Quanto risparmio con l’elettrica: Giuseppe è un ingegnere ambientale che lavora per Enel Green Power in Valle D’Aosta. E ha fatto i conti dopo i primi 55 mila km con la piccola Skoda Citigo e-IV, condividendoli su LinkedIn. Conti che tornano.
Quanto risparmio: “Oltre 4 mila euro in 55 mila km percorsi”
“Nell’agosto 2021 ho comprato la mia prima auto elettrica. Ho scelto, per iniziare, una piccola Škoda CityGo E-IV, la sorella gemella della Volkswagen e-Up, che pur identica alla tedesca costava 2 mila euro in meno. Questione di brand. Ho usato l’incentivo statale e regionale e questo va detto per un’analisi oggettiva. Ora ho deciso di fare due bilanci e mi sono fatto due conti della serva. In primis, grazie ai dati estratti dal certificato del Power Check Control di Leonardo Spacone, mi sono letto tutte le caratteristiche e lo stato della batteria. Ho percorso 55.000 km e consumati 10.100 kWh. Grazie alla bollette di Enel Energia, mio fornitore, ho ricavato tutti i costi di questi ultimi anni per avere il quadro economico completo. Rispetto all’auto termica di uguali dimensioni e contando il prezzo medio del carburante in questi ultimi anni (fonte MASE), ho risparmiato oltre 4 mila euro. Già questi numeri mi spingono a dire che la scelta è stata giusta. Inoltre non ho pagato il bollo, mai cambiato le pastiglie e ovviamente non c’è olio, filtri ecc“.

“Vivo nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, giusto viaggiare a emissioni zero”
“Una della scelte principali è stata quella ambientale, perchè vivendo dentro il Parco Nazionale del Gran Paradiso pensavo fosse giusto fare questa scelta. Inoltre l’energia con cui è stata caricata è stata quasi sempre 100% idroelettrica, avendo intorno diverse centrali hydro direttamente sulla rete MT e BT della mia zona. Dunque anche a livello ambientale sono molto soddisfatto, perchè la batteria è in ottime condizioni. Nonostante l’auto sia usata in condizioni climatiche di alta montagna e con la temperatura spesso ampiamente sotto zero. Immagino già i tanti commenti di chi troverà qualsiasi modo per smentire queste cose, ma questi sono i dati certificati e con le fonti. Giudicate voi. L’unico rammarico che questa piccola macchinetta sia uscita fuori produzione, nonostante nel 2020 fosse l’auto elettrica piccola più venduta“. Giuseppe Cutano
- Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Volendo fare un paragone sulla stessa classe di automobili, con la stessa cifra che ha speso lei, la mia Nissan Pixo percorre almeno 75/80.000 km a GPL. Ho calcolato 30 centesimi a kW di energia elettrica di media e 0,70 euro al litro di GPL (oggi lo pago 0,689) ma è in crescita. La mia auto fa un minimo di 15 km con un litro di GPL. Mi piace l’idea dell’auto elettrica, mi piacerebbe averne una ma, al momento, l’energia costa troppo in Italia e i produttori caricano troppo i prezzi del nuovo come si evince dai quotidiani.
Una vettura termica a benzina 55.000 con la media dei 15km/l e a €/l1.7 avrebbe speso circa €6.300.
Con l’energia elettrica i 10100kwh col costo di circa €/kwh 0.35 di casa e ben di più alle ricariche veloci su strada che superano €/kwh 1 su spendere quindi circa € 3500.
Abbiamo in famiglia la 500L a metano, percorre 23km/kg e per anni il metano costava €/kg0,9 ovvero il xosto per procedere i 55.000km si aggirava a circa €2700, ben di meno dell’elettricità e con l’acquisto dell’auto allo stesso prezzo della benzina e senza incentivi come le auto elettriche.
Ah per non dimenticarlo, gli ecoincentivi ne beneficiano quelli che hanno soldi per rinnovare il proprio parco auto con vetture costose a spese della collettività perché sono soldi che il governo rimette in circolazione dopo aver incassato le nostre tasse.
Certo meglio investire su questo che salvare la famiglia Agnelli a cui gli abbiamo praticamente comprato 2 volte la Fiat che adesso non esiste più, senza mai aver ottenuto quote societarie come ad esempio il governo francese con Renault e Citroen.
Reputo l’elettrico ideale per le città e di certo immaturo per chi come me per lavoro si sposta con km importanti quotidianamente.
Reputo vincente l’elettrico se a casa propria con un fotovoltaico si riesca a fare le ricariche più efficienti possibili.
Così quei €3500 se ne spenderebbe ancor meno, certo mai azzerando ma quasi.
Ora acquistare un’auto termica, ne hanno aumentato il listino per assottigliare le differenze con l’elettrico ma i prezzi di queste ultime fanno fatica a calare.
Anzi, abbiamo visto la nuova y10 per sostituire la 500L ci chiedono €32.000. Prezzo irraggiungibile in famiglia per una seconda auto.
È ancora prematuro per il solo elettrico.
Poi vorrei sapere, nelle località come la valle d’Aosta da cui ha postato la testimonianza, dove può fare le ricariche?
Nelle valli e nei paesi montani è impossibile trovare colonnine stradali. E ovviamente la rete di alimentazione per le stesse è impossibile per scarsità di approvvigionamento.
Manca ancora la fibra per la banda larga ad oltre il 50% del territorio nazionale, figuriamoci con l’energia elettrica quanti decenni ci vorranno.
Buona giornata a tutti.
Nessun negazionismo o voglia di smentire ma di solito per “evidenziare” un risparmio è necessario mettere a confronto parametri per lo più identici o quanto meno similari per tutte le casistiche.
Dire “ho risparmiato 4.000 euro” rispetto alla versione termica quando la vettura veniva proposta al tempo con un prezzo di circa 23.000 euro mentre la termica partiva da poco meno di 11.000, è fuorviante!
L’auto è stata presa già con un’ incentivo statale e regionale, quindi un agevolazione all’acquisto che ha il suo peso, ma in ogni caso andrebbe detto quanto è stata pagata effettivamente la vettura.
Detto questo, presumendo di averla pagata 16.000 euro rispetto alla termica, ci sono comunque 5.000 euro di differenza con quest’ultima.
Quindi presumendo che abbia risparmiato tutti questi anni 4000 euro che invece hanno speso i possessori di una termica il costo ad oggi si è semplicemente quasi equiparato, negli anni a venire indubbiamente lei risparmierà rispetto ad una termica. Se considero due beni simili che hanno un costo all’acquisto pari a uno il doppio dell’altro non torna dire “ho risparmiato” se i soldi per acquistarlo sono stati comunque ben superiori all’altro, nessuna provocazione ma semplice confronto.
Questo per un confronto equo e a conferma della veridicità dei risultati.
I prezzi di listino sono pubblici e il differenziale di costo iniziale è ben noto. Le spesa reale di utilizzo, viceversa, può essere un’incognita per chi non ha mai posseduto un’auto elettrica. Ben venga chi lo quantifica con la sua esperienza diretta. E se il risparmio complessivo colma il gap iniziale, tutte le chiacchiere sulle “auto da ricchi” valgono zero.
Se VolksWagen, Skoda e Seat avessero continuato a produrre questo modello, investendo meno soldi nei suv elettrici o meno che siano, ora sarebbero più in salute e probabilmente ci sarebbe più diffusione di veicoli elettrici.
Comprata 56.000 km fa la Seat Mii Electric. D’estate ancora mi segna 325 km. Anche io mai avuto problemi se non adesso il dovere cambiare la batteria di servizio… Ora ho anche una Tesla.M3 Highland… spero di non dover tornare indietro perché se dovesse avvenire vorrà dire che non avrò più un euro!😁
Testimonianza interessante, ma devo ritenere, anche se nel testo non mi sembra dichiarato esplicitamente, che le ricariche siano stare effettuate a domicilio, unico modo oggi per ottenere un risparmio significativo, dato che i prezzi alle colonnine pubbliche sono letteralmente esplosi. Se così, verrebbe riaffermato quanto più volte sostenuto dal dott. Tedeschini si queste pagine. oggi l’elettrico conviene solo se puoi ricaricare a casa
Da possessore di auto elettrica (volutamente affiancata da una termica), riguardo all’articolo di questo ingegnere non sono particolarmente sorpreso dai consumi in elettrico (con la mia faccio circa 4km per kwh), ma dal fatto che dichiari di aver risparmiato 4 mila euro solo considerando il carburante. Questo perché una vettura del genere, in versione termica, si aggira sui 20 km/l e con 4000 euro di carburante praticamente si percorrono quasi 50.000 km. Non so quanto abbia pagato l’energia elettrica, ma posto anche un super economico 0,20 a kwh, siamo ad almeno 2000 euro (evitiamo discorsi tipo fotovoltaico perché andrebbe valorizzato o carica gratuita in azienda…).
Sicuramente per l’utilizzo sta spendendo meno della termica perché SE è in grado di risparmiare 2000 euro all’anno sul carburante, che si sommano alla poca manutenzione richiesta ed all’esenzione del bollo, per queste tre voci nel giro di 5 anni avrà risparmiato più di 10.000 euro.
Ma per completezza di calcolo questo deve essere messo in relazione con la differenza di costo dell’auto elettrica rispetto alla termica e con la sua maggiore svalutazione.
MA tutti che fate 20 km/l? quando uso la opel crossland non riesco a stare sotto gli 8,5l/100km… con Model 3 a gennaio sto sui 14/15 kWh/100km…
La Opel Crossland non è paragonabile ad una segmento A o B nei consumi. 20 km/l sono la media che ho io con una Golf 8 diesel
Scusate ma è possibile che i consumi siano veramente cosi alti? Per le dacia spring ad esempio non si dice che “mediamente” si assesti sui 12-15 Kwh/100km ??
intanto mi complimento con @Giuseppe Cutano per la scelta ecologista ma anche razionale; l’auto BEV è fantastica per girare in città o nella natura senza inquinare e disturbare persone ed animali… ma è anche la migliore che ho guidato in montagna, grazie alle rapidissime riprese tra i tornanti in montagna (difficilmente replicabili con le termiche se non facendo “urlare” il motore), la possibilità di regolare perfettamente le frenate “con rigenerazione” (con grande vantaggio pure sui consumi, praticamente simili all’uso urbano, come spesso documentato anche nei video di Paolo Mariano), e pure la precisione di guida (potendo dosare perfettamente e velocemente la potenza erogata in ogni situazione -curva-pendenze-scarsa aderenza- rispetto ai limiti delle “meccaniche” (negli ultimi anni ho avuto 7 2.0td, l’ultima pure 4×4 .. ); per chi poi abita in zone fredde (ma anche calde) il vantaggio di poter programmare la climatizzazione dell’auto prima di partire è un plus non indifferente (magari godibile anche di più da chi ha la possibilità di parcheggio privato e ricarica con corrente di casa).
a @carmine testa faccio presente nei suoi “conti della serva” che i consumi dipendono sempre e comunque da dove e come si guida con qualsiasi motorizzazione; nel mio lavoro ho avuto casi di clienti con le Panda che facevano appena 12km/lt mentre quando all’esterno le ho noleggiate io ci ho percorso 1000km con media 20km/lt, ed in contesti sali-scendi ed altre strade veloci..).
Con la mia attuale BEV da 218CV e 17q.li sto ampiamente sotto il consumo dichiarato dalla casa costruttrice; per come la uso io negli ultimi 2 anni sono stabilissimo su medie stagionali di 10.6kWx100km estivi ed i 12.8kWx100km invernali, cosa che mi consente di risparmiare oltre 50 euro al mese rispetto al gasolio che mettevo 2 anni fa a parità di percorsi mensili (e adesso non avveleno più ne le persone e l’ambiente).
a @carmine devo anche ricordare che (a parte il vantaggio della società di avere più auto pulite in circolazione) il “privilegio” dell’esenzione dal bollo vale per solo per 5 anni nella maggior parte delle regioni, dopodiché si paga sul valore di potenza continua del motore e non del “picco massimo” disponibile dal motore (quindi anche vetture con potenze molto elevate – facili da raggiungere con i motori elettrici- pagano in proporzione molto, molto meno … ma non è un “regalo”; magari si potrebbe ragionare sulla potenza necessaria a viaggiare correttamente visto che strade ed autostrade non sono piste da corsa… non è necessario che qualunque vettura vada molto più forte delle velocità mediamente ammesse sulle autostrade europee e mondiali – eccezione Germania a parte – visto che l’eccesso di velocità si trasforma in rischio di danni gravi o gravissimi in caso d’impatto.
auguro comunque a Carmine di poter trovare un giorno una vettura BEV consona alle sue possibilità economiche e d’uso… così comprenderà di persona.. e goderne anche lui e famiglia..
Prendiamo i dati .
55000 Km con 10100 Kwh
Conto della serva : 55000/10100 = 5 Km/Kwh . Siamo sicuri ?
Da ciò che si dice sui siti specializzati , come questo , per percorrere 100 Km si consumano circa 13 Kwh , ossia : 13/100 = 0.13 Kwh/Km.
Ne consegue : 0.13 (Kwh/Km) x 55000 (Km) = 7150 Kwh . Semplice matematica.
Poi le spese di manutenzione e tenuta mezzo ( Bollo auto ).
Ci sta che non si consumino liquidi ( in una BEV non ce ne sono oltre l’acqua per i tergicristalli ) ma le pastiglie dei freni ? Si può fare , certo , ma su strade a sali scendi , curve etc. non possono non consumarsi .
Veniamo infine al bollo auto che le auto nuove non pagano per 4 anni se non ricordo male .
Io vedo questa disparità di trattamento , tra nuovo acquisto e vecchio possesso , come un fatto quasi anticostituzionale . Ricordiamoci che noi continuiamo a chiamarla tassa di circolazione , quando invece è una tassa di possesso di un bene . Fatemi capire , chi possiede una BEV o un’auto nuova allora non l’ha comprata l’auto ?
Invece di fare tassazioni del genere e proprio in considerazione del valore del mezzo , perchè non si paga il in base al valore ? Vi sembra giusto che , faccio il mio esempio ( io ho una Panda a metano ) , io debba pagare 200 e passa euro l’anno per un’auto del 2016 , che vale 7000€ sul mercato dell’usato e chi ha un’auto che ne vale 20000 , solo perchè è omologata per la stessa potenza massima , non debba pagare nulla ?
Tralasciando le molte inesattezze contenute nel suo commento, le chiedo: ha dimenticato che un’auto elettrica non inquina le citta ed emette metà gas climalteranti rispetto alla sua Panda? L’Irpef o la tassa sulla casa si pagano in base a un valore economico: altre in base all’impatto di un’azione o di un bene sulla collettività.
Conto della serva: la vetturetta di Giuseppe non è il massimo della tecnica e viene utilizzata sulle Alpi (freddo e salite). Ci sta che i consumi siano superiori!
Pastiglie: non si consumano certo in curva, se non si corre in discesa si utilizza solo la rigenerativa ed ecco che si rivelano moolto durature. In genere si usano solo nelle frenate di emergenza, piú frequenti nel traffico che nelle poco frequentate strade di alta montagna.
Per il discorso bollo poi, cosa dovrebbe dire chi ha un diesel di quasi vent’anni che non vale piú nulla e paga centinaia di euro per non poter circolare? Da quanto ricordo le auto a doppia alimentazione pagano un quarto al kW rispetto a benzina e diesel, le sembra giusto?
Infatti la soluzione migliore a oggi (se non vuoi altre alimentazioni tipoGPL) e un bel ibrido tipo la nuova MG ZS che ti permette consumi ridotti (20 km con un litro), un prezzo contenuto (24000 euro di lustino), non devi ricaricare alle colonnine se non può farlo a casa e il bollo lo paghi solo sul motore termico (86 cacalli dej 200 totali dell’auto) per 150 euro circa all’anno.
Sul discorso del bollo, sta affrontando il tema dal lato sbagliato. E’ un incentivo che premia per n anni chi acquista un mezzo nuovo con determinate caratteristiche in luogo di un altro. Per quanti anni è stato fatto lo stesso con le auto a GPL e/o metano in tante regioni italiane? Tantissimi, perché era la tecnologia più pulita presente in quel momento, da incentivare all’acquisto.
Da possessore della stessa auto non posso che confermare la migliore scelta “ECO” in assoluto nel panorama BEV , sotto tutti i punti di vista (autonomia-prezzo-costo ambientale (produzione-consumi-ecc..)).
Bravo Giuseppe.