Quante fake news sull’auto elettrica…

Quante fake news contro l’auto elettrica ! Un ex dirigente di ricerca dell’Enea ci scrive partendo dall’esperienza con una 500e: “Vi racconto una storia vera…”.

                                   di Emanuele Negrenti*

“Da diverso tempo trovo nel web siti piuttosto sconcertanti che pubblicano a profusione ‘fake stories’ contro l’utilizzo dei veicoli elettrici. Verosimilmente tali siti rappresentano e supportano il ‘partito dei climatoscettici’, che mal vede la necessaria transizione ecologica.  Per compensare un poco tanta disinformazione vi offro la mia esperienza. Una piccola storia vera in deciso contrasto con tante vicende fasulle.

quante fake newsQuante fake news… Vi racconto la mia vita in 500e

Da oltre due anni in famiglia utilizziamo una splendida 500 elettrica, e ne siamo totalmente soddisfatti. La guida è un esperienza emozionante.Un altro mondo rispetto alla concorrenza a base di Carbonio! La 500 a batteria è agilissima, scattante anche alle basse velocità, ovviamente silenziosa e regala emozioninuove, segnalando l’avvento di una nuova era nell’automotive.Chi non ha ancora provato un auto elettrica non mi può capire. Si guida con due mani (saggiamente obbligatorie,altrimenti arriva un allarmino molto esplicito) ed un solo piede. Normalmente il destro, mentre il sinistro va finalmente in vacanza e smette di premere continuamente la frizione come fosse una punizione divina. Niente leva del cambio, solo pochi pulsanti per scegliere avanti-dietro e parcheggio: anche la mano destra perde una antica schiavitù ! Nel traffico la vettura risulta riuscita in tutti gli aspetti: accelerazione bruciante, frenata garantita (automatica in presenza di un ostacolo in avvicinamento) anche se non freni, ottima visibilità.

quante fake newsRicarico a casa con costi bassi e il piacere di guida è unico

Devo ammettere che la piccola Fiat risulta più performante della vettura ‘di famiglia’ (un turbodiesel da 115 CV con 11 anni di vita, che spero di poter presto sostituire con una berlina a batteria). La ricarica non è mai stata un problema. Di notte in garage bastano 5 ore, 4 o 5 volte la settimana,  per accumulare piu di quanto normalmente necessario.  Certamente non abbiamo il ‘vizietto’ di andare spesso a Reggio Calabria o a Vienna con una utilitaria per dimostrare quanto le auto BEV abbiano problemi di autonomia !  Viviamo in provincia e andiamo a Roma. Con un pieno di 42 KWh percorriamo tra i 250 ed i 320 Km, in funzione soprattutto di stile di guida e utilizzo di sistemi ausiliari, molto più del sinora ‘quotidiano indispensabile’. Il costo del KWh è quello per  uso domestico,  molto al di sotto delle cifre astronomiche (60-90 cent a KWh)  di cui si discute riguardo le colonnine pubbliche. E poi con una BEV puoi entrare nella ZTL e parcheggi senza pagare nelle strisce blu ! Certo, non è sempre possibile trovare un parcheggio blu libero.. Ma quando ci riesci, più spesso di quanto immaginassi, la soddisfazione è notevole. 

quante fake newsEmissioni trascurabili dalle auto termiche? La verità è un’altra…

Manutenzione? In due anni, due tagliandi. In entrambi i casi un’oretta di attesa, e complessivamente meno di 200 euro di spesa. Non male. Infine guidando un veicolo elettrico sappiamo di ridurre le emissioni  di gas serra e di gas inquinanti nell’atmosfera spesso velenosa delle nostre città. E questo fatto ha una valenza maggiore di quanto normalmente percepiamo. Alcuni pensano che essendo il contributo italiano di emissioni di CO2 una piccola frazione delle emissioni planetarie totali, sia inutile cercare di decarbonizzare il nostro Paese. Forse sarebbe più da ‘furbetti’ rallentare la rivoluzione verde e non migliorare le cose ‘troppo in fretta’ ! Invece sta emergendo – grazie ai dati misurati  con i satelliti – una realtà ben diversa. Poiché l’Italia è piccola rispetto ai grandi inquinatori USA e Cina, avviene che la nostra densità superficiale di emissioni sia tra le più alte del pianeta (insieme a Germania, Polonia, Inghilterra e altri). E questo comporta negli strati bassi della nostra italica atmosfera un effetto serra rinforzato, che favorisce il riscaldamento accelerato del nostro paese rispetto al trend globale.

quante fake newsQuante fake news / Ossidi di azoto, polveri ultrafini… Questo respiriamo in città

Le nostre estati sono sempre più roventi ed il fenomeno (che ormai causa circa 10.000 decessi prematuri all’anno secondo le stime della OMS) si intensifica. Con un trend che è circa il doppio della media planetaria.Questa problematica situazione evidenzia la utilità di accelerare in Italia tutte le azioni di decarbonizzazione per contrastare i fenomeni per noi dannosi nei Cambiamenti Climatici. L’utilizzo delle auto elettriche può essere uno degli elementi di questo sforzo. Soprattutto se si considera che con tali vetture si abbattono gli inquinanti atmosferici emessi nelle nostre città (ossidi di azoto, polveri ultrafini, composti organici volatili). Che risultano essere la causa di ben 60.000 decessi l’anno (ancora una stima di OMS). Delle problematiche connesse con le emissioni di sostanze inquinanti e climalteranti si occupa l’Experts Panel on Polluting Emissions Reduction (EXPAPER). Lo scorso anno si è riunito in ottobre in Livorno e quest’anno in novembre in Roma.

*Ex Dirigente di Ricerca dell’ ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e Coordinatore scientifico EXPAPER

Visualizza commenti (44)
    1. Leonardo (R)

      Quindi lei suggerisce, invece di guidare il cambiamento e dare il buon esempio, di seguire chi fa peggio di noi?
      E poi ci chiediamo come mai l’Italia sprofonda sempre più in basso nelle classifiche!?

          1. In uso direi, non in dismissione…
            Comunque chi si sforza è chi se ne frega questo volevo sottolineare….

  1. Ma le “fake news” hanno uno scopo. Fare guadagnare soldi a quelli che le pubblicano. Si sa benissimo che pubblicando, i siti pagano per la pubblicità allegata.
    Ma tanta gente ignoranta non lo sa.
    Ormai, e mi spiace dirlo, un fatto che ha un effetto decisivo su quella gente è la mancanza di educazione.
    Guardate le ultime statistiche sulla quantità di laureati in Europa. E’ sconcertante. L’Italia è al penultimo posto davanti alla Romania e dietro nazioni come la Turchia, Croazia, Malta, ecc con appena 18,5% della popolazione laureata tra 25-74 anni. Questo grande deficit avrà un effetto sul fatto di rifuitare la transizione elettrica.
    Strano che le nazioni più convertite finora sono soprattutto al nord con un livello di educazione di almeno 3 volte quella Italiana.

  2. roberto guidetti

    “Si guida con due mani (saggiamente obbligatorie, altrimenti arriva un allarmino molto esplicito) ed un solo piede. Normalmente il destro, mentre il sinistro va finalmente in vacanza e smette di premere continuamente la frizione come fosse una punizione divina. Niente leva del cambio, solo pochi pulsanti per scegliere avanti-dietro e parcheggio: anche la mano destra perde una antica schiavitù” se il problema era questo, bastava una qualunque auto con il cambio automatico

    1. buon giorno sig. Roberto
      la mia precedente a gasolio aveva un cambio automatico a 9 marce, ottimo, ma non tornerei indietro rispetto agli ultimi due anni in BEV (e le sue 2 palette al volante per gestire a piacere le 4 modalità di frenata rigenerativa)

      infinitamente più piacevole, silenzioso e rilassante viaggiare in BEV con continuità di spinta senza le (pur ridotte ) variazioni imposte dal “9marce”… soprattutto in città (cambi continui… per non parlare delle “zone 30”, dove doveva lavorar parecchio in pochi metri.. e d’inverno col freddo la procedura automatica imponeva quasi 2km di funzionamento “ridotto”)
      In montagna poi è una vera libidine… ingressi ed uscite dai tornanti perfetti con coppia sempre al massimo e continuità di spinta tra una curva e l’altra, in aggiunta il vantaggio di poter scegliere la “frenata” giusta del motore, in modo da fare inserimenti perfetti in curva senza dover mai usare il pedale del freno.
      Pure in guida sportiva (o quantomeno “sportiveggiante”, parlando di strade aperte al traffico) è completamente ” un’altra vita”; immenso il vantaggio di poter fare sorpassi fulminei e rientrare in sicurezza (accelerazioni degne di sportive classe superiore rispetto al segmento della vettura).

      Le consiglio di fare qualche prova BEV … prima di scrivere “bastava una qualunque auto con il cambio automatico” perché non è affatto la stessa cosa.

      1. roberto guidetti

        Gentile sig. Damiano, la mia osservazione era riferita solo ed esclusivamente ad una affermazione che ritenevo non corretta, quella relativa all’uso di un solo piede, che stando a quanto scritto dal sig. Negrenti sembrava appannaggio esclusivo dei BEV: nulla di più. Infatti avevo osservato che se il problema era usare un solo piede, bastava, appunto, un qualunque cambio automatico Circa le sue affermazioni, non ho motivo di metterle in dubbio e sono contento che lei sia soddisfatto della sua scelta: per quel che mi riguarda, provo le auto solo quando sono veramente interessato ad un acquisto, per non risultare molesto ai venditori. Al momento non ho bisogno di procedere ad un nuovo acquisto: da consumatore privato, cerco di tenere un’auto fino a quando questa scelta è economicamente conveniente, poi anche la produzione di una nuova auto comporta una rilevante emissione di CO2 e ritengo sia sommamente sbagliato rottamare mezzi ancora in grado di servire egregiamente

        1. Ho voluto porre l’attenzione su qualche aspetto significativo della guida (con 2 soli pedali) che sono peculiarità delle sole elettriche (BEV o con ICE range extender).. pertanto la invito a fare una prova..anche con un suo conoscente… giusto per apprezzare le differenze.
          Quando sarà il momento del cambio auto almeno avrà già idee più precise.

          Una considerazione sulla necessità di produrre CO²..non riguarda solo BEV ma qualsiasi bene trova in commercio…che lo abbia ordinato oppure no .

          Le produzioni (ed il loro inquinamento) avvengono ugualmente.. tanto ci sarà un acquirente… magari non lei che tiene la macchina fino a rottamazione
          Altri cambiano vetture talvolta per nuove necessita, qualcuno per moda, a volte x curiosità ..e addirittura ci sono delle persone che cercano addirittura di migliorare l’ambiente (anche agli altri).
          In ogni caso chi compra un’ auto elettrica non getta in un fosso la propria “vecchia auto” ma la vende a chi magari ancora non l’ ha.. o a chi ne ha una peggiore.

          Il produrre auto “on demand” poi è appannaggio di ricchissimi (le prime vetture all’ inizio del 1900 o le attuali Supercar, magari personalizzate).
          Noi comuni mortali prendiamo un prodotto in serie che abbatte i costi a livelli accettabili, con un livello di inquinamento che è generalmente precalcolato..per fortuna poi che esiste la “fabbrica”.. altrimenti mi dica lei dove potrebbero lavorare tutti gli “inutili operai”…. braccia rubate alla raccolta dei pomodori (ove ci mettiamo schiavetti immigrati) ?

          Spero che il senso civico e la coscienza ambientale si risvegli anche quando si fanno altri acquisti… non solo se si tratta di un’auto elettrica (che per altro è un modo per non fare peggiorare troppo rapidamente il nostro ambiente..dopo 150 anni di uso smodato degli idrocarburi).

  3. Elvio Cipriani

    Egregio,
    per come la vedo io, Lei ha comprato un’auto totalmente INUTILE che, a fronte di qualche “brivido” (mah!) in accelerazione o ripresa, non le concede né bagagliaio, né spazio a sufficienza per tutti i passeggeri.
    Per di più (incentivi o meno), l’ha pagata un BOATO di soldi in più rispetto all’analogo modello termico che – per carità! – in quanto “500” è inutile TALE E QUALE, ma almeno Le sarebbe costata un BOATO di danari in meno.
    Mi piace pensare che, nonostante quanto sopra, l’auto in argomento sia comunque commisurata (in termini di autonomia) alle sue limitate esigenze che però, restringendosi al giro del quartiere dove risiede o giù di lì, diciamo che “non fanno media” (volendo fare un discorso di carattere generale) e, pertanto, non possono costituire un parametro di valutazione per altri (sigh!) eventuali acquirenti.
    Le “evoluzioni acrobatiche” con cui è solito guidare la sua BEV (con una mano, senza mani, senza piedi, col pulsante ecc.) e il piacere che ne trae sono (mi perdoni!) solo COLOSSALI SCIOCCHEZZE con Lei racconta al suo intelletto, tentando di assolverlo dal peccato capitale di averla condotta ad un acquisto del genere.
    Non avendo i titoli per indagare sulla patologia, mi astengo da qualsiasi commento.
    Per cui, cosa dire?
    Come molti soggetti che blaterano di tecnologia ed ambientalismo in questo forum, lei è solo uno che, avendo soldi da spendere o la possibilità di sbafare incentivi, si è concesso il lusso di un giocattolo con cui divertirsi.
    La qual cosa – SIA CHIARO! – va benissimo, visto che ognuno di noi spende il proprio denaro come vuole.
    Ciò detto, però, non creda di poter salire in cattedra e dare lezioni al popolo bue.
    Si accontenti della medaglia di “ambientalista di provincia” che il concessionario della sua “500e” le avrà appuntato sul petto e si dedichi a raccontare altro.

    1. Leonardo (R)

      Forse sarà inutile per lei ma non per Emanuele e tutti gli altri che l’hanno comprata.
      La cosa particolarmente strana però è lei che vomita odio su un sito che si occupa di mobilità elettrica, contro un’utente, e tutta la sua famiglia, che ci racconta quanto possa essere appagante l’utilizzo di un’auto elettrica con la quale vanno a spasso per la città senza affumicare gli altri cittadini, e senza emettere CO2 ogni volta che si muovono.
      L’altra cosa particolarmente strana è quella che dice Emanuele: che bisogno c’è di riempire siti e forum di fake news se l’auto elettrica è così inutile? Sarà che in fondo in fondo sappiamo tutti che alla fine è migliore e tra un po’ manderà in pensione quella termica?

  4. “il sinistro va finalmente in vacanza e smette di premere continuamente la frizione come fosse una punizione divina. Niente leva del cambio, solo pochi pulsanti per scegliere avanti-dietro e parcheggio: anche la mano destra perde una antica schiavitù !” … sì, ci saranno tanti italiani felici quando ci sarà l’autopilot di livello 5 …

    Io quando ho mal di testa per farmelo passare vado in auto proprio per usare il piede sinistro e la mano destra … e funziona, il mal di testa mi passa … e sì, ci sarà anche qualche italiano che l’autopilot non lo attiverà mai.

    1. antonio gobbo

      Ma se questo è stao uno dei motivi principali, prendere un’auto qualsiasi col cambio automatico no?

    2. ‐quando ho mal di testa per farmelo passare vado in auto proprio per usare il piede sinistro e la mano destra –

      Cavalieri, al passo, al trotto, al galoppo
      Con una mano, con due mani, con un piede, con due piedi!

      C’era un bel dì la battaglia di Magenta
      Oh, che piacere vedere i cavalier!

      😇

    3. per tutti i giorni auto non inquinante….

      per il divertimento da concedersi ogni tanto, noleggiare una bella auto d’epoca e fare un weekend ..

      ambiente più pulito e divertimento assicurato 😉

      1. antonio gobbo

        Auto d’epoca (euro 0) ha % di inquinanti enormente superiori a un euro 6 (tutti non solo la CO2) per cui se la gita fuori porta nel we fosse un po lunghetta,dati i limiti delle city car elettriche, forse sarebbe meglio usare una euro 6 a benzina o meglio GPL che è meno inquinante.

        1. Lo so grazie… Era per dare un “contentino” agli amanti della sgasata con auto manuali in toto…senza elettronica di controllo…

          È un po’ come quelli che non vanno in moto per strada (troppo pericoloso) ma ogni tanto fanno enduro o motocross… (altri sport inquinanti..ma per fortuna anche nelle gare si stanno velocemente affermando moto BEV)

          1. Visto che siamo scivolati nell’off-topic, off-topic per off-topic: la mia ha il controllo di trazione totalmente disattivabile con un semplice pulsante, freno a mano meccanico tradizionale, frizione, cambio manuale favoloso, differenziale autobloccante meccanico, trazione posteriore, ottimo sterzo, distribuzione 50 e 50, scarico record monza e, grazie a dio, anche dei pneumatici minuscoli. Pesando anche poco più di 1000 kg si guida in modo molto simile ad una classica ma con l’affidabilità di questo decennio e senza inquinare come una classica … e poi come spider credimi che le mie passeggiate al mare sono davvero frequenti e rilassanti, la sera c’è l’imbarazzo della scelta su quale lungomare andare a passeggiare con mia moglie … ora che a fine anno cessano la vendita della MX5 2000 benzina, auto come la mia saranno molto rare …

          2. Capisco benissimo il gusto che danno certe vetture… specialmente quando siamo veramente noi a tenere il controllo con adeguate tecniche guida ed esperienza

            (Ho anche avuto la fortuna di lavorare 30 anni in concessionarie, preparare presentazioni, consegne, giri prova di tante vetture… Su alcune ci si lascia il cuore.

  5. “ed un solo piede. Normalmente il destro, mentre il sinistro va finalmente in vacanza e smette di premere continuamente la frizione come fosse una punizione divina. ” Guido auto col cambio automatico dal 2001, e non erano (e sono) elettriche. Sai che novità.

      1. antonio gobbo

        Bhe anche quanto scritto dall’articolista non mi pare fosse qualcosa di nuovo e sconosciuto, o forse mi è scappato qualcosa?

        1. ti è scappato il fatto che in questo sito si parla di questo. Novità tecnologiche ed esperienze d’uso di auto elettriche. Se ti annoia, non leggere.

    1. sappiamo per certo che dal 2001 l’auto che guidi inquina molto di più… (l’automatico è più pesante ed energivoro, aumentando di parecchio le emissioni sia del motore che dei freni meccanici, visto che non ha “rigenerazione” in rallentamento)

      e poi, avere coppia massima costante e nessun “vuoto” tra una marcia e l’altra è tutta da godere, specie in montagna (ma anche in città, specie se con tante “zone 30”) 😉

  6. Alessandro Murru

    Un’esperienza simile alla mia. Da due anni ho una Mazda MX-30, auto particolare e geniale per certi versi, quanto criticata per la sua (volutamente) scarsa autonomia. Del tutto sufficiente per il mio lavoro (< di 100 km al giorno in media), ma con una percorrenza annua superiore a 30.000 km ho risparmiato poco meno del 50% rispetto al gasolio. Il nostro backup è ancora una termica, la Mazda 3 diesel che ho lasciato a mia moglie. Auto amatissima in famiglia, perfino da mio figlio che sta facendo la patente, per via della sua bellezza (rossa con interni in pelle bianca), ma che un giorno sostituiremo con un'altra elettrica di maggiore range. Mi auguro sia un'altra Mazda, brand al quale sono particolarmente affezionato per via dell'affidabilità, delle caratteristiche di guida, e dell'approccio filosofico originale; purtroppo Mazda ultimamente sembra seguire il filone Toyota ("ok elettrico ma non troppo, andiamo avanti anche con il termico e l'idrogeno").

    1. Il problema è che un’auto bella e compatta come la Mazda 3 ma in versione elettrica ancora non esiste, ma neanche lontanamente, e se esistesse costerebbe probabilmente 50000 euro. Sia la carrozzeria di una eleganza unica sia gli interni favolosi non hanno nulla a che vedere con l’elettrico: il “nuovo che avanza” è il minimal delle Tesla o al più il doppio schermino della ID.3. La MX-30 ha degli interni belli ma se la Mazda vendesse un modello con autonomia Tesla costerebbe uno sproposito. Ad oggi la realtà è questa, purtroppo, le alternative alla Mazda 3 sono MG4 e ID3 con interni indiscutibilmente ben al di sotto della qualità di Mazda.

  7. Quali erano poi le fake news?

    Mi sembra un caso da manuale: utilizzo su distanze brevi e prettamente urbane, ricarica a casa, accesso a ZTL e parcheggi gratuiti. Una seconda vettura termica come backup.

    L’accesso a ZTL e parcheggi probabilmente cambiera’ in futuro, con la maggiore diffusione delle BEV.

    1. Leonardo (R)

      Un giorno tutti moriremo, ma gli altri giorni no.

      Questo per dire: ti puoi godere la vita, oppure aspettare di morire senza mai averla vissuta.

      Fine delle perle di saggezza per oggi 😉

    2. Nello Roscini

      Io non mi stupirei che con le EV in maggioranza ,
      le nostre città d’arte passino FINALMENTE dalla ZTL
      alle AREE PEDONABILI Senza AUTO
      che ovviamente saranno più piccole delle attuali ZTL in zone turistiche di rilievo

      insomma aree più piccole senza macchine
      permessi speciali , per interventi di manutenzione straordinaria , barriere disattivabili con servizi tipo telepass forniti dal comune o dai vigili
      interconnessioni con bus/metro con parcheggi periferici dotati di pensiline fotovoltaiche ,batterie stazionarie e colonnina di ricarica DC da 30 kW
      per tutti gli altri

      aria pulita e fine di quelli che lei chiama “privilegi” ..
      e io incentivi a rendere l’aria più pulita in città
      speriamo presto

        1. ma non riuscirai a correre nelle nuove aree con tutti quei pedoni (Nel gioco degli scacchi, ciascuno degli otto pezzi di minor valore di cui dispone ognuno dei giocatori :-p ) , con tutti quegli adas che ci sono i dotazione già adesso no ne stenderesti nemmeno uno, saresti sempre fermo ✋ .

          1. a maggior ragione, se con gli adas sono sani e salvi perché auspicare l’allontanamento delle elettriche dalla città? Che poi tutti a dire che servono elettriche con batterie piccole che sono perfette per la città e il giorno dopo a dire che le città vanno chiuse anche alle auto elettriche e tutti a piedi. Nello che ti hanno fatto di male le auto elettriche? 😀 😀 😀

      1. antonio gobbo

        Per la verità Sala ha già detto che ci sono troppo BEV che entrano nell’area C per cui sta pensndo di fargli pagare l’accesso, se il numero di BEV aumentare troppo le ztl come sono ora sarebbero inutili e a parte i gas di scarico, il troppo traffico sarebbe inaccettabile per i residenti, per cui o pagherebbero per entrare o semplicemente starebbero fuori.

          1. antonio gobbo

            Per i congiuntivi ringraziamo il correttore del cellulare, riguardo agli scarichi certo che sono importanti ma per chi ci abita credo sia altrettanto importante non avere un traffico congestionato indipendentemente che le auto che lo congestionato siano più o meno salubri, ed è appunto questo che Sala sta dicendo, per cui essendo Milano la città più avanti rispetto alle ZTL, credo che a tendere in futuro la sua idea sarà condivisa anche da altri sindaci, ovvero auto termiche più inquinanti (diesel in primis) fuori, tutte le altre possono entrare …. pagando

          2. antonio gobbo

            Prima o poi con l’aumento delle BEV nelle città i sindaci dovranno fare i conti coi mancati entroiti delle aree C del caso e dei parcheggi gratis e siccome con ben si sa non sono delle ONLUS dovranno far saltare fuori questi soldi … indovinate come? Un discorso che fa il paio con quello delle accise che diminuiscono.
            Certo non sarà domani e neppure il prossimo anno ma a tendere non vedo purtroppo altre soluzioni.

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