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Quanto vale la BYD Dolphin, in arrivo nell’ultimo trimestre del 2023, ma ordinabile già ora. Il produttore è un colosso cinese con piani molto ambiziosi.
Quanto vale la BYD Dolphin: 35.790 euro per la versione da 427 km
La prima versione in arrivo avrà Blade Battery BYD da 60,4 kWh al litio-ferro-fosfato. Una seconda versione meno costosa, con batteria da 44,9 kWh, sarà disponibile dal primo trimestre del 2024. I prezzi sono decisamente competitivi: la Dolphin Active, con batteria da 44,9 kWh e motore da 70 kW/95 cv, costa 30.790 euro. La Dolphin Boost con batteria da 44,9 kWh e motore da 130 kW/176 cv.(e cerchi da 17 pollici e sospensioni posteriori multi-link) costa invece 31.790 euro. Queste due versioni possono essere caricate in alternata fino a 7 kW e in continua fino a 60 kW. La Dolphin Comfort ha una batteria da 60,4 kWh e motore da 150 kW/204 cv., con autonomia dichiarata di 427 km e un consumo di 15,9 kWh/100 km. La ricarica in continua arriva a 88 kW (dal 30 all’80% in 29 minuti), in alternata a 11 kW. Il prezzo è di 35.790 euro. Infine c’è una versione più chic, la Dolphin Design, con le stesse specifiche tecniche della Comfort, ma con tetto panoramico, il cavo VtoL e i vetri privacy posteriori. Prezzo: 37.790 euro.
Da 0 a 100 in 7″ con 160 km/h velocità massima
Al momento le informazioni si concentrano soprattutto sulla prima versione disponibile, quella con batteria da 60,4 kWh. Della versione, più economica, il prezzo (con altre info) verrà reso noto nella seconda parte dell’anno. La BYD enfatizza il fatto che il nuovo modello si avvale delle batterie Blade, che “stanno rivoluzionando la sicurezza, la durata e le prestazioni nel settore dei veicoli elettrici“. Prive di cobalto, utilizzano come materiale catodico il litio-ferro-fosfato (LFP) che, secondo il marchio cinese, “offre un livello di sicurezza molto più elevato rispetto alle batterie agli ioni di litio tradizionali”. Quanto alle prestazioni, la Dolphin Comfort accelera da 0 a 100 km/h in 7″, con 310 Nm di coppia e una velocità massima di 160 km/h. Quattro le modalità di guida: Sport, Normal, Economy e Snow. Quanto alle dimensioni, la Dolphin è lunga 429 cm e larga 177, con un passo di 270. Altezza di 157.
La MG 4 e, sotto, la Volkswagen ID.3.
Quanto vale la BYD Dolphin: confronti con MG 3 e VW ID.3
Che cosa offre la concorrenza a questi prezzi? Il raffronto più naturale viene con un’ altra cinese già piuttosto affermata da noi, la MG 4, che ha connotati quasi identici (è lunga 429 cm, larga 184 e alta 150). E ha anch’essa ha una versione Comfort, leggermente meno costosa, 34.790 euro, ma con una batteria più capace (64 kWh) e un’autonomia più estesa (450 km). Accelerazione 0-100 in 7,9″. Decisamente più costose le europee, a partire dalla Volkswagen ID.3 che, nella versione con batteria paragonabile (62 kWh), offre 429 km di autonomia, ma costa 40.900 euro. Anche qui le dimensioni sono paragonabili, dato che la ID.3 è più corta di appena 2 cm. delle due cinesi citate sopra. I prezzi che abbiamo indicato sono al lordo degli incentivi, 5 mila euro con rottamazione e 3 mila senza. Che dire in conclusione? Che solo il tempo potrà dire se davvero queste Blade Battery di BYD sono su un altro pianeta rispetto alla concorrenza. A partire dalla durata. Costituendo un plus da unire a un prezzo comunque competitivo.
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Buongiorno, perdonate la brevità del mio commento…
Ho seguito la Byd per 2 anni, ci credevo che potesse dare una svolta al mercato bev italiano. E la volevo acquistare.
Da un mese ho una Duster 1.5 TD nuova fiammante: gran mezzo ! Con appena 23.000€ ho preso la full optional, fa 22,5 km/l per più di 1000km di autonomia. Ha tutto quello che desidero ( guida assistita no grazie) e posso tenere l aria condizionata a palla quanto desidero.
A casa ho un capannone con 19 kwp sopra, domotica per utilizzare al meglio l energia prodotta e tutto il set per il giardinaggio con batterie al litio.
Mi dispiace ma l auto bev non ce l’ ho fatta a comprarla con questo prezzi.
P.s. l alluvione qua in Romagna ha fatto riflettere ulteriormente sull affidabilità delle bev
Cordiali saluti
No ma almeno non è ferma come tante bev nel parcheggio della fiera perché non ci sono meccanici che vogliono mettere le mani in un sistema a 400 o 800 volt bagnato.
E abito in Emilia Romagna, figurati in Molise.
La BYD Dofin, secondo me, sarà veramente competitiva quando la versione comfort da 60KWh si vesdrà a 32800€.
Perchè il vantaggio delle LFP è che sono MENO costose delle NMC. Se a 34800€ c’è la MG4 con misure e prestazioni simili ma batteria da 64KWh NCM dove è il risparmio delle LFP?
Quando si trasformerà in guadagno per il cliente allora ne riparliamo.
Non sono ancora pronto per le BEV, ma l’unica che prenderei in considerazione, per prezzo, prestazioni, capienza di bagagliaio, è la MG4, vista ieri dal vivo in strada, le ho girato attorno per un po’.
Vettura che sarebbe molto interessante se avesse un prezzo coerente con quello praticato nel paese d’origine. Fuor di metafora, se costasse un + 50% rispetto al listino cinese non avrai nulla da rimproverarle. + 100% è semplicemente inaccettabile.
non sarebbe possibile averla neanche a un più 50% del prezzo applicato i Cina in quanto per regola il costo finale è dato dal prezzo auto +trasporto+assicurazione sul valore +12% dazio doganale sulla somma dei tre precedenti, a questo valore si somma poi l’iva al 22%
il prezzo reale entry level in Cina è attorno ai 18000 euro (+ tasse) sul quale però il governo sovvenziona (droga il mercato interno ) con un 30% di sconto medio sui veicoli elettrici di produzione locale mentre viceversa Cina applica un dazio doganale che risulta molto laborioso da calcolare ma che +/- è :
IVA all’importazione = Prezzo imponibile composito × Aliquota IVA= (Prezzo pagato dal dazio + Dazio d’importazione + Imposta sul consumo) × Aliquota IVA = (Prezzo pagato dal dazio + dazio all’importazione) / (1-Tasso dell’imposta sul consumo) × Tasso dell’IVA per ciò che si importa da fuori.
per confronto Model Y prodotto e venduto USA $ 48000 circa vs $39000 stessa vettura prodotta in China Vs eur 47000 da noi
Linea e caratteristiche tecniche molto cheap. Tranne il prezzo. Il prezzo giusto dovrebbe partire da 22-23 mila euro per la versione entry level fino a 30-31 per la 60kWh.
robusta, longeva, poco larga (più difficile da danneggiare in impatto laterale) e relativamente leggera, il pacco da 60kw dovrebbe pesare poco meno di 410kg (?)
mi sai confermare se in questo allestimento del paccobatteria è presente il riscaldamento/raffreddamento a liquido (glicole)?
99% dovrebbe esserci, chiedo per scrupolo,
sino a un paio di anni fa con le celle LPF non lo ritenevano indispensabile
bello anche il design “organico” (ispirato forme della natura e al mare) di interni ed esterni, specie le bi-colore, ciao!
Quest’auto nasce in Cina per essere super economica e infatti costa poco lì. Qui da noi BYD spera che qualche fessacchiotto l’acquisti a un prezzo stellare ma non accadrà. Il cliente europeo quando deve spendere somme importanti pretende e vuole affidarsi a brand noti.
L’unica versione “interessante” di questa Dolphy è la Comfort che ha un’autonomia WLTP di 427 km ma con batteria LFP, quindi caricabile sempre al 100%. Resta però una macchinina davvero brutta (a partire dal frontale, molto cinese) il cui progetto economico emerge da una serie di dettagli già correttamente citati da Moreno e Riccardo come velocità di ricarica, trazione anteriore e assetto troppo morbido (accompagnato da uno sterzo con un feeling strano e comunque poco comunicativo).
BYD si accontenterà delle vendite dell’Atto 3, anche questo un SUV non certo economico ma che almeno è più “internazionale” nelle forme e nella dotazione. Tutta questa operazione europea appare poco convincente, a partire dal sito web di BYD [ https://www.byd.com/it/car/dolphin ]. Vedremo il futuro cosa ci riserverà
Totalmente d’accordo! La versione base dovrebbe costare come la Dacia Spring allora avrebbe un senso. Stesso prezzo della MG4 Standard con carica fast penosa (60kW che saranno di picco contro 117kW della MG4), carica in AC pure (7kW li fa la CitiGo che costava 20k – gran macchina x la città quella ad un prezzo davvero per tutti con incentivi).
Mg4 tutta la vita. A parte la scheda tecnica a livello di guida questa è estremamente inferiore. Trazione anteriore, più morbida e meno sportiva. A quel prezzo non ci sono dubbi aspettando la zeekr x a 25 mila euro.
45k euro per la X. Letto oggi. In Cina il prezzo parte da 25/26.000.
20k per trasportarla dalla cina e immatricolarla qui… la portano a spalla 4 cinesi? 🤭🤭🤭
Qualcuno abbia il coraggio di denunciare questa presa in giro, perché questo è: una colossale presa in giro.
C’è da dire che i prezzi cinesi sono sostenuti dal governo locale. Quando esportano, oltre al trasporto, all’immatricolazione, all’IVA del 22%, c’è anche il margine dell’importatore, il costo della garanzia e dell’assistenza su suolo italiano. E tutta la catena, dal produttore al rivenditore finale italiano, cerca di massimizzare gli utili grazie ad un mercato molto più ricco di quello cinese.
In teoria dovrebbe vero cinese che vorrà fare dumping e buttare fuori i concorrenti domestici che vogliono marginalità alte. Dovrebbe però avere la forza produttiva per resistere ad un “assalto” da parte della domanda che si butterebbe a capofitto, e a quel punto chi gli vieterebbe di ritoccare i listini? Vedi anche solo cosa è successo nel 2020-2022 con le 3 cugine VW UP/Citigo/Mii…
Caricamento...
Quello che dice è assolutamente corretto, ma per esperiaenza le posso assicurare che secondo me non giustifica una tale differenza di prezzo.
A meno che in Cina non le vendano in perdita, cosa che può anche essere ma che tenderei ad escludere.
Facciamo due conti al volo: prendiamo per buono il prezzo di 15000 euro al pubblico sul suolo cinese per la Dolphin “base”.
Ora facciamo un passo indietro: per un sacco di motivazioni con cui non la tedio, fin qui un qualsivoglia costruttore ha sempre ragionato nei termini di “half price” tra prezzo di listino al netto dell’IVA e costo industriale di produzione. Cioè il costo “vivo” del bene è all’incirca la metà del prezzo a cui viene venduto iva esclusa. Nel costo “materiale” ovviamente non sono compresi la progettazione e tutti i connessi, la pubblicità etc etc. Di qui il comprensibile scarto che come vede è anche piuttosto importante.
Ora facciamo finta che con elettriche, ad oggi, ci si possa scordare dell’ Half Price, e stabiliamo arbitrariamente che il bene costi materialmente un 25% in meno rispetto al prezzo di listino.
Tutti conti arbitrari, ma a mio avviso ragionevoli e “coerenti” mi raccomando.
Quindi nel caso della Dolphin, che in patria al pubblico costa circa 15000 euro per il modello “base”, potremmo ipotizzare che tra produttore e importatore (che te ne compra a bisarche e non una per volta) il prezzo unitario non vada molto oltre i 12000 euro.
A questi vanno aggiunti i vari costi per portare il veicolo qui (spedizione non più di 500 euro a veicolo, sdoganamento e annessi attorno al 15% se prendiamo per buoni i calcoli di Tavares e stiamo addirittura larghi, etc)
Ergo l’un per l’altro la macchina una volta qui è pronta ad andare in concessionaria a circa 15/16000 euro. Che poi, guardacaso, è praticamente il prezzo di listino in Cina.
A questi chiaramente vanno aggiungi i 22 punti percentuali di IVA per la vendita finale, eventuali spese che non sono in grado di conteggiare e (ci mancherebbe anche) il margine di guadagno di chi la vende qui. facciamo +40% rispetto ai 16000?
siamo a 22500.
Esageriamo e facciamo il +50% che ritengo ragionevole e ho detto fin subito e arriviamo a 24000 euro.
Questo senza voler considerare che se non erro BYD non ha un importatore in Europa ma direttamente una filiale, e questo incide sul prezzo finale, generalmente in positivo trattandosi di un commercio intrasocietario dove tirandola all’estremo chi vende può quasi “girare” il prodotto a chi compra…
Insomma, partendo da questi calcoli, arbitrari ma non del tutto campati per aria e secondo me persino un po’ “all’eccesso” rispetto alla realtà, la strada per arrivare ai circa 31000 del listino italiano sinceramente mi sembra ancora troppo lunga.
Poi chiaro che se qualcuno avesse dei dati più corretti sono assolutamente printissimo a rivedere la mia posizione.
Caricamento...
Ciao, a novembre 2022 in China:
– costava 17.000-18.000e sembra la versione 45 kwh
(da noi sarà 31.000e?)
– vaghi ricordi hanno anche una versione 30 Kkw,
forse avrai visto il prezzo cinese di questa?
– non trovo il prezzi chinese della versione 60 Kwh
Fai caso non è una low cost, ha finiture curate, un buon sistema di climazizzazione unificato tra i componenti ispirato alla Tesla, sedili ventilati ed elettrici (mai visti in europa su una compatta)
Poi, che il nostro prezzo sia comunque ancora caro, ti do ragione
ma se mettono da subito prezzi troppo bassi i costruttori europei si incazz..no, in questi giorni il Ceo di Stellantis sta chiedendo di aumentare i dazi..ne stanno discutendo i politici..giusto vw frena un po’ per paura di dazi contrari dalla Cina
Forse i brand Cinesi fanno apposta a mettere prezzi solo -3000e rispetto le concorrenti europee e ad importare gli allestimenti più ricchi, non quelli basici, per non mandare in panico i costruttori europei e scatenare reazioni, almeno per ora, finchè non fanno stabilimenti per produrre direttamente in europa dell’est ?
Caricamento...
Il punto forte di questa BYD dovrebbero essere le batterie blande che sono più longeve e lerformanti giusto????
Fin qui tutto bello peccato che si parla solo di belle parole… Poi ci sono i dati tecnici reali che parlano e tanto… una potenza di ricarica in D.C. a miseri 88 kW, che è un valore ridicolo rispetto alla concorrenza su pacchi batteria da 70 kWh dice molto a chi sa interpretarli i dati…
La velocità di ricarica che accetta l’auto è un parametro importante dia per l’utilizzabilità dell’auto nei lunghi viaggi (molto di più della capienza pura della batteria) e chiunque ha esperienza diretta di mobilità elettrica lo sa…. il fatto che in qiesto caso sia stato tenuto così basso a mio parere “parla” molto riguardo la reale consistenza di questi formati di batterie…
Secondo me dipende: se gli 88 kW sono costanti, paradossalmente questa carica più veloce della id3 che già al 60% è sotto gli 80 kW. Bisogna vedere la curva di ricarica, comunque 29 minuti 30-80% non sono male, secondo me la id3 fa poco meglio
Allora anche qui la matematica parla chiaro…
30 minuti per fare 30-80% = 30 min per 50% di batteria = 30 min per 30 kWh (sempre cge i 60 kWh dichiarati siano il dato utilizzabile e non il lordo a cui togliere i classici 5-6 kWh di buffer fa sopra e sotto…)
Cioè una potenza media di 60 kW, considerando che qui è esclusa tutta ka parte “a bassa potenza” essendo fino a “solo” 80% non mi sembra che li mantenga qyesti 88 kW… per far scendere la media a 60 kW vuol dire che all’80% ci arriva con qualcosa tipo il 30%….
Ed è una furbata (al limite della presa in giro) anche dichiarare il 30-80% quabdo lo standard per chi dichiara questo dato è da sempre il 20-80%, furbata fatta con l’evidente scopo di non far sfigurare il dato rispetto alla concorrenza… infatti dando un range più ristretto (guarda caso escludendo la parte dove di norma si usa ka potenza alta che loro non hanno…) riescono a dichiarare un tempo vicino alla concorrenza rabto poi il pubblicò è così ignorante da non accorgersi del “trucco”.
Ed in ogni caso aver bisogno di limitare a tal valore la potenza massima in ingresso è indice di non robustezza della batteria a prescindere dalla curva di ricarica che ha dopo… perché se la tecnologia fosse così superiore risoetto la concorrenza sotto quell’aspetto perché peggiorare le prestazioni inutilmente?
Ciao,
ci sono comunque alcune qualità di questo “formato” di batteria LPD Blade:
– pacco batteria stretto (1,10m), più difficile da danneggiare anche in urti laterali medi; è anche meno alto dei formati tedeschi;
– insomma è ottimo come densità volumetrica, e buono in quella gravimetrica (per gli standard 2022-2023 in chimica LPF; nel 2024 escono (?) le LMPF che faranno meglio)
– peso contenuto rispetto agli altri concorrenti LPF del 2022 (nel 2023 vedremo),
il pacco bateria LPF da 60kwh pesa poco meno di 410kg, cioè -70kg dei concorrenti;
anche Tesla con BYD blade pesano -67kg rispetto a quelle con CATL
– pare siano molto sicure e robuste, hanno superato test estremi, vedremo
– forse qui hanno usato celle con un C più basso ( ricariche meno rapide) o comunque vogliono essere molto conservativi, magari per avere “quasi zero” batterie che invecchino prima del previsto o si guastino anche in caso di guasti agli altri sistemi (bms, ricarica, raffreddamento) per tuelarsi l’ “immagine” ? non so.. bho
La tecnologia LFP e’ notoriamente meno predisposta a erogare forti correnti per breve tempo per la natura dei suoi materiali.
Per cui meno spunto repentino in accelerazione e allo stesso tempo meno corrente di ricarica.
Vedasi resistenza interna di una qualsiasi batteria che non e’ mai uguale a zero Ohm e che varia a seconda della tipologia del materiale / metodologia costruttiva.
Ciao, si, vero, comunque LPF hanno fatto progressi in soli 2 anni, es. questo formato di Byd parrebbe per ora avanti ai concorrenti
per pacchi di capacità 60Kwh non ha problemi ad alimentare un motore a picchi di potenza di oltre 150-170Kw, cioè la batteria ad avere di picchi in scarica 3C
giusto se passi a motori ancora più potenti o doppi, LPF potrebbe non bastare ad alimentarli nei picchi di potenza e allora usano NCM,
come dici tu con minore resistenza interna e C più alti
questo pacco batteria da 60kwh Byd, uguale o molto simile,
magari già lo sai è montato anche sulle Tesla base (SR RWD) di Berlino da qualche mese, può arrivare a 3C anche in ricarica,
sulla Tesla inzia la ricarica a 170Kw (!), a 400v, senza bisogno di creare avere un pacco a 800v, riesce a ricaricare 70% in 20 minuti,
quasi come le migliori versioni con NCM, ha reso più appetibili le versioni Tesla StandardRange, oltre che un po’ più leggere di prima (prima montavano LPF prismatiche CATL, buone ma non quanto queste)
non dico che alla batteria Byd blade LPF gli faccia bene ricaricare a 170Kw tutti i giorni, ma evidentemente lo tollera, specie con il raffreddamento a liquido a mantenerla nei limiti di temperatura più adatti
poi se fai il conto, dovtrebbe essere così longeva che trattandola più delicatamente forse non fai a tempo a sfruttarla, potrebbe divenate obsoleta prima l’auto
cioè, trattata bene potrebbe fare 4000 cicli, stapazzata 2000, sono comunque tanti di quei km, c’è margine abbondante di cicli di vita anche per usarla non solo come per muovere l’auto ma anche per fare scambio/storage di energia con la rete elettrica; vedremo se è vero che sono così longeve, comunque a me garbano queste LPF
..ma per questo dicevo che sulla Dolpin invece sono stati conservativi con la ricarica a “soli” 88kw (specificano con picchi a 100kw, comunque ancora conservativi)
Aspetto con curiosità anche le LMPF (forse opzionate da VW per fine 2024), dovrebbero avere ridotto ancora un po’ la resistenza interna, e alzando il voltaggio di cella, aumentato ancora la densità energetica, LMPF si avvicineranno per prestazioni alle NCM del 2022, ma saranno più stabili ed economiche
E’ uno spettacolo come corrono, ogni anno ci sono progressi
Caricamento...
Peccato che la batteria è la stessa che Tesla ha deciso di montare sulle model Y prodotte a GigaBerlin, e che queste batterie sulla model Y abbiano prestazioni migliori in ricarica DC delle batterie LFP di CATL..
Secondo me un po’ è questione di BMS e un po’ di software, forse vogliono rimanere cauti e non avere problemi di garanzia.
E comunque bisogna vedere la curva di ricarica, la potenza massima è solo uno degli aspetti, anche se un po’ lascia perplesso anche me, ma proprio per le considerazioni su Tesla e la stessa batteria.
No non si possono sentire.. sappiamo tutti i ounti deboli delle EV, ed uno é proprio le tempistiche di ricarica.. almeno per il tempo di un pasto vorrai caricarti lauto?
Brava la renault che te la fa caricare in AC a 22kw.
Allora anche io quando mi ricarico le bottiglie dell’acqua alla fonte pubblica mi porto appresso 200 bottigliette da 0,25l.
Chi aspetta? Affar loro, tanto io faccio quel cavolo che mi pare…
Buongiorno, perdonate la brevità del mio commento…
Ho seguito la Byd per 2 anni, ci credevo che potesse dare una svolta al mercato bev italiano. E la volevo acquistare.
Da un mese ho una Duster 1.5 TD nuova fiammante: gran mezzo ! Con appena 23.000€ ho preso la full optional, fa 22,5 km/l per più di 1000km di autonomia. Ha tutto quello che desidero ( guida assistita no grazie) e posso tenere l aria condizionata a palla quanto desidero.
A casa ho un capannone con 19 kwp sopra, domotica per utilizzare al meglio l energia prodotta e tutto il set per il giardinaggio con batterie al litio.
Mi dispiace ma l auto bev non ce l’ ho fatta a comprarla con questo prezzi.
P.s. l alluvione qua in Romagna ha fatto riflettere ulteriormente sull affidabilità delle bev
Cordiali saluti
La sua Dacia Duster è anche anfibia?
No ma almeno non è ferma come tante bev nel parcheggio della fiera perché non ci sono meccanici che vogliono mettere le mani in un sistema a 400 o 800 volt bagnato.
E abito in Emilia Romagna, figurati in Molise.
La BYD Dofin, secondo me, sarà veramente competitiva quando la versione comfort da 60KWh si vesdrà a 32800€.
Perchè il vantaggio delle LFP è che sono MENO costose delle NMC. Se a 34800€ c’è la MG4 con misure e prestazioni simili ma batteria da 64KWh NCM dove è il risparmio delle LFP?
Quando si trasformerà in guadagno per il cliente allora ne riparliamo.
My opinion
Non sono ancora pronto per le BEV, ma l’unica che prenderei in considerazione, per prezzo, prestazioni, capienza di bagagliaio, è la MG4, vista ieri dal vivo in strada, le ho girato attorno per un po’.
Vettura che sarebbe molto interessante se avesse un prezzo coerente con quello praticato nel paese d’origine. Fuor di metafora, se costasse un + 50% rispetto al listino cinese non avrai nulla da rimproverarle. + 100% è semplicemente inaccettabile.
non sarebbe possibile averla neanche a un più 50% del prezzo applicato i Cina in quanto per regola il costo finale è dato dal prezzo auto +trasporto+assicurazione sul valore +12% dazio doganale sulla somma dei tre precedenti, a questo valore si somma poi l’iva al 22%
il prezzo reale entry level in Cina è attorno ai 18000 euro (+ tasse) sul quale però il governo sovvenziona (droga il mercato interno ) con un 30% di sconto medio sui veicoli elettrici di produzione locale mentre viceversa Cina applica un dazio doganale che risulta molto laborioso da calcolare ma che +/- è :
IVA all’importazione = Prezzo imponibile composito × Aliquota IVA= (Prezzo pagato dal dazio + Dazio d’importazione + Imposta sul consumo) × Aliquota IVA = (Prezzo pagato dal dazio + dazio all’importazione) / (1-Tasso dell’imposta sul consumo) × Tasso dell’IVA per ciò che si importa da fuori.
per confronto Model Y prodotto e venduto USA $ 48000 circa vs $39000 stessa vettura prodotta in China Vs eur 47000 da noi
Linea e caratteristiche tecniche molto cheap. Tranne il prezzo. Il prezzo giusto dovrebbe partire da 22-23 mila euro per la versione entry level fino a 30-31 per la 60kWh.
Salve a tutti , faccio parte del gruppo facebook Byd Italia ( fans) è leggo con molto interesse i vostri commenti
-gruppo facebook Byd Italia-
I bydelli! 😂🤭♥️
Benvenuto Francesco!
https://www.facebook.com/groups/1281956122671032/?ref=share
Batteria LPF blade, tanta roba 🙂
robusta, longeva, poco larga (più difficile da danneggiare in impatto laterale) e relativamente leggera, il pacco da 60kw dovrebbe pesare poco meno di 410kg (?)
mi sai confermare se in questo allestimento del paccobatteria è presente il riscaldamento/raffreddamento a liquido (glicole)?
99% dovrebbe esserci, chiedo per scrupolo,
sino a un paio di anni fa con le celle LPF non lo ritenevano indispensabile
bello anche il design “organico” (ispirato forme della natura e al mare) di interni ed esterni, specie le bi-colore, ciao!
Scrivi a Byd Italy sulla loro pagina…puoi chiedere direttamente a loro
Ho trovato su internet, grazie (raffreddamento a liquido è presente)
Quest’auto nasce in Cina per essere super economica e infatti costa poco lì. Qui da noi BYD spera che qualche fessacchiotto l’acquisti a un prezzo stellare ma non accadrà. Il cliente europeo quando deve spendere somme importanti pretende e vuole affidarsi a brand noti.
L’unica versione “interessante” di questa Dolphy è la Comfort che ha un’autonomia WLTP di 427 km ma con batteria LFP, quindi caricabile sempre al 100%. Resta però una macchinina davvero brutta (a partire dal frontale, molto cinese) il cui progetto economico emerge da una serie di dettagli già correttamente citati da Moreno e Riccardo come velocità di ricarica, trazione anteriore e assetto troppo morbido (accompagnato da uno sterzo con un feeling strano e comunque poco comunicativo).
BYD si accontenterà delle vendite dell’Atto 3, anche questo un SUV non certo economico ma che almeno è più “internazionale” nelle forme e nella dotazione. Tutta questa operazione europea appare poco convincente, a partire dal sito web di BYD [ https://www.byd.com/it/car/dolphin ]. Vedremo il futuro cosa ci riserverà
Totalmente d’accordo! La versione base dovrebbe costare come la Dacia Spring allora avrebbe un senso. Stesso prezzo della MG4 Standard con carica fast penosa (60kW che saranno di picco contro 117kW della MG4), carica in AC pure (7kW li fa la CitiGo che costava 20k – gran macchina x la città quella ad un prezzo davvero per tutti con incentivi).
Veramente brutta come il tetano, oltre che incredibilmente costosa
Mg4 tutta la vita. A parte la scheda tecnica a livello di guida questa è estremamente inferiore. Trazione anteriore, più morbida e meno sportiva. A quel prezzo non ci sono dubbi aspettando la zeekr x a 25 mila euro.
La Zeekr X a 25mila euro in Cina, in Europa mooolto di più temo
Visti i precedenti… il doppio
45k euro per la X. Letto oggi. In Cina il prezzo parte da 25/26.000.
20k per trasportarla dalla cina e immatricolarla qui… la portano a spalla 4 cinesi? 🤭🤭🤭
Qualcuno abbia il coraggio di denunciare questa presa in giro, perché questo è: una colossale presa in giro.
C’è da dire che i prezzi cinesi sono sostenuti dal governo locale. Quando esportano, oltre al trasporto, all’immatricolazione, all’IVA del 22%, c’è anche il margine dell’importatore, il costo della garanzia e dell’assistenza su suolo italiano. E tutta la catena, dal produttore al rivenditore finale italiano, cerca di massimizzare gli utili grazie ad un mercato molto più ricco di quello cinese.
In teoria dovrebbe vero cinese che vorrà fare dumping e buttare fuori i concorrenti domestici che vogliono marginalità alte. Dovrebbe però avere la forza produttiva per resistere ad un “assalto” da parte della domanda che si butterebbe a capofitto, e a quel punto chi gli vieterebbe di ritoccare i listini? Vedi anche solo cosa è successo nel 2020-2022 con le 3 cugine VW UP/Citigo/Mii…
Quello che dice è assolutamente corretto, ma per esperiaenza le posso assicurare che secondo me non giustifica una tale differenza di prezzo.
A meno che in Cina non le vendano in perdita, cosa che può anche essere ma che tenderei ad escludere.
Facciamo due conti al volo: prendiamo per buono il prezzo di 15000 euro al pubblico sul suolo cinese per la Dolphin “base”.
Ora facciamo un passo indietro: per un sacco di motivazioni con cui non la tedio, fin qui un qualsivoglia costruttore ha sempre ragionato nei termini di “half price” tra prezzo di listino al netto dell’IVA e costo industriale di produzione. Cioè il costo “vivo” del bene è all’incirca la metà del prezzo a cui viene venduto iva esclusa. Nel costo “materiale” ovviamente non sono compresi la progettazione e tutti i connessi, la pubblicità etc etc. Di qui il comprensibile scarto che come vede è anche piuttosto importante.
Ora facciamo finta che con elettriche, ad oggi, ci si possa scordare dell’ Half Price, e stabiliamo arbitrariamente che il bene costi materialmente un 25% in meno rispetto al prezzo di listino.
Tutti conti arbitrari, ma a mio avviso ragionevoli e “coerenti” mi raccomando.
Quindi nel caso della Dolphin, che in patria al pubblico costa circa 15000 euro per il modello “base”, potremmo ipotizzare che tra produttore e importatore (che te ne compra a bisarche e non una per volta) il prezzo unitario non vada molto oltre i 12000 euro.
A questi vanno aggiunti i vari costi per portare il veicolo qui (spedizione non più di 500 euro a veicolo, sdoganamento e annessi attorno al 15% se prendiamo per buoni i calcoli di Tavares e stiamo addirittura larghi, etc)
Ergo l’un per l’altro la macchina una volta qui è pronta ad andare in concessionaria a circa 15/16000 euro. Che poi, guardacaso, è praticamente il prezzo di listino in Cina.
A questi chiaramente vanno aggiungi i 22 punti percentuali di IVA per la vendita finale, eventuali spese che non sono in grado di conteggiare e (ci mancherebbe anche) il margine di guadagno di chi la vende qui. facciamo +40% rispetto ai 16000?
siamo a 22500.
Esageriamo e facciamo il +50% che ritengo ragionevole e ho detto fin subito e arriviamo a 24000 euro.
Questo senza voler considerare che se non erro BYD non ha un importatore in Europa ma direttamente una filiale, e questo incide sul prezzo finale, generalmente in positivo trattandosi di un commercio intrasocietario dove tirandola all’estremo chi vende può quasi “girare” il prodotto a chi compra…
Insomma, partendo da questi calcoli, arbitrari ma non del tutto campati per aria e secondo me persino un po’ “all’eccesso” rispetto alla realtà, la strada per arrivare ai circa 31000 del listino italiano sinceramente mi sembra ancora troppo lunga.
Poi chiaro che se qualcuno avesse dei dati più corretti sono assolutamente printissimo a rivedere la mia posizione.
Ciao, a novembre 2022 in China:
– costava 17.000-18.000e sembra la versione 45 kwh
(da noi sarà 31.000e?)
– vaghi ricordi hanno anche una versione 30 Kkw,
forse avrai visto il prezzo cinese di questa?
– non trovo il prezzi chinese della versione 60 Kwh
Fai caso non è una low cost, ha finiture curate, un buon sistema di climazizzazione unificato tra i componenti ispirato alla Tesla, sedili ventilati ed elettrici (mai visti in europa su una compatta)
Poi, che il nostro prezzo sia comunque ancora caro, ti do ragione
ma se mettono da subito prezzi troppo bassi i costruttori europei si incazz..no, in questi giorni il Ceo di Stellantis sta chiedendo di aumentare i dazi..ne stanno discutendo i politici..giusto vw frena un po’ per paura di dazi contrari dalla Cina
Forse i brand Cinesi fanno apposta a mettere prezzi solo -3000e rispetto le concorrenti europee e ad importare gli allestimenti più ricchi, non quelli basici, per non mandare in panico i costruttori europei e scatenare reazioni, almeno per ora, finchè non fanno stabilimenti per produrre direttamente in europa dell’est ?
Il punto forte di questa BYD dovrebbero essere le batterie blande che sono più longeve e lerformanti giusto????
Fin qui tutto bello peccato che si parla solo di belle parole… Poi ci sono i dati tecnici reali che parlano e tanto… una potenza di ricarica in D.C. a miseri 88 kW, che è un valore ridicolo rispetto alla concorrenza su pacchi batteria da 70 kWh dice molto a chi sa interpretarli i dati…
La velocità di ricarica che accetta l’auto è un parametro importante dia per l’utilizzabilità dell’auto nei lunghi viaggi (molto di più della capienza pura della batteria) e chiunque ha esperienza diretta di mobilità elettrica lo sa…. il fatto che in qiesto caso sia stato tenuto così basso a mio parere “parla” molto riguardo la reale consistenza di questi formati di batterie…
Secondo me dipende: se gli 88 kW sono costanti, paradossalmente questa carica più veloce della id3 che già al 60% è sotto gli 80 kW. Bisogna vedere la curva di ricarica, comunque 29 minuti 30-80% non sono male, secondo me la id3 fa poco meglio
Allora anche qui la matematica parla chiaro…
30 minuti per fare 30-80% = 30 min per 50% di batteria = 30 min per 30 kWh (sempre cge i 60 kWh dichiarati siano il dato utilizzabile e non il lordo a cui togliere i classici 5-6 kWh di buffer fa sopra e sotto…)
Cioè una potenza media di 60 kW, considerando che qui è esclusa tutta ka parte “a bassa potenza” essendo fino a “solo” 80% non mi sembra che li mantenga qyesti 88 kW… per far scendere la media a 60 kW vuol dire che all’80% ci arriva con qualcosa tipo il 30%….
Ed è una furbata (al limite della presa in giro) anche dichiarare il 30-80% quabdo lo standard per chi dichiara questo dato è da sempre il 20-80%, furbata fatta con l’evidente scopo di non far sfigurare il dato rispetto alla concorrenza… infatti dando un range più ristretto (guarda caso escludendo la parte dove di norma si usa ka potenza alta che loro non hanno…) riescono a dichiarare un tempo vicino alla concorrenza rabto poi il pubblicò è così ignorante da non accorgersi del “trucco”.
Ed in ogni caso aver bisogno di limitare a tal valore la potenza massima in ingresso è indice di non robustezza della batteria a prescindere dalla curva di ricarica che ha dopo… perché se la tecnologia fosse così superiore risoetto la concorrenza sotto quell’aspetto perché peggiorare le prestazioni inutilmente?
Ciao,
ci sono comunque alcune qualità di questo “formato” di batteria LPD Blade:
– pacco batteria stretto (1,10m), più difficile da danneggiare anche in urti laterali medi; è anche meno alto dei formati tedeschi;
– insomma è ottimo come densità volumetrica, e buono in quella gravimetrica (per gli standard 2022-2023 in chimica LPF; nel 2024 escono (?) le LMPF che faranno meglio)
– peso contenuto rispetto agli altri concorrenti LPF del 2022 (nel 2023 vedremo),
il pacco bateria LPF da 60kwh pesa poco meno di 410kg, cioè -70kg dei concorrenti;
anche Tesla con BYD blade pesano -67kg rispetto a quelle con CATL
– pare siano molto sicure e robuste, hanno superato test estremi, vedremo
– forse qui hanno usato celle con un C più basso ( ricariche meno rapide) o comunque vogliono essere molto conservativi, magari per avere “quasi zero” batterie che invecchino prima del previsto o si guastino anche in caso di guasti agli altri sistemi (bms, ricarica, raffreddamento) per tuelarsi l’ “immagine” ? non so.. bho
La tecnologia LFP e’ notoriamente meno predisposta a erogare forti correnti per breve tempo per la natura dei suoi materiali.
Per cui meno spunto repentino in accelerazione e allo stesso tempo meno corrente di ricarica.
Vedasi resistenza interna di una qualsiasi batteria che non e’ mai uguale a zero Ohm e che varia a seconda della tipologia del materiale / metodologia costruttiva.
Ciao, si, vero, comunque LPF hanno fatto progressi in soli 2 anni, es. questo formato di Byd parrebbe per ora avanti ai concorrenti
per pacchi di capacità 60Kwh non ha problemi ad alimentare un motore a picchi di potenza di oltre 150-170Kw, cioè la batteria ad avere di picchi in scarica 3C
giusto se passi a motori ancora più potenti o doppi, LPF potrebbe non bastare ad alimentarli nei picchi di potenza e allora usano NCM,
come dici tu con minore resistenza interna e C più alti
questo pacco batteria da 60kwh Byd, uguale o molto simile,
magari già lo sai è montato anche sulle Tesla base (SR RWD) di Berlino da qualche mese, può arrivare a 3C anche in ricarica,
sulla Tesla inzia la ricarica a 170Kw (!), a 400v, senza bisogno di creare avere un pacco a 800v, riesce a ricaricare 70% in 20 minuti,
quasi come le migliori versioni con NCM, ha reso più appetibili le versioni Tesla StandardRange, oltre che un po’ più leggere di prima (prima montavano LPF prismatiche CATL, buone ma non quanto queste)
non dico che alla batteria Byd blade LPF gli faccia bene ricaricare a 170Kw tutti i giorni, ma evidentemente lo tollera, specie con il raffreddamento a liquido a mantenerla nei limiti di temperatura più adatti
poi se fai il conto, dovtrebbe essere così longeva che trattandola più delicatamente forse non fai a tempo a sfruttarla, potrebbe divenate obsoleta prima l’auto
cioè, trattata bene potrebbe fare 4000 cicli, stapazzata 2000, sono comunque tanti di quei km, c’è margine abbondante di cicli di vita anche per usarla non solo come per muovere l’auto ma anche per fare scambio/storage di energia con la rete elettrica; vedremo se è vero che sono così longeve, comunque a me garbano queste LPF
..ma per questo dicevo che sulla Dolpin invece sono stati conservativi con la ricarica a “soli” 88kw (specificano con picchi a 100kw, comunque ancora conservativi)
Aspetto con curiosità anche le LMPF (forse opzionate da VW per fine 2024), dovrebbero avere ridotto ancora un po’ la resistenza interna, e alzando il voltaggio di cella, aumentato ancora la densità energetica, LMPF si avvicineranno per prestazioni alle NCM del 2022, ma saranno più stabili ed economiche
E’ uno spettacolo come corrono, ogni anno ci sono progressi
Peccato che la batteria è la stessa che Tesla ha deciso di montare sulle model Y prodotte a GigaBerlin, e che queste batterie sulla model Y abbiano prestazioni migliori in ricarica DC delle batterie LFP di CATL..
Secondo me un po’ è questione di BMS e un po’ di software, forse vogliono rimanere cauti e non avere problemi di garanzia.
E comunque bisogna vedere la curva di ricarica, la potenza massima è solo uno degli aspetti, anche se un po’ lascia perplesso anche me, ma proprio per le considerazioni su Tesla e la stessa batteria.
Scusate le parole, ma quando ci vuole ci vuole !
Caricatori in AC inferiori a 11 kW dovrebbero essere vietati se la batteria supera i 25 kWh .
Vietati? Ma di cosa stai parlando? Ognuno carica come cavolo gli pare.
No non si possono sentire.. sappiamo tutti i ounti deboli delle EV, ed uno é proprio le tempistiche di ricarica.. almeno per il tempo di un pasto vorrai caricarti lauto?
Brava la renault che te la fa caricare in AC a 22kw.
Allora anche io quando mi ricarico le bottiglie dell’acqua alla fonte pubblica mi porto appresso 200 bottigliette da 0,25l.
Chi aspetta? Affar loro, tanto io faccio quel cavolo che mi pare…