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Quanto consumano le piccole elettriche: 500, Spring…

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Quattro piccole elettriche: dall'alto a sinistra in senso orario la Twingo, la VW e-Up, la 500 e la Dacia Spring.
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Quanto consumano le piccole elettriche? Un valore di riferimento c’è ed è il dato di omologazione WLTP: quanti km con quanti kWh? Vediamo con 5 citycar.

Quanto consumano le piccole / Confronto per km/kWh

quanto consumano le piccole
Tra le 5 “piccole” elettriche considerate, la nuova Fiat 500e è quella con più batteria (42 kWh di capacità) e autonomia (320 km.).

Premessa: il consumo di un’auto dipende da molti fattori. Dipende dall’efficienza dell’auto (motore, peso, penetrazione aerodinamica…) e dipende dall’uso che se ne fa. Da quanto siamo bravi noi a guidarla dal modo giusta e anche dove e quando la usiamo. Un’elettrica, si sa, è assai virtuosa in città, molto meno in autostrada. E in inverno, con il freddo, i consumi sono più alti che in estate. Insomma, tanti fattori soggettivi che rendono necessario rifarsi a test, come quelli di omologazione appunto, che sono tutti realizzati nelle stesse condizioni. E su percorsi misti, che comprendono tratti urbani, extra-urbani e autostrada. È da questi test che abbiamo tratto il dato di quanti km di fanno con un kWh di energia. Tenendo conto che il costo per kWh varia da un minimo di 20 centesimi (se ricarichi a casa) a un massimo di 40 cent (nelle colonnine pubbliche).

Quanto consumano le piccole / Vince la Dacia in arrivo

Nel confronto abbiamo inserito due modelli del Gruppo Renault ormai in arrivo. Sono l’attesissima Dacia Spring, la prima elettrica low-cost, , e la Twingo ZE, versione a batterie della nota citycar. La prima dichiara un’autonomia di 225 km con una batteria da 26,8 kWh, pari a una percorrenza di 8,395 km per kWh. La seconda si ferma invece a 180 km di range, con 22 kWh di batteria, pari a 8,181 km/kWh.

—- Misure, batterie, autonomia e consumi di 5 “piccole”—-

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Modello Dimensioni cm Batteria kWh Autonomia km km per kWh
Dacia Spring 373-162-151 26,8 225 8,395
Fiat Nuova 500 361-169-149 42 320 7,619
Renault Twingo ZE 360-165-164 22 180 8,181
Smart ForFour EQ 350-167-155 18 155 8,611
Volkswagen E-Up 360-165-150 32,3 260 8,049

Nella foto sopra la tabella: la Dacia Spring, in vendita a inizio 2021

Altra elettrica in arrivo è la Nuova 500, modello decisamente più pretenzioso dei due elencate sopra e in una fascia di prezzo decisamente più alta. Il Cinquino dichiara 320 km di autonomia con una batteria da 42 kWh. Fanno 7,619 km/kWh, pagando chiaramente il peso di batterie molto più capaci. La Volkswagen e-Up è appena sopra gli 8 km/kWh (per la precisione 8,049), con batteria da 32,3 kWh e 260 km di range. Ma la più virtuosa risulta essere la Smart EQ, nella versione a 4 posti Forfour per omogeneità di confronto. Qui l’autonomia è di 155 km con 18 kWh di batterie, pari a 8,611 km/kWh.

Morale: con 2,5-3 euro fai 100 km (ricaricando a casa)

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La Volkswagen E-Up: omologata per oltre 8 km con 1 kWh di energia.

Quanto consumano le piccole elettriche, dunque? Possiamo dire che siamo tra i 7 e gli 8 km per kWh. Con una punta di quasi 8,4 per la Dacia Spring, vettura low-cost super-essenziale anche nel peso. In soldoni questo significa che chi ha la possibilità di ricaricare a casa, magari la notte, con quest’auto spenderà una cifra di circa 2 euro e mezzo per percorrere 100 km. Gli altri modelli, Smart esclusa, arrivano al massimo a tre euro. Tenete conto che la ricarica domestica, a bassa potenza e in alternata, è l’ideale anche per preservare l’autonomia e la durata delle batterie. Conclusione: forse è tempo di iniziare a fare qualche conto su quel che si spende invece con una citycar a benzina. Considerando anche che le elettriche di fatto non hanno bisogno di manutenzione. Ancora tutti convinti che sia una follia pensare a una piccola elettrica?

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36 COMMENTI

  1. Su internet c’è un video di un tipo che fa il test di carica sulla sua eup di nuova generazione. Risultato: 15% di perdita in carica AC. Questo vuol dire che l’efficienza della vettura elettrica parte da 85% a prescindere dal fatto che il motore elettrico abbia un’efficienza del 95%… Poi c’è da considerare che la cc viene trasformata di nuovo in AC per i motori AC: altra perdita… Spero di essere smentito.

    • Non ti credo. Collega l’OBD all’auto e leggi quanta potenza viene aggiunta in batteria.
      Quando carico a 2100W finiscono in batteria 1450/1500 W.

      • Io uso un misuratore di potenza ed energia che “tira” fino a 3,7 kW a 240 V monofase.
        Misuro la potenza istantanea e misuro l’energia assorbita dalla wallbox in un determinato tempo durante la ricarica, come faccio per frigoriferi, lampadine, TV, ecc.
        Ho notato che quando l’indicatore di bordo segna che è quasi al 100%, la potenza assorbita cala fino a circa 300 W prima di sganciarsi.
        Confermo che a fronte di una carica completa di (circa) 14,5 kWh, l’assorbimento è di circa 15 kWh; non so che dirti . . . Non possiedo l’OBD e non lo compero per la Czero!

  2. Per quanto riguarda la ricarica da casa avete provato a misurare la “dispersione” di corrente rispetto a quanto realmente caricato nella batteria? Sul mio scooter elettrico ho misurato questo scarto nel 19%. Grazie.

      • Durante la fase di carica il consumo immediato che leggo sul display del misuratore di corrente è di 340 w/h. La carica completa si ha (come dichiarato dal costruttore) in circa 9h e 50 min. La misurazione l’ho verificata in carica da circa il 20% e poi ricontrollata dopo una ventina di minuti. Anche a me pare un pochino troppo. Mediamente su che valori percentuali dovrebbe essere questo “scarto”? Lo scooter è stato ingegnerizzato e prodotto in Italia, credo sia di ottima qualità.

        • stavo per aggiungere anch’io questo commento: quanto deve essere prelevato dalla rete per caricare 1 kWh con il carichino da 10A (o 8) o con una WB da 3,7 kW di potenza? L’efficienza di conversione AC-DC potrebbe confermare o ribaltare il risultato.
          Tanto per dirne una, la mia decennale iOn ha un’efficienza di ricarica del 70% con carica a 9A… portandola al suo limito di 14A si alza a quasi l’80%, ma non va oltre.

  3. Tenendo conto che il costo per kWh varia da un minimo di 20 centesimi (se ricarichi a casa)… WTF
    Io a casa ho la tariffa di 0.08 cent di giorno per kW e 0.04 di notte.
    Secondo me questi 20 centesimi arrivano da bolletta/kW consumati ed è sbagliato… Nella bolletta sono inclusi costo di trasporto + canone rai…

    • Vabbé, ma noi facciamo riferimento a quel che si paga veramente, anche nella benzina ci sono mille balzelli…

  4. Sono il felice possessore di una VW E-UP.
    Da quando ho questo mezzo ho maturato una certa sensibilità ai consumi; 7kWh/100Km la migliore performance (media), una più realistica 10kWh/100Km come media “ordinaria” e 16kWh/100Km con guida autostradale o “sprint”.
    Avendo anche l’uso di una Renault ZOE posso affermare che a parità di piede non faccio meglio di 14kWh/100Km come media “ordinaria” e 18/20kWh/100Km con guida autostradale/sprint (il maggior peso della ZOE si paga !!!).
    La E-UP ha una autonomia di 200-320 km, la ZOE ha una autonomia di 280/360 km; tutto incide lampade, temperatura, servizi di bordo (clima, radio, ecc.), pressione e tipologia gomme.
    Su una termica queste considerazioni passavano in secondo piano.

  5. La Dacia viene data come la migliore offerta sul mercato attualmente, quindi aspettiamo la prova reale su chi avrà la possibilità di acquistarla
    I dati teorici sono spesso confutati dalla realtà dei fatti

  6. Peccato che la E up sia stata tolta dal listino per eccesso di vendita!?!!?!?, e peccato che non sia mai stata resa noleggiabile/provabile dalla rete VW.

    Cosa pensano che la gente spenda i soldi scatola chiusa?

    Un’idea bisogna farsela, è un nuovo mondo, non è la stessa minestra del motore a scoppio del quale largo circa puoi immaginare quello che ti aspetta.

    Ma se non faccio il passo io che sono un fan dell’elettrico, figuriamoci gli indecisi e gli scettici.

  7. Credo ci sia un errore nel dato per la Smart ForFour EQ: 155/18 = 8,611 che la porterebbero ad essere la più virtuosa.

    A parte questa probabile svista, aumenti la quantità di batterie, aumenti il peso, il costo ed i consumi (per via del maggior peso da portarsi appresso). Diminuisci la quantità di batterie, diminuisci il peso, il costo e e i consumi. Questa è l’equazione che porta al difficile compromesso.

    • Grazie a Ivan e Paolo per la segnalazione, nella tabella era stato trascritto un dato sbagliato che ora abbiamo corretto, chiediamo scusa a tutti. Agli smartisti in primis.

  8. Noto un errore nell’articolo: la smart, con 155 km di autonomia wltp e 18 kwh di batteria, percorre una media di 8,61 km/kwh facendola risultare la più virtuosa del lotto.

  9. questo genere di articoli non colgono il problema reale. Lo sanno tutti che le elettriche consumano poco in termini di esborso per la manutenzione e per il consumo quotidiano.
    Il problema reale è il costo di acquisto!!! Ogni tanto salta fuori la notizia roboante che la macchina “xyz”, subito definita low cost, costerà meno di niente, e invece…. quando esce sul mercato europeo non è abbordabile senza incentivi, e anche con questi l’offerta non è appetibile per il grande pubblico!
    C’è qualcuno che non vuole che si passi all’elettrico, possiamo immaginare quali sono gli interessi di breve respiro che spingono in questa direzione…
    e tutti questi articoli sono solo folclore.

    • Francamente non capisco l’obiezione: facciamo tanti articoli sulle auto elettriche, non vedo nulla di scandaloso o addirittura folkloristico nel farne uno sui consumi.

    • Ma secondo lei, fare il possibile per evitare che la crisi climatica ponga fine alla presenza dell’uomo sul Pianeta è un “interesse di breve periodo”? Se i nostri aarticoli sono solo folklore, come potremmo definire i suoi commenti?

  10. Della Dacia spring non trovo il valore 0-100 o almeno 0-50 qualcuno lo sa?
    Io farei 100km al giorno (extraurbano e un 20km di autostrada) e mi piacerebbe molto ma forse è un po’ fiacca che dite?

    • Fiacca per cosa? Fregatene, è un mezzo di trasporto per spostarti da A a B, in questo caso (100 km al giorno x 5 gg = 2000 km al mese)

  11. Il risparmio energetico non è solo un risparmio economico ed ambientale…
    Se l’auto consuma meno serve meno tempo per ripristinare la ricarica e la batteria vive più a lungo.

  12. Relativizziamo.

    Non saranno certo differenze di mille metri percorsi in più o in meno per kWh a fare la differenza nella valutazione d’acquisto.

    Semmai l’autonomia e il prezzo.

    Ma alla fine, sono altri i veri metri di valutazione.

    Guardi la 500 ed è colpo di fulmine.

    Una spesa consapevole. Quella di avere qualcosa di più che le altre non possono darti: bellezza e fascino.

    Irresistibile 500.

    • 1000 metri in + o in – su 8000 rappresentano il 12,5 % in + o in -.
      La sostenibilità del trasporto elettrico è legata a questi numeri, che piaccia o no; in Vaielettrico molti articoli spiegano questo.

      • Se si vuole analizzare nel merito e in coerenza, allora si deve considerare l’aspetto fondamentale: i consumi reali a parità di percorso a velocità costanti.

        I consumi reali riflettono le condizioni di guida abituali non quelle ipotetiche dei ciclo WLTP.

        Nessuno guida in estate con il condizionatore spento.
        Nessuno guida d’inverno con il riscaldamento acceso.
        Pochi tengono spenta la radio o telefonano.
        E a quale volume si ascolta la musica?

        Queste variabili d’uso reali creano differenze sostanziali.

        Se nella scelta di un prodotto prevalessero 1.000 metri in più percorsi per kWh allora il marketing, il design, l’ergonomia, la scelta dei materiali, la qualità dei componenti e dell’assemblaggio, la pubblicità e la comunicazione sarebbero del tutto inutili.

        Chi sceglie una vettura la sceglie non per 1.000 km in più percorsi.

        Diversamente, avremmo vetture tutte uguali nelle rispettive categorie.

  13. Dico:
    I consumi “nascosti” in realtà si traducono:
    per le elettriche, in meno km/kWh nello spostamento successivo alla sosta
    per le “termiche”, a parte eventuali inconvenienti permanenti (batteria meno capace, marmitta corrosa, . . ) si traducono, ma non è facile un conteggio preciso, in un maggior consumo di carburante nei primi km del viaggio successivo.
    E’ così anche sulla mia Yaris ibrida: dopo una sosta prolungata (e al freddo) la prima cosa che fa è partire di termico per ripristinare la carica della batteria.
    Sbaglio?
    Saluti

    • Non mi risulta che dopo una lunga sosta le auto elettriche consumino di più. Al freddo sicuramente sì, ma anche se parti ogni mattina sotto zero (in realtà succede anche con le termiche ma ce ne accorgiamo meno).

      • Tecnicamente le batterie si scaricano un po’, bisogna tenerne conto soprattutto se si lascia l’auto ferma per lunghi periodi perché si rischia di danneggiarle se la carica residua era già bassa. Nell’arco di pochi giorni comunque mi risulta che l’autoscarica sia veramente minima.

  14. Da quello che capisco non vedo nessuna indicazione di quanto consumi l’auto “spenta”. Io ad esempio tengo l’auto (termica) ferma a volte anche 7-10 gg tanto che anche la normale batteria al piombo comincia a soffrirne. Posso sperare di vedere un’articolo dedicato a questi consumi nascosti?

    • No.
      La batteria al Pb si degrada se non è conservata perfettamente carica, con le batterie litio non hai questo problema.
      I “consumi nascosti” dovrebbero essere analoghi centraline, antifurti, …. Ma la capacità della batteria dell’EV è enormemente maggiore….
      Infatti tengo l’autoradio accesa in giardino per delle mezze giornate senza problemi.

  15. Direi che le utilitarie scontano la maggior incidenza dei consumi “fissi” degli ausiliari di bordo (luci, elettronica, klima, . . . ) rispetto alle berline medie. Nella pratica penso si possano attendere consumi inferiori: so e leggo di proprietari di Renault ZOE e di Peugeot 208 ed anche di Golf-e, soprattutto di Zoe, che tengono tranquillamente medie annuali di 9 – 10 km/kWh mentre la media WLTP dichiarata (Zoe R135) è di 7,6 km/kWh. Quattroruote fornisce costantemente valori di consumo reale più alti . . . . Forse gli elettro-drivers sono di indole più risparmiosa?

    • La sua osservazione, Cristiano, è molto interessante, e coincide a pieno con la nostra esperienza. Mi verrebbe da pensare che la guida risparmiosa stia diventando la nuova cifra distintiva dei drivers elettrici, così come la ripresa al semaforo o il Milano-Bologna in due ore spaccate erano la cifra di quelli termici. Se così fosse non ci troverei nulla di male. Anzi…

  16. Infatti ho comprato la Twingo ze perché mia moglie percorre 20 km al giorno tutti in città ed ho la possibilità di ricaricare a casa.

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