Quanto vale la Byd Atto 3

Quanto vale la BYD Atto 3: dopo un primo assaggio (in questo video), Paolo Mariano ha potuto provare con calma una delle elettriche cinesi più attese.

Quanto vale la BYD Atto 3: prezzi da 35 mila euro

Qui sopra il nuovo video con la prova estesa della BYD Atto 3, firmata da Paolo Mariano.

La Atto 3 si inserisce nel segmento di mercato dei crossover e SUV di dimensioni compatte. Ciò che lo distingue è la sua accessibilità. Il prezzo di partenza vero si aggira intorno ai 35-36 mila euro, al netto degli incentivi e degli sconti, rendendolo una delle opzioni più allettanti nella sua categoria. Sotto il cofano, questa BYD è dotata di un motore anteriore da 150 kW, alimentato da una batteria da 60kWh. Un aspetto che ha colpito positivamente Paolo è l’assetto, che offre un equilibrio notevole tra tenuta di strada, sportività e comfort. La Atto 3 si è rivelata sorprendentemente versatile, con una guida buona guida sia su autostrade, strade extraurbane e in città. Nonostante la trazione anteriore, la gestione della coppia è ben modulata, offrendo una guida fluida e stabile, adatta anche a chi è abituato ai motori a combustione.

quanto vale la BYDInfotainment di eccellenza e design pulito all’europea (non all’interno) quanto vale la BYD

Il sistema di infotainment della BYD Atto 3 è un vero gioiello. Fluido nell’operatività, moderno nell’interfaccia e altamente intuitivo, offre un’esperienza di guida di altissimo livello. Questo aspetto contribuisce in modo significativo all’appetibilità complessiva del veicolo. Passando al design, notiamo che BYD ha cercato di incontrare i gusti europei con un’estetica pulita e linee moderne. Tuttavia, l’interno presenta alcune peculiarità che potrebbero non soddisfare appieno il pubblico. Sicuramente i designer si adatteranno presto per rispondere meglio alle esigenze dei consumatori del Vecchio Continente. Tra le poche note negative, possiamo menzionare il rumore artificiale a basse velocità, utilizzato per avvisare i pedoni. Con una tonalità che potrebbe risultare fastidiosa ad alcuni.

quanto vale la BYDQuanto vale la BYD Atto 3: autonomia e consumi

In città la BYD Atto 3 ha riportato consumi che oscillano tra 10-12 kWh/100 km, garantendo un‘autonomia di oltre 500 km. In condizioni extraurbane, i consumi aumentano leggermente, ma l’autonomia rimane apprezzabile, intorno ai 400 km. In autostrada, il veicolo offre un senso di solidità e la sua efficienza non delude, mantenendo un’autonomia di circa 300 km con un consumo di circa 19 kWh/100 km. In conclusione, BYD Atto 3 è un crossover elettrico accessibile e dalle prestazioni convincenti. Con un prezzo di partenza molto competitivo e una solida autonomia, si posiziona come una delle opzioni più allettanti nel segmento dei Suv elettrici compatti.

 

Visualizza commenti (12)
  1. Diciamo che a me non interessa la Tesla Model 3 perché è troppo lunga, però costando uguale a questa Byd Atto 3 devo metterne a confronto le caratteristiche.
    Byd Atto 3 he velocità massima più bassa, minore accelerazione, trazione anteriore, mancanza di frunk, velocità di ricarica lenta, rigenerazione in frenata e discesa molto scarsa, impianto audio di gran lunga peggiore, test alce scarso, infotainment con molti bug, ridotto numero di concessionari e centri riparazioni.

  2. Ho visto la recensione di Mariano e cercato anche altri video test di Atto-3 per curiosità

    Sembra un’ottima proposta, ben ritagliata per il mercato europeo, e mi pare che in Nord Europa stia vendendo bene

    Taglia europea, non gigantesco:
    4,46 metri, meno di Model Y e circa come Alfa Tonale

    Buono il peso (per un Suv):
    1670.kg, molto vicino ad un suv termico di pari taglia

    merito del corpo vettura non gigantesco e dalla batteria Blade, che nonostante sia con chimica LPF (ottima ma non la più leggera) riesce a mettere 60.kwh in 420.kg

    Aspetto esterno europeo:
    da fuori il design è classico, rassicurante, non troppo vistoso e simile a un suv, va bene per guidatori dai gusti classici che non vorrebbero uno stile troppo modernista; potrebbe essere scambiato anche per un suv termico, ed europeo, unica concessione all’origine cinese è un accenno (qui non marcato) di design “dragon face” nel frontale

    Guida rassicurante:

    – le sospensioni sono tarate volutamente morbide, nel test dell’alce non brilla rispetto alle vetture “sportive” di tesla, ma neppure va male se paragonato a suv termici; solo non ha sospensioni tarate per fare le corse

    – la trazione è anteriore, anche questa è una impostazione tradizionale e rassicurante per chi è abituato alle auto termiche più comuni, non tutti cercano un’auto da guida sportiva

    – è stato molto lodato lo sterzo e la cura delle geometrie delel sospensioni; senza essere super-diretto come va di moda adesso, ma con buona comuncazione, con assenza di reazioni di coppia motrice e un angolo di sterzo molto elevato, questo sono riusciti a fare nonostante ci siano i giunti della trasmissione posta all’anteriore e la forte coppia motrice del motore elettrico, e qui si ridimensionano un po’ di miti sulle auto europee che sarebbero le uniche con buone geometrie

    ha un diametro di sterzata di 10,7.m che è molto poco, da utilitaria, riesce a fare manovra o inversione in poco spazio

    come confronto, fa di poco meglio ID.3 con 10,3.m (grazie alle trazione posteriore, non ha i giunti all’anteriore), mentre per es. Alfa Tonale termico a tante altre vetture termiche sterzano in 13,6.m

    sulla gestione termica della batteria, ho visto il video, in pratica sembra che per ora ha una logica di gestione della clmatizzazione delle batteria semplice, non predittiva; forse la miglioreranno, cvomuqnue non è così grave, come difetti mostrati nel video comporta che in alcuni momenti è arrivata a 46° (ma si tratta di una LPF) perchè il raffreddamento non parte in anticipo e la velocità di ricarica viene tenuta più bassa rispetto a una Blade similare montata su Tesla Y RWD (dove la termalizzaizzione è studiata parecchio bene)

    sugli interni, è personale, a me piaciono molto, è un tipo di design diverso dallo stile tedesco, è meno gasato, meno cupo/serioso “manager/dirigente”, e più umano in un certo senso, accogliente, con un pizzico di colori allegri, ma pastello, senza eccedere

    non ricordo, forse se ha di serie i sedili ventilati

    il prezzo anche è interessante, anche perché ha già molti optional; anzi se paragonato rispetto a un suv termico europeo è molto interessante giòà all’aquisto (es.Tonale costa di più), senza contare il risparmio forte poi sul carburante

    dite che ha problemi dell’infortaitement, spero lo aggiornino

    ma per la parte costruttiva, solo a vedere i test e le specifiche, a me sembra un ottimo progetto, praticamente perfetto per occupare il segmento di Suv di questa taglia, in cui si vende molto; anche il peso è molto interessante, cosi come il taglio batteria equilibrato, non esagerato, e LPF, ben ritagliato anche per guidatori tradizionalisti, e con il vantaggio di essere più piccolo di una Model Y

  3. morellini stefano

    La politica della Dittatura cinese è quella di invadere incruentemente il mondo con il dumping commerciale . C’è chi inconsapevolmente o egoisticamente ci casca e c’è anche chi si presta a
    pubblicizzarlo. Un consiglio per un futuro Libero per i vostri nipoti : NON COMPRATE PRODOTTI CINESI

    1. Fares Brandoli

      Ormai è un po’ difficile, cosa resta di nostrano dopo decenni di globalizzazione?

      Quando possibile preferisco i prodotti a km0 ma servirebbe implementare le produzioni locali invece di affossarle con quote latte, dimensioni delle vongole e imposte varie.

      Dopo la seconda guerra mondiale era l’Italia la fabbrica d’Europa, dato il basso costo della manodopera.
      I salari sono bassi ma perchè non investono da noi?

      Al mio segnale, scatenate l’inferno

      1. -Dopo la seconda guerra mondiale era l’Italia la fabbrica d’Europa, dato il basso costo della manodopera.
        I salari sono bassi ma perchè non investono da noi?-

        Prendo solamente spunto, perchè il pensiero èinteressante.
        fne anni 50, inizio 60, l’Italia “se la giocava” con la Corea del sud proprio perchè eravamo la fabbrica d’Europa dato il basso costo della manodopera.

        Nel tempo, fatta la tara dell’indiscutibile sviluppo, noi siamo rimasti sostanzialmente ad occupare quel tipo posizione, la corea invece ha investito in cultura e tecnologia.
        Non saranno i primi della classe, ma oggi hanno la Samsung, la LG, la Hyundai (che le macchine elettriche non le farà come Tesla, ma non sono nemmeno gli ultimi scemi) eccetera.
        Noi… abbiamo solo le glorie di un bel passato. Nemmeno di verdure.

        noi siamo ancora lì a “vendere” mano d’opera se volgiamo moto brava e specializzata ma di base a “basso prezzo” (mille virgolette d’obbligo).
        E i margini delle aziende si fanno “comprimendo” i salari.

        Ok, il discorso è molto ma molto ma molto pù ampio e articolato di così. Prevengo la reprimenda del Signor Massimo.
        Ma che da no ci sia anche questo meccanismo, non è campato per aria.

  4. E’ una buona vettura ultra ottimizzata, consuma poco, e’ molto eficente piu’ della model 3 vecchia. La mancanza di vita ìn nord europa ha causato in voi sconcuasso intellettivo.

    1. qui si cerca di spacciare un articolo pubblicitario come se fosse un’esperienza reale di guida. Non credo che ci siano molte persone in Europa che hanno percorso più di 2000 km con una byd. Ho una lexus Nx e mia moglie una Linkb&co 01. Non ho pregiudizi nei confronti dei cinesi: ci lavoro quotidianamente. Spero vivamente che si ponga rimedio alle iinnumerevoli falle che ho trovato nel sistema di infoteinment. Non ho citato gli adas che ho trovato letteralmente violenti nelle correzioni. I cinesi sono bravi e correggeranno comunque più di 28k per questa macchina non li spenderei.

  5. @roberto peraltro soffre di una cattiva gestione termica della batteria, che la penalizza in ricarica. Björn Nyland ha fatto un video a riguardo, non proprio edificante per questa vettura

  6. ho guidato la Byd per 2400km in Norvegia e ritengo l’articolo poco credibile. Correndo sempre in statale il consumo è stato di 17Kwh/100km. Il cruscotto è piccolo e i simboli e le scritte non sono leggibili senza occhiali. Il sistema di intrattenimento è letteralmente demenziale. Un esempio: se usi android auto non puoi ascoltare la radio. Se usi android auto non puoi cambiare la temperatura o impostare il ricircolo. Se usi il navigatore e ascolti la radio dab, se perdi la stazione per qualche secondo devi uscire dal navigatore e tornare alla pagina della radio. La termoregolazione non funziona bene: se entri ed esci da gallerie va fuori di testa. Gli interni sono giocattolosi. Sono d’accordo invece che tiene bene la strada.

    1. Guido Baccarini

      Due versioni software differenti, forse.
      L’infotainment è esclusivamente dipendente dagli aggiornamenti, in parte anche i consumi. Gli interni giocattolosi… no.
      Sarebbe importantissimo scoprirlo: il difetto più grosso della MG4 sono proprio i bug e pure uno dei motivi di insuccesso della id.3 è stata la lentezza con cui sono stati corretti, demoralizzando i clienti.

    2. Io non metto in dubbio le tue sensazioni di guida, che sono importanti, ma il test dell’alce è stato ufficialmente superato a 71 km/h, una velocità decisamente modesta rispetto ai competitor (la Model Y lo supera a 83 km/h …). E anche la BYD Seal pare sia andata parecchio male, risultando quest’ultima troppo nervosa e incapace di contenere le reazioni del telaio. Tra l’altro avendo guidato in Norvegia proprio lì il test dell’alce ha senso, perché è lì che si incontrano le alci in mezzo alla strada, per fortuna a te pare non sia capitato.

      Ma allora … se non tiene bene la strada, se l’infotainment fa schifo, se gli interni fanno schifo … le uniche cose che si salvano sono le targhe avanti e dietro 😀 😀 😀

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