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Quanto costa ricaricare a casa? Facciamo due conti

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quanto costa ricaricare a casa

 Quanto costa ricaricare l’auto a casa? Capirlo potrebbe sembrare banale, ma  non lo è. Infatti capita spesso di sentire qualcuno sparare cifre improbabili. Il professor Alessandro Abbotto del Dipartimento di Scienza dei Materiali Centro di Ricerca Energia Solare MIB-SOLAR all’Università di Milano–Bicocca fa due calcoli e ci spiega come risalire a un valore corretto. Abbotto ha scritto spesso per Vaielettrico su temi energetici, idrogeno e fotovoltaico che sono oggetto del suo lavoro quotidiano e delle sue ricerche. E’ anche proprietario di due auto elettriche e all’inizio dell’anno prossimo uscirà per Carrocci Editore un suo libro dal titolo “La mobilità elettrica. Storia, tecnologia e futuro”.

di Alessandro Abbotto

quanto costa ricaricare a casa
Alessandro Abbotto

Qualche giorno fa un vicino di casa mi confida il suo scetticismo nell’acquisto dell’auto elettrica anche a causa dell’elevato costo di un “pieno” di ricarica in condominio, che a suo dire si sggira attorno a 40-50 centesimi/kWh.

Sono quindi andato a vedere i costi reali analizzando la mia bolletta. Abito a Milano città e, nel mio condominio, ho un contratto con un fornitore di energia elettrica che dichiara 100% energia da fonti rinnovabili. Ho confrontato la bolletta bimestrale settembre-ottobre 2020, quando ancora non possedevo una presa nel mio box, con quella dello stesso bimestre di quest’anno, dopo aver installato la presa di ricarica. Sono passato da 570 kWh per un costo lordo di 113 euro (al netto dell’importo del canone TV) a 978 kWh per un costo lordo di 151 euro.

 

Un precedente articolo su questa testata ha già ben spiegato come non si debba semplicemente dividere il costo lordo della bolletta per il numero di kWh per ricavare il costo della ricarica, in quanto molte voci nella bolletta si riferiscono a costi fissi, relativi al contatore – ovvero costi che vi sarebbero comunque anche senza la ricarica dell’auto elettrica – calcolando quindi un costo effettivo della ricarica di 0,14 euro/kWh (con le dispersioni, 0,16-0,17 euro/kWh).

Quanto mi costa ricaricare a casa? 0,09 centesimi

Ma nel mio caso il costo è significativamente più basso, arrivando a 0,09 euro/kWh. Come è possibile?

Tra i due bimestri, 2020 e 2021, la differenza di consumo è stata di + 408 kWh (approssimativamente 8 “pieni” di batteria completa 0-100%), per un costo lordo aggiuntivo, oneri, imposte e IVA comprese, di 38 euro, ovvero 0,093 Euro/kWh. Questo è stato il costo effettivo della ricarica a casa mia durante l’ultimo anno.

Ho quindi analizzato a fondo le due bollette per comprendere l’origine di un costo così basso.

Solo energia 100% verde: costa ogni anno di meno

Prima piacevole sorpresa: il costo lordo unitario dell’energia, seppur leggermente, è diminuito dal 2020 al 2021, nonostante il forte aumento del prezzo del gas naturale. Grazie al mio contratto, che usa energia elettrica 100% verde. Per me non è una sorpresa: come studioso del settore so bene che, mentre il costo dei combustibili fossili è soggetto a forti fluttuazioni (come quelle di queste settimane) ed è destinato nel tempo ad aumentare sempre più, quella delle fonti rinnovabili è in costante e forte diminuzione.

Ho pertanto normalizzato la bolletta del 2020 ai minori costi del 2021, per confrontare correttamente le voci. Il costo lordo del bimestre 2020 passa da 108 euro a 106 euro, per un costo lordo della ricarica di 0,098 euro/kWh.

Occhio alla fasce: la F3 notturna costa meno

L’analisi delle bollette spiega la ragione del basso costo: il maggior consumo di energia si è avuto nelle fasce più economiche F2 e F3, ovvero al di fuori della fascia più costosa che corrisponde al periodo lun-ven dalle ore 8.00 alle 19.00. Che è esattamente il momento in cui l’automobile viene normalmente utilizzata per lavoro e non posta in ricarica. In realtà, per maggiore precisione, la maggior parte dei kWh aggiuntivi si riferiscono alla fascia F3, ovvero quella notturna e festiva.

Quindi, in conclusione, tenendo conto del minor costo dell’energia elettrica da rinnovabili e del periodo temporale in cui tipicamente avviene la maggior parte della ricarica (tra le 19 di sera e le 8 del mattino oppure nei festivi) il costo reale, al lordo di oneri, imposte e IVA, è di 0,09-0,10 euro/kWh, corrispondente a meno di 5 euro per un pieno completo di una batteria da 50 kWh (o 400 km in città).

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61 COMMENTI

  1. Che poi, purtroppo, c’è da dire che neppure facendo un contratto a prezzo fisso per uno o due anni ci si mette al riparo dagli aumenti… Andatevi a leggere i commenti su Trustpilot per Spigas e GESAM Gas & Luce… Esperienza diretta in prima persona, appena attivato il contratto (partito a luglio 2021) con prezzo fisso per 12 mesi, ad ottobre 2021, con lettera retrodatata al 20 settembre, inviano comunicazione che dal 1° gennaio 2022 la tariffa passerà da fissa a variabile con indicizzazione sulla base del prezzo stabilitò da ARERA! Possono farlo? A quanto pare sì, perché te lo scrivono nelle condizioni generali di contratto… e questo è vergognoso. Io ho fatto segnalazione sia ad Arera che ad AGCM per comportamento scorretto e clausola vessatoria (della serie: il prezzo rimane fisso solo se è vantaggioso per il fornitore…). Ovviamente servito praticamente a nulla. Un altro utente, conosciuto su Facebook per questo episodio, è andato anche in conciliazione… risultato? Ha ottenuto 30 euro di indennizzo causa lettera di variazione delle condizioni contrattuali arrivata in ritardo… indennizzo ricevuto anche da altri (me compreso) solo facendo reclamo. Per fortuna ho trovato in fretta e furia un altro fornitore che dal 1° gennaio mi applicherà una tariffa per altri 12 mesi sostanzialmente equivalente a quella che avevo firmato a maggio con GESAM, sperando che non mi faccia anche questo lo scherzetto…

    Almeno adesso sapete che fornitori evitare per sempre (tutti quelli del gruppo Canarbino direi, condividono tutti lo stesso contratto con le stesse clausole vessatorie).

  2. boh. io lavoro per una società di vendita di energia elettrica che vende a Pun cioé prezzo variabile mensilmente che si sta formando a dicembre sui 0.30 euro al kwh solo per la materia prima . il 50% dell energia elettrica é prodotta dal gas naturale che schizzerá a gennaio dai 0.54 euro al metro cubo ai 0.900 circa. immaginate dove finirà il prezzo della corrente.
    nel servizio di maggior tutela il prezzo é passato da 0.10 a settembre a 0.20 trimestre ottobre novembre e dicembre.

    supponiamo pure che il professore abbia fatto un vantaggiosissimo contratto a prezzo fisso a inizio 2021 in cui solo il prezzo dell energia era 0.06 per i comuni mortali si troverà un rinnovo a inizio 2022 o poco più in la. ad esempio la Ditta Alperia faceva delle offerte a 0.028 ma il rinnovo é a pun.

    quindi io che ho una semplici plug in mi sono fatto il conto che caricarla mi costa 0.24 centesimi in più rispetto a inizio anno

    dove avevo calcolato che mi costava 0.13 (con la materia prima a 0.06) a cui avrei dovuto aggiungere l iva che fortunatamente per me é un costo passante visto che carico l alto nella ditta della moglie

    quindi io stimo che nel 2022 caricare l auto costi mimimo mimino 0.2 per chi ha fatto un contratto a prezzo fisso a 0.08 a settembre 2021

    e stimo 0.4 per chi é in maggior tutela
    quindi visto che mancano pochi giorni al 2022 trovo che scrivere che caricare l auto costa 0.09 sia per lo meno anacronistico

    • Commento condivisibile, io ho interpretato l’articolo come un suggerimento di come fare un confronto. Certo che questo non è un periodo buono, sembra che verso marzo si ristabilisca il mercato del metano che ha trascinato quello dell’elettricità. La mia bolletta nov-dic 2021 maggior tutela è al lordo di tutto 0,29€kWh.

  3. Dopo un’anno che carico a casa con un normale contatore da 3 kW senza alcun problema posso affermare che con Enel servizio maggior tutela pago la corrente 21 cent al kWh tasse comprese. Il costo fisso del contatore non lo conto, quello lo avrei anche senza auto elettrica

  4. Dopo la lettura dell’articolo mi sono permesso di fare i conti con le mie bollette.
    Ho preso quelle dopo mag-giu del 2020 e ho preso poco in considarazione l’ultima set-ott 2021 che è stata soggetta ad una variazione di costi. Sono sotto Maggior Tutela con contratto da 3kW bioraria, ho una wallbox ZAPPI. Ho anche considerato le bollette di mia figlia cha ha PdC e contratto da 6kW maggior tutela bioraria.
    Ho preso una di queste bollette come riferimento (una per me, una per mia figlia) e per ogni altra bolletta ho fatto gli stessi conti del prof., CostoMarginale = deltaBolletta / deltaConsumo. poi, per ogni anno ho fatto anche la media con la formula somma(deltaBollette) / somma(deltaConsumi). Chiaramente ho provato a prendere come riferimento tutte le bollette a rotazione.
    Il costo marginale dei miei conti si aggira sui 0,18€/kWh per il 2020, 0,162€/kWh per il 2021 per il mio contratto, 0,195€/kWh per le 3 bollette del 2020 di mia figlia.
    Conti allineati con quelli che feci anno scorso (in modo molto più approssimativo) prima dell’acquisto della ZOE. Anno scorso tenni anche in considerazione i costi fissi maggiori nel caso fossi passato ai 6kW (68,4€/anno). Ognuno può fare gli stessi conti, sono in grado di fornire il foglio elettronico con cui li ho fatti (dovrei metterlo in modo che sia fool-proof ahahah).
    Scrivo questo perchè la convenienza è sempre lampante ma non bisogna esagerare, altrimenti si passa per “talebani”.
    A chi continua a ripetere delle accise che ci piomberanno sulla coppa faccio riflettere:
    1) potrebbero mettere un SuperBollo sull’elettrico come fecero sul GPL e sul metano negli anni d’oro. Ricordo che adesso il metano per autotrazione è tassato meno del metano per riscaldamento. Il superbollo dopo aver tolto il bollo normale è del tutto inverosimile.
    2) potrebbero aumentare il costo (accise) sull’energia prelevata di notte. Questo a mio avviso lo potrebbero fare anche adesso in quanto il costo all’ingrosso dell’energia è minore di giorno che di notte (causa FV). La bioraria è un retaggio antico, potrebbe rimanere solo per i giorni festivi.
    3) potrebbero tassare o aumentare il costo per i consumi che superano i xxkWh ma hanno tolto questa legge proprio anno scorso quando hanno tolto il regime transitorio D£ per le PdC domestiche.
    4) non c’è modo per stabilire se i miei elettroni fluiscono in una lavatrice o in una BEV.
    Anno scorso tenni in conto e in linea con

    • Giusto per prepararti alla prossima bolletta:
      https://www.servizioelettriconazionale.it/content/dam/sen/tariffa-base1.pdf
      Nel mercato tutelato (se ancora si può chiamare così) il prezzo della materia energia è aumentato del 73% rispetto al bimestre set-ott dove a sua volta era aumentato del mi pare 50% rispetto al bimestre precendente.
      Purtroppo ora non conviene neanche passare al mercato libero perché anche lì i prezzi sono schizzati alle stelle, conveniva molto farlo fino a fine ottobre attivando offerte con prezzo fisso per 1/2 anni.

      • Dire che la benzina è aumentata del 100% negli ultimi mesi significa affermare che fino a qualche mese fa la pagavamo 0,85€/l….magari…
        Sempre solo per info, a giugno 2020 (puoi verificarlo aprendo una delle tue bollette del mercato tutelato) la quota energia in F3 con bioraria stava a 0,03713€/kWh, quindi da quella data ad oggi è aumentata del 500%. Fermo restando che l’energia casalinga rimane comunque ancora molto conveniente, questo trend onestamente un po’ può preoccupare.
        Poi dipende dai contratti, chi ha fatto un contratto con prezzo fisso per 24mesi da metà 2020 a metà 2021 ha fatto l’affare.
        Anche le ditte che garantiscono energia rinnovabile ora hanno alzato i prezzi per i nuovi contratti (perché dovrebbero tenerli bassi se tutti gli altri li hanno alzati? Legge del mercato), il signor Abbotto per avere un prezzo così basso evidentemente ha stipulato un contratto prima degli ultimi aumenti.
        Mi sembra strano tu sia ancora col tutelato che non garantisce di certo energia green (e gli aumenti lo confermano) e dal punto di vista economico ormai “tutela” ben poco.

        • Non so su cosa tu voglia parare, mi sembri il mio amico che è 2 anni che mi ricorsivamente mi manda articoli con il presunto aumento del catasto e…tasse tasse sempre tasse…
          La benzina non è certo aumentata del 100% ma neanche l’energia elettrica è aumentata del 500%. Nella mia bolletta nov-dic 2020 costava la sola energia 75 64 milllesimi di € al kWh (F1 e F2-F3). Tra sett-ott2020 e nov-dic2020 l’energia fece un balzo di quassi il doppio ma nelle bollette non ce ne rendemmo conto. Nella mia ultima bolletta l’energia viene 0,22 e 0,19 con un ulteriore aumento di quasi 3 volte ma in bolletta il costo del kWh è aumentato di solo il 25%. Miracoli della politica? Può darsi.
          A proposito, nel gennaio 2020 l’energia mi costava 82 millesimi di € al kWh (F1).

          • Articolo senza senso! Turri paghiamo al netto di accise, fissi,e ecc. Circa 0,25 a kW in casa
            Arriverà a 0,30 con gli aumenti di questi mesi quindi un pieno di esempio una Taycan costa circa 31 euro se fatta a casa! Nelle colonnine molto di più
            No utopia come questo articolo ..

          • Senza senso è il suo commento. Per caso ha visto la bolletta del professor Abbotto e ha verificato che è un falso?

          • @Andrea: ti consiglio di andarti a vedere la scheda di confrontabilità della tua fornitura e guardare la linea relativa ai tuoi consumi annuali. Per quel che mi riguarda, al lordo di tutto (€bollette/kWh fatturati) ho avuto il massimo nel ge-feb 2013 a 0,26€/kWh, successivamente al 2017 non ho mai superato i 0,21/kWh, da cambio tariffazione (marzo 2020) tranne le ultime 2 fatture sono stato da 0,17 a 0,20€/kWh. consumi tra i 2500 e i 2800kWh/anno.
            Poi prendere la Tycan come auto elettrica di riferimento…quanto costa fare 300km su una Ferrari?

        • Il +100% è riferito al metano per auto, che purtroppo in molti distributori è aumentato anche più del 100% da un giorno all’altro….

        • Da 0,03713 a 0,18522 è +500%, è matematica, non un opinone. Io son stato chiaro sul fatto che parlavo di “quota energia” (che rappresenta una parte del costo del singolo kWh per chi non lo sapesse) per evidenziare il trend di aumento non indifferente.
          Parlando del costo del singolo kWh i conti son presto fatti (sempre F3 bioraria):
          energia trasporto oneri imposte costo/kWh
          giu-20 0,03713 0,00833 0,041817 0,0227 0,109977
          set-21 0,11184 0,00889 0,024393 0,0227 0,167823
          dic-21 0,19748 0,00889 0 0,0227 0,22907

          Quindi da giu-20 a dic-21 è un +108%, da set-21 a dic-21 è un +36%.
          Il tuo pieno ora è raddoppiato da giu-20, e più caro di 1/3 abbondante rispetto a set-21.
          Ricordo che gli oneri sono stati azzerati fino a fine anno, almeno per ora, altrimenti le percentuali salgono notevolmente.
          L’aumento “di solo il 25%” (peraltro sottostimato) immagino sarebbe stato “di addirittura il 25%” se avessimo parlato di benzina dato che è come se la benzina passase ora a 2,19€/l.
          Scusa, ma pensavo di farti un favore suggerendoti di valutare altri contratti per poter risparmiare (arrivando a spendere fino al 80% in meno), ma noto che non ti interessa, spero almeno di essere stato di aiuto a qualcun altro che ancora pensa di essere “tutelati” dal servizio elettrico nazionale.

          • anche da 82 (gennaio 2020) a 219 millesimi di € è solo il 267% (solo ahahah).
            Il mio pieno ad ora è aumentato del 34% rispetto a giugno. Prezzo lordo compreso di spese fisse mag-giugno = 0,218€/kWh lug-ago = 0,217
            nov-dic = 0,292€/kWh. Chi vivrà vedrà.
            “scusa, ma pensavo..”: forse pensavi di parlare con un allocco? Lo sai, che i fornitori sono obbligati a dare la “scheda di confrontabilità”? in cui loro dichiarano quanto costa la loro fornitura a confronto alla mqgior tutela per alcuni scaglioni di consumo? 1500 2200 2700 3200 kWh/anno. Ad esempio
            https://www.eon-energia.com/content/dam/eon/eon-energia/Documents/CTE-UA/E.ON_Luce_Insieme_Web.pdf
            Fino al trambusto dei prezzi del metano mi tenevo aggiornato, solo 3-4 offerte erano vantaggiose rispetto al maggior tutela (certo che chi ne ha fatta una anno scorso col prezzo bloccato…), vantaggiose per qualche decina di € all’anno (2700kWh di consumo annuale), non certo l’80%. E tutte, da mie precedenti esperienze, sono uno scassacabasisi dopo i 24mesi (molte adesso solo 12 mesi) per il rinnovo che altrimenti viene fatto a condizioni capestro. Pur essendomi interessato a energie green, affronterò il problema “mercato libero” quando sarò obbligato.

          • Come vuoi, sarò stato stupido io a cambiare e a caricare l’auto a 0,04573€/kWh per i prossimi 24mesi con energia green.

  5. Buongiorno, recentemente ho avuto una disavventura con la bolletta del box condominiale in cui ricarico la mia auto elettrica.
    Mi ritrovo a pagare 0.33 euro/kWh anzichè 0.17 euro/kWh come preventivato in precedenza dal mio amministratore condominiale.
    Volevo accertarmi del fatto che i costi fissi della bolletta non siano effettivamente influenzati dai consumi (e quindi in maggioranza a carico mio in quanto dipendenti dalla ricarica dell’auto).
    Inoltre vorrei sapere qual’è il gestore di energia di cui parla il professore, così da poter proporre un cambio di gestore al mio condominio e ridurre sensibilmente i costi della mia ricarica.
    Ho comprato una Nissan Leaf l’anno scorso e fino ad oggi non ho mai avuto problemi, questa batosta sulla ricarica però mi ha un po’ destabilizzato. Soprattutto considerato che in quest’anno ho pagato una bolletta ridicola (22 euro/mese per circa 375 kWh) che credevo effettiva e non una previsione di spesa (errata).

    Spero davvero sia possibile avere dal Professor Abbotto un consiglio sul gestore di energia da “consigliare” al mio amministratore condominiale. Ho provato a guardare su internet qualche offerta vantaggiosa per chi carica auto elettriche, ma purtroppo molte sono destinate alle abitazioni mentre per i box condominiali non riesco a trovare nulla.

    Grazie in anticipo!

    • Le utenze condominiali sono utenze per “altri usi”, non per utenti “domestici residenti” ed hanno costi fissi molto più alti (e temo anche le offerte sulla componente variabile siano meno vantaggiose). Non hai la possibilità di collegarti al tuo contatore personale?
      Per dirti, io vivo in un condominio minimo di 2 appartamenti. Quando sono arrivato c’era un contatore separato per le parti comuni: risultato, pagavamo più di 60 euro (non ricordo se al mese o al bimestre) per consumo quasi pari a zero (luce scale, cancello automatico, due lampade in giardino). Collegato tutto al mio contatore e messo un contabilizzatore, ora praticamente la spesa è trascurabile…

    • Io ho una monooraria e sono sui 23 centesimi a kWh di elettricità pura. e ho chiesto in giro anche gli altri pagano circa uguale o altri di più con altri gestori… Felice che a voi costi così poco…

    • Devi analizzare sul dettaglio la bolletta condominiAle: dividerla e da una parte mettere i costi fissi da ripartire tra tutti ( millesimi, unità, a seconda del metodo utilizzato), e la restante parte ( la quota variabile) dividere per i kWh consumati. Oppure valutare approssimativamente quanto pagato dagli altri: se la loro bolletta di è ridotta…stai sobbarcandoti molto probabilmente quasi per intero le quote fisse…

  6. Chiedo all’ Amministratore di di trovare delle forme per una sempre maggiore pubblicazione di interventi del prof. Abbotto su questo sito.

  7. Preferisco esprimere i costi in centesimi a km, io carico a casa (contratto Hera impronta zero a 6 kW) e spendo circa 3 cent/km che è la metà di quel che spendo con l’altra macchina a gpl. Il confronto col diesel sarebbe ancora più impietoso. Su base annua con 22mila km di percorrenza ho speso 660 e contro i 1320 che mi sarebbe costato a gas e i 2000 a nafta. Il risparmio sul carburante praticamente pareggia il maggior costo dell’auto. Quindi spendo come prima ma non inquino più.

  8. Ci sarebbe da precisare che la fascia F3 costa meno solo se si stipula un contratto con tariffa bioraria, cosa non così scontata perché normalmente, perlomeno finché non si carica di notte un’auto, raramente la tariffa bioraria è più conveniente della monoraria, perlomeno per una famiglia che vive la propria casa anche di giorno (soprattutto oggigiorno al tempo dello smart working) e se non si ha il fotovoltaico.
    In secondo luogo io sarei più propenso comunque a spalmare anche i costi fissi per determinare il prezzo medio del kWh: è vero che si pagano comunque, ma non è necessariamente vero che siano i medesimi. Se non sbaglio una parte di questi viene calcolata comunque a “scaglioni” (e quindi dipendono in parte dai consumi), inoltre la potenza contrattuale maggiore tipicamente necessaria per poter caricare con maggiore serenità un’auto (es. 6 kW vs 3 kW) pure determina un aumento dei costi fissi. Eventualmente li si possono mediare su un arco temporale maggiore (es. un anno) per assorbire meglio le variabilità di consumi stagionali.

    • Gli scaglioni sono stati eliminati già, il kWh ha lo stesso costo indipendentemente dalla potenza contrattuale.
      Tra un 3kW ed un 6kW i costi fissi aumentano di poco meno di 6€ al mese.
      I fissi non vanno conteggiati, in quanto li paghi comunque, indipendentemente dal consumo. Docente quindi impossibe fare confronti.

      • Però il costo della corrente cambia in base ai consumi. Sotto una certa soglia io pago di meno ed ogni tot aumenta il prezzo . Forse è un neo del mio contratto eon?

        • probabilmente è un errore oppure una tua valutazione sbagliata. Il costo a kWh, al netto delle spese fisse (e del canone RAI), deve essere uguale.

        • Il costo al kWh può variare a causa delle imposte che si applicano al singolo kW consumato.
          “Con potenza impegnata tra 1,5 kW e 3 kW: se si consuma fino a 220 kW/mese, ossia 2640 kWh/anno, le imposte non vengono applicate ai primi 150 kWh. Se invece si consuma di più, i kWh esenti da imposte vengono gradualmente ridotti.”
          Il calcolo non è banale, questa è la formula excel che mi son fatto per stimare le imposte annue, ma dovresti farlo per ogni singolo mese sapendo i kWh consumati in quel mese:
          =IF((V14/12)>150,IF((V14/12)-220>150,(V14/12),((V14/12)-(150-(V14/12-220))))*12*N13,0)
          Dove V14 sono i kWh annui, e N13 è la quota/kWh relativa alle imposte.
          Si parla cmq di 0.0227€/kWh (se non aumentato nell’ultimo bimestre).
          I costi fissi giustamente come già detto non vanno contati (anche se magari hai voluto fare l’aumento del contratto a 6kw che ti costa tot/anno “a causa” dell’auto elettrica, ma vabbè).
          Personalmente ho fatto da pochissimo, non ho ancora ricevuto la prima bolletta, il contratto per cui dalle 23 alle 7 più Domenica e festivi pago 0€ /kWh la quota energia, contando che per ora lo stato ha rimosso il gli oneri/kWh caricando in quelle ore spendo 0,04573/kWh, praticamente solo trasporto/gestione e imposte, se quest’ultime non sono aumentate…ma non penso.

  9. I dati esposti dal professore, se la normalizzazione prevede il ricarico di alcune voci di oneri di sistema dipendenti dal contratto – es: non penso abbia i 3 kW tipici del cittadino medio, ed i 6 o 10 kW costano di più, questo delta va conteggiato- è corretto. Però mi permetto di dire: oggi. In un futuro non si sa bene quanto vicino, dove il parco auto si sposterà verso l’elettrico, il cittadino medio sarà quello che farà rifornimento di energia alla propria auto con la propria wallbox di notte. Come TUTTI. Quindi andremo verso un mercato “piatto”, non vi sarà più differenza tra consumare di notte e di giorno. Il costo è destinato a salire. Mi permetto di dire: di molto. Chi vivrà vedrà. Con questo non voglio demonizzare il futuro, anzi, il tempo del fossile ha i lustri contati, ma la mobilità avrà un impatto economico superiore sull’economia in futuro.

    • Più che altro a me preoccupa come gestiranno le accise, non possono ovviamente applicarle indiscriminatamente anche ai consumi domestici, e non esiste al mondo che il governo possa fare a meno di tutti quegli introiti
      La cosa più probabile sarà un obbligo di installazione wallbox che abbiano la possibilità di comunicare la loro lettura assieme al contatore in modo da tassare il consumo come auto, molto probabilmente inizierà come dei beta test a numeri limitati fornendo sconti sensibili per le ricariche effettuate così, successivamente apriranno a tutti la possibilità di differenziare i consumi per usufruire di sconti o magari potenze maggiori senza sovrapprezzo in certe fasce orarie, poi verrà l’obbligo di uniformare i cavi/connettori di ricarica fatti in modo da poterli usare solo con le box e non la spina di casa, e poi dopo qualche tempo andare gradualmente a inserire tasse sul kw e multe per chi è sorpreso a ricaricare a prescindere dalla spina (e sgamare il consumo elettrico sarà facilissimo a distanza), probabilmente non si chiameranno accise ma “contributo a installazione rinnovabili” o qualcosa di green di questo tipo per attutire quanto possibile impatto su opinione pubblica
      Ovviamente son solo mie opinioni personali, e cmq una piccola parte delle accise cmq è presente già ora nelle bollette, non sarà ovviamente un aumento di 70 centesimi al kw hehe soprattutto con le scarse capacità di prevenire trucchi per ricaricare a sbafo eludendo le letture etc ci sara per forza di cose una diminuzione della pressione in accise sul cittadino per rendere meno conveniente evadere finché non trovano una soluzione pratica, di sicuro non avverrà domani né tra 5 anni, se va bene (da noi) sarà tra più di dieci anni ma avremo prima l’esempio dei paesi nordici che son più avanti di molto nella conversione del parco elettrico per arrivare preparati

      • Alla fantasia non c’è limite. Potrebbero imporci una patrimoniale, tagliarci le pensioni, costringerci a pagare la sanità, o anche prelevarci un tot dal conto corrente nottetempo (è già successo). Ma che senso ha chiedercelo oggi, quando la vera sfida è convincere 40 milioni di automobilisti italiani a passare all’elettrico?. Ci vorranno almeno 30 anni e quindi le sue elucubrazioni mi sembrano un tantino premature. L’unica cosa a cui si sta lavorando è abilitare il dialogo fra l’auto elettrica in ricarica e la rete in modo da modulare il prelievo per stabilizzarla. In gergo tecnico questo si chiama un servizio ancillare, che verrebbe generosamente retribuito. Un vantaggio in più.

        • Che senso ha non chiedercelo piuttosto, ci stiamo preoccupando di muoverci per le emissioni su un arco di 30 anni e non possiamo chiederci come potrebbe essere il resto nello stesso arco temporale?
          Certo potrebbero accadere tutte le cose che dice, ma qua stiamo parlando di auto, parchi auto e costi delle auto, per non farci vedere accise aggiuntive potrebbero attuare una qualsiasi delle cose che ha detto ma… Non è la stessa cosa? I soldi che gradualmente diminuiranno come entrate sui carburanti da qualche parte dovranno essere recuperati, la cosa più facile è spostarli sulle auto elettriche ma nulla esclude che vengano presi altrove, ma cmq vengono presi
          Solo perché è una cosa negativa non bisogna liquidarla come una cavolata a cui pensare quando sarà tardi, in ogni caso i primi inizi li avremo tra non più di 7 anni quando cmq saranno in vendita praticamente solo elettriche con tecnologie nuove

          • Lei parte da premesse sbagliate: se la riduzione dell’inquinamento nelle città evitasse 60 mila morti premature all’anno le minori entrate sarebbero già ampiamente compensate dalle minori spese.

          • Come se benzina e gasolio fossero diminuite di prezzo negli anni.
            Passato poco fa davanti a 2 distributori di benzina, entrambi la benzina a 1,789€/l.
            Molto economica, non c’è che dire.

          • Massimo se evitasse 60000 morti annue …. sarebbero da vietare dall’oggi al domani.

            Ci scandalizziamo per la libertà sulle armi e relativi morti in America…ma…quanti sono i morti annui? Pochi in confronto….

            Eppure nessuno di noi vorrebbe vedere il fucile a pompa in vendita al Carrefour…
            Come limitano la mia libertà di comprare le armi che voglio senza pensarci su due volte per “soli” 15000 morti in usa (enormemente più grande dell’Italia, morti da inquinamento li leggo sui 200k), per la macchina e il riscaldamento domestico si considerano meno sti morti, sacrificabili a dispetto delle vittime delle armi che vanno evitate invece.

            Ovviamente le armi non sono un esigenzs indispensabile, la mobilità si.

    • Ha caricato poco più di 400kWh in 2 mesi, vuol dire circa 7kWh a notte. Direi che ci sta tranquillamente dentro anche con un contratto da 3kW.
      Ma anche volesse aumentare la potenza a 6kW ( 10kW, a parte rari casi sei obbligato alla trifase con altri costi di adeguamento impianto), a parte l8una tantum per l’innalzamento della potenza, la differenza mensile tra 3kW e 6kW è di poco inferiore a 6€.
      Il costo della materia energia non cambia, non ci sono più le differenze tra 3kW e potenze superiori, da circa un paio d’anni.
      Per il costo destinato a salire, la palla di cristallo non l’ha nessuno, quindi la rimando al commendo del sig. Degli Espositi.

    • Andando verso una mobilità 100% elettrica ci sarà il problema accise. Sono un gettito a cui lo stato non potrà rinunciare per cui verranno trasferite all’energia elettrica.

      • All’energia elettrica non credo, visto che l’80% dei consumi elettrici riguarderà ancora industria e abitazioni

  10. Una domanda forse stupida, ma in tutte le elettriche si può programmare l’orario di inizio carica dalla loro app? O è cmq il caso di prevedere a prescindere una buona Wall programmabile Così da dimenticarsi di accenderla a mezzanotte e interrompere prima delle 7 da lunedì/sabato per massimizzare (necessità kilometriche permettendo ovviamente) l’efficacia della f3
    Non pretendo che arrivi a prevedere i festivi ovviamente, ma in futuro potrebbe essere una di quelle accortezze sw che fan piacere avere

    • Dipende dall’auto. Ho ID.3 e la programmazione della ricarica nn funziona correttamente. (Carica a caso, non la percentuale voluta e alcune volte blocca la Wallbox…)
      Ho risolto la cosa con la Wallbox pulsar pro che permette la programmazione dell’orario di carica e anche della potenza di ricarica, regolabile a piacere dall’app sul telefono.
      Per cui si informi prima se l’auto che intende acquistare abbia la funzione e che non sia buggata. Ci sono vari forum su cui leggere.
      Cmq Id.3 in teoria al prossimo aggiornamento ota dovrebbe sistemare la cosa..speriamo

  11. Caricando sempre di notte con la wallbox…nel mese di ottobre ho consumato 310kwh e ho percorso più di 2000km…la differenza con la bolletta di settembre, senza auto elettrica, é stata di € 59.

    • Infatti: sono costi fissi che si pagano comunque. Aggiungere la ricarica di auto elettrica non aggiunge un centesimo

      • No, ci sono anche costi variabili in “Spesa per il trasporto e la gestione del contatore”.

        Comunque ho fatto i conti sulla mia ultima bolletta e il costo per ogni kWh in più è di 0,1234€ (ma ho una monoraria) che porta il costo del “pieno” a 6,17€

        Non che cambi molto…

  12. Articolo impeccabile !
    La ricarica domestica, soprattutto in fascia F3 e con un contratto di fornitura conveniente, ha costi che sono meno di 1/3 di quelli che si pagano presso le colonnine pubbliche.

    • Ogni tanto mi meraviglio del genere umano, sembra che sia tutto una cosa mai vista…
      Come quelli che con un pieno di diesel fanno 1.000 km e poi vengono qui a raccontare le loro prodezze. Noi tutti prima di avere una vettura elettrica, possedeva o una vettura normale e sappiamo tutto sul passato…
      Non serve che ogni volta ci ricordate che voi bla, bla, bla…
      Sono andato fuori tema scusate,
      solamente per dirvi che un piatto di pasta asciutta a casa ha un costo (ricarica domestica) mentre se mangio fuori, trattoria/ristorante ha un altro costo (ricarica pubblica), non ci vedo nulla di strano. L’imprenditore ha dei costi…

    • Con la mia tariffa mono-oraria fissa ho notato che il costo della bolletta non è aumentato da quando ricarico la mia EV (41 KWH di batteria) di rse anche perché ho un impianto fotovoltaico da 5,5 kWh che eroga di norma 3,5kwh alla mia ZOE quando è in carica…in sostanza 136€ bimestrali da cui levare 9€ di canone TV= €127 – costi fissi trasporto energia €24,53=102,47€-6,10 oneri di sistema=96,37: 41kwh = €2,35 circa a pieno di batteria…. calcolando che ho i pannelli e quindi molte volte ricarico a 0 finché non tramonta il sole:) Sono cattivo lo so, ma ai fans del termico continuo a ripetere di farmi sapere a che distributori regalano benzina, diesel, GPL o metano….mette la luce solare è regalata da milioni di anni ed è abbondante per ricaricare qualsiasi apparato elettrico grazie a semplici pannelli fotovoltaici 🙂

      • Luca te lo spiego così. Permettimi di descrive uno scenario immaginario solo per far passare un concetto. Un utente sta x comprare la Zoe r135 intens a 35900 euro. Autonomia dichiarata 390 km. All’atto del pagamento il concessionario gli dice che è uscita una nuova versione con autonomia pazzesca, 1500 km, a parità di tutto (peso, prestazioni) tranne che prezzo. L’acquirente, secondo te, quanto sarebbe disposto a spendere di più? 20000 euro? 15000? 10000? Certamente 5000 euro le caccerebbe se bastassero per avere una auto con autonomia di 1500 km. L’ho toccata piano.

        Quindi una ipotetica Zoe r135 intens+ da 1500 km di autonomia sarebbe un affare. E la pagheresti 41000 euro. Ti invidierebbero tutti, chi ha la Tesla, le Mercedes elettriche, tutti resterebbero a bocca aperta.

        Con 20000 euro ti porti a casa una clip GPL 101cv (casualmente con 1500 km di autonomia). Con la Clio GPL, 160000 km (vita media del veicolo) costano, esagerando, 10000 euro (distribuiti in 12 anni).

        Alla fine chi acquista la Zoe r135 intens, e anche la sua fantasmagorica versione da 1500 km a un prezzo favoloso (appena 5000 euro di più), anche se ricaricherà sempre gratis, costerà comunque diverse migliaia di euro più di una Clio GPL (che nei test euro NCAP è anche 5 stelle contro le 0 stelle della Zoe).

        • Hai proprio rotto. Chi ti autorizza a venire qui a dare dei deficienti a tutti i nostri lettori? Cambia il nickname in VaiGPL e modera i toni. Altrimenti smamma

          • Piuttosto ribatta e dimostri che ha torto , sulla storia NCAP non può , sul resto magari la manutenzione del GPL e maggiore della Zoe… poi scusi ma che modo e di trattare le persone?
            “Modera i termini” “smamma”, io non vedo insulti , se vuole una discussione tra fanatici faccia pure , ma così facendo si creerebbe una comunità di persone che si complimenta a vicenda senza più senso critico ( che serve sempre per aprire gli orizzonti) , come dico da sempre il futuro e elettrico ( e ne sono contento) , ma attualmente almeno alle nostre latitudini e una scelta di nicchia da ponderare bene.
            La saluto.

          • Parlavo con lei? Non mi sembra. Mi dica però se ha un senso infliggere ai lettori di Vaielettrico commenti chilometrici per dire che non hanno capito niente e che farebbero meglio a viaggiare in GPL.

          • @marco: che Enzo racconti storie fantasmatiche e arrivi a soluzioni barbagianne è stato dimostrato più e più volte. Il mio amico si sta portando a casa da Moreno Faenza una ZOE intens bianca a 26.300€. Io personalmente ho risparmiato più di 1300€ quest’anno rispetto alla Yaris e alla precedente auto prprio a GPL. Ho fatto simulazioni anche con la mia Panda a metano, il risparmio sarebbe stato minore (asesso non più dati i nuovi costi del metano) ma le 2 auto non sono confrontabili.

        • Il mondo si divide tra scettici e non.
          Anno 1960, avevo quasi 5 anni, i miei genitori avevano una piccola attività commerciale che li teneva impegnati dalle 8:30 fino alle 20:30, con 4 figli piccoli da crescere. Decisero di acquistare una lavatrice perché mia mamma non aveva pochissimo tempo da dedicare alle faccende domestiche. Quanta gente scettica che diceva: la lavabiancheria non serve a nulla, non lava bene, gli indumenti li lascia sporchi ecc. ecc.
          Oggi tutti hanno una lavatrice. Lo stesso discorso capitò nel 1966 con la lavastoviglie.
          Lascia le stoviglie sporche ecc. 1979, acquisto auto con impianto a gpl; quante me ne hanno dette: il gas scoppia, il motore si rovina, il gas è pericoloso ecc. ecc. I pericolosi sono gli scettici. Oggi ho la EV, e quante me ne hanno dette. Quando piove prendi la corrente, la corrente costa, le batterie durano poco, ecc. ecc. Io uso più la EV che la termica e mi rammarica il fatto che la EV stia andando solo adesso. L’avessi avuta 20 anni fa, avrei girato gratis, utilizzando l’energia dell’ufficio. Oggi, in pensione, la bolletta la pago io, ma ho i fotovoltaici. Ed anche se non ci fossero i fotovoltaici 100€ di gasolio al mese pesavano tanto. Oggi chiudo con 20€ alese di bolletta in più e 20 di gasolio. Risparmio 60€ al mese facendo la stessa strada. Ciò che non va nel mondo sono gli scettici convinti.

          • La corrente costa… vero, la paghi…. anche se. A volte te la regalano pure 🙂

        • Enzo, sa benissimo che il costo di acquisto e il carburante non sono i soli costi.
          Aggiunga alla sua GPL:
          – dopo 10 anni la sostituzione bombola (700€)
          – a 100.000 il cambio cinghia (500?)
          – candele, olio, filtro
          – pastiglie freni (le elettriche li usurano pochissimo)
          – frizione – cambio
          – bolli per 5 anni
          – assicurazione inferiore
          – 160.000 chilometri di inquinante, rumore, minori prestazioni (e il GPL in inverno è dal quinto chilometro in poi…)
          È ancora così conveniente?

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