R5 prima versione, con batteria 52 kWh: Renault ha annunciato il prezzo per l’Italia, da 32.900 euro. La versione da 25 mila euro arriverà solo nel 2025.
R5 da 410 km, con batteria 52 kWh e 150 Cv
Si aprono il 31 maggio gli ordini in Italia per la nuova R5. Si comincia con la versione con batteria più capace, che viene proposta in due allestimenti: Techno e Iconic Cinq. Samo sui livelli della Zoe. Chi si aspettava un bel taglio, a parità di batterie a con una manciata di km in più (410 per la R5 rispetto a 395) rimarrà deluso. È vero che stiamo parlando di un’auto molto più moderna e accessoriata, ma l’attesa era che la Renault fosse in grado di proporre anche questa versione a circa 30 mila euro. Il motore è più potente, 150 Cv, e c’è la ricarica bidirezionale V2G e V2L, con la quale cedere l’energia stivata nell’auto. E nelle colonnine in corrente continua si arriva a 100 kW di potenza, contro i 50 della Zoe. Ma c’è un rovescio della medaglia nella ricarica in AC: la R5 arriva fino a 11 kW in trifase, la Zoe a 22, dimezzando i tempi nelle colonnine più diffuse in città. Ovviamente da questi prezzi andranno detratti gli incentivi, quando la R5 sarà disponibile in Italia. Per la Francia il sito Automobile Propre fa sapere che le consegne inizieranno solo a dicembre.
Solo l’anno prossimo la primo-prezzo da 25 mila euro
Dovrà attendere, dunque, chi sta aspettando la versione più economica della R5, quella da 25 mila euro meno incentivi, che non arriverà prima del 2025. Con batteria da 40 kWh e autonomia fino a 300 km, equipaggiata con motori da 95 o 120 CV. Una cittadina pura che dovrà gareggiare con un’altra citycar francese, la Citroen C3, che invece sta già arrivando in concessionaria con prezzi molto competitivi, a partire da 23.900 euro. Con motore da 83kW/113cv e batteria LFP da 44kWh, che garantisce un’autonomia di circa 320km. Anch’essa con la ricarica rapida in corrente continua fino a 100 kW e da 11kW in alternata. La Zoe, intento, ha iniziato la fase di run-out, la progressiva uscita dal mercato, con offerte piuttosto allettanti. Anticipando gli incentivi statali in arrivo per chi rottama una vecchia auto fino a Euro 2, con 36 rate da 170 euro e rata finale di 11.055. Con l’alternativa, dopo i 3 anni, di restituire l’auto senza maxi rata.
I test di Paolo Mariano dal nostro canale YouTube
Il problema fondamentale del prezzo delle elettriche lo fa la batteria. E’ quello è un margine sul quale i costruttori per quanto si sforzino non possono lavorare.
Non so a quanto siamo arrivati come prezzo di produzione al kwh ma se contiamo che una Tesla Powerwall da FV costa 10k euro per 13kwh anche riducendo al 50% il costo ai signori di Renault montare 52kw costa almeno 15k euro.
Purtroppo il mondo delle ICE è ancora troppo legato al fattore costo batterie, per avere prezzi ragionevoli bisognerà aspettare un bel pezzo.
Le batterie LFP all’ingrosso si vendono già oggi attorno ai 50 $ al kwh.
Come detto sotto, il prezzo delle batterie era un argomento valido. Oggi decisamente meno.
Grazie per l’info Alessandro. A questa stregua sono d’accordo con te: il prezzo delle elettriche lo trovo difficilmente giustificabile, mi auguro che qualche addetto ai lavori ci possa dare info dall’interno.
Vero, sto iniziando i lavori per un nuovo fotovoltaico con accumulo da 10 kWh, la batteria lfp costa 2500€ compresa di tutto il necessario, 10 anni di garanzia e 6000 cicli. Nel campo automotive sono sicuramente pezzo gonfiati.
Ciao, ad oggi un pacco batteria completo automotive in europa all’ingrosso dovrebbe costare circa:
– 1100 euri ogni 10 kwh con celle NMC
– 900 euri ogni 10 kwh con celle LFP
in oriente togli -200e; ci sono degli articoli on-line, oppure per es. qui si vede qualcosa, al cambio 1 RMB= 0,13 euri: https://www.trendforce.com/price/battery-price
le sole celle (LFP), senza il resto dei componenti, sembra costino circa:
– 650-700 euri x 10 kwh fabbricate o spedite in europa
– 500-550 euri x 10 kwh in oriente
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so che probabilmente mi sbaglio perché da non addetto ai lavori la faccio troppo facile, e ci saranno altri costi, esempio
– mancia al posteggiatore abusivo dei muletti del magazzino
– tassa sul macinato
– dazio sull’ombra del bancale
– imu sulle etichettature non in lingua francese
– colletta per le nipoti di Tavares che si sposano, etc
arriviamo esagerando a 1300e x 10kwh per pacco batterie europeo con celle NMC
il pacco batterie dalla R5 (55 kwh lordi) sarebbe 1300 x 5,5 = 7150e
secondo me hanno preso ad esempio la 500: se ne hanno vendute a “vagonate” a prezzi folli, perché non provare anche loro con la r5?
ad abbassare fanno sempre in tempo..
il problema di base è che in molti che vogliono passare all’elettrico l’acquisteranno comunque, anche se con una manciata di euro in più prendi una tesla (che però non entra nel garage): ha pure il look retrò che tanto piace 🤷♂️
A parte la consegna a 9 mesi legata ai tempi di avvio produzione, l errore fondamentale di renault é aver proposto un’ auto troppo piccola per gli standard del 2024 ad un prezzo che doveva restare sotto la soglia psicologica dei 30mila euro. Ma che ce ne facciamo della ricarica bidirezionale? Dateci piuttosto una ricarica ac a 22kwh di serie!. E perché tutte queste personalizzazioni che costano un occhio in produzione ? Meno personalizzazioni e prezzi piu bassi di riflesso. Insomma pare che in renault abbiano messo uomini del marketing che pensano di vendere auto a benzina invece che auto elettriche di massa..
Vi porto news dai concessionari Renault, dove il mio amico si è recato. Colore base: verde. Supplemento altri colori: +900 Euro. Consegna indicata sul contratto (se si procede all’ordine entro fine mese): gennaio 2025. Il mio amico ha il pass R5.
Certo, poi andare sul sito Tesla e vedere la Model 3 highland con gli interni neri in pronta consegna partire da 38.475 € (meno incentivi) …
Si ma infatti non ci siamo proprio. Mezzo carino e sicuramente azzeccato nello stile ma totalmente in linea con i “vecchi” prezzi a cui siamo abituati. Ci siamo stracciati le vesti per la 600e a 34k e qui siamo nella stessa situazione “para para” si dice dalle mie parti. Poi la consegna a 6 mesi è un altro bel nodo che non può non far storcere il naso. Torno a dire, ripetendomi, che sembra che le case siano intenzionate a vendere ancora benzina e a fare elettrico solo per essere “compliant” con le normative sulle emissioni. Sanno che venderanno poco ma tanto basta ad andare avanti.
Basta lasciarle nei piazzali a prendere polvere…
…insomma,
compro una R5
e mi ritrovo la Zoe (che ho, felice di averla)
certamente con qualche ADAS in più,
e mi trovo con 30k in meno.
magari anche no.
peccato, occasione persa.
A soli 33k praticamente è regalata. Altro prodotto commercialmente valido solo se incentivato. Il giochino del posizionamento in base agli incentivi ormai lo hanno capito tutti, davvero complimenti al gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi, con questi prodotti va a competere assieme a Stellantis nel segmento delle elettriche che non compreremo mai
E anche stavolta, come in molti altri casi, la nostra cara Redazione, che tanto aveva puntato su questa fantasmagorica R5, deve innestare precipitosamente la retromarcia e rientrare in garage.
Il modello che avrebbe dovuto finalmente consentire alla parte meno “patrizia” del popolo di accedere all’universo BEV, si è rivelato un attrezzo che, in prima battuta, costa addirittura 33.000 Euro (?!?!?), per passare poi nel 2025 a un barattolo che, per 25.000 Euro e 40 kw di batteria, ti consentirà di fare BEN 300 KM (?!?!?), però rigorosamente in città.
Tutto questo si aggiunge alle accise sulle BEV che stanno arrivando e ai prezzi per la ricarica alle colonnine ormai proiettati verso lo spazio.
Tanti auguri a tutti voi e, mi raccomando, continuate a seguire la Redazione per nuovi, fantastici consigli sugli acquisti!
…non capisco il sarcasmo
da parte di un lettore
che paga benzina e gasolio ben oltre 1.700€/litro
in attesa fiduciosa di cancellazione di accise:
mi sembrano considerazioni abbastanza da sfigati consapevoli di esserlo.
se qualcuno riceve un danno
prima guardo a casa mia, almeno,
e se riceviamo danno entrambi
non vedo cosa ci sia da fare gli spiritosi.
Deve essere dotato di un cervello nettamente migliore dei nostri.
per ora per la mobilita bev abbordabile si punta più che altro su E-C3 allestimento base, 24.000euri meno incentivi, 320 km, già ordinabile
A me pare evidente che tarino il prezzo in base agli incentivi che ci sono in giro. Immagino che la prima cosa che fai come produttore quando devi decidere il prezzo di uscita sul mercato sia da un lato valutare i tuoi costi e garantirti un degno ricavo, dall’altra fare un analisi di mercato e capire quale posizionamento vuoi e di conseguenza allinearti al prezzo di mercato di riferimento. Data per buona questa premessa che mi pare verosimile a questo punto immagino che abbiamo fatto anche una valutazione paese per paese in base agli incentivi presenti (o promessi) al momento del lancio. La mia sensazione è che sappiano che un auto del genere, al cliente medio italiano che punta a questo segmento/stile di auto, debba girare attorno ai 25k e quindi tarano il prezzo sapendo che mediamente con gli incentivi devono puntare ad atterrare in questa fascia di prezzo. Faranno una media degli incentivi (conoscendo i dati di auto circolanti ed età media) per capire quanto è appunto l’importo “scontato” che avrà l’italiano medio (sparo a caso 7.000€) e da l’ definiscono il prezzo di lancio della versione meno accessoriata. Poi per la più spinta aggiungono quei 3/4k che tanto qualcuno la prende.
Non ho mai lavorato nel settore automotive ma lavoro nel marketing di un’azienda multinazionale e conosco un po’ le dinamiche dei prezzi quindi immagino di non essere così lontano dalla verità pur peccando di presunzione ammetto 🙂
La sua analisi è assolutamente condivisibile, ma il fatto è che gli attori di questa farsa arrivano a quanto dice lei partendo con ogni probabilità da costi talmente bassi (in relativo, ovvio) da non giustificare più i prezzi.
Fanno dei margini stratosferici e nemmeno si premurano di negarlo, ce lo dicono pure, la stampa è piena di queste dichiarazioni.
Il problema è il messaggio che si sta mandando.
Parliamoci chiaro: il passaggio all’elettrico è un passaggio tenologico che (a torto o a ragione) è visto dai più come un’imposizione e di conseguenza mal digerito.
Se in più ci si vanta apertamente di quanto ti sta facendo guadagnare, di fronte a questi prezzi è semplicemente impossibile non comprendere almeno in parte il sentimento di chi rifiuta la cosa o la ritiene una mezza vessazione.
I costruttori europei, per dirla con gli antichi greci, stanno commettendo un immenso peccato di hybris, e chi ha fatto il classico sa perfettamente come va regolarmente a finire per l’hybristes.
E cioè da male a malissimo. 😀
altri costruttori invece? prendi la dolphin a 32000?
la Nemesi del consumatore però … parlerà cinese 😂
chissà se sono i più, o se sono i meno, anche se più rumorosi, a menarla anche per area politica con un ban lontano nel futuro che non è una imposizione oggi
mentre i più come aquirenti penso se la menano giustamente sui prezzi prenti, e del futuro prossimo, che ancora non conosciamo.. ma scommettei che scenderanno PRIMA del ban sule auto nuove, non dopo..
Quando uscirà per la prenotazione, gli incentivi saranno belli che finiti … credo
E’ ordinabile da fine mese, dubito gli incentivi per l’elettrico finiscono in una settimana …
Bisogna vedere se nei cinque mesi passati si è formato un backlog di ordini in sospeso in attesa degli incentivi.
ci sarà qualcuno che la ordina senza neanche averla provata (finanche vista)? Vedere esempio E-C3, già ordinabile da un pò, ho chiesto a una decina di concessionarie, solo due le ha disponibili a fine maggio, ma solo per vederle. Se vuoi fare un test, forse (così ti dicono) non prima di metà Giugno. Se la cosa si ripete con la R5, la vedo dura a poterla provare prima di un paio di mesi … vediamo
Gli incentivi sono rimasti solo in Italia e qualcosa Francia, nel resto d’Europa poca roba, nulla di confrontabile ai 13750 euro (ancora mi vien da ridere) che la coppia Salvini & Meloni elargiscono per acquistare l’auto elettrica. Il prezzo della R5 è europeo, non italiano …
comunque Gigina e Gigetto hanno preso circa 600-700 milioni di incentivi originariamente per le BEV, contando gli arretrati degli anni passati, e li ha trasformati quasi tutti in incentivi alle auto termiche, oltre ad altri fondi del 2024.. penso caso unico paese europeo
non contenti, hanno usati i 200 milioni residui per le BEV per farne un malus alle vendite delle BEV su base annuale
Ho chiamato di sotto e mi hanno assicurato che due posti caldi caldi sono assicurati per chi avvelena l’aria che respirano vecchi e bambini.
Come vi avevo detto in tempi non sospetti, almeno un paio di anni fa, a mio avviso la R5 sarebbe stata una delle cartine tornasole di come si sarebbe prospettata la mobilità elettrica di massa secondo le case europee.
Eccola.
Come dice Eugenio, hanno preso la ZOE (quindi che non mi si dica che son diventati matti a farla sta R5, perchè semplicemente non è vero) e han tirato fuori un veicolo che all’atto pratico non si discosta molto dalle ultime versioni di quest’ultima.
Che pure va bene, ma non aggiunge molto a quanto visto e conosciuto.
Al netto, siamo partiti da una promessa di 400 km a 20k euro, a una che se va bene nella vita reale ne farà 350 e costerà 33k di listino.
Con quella “base”, tra un anno, che per 25k euro con 40 kilowatt ne farà si e no 250 in città e comunque ad oggi ancora parrebbe che non si potrà ricaricare alla fast.
Nel frattempo si è persa per strada anche la possibilità di ricaricare (almeno…) a 22 kw.
Si noti che ormai è notizia di dominio pubblico che, all’ingrosso, le batterie LFP costano sui 50 euro al kw.
Ormai il discorso “le auto elettriche hanno da costà perchè le batterie son carissime” è quantomeno debolissimo. Se poi ci aggiungiamo che si è partiti da una base tecnica quantomeno “acquisita” (la Zoe) la debolezza diventa addirittura astenia.
È quindi ufficiale:
1) da un punto di vista puramente commerciale l’auto elettrica sta diventando la truffa del secolo. I costruttori puntano a farsi pagare carissime le vetture E ANCHE ad intascarsi tutto l’incentivo in soprammercato.
2) i costruttiri europei pensano che il cliente medio sia un fesso patentato (e forse, a sto punto, non hanno nemmeno tutti i torti visto che c’è parecchia gente che gli dice “bravi”)
3) con queste premesse, l’auto elettrica continuerà ad essere un mercato che strutturalmente non sta in piedi da solo e deve essere strutturalmente sovvenzionato dalla fiscalità generale.
Cosa insostenibile alla lunga, e penso che siamo tutti d’accordo.
Con questi prezzi, a mio avviso ampiamente ingiustificati, uniti senza dubbio alla “difficoltosità” di installare punti di ricarica pubblici e soprattutto domestici, la mobilità elettrica senza pesanti sovvenzioni ben difficilmente potrà superare un “25% stabile” in contesti generali (quindi escludiamo la solita Norvegia che è un caso “non scuola” sia per potere di acuisto sia per numeri assoluti).
Sapete perfettamente che per un sacco di motivi con cui non sto a tediarvi ritengo il “2035” sia una data “autoimposta” materialmente impossibile da rispettare, nemmeno volendo farlo con le migliori intenzioni e ampie risorse.
Nondimeno l’auto elettica in moltissimi contesti è già oggi cosa davvero intelligente, e in prospettiva più lunga (2050? 2070?) da sempre dico che con ogni probabilità l’auto o sarà elettrica o non sarà.
Ma davvero vien da pensare che in tutto ciò che vediamo ci sia un fondo abbastanza corposo di malizia.
La R5 è anche veramente carina, ma 33k euro è sinceramente irricevibile.
Concordo su tutta la linea ed esprimevo le mie perplessità in tal senso in un altro commento. Le case fanno i prezzi delle bev sembrerebbe con il solo intento di pareggiare al netto degli incentivi il prezzo dei benzina e tenersi nel prezzo di mercato del loro target. Ovviamente facendo questo succhiano soldi e guadagni che altrimenti non avrebbero dalle tasche di tutti. Immagino che a livello di modello di business sia ineccepibile. Quindi dubito che cambierà qualcosa finchè non smetteranno di esistere gli incentivi. Come dici tu, la questione degli alti costi delle batterie non regge più a giustificare questi prezzi altissimi e te lo dice uno scemo che guida una 500e icon che usciva a 32k. Mortacci loro.
Bravo Alessandro, 5 TWh di applausi! 👏🏻👏🏻👏🏻
Tutto giusto e sai che condivido ma di fatto ci stanno facendo pagare i costi dell’aggiornamento delle fabbriche. Ripeto considerazione sacrosante le tue che vado ripetendo anche io ma considera che Renault fa tutto in casa, anche le batterie (e infatti si vede, sono quelle del secolo scorso, che tristezza!!!) e i motori (idem …) e questa scelta folle ha un costo che poi Renault ammortizza sulle auto da vendere. Per dirne una, nonostante Ford non faccia quasi nulla in casa per le sue bev e ha di fatto solo 2 modelli a listino, la Mustang Mach-e e la F150 che vende a prezzi mostruosi, perde mediamente $40,525 per veicolo (!!!!!!!!) [ https://edition.cnn.com/2024/04/24/business/ford-earnings-ev-losses/index.html ]. I cinesi evidentemente sono disposti a ritardare il recupero degli investimenti per le loro fabbriche (ci sono aiuti statali di qualche tipo? Ah saperlo …) applicando da subito un prezzo congruo e competitivo per le loro bev. Ed è per questo che in Cina è boom di auto elettriche mentre da noi è flop totale, perché da noi agli early adopters fanno pagare gli investimenti. Il rischio è che comunque, abituati a questi prezzi sontuosamente alti, recuperati gli investimenti non vi sia un adeguato abbassamento dei prezzi di listino, sappiamo come sono bravi a fare cartello.
Ad ogni modo il prossimo agosto Tesla annuncerà un nuovo modello low cost nato da una versione “semplificata” di un modello già in gamma, dando così un’altra scossa al mercato. Vedremo, di fatto solo la concorrenza di americani e cinesi può farci sperare in qualcosa di buono …
Fatico ad immaginare come si possa semplificare una vettura estremamente povera come una tesla 3 o Y, ma vedremo….
Estremamente povera suvvia, dipende da cosa si guarda:
– rifiniture chic, pulsanti e levette, allora ovviamente è poverissima
– accessori, computer di bordo, funzioni autonome evolute, capacità prognostiche e funzionalità remote allora è estremamente ricca, robe che nelle concorrenti chic spesso sono optional da pagare extra.
Magari la fanno con gli accessori di un blasone base e tagliano diverse migliaia di euro facilmente.
-Fatico ad immaginare come si possa semplificare una vettura estremamente povera come una tesla 3 o Y-
La futura Tesla model C (dove C sta per Cheap) avrà un’incredibile feature in materia di assegnazione dei posti a sedere.
Scaricando un’apposita app disponibile tramite aggiornamento OTA (gratis per i primi 12 mesi, dal 13.mo mese a 1.99 euro ogni 28 giorni) si potrà accedere alla modalità “musical seat” con cui divertirsi assieme alla famiglia o agli amici prima di partire per ogni viaggio.
Premendo “start” si darà infatti il via ad una simpatica musichetta, i passeggeri potranno partecipare al gioco per esempio correndo attorno alla macchina. Quando la musichetta all’improvviso si spegne, i più lesti a sedersi sui tre sedili disponibili potranno accomodarsi e partire per la loro destinazione.
in alternativa, è disponibile come optional a pagamento il quarto sedile. prezzo in via di definizione
Aut.min.ric.
😂
– ci stanno facendo pagare i costi dell’aggiornamento delle fabbriche-
Cosa che del resto, comprensibilmente, da decenni accade ogni volta che si passa da un modello all’altro.
Hai una vaga idea di quali siano state le cifre da investire in fabbrica per passare, chessò, dalla produzione della Fiat Uno alla Fiat Punto?
Guarda, non rispondermi tu: visto che svariate volte ha dimostrato di essere innegabilmente molto ben al corrente di queste cose, chiederei al signor Astuto di confermare la mia frase.
Con cio, si rotorna alla casella di partenza. 😉
I costi per l’attrezzaggio di un nuovo modello sono altissimi. I prezzi di stampi per le lamiere, stampi per pressofusione, per le parti in plastica sono semplicemente stratosferici. E sono particolari soggetti ad usura, quindi non è che puoi pensare di comprare uno stampo per una portiera e tenerlo per 6 anni, non funziona così. E non sono riciclabili: se l’auto non piace e devi fare un restyling prima del tempo, quelli soggetti al restyling li metti in magazzino per produrre (per 10 anni, lo ricordo) i ricambi. Fare formazione ai dipendenti per istruirli sulle nuove procedure costa, attrezzare una linea magari con attrzzi specifici per assemblare parti “sfortunate” rapidamente costa. I transfer che vengono utilizzati quando i numeri consentono di non utilizzare macchinari generici vengono progettati e costruiti (o per lo meno adattati) su misura. Per il resto sarà anche vero che i produttori straguadagnano, ma a me pare che Ford non lo stia facendo affatto sui suoi modelli elettrici.
Marchionne si lamentava che perdeva 14000 dollari ogni 500 elettrica venduta e chiedeva di non acquistarle. Ford lo scorso anno ha perso 40525 dollari per veicolo venduto, quest’anno sta perdendo ben 132000 dollari a veicolo. Al momento, almeno negli USA, i costruttori mediamente perdono 6000 dollari per ogni veicolo da 50000 dollari [ https://www.thetruthaboutcars.com/cars/news-blog/study-suggests-automakers-lose-6-000-on-each-ev-sold-44505820 ]. Tavares dice di generare già utili dalle ev (eh ci credo … la sua 500 elettrica costa come il suv GM Equinox 1LT …). De Meo chiaramente sulla R5 si gioca la partita di una vita, ma qui in Europa senza competizione e con consumatori disposti a svenarsi in cambio di nulla la partita è più facile …
Però c’è anche chi, come Tesla, continua a guadagnare soldi pur con auto dal prezzo molto più competitivo rispetto alla concorrenza dello stesso segmento.
oppure gli incentivi alti italiani e di altri paesi finiscono tra un mese, e i prezzi un po’ alla volta ricominciano a scendere, e già dal 2025 si inizia a ragionare e secondo gli analisti già dal 2027 costano meno dell ICE, senza aspettare il 2070
Caspita, praticamente regalata! Prezzaccio che ti fa correre in concessionaria per comprarla.
La cara, vecchia base tecnica della Zoe dopo uno passaggio dal chirurgo estetico. E anche praticamente lo stesso prezzo.
Ci ha beccato in pieno Kevin Williams in un suo recente reportage dal salone di Pechino, dove ha toccato con mano da un lato il fermento inarrestabile dei produttori cinesi e dall’altra l’asfittica proposta dei produttori americani ed europei: riferendosi a questi ultimi, ha chiuso dichiarando “L’ho visto con i miei occhi. Siamo fritti.”
non so cosa risponderti … comunque lo farei o da un PC di costruzione cinese (marchio americano) o da uno smartphone di costruzione e progettazione cinese…
40 anni fa i primi PC erano di produzione americano o … italiana (ah .. l’ M20 ! )
30 anni fa in casa gli elettrodomestici di cucina, lavanderia e TV erano di produzione italian o comunque europea
20 anni fa i cellulari erano di produzione europea o americana
10 anni fa …. abbiamo trascurato la sfida dell’auto elettrica lanciata da Tesla e case cinesi….
In Italia siamo un paese di “poeti, santi e navigatori” … non più di industriali e geniali inventori…
C’è poco da rispondere, caro damiano, hai già spiegato benissimo tu ciò che è successo negli ultimi 50 anni.
Aggiungici il celeberrimo detto latino “Pecunia non olet”, ancora validissimo e applicatissimo, e la frittata è fatta.
comunque … se uno deve cambiar auto senza fretta … aspetta di vedere quante ne avanzeranno come km0, ex demo e promo varie…
le concessionarie devono sempre fare “scorte” obbligate di tanti modelli per riempiere a piacer della casa gli autosaloni… Male che vada si prendono come “usati” garantiti…
Nel corso degli anni da te citati i ns. lungimiranti imprenditori hanno trasferito tutto in Asia per sfruttare la manodopera a basso costo……… Adesso le cose le sanno fare la’ a costi per noi poco sostenibili anche senza mettere in conto la malizia dei ns. lungimiranti imprenditori. Fra X decenni quando anche in Asia ci saranno sindacati, tutela del lavoro, costi per la sicurezza, mutua, ecc. ecc. tutto si riallinera’……. se ci saremo ancora……
Oddio … mi sa che quel periodo storico* non lo vedrò … dovrei essere immortale 😂
*Sindacati combattivi in una Cina che di democratico ha molto poco…
o in India (la più popolosa “democrazia” del mondo ??) che, passo passo, sta subentrando ai “vicini” causa sfiducia del committente USA (che di sicuro non invitati a far grandi progressi in campo tutele del lavoro e sindacalizzazione).
Vietnam e Thailandia hanno qualche possibilità … ma mezzi limitati..
Elon Musk ringrazia sentitamente.
A parte la C3 della Citroen, l’Europa è completamente fuori mercato. In Cina le stesse vetture con standard simili vengono vendute a poco più di 10000 euro. Anche con iva e costo del viaggio, avranno prezzi super competitivi. Sento dire dai politici che abbiamo consegnato il mercato automotive alla Cina, ma in realtà l’avevamo già fatto tanti anni fa smettendo di innovare. Dicono che i diesel e le benzina di adesso sono super tecnologici. Se togliamo i sensori (che li rendono solo più delicati) consumano e funzionano come le auto di 20 anni fa. Nel frattempo siamo passati dallo startac all’Iphone.
10 TWh di applausi!
È fondamentale non crederci (e non sperarci) mai. I cinesi, giustamente, devasteranno il mercato con i loro prodotti avanzati a prezzi equi. Ovvio, qui da noi li tasseranno…e quindi non si venderanno più auto e le persone si terranno i propri catorci inquinanti forever. Le case europee, che per molti anni si sono riempite le tasche, ora in gran parte falliranno (di nuovo… giustamente).
Era un po’ che pensavo che in questa comunità ci voleva Uno Bravo… 😷
Certo, se i cinesi trattassero equamente che sò, gli Uiguri per esempio, sarebbe meglio. Ma non tutti hanno la stessa etica, me ne rendo conto.
Citofonare Stellantis. Pecunia non olet.
Quindi, visto che anche il gonzo italiano/europeo capirà che è stata la loro miopia parassita a metterci nell’angolo, dici che sarà “socialmente e storicamente legittimo” se andremo a prendere i politici e gli industriali nei loro sontuosi uffici pagati da noi e li defenestreremo come fa Putin con i suoi nemici?
Hanno pubblicato in gazzetta il decreto, gli incentivi quindi sono partiti (credo ufficialmente partiranno domani). Per ordinarla non fa data il 31 dicembre ma, se non sbaglio (correggetemi), il momento dell’ordine, con l’impegno che però l’auto va immatricolata entro tot mesi. Quindi il 31 maggio chi ha l’r-pass può già ordinarla “garantendosi” gli incentivi statali.
Per il prezzo che dire, se Stellantis vende le sue compatte (lancia Y, Jeep Avenger) da 400 km a 35000 euro, perché mai la R5, che è più figa, doveva costarne 30? E’ la legge del cartello bellezza, aiutiamoci l’un l’altro per tenere i prezzi alti e fregare i consumatori.
Anche se, a essere onesti, mi pare che questa sia la bev più economica disponibile in Italia in grado di superare la soglia psicologia dei 400 km WLTP (la Zoe ci arrivava vicino ma restava sotto), la MG4 (con ben altre prestazioni però!) costa un pelino di più. Se i cinesi tardano a portare modelli competitivi qui da noi, perché mai i costruttori dovrebbero spararsi nei piedi?
come dici tu, finché non arriva qualcuno a fare concorrenza nel segmento B (nel 2025 forse Skoda, BYD, e altre cines, e allora i listini verranno tagliati o gli scontoni in concessionaria ripristinati), Stellantis e ora Renault sono un duo-mono-polio, e fanno i prezzi che vogliono e allestimenti con specifiche tecniche quasi fotocopia tra i due marchi
peccato perché come specifiche, le compatte B Stellantis e ora anche R5 Renault sarebbero ottime per venderne parecchie ( a prezzo più basso)
> vetture BEV sui 4 metri (per chi sta in città)
> 400 km autonomia WLTP (gita fuori porta, o fare il pendolare ricaricando una sola volta a settimana chi non ha il box)
> ormai dotate di pompa di calore e software funzionante
> peso contenuto a circa 1450 kg, più simile a come siamo abituati in Europa, e che aiuta ad accorciare il punto di pareggio delle emissioni di fabbricazione con le ICE anche per chi facesse pochi km annui
> a fare i pignoli, il caricatore in AC è la versione leggera che si ferma a 11 KW, e la ricarica in DC è un po’ conservativa ( velocità 2-C).. magari la ritoccano al restailing
>>> si differenziano dalla tipologia e-c3 per più finiture e appunto più autonomia; però passare da 24K a 33K per 80km in più di autonomia e per le finiture.. insomma..
poi magari sbagliamo noi e forse in Francia e Nord Europa questi prezzi li digeriscono: comunque tanto non hanno urgenza di venderne tante subito, hanno le termiche da smaltire 🙂
Pubblicato gli incentivi in Gazzetta??? E questa castroneria da dove la tirate fuori?
Probabilmente hai una Gazzetta tua personale, perché il decreto non c’è in GU.
Sarà stata la Gazzetta dello Sport.
Fonte: https://www.repubblica.it/economia/2024/05/21/news/incentivi_auto_moto_2024_gazzetta_ufficiale-423051530/
Prenditela con loro, non con me
@enzo
“…Hanno pubblicato in gazzetta il decreto, gli incentivi quindi sono partiti…” l’hai scritto tu.
se avessi scritto “Repubblica dice che bla bla bla”
invece manco citi Repubblica.
ce la prendiamo con te, non con Repubblica, perchè TU e non Repubblica
hai scritto questa castroneria qui.
poi usciranno magari domani, e amen
ma con queste uscite
vanifichi tutto il presunto buono degli altri tuoi interventi.
Rido per non piangere!
È stato bello crederci.
Torno ad aspettare Model Y refresh low cost a 33-34k.
Buona fortuna Renault!
Vogliono chiudere, non c’è altra spiegazione.