Quelli che: l’auto elettrica sì, ma se siete onesti…E via con le solite argomentazioni: costi, autonomia, tempi di ricarica, svalutazione. Partono chiedendo, finiscono inveendo. Vaielettrico non demorde e risponde, rinnovando l’invito ad inviare quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.
Faccio 300-400 km al giorno. Dimostratemi che in elettrico potrei

Considerato che, volenti o nolenti, entro una decina d’anni circa, saremo tutti costretti a comprare solo auto elettriche, mi sembra il minimo informarsi adeguatamente per cercare di capire.
Vivo in una grande città del sud Italia. Sono un impiegato come milioni di altri che guadagna circa 1600 euro al mese, con l’affitto e le bollette da pagare, la spesa e un figlio da mantenere all’università.
Il mio lavoro mi costringe a spostamenti quasi quotidiani di circa 3-400 km al giorno, dal lunedì al venerdì.
Abito in un condominio senza posto auto e/o garage e non ho, quindi nessuna possibilità di avere un punto di ricarica privato. Men che meno possibilità di installare dei pannelli solari.
Le domande che mi pongo sono veramente tante.
Provo ad elencarle nella speranza che riusciate a darmi una risposta seria e priva di opinioni ideologiche ma obiettive.
Come posso comprare , con il mio stipendio, un’auto elettrica che riesca a garantire un’autonomia sufficiente per permettermi di andare a lavorare senza ansia e stress?
Un’auto che rientri nel budget che mi posso permettere ?(entro i 20.000 euro).
Preciso che non ho auto da rottamare e quindi non potrò mai ottenere il massimo dei benefici previsti dai bonus statali.
Un’auto che non mi costringa a fare soste prolungate e la cui ricarica non costi più di un pieno di gasolio?
Con la mia panda diesel me la cavo con 50 euro ogni due giorni
Attualmente guido una Fiat Panda diesel che con un pieno di circa 50 euro mi permette di effettuare più di 600 km.
Quando devo rifornirmi ci metto al massimo 5 minuti e poi sono a posto per almeno un paio di giorni.
È costata nuova 16 000.
Siate onesti. Se riuscite a dimostrarmi che riuscirei a fare più o meno le stesse cose che ho descritto con, più o meno, gli stessi soldi allora non avrei nessun problema a passare all’elettrico e come me, credo, tantissime altre persone.
Se, come penso, la tecnologia non è matura e i costi sono ancora troppo alti, credo che ci vorranno parecchi anni prima che si possa fare questa transizione„. Raffaele Messina
Noi siamo onesti. E lei?
Risposta-Cerchiamo sempre di essere onesti e mai abbiamo nascosto i problemi ancora aperti della mobilità elettrica, soprattutto per alcune tipologie di automobilisti. E tra queste, sicuramente sembra ricadere anche lei.
Ma la stessa onestà la chiediamo anche a lei: ci dice di percorrere 300-400 km al giorno da lunedì a venerdì, sempre per lavoro. E aggiunge che con la sua Panda diesel se la cava con 50 euro di gasolio ogni 600 km, vale a dire ogni due giorni scarsi. A conti fatti, quindi, lei spende di carburante da 450 a 600 euro al mese. Cioè un terzo del suo stipendio di 1.600 euro mensili.
Ma quale azienda costringe un dipendente a sostenere una spesa del genere (più la proprietà personale dell’auto) senza garantire almeno un rimborso chilometrico? E’ proprio sicuro di avercela raccontata giusta?
Quando ci avrà chiarito questo piccolo dettaglio, le risponderemo anche nel merito delle altre questioni.
L’auto elettrica è insostenibile. Tutti lo sanno, ma voi non lo dite

Non credo che da parte di Vaielettrico ci siano interessi economici ed è anzi ammirevole che pubblicate le opinioni di tutti, tuttavia noto che spesso negate o tacete dei dati oggettivi: Ad esempio parlate delle lobby del petrolio come se non esistessero le lobby dell’elettrico, decantate i bassi costi di alcune vetture elettriche senza dire che il valore dell’usato è pari a zero, sminuite il problema dei tempi della ricarica così come quello della ridicola autonomia nei percorsi extraurbani, soprattutto col clima acceso. Ok per l’elettrico in città, ma per il resto è insostenibile.
Io punterei più sull”ibrido, così da poter viaggiare in elettrico in città e a benzina o diesel fuori città. Un’ultima cosa: Persone autorevoli, anzi scienziati che si sono permessi di parlare dell’ inutilita’ del passaggio all’elettrico e del disastro economico dell’ automotive non sono più comparsi in televisione….. e mi consta personalmente, non vi sembra un po’ strano?„ Dario Favara
L’eccezione che conferma la media
Risposta-Non guardiamo troppo la televisione, ma a noi capita molto più spesso di vedere intervistati, senza contraddittorio, accaniti detrattori dell’auto elettrica. Quasi nessuno di loro si può definire “scienziato”, e pochi “persone autorevoli”, questo è vero. Ma di spazio ne hanno eccome.
Tant’è vero che i loro messaggi fanno breccia nell’opinione della maggioranza degli italiani che le auto elettriche le hanno viste sì e no nella vetrina dei concessionari e mai ne hanno guidata una.

Il valore dell’usato è pari a zero? Ce lo dimostri. I tempi della ricarica sono lunghi? Sì, sulla carta. Ma inesistenti se coincidono con i momenti di sosta. Perfino lei, con una percorrenza annua di oltre tre volte la media nazionale, lascerà l’auto inutilizzata per almeno l’85% della sua vita utile; ci pensi.
L’autonomia è ridicola? Dipende: gli spostamenti quotidiani degli italiani sono mediamente di 30-40 km, vale a dire almeno sei volte di meno della normale percorrenza consentita da una sola ricarica.
Ovviamente parliamo di medie. Poi ci sono le eccezioni, come probabilmente la sua, che le confermano. Ma nessuno la obbliga a comprare un’auto elettrica fino al 31 dicembre del 2035. Mancano 11 anni: vedremo a che punto sarà la tecnologia quel giorno.
lasciando perdere i consigli di cambiare lavoro, non tutti abitiamo a Milano o Roma o in una grande città e se quanto affermato da questo lettore corrisponde al vero tanto di cappello per l’impegno nel tenersi un lavoro… in ogni caso parlo per mia esperienza e premetto che arrivo da un passato di commerciante d’auto quindi qualcosa ne so:
ho una tesla m3 acquistata usata nel 2023 a 31k del 2020 costata ai tempi 58k ha perso circa il 50%, ora vediamo una bmw serie 4 del 2020 diesel che costava 59k nello stesso anno oggi si trova dai 33 ai 40k quindi? si è vero la svalutazione delle elettriche è più repentino ma già dopo 3 anni si assesta e spesso rimane più alta nel tempo rispetto alle termiche… dopo un anno la mia m3 vale quanto prima se non addirittura di più, ricordo che le termiche hanno fatto fare bagni di sangue da tutta la vita.
veniamo ai km, faccio 40k km anno circa e viaggio in tutto il nord Italia anche senza preavviso, la pianificazione spesso non é fattibile e ammetto che con l’elettrica sia più complicato soprattutto se salta fuori un appuntamento da rispettare all’ultimo o se il viaggio é lungo, in ogni caso grazie alla rete supercharger si riesce, bene o male, ad ammortizzare il disagio e spesso è anche piacevole fare una sosta in un posto carino dove spesso sono le zone Tesla; però, tutti parlate della vostra comodità e nessuno accenna ad un pianeta che sta andando a farsi benedire, ai bambini che sviluppano allergie per l’inquinamento, ma vi piace avere macchine grandinate due volte l’anno? io abito in Pianura padana e ci penso, poi, vero che a chi vive nelle pianure verdi della Germania possa fregare meno ma che un Italiano segue la linea Tedesca mi fa un pò sorridere (o piangere).
Credo che dovremo attendere l’estinzione di questa generazione dai 40 in su per avere un pianeta più consapevole (ho 49 anni) e parlo priprio di estinzione visto che ormai fanno danni anche a 80 anni, vedasi la politica…
Concordo, e quella delle auto elettriche è un vero incubo per i produttori di automobili (quelli che non hanno una visione sul nuovo modello di business che sarà necessario) perché al netto della fase attuale di grande evoluzione e d’accordo sul fatto che il pacco batteria invecchia nel tempo, ma alla fine le auto elettriche rischiano veramente di durare a lungo e letteralmente “senza farci niente”, frase che si diceva una volta ma che rischia di diventare dannatamente vera.
Annuncio a tutti che ieri Tesla, con l’aggiornamento periodico, ha regalato i fari abbaglianti ADATTAVI alla mia Model 3 base acquistata a settembre 2021.
Paolo, ma li adattasti? 😂
(ricevuti anch’io devo ancora provarli)
Leggo con piacere i commenti di alcuni detrattori sull’elettrico.
600 euro al mese di carburante da fonti fossili?
Mi sembra una follia se aggiunti al costo di una panda a gasolio da 16000 euro.
Vi racconto la mia storia.
Auto elettrica dal 2021 ad oggi circa 60000 percorsi non dirò né marca né altro.
Manutenzione zero con circa 20 euro fa 500 km.
Il risparmio dei primi 3 anni mi ha consentito di pagare la rata dell’auto che non costa 16000 euro.
Ah a proposito l’usato non vale 0 la concessionaria presso cui l ho acquistata mi offre una valutazione ben al di sopra della svalutazione di altre automobili possedute in passato ma non ho assolutamente intenzione di rivenderla.
Con circa 40 gradi d estate cosa che dalle mie parti succede spesso la macchina ha consumi accettabili che mi consentono di percorrere dal sud al nord della mia bella isola senza necessità di effettuare rabbocchi con il climatizzatore acceso.
E comunque i tempi di rabbocco sono nell ordine dei 20 minuti su colonnine fast.
20 minuti non sono 5 minuti ma sono i tempi di una sosta durante un lungo viaggio.
L ho utilizzata per lavoro prima di avere a disposizione un auto aziendale non ho mai avuto necessità di rabboccare in giornata con una ricarica.
A questo aggiungiamo circa 1000 euro di risparmio nei primi 5 anni di bollo ed un bollo irrisorio dal 6 anno in poi.
Lascio a chi legge la libertà di farsi un opinione sulla convenienza ed il piacere di utilizzare un auto elettrica.
Questa è la mia esperienza di utilizzatore intenso di un auto elettrica.
A questo punto deve darci modello e marca dell’auto con cui riesce a fare da sud a nord con climatizzatore acceso e senza rabbocco perché la compro subito
Vabbè, salvo essere tassisti o agenti di commercio (quelli che conosco io guadagnano giustamente molto di più e non usano di certo le utilitarie) fare 300/400 km al giorno significa impegnare almeno 3 ore al giorno in viaggio, se vai solo in autostrada. Se fai strade normali con tutte le rotonde significa impiegare il doppio delle ore.
Credo che Pinocchio le raccontava meglio.
L’italiano tipo ormai ragiona solo come il tifoso di calcio.
Mi sorprendo di questa sua lettera soprattutto perché inviata a Vai elettrico, che reputo la testata piu’ equilibrata in Italia. Vai elettrico ha sempre detto come allo stato attuale l’elettrico sia per molti ma non per tutti. Io ho un’auto elettrica da oltre tre anni ma posso ricaricare a casa e i miei viaggi oltre i 3/400 km sono al massimo un paio all’:anno. Quando anni fa dovevo percorrere per lavoro circa 200 km.al giorno (che potrei comunque anche oggi fare giornalmente con la mia Kia Niro) avevo acquistato un’auto a GPL La sua mi sembra una polemica sterile, ma dovra’ convincersi che la strada e’ oramai segnata
interessante come il punto sia stato spostato da “ev che mi permetta di fare le stesse cose allo stesso prezzo” a “sei un contaballe”..
🤷♂️🤷♂️
C’è una SECONDA EVIDENTE OBIEZIONE.
Se fai 600Km ogni due giorni vuoldire 1500 Km a settimana. 45 Settimane sono 67.500 Km/anno, SOLO DI LAVORO, più spesa, ferie, WE. Diciamo 75.000 Km/anno
per cui ogni 3 anni cambi macchina, se vuoi rivenderla decentemente. Se la tieni 5 la rottami perché nessuno te la compra o te la pagano due lire.
4 tagliandi e un set gomme/anno.
1600€/mese praticamente ci paghi solo le spese della macchina se conti l’ammortamento, ossia che devi ricompratela ogni 3/5 anni invece che ogni 12/15.
Se ho sbagliato i conti ditemi dove cortesemente.
bravo Ilariovs
non sbagli … il cambio auto ogni 3/5 è esattamente ciò che suggerivo quando lavoravo in accettazione officina a tutti i clienti che arrivavano a quei km/anno; se tieni troppo la vettura le crescenti spese di manutenzione ordinaria e straordinaria ti “mangiano” rapidamente il budget per fare il cambio vettura.. e resti “incastrato” a rattoppare l’auto finché dura..
A quei drivers va suggerito un piano ammortamento accelerato; oltretutto con la Panda a gasolio ora in certe zone diventa irrivendibile per impossibilità d’uso nelle aree interdette per motivi ambientali (ormai in gran parte d’Italia stanno mettendo limiti >E5… ma presto ci rientreranno anche le E6Temp … visto che d’inverno non possono bloccare le caldaie nelle case).
ps: entro l’estate il prezzo al barile di petrolio salirà parecchio… e si torna sopra i 2€ litro per benzina e gasolio … andranno peggiorati tutti i conti… (carburante, prezzo pneumatici, tagliandi / olio motore)…
400 km al giorno? e ancora non ha cambiato lavoro o casa?
Possiedo un’auto elettrica, e una Sandero nuova a GPL pagata € 16.000: con € 30 faccio 600 km. Con tutto rispetto è più grande, comoda e sicura che utilizzo per i viaggi più lunghi oltre i 400 km. Prima di tutto cambia auto e poi pensa all’elettrico.
Faccio 45mila km l anno con auto elettrica ( megane) . Spendo 250 km al mese di abbonamenti ( un enelx e un a2a) piu qualche extra quando ricarico ai tesla charger. Non ho garage e non ricarico a casa. Eppure spendo molto meno che non quando avevo il diesel ( peugeot 508) tra carburante bollo manutenzione. Detto questo non consiglio a nessuno l acquisto in proprieta ma i vari piani a valore garantito perché l evoluzione delle batterie é cosi veloce che tra due anni ha piu senso cambiare modello che tenersi uno tecnologicamente vecchio
Risposta per Daniele: io ho una auto elettrica e faccio anche oltre 40.000 km l’anno. Ho comprato la mia Tesla a inizio febbraio e in meno di 2 mesi ho fatto 6.000 km. Zero problemi, soldi risparmiati rispetto al mio vecchio diesel tanti
Ricapitoliamo: 1/3 dello stipendio (600€) lo brucia in gasolio, quindi già con un lavoretto da 1.000 euro al mese vicino a casa sarebbe in pareggio.
Lavora 8 ore credo, più 4 ore almeno di viaggio da trascorrere su una comodissima Panda che , vista la percorrenza, ogni 4/5 anni sarà da cambiare o dovrà sostenere spese importanti per mantenerla che graveranno sul già magro stipendio.
Direi che l’auto elettrica SI/NO sia l’ultimo dei suoi problemi… auguri
Beh, poiché la media, con una Panda, ed in strade trafficate, difficilmente potra essere superiore a 100 km/h…..400 km sono 4 ore in auto…. Più le ore lavorative?
Per 1600 euro?
Qualcosa non torna….
Lui spende 50 euro di gasolio ogni 600 km, ma altri 19 euro li spende il servizio sanitario nazionale (cioè tutti noi) per curare le malattie e i danni ambientali causate dai suoi gas di scarico. Ogni litro di gasolio dovrebbe costare 0.38 euro in più per coprire i costi sanitari/ambientali che genera. Facile vantarsi del risparmio del gasolio quando il conto lo pagano gli altri.
(fonti: https://www.europeandatajournalism.eu/it/cp_data_news/l-inquinamento-delle-automobili-costa-oltre-62-miliardi-di-euro-l-anno/ https://www.e-gazette.it/sezione/energia/petrolio-cosi-italiani-lasciano-auto-diesel-vanno-verso-benzina-consumi-novembre)
Autocorreggo un errore finale di calcolo, 50 euro di gasolio sono circa 29 litri, quindi sono circa 11 euro di spesa in più per la collettività ogni 50 euro che il singolo spende per il gasolio. Se il gasolio oggi costasse, come sarebbe giusto, 2,20 euro/lt, non credo che i veicoli a gasolio sarebbero così diffusi.
Se fai 400 km al giorno per andare e tornare dal lavoro, meglio pensare a cambiare residenza e non l’auto 😂
Aggiungo che se fai 400 km per andare a lavoro, non acquisti una panda che dopo soli due anni avrà quasi 300.000 km e sarà quasi da buttare.
non ha specificato il carico di spese familiari (casa, figli & moglie) … quindi non sappiamo se può permettersi auto più costose… (crescendo l’auto, crescono anche costi km tra pneumatici, manutenzione ord/stra , ass RC etc)
E’ vero che con quelle percorrenze l’auto la deve cambiare spesso.. per non trovarsi a doverla rottamare prima che scattino gli eventuali incentivi… ci son talvolta spese extra – una turbina, la centralina motore, il filtro catalizzatore – che se si guastano su auto piccole e bassa quotazione non merita proprio intervenire; certo la Panda ha tanti ricambi ufficiali e non a cui attingere… però … ne ho visti tantissimi di casi … e mi è sempre dispiaciuto per i clienti più “sfortunati”..
Visto il periodo .. suggerirei di cambiarla subito approfittando di qualche offerta su km0/ex Demo o almeno un usato di 1 anno (con residua garanzia della casa + estensione)…almeno un full-hybrid se non può BEV… (MILD-H lasciar perdere … solo per quelli che girano solo in città).
Con una Panda poi, probabilmente dividi per 10. Il limite economico e fisico per andare al lavoro è circa un’ora, max 1,5 per gli spostamenti (eccetto proprio casi estremi) poi devi valutare altre realtà. Quindi 100-150km con autostrada (considerando anche il relativo costo) oppure 60-100 senza. Ovviamente da moltiplicare per due. Con una Panda diciamo che arrivi al massimo a 150. Oltre non riesci nemmeno a lavorare oppure il tuo lavoro non è economicamente sostenibile.
Ad oggi sono poche le auto capaci di garantire 300-400km al giorno e non certo economiche, ma questo cambierà nei prossimi 10 anni. E’ evidente che questo sia uno degli ultimi casi d’uso per l’elettrificazione.
Quello che bisogna capire è se ci sono punti di ricarica nei posti in cui lavora e se verranno costruiti nei prossimi anni, perché dopo aver fatto questi km si dovrà fermare a fare qualcosa e potrà mettere l’auto in carica.
Detto questo mi stupisco del fatto che non sia già passato ad un’auto che permette di risparmiare, GPL o metano, o ad un auto più comoda per fare tutti questi spostamenti.
un impiegato come milioni di altri che fa 3-400 km al giorno per lavoro, ma siamo seri? Impiegati così ce ne sono pochi ( e per fortuna se no sarebbe una tragedia nazionale cui il sistema energetico non saprebbe far fronte), i milioni di impiegati sono quelli che fanno max 30-40 km al giorno per lavoro. Quindi mi fermo qui nel commentare.Tra l’altro su 1600 euro mensili un terzo se ne va in solo carburante, l’altro terzo nell’auto che tra pochi anni sarà da rottamare … il problema sta a monte.
Semplifichiamo la cosa al massimo e in maniera brutale: una persona che fa 3/400 km al giorno su una panda per 1600 euro al mese semplicemente sta guadagnando troppo poco.
Di gente che di km su quel tipo di vettura ne fa 100/150 al giorno ne conosco eccome (manutentori, personale di controllo etc) ma per 400 km die innanzitutto ti danno un’auto aziendale, in secundis qualcosina di piu di 1600 im busta paga.
Poi su tante cose si può discutere eh? Ma di base i conti non mi tornano.
anche a me suona ben ben strano,
non mi stupirei troppo fosse vero, ci si abitua a cose incredibili
ma se fosse vero…
sul serio non c’è di meglio? a 1600 euro al mese?
perchè se fa 3-400 km al giorno non è un lavoro senza qualifiche, magari è un commesso viaggiatore che un diamine di titolo di scuola secondaria l’avrà ben conseguito…
oppure è una iperbole.
oppure è uno sfogo in cui ha gonfiato le cifre. propendo per questa, in questi tempi in cui tutti pensano di essere vittime di un sistema che è altro da sè, ma un sistema comprende anche la vittima presunta o reale, per definizione
Anche a me sembra strano un tale numero di km senza avere rimborsi o auto aziendali, però il problema è reale, vi è un po l’abitudine di pensare alla percorrenza dell’utente medio però come sappiamo e a volte fingiamo di non sapere queste sono le medie del pollo e sono anche facili da analizzare
La popolazione è molto invecchiata rispetto a molti anni fa e la percorrenza di costoro ( aggiunti a chi lavora da casa o da chi oggettivamente usa poco la macchina) abbassa notevolmente queste medie non facendo giustizia sulla quantità enorme di altoviaggianti ( da 30K in su annui) solo nella mia azienda dove su 1600 addetti in tutta Italia tra auto aziendali e auto con rimborso almeno un migliaio hanno percorrenze superiori ai 30k annui)e oltretutto con molte percorrenze autostradali.
Chi ha servizi di assistenza e appuntamenti commerciali ha scadenze tragitti e tempistiche che al momento , e sottolineo al momento, non è compatibile con questo tipo di auto.
Oltre all’italia la mia azienda e proprietaria dello stesso business in Spagna , Portogallo e in tutta la ex jugoslava e nonostante vi siano in listino 3 modelli di auto aziendali elettriche su 1300 circa disponibili solo 18 colleghi le hanno scelte ( di cui 11 in Portogallo) e in più rispetto allo scorso anno dove erano 23 sono addirittura decresciute
Sono anche io convinto che nei prossimi 11 anni qualcosa cambierà ( se in meglio o in peggio lo vedremo) ma ad oggi si deve tenere conto di questo è non sottovalutare il numero di persone che anno necessita che non si sposano con questa tecnologia
A me sembra che i reticenti siete piuttosto voi. Continuate a dire che l’elettrico non è per tutti, ma come la mettiamo con il ban europeo al 2035? Ah, si! C’è l’usato, bella soluzione! Seguendo varie trasmissioni i dati che mi arrivano sono che in Italia il 70% dell’elettrico viene da fonti non rinnovabili più qualcosa dall’idroelettrico. Quindi, per un banale principio di fisica prima abbiamo una resa del 40% per la produzione di energia elettrica dal gas o dall’olio combustibile, poi una dispersione del 6% sulla rete per raggiungere le stazioni di ricarica. Quindi la tanto decantata efficienza del motore elettrico alla fine, facendo i conti, non si discosta molto da quella del motore termico. Non voglio addentrarmi sul problema dei pesi delle auto, visto che ormai per ragioni, secondo me, più commerciali che tecniche, si assiste ad un gigantismo di tutte le auto. Comunque avere una city car che superi costantemente una tonnellata, se va bene, di peso, mi sembra una idiozia. Non per niente stanno uscendo i tanti quadricicli elettrici dove , però, vanno a farsi benedire tutti i parametri di sicurezza oltre che di confort che garantivano le city car di un tempo, che, oltretutto consentivano spostamenti inimmaginabili agli attuali quadricicli. Peraltro mi sembra che le case automobilistiche non abbiano molto interesse alle city car, compreso le elettriche, visto che ne stanno eliminando diverse dai loro listini. Capitolo autonomia. Molte, seppur care, auto elettriche garantiscono autonomie fra i 400 e i 500 km, alcune di più, molte anche meno. Bene, sarebbe più che sufficiente per la maggior parte delle persone, ma è un dato che si va a scontrare con la caldeggiata necessità di non scendere sotto il 20% di carica e salire oltre l’80%. Ergo il 40% dell’autonomia è quantomeno sconsigliato di essere utilizzata. E qui il divario con le termiche aumenta di molto. Lasciamo stare la diatriba sulla maggioranza che può ricaricare a casa, dove i dati vengono utilizzati senza criterio, con statistiche che non stanno a guardare il vero utilizzo delle aree condominiali di parcheggio che a tutt’oggi sono sprovviste per la maggior parte di punti di ricarica, ed anche a volerle fare, dovrebbero essere necessariamente di tipo lento che potrebbe garantire la ricarica di max un’auto per notte. Quanti punti di ricarica potrebbero essere messi in opera in un’area condominiale? E parlando di ricarica notturna, la più utilizzabile a meno che non si vada a spasso la notte e si dorma di giorno, è ovvio che in questo caso il fotovoltaico non serve, e non credo che si possa fare un impianto di accumulo in grado di garantire la ricarica completa(cioè all’80%) in una notte. So già l’obiezione. Non tutti ricaricano al 20% ed escono con l’80%. Non tutti ma neanche nessuno. Quindi, uscendo dal banale, possiamo affermare che buona parte dei possessori di auto elettriche seppur fortunati per essere possessori ESCLUSIVI di un punto di ricarica e di un impianto fotovoltaico alla fine ricaricano utilizzando fonti non rinnovabili, si o no? Voi mi direte che restituiscono di giorno quello che prendono di notte. E qui sta il punto. Perché è l’impianto fotovoltaico che fa la differenza piuttosto che l’auto elettrica. Nessuno ce l’ha con l’auto elettrica, ma a me sembra che è stata spacciata per quello che non è. Non è la soluzione per arrestare il cambiamento climatico, al più potrebbe ridurre l’accumulo di inquinanti nei grossi centri urbani, senza eliminarli del tutto.
…la mettiamo che nel 2026 faranno un controllo e una eventuale ricalibrazione,
alla luce dell’evoluzione tecnologica,
dell’evoluzione climatica
e di come sarà la situazione generale economico-politica:
non le sembra un buon modo di muoversi?
prendo atto di un problema mostruoso, mi attivo e mi do delle tappe intermedie.
a me sembra prima di tutto un modo serio di operare.
poi c’è il metodo italico: aspettare la scadenza e poi correre e fare le cose a c.zzo: Secondo conto energia, quote latte, superbonus, qualità dell’aria, smaltimento rifiuti, concessioni balneari…ecc ecc ecc
Marcello buon dì
Se vogliamo fare i conti su quanta energia elettrica va alla ruota dovernno basarci sugli studi che esistono già.
In ogni caso per chi non ha un impegnato fotovoltaico basterebbe fare questa semplice operazione:
((1×0,7(energia non rinnovabile)x0,55 (resa media impianti non rinnovabili))+0,3(rinnovabili))x0,94(meno dispersione)x0,75(resa minima auto erotica)=0,48 ovvero almeno il 48% un’auto termica diesel senza contare le dispersioni per estrarre il petrolio, raffinare, trasportare alla pompa, alimentare la pompa per mettere la benzina ha una resa che nel caso migliore arriva al 35%.
Quindi già così avremo un bel risparmio senza inquinare localmente.
Con questo la saluto.
Buongiorno Marcello volevo solo dare un informazione in più io ho l’auto elettrica il discorso 20/80 dipende da come usi l’ auto se io ho necessità di ricaricare all 100 per cento tutti i giorni e di arrivare allo 0 per cento non c’è nessun problema. Quel discorso che dici tu vale per il fatto di non lasciare la batteria al di sopra dell’80 o al di sotto del 20 per troppe ore, quindi dipende da l’utilizzo che ne fai io ad esempio non carico mai oltre il 60 per cento perché per il mio fabbisogno quotidiana è abbastanza. Poi per il discorso della copertura da fonti rinnovabili siamo all’ inizio di un percorso che durerà decenni ogni anno la copertura potrà migliorare.
Certamente, poi ognuno si adatta secondo le proprie esigenze. Io ho voluto solo evidenziare una incongruenza fra quanto si dichiara come autonomia teorica e quanto poi è sfruttabile in termini reali. Anche per le auto termiche spesso si sono avuti casi di dati quantomeno “aggiustati” allo scopo di rendere i propri prodotti più appetibili. Probabilmente prima o poi tutti ci dovremo adeguare, ma proprio per questo un’informazione quanto più chiara potrebbe aiutare i potenziali acquirenti nelle loro scelte. Inutile farmi spendere per l’acquisto di un’auto che sulla carta fa 300 km per poi poterne utilizzare a malapena 200. Chi compra deve fare conto su un proprio budget di spesa e fargli sbagliare l’acquisto significa rendergli impossibile l’uso per cui quell’acquisto è stato finalizzato
batterie del tipo LPF, come sulle Tesla modello base, si possono usare tutti i giorni 10%-100%
anche strapazzate durano una quantità assurda di km, LPF sulle auto dovrebbero fare minimo 2000 cicli di ricarica, e ogni ricarica sono centinaia di km
le NCM si può scegliere, se usarle senza pensieri, oppure usare accortezze come il 20-80%; in ogni caso almeno 1000 cicli dovrebbero farli, cioè siamo già oltre 300.000 km
ci sono Tesla che sono state tenute bene con ancora la prima batteria NCM e 400-500-600.000 km.. per dire che ormai c’è un bel margine sulle batterie
il 6% di dispersione sulla rete è anche ottimistico. Ci sono dispersioni superiori al 10% solo tra supercharger ed auto elettrica, l’unica cosa bella è che tesla non te li mette in conto ma tutti gli altri si. Il motore elettrico è superefficente, il problema è tutto quello che sta a monte che non lo è. Infatti se cominci a viaggiare spendi molto più di un diesel nonostante un litro di diesel ha una montagna di tasse sopra.
Cosa significa che Tesla non te li mette in conto? Già pratica prezzi inferiori agli altri operatori….. Poi fa anche Babbo Natale?
a circa 50 cents al kwh vai a pari con il Diesel (60 con il benzina), è una soglia che tra supercharger oppure abbonamenti penso si riesce a tenere..e i prezzi alle colonnine scenderanno.. ora è anomalo
comunque, il kwh all’ingrosso (PUN) da noi costa 8-9 cents, non sono le dispersioni, poche, a farlo arrivare a 30-35 cents a casa o molto di più alle colonnine, ma oneri di rete, tasse, accise, iva, e sulle colonnine ricarichi da far west.. un annetto e forse calano..,
come dispersioni di “rete”, pare che ne hai circa 5% per arrivare
alle colonnine DC (collegate alle cabine in media tensione), e circa 10% per arrivare al contatore di casa (collegato alla bassa tensione), il dato è stimato da Areva e lo puoi leggere nella bolletta di casa
poi hai le dispersioni di ricarica, il grosso è la colonnina DC, oppure il caricatore di bordo dell’auto se carichi AC, poi qualcosina il cavo (1%) e la batteria (3% perso tra carica e scarica; qualcosa di più giusto se ricarichi molto molto fast)
qualche test lo avevo letto: in totale, comprese le già citate dispersioni di rete, credo che si oscilla tra 18%-22%
Il 37% della produzione elettrica 2023 erano rinnovabili prodotte in Italia. Il 19% è stato importato dall’estero, molte rinnovabili e nucleare (comunque senza emissioni di CO2). Quindi sicuramente più della metà del mix elettrico italiano era privo di emissioni.
Il 100% delle auto a benzina e gasolio produce emissioni.
Mix italiano 2023, se ho capito correttamente sarebbe:
– 37,6 % rinnovabili nazionali
– 7 % rinnovabili importate (idroelettrico Svizzera)
– 9 % nucleare importato
– 45 % quota termo-elettrica nazionale (metano, e un residuo di poco carbone, in dismissione)
il totale circa 306 TWh sulla rete Terna,
poi (?) andrebbero aggiunti altri 30 TWh di auto-consumo
Io percorro sempre più di 200km ogni volta che esco in auto, solitamente 3 o 4 volte a settimana, vero che ho una i4 bmw (quindi sicuramente un’auto non economica) ma esco quasi sempre con 80% di batteria e in 3 mesi (oltre 7000 km) ho dovuto caricare fuori casa 4 volte) in tutti gli altri casi l’ho usata come una vettura termica. I tempi di ricarica alle Fast poi mi hanno davvero stupito, non sono mai stato fermo oltre 10 minuti per avere energia sufficiente per tornare a casa, dove ricarico in garage con contatore condominiale (e contakilowatt per addebito costo al mio alloggio) a 0,12 €/kwh!!!
Beato lei che può caricare a casa, io come molti altri italiani non abbiamo questa fortuna e mia figlia che di km ne fa una novantina al giorno dovrebbe andare alle colonnine (dato che col suo stipendio una bmw o una tesla restan dei sogni) 2 o 3 volte alla settimana, ora col GPL con 7-8 euro fa 100km … oltre lo sbattimento della ricarica alla colonnina la sera quando rientra, siamo così sicuri che il risparmio in consumi/manutenzione valga la pena all’acquisto di una elettrica quando cambierà auto, piuttosto che, come ha fatto sua sorella, con 10000 euro si compri una lancia Y quasi nuova (7000 km) di 4 anni su poi installare un impianto a GPL con 1500 euro e li i consumi scenderebbero a 5 euro per 100km.
…se vi piace passare la vita a fare rifornimento di GPL accomodatevi pure…
Prendere un’auto elettrica adesso devi avere certe caratteristiche ben definite, costa di più e devi caricare a casa. Tutto il resto sono eccezioni che dal punto di vista economico ed utilizzo non funzionano, ovviamente la cosa è voluta (non ha nessun senso che una ricarica FAST costi come il gasolio che paga trasporto, raffinazione, distributore, accise) ma altrettanto ovviamente prima o poi capiterà la cosa opposta. Per cui tra qualche anno le auto elettriche costeranno meno o uguali e l’elettricità costerà un terzo (previsione abbastanza plausibile) con più o meno le medesime problematiche però. A breve prendere un usato decente e metterci un GPL sopra sembra anche a me la scelta più sensata.
@Michelangelo
La questione è quanti oggi possono già avere “quelle caratteristiche”.
Perchè qui arriva sempre a scrivere chi dice: io non posso?
Avete come minimo ancora 11 anni e poi, se volete, altri ancora.
Scusate, ma quando avete deciso di acquistare/affittare una casa il box/posto auto o similare per voi è un optional?
Io sinceramente un alloggio senza almeno un posto auto non lo considero (a meno di poter andare a lavorare con i mezzi pubblici, così come ho fatto per molti anni senza un’auto).
In futuro se diversi cambiare auto un alloggio senza box e punto di ricarica sarà escluso.
Diciamo che d’ora in avanti se gli appoggi non saranno adeguati il loro valore si deprezzerà. Almeno è questa la mia opinione.
Quando, negli anni 60 del secolo scorso, mio padre acquistò la casa dove abitare poté prenderla con il box annesso. Poteva farlo perché era il periodo del boom economico, le nuove costruzioni erano la scelta migliore e la città era piena di cantieri. Quel tempo finì praticamente negli anni 90. Oggi c’è solo qualche cantiere in periferia, periferia che è rimasta malservita e degradata. La scelta dell’abitazione oggi la si fa più sul quartiere ed i servizi piuttosto che la disponibilità di un box. Io ho potuto con molta fatica e un po’ di fortuna trovare un immobile in buona posizione e con posto auto condominiale. Ma tentare di avere una colonnina elettrica a mia disposizione è praticamente impossibile. Fra permessi da ottenere, autorizzazione da parte del condominio e certificazioni per la sicurezza diventa un gioco che non vale la candela. Il massimo che potrei fare è acquistare un quadriciclo con batteria rimovibile, non comodissimo, ma almeno fattibile. E mi creda, nel quartiere dove abito sono già un privilegiato, almeno evito di perdere delle ore a cercare un parcheggio per potere rientrare a casa
Non serve alcuna autorizzazione da parte del condominio.
La fattibilità è invece cosa diversa e da verificare mentre la dichiarazione di conformità in un condominio direi che è un obbligo.
Rispondo a zi ti: se devi fare passare una linea nell’area condominiale occorre l’autorizzazione per svolgere i lavori che, inevitabilmente, impediranno l’uso temporaneo dell’area di parcheggio.
0.12 al kw….contratto con che gestore? lei carica al costo del pun immagino. Poi tutti che alle colonnine in 10 minuti e ricaricano…
fidati 0,12 non esiste
3/400 km al giorno con una panda diesel e deve anche pagare lui ,ma per piacere , fatti del bene e cambia il lavoro ,non è la macchina il tuo problema.