Q&A, le nostre risposte alle vostre domande. Oggi pubblichiamo il quesito di Lorenzo, che possiede una Mitsubishi MiEV del 2010 con batterie che assicurano solo 48 km di percorrenza. E di un altro lettore interessato alla nuova Renault Twingo che vorrebbe lumi sull’autonomia dell’auto in inverno.
Q&A / La MiEV ha solo 48 km di autonomia, che fare?
Spett. Comunity, guido una i-miev ormai di dieci anni. Purtroppo, dopo anni di piccole soddisfazioni, è arrivato il momento di affrontare il problema della sostituzione delle batterie. Ora la mia auto mi regala 48 km di autonomia, divenuti un po’ pochini per una gestione urbana dell’auto e della vita di tutti i giorni. Ho provato a contattare diversi magazzini Mitsubishi, trovandomi davanti ad una richiesta di soluzione mai proposta da nessuno. Vorrei cambiare tutto il pacco- batterie con una nuova versione, sperando anche di riuscire ad avere batterie anche più prestanti in termini di autonomia. Niente, poi riuscendo a contattare un dirigente della casa automobilistica, lo stesso mi ha dato il prezzo che era stabilito nel 2009 al momento del lancio dell’auto, 14.000 euro. Incredibile. Forse questa persona mi ha dato una risposta sconveniente. Ma di sicuro spostando la mia possibilità di acquisto di un’altra auto, in famiglia, di marca diversa dalla Mitsubishi. Voi siete una Comunity importante e rispettata, e chiedo a Voi se potete avere qualche informazione a riguardo della sostituzione dell’intero pacco batterie. Mi dispiacerebbe molto dover rottamare un’auto perfetta negli interni e nel motore, solo x un’esaurimento delle batterie. Lorenzo R.
Q&A / Risposta: serve un servizio di sostituzione
Lorenzo solleva un tema molto importante: che fare con le prime auto elettriche vendute all’inizio del decennio scorso. Tra cui questa furbissima Mitsubishi MiEV, una vera pioniera nel settore, da cui Peugeot e Citroen trassero le loro IoN e C-Zero. È chiaro che il prezzo richiesto dalla Mitsubishi è impraticabile: con 14 mila euro, grazie agli incentivi, oggi si acquista una citycar elettrica nuova. La Twingo, per esempio, parte da 22.450 euro, da cui togliere sconti e 6 mila euro di incentivi. Purtroppo non siamo a conoscenza di aziende che effettuino la sostituzione delle batterie esauste di queste citycar, ma magari la community ci aiuta a individuarne. Per questo tipo di operazioni potrebbe nascere un business utile per tutti. Per le aziende, dato che le auto su cui fare questo intervento aumenteranno colo passare degli anni. Per i clienti come Lorenzo, che giustamente non vorrebbero demolire un’auto che per il resto è in ottimo stato. E per l’ambiente, dato che eviteremmo di rottamare veicoli che ancora possono fare molta strada.
La Twingo d’inverno che autonomia ha?
Salve, approfitto della vostra disponibilità per una domanda. Dobbiamo cambiare la seconda auto di casa, rottamando una vecchia Smart. Pensiamo a un’auto più spaziosa e abbiamo visto sul sito la nuova Twingo, ma mi hanno messo in guardia su un aspetto. È vero che d’inverno col pieno si fanno molti meno km che d’estate? Rinaldo T.
RISPOSTA. È vero, Rinaldo, questo è un aspetto da considerare. Le batterie, col freddo, hanno una resa inferiore, che si traduce in un’autonomia di percorrenza minore. Quanto minore? dipende da modello a modello a modello. Mel caso della Twingo, la Renault correttamente sul suo sito pubblica una tabella con tutti i dati tecnici, tra cui il range reale estate-inverno. L’abbiamo riprodotta qui sotto.
Come si può vedere, nell’ultima riga si parla di un’autonomia media reale di 180 km d’estate e solo 110 d’inverno. Parliamo di autonomia media, il che significa che la Twingo rispetto a questi dati ne fa di più di km in città e ancora meno in autostrada. È probabile che si tratti di una stima prudenziale, per non andare incontro a contestazioni, me è meglio prenderne atto prima di brutte sorprese.
- La casella di posta info@vaielettrico.it è aperta ai vostri quesiti. Nelle prime puntate di questa rubrica di Q&A abbiamo risposto tra l’altro ai dubbi sulla Citroen Ami (qui) e sugli optional della Volkswagen ID.3 (qui)
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Argomento interessante
Domanda per Lorenzo: gentilmente, quanti km ha percorso in totale!
Renault Twingo: 23000 auto per un’auto che ha 110 km di autonomia per 3 mesi l’anno, 180 km per altri 3 mesi, e nei restanti 6 un’autonomia (facendo una media) di 145 Km. Autonomia media annua: 145 km. Dopotutto guardacaso è quello che esce fuori da una banale proporzione: se la iMiev con batteria da 16 kwh garantiva 106 km secondo il ciclo wltp, la batteria da 22 kwh della Twingo come fa a garantirne 180 o 190? Basta applicare una proporzione: 16 kwh : 106 km = 22 kwh : x x = 147 km. Toh, ci ero andato vicino, ho sbagliato di 2 km …
Se la Miev, con batteria da 16 kwh, dopo 10 anni ha 48 km di autonomia, la Twingo con batteria da 22 kwh, dopo 10 anni, ne avrà 66 (16 kwh : 48km = 22kwh : x x = 66km). Un affare.
La Miev nasceva con un’autonomia di 106 km. Dopo 10 anni ha avuto un calo del 55% (106:100 = 48:x x=45 quindi il calo è 100%-x = 55%). Applicando lo stesso calo anche alla batteria della Twingo l’autonomia sarà di 66 km (di più d’estate, di meno in inverno). Si accettano scommesse.
Non è così semplice, Enzo. Capisco che il dato dell’autonomia residua della MiEV colpisca, ma stiamo parlando di una macchina di 11 anni fa, nel frattempo le batterie sono migliorate moltissimo, nella densità energetica e anche nella durata, con un degrado molto più lento.
Intanto io ci vedo un bel problema legale di base, perché, nei fatti, un prodotto non ha una data di scadenza (non è uno yogurt) e se ce l’ha deve essere ben evidenziato al consumatore/acquirente.
Se io vado in un concessionario Kia e mi viene offerta un’auto con 7 anni di garanzia, io non penso che l’ottavo o il decimo anno l’auto muore o c’ho da affrontare 15000 euro di spesa (una cosa è la normale manutenzione, un’altra è dover gettare l’auto perché il costo per ripararla è superiore al valore del veicolo). Se la Kia all’ottavo o decimo hanno ha un problema che si risolve con una spesa da 15000 euro, credimi io vado in giudizio e vinco la causa anche perché non è un caso fortuito o straordinario, è quasi un caso “programmato”, ovvero la casa sa che dopo tot anni dovrai affrontare una spesa del genere. La domanda è: il consumatore è stato informato? Lo sapeva? Al signor Lorenzo R è stato detto che dopo 10 anni avrebbe dovuto spendere 15000 euro per poter tornare ad utilizzare l’auto con le caratteristiche descritte al momento dell’acquisto? Ti rispondo io, il consumatore non lo sa. C’è una Volvo P1800 che ha percorso 5 milioni di km e cammina ancora. E non importa se la Mitsubishi ha scritto piccolo piccolo nel contratto che c’è un componente costosissimo soggetto ad usura, né importa se i media ne hanno parlato: il consumatore deve essere assolutamente informato in modo adeguato. Mia moglie è un avvocato civile che ha il vizietto di vincerle tutte le cause (tra l’altro lavora per una famosa associazione dei consumatori), sarei curioso di sottoporglielo un contratto di acquisto di una Miev per vedere l’informativa resa, la firma sulle clausole vessatorie, etc. Già così su 2 piedi ci sono il 50% di probabilità di vincere in giudizio la causa contro la Mitsubishi … (preciso: non la sto proponendo né sto cercando clienti per mia moglie, sto facendo un ragionamento a voce alta)
Vorrei ricordare che le nuove batterie sono garantite 8 anni o 150.000 km mentre le vecchie erano garantite 5 anni o 50.000 km. Un motivo ci sarà, no? Giusto un briciolo di sviluppo tecnologico…
Inoltre i 16 kWh della iMiev sono in realtà 14,5 netti, come i 22 reclamizzati della Twingo sono in realtà 21,2 netti. All’epoca del lancio della iMiev il WLTP neanche c’era. E’ arrivato con l’ultima versione, con batteria da 14,5 kWh lordi e 13,5 kWh netti (80 moduli) e corrisponde a 100 km esatti.
Una cosa è la garanzia, un’altra la morte “certa”. Un cellulare/elettrodomestico è garantito 2 anni, se al terzo – da prassi – richiedesse nei fatti sempre una sostituzione ci sarebbe un bel problema legale. Un conto dunque è la garanzia (ovvero il servizio di riparazione/sostituzione offerto da una casa nei od oltre i limiti di legge), un altro è l’informazione sull’obsolescenza (“programmata” o “naturale”) che va resa all’acquirente. E non si può partire dalla presunzione di conoscenza: lo sapeva o avrebbe dovuto saperlo il signor Lorenzo R che la sua batteria avrebbe dimezzato la durata dopo 10 anni? Presumibilmente no, presumibilmente neanche Mauro Tedeschini e il resto della redazione (mi scuso per la citazione non richiesta) avrebbe immaginato un dato del genere. Non è una situazione normale, le auto “normali” non “muoiono” dopo 10 anni, così come i ponti non crollano dopo 56 anni: se la tua auto non dura 10 anni e il tuo ponte non dura 56 anni me lo devi dire prima, perché i soldi con cui io ti pago non scadono dopo 10 anni, quelli restano tuoi a vita.
Ma di cosa stiamo parlando?
Le batterie sono soggette a degrado, che siano in un’auto elettrica, in un cellulare, in un antifurto, in un muletto o nel cofano di una vettura tradizionale.
Se dopo 5-6 anni la tua auto non parte perchè la batteria è morta fai causa alla casa produttrice o la sostituisci semplicemente?
Le batterie sono soggette a morte “certa”, è un dato di fatto, dalla notte dei tempi.
Il fatto che ad un certo punto le batterie avrebbero ridotto notevolmente la loro capacità era quindi sicuramente noto al proprietario così come il fatto che una sostituzione sarebbe stata sicuramente molto onerosa, essendo le batterie una fetta consistente del valore a nuovo del veicolo.
Questo non esonera chiaramente Mitsubishi dall’onere di proporre il ricambio.
Visto che non è più in garanzia, si potrebbe chiedere qui:
http://www.doctorhybrid.it/
http://www.doctorhybridoriginal.it/
La soluzione migliore è trovare una C-Zero / iOn incidentata ed effettuare il trapianto del pacco batterie completo di BMS. Se ne trovano, basta cercare nei posti giusti.
Costo dell’operazione: 1/3 di quanto richiesto, con il vantaggio con il pacco batteria da 80 moduli con molta più durata nel tempo del vecchio da 88 moduli. Bisogna però superare un’officina in grado di effettuare questi lavori ed attualmente non conosco nessuno che abbia stilato un elenco ufficiale di “officine verificate per EV”.
La tua batteria esausta potrebbe inoltre diventare un sistema di accumulo domestico o per FV off-grid… 48 km sono pur sempre 6-7 kWh.
Con la sale dell’himalaya e le spezie rare del monte Picciu. Ma per favore! Quell’uomo ha comprato un’auto costosissima e dopo meno di 10 anni e sicuramente pochissimi km l’auto è da buttare. Il famoso “vantaggio” in termini di co2 su una utilitaria cittadina non l’ha raggiunto, ha emesso più CO2 lui che chi acquistava una Clio a benzina.
Il signore lamenta un problema serio, deve spostarsi con un’auto, non dotarsi di un sistema fotovoltaico a casa trasformando la sua casa in quella del Dott. Emmett Brown. Non solo la sua soluzione al problema gli costa più di un’auto nuova per avere comunque un’auto usata di 10 anni fuori mercato, non solo rischia di spendere molti soldi per avere garanzie nulle (monta una batteria usata, che ne sa se dopo 4 anni gli muore?), ma ha anche il problema che la casa madre che gli ha venduto l’auto fa spallucce.
La risposta è: “caro Lorenzo, forse nel contratto di acquisto non era scritto o non l’ha letto, ma lei è un beta tester di un grande esperimento sociale. Lei ha acquistato un prodotto nuovo, poco collaudato, di cui neanche il produttore sa molto. Nessuno sa quanto le durerà la batteria, nessuno sa quanto le costerà ripararla, nessuno sa neanche dove dovrà andare a cambiare la batteria. Welcome in the new world.”
….un pò come quelli che hanno “cremato” i motori common rail Euro4 delle prime Zafira con filtro DPF che andavano in autoaccensione quando il livello dell’olio mescolato al gasolio superava il limite massimo consentito nel motore. Anche quelli caro Enzo sono stati degli esperimenti sociali. Il suo disagio in questa società, la sua avversità al mondo che cambia è palpabile e dopo che gente come lei ha fatto spallucce all’ambiente è giunta la fine, faccia un favore a tutti, come diceva Darwin: “si estingua”.
già provato a rivolgerti a Citroen o Peugeot?
Propongo immediatamente dopo, la soluzione che non svuota le tasche dei cittadini. Rullo di tamburi, coro di trombe!!! I MEZZI PUBBLICI CAPILLARI! Sistemi che portano dappertutto con giusti abbonamenti!! Difficile eh! Forse troppo per chi pensa che gli stipendi di tutti saranno in grado di fare fronte ai costi spropositi delle auto elettriche. Già oggi la benzina costa troppo e non tutti possono.
Aggiungerei che ci aspetta una soffocante crisi economica mondiale post covid-19. Che già ora bussa prepotente alla porta e sarà estremamente complesso non farla entrare.
Ma poi quanto costa lo smaltimento e il recupero del Litio delle batterie, ad esempio? Questa non è la risposta ecologica a nulla. E il sistema migliore per arricchire una parte ed impoverirne un’altra. La forbice si allarga e le sacche di povertà aumenteranno.
Si calmi, i costi di recupero, riciclo o smaltimento delle batterie sono già commpresi nel prezzo d’acquisto. La filiera del recupero sta nacendo ora, aspetti qualche anno e i prezzi caleranno, come sono già calati negli ultimi cinque.
Quindi il futuro è questo? Pago un botto un auto (cellulare, frigorifero, televisore, aspirapolvere) che poi non serve a nulla e lo devo gettare via. È l’ecologia!! Già le vedo montagne di auto rottamate perché le batterie costano più di un serbatoio nuovo.
Lei parla come se le auto termiche fossero eterne
Forse NON Lo Saranno ma Torneremo al calesse trainato da cavalli… quadrupedi
Piano Piano dell’auto elettrica si recupera tutto.
Ma pensate agli scarti di raffinazione (Petroleum Coke) che sono sempre maggiori in quanto i petroli sono sempre più scadenti,
– che vengono movimentati solo dopo essere stati bagnati in quanto la loro polvere è velenosissima;
– che vengono fatti bruciare grazie ad una legge fatta su misura da un governo criminale nel 2002;
– che grazie agli amici delle raffinerie seduti in parlamento vengono anche premiati come energie rinnovabili;
– che vengono fatti bruciare anche da cementifici e altre aziende (in quanto in una quantità talmente elevata che le raffinerie non riescono a bruciarli tutti………..e aumentano sempre di più);
– che i controlli sono sempre preceduti da una telefonata per rimettere i filtri a posto, per risparmiarli in quanto costano (invece la salute di chi abita intorno non vale nulla).
Quanto a “recupero” e “smaltimento dei materiali utilizzati dalle auto termiche aggiungerei anche polveri sottili e ossidi di azoto riciclati dai nostri polmoni…
Per non parlare di freni e ferodi, in quanto le auto termiche non hanno la frenata rigenerativa – non per nulla Bombassei (che fa ottimi prodotti) fece affermazioni negative sull’auto elettrica.
Per Lorenzo:
Prova a guardare questo sito: https://www.cmj-solutions.com
Sono nel nord della Francia. Sono molto esperti nella riparazione di iOn, iMiev e C-Zero. Ho letto su alcuni forum francesi che solitamente fanno interventi senza sostituire tutto il pacco batteria. Magari anche tu hai qualche cella che perde tensione più rapidamente delle altre o che non arriva più ai 4.1Volt standard, andando a peggiorare l’autonomia più del normale.
questo è il miglior consiglio per lei signor Lorenzo
tenga presente che a differenza di Francia e altri in Italia è vietato fare upgrade di veicoli elettrici, finora le nostre leggi consentono solo di trasformare da endotermico in elettrico, io ho sollecitato un politico che si occupa di queste cose (Girotto del M5S) di cercare di provvedere. la miev usa queste celle https://www.secondlife-evbatteries.com/pdf/Datasheet-LEV50-Cell.pdf , le dimensioni sono standard quindi praticamente identiche alle samsung sdi https://pushevs.com/2018/04/05/samsung-sdi-94-ah-battery-cell-full-specifications/ della bmw i3 che trova anche in versione 120ah , se fosse possibile semplicemente sostituire le celle con le 120ah passerebbe da 16 kWh a 38,4 kWh, ma lei ha bisogno di professionisti come questi francesi immagino esperti di elettronica programaazione sniffing eccetera
veda lei, cordiali saluti
Ma un’auto di 10 anni non ha incentivi pari alla rottamazione di una diesel della stessa età? Sbaglio?
La prosperità del mercato del nuovo si costruisce sulla prosperità del mercato dell’usato, che permette a ogni marca di fidelizzare futuri clienti.
È fondamentale che, in questo senso che Mitshubishi o terzi trovino una soluzione alla sostituzione delle batterie di questo bellissimo modello, che è stato declinato sotto diversi marchi e che è molto rappresentativo.
Parole sagge.
Purtroppo Mitsubishi ha abbandonato lo sviluppo della MiEV 🙂 per cui NON in Italia NON è più in vendita.
Non disperare: esistono fornitori europei in grado di venderti batteria rigenerate, con una aspettativa di vita di 2/3 anni a prezzi interessanti.
Per trovarli devi fare ricerche su internet.
Alla Mitsubishi (e magari pure qualcun’altro), invece di prodigarsi per far ottenere un ricambio ad un prezzo attuale (nel senso con i prezzi attuali la kw) se ne fregano.
Invece di aiutare un cliente che ha dato loro fiducia e tanti soldi, in un momento in cui chi acquistava l’elettrico era un pioniere.
La reazione più ovvia a questo punto è: mai più Mitsubishi.
Mi ricorda quello che ho dovuto affrontare con fiat per le Delta e la 147, dopo poco meno di 10 anni cavoli tuoi.
Ho avuto la 147 1.6 16v 105 cv colore rosso Alfa benzina per 15 anni, mai una piega. Quando la vendetti dopo 15 anni e 200000 km (ci giravo l’Italia) il neo acquirente ne era felicissimo, macchina intonsa, neanche un difetto, tagliandata sempre per 2 lire dal mio meccanico di fiducia, mai in officina Alfa (perché pagare un cambio olio il quadruplo?). Lo portai a fare un giro veloce (l’auto aveva le stesse prestazioni di accelerazione, coppia e velocità massima di quando l’avevo comprata, solo le sospensioni erano consumate), scese dall’auto con gli occhi che gli brillavano, non trattò neanche sul prezzo di acquisto. Ho fatto una verifica con la targa, l’auto è ancora circolante, è assicurata e ha passato l’ultima revisione. Ho avute altre Alfa Romeo e ne ho una anche adesso, soddisfattissimo.
Io conosco una azienda francese che si occupa da anni della sostituzione delle batterie esauste su Leaf e Berlingo ,magari fa anche queste , ma sono a Nantes .
Altrimenti Emanuele Sabatino Ema Motorsport su YouTube sta facendo smontaggio batterie di una Tesla model S fuori garanzia ,potresti contattarlo
E’ più facile montare il motore di una Viper in un vecchio Maggiolino che le batterie di un’auto su un’auto diversa. Cambia tutto, dall’elettronica di gestione, alla forma, ma proprio tutto tutto. Se proprio si vuole adattare il pacco batterie di un’auto su un’altra fai prima a costruirti un’auto da zero (o prendi un pick up o furgoncino con tanto spazio e butti lì per terra il pacco batterie della Tesla)
Tecnicamente è possibile sostituire le batterie della Imiev con altre anche leggermente più prestazionali ma comunque l’operazione completa ha costi intorno agli 8000 Euro questo è il motivo per cui per adesso non nascono officine per farlo.