. arriveranno forse anche i biocarburanti (a che prezzo? se le premesse son queste… Dio mi salvi! )

    Oramai non resta che attendere la prossima commissione europea… e sperare… La speranza è l’ ultima a morire .. spero di non farlo prima io ..

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