Quali auto posso ricaricare dalla presa Schuko? Tutte ma…

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Ricarica domestica, modalità e costi: sono le domande di Valerio, chiaramente ai primi approcci con la mobilità elettrica. Per scriverci: info@vaielettrico.it.

punto interrogativoSe possibile vorrei un paio di informazioni dal sito che reputo più obbiettivo e corretto sulla mobilità elettrica. 

La prima è quella di conoscere quali auto elettriche è possibile caricare con la presa schuko in garage.

La seconda è capire, quando parlate di tariffe casalinghe, se vi riferite al costo dell’energia netta, es.20 centesimi, senza il costo del trasporto e le accise e altre aggiunte. Perché il mio lordo netto è quasi il doppio .Valerio Ghislanzoni

presa shucko
Ricarica con una normale presa Schuko

Dalla presa Schuko a proprio rischio e pericolo

Risposta- Tecnicamente tutte le auto elettriche si possono ricaricare in garage da una normale presa Schuko, utilizzando il caricatore d’emergenza in dotazione. Non tutte le case auto lo forniscono ma si trova su Internet  a poche centinaia di euro.

Il problema è un altro e riguarda la sicurezza della presa e le condizioni dell’impianto a monte. Sottoposti a un utilizzo sistematico e per molte ore consecutive potrebbero non reggere allo stress e provocare pericolosi cortocircuiti. Nei garages privati di abitazioni monofamiliari o di piccoli condomini  è sconsigliato ma non è proibito. Insomma, può farlo ma a suo rischio e pericolo.

Nelle autorimesse di grandi condomini sottoposti alla disciplina di Prevenzione Incendi (CPI) è invece espressamente vietato. In questo contesto la ricarica di auto elettriche è consentita solo con impianti fissi dedicati (wallbox) installati e certificati da personale accreditato.

Come calcolare il costo della ricarica domestica

Le tariffe elettriche ad uso domestico sono composte da numerose voci, alcune variabili e altre fisse. Per calcolare correttamente il costo della ricarica lei dovrebbe escludere i costi fissi, che pagherebbe comunque per tutti i consumi elettrici di casa, limitandosi a considerare quelli variabili (materia prima energia, trasporto e relativi oneri fiscali).  Malcontati dovrebbero essere tra 20 e 30 centesimi a kWh, a seconda dei contratti con il fornitore.

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Visualizza commenti (1)
  1. Le spine di casa supportano 16A, erogando 3kw di potenza. Ameno che non si abbia il contatore da 6kw difficilmente si caricherà a 16A. Il pericolo non sono i corto circuito, ma il sovraccarico di corrente dovuto al calore . Se l’impianto è stato fatto a regola d’arte da un elettricista e non da tuo cugino puoi stare tranquillo.

  2. Il carichino è tanto quanto una wallbox, ne vendono anche da 7kw e con funzioni avanzate, come già commentato ciò che cambia è lo stato dell’impianto, sezione fili, massa, lunghezza fili, termico.
    Ma una cosa importante di cui pochi (nessuno) parla è “l’efficienza”, il carichino non centra nulla, ma l’auto in carica ha elettronica, ventole e chissà cosa in funzione, caricare a bassa potenza significa che una grossa percentuale dell’elettricità va ad alimentare “altro”.
    La mia B250e ha una batteria da 10,9kwh netti, a 4ah (1,1kW) richiede fino a 15,8kwh, a 8ah 12,4ah.

  3. Forse io sono un incosciente ma sono quattro anni che ricarico tutte le notti in alternanza una Citroën eC4 (1,8kwh) oppure una Mini(1,4o2,3) avendo semplicemente e preventivamente fatto controllare amperaggio della linea dedicata (16) e sezione dei cavi (2,5) .

    1. E lunghezza dei cavi…
      1,8kw non sono tanti, ma per tante ore e su grandi lunghezze può mettere sotto stress l’impianto, il.filo.
      Io carico a 2,2kw, ho messo un temporizzatore a 4 ore e non carico ogni sera.
      Inoltre controlla quanta elettricità serve per ricaricare a 1,8kw, la mia ha 3 livelli impostabili, ma a 1,1kw ho scoperto che consuma il 40% in più, credo per via dell’impianto di raffreddamento delle batterie (ci sarà un motorino da 4-500W).

  4. Suppongo che il discorso vale anche per le ibride plug in. O c’è differenza avendo una batteria più piccola?

    1. Ciao, no, la capacità della batteria non influisce
      È l’amperaggio quello che conta, cioè a quanto “spari” la ricarica.
      Le schuko non reggono amperaggi alti.
      Io per tranquillità mi sono fatto montare cavi dedicati da 10mm e una presa industriale, in attesa di montare la wallbox.
      A me serviranno poi tutte e due, avendo in programma di prendere altre 2 bev entro tutto il prossimo anno al massimo.

      1. Guardi, che le shuco non reggono amperaggi alti è una bugia continuamente ripetuta ma che non diventa verità. La shuco è omologata per 16 A e quella è la corrente che regge. Che in potenza fanno 3 kW. Io carico da 5 anni con un carichino con presa shuco e funziona tutto perfettamente. Dal contatore alla presa ho portato una linea da 10 mmq ( per il cavo conta la sezione che si misura, essendo un’area in millimetri quadrati non millimetri). La presa shuco la ho comprata nuova e di buona qualità, non una cinesata. Se non lo avete ancora capito quello che succede con la wallbox è la stessa cosa che succede col carichino: la linea elettrica di potenza viene connessa direttamente all’auto tramite un relè. Quello che cambia è solo la parte di gestione dei comandi , una wallbox può essere più sofisticata a livello di software, tutto qui. Quindi se si infila una shuco in una presa in ottime condizioni con una linea adeguatamente dimensionata non succede assolutamente nulla, non serve la wallbox, ovviamente per potenze fino a 3 kW.

      2. Diciamo che non è la dimensione della batteria che conta ma i km che fai… ma in pratica se prendi una phev fai pochi km, non carichi ogni gg e per brevi periodi, se hai una bev… beh non so quanto la batteria goda essere caricata come una phev e l’alternativa è lasciarla attaccata molte più ore… immagina lasciare il phon acceso 10-12 ore, non dico il calore, ma il carico sul filo. Il fornello a induzione, che è l’unico elettrodomestico che può funzionare ore a carico costante, deve essere cablato separatamente con un suo magnetotermico.

  5. Buongiorno, volevo aggiungere una mia risposta al dubbio di Valerio su quali auto si possono ricaricare con la schuko. Da l’utilizzatore del cosiddetto “carichino “ da 4 anni posso confermare che si può caricare qualsiasi auto con dei IMPORTANTI PERÒ: – la più importante è la sezione dei fili all’interno della schuko che deve essere dí almeno 2,5mm. Tenendo presente che questa sezione supporta al massimo 16 ampere, ti consiglio di non superare i 12/13 ampere. Io al tuo posto ( per contenere la spesa) mi farei installare una linea dedicata ( con fili da almeno 4mm) con protezioni e una presa industriale ( quelle blu per intenderci) e sei più tranquillo.

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