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Quattro Tesla a Leopoli per portare aiuti

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Le auto dei Tesla Owners Italia alla partenza da Milano per Leopoli, Ucraina.

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Quatto Tesla a Leopoli da Milano con gruppi elettrogeni, power bank, pile ricaricabili, luci a led, PC e un’antenna web Starlink, oltre a cibo e medicine.

Quattro tesla a leopoli
Luca Del Bo, presidente dei Tesla Owners Itaia.

Quattro Tesla a Leopoli da Milano con medicinali, cibo, latte in polvere, coperte…

Le quattro auto sono state riempite fino all’inverosimile e compongono la quarta missione in Ucraina di Tesla Owners Italia. L’associazione fin  dal primo giorno di conflitto è stata vicina al popolo ucraino, partendo per il primo viaggio di aiuti già a pochi giorni dall’inizio della guerra, a inizio marzo. Tutto il materiale è diretto al Seminario di Leopoli da dove poi verrà smistato verso i luoghi di necessità in tutto il paese. Le auto Tesla portano anche presidi medici di difficile reperibilità, medicinali, cibo per bambini, latte in polvere, coperte, abiti pesanti e giocattoli. In tutti questi mesi il filo con padre Igor Boyko, rettore del Seminario di Leopoli, non si è mai interrotto. Le richieste si sono modificate nei mesi. Fino all’emergenza energetica di questi giorni, alla quale Tesla Owners Italia, col supporto di altre Associazioni non-profit del milanese, risponde prontamente. “Avremmo potuto spedire il materiale con un camion – spiega Luca Del Bo di Tesla Owners Italia – abbiamo deciso di andare personalmente per manifestare vicinanza agli amici ucraini”. 

quatto tesla a Leopoli
Il dotto Andrea Pelosi, primo da destra, con alcuni volontari di Valentina 6.

Riporteranno in Italia i volontari di Valentina 6

Questa gara di solidarietà ha coinvolto anche associazioni milanesi come Aiutility, Milano Sospesa e Casa Archè, che hanno messo a disposizione i propri spazi. Stimolando i propri associati e sostenitori nella raccolta del materiale necessario. Le quattro auto elettriche che raggiungeranno Leopoli il 6 gennaio percorrendo in elettrico oltre 3.600 km in 4 giorni, dimostrano ancora una volta che l’operatività delle auto a batterie è oramai paragonabile ai mezzi tradizionali. Al ritorno, l’8 gennaio, le Tesla riporteranno in Italia gli autisti delle due ambulanze, del pulmino per disabili e dei furgoni della missione Valentina 6 in partenza da Parma. La spedizione di Tesla Owners Italia si inserisce infatti all’interno della più ampia missione Valentina 6, giunta già al sesto viaggio, su iniziativa del medico parmense Andrea Pelosi. Pelosi ha coinvolto le associazioni sul territorio per portare in Ucraina ambulanze, materiale medico e un generatore da 110 kW per il reparto maxillo-facciale dell’ospedale di Kiev. 

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20 COMMENTI

  1. Perché # più persone hanno avuto questo dubbio #, forse e dico forse non hanno mai visto neanche da lontano come funziona una BEV e soprattutto una Tesla, e soprattutto perché pur di pensar male si esce sempre a parlare male non conoscendo nulla, ma basta dar fiato alle trombe 🤦🤦

    E visto che continuate , prendete un paio di Diesel e datevi da fare pure voi , poi ne riparliamo.

    • Ma che discorsi sono? Non stiamo mica facendo una guerra di religione. Pensi che tutte le persone che leggono da questo sito hanno una BEV o l’hanno usata per così tanto tempo da saperne tutto? Ma per piacere !

      • Non sto facendo una guerra di religione soprattutto perché sono ateo, ma tutti sapientologi, e tutti bravi a dar contro, volete fare, andate con quello che volete, loro sono il club ufficiale italiano di Tesla e giustamente dimostrano ancora una volta che si può fare, basta volerlo.

        Volete discutere fatelo con altri mezzi poi tiriamo le conclusioni, ma comunque sia l’importante è portare a termine la missione 😉

        • Se lo scopo era solo fare beneficenza, non mi spiego queste frasi, sia tue che dell’articolo:
          – “loro sono il club ufficiale italiano di Tesla e giustamente dimostrano ancora una volta che si può fare”
          – “Le quattro auto elettriche che raggiungeranno Leopoli il 6 gennaio percorrendo in elettrico oltre 3.600 km in 4 giorni, dimostrano ancora una volta che l’operatività delle auto a batterie è oramai paragonabile ai mezzi tradizionali.”

          Come se a chi riceve gli aiuti interessi il fatto che siano stati portati con auto elettriche, GPL o altro.

          Sul fatto che “comunque sia l’importante è portare a termine la missione” sono pienamente d’accordo. Tanto che, per come la penso io, la beneficenza migliore è quella fatta senza farsi pubblicità

          • Si ovviamente come privato, ma che io sappia non esiste associazione che faccia qualcosa senza renderlo pubblico Emergency compresa .
            E renderlo pubblico, non è fare pubblicità

        • Scusa se rispondo qui, ma non mi permette di farlo sotto alla tua ultima risposta.
          Probabilmente mi sono spiegato male.

          Notizia 1: Hanno portato aiuti in Ucraina con le loro auto private.
          Notizia 2: Hanno portato aiuti in Ucraina con le loro Tesla elettriche, “Le quattro auto elettriche che raggiungeranno Leopoli il 6 gennaio percorrendo in elettrico oltre 3.600 km in 4 giorni, dimostrano ancora una volta che l’operatività delle auto a batterie è oramai paragonabile ai mezzi tradizionali.”

          Nel primo caso dicono solo che vanno a fare del bene, ed in quel caso ci sta che pubblicizzino la cosa. Nel secondo caso, oltre a fare pubblicità al marchio, c’è un secondo fine, ed è questo quello che non mi piace.

          Ciao, Mario

          • Che non ti piaccia è una tua personale opinione, ma è per dimostrare che con le BEV si può fare quello che si fa con ICE, quindi è normale, e la stessa cosa quando Overland portava aiuti con gli Iveco OM6000 , allora anche lo cosa c’entrava il mezzo 🤷

          • Aggiungo, che in quel contesto venivano più volte menzionati i mezzi Iveco perche a quei tempi erano gli unici camion a 6 ruote motrici e potevano fare percorsi impervi , quindi a quei tempi era normale ora perché lo fa una auto elettronica con ottima autonomia non va più bene.

          • Prima o poi, nella vita, vorrei capire perché per giustificare una “cosa brutta” si debba tirarne in ballo un’altra !
            Se io rubo al supermercato e mi beccano, non è che nel momento in cui dico che anche Tizio rubato, allora automaticamente quello che ho fatto io sparisce.
            Così come non è corretta questa, non lo era quella che dicevi tu.
            Un po come nei film, fino agli anni 80 mettevano in bella evidenza i marchi di alcool, sigarette, ecc

  2. e un bel tesla semi no?

    se il fine sono gli aiuti, con un ducato si porta molta più roba.. e in cabina ci si sta in 3.

    prossimo giro 30 500e? 🤷‍♂️

  3. Riporto qui il commento fatto su Twitter da un altro utente:

    Con tutto il supporto del mondo per la causa, e con una personale simpatia per la mobilità elettrica: non state facendo un viaggio in un luogo con frequenti blackout e grossi problemi di approvigionamento di elettricità?

    • Credo che in caso di (piú che probabile) difficoltá nel ricaricare, si avvarranno dei gruppi elettrogeni che trasportano.. Se ho capito bene avrebbero a disposizione anche il generatore da 110 kW di cui si accenna nell’articolo.

      • Ok, ma visto che al momento uno dei problemi più grossi dell’Ucraina è la corrente elettrica, sembra quasi un prenderli in giro. Le intenzioni sono sicuramente buone, ma la modalità, almeno per quello che ho letto qui, non mi sembra il massimo

    • Come al solito è DIFFICELE PENSARE prima di scrivere:
      Si ricaricano le auto in Polonia (ove NON ci sono problemi con la rete elettrica) vicino al confine con la Ucraina poi da li Leopoli dista solo una ottantina di km.
      In questo periodo le Model 3 impegnate nel viaggio percorrono più di 400 km con una ricarica

      • Mah, se più persone hanno avuto lo stesso dubbio leggendo lo stesso articolo, non le viene in mente che magari precisazioni come questa si sarebbe stato meglio specificarle?
        Non tutti sappiamo tutto quello che c’è da sapere sulle auto elettriche e quello che gli sta intorno

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