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Qualità scadente: i taxi olandesi all’attacco di Tesla

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Il garage della società di taxi dell'aeroporto di Amsterdam, con le Tesla parcheggiate.

Qualità scadente: la compagnia di taxi dell’aeroporto Amsterdam-Schiphol vuole fare causa a Tesla per i problemi riscontrati sulle 72 auto acquistate nel 2014.

Qualità scadente: chiesti danni per 1,3 milioni di euro

Sembrava un grande amore quello tra Bios-Groep (così si chiama la compagnia olandese) e Tesla. Le auto del costruttore americano sono in servizio già da sei anni (ne scrivemmo qui) e il matrimonio sembrava funzionare alla grande. I manager di Bios gongolavano per i bassi costi di esercizio e l’impareggiabile comfort delle Model S e delle Model X. E Tesla fruiva di una bella pubblicità gratuita, dato che Sciphol è uno degli aeroporti più trafficati d’Europa.

qualità scadente
La ricarica dei taxi Tesla nel garage di Bios-Groep, all’aeroporto di Amsterdam Schiphol.

Ma alla lunga l’idillio si è rotto: le auto hanno cominciato a manifestare difetti e il servizio (un punto debole di Tesla) si è rivelato scadente. Questo almeno sostengono i dirigenti di Bios, che ora hanno portato in tribunale l’azienda di Elon Musk, chiedendo danni per 1,3 milioni di euro (a suo tempo le macchine erano state pagate 5,4 milioni). Il sito DE24News (qui l’articolo)aggiunge poi che “la società probabilmente non ordinerà più auto  dal costruttore USA”. Senza abbandonare l’elettrico, dato che a Schphol si entra solo a emissioni zero: ha appena acquistato 5 Audi e-tron.

Ecco l’elenco dei difetti (anche al contachilometri)

Ma quali sono i problemi lamentati da Bios? Le auto afflitte da difetti, secondi la compagnia, sarebbero una ventina. In una si è guastato il servosterzo, un’altra ha avuto problemi con la trasmissione, altre ancora hanno avuto noie alle sospensioni. Ma il problema più delicato, per una compagnia di taxi, è che secondo Bios il computer di bordo della Tesla non registra correttamente la lettura del contachilometri. qualità scadenteGli olandesi temono che gli ispettori del fisco possano vederlo come un tentativo di frode. Lo staff della Tesla ha offerto una soluzione per correggere il chilometraggio rispetto alle discrepanza rilevata dai conducenti, manovra però vietata dalle norme olandesi. Altro rilievo: secondo Bios le Model S non avevano l’autonomia di almeno 400 km promessa inizialmente. Su questo Tesla ha rigettato l’accusa, sostenendo che il problema era legato all’uso troppo intenso da parte dei tassisti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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44 COMMENTI

  1. Non voglio discutere le qualità della Tesla, ma due conti in tasca come tassista li so fare. Ho una Dacia Lodgy taxi con 350,000 km. funziona ancora perfettamente, ha una versatilita incredibile. Il costo iniziale è irrisorio rispetto una Tesla, ma la cosa più incredibile è che il mio tassametro a parita di percorso segna lo stesso importo.

  2. La prima volta che salii su una Tesla fu proprio ad Amsterdam, all’aeroporto, era il 2014 o 2015, e ricordo che rimasi inorridito per la qualità approssimativa delle finiture (nella mia, si staccava l’intera guarnizione tra portiera e cielino).
    Rimasi anche impressionato da silenziosità e prestazioni, ma il conducente mi raccontò che ne avevano due ciascuno, in modo da caricarne una mentre usavano l’altra, perché con una riuscivano a malapena a fare mezzo turno.
    Immagino che da allora qualità ed autonomia saranno migliorate di molto.

  3. Leggendo i gruppi internazionali di tesla non mi stupisco… i problemi ci sono e sono legati alla limitata esperienza nel produrre auto.. inoltre le batterie hanno ancora molta strada da fare… e questo vale per tutti i produttori , sarebbe onestà intellettuale dirlo apertamente.

  4. Certo che 6 anni di servizio non sono pochi. L’utilizzo come taxi e’ molto stressante per tutti i componenti. Sarebbe interessante sapere il chilometraggio di queste autovetture.

  5. Non è che Elon Musk sia il più invidiato uomo sulla terra per il suo genio e la sua sregolatezza? Non è che le grandi case automobilistiche non sappiano più che pesci pigliare per fermare questo fenomeno? Ma secondo voi, un imprenditore di questo livello perde la faccia per 1,3 milioni di dollari, avendo un capitale proprio di oltre 100 mdi? Sono d’accordo sulla eccezionalità del valore delle sue azioni ma, è altrettanto vero che l’auto elettrica rappresenta UNA delle sue tante attività, tutte geniali e funzionanti. La NASA si appoggia a lui, vi pare poca cosa? Magari ci fosse un italiano che, con quel potere economico, dichiarasse di lasciare una regione a statuto ordinario per spostarsi in Alto Adige! Lui, spero lo sappiate, ha appena deciso di spostarsi dalla California al Texsas per motivi analoghi. Forse il famoso Apple di Steve Jobb non aveva problemi iniziali? Il fatto è che Musk ha una marcia in più degli altri e ci mette la faccia, oltre ad aprire in continuazione enormi fabbriche in tutto il mondo e dar lavoro a migliaia di persone.

    • Le “geniali” attività di elon musk dipendono TUTTE dall’aiuto pubblico. Space X? Appalti pubblici dalla NASA (dalla NASA eh, gente che 50 e più ani fa ha mandato l’uomo sulla Luna…..però guarda caso non riesce a fare un razzo a costi ragionevoli che faccia un tragitto che è UN CENTESIMO del Saturno 5….ma andiamo oltre), sostegno finanziario e politico per l’auto elettrica, buchi sottoterra che richiedono cooperazione con il pubblico.

  6. So per esperienza personale perché fanno meno di 400 km di autonomia….i tassisti di Amsterdam corrono come i pazzi….siamo partiti da Schipiol in 5 stracarichi di bagagli e nella salita quasi verticale della prima rampa la model S 100D ebbe una accelerazione MOSTRUOSA…il mio stomaco era ancora alla uscita dell’aeroporto…si bevve i 15 km fino ad Amsterdam in un lampo, con continue accelerazioni sul filo dei 180 all’ora…non gli dissi niente solo perché godevo come una scimmia per quelle prestazioni

  7. I moderni taxi di Londra sono comodi, pratici, risparmiosi e indistruttibili.
    A fine 2019 a Milano salito prima volta su taxi RAV4 Ibrido , fantastico che ripresa e andare in tangenziale, su in 4 con i trolley e zaini. TESLA ad Amsterdam pioveva e sembrava di sentire l’acqua entrate dai parafanghi posteriori, insonorizzazione ZERO !

    • Buonasera. Probabilmente sentiva l’acqua proprio perché non poteva sentire altro.
      Circa le ibride in generale, a fronte di prestazioni che non sono paragonabili a nessuna Tesla (vagamente gli sta dietro qualche top car, e sottolineo dietro), sono comunque degli ottimi compromessi, ma tali rimangono. Alla fine, quando serve potenza, si va a benzina.

      • Buona sera sig. Benassi, la realtà che una nota rivista di automobili ha provato la tesla S, e l’indice di articolazione (metro per misurare il disagio acustico nell’abitacolo) oltre gli 80 km/h è risultato peggiore di quello di una Tiguan. La saluto e le auguro buona serata.

        • Buonasera. L’unica rivista che prova l’indice di articolazione in modo scientifico e non a orecchio ha il grafico della Tesla Model S P90D che parte dai 100 km/h. E tale indice decade solo oltre i 140/150 orari.
          Solo per il fatto che non c’è un motore tradizionale, il rumore non può essere confrontabile.
          Io ho provato la Model S per oltre un’ora a Peschiera Borromeo e all’interno l’unico rumore “a orecchio” udibile era un sibilo lontano dal motore e il rotolamento dei giganteschi pneumatici.
          Una buona serata anche a lei.

          • “Solo per il fatto che non c’è un motore tradizionale, il rumore non può essere confrontabile.” Questo lo dice lei e non è affatto così. Le prove strumentali dicono altro. Ma del resto lei ha già scritto che le quotazioni sono false, quindi mi aspetto che ignorerà anche questo.

  8. In questo periodo sto testando diversi veicoli elettrici, dalla Tesla Model S, alla ID.3, dalla Renault Zoe al Nissan E-NV 200 Evalia. Trovo caratteristiche comuni: un bello scatto da fermo, una guidabilità molto buona data dal baricentro basso, agevolato dalla presenza in basso delle batterie.
    In Tesla si trovano certamente difetti di finitura, se paragonata alla migliore produzione tedesca. Ma il livello di prestazioni non è paragonabile con nulla di terrestre.
    Io sono presidente di un consorzio di taxi: il tipo di utilizzo che facciamo del veicolo fa consumare tutto, qualsiasi componente meccanico e qualsiasi componente della carrozzeria, inclusi pesantemente gli interni.
    Se dopo 6 anni di utilizzo escono difetti… Beh, nessuno è perfetto: qualcuno vorrà dirmi che una Classe E o una A6 o un serie 5, dopo percorrenze medie da 80/90.000 km/anno, usate da taxi, a 6 anni di età sono esenti da difetti?
    Come mai non fa notizia che un Mercedes Classe E, con 400.000 km., costata 70.000 € da nuova, valga a 5 anni 6/7.000 €, sebbene in condizioni perfette e totalmente tagliandata, ma quando si fa un’ipotesi di leasing, Tesla Model S a 5 anni e 400.000 km. viene ipotizzata a 30.000 € di valore residuo?
    Mi spiegate perché ogni virgola emerga dalle Tesla fa il giro del mondo e il più grande scandalo dell’industria automobilistica del dopoguerra denominato Dieselgate, sia stato sui giornali da Natale a Santo Stefano? Forse perché il gruppo VW è il più grande investitore pubblicitario privato?
    Io vorrei articoli con dati precisi, chilometraggi, rotture, manutenzioni effettuate: una società che si lamenta di 20 veicoli su 72 con difetti che l’articolo riporta in modo decisamente impreciso e nel frattempo ci informa che ha già cambiato fornitore, che credibilità ha?

    • Guardi, per anni siamo stati accusati di essere dei tifosi di Tesla (e, comunque, ribadisco che Elon Musk ha fatto cose straordinarie). Adesso ci si accusa di dare addosso a Tesla perché diamo una notizia come questa? Abbiamo lettori abbastanza adulti da sapere che in caso come questi le cause possono essere anche strumentali, ma non siamo noi a deciderlo: sarà un tribunale ad Amsterdam. E, se e quando ci sarà una sentenza, ne daremo conto, nel bene e nel male. Quanto alla Mercedes Classe E, noi ci chiamiamo Vaielettrico.it e ci occupiamo di veicoli elettrici.

      • Gentilissimo Dott. Tedeschini, la seguo fin dalla Sua direzione di 4R e so che gli argomenti che tratta li tratta a prescindere, come ogni buon giornalista dovrebbe fare.
        La sintesi del mio messaggio può aver dato adito a pensare che io vi accusi di dare addosso a Tesla: non è così.
        Ribadisco quanto ho scritto: Tesla, per mille motivi, è un corpo estraneo rispetto alle storiche e titolate industrie tradizionali e credo sia indubbio che il risalto che hanno le notizie riguardanti Tesla non si riscontra per gli altri produttori, soprattutto se queste sono negative.
        Per la Sua chiosa finale: su Vaielettrico non mi aspetto di trovare nessun trattato sulla classe E, ma è di tutta evidenza che ognuno di noi utenti che migrerà prima o poi all’elettrico deve avere dei parametri di riferimento e, tra le altre cose, la curva di svalutazione è un dato fondamentale per chi usa l’auto come strumento di lavoro.
        Basandosi sulle testimonianze dei proprietari e sulle quotazioni che appaiono nei siti specializzati dell’usato, Tesla è mediamente un veicolo con assai pochi difetti e irrilevanti usure, oltre a quotazioni residue che fanno impallidire la triade germanica.
        Una società che si è affidata a Tesla per il suo parco aziendale e dopo anni lamenta difetti come quelli descritti nell’articolo, molto probabilmente ha legittimi obiettivi, ma molto diversi dall’informare.

        • Grazie per gli apprezzamenti e per gli argomenti che introduce, di grande interesse. Solo un appunto, non per amore di polemica, ma perché credo che sia un dato interessante: l’offerta di Tesla sul mercato dell’usato è ancora modesta, da qui quotazioni decisamente sopra la media. Aspettiamo qualche annetto e vediamo, lo dico senza nessun pregiudizio né a favore né contro, ma solo per avere un riscontro più oggettivo.

          • Certamente, essendo un oggetto molto ricercato da usato, ha valori che possono senz’altro essere influenzati dalla scarsità di offerta. Solo il tempo ci dirà quanto effettivamente valgono.
            Tuttavia ad oggi, pur presentando difetti di assemblaggio inusuali per chi è abituato al prodotto tedesco, le Tesla sono oggetti sostanzialmente unici. E anche questo credo che sia uno dei motivi delle loro iper valutazioni.

        • Buona sera, ho letto i suoi commenti e non sono assolutamente d’accordo sul valore resido di tesla. Recentemente una nota rivista di automobili ha provato vendere una tesla S P 85 del 2013 con 174.000 km al concessionario di Peschiera Borromeo, per acquistare una nuova S long range. Risultato: offerta di 12.200 euro. Un concessionario di altra marca si è anche rifiutato di ritirarla. Buona serata.

          • Buonasera.
            Tesla, a quanto ne so, non ha concessionari. Sono tutte filiali.
            Per quanto riguarda il caso specifico, posso anche credere a quanto ha letto sulla rivista e sarà senz’altro così.
            Io, dopo 18 anni da rappresentante nel settore automobilistico e 10 da tassista con frequenti cambi di vetture, posso tranquillamente affermare che le quotazioni reali dei veicoli non sono nei saloni o nelle concessionarie. Posso portarLe ad esempio il mio penultimo taxi.
            Mercedes Vito 114 CDI Long, adeguatamente accessoriato e allestito per il trasporto di persone a ridotta mobilità: 60.000 € tondi di valore di acquisto, al netto di tutti gli sconti, nel 2015. Nel 2019, con 315.000 km., in condizioni perfette di carrozzeria e totalmente tagliandato in Mercedes, mi venivano offerti € 7.000 da ben 4 concessionarie Mercedes diverse per acquistare un MB classe V da 72.000 € di valore a nuovo scontato. Non l’ho venduto.
            Un anno dopo, a maggio scorso, con quasi 400.000 km., sempre in perfette condizioni e con ulteriori tagliandi eseguiti, è stato venduto a € 18.500 a privato. Con un po’ meno chilometri (diciamo intorno ai 200/250.000) si trovavano nelle concessionarie a 23/25.000 €.
            Come devo giudicare i 7.000 offertimi?
            Alla fine, come può vedere, il problema non è Tesla. Il problema è un sistema di valutazione che azzera il valore dei veicoli e questo sistema di valutazione, che ormai monopolizza i terminali dei saloni, è edito da un’azienda che periodicamente si accorda con i rappresentanti delle reti concessionarie e i responsabili delle case non certo per fare gli interessi dei clienti.
            Buona serata anche a Lei.

  9. Potrebbe essere una fake , mi sembre strano saranno tesla con 300-400000km , 400km autonomia normale però sarà batteria normal che in tesla danno x 420 km voglio vedere se le audietron andranno meglio ma sti olandesi

  10. Errata corrige.

    Nell’articolo si rileva che una Tesla ha avuto problemi con l’albero di trasmissione.
    Ciò non è possibile perché tutti i modelli Tesla dalle Single Motor RWD, Dual Motor AWD, alle Tri Motor AWD non hanno albero di trasmissione per ovvie ragioni tecniche.
    La trasmissione alle ruote è esercitata dal differenziale, semiassi e giunti omocinetico.

    Sarebbe inoltre interessante sapere quanti km hanno percorso le vetture.

    “Tutto quello che non c’è, non si rompe”
    Henry Ford

  11. 6 anni di taxi ,
    ma con le termiche controllo sospensioni e un grafitaggio non si fa ogni 5 o meno anni
    sopratutto in zone con neve e ghiaccio come l’olanda ?
    perchè non farlo sulle elettriche

    sul chilometraggio rimango basito , non cè il gps , galileo (gps europeo più preciso di quello normale ) che rendono OBSOLETI i tachimetri elettro meccanici ?

    • Vogliate perdonarmi, sapete che sono propenso a criticare le auto elettriche, pur senza mai denigrarle, ma, c’è qualcuno che si è accorto della cosa peggiore in assoluto?
      “secondo Bios le Model S non avevano l’autonomia di almeno 400 km promessa inizialmente. Su questo Tesla ha rigettato l’accusa, sostenendo che il problema era legato all’uso troppo intenso da parte dei tassisti” ma quale casa automobilistica con un minimo di serietà al mondo risponderebbe così, oltretutto garantendo 8 anni di garanzia alla batteria? Se c’è un problema si indaga e se l’utente ha fatto un uso corretto del mezzo di sostituisce il pezzo difettoso, non si rigetta il reclamo all’acquirente facendolo passare come la causa del male.

      • Concordo con G.R ma guardando il precedente articolo “https://www.vaielettrico.it/i-taxi-di-amsterdam-felicemente-tesla/” sembra che in quattro anni abbiano percorso dai 250 ai 300000 km, quindi quella che ha percorso meno chilometri in sei anni è arrivata a 375000 km quindi, se non ricordo male, la garanzia è si di otto anni, ma di “soli” 240000 km. Forse sono state usate molto di più di quello che si pensasse?

        • concordo
          imho ci hanno provato ..
          dopo 240.000 km l’autonomia scende

          c’è un utente model S,detetentore del recor km con tesla, che ne ha cambiate 4 di batterie in unmilioneduecentomila km
          praticamente una batteria ogni 300.000 km

        • Bisogna però dire che non viene specificato dopo quanti km si sono iniziati a vedere i primi cedimenti della batteria. Senza questo dato è difficile trarre una conclusione sulla correttezza o meno della risposta di Tesla. Un controllo, però, andrebbe per lo meno fatto, almeno per dimostrare a chi ti ha acquistato parecchie auto che ci tieni a lui. L’esito poi può essere lo stesso, ovvero che l’elevato chilometraggio ha diminuito l’autonomia, ma l’acquirente sarà comunque più contento che ti sei dato la pena di metterlo nero su bianco. Tesla però non è nuova a queste cose, è già avvenuto più volte con altri difetti che la casa californiana senza nessun controllo ha subito additato i clienti come cattivi utilizzatori, a volte sicuramente a ragione, a volte forse no…
          Secondo me, e qua siamo anni luce di distanza, sotto questi aspetti Tesla ha ancora moltissimo da imparare da mercedes, Audi e bmw. Se si vuole essere un marchio premium, l’auto 1) deve avere una qualità costruttiva (almeno da nuova) impeccabile 2) il cliente ha sempre ragione e va trattato come fosse un reale. Questi due aspetti fanno una differenza abissale, sopratutto in Europa dove le persone sono molto più attente a questi dettagli.

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