Questo tipo di ricariche può nuocere alla mia ID.3?

Questo tipo di ricariche è corretto per la mia Volkswagen ID.3? Ce lo chiede Alessandro, pendolare settimanale tra Pescara e Roma. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it 

questo tipo di ricaricheQuesto tipo di ricariche settimanali è corretto per le batterie della Volkswagen?

“Seguo con interesse il mondo della auto elettriche. Ne ho acquistata una per mia moglie in sostituzione di una Mercedes C220 approfittando degli incentivi 2021, ma alla fine la sto usando io.  Vorrei chiedervi se il mio utilizzo può nuocere alla durata delle batterie. Premetto che per l’utilizzo casalingo che avevo pensato ho preso il modello PURE (Volkswagen ID.3 da 45 kWh). Io risiedo a Pescara, ma lavoro a Roma, con pendolarismo settimanale. Il tragitto di 220 km in condizioni normali richiede circa l‘80% (o più con condizionatore) della carica, ad andatura normale (metto il cruise ai 110).

questo tipo di ricaricheViaggio tra Pescara e Roma, consumando l’80%

In genere carico la domenica notte con wallbox a casa al 100% e il lunedì vado a Roma, arrivando con un residuo di circa il 20%. Appena arrivo metto in ricarica fino all’80% (circa 27kWh in colonnina Enel X da 22 kW), poi il venerdì prima di ripartire ricarico nuovamente il 100% e appena arrivo riporto all’80% . Solo in caso di emergenze uso le Fast e qualche volta, soprattutto all’inizio, facevo un rabbocco nelle colonnine gratuite in A24, nelle stazioni Sarni. Poi ho smesso, superando l’ansia da indovinometro. La strada è di montagna per cui alla fine ho tratti lunghi in discesa che compensano il consumo iniziale. Questo utilizzo può danneggiare la durata delle batterie? È troppo estremo?“. Alessandro Romano

questo tipo di ricaricheQuesto tipo di ricariche è un utilizzo da manuale

Risponde Paolo Mariano – No, questo utilizzo non è troppo estremo. Al contrario, direi che è un’utilizzo da manuale. Facciamo una premessa: i costruttori si prendono tutte le garanzie del caso al fine di scongiurare qualsiasi problema con le batterie. Bloccano a livello software l’utilizzo di una parte della batteria proprio al fine di evitare una prematura usura. E l’impatto di un utilizzo non propriamente corretto sulla vita della batteria non è così macroscopico come saremmo portati a credere. Tuttavia, non è sbagliato utilizzare, quando possibile e senza diventare maniacali, una serie di accortezze. Non è un problema scaricare a fondo la batteria (anche ben oltre il 20%) se poi la ricarichiamo. E non è un problema ricaricare al 100% se poi si parte subito. Tenga inoltre conto del fatto che la sua ID.3 Pure (45 kWh netti) si caratterizza per un delta elevato tra il netto utilizzabile e il lordo. Di conseguenza è probabilmente l’ID.3 meglio protetta in assoluto rispetto all’usura del pacco batteria nel tempo. Faccia buon viaggio!

Visualizza commenti (14)
  1. il problema è che si vendono auto elettriche ad ignoranti da concessionari ancora piu ignoranti. a che cavolo serve una rete fast di fronte a gente che ricarica a 2 kw e ancora ha paura di ” rovinare” la batteria. bisognerebbe fare INFORMAZIONE non superstizione

  2. /// non è un problema ricaricare al 100% se poi si parte subito \\\ E inoltre, a seconda della chimica della batteria e altro, ricaricare al 100℅ bilancia le celle migliorando un pó l’autonomia.

  3. Gregorio Santodio

    Ho un freelander 2 a diesel di 10 anni.
    Tenuto come un gioiello, pochi chilometri.

    Valutazione bassissima, praticamente da regalare. Dopo 10 anni le auto non valgono più nulla. Il problema non sono le batterie ma il mercato dell’auto.

    1. Nello Roscini

      il problema non è l’auto vecchia ma gli utenti che la vogliono comprare nuova ..
      l’auto l’ho sempre detto è un vizio oltre che un mezzo di trasporto

      passare all’elettrico almeno ha diverse “scusanti”:
      ambiente
      poca manutenzione

      e in teoria , non soffriranno più di obsolescenza causa direttive Euro1 2 3 4 5 6 ..
      perchè le auto elettriche non dovrebbero più soffrirrne

      in teoria ,incidenti e ricambi aftermarket permettendo, un’auto elettrica potrebbe circolare per più di 50 anni

    1. Oggi un auto con 200 300.000 km diventa un rifiuto, la porti a rottamare. Invece queste ritorneranno nuove e fiammanti basterà rigenerare la batteria. Il mercato dell’usato diventerà pieno zeppo di auto con batteria rigenerata, per tutte le tasche. Non si butterà via più niente. Un successo epocale.

      1. Mi auguro che lei stia scherzando. In famiglia disponiamo di un’utilitaria da meno di 100 cv, 11 anni di vita, 290.000 km. L’auto è semplicemente perfetta, ha avuto di recente una piccola perdita di olio da una guarnizione sostituita per 300 euro, e nel malaugurato caso dovesse disintegrare il motore lo sostituiamo con 6.500 euro (eventualità ovviamente remota). Sa quanto costa il pacco batterie della Fiat 500? 20.000 euro. Se non ci crede vada in una concessionaria e chieda. Ne cambio 3 di motori con 20.000 euro. ALtro che nuove fiammanti.

        1. Guido Baccarini

          “Sa quanto costa il pacco batterie della Fiat 500? 20.000 euro”

          Fonte? Lei è andato in un concessionario e ha chiesto? La risposta le pare credibile dato che l’intera macchina NUOVA parte da 27.500€ ?

          La batteria di una Tesla Model 3 RWD costa 15.000€ MONTATA (ed è di capacità ben maggiore). La fonte sono io che ho visto una FATTURA. Ma può cercare su internet conferme.

          1. Si, sono andato in concessionario (uno dei più grandi d’Italia) e poichè stavamo parlando del costo del cambio automatico di una Grand Cherokee (14.500 euro) mi è stato riferito che in settimana avevano sostituito il pacco batterie in garanzia ad una 500. Il costo è quello, se poi il concessionario mi ha raccontato una inesattezza non lo posso sapere. Il fatto che il pacco batterie di una tesla costi meno non significa nulla. Contento?

          2. P.S.: quello della Jaguar IPace costa 30.000 euro (non le posso mettere il link per i noti motivi), quello della Samrt 13.500 euro, quello della Leaf 7.000 (40Kwh), tutti prezzi ai quali aggiungere l’IVA. Questa però è un’informazione che ho trovato in rete su un sito che si occupa di automobili, non so quanto affidabile, anche se loro riportavano quangto dichiarato dalle case (ad esempio non c’erano i prezzi tesla che a loro dire si era rifiutata di comunicarglieli, bella trasparenza).

          3. Ora potrebbe anche scusarsi, visto che ha messo in dubbio quanto ho scritto.

    2. Eh certo. Dovrebbe tenerla in garage coperta da un telo che altrimenti si rovina….
      E’ una macchina! La usa per quel che deve fare! Come ha scritto Paolo Mariano, è un utilizzo da manuale.Più di così…
      Cosa fa di strano? Fa due viaggi lunghi alla settimana! Oh che utilizzo intenso…
      Ma per favore va….

      Ok che la ID3 è stata un flop.. ma se avesse problemi a fare la base di quello per cui è stata creata sarebbe una presa in giro, altrochè un flop.

    3. Ogni cosa è “minata” dall’utilizzo intenso.
      Però se uno usa molto l’auto elettrica arriva molto prima al ritorno dell’investimento!
      Non conosco personalmente la id3 peró la Czero che usano i miei figli subisce un uso intensivo con scariche fino a 20% o sotto e quotidiane ricariche al 100% senza alcun percettibile calo delle prestazioni.
      L

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