Home Vaielettrico risponde Pubblicità ingannevole sull’autonomia, chiedo i danni

Pubblicità ingannevole sull’autonomia, chiedo i danni

77
Training Academy Varta

Pubblicità ingannevole sull’autonomia, molto sotto quanto comunicato dalla Peugeot per la e-2008? Lo sostiene Aldo, che ha deciso di fare causa. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

pubblicità ingannevolePubblicità ingannevole per la mia Peugeot 2008: mai fatti i 320 km annunciati, perché?

“Ho da 2 anni una Peugeot 2008e, quale peggiore cosa potevo fare! La pubblicizzano con una ricarica da 320 km, già dopo pochi mesi non carica oltre i 275. Disto dall’aeroporto di Napoli solo 80 km via autostrada. Con questa autonomia al ritorno da accompagnare mio nipote alle 6 del mattino (grande rischio di addormentarsi), se non limito la velocità ai 60/70 kmh non raggiungo il mio domicilio. Possibile, rispettando anche la segnaletica, che non riesco a percorrere neppure 180 km? Che me ne faccio di una ammiraglia che occupa solo spazio? Per il momento ho chiesto i danni alla casa costruttrice: questa è pubblicità ingannevole. Vediamo quale sarà la decisione del giudice. Un consiglio per chi propone l’acquisto: informare “con serietà” il cliente. Saluti“. Aldo Gagliardo

pubblicità ingannevoleRisposta. Sarà molto interessante vedere la decisione del giudice su una materia del genere. Sicuramente la Peugeot farà presente che il dato comunicato è ricavato dal test di omologazione, il WLTP, che fissa criteri uguali per tutti i costruttori. Come noto, il valore che si ottiene

è decisamente ottimistico: di fatto corrisponde ai consumi reali solo in città. Mentre l’autonomia cala, anche drasticamente, se si va veloci e se la temperatura esterna scende in maniera considerevole. Ergo: o Aldo sarà in grado di dimostrare che l’auto è nata con un difetto, oppure ci sembra che i margini per giudicare fondato il ricorso saranno piuttosto ridotti. Sarà comunque interessante leggere la sentenza.

  • Il dubbio: se l’elettrico è la tecnologia vincente, perché imporlo con l’incentivo? Risponde Paolo Mariano: VIDEO

Apri commenti

77 COMMENTI

  1. Ma che sfiga,la mia auto invece,consuma meno di quanto dichiarato… Considerato che è una macchina da quattro soldi, è un vero spettacolo 😍❤️😍
    Non pago il bollo ,il GPL è a 0,65

  2. Nella pubblicità del mio forno le lasagne uscivano belle leggere e dorate, le mie escono piatte e bruciacchiate, chiedo i danni (ho gli scontrini di pizze a domicilio sostitutive).

  3. Il regolamento UE 18/1832, che ho consultato, prevede le norme sul Wltp ai fini dell’omologazione e della tutela dell’ambiente e dà atto più volte che le misurazioni debbono avere una certa tolleranza (indicata negli allegati tecnici dei regolamenti applicativi) e che sarà necessaria aggregare i dati anonimizzati di enne veicoli per varificare, sempre a fini ecologici, la rispondenza tra il consumo Wltp e quello reale.

    In altri termini, la norma non è a tutela dell’acquirente, ma della collettività (con riguardo all’inquinamento e alle emissioni di CO2).

    Ora, posto che i 320 km secondo il ciclo Wltp non prevedono nulla di concreto a favore dell’utente, il consenso contrattuale non può essersi formato sulla base di tale dato e, se così è avvenuto, non è “colpa” di PSA che si è limitata a diffondere un dato tecnico vero perché calcolato in sede di omologazione.

    Quanto al risarcimento, fatico a vedere i danni che, al massimo, potrebbero consistere nel risarcimento del maggior tempo di ricarica e delle relative soste e, al limite, in quello del costo dei kW del maggior consumo rispetto a non si sa bene cosa perché la normativa non impone al costruttore di garantire all’acquirente un certo consumo. Né per le Bev, né per le Ice.

    E quando si parte con una causa di risarcimento danni nella quale già i danni -il cosiddetto quantum sono fumosi, si parte male.

    • Luca concordo sulla prima parte, è il contratto che domina la scena. Va visto cosa è scritto nel contratto e che informazione è stata data all’utente tramite i canali di comunicazione dell’azienda. L’utente non è infatti tenuto a sapere cos’è l’autonomia calcolata secondo il ciclo wltp e, in linea generale, l’utente ben può essere stato tratto in inganno da eventuali messaggi fuorvianti sull’autonomia presenti in brochure o altri canali informativi.

      Per la seconda parte va visto cosa ha chiesto l’avvocato, ad esempio se ha ravvisato una difformità tra il prodotto venduto e quello reclamizzato: se tu reclamizzi un computer con 5 porte USB e ce n’è una sola mi hai venduto una cosa diversa da quella reclamizzata e il contratto è impugnabile/nullo, non devo dimostrare il danno (diversamente Stella tua potrebbe rifilare la 500 con batteria da 24 a chi acquista quella con batteria da 42 lasciando all’utente l’onere di dimostrare il danno). Presumo che il rimborso del danno sia elemento accessorio della causa, ovvero oltre alla restituzione dell’indebito viene richiesto anche il rimborso per il danno dimostrato con giuste prove.

      Nel caso di specie non so dove l’autore del post ha letto l’autonomia del veicolo e non so se quella era una fonte ufficiale di Peugeot e se riportava tutti gli estremi per una corretta informazione. Faccio presente infine che se a seguito di un eventuale aggiornamento firmware la batteria utile fosse diminuita con conseguenti inevitabili riflessi sull’autonomia l’avvocato avrebbe la vittoria servita su un piatto d’argento.

        • Il lettore parla di pubblicità ingannevole e di consumo.

          Fa riferimento a 275 km di percorrenza risultanti dopo il “pieno” di elettroni rispetto ai 320 pubblicizzati (ma per ora non ci dice dove e come).

          Per completezza, si tratta del modello uscito nel 2019 ed io ho trovato numerose recensioni e pubblicità di venditori nelle quali si fa correttamente riferimento ad autonomia di 320 km secondo il ciclo Wltp. Non ho trovato una comunicazione ufficiale di Peugeot, ma non vedo perché dovrebbe differire.

          Lamenta, poi, il lettore in autostrada, di non raggiungere i 160 km di percorrenza se non andando pianissimo.

          Posto che i 320 km secondo il ciclo Wltp sono un dato ufficiale di omologazione, se sono stati “pubblicizzati” senza l’aggiunta di baggianate o promesse mirabolanti (ma mi pare improbabile) PSA non ha fatto nulla di male.

          L’articolo parla di pubblicità ingannevole, ma non spiega ove sarebbe ravvisabile.

          Per la difformità tra i 320 ed i 275 km di autonomia teorica dopo la ricarica completa (peraltro apparsa dopo pochi mesi) è ovvio che dipenda dallo stile di guida adottato in precedenza, in quanto il computer di bordo tiene conto anche di quello. E, aggiungo, è espressamente previsto dal regolamento che i sistemi di rilevamento dei consumi a bordo funzionino così.

          E’ dato di comune esperienza che una differenza di 45 km di percorrenza, pari a poco più del 14% in meno rispetto al dato teorico di omologazione, sia abbastanza ridicola e non certo tale da meritare il vaglio del giudice. Se così fosse, il 90% degli automobilisti potrebbe fare causa e vincerla.

          E’ anche dato di comune esperienza che l’autonomia sia sempre un po’ maggiore di quella indicata dal computer di bordo, al fine di evitare che la gente resti a secco troppo spesso. Vuoi vedere che ci balla buona parte di quel 14%?

          Quanto al consumo “reale” in autostrada, non è pubblicizzato e, comunque, è un “fatto notorio” (ed il giudice deve tenerne conto) che ci sia una grossa differenza tra la percorrenza cittadina e quella autostradale.

          I riferimenti a questo o quello che manca ed alla difformità che vira verso l’aliud pro alio non hanno a che fare con la storia che il lettore ci ha raccontato. E’ “roba vera”, ma siamo un po’ fuori tema.

          La questione dei danni. se non si dimostra un’enorme differenza nel ciclo di omologazione dopo aver rifatto il test, non può nemmeno essere disaminata. Sottolineavo solo, in via incidentale, che i “danni” relativi ad una vettura funzionante che consumi troppo altro non sono che i maggiori costi delle ricariche ed il tempo perso (di difficile monetizzazione).

          Alla fine della fiera, è buffo che tocchi a me, che per ora guido una full hybrid con una certa soddisfazione, prendere le difese dell Bev, ma mi pare che si pretendano da queste cose che non vengono richieste alle termiche in tema di corrispondenza tra i consumi dichiarati e quelli reali. E’ vero che con una termica, se vai in riserva prima del tempo, te la cavi in 5 minuti col pieno e con l’elettrica ci vuole da un po’ a molto di più a seconda del tipo di vettura e ricarica, ma pure questo l’acquirente lo deve verificare prima di fare il bonifico…

          • Luca per pubblicità ingannevole ci si può riferire anche a un messaggio pubblicitario televisivo dove il dato wltp è riferito solo in asterisco minuscolo. Dopotutto era Totti che diceva che era possibile fare con una VW elettrica Genova-Roma con “un pieno”, dato che sarà possibile solo con la futura id.7. In questi casi gli asterischi non reggono davanti al giudice. A meno che sul contratto non vi sia un diverso dato riportato in modo chiaro. Certo che qui parliamo di Peugeot e non VW quindi io non so a quale pubblicità/comunicazione faccia riferimento l’utente, quindi non giudico. Ma nel caso di VW, se un utente vede la pubblicità e poi vola dal concessionario a comprare l’auto secondo me VW rischia.

            La discrepanza del 14% può essere considerata un difetto di lieve entità ma la Cassazione di recente ha stabilito che si ha diritto alla risoluzione del contratto anche per difetto di lieve entità, proprio nel settore automobilistico. Inoltre il 14% di discrepanza si ottiene solo andando pianissimo (dichiara il nostro amico) mentre è lecito aspettarsi che il consumo dichiarato faccia riferimento al consumo medio (non a caso molte case dichiarano una maggiore autonomia in caso di percorrenza cittadina, autonomia che però il nostro non ha mai raggiunto).

            La dimostrazione del danno potrebbe avvenire anche mostrando i kWh consumati (ove riportati dal computer di bordo, ad esempio come consumo storico medio) rispetto ai km percorsi, calcolando la differenza con quelli attesi/previsti dai dati di autonomia dichiarati e confrontati con una eventuale perizia di parte.

            Il giudice sarà chiamato probabilmente anche ad esprimersi sulla differenza tra i consumi reali dell’auto e quelli ottenuti nei test tecnici di omologazione, valutando se il produttore ha adottato tutte le misure idonee affinché un consumatore in buona fede non venga indotto in errore pensando che quella è l’autonomia reale. Detto in altre parole un produttore non dovrebbe spacciare il dato tecnico di omologazione secondo un determinato ciclo con il consumo reale dell’auto anche alla luce del fatto che ciò non solo comporta un maggior aggravio dei costi di utilizzo ma anche l’impossibilità pratica dell’utilizzo dell’auto per le esigenze dell’utente, considerando i maggiori tempi di ricarica (problema non presente per auto benzina o diesel). Se l’avvocato è bravo, chiama il giudice a valutare tutte le criticità dell’informazione resa all’utente e non escludo sorprese. Mi ci divertirei con una causa così…

        • Mi sono riguardato lo spot, peraltro piuttosto del cavolo, con Totti e parlano espressamente di “ciclo omologativo wltp” e solo dopo lui semplifica indicando la distanza tra i due stadi. Non è che quelli della Volkswagen siano così stupidi o non abbiano dei buoni avvocati.

          Riguardo alla sentenza di cassazione 10453/2020, non è propriamente vero che abbia aperto alla rilevanza del difetto di lieve entità ai fini della sostituzione, quanto piuttosto che abbia affermato che, nel caso concreto, non si dovesse applicare il comma 10 che recita “Un difetto di conformità di lieve entità per il quale non è stato possibile o è eccessivamente oneroso esperire i rimedi della riparazione o della sostituzione, non dà diritto alla risoluzione del contratto”. Non voglio fare un romanzo o una trattazione giuridica perché non è la sede giusta ma, se ti leggi il testo completo della sentenza, si capisce bene che la semplificazione giornalistica è sbagliata. Tra l’altro la reiterata sostituzione del motorino d’avviamento ed anche del volano senza che il rumore su un’auto nuova fosse venuto meno non mi sembrano nemmeno pacificamente riferibili ad un difetto di lieve entità…

          • Ps: mi sono dimenticato di aggiungere che sui giornali finiscono solo le cause andate bene ai consumatori, ma il tribunale di Frosinone ha bastonato un paio di acquirenti di Volkswagen che, dopo il diesel gate, avevano ben pensato di sfruttare l’onda per fare causa.

          • Sì ma AltroConsumo la causa collettiva l’ha vinta ed è in attesa del ricorso. Il giudice di Frosinone può anche pensarla diversamente (o magari l’avvocato si è appellato a articoli di legge diversi), poi va visto in cassazione come va a finire.

            Nel caso di Totti sarebbe parecchio facile bastonare VW perché importa davvero poco al giudice che viene fatta la postilla sul ciclo WLTP, il consumatore è tratto in inganno e si convince che può fare davvero in auto da Genova a Roma con una sola ricarica (cosa impossibile). Abbiamo un codice del consumo che ci tutela da queste cose.

            Quello del difetto di lieve entità l’ho citato giusto per dare un’idea di come si stanno esprimendo oggi i giudici a difesa dei consumatori, ma è chiaro che un 14% di discrepanza tra i valori dichiarati e quelli reali (ammessa la veridicità di quanto riportato in cronaca e verificato da un perito) è molto più di un difetto di lieve entità. E’ un po’ come acquistare una casa e scoprire, dopo il rogito, che i metri quadri dell’immobile sono inferiore del 14% a quanto dichiarato: non è proprio lo 0,14%, ma il 14%.

            Sia chiaro che lo stesso problema vale anche per le auto a benzina ma in tutta onestà in molte di quelle che io ho avuto mi è stato possibile, volendo, eguagliare o fare meglio del dato dichiarato (che poi io invece preferisca correre e consumare è una scelta). Ma nel caso di Totti, a mio avviso, VW introduce una grave semplificazione perché porta volutamente un problema tecnico e complesso, ovvero l’autonomia WLTP, ad un discorso da bar, ovvero l’autonomia dell’uomo qualunque: quando Totti dice di poter fare da stadio a stadio con l’auto elettrica, bada bene, i tecnici non intervengono a correggerlo dicendo che non si può fare e quindi Totti (e con lui l’acquirente-consumatore medio) riceve un’informazione equivoca: i tecnici avrebbero dovuto dire “500 km è il dato WLTP, ma siccome da stadio a stadio viaggi in autostrada non riuscirai mai a fare il percorso senza fermarti a metà strada per ricaricare”. Ma questo non avviene e quindi non emerge una confutazione della stima di Totti da parte dei tecnici (secondo me lì gli avvocati di VW hanno cannato alla grande).

            Io ce lo vedo il giudice, poco esperto di auto, che davanti all’avvocato della difesa chiede: “scusi avvocato, mi faccia capire, ma se compro il modello VW elettrico con la maggiore autonomia disponibile sul mercato e parto dallo stadio di Genova per andare a quello della Roma, devo fermarmi o no per strada a ricaricare, sì o no?”. E lì la causa è finita, pietra tombale, hai voglia a portare i fascicoli sull’omologazione WLTP di VW, il giudice annota che avvocato di controparte dichiara che non è possibile e poi va dritto in sentenza, non ha bisogno di studiarsi altri elementi …

          • Caro Enzo,quando scrivi che è impossibile fare Genova Roma con una sola carica e che “Sia chiaro che lo stesso problema vale anche per le auto a benzina ma in tutta onestà in molte di quelle che io ho avuto mi è stato possibile, volendo, eguagliare o fare meglio del dato dichiarato” sconti sempre lo stesso problemino di base. Tutti possono dirti che ogni auto elettrica può essere guidata in modo da rispettare i consumi del ciclo WLPT e anche migliorarli. Tutti quelli che la guidano, però.

      • a meno che tramite il supporto tecnico di un ente certificato terzo non riesca a dimostrare che le performance di sistema siano notevolmente inferiori al dato di omologazione tali da rendere presumibile un difetto di fabbricazione e di conseguenza un degrado anomalo del sistema motore elettrico/batteria,la richiesta fatta è pura carta straccia.
        sono quasi venti anni che lavoro nell’assitenza post vendita e richieste di garanzia simili ne boccio a migliaia

  4. Comunque è logico:
    se una elettrica fa meno del dichiarato si intenta una causa, se lo fa una termica si va al distributore e si paga.

  5. Spero che almeno l’abbia pagata poco, con la Tesla M3 ci faccio 360km tutti in autostrada con un auto presa un leasing a 200€ al mese.
    Se scegliete al di fuori di Tesla non potete pretendere la stessa efficienza e veridicità dei dati…

    • amen… devo dire che anche la mia piccola Twingo ha superato le aspettative, anche se i km dichiarati in omologazione sono fattibili solo in città.

  6. 60/70 kmh in autostrada solo per non fermarsi a ricaricare? Ecco perché le persone muoiono sulle strade. Possiamo solo immaginare i tir che hanno dovuto frenare e mettersi in seconda corsia per superare questo campione del risparmio e tutto ciò che consegue in rallentamenti e cambi improvvisi di direzione. E per avere sonno alle 6 del mattino ce ne vuole. Follia.

  7. In questo sito in molte occasioni ho descritto la mia esperienza in elettrico, smentendo molte delle notizie false che girano a riguardo, ma non mi aspettavo di doverne smentire altrettante sulla città di Napoli e sui napoletani. Sono della provincia di Latina e dal 2016 al 2020 ho lavorato a Lago Patria in provincia di Napoli. In tutti i tratti di autostrada che circondano la città di Napoli ci sono i Tutor, come in tutta la tratta Roma Salerno, pertanto superare il limite di velocità di 130 km orari senza incappare in delle multe è impossibile. Nella tangenziale di Napoli il limite é di 80 km/h e viene rispettato, non solo per la presenza dei controlli della velocità, ma anche perché per il traffico giornaliero è impossibile viaggiare più velocemente. Ad Aldo, come hanno già fatto in molti, suggerisco di fare seriamente un controllo sullo stato di salute della batteria, perché io con una piccola Dacia Spring con una batteria quasi la metà di una Peugeot 2008e ho fatto 150 km, facendo statali a 90 km/h partendo con un 86% di batteria e ritornato a casa con il 28%.

    • Verissimo, a causa dei numerosi tutor tutti rispettano il limite. Confesso che anch’io, la prima volta che andai a Napoli rimasi stupito perché mi aspettavo condotte di guida più creative. Peraltro, anche in città, non è che il traffico sia molto più indisciplinato rispetto a Milano.

  8. Riflessioni estive dalla pianura padana a 39 °C, quindi non garantisco ciò che scrivo…

    La stessa differenza tra consumi omologati e consumi reali è da sempre presente anche nelle ICE (vedi per esempio https://www.alvolante.it/news/consumo_dichiarato_diverso_da_reale-685901044 e https://www.alvolante.it/news/consumi-reali-delle-auto-a-confronto-con-quelli-dichiarati-380943).
    Non sono tuttavia al corrente di cause o class action intentate per questo motivo, anche perché, come giustamente commentato dalla redazione, tuttora che una casa costruttrice ha eseguito scrupolosamente le misurazioni richieste dall’omologazione, formalmente è a posto.

    Io stesso, da ex guidatore di ICE per 40 anni attraverso 5 auto diverse, ammetto di non aver mai scelto le mie auto guardando ai consumi omologati (perché, detto fuori dai denti, istintivamente non vi ho mai creduto per un attimo, come credo tanti…) e di aver piuttosto sempre adottato uno stile di guida il più possibile parsimonioso guardando piuttosto al consumo reale (= portafoglio!) e prendendo la differenza con i consumi omologati come un fatto inevitabile.

    Forse a suscitare simili risentimenti è proprio il fatto che:
    — in una ICE nessuno guarda ai consumi omologati per confrontarli con quelli reali, e quindi nessuno si mette a calcolare il potenziale “chilometraggio omologato”
    — in una BEV, invece, per motivi che mi sfuggono, il dato principale sparato sotto il naso del potenziale acquirente è invece direttamente il chilometraggio omologato.
    E il ridotto chilometraggio omologato per le BEV dei segmenti B/C, grossomodo tutte attestate tra i 300 e i 450 km omologati (ho detto “grossomodo”, eh, non mi sparate!), rende più acuta la percezione della differenza tra dato omologato e dato reale.

    Se una ICE ha un consumo reale di 15 km/l invece dei 18 km/l omologati (cioè una riduzione del -15%), grazie anche al fatto di avere serbatoi da 40-50-60 e più litri, la differenza di “chilometraggio omologato” sarà evidenziabile solamente mettendosi di buzzo buono ad annotare percorrenze e rifornimenti e a fare calcoli… e comunque è qualcosa a cui – ripeto – siamo tutti abituati e che in generale inconsapevolmente accettiamo.
    Se invece una BEV fa 275 km reali invece degli omologati e sbandierati 320 km (cioè una identica riduzione del -15%), diventa molto più facile farci caso, perché quel chilometraggio omologato è così basso che basta fare un paio d’ore di autostrada a 130 km/h – bestia nera per le BEV dei segmenti inferiori ad E – per evidenziare il problema…

    Ripeto, riflessioni da un caldo africano a 39 °C…

    • Vedi il caldo… infatti ho sbagliato i pur semplici calcoli che intendevo portare come esempio… perdonatemi, spero capiate ugualmente lo spirito di ciò che intendevo dire.

    • È il punto di partenza che purtroppo frena le BEV, i km che si fanno con un pieno e per ora non c’è partita.

    • Tutto giuso. Aggiungiamo che con una macchina a pistoni alla peggio in 5 minuti si fa il pieno e si “rimedia” alle discrepanze tra consumi reali e dichiarati.

    • Aggiungo il mio.. quando in giugno 21 ho ordinato la mia Tesla Model 3 LR sul sito era riportato: Chilometri ciclo WLPT 530 km (o 560), ok? Quindi ho pensato.. ”bene! nel quotidiano saranno 500 e 460 in autostrada”.. mica sono nato ieri…. L’indovinometro della precedente BMW 3000 partiva da 950… ma percorsi 700 era già da correre spediti al distributore…. Lo sanno tutti che per il ciclo WLPT (almeno nel periodo quando leggevo quattroruote) è consentito fare il test senza liquidi (benzina E oli al minimissimo) senza sedili del passeggero e con un guidatore d 50 KG.. forse anche senza specchietti (per le allodole)

    • Il motivo per cui sulle ICE non ci si fa troppo caso non è una presunta maggior difficoltà di calcolo, ma semplicemente il fatto che un maggior consumo rispetto al dichiarato non comporta in concreto nessun problema di autonomia, ma solo un maggior costo a km per carburante. Su una ICE avere 600 km di autonomia reali anziché 750 non comporta nessun problema, primo perché 600 km son comunque tanti, e secondo perché per rifare il pieno bastano 5 minuti. Su una bev passare da 400 teorici a 280 km reali di autonomia è molto più problematico.

    • le do un’ulteriore dritta, lavorando nel settore automotive /agricolo e movimento terra; i veicoli che vengono presentati in sede omologativa sono tutti realizzati “ad hock”.
      Spiego bene la cosa; ho un veicolo nuovo da omologare, devo realizzarne un numero minimo “X” da dare ai maggiori clienti per il field test (se sono un terzista) + “Y” che servono all’ente omologatore del mercato di riferimento (EU/USA/RU/CH i quattro principali).
      Mi faccio fare i componenti e assemblo le macchine che sono definite come “pre serie”, 3-5-10 veicoli solitamente ; non sono assemblati in linea di montaggio ma fuori linea come un sarto che ti fa il vestito su misura, vengono seguite in modo certosino sotto tutti gli spetti anche con modifiche al volo sui pezzi. Tolti alcuni elementi es Motore che rimane quello, nel momento di switch sulla serie per la logica dei grandi numeri comincia la danza della riduzione costi: posso modificare componenti della drivetrain (escluso il rapporto finale) quindi la frizione e tutti i sottogruppi, i componenti interni al cambio, l’elettronica come hardware e software di gestione ; tutto questo nei vari abbinamenti può dare performace inferiori rispetto al dato di omologazione ma entro certe % è considerato conforme alle specifiche costruttive tali da poter avere tranquillamente in 10% in meno di resa.
      Per assurdo molti motori ICE viene dichiarato un consumo d’olio medio teorica (es 200 cc x 100 KM) ma spulciando molti manuali d’officina ho trovato dati dichiarati di conformità fino a 1l per 1000km . questa logica si trasferisce bene anche all’elettrico

  9. Il ciclo wltp della mia indica 420 km…un valore mai più visto…. ma’ complice le gomme,il nuovo aggiornamento..un bilanciamento celle al 100% in ricarica lenta ,il mese scorso ho visualizzato 450 km dopo 70.000km….sono reali?..assolutamente no,..mesi fa’ ho incontrato una coppia in carica con la mia stessa auto ma con taglia batteria più piccola e così nel parlare salta fuori che l’avrebbero sostituita perché non riuscivano a fare viaggi in autostrada….il problema non sono le batterie ma come percepiscono il loro funzionamento alcune persone,non bisogna affidarsi al wltp ormai lo sanno anche i sassi

  10. Mi è bastato leggere la *reale* autonomia della Tesla rispetto al dichiarato sul numero di agosto del maggior mensile specialistico. Tiriamo un velo patetico e aspettiamo il 2026 (forse), nel mentre chi ha voglia faccia la cavia.

    • Mi chiedo se lei abbia la minima contezza di quante persone hanno comprato e stanno comprando Tesla. Tutte cavie? Improbabile direi.
      Quel mensile specialistico non lo leggiamo più in molti per motivi ben precisi, e non soltanto legati alla mobilità elettrica.

    • Felicissimo di fare la cavia e di rosicchiare cavi, se non è chiaro il senso del ciclo WLTP che ci possiamo fare noialtri… O anche: se non è chiaro che a molte persone di buon senso 300 km di autonomia, tirando il collo alla macchina, bastano e avanzano, pace all’anima.

    • @Paolo: deliri causati dalla eccessiva esposizione ai gas nocivi e inquinanti scaricati dalle auto termiche. I danni devastanti sono ben visibili in commenti del genere, senza senso e senza un minimo di fondamento.

    • Quale articolo? Quello dove recita “un dato che si traduceva in 81 km di discrepanza nell’autonomia complessiva: 328 km reali contro 409 omologati.” relativo ad una Model 3 SR+ che io possiedo e che ha 448 km sul libretto? Sono talmente accurati da riportare persino un valore dichiarato che non corrisponde al REALE (è il dichiarato dei primi modelli SR – non plus – non commercializzati in Italia se non in pochissimi esemplari scontati).
      Scommettiamo che VOLENDO possiamo fare un test dove risulta che si fanno 900 km con una Model 3? Oppure 100 km, a scelta. Basta decidere una velocità arbitraria REALE differente da quella di omologazione standard che si chiama WLTP.
      Basta essere in malafede, ad esempio.

      • La rivista in oggetto ha un suo percorso di test, che ripete per tutte le auto che prova. Sta dicendo che pubblicano risultati falsi?

        • Riporto per gli altri lettori (lei è una causa persa) quanto già indicato in mio altro commento nell’articolo https://www.vaielettrico.it/chi-ce-dietro-aspen-institute-e-perche-parla-male-delle-bev/#comments
          “Stiamo parlando di Quattroruote, la (ex) più prestigiosa rivista automobilistica italiana. Che ho smesso di leggere sostanzialmente quando uscì Tesla. Devo a loro, anche, il mio acquisto: infatti mi documentai approfonditamente proprio a partire dalle incongruenze tra i dati, oggettivi, e la loro interpretazione, soggettiva e opposta al resto delle riviste di settore estere. Trasudano odio verso Tesla quasi ridicolo, alle BEV in generale: e dire che hanno comunque quattro ruote.”
          Riportato a questo articolo: dopo una bellissima sbrodolata dove insinua che i consumi di Tesla del LORO PERCORSO (che nulla ha a che vedere con il WLTP, ovviamente, per cui è OVVIO che esca un dato differente) nell’ultima riga indicano “più che sulla legittimità dei dati indicati della Tesla (incontestabili: sono sempre dati omologati)…” etc. etc.
          Tesla nelle prove comparative DELLE RIVISTE ESTERE o NAZIONALI NON 4R si piazza sistematicamente tra quelle che meno si discostano dal WLTP. Come mai 4R si dimentica di parlare degli altri marchi ma deve sistematicamente parlare male di Tesla? Se parlo di malafede è perchè le conclusioni sono spesso in contrasto con il titolo o con i dati o con i singoli commenti.
          Sono numerosissimi i proprietari di Tesla che hanno smesso di comprare quella rivista: perchè se non ti ritrovi nemmeno un po’ in quello che scrivono della macchina che possiedi, cosa possono dire di quello che non puoi verificare?
          E no, non ho detto che pubblicano risultati falsi: pubblicano conclusioni (parole del giornalista) faziose che contraddicono i loro stessi dati.

          • Guido, quella rivista non hanno smesso di leggerla soltanto i proprietari di Tesla. Ricordo anni fa che sul forum HSD (Hybrid synergy drive) criticarli aspramente perché i giudizi sulle ibride (all’epoca prima soltanto e poi comunque soprattutto Toyota) erano sempre pessimi nonostante gli evidenti vantaggi dal punto di vista dei consumi. All’epoca evidenziavano il feeling del CVT e gli alti consumi in autostrada: erano i tempi in cui secondo loro il diesel era il non plus ultra. Sul forum HSD usavano chiamarla quattrorotelle, vezzeggiativo usato per indicare la scarsa obiettività nei confronti delle auto ibride e dei loro vantaggi in ambito ambientale ed economico. Eppure il numero di automobilisti che sceglievano di acquistare un’auto ibrida erano lentamente ma continuamente in crescita, e per avere informazioni realistiche sul quel powertrain bisognava appunto abbandonare la stampa specializzata e andare sui forum dove venivano fornite informazioni migliori e di prima mano.
            Adesso apparentemente stanno utilizzando la stessa strategia con le auto elettriche, anche se la mazzata del dieselgate ha reso la sua strenua difesa una strada sempre più in salita, non che non ci provino lo stesso, occasionalmente.
            Sembra insomma che quella rivista abbia dei problemi con l’innovazione dei powertrain, risultando stucchevolmente tradizionalista, una specie di ruote classiche direi. Roba per nostalgici, non certo per giovani.
            Di lettori ne ha persi anche al di fuori delle due comunità riportate sopra, ricordo di un collega che non si è perso un numero per anni raccontarmi di avere disdetto l’abbonamento perché ormai gli sembrava di acquistare pubblicità intervallata dalle vetrine dei concessionari, non riusciva insomma a dare più un valore a quell’abbonamento, nonostante fosse un tipo a cui erano sempre piaciuti i motori tradizionali e la guida sportiva.

      • Ciao Guido,
        stavo facendo un po di conti sulle BEV che vanno meglio in autostrada (es Tesla M3 e Ioniq 6)

        secondo te ai fantomatici 130.kmh effettivi (135 tachimetro) per una Tesla M3 (con gomme da 18 pollici in classe energetica A), è corretto un dato di 18.kwh/100.km con clima acceso?

        nelle varie prove di test trovano 16.5, 18, 18,5, 19, 19.5 kwh/ 100.km, ovviamente affette da un errore o banalmente dall’avere pneumatici ditaglia o classe energetica diversa

        Per comparazione, la Ioniq 6 pare essere a 19,0-19,5 kwh/ 100.km a 130.kmh/h effettivi ( ma ha una sagoma frontale più ampia e un peso maggiore di Model 3 )

        • Posso riportarti l’esperienza sulla nostra id.3, dopo due estati con le gomme di primo montaggio (Michelin ma non ricordo il modello esatto) abbiamo installato a giugno le Continental Eco Contact 6, classe A sia per rotolamento che per pioggia.
          Abbiamo visto un percepibile miglioramento dei consumi, ai 110 autostradali siamo passati da più di 190w/kmh a meno di 180. La model 3 è più efficiente della nostra quindi mi aspetto che ai 130 possa stare tranquillamente sui 180w o anche meno.

        • Ho fatto 80km esatti ai 130 con Cruise (che sono i 129 reali sulla mia) con 10° esterni e 22 interni e il consumo è stato di 191Wh/km in direzione Piacenza (da Modena) e 181 in direzione opposta, quindi 186 Wh di media. Cerchi 18 e Michelin Pilot Sport a 2.7 (purtroppo erano leggermente sgonfi, la pressione corretta è 2.9).
          A 110 di tachimetro (circa 109 reali) su 200 km ho misurato 149Wh/km con delta termico (in raffrescamento) di 13°.

          • Grazie Guido,
            e credo siano pneumatici sportivi in classe energetica C

            con questi dati (e la conferma di Luca) riesco a fare qualche conto per capre se sono sensate le formule “teoriche”:

            Per atrito di rotolamento, con la massa di una Tesla con guidatore (o di una ID3 che pesa simile) abbiamo a spanne:

            (1800 kg)x 9,8 x (coeff classe pneumatico)= forza resistente in newton

            e moltiplicato per metri al secondo ( 36,1) ci da la potenza assorbita in watt a 130km/h

            – (qualcosa meno se sovragonfiando classe A)
            – 3,8 kwh pneumatici classe A (0,006)
            – 5,1 kwh pneumatici classe C (0,008)
            – 5,7 kwh se pressione leggermente inferiore (0,009)

            il resto sono aerodinamica (+ atriti riduttore e climatizzazione)

            Tra pneumatici da A e C ad A, anche come come confermato da Luca, la differenza negli atriti è circa:
            – 1,3 kwh a 130 kmh
            – 1,1 a 110 kmh

            nel tuo caso a 130 a pari condizioni pressione e tipo gomme in teoria avresti letto circa 19,4 kwh

            con pneumatici meno sportivi (in classe A) e a pressione nominale dovrebbero essere circa 18 kwh

            ho chiesto qualche dato di conferma perché poi anche la formula teorica per la parte aerodinamica ( cx e sezione frontale ) ha una certa approssimazione

            E sono vetture ormai cosi efficenti che già dettagli dei pneumatici da soli già influiscono discretamente su un eventuale test

    • La “cavia” la faccio da oltre 4 anni essendo stato uno dei primi possessore del Modello 3 Tesla.
      Poi successivamente mia moglie con una DS3 E-Tense elettrica (impianto come la Peugeot 208-e dell’articolo).
      Dico solo una cosa. Di recente ho fatto un viaggio dalla provincia di MB a Gand in Belgio. In giornata, 3 ricariche e oltre 1000km,. Poi da lì siamo andati a Praga, stessa distanza, 3 ricariche di 20 Min circa. Poi tornare a casa con circa 950km anche quella in giornata. Sempre 3 ricariche.
      Dov’è il problema di fare la cavia?
      Ma lei sa che il Modello Y di Tesla è il modello più venduto al mondo da 6 mesi incluso quelle endotermiche? Ci sarà un motivo e non tutti i possessori sono pazzi e fanno la cavia.
      Tesla venderà circa 2 milioni quest’anno e in programma un modello più ridotto con l’obiettivo dichiarato di raggiungere 20 milioni nel 2030… Cioè poco più di dopo domani. Non vedo l’ora.

    • È l’unico vero e limitante problema delle BEV sebbene mi stia sforzando di autoconvincermi a prenderla.
      Sono rientrato in Italia di ritorno dalla Grecia.
      Incredibilmente a Cefalonia ho visto tre Tesla Y e 3 Model 3. Ovviamente saranno stati turisti Greci o Inglesi con seconda casa in vacanza e possibilità di ricaricare o magari turisti da albergo a 5 stelle.
      Ad Argostoli 3 stazioni di ricarica da 22Kw….sempre vuote.
      Mi son detto… Diamine pensaci e convinciti sempre di più considerando che ho per la prima volta portato la famiglia a spasso per le calette a mare con un canotto intex da 3.60m abbinato ad un motore Elettrico. Senza rumori….. che piacere la navigazione.
      Rientrato a Bari direzione Napoli becco in autostrada model y e model 3….possibile che sia sempre un caso che Vanno lenti su tratte con limite a 130km/h senza problemi di traffico?!
      Nella Tratta Bari direzione Pescara (prima di deviare verso Napoli) vedo cartelli autostradali che segnalano Stazioni Elettriche.
      Mi sono fermato appositamente (nel percorso complessivo di 282km) e vedo le tante colonnine ad alta capacità di ricarica.
      Ho simulato appositamentr un sosta Pipi con annesso Caffè perdendo 1 minuto davanti alla stazione di ricarica per simulare presa cavo, aggancio ecc. Fila allucinante per un caffè…
      Complessivamente ci son voluti (causa estenuante attesa di uno schifoso caffè) 16 minuti.
      Quanto avrei caricato? (per me 16 minuti in un autogrill sono una perdita di tempo inutile con soldi buttati in cibo spazzatura e per di più costosissimo)
      Mi rifermo alla successiva Stazione dove vengono segnalate stazioni elettriche e vedo una BEV Model 3 in carica sotto al sole delle 11:30 e senza una copertura. Immagino climatizzatore a Palla e tetto panoramico infuocato ed il conducente con figlio dente la Bev ad aspettare.
      Simulo un rifornimento self Service e metto dentro 20 euro di nafta con annesso pagamento con Google play. Impiegati sino e no 2 minuti.
      Insomma il problema ed il limite c’è. Inutile negarlo.
      Sarei disposto durante la restante parte dell’anno (non avendo il garage) a caricare una vita a settimana (anche due) ad una stazione a 2km da casa mia.
      Ma dover accettare di essere condizionato in determinate situazioni di utilizzo Onestamente No.

  11. Interessante.
    Mi piacerebbe sapere come sono andate le altre cause che sicuramente avrà intentato verso le case produttrici di veicoli termici, che non hanno MAI rispettato i consumi dichiarati,
    Ci faccia sapere, siamo curiosi.

  12. Ma da voi i soldi crescono sugli alberi? come fate a fare acquisti da più di 30.000 euro senza nemmeno informarvi per poi spendere altri soldi per fare cause inutili, quindi sprecando anche i soldi della collettività?
    Ho acquistato anch’io una peugeot nello stesso periodo e sul loro sito c’era una comoda pagina per la stima dell’autonomia in situazioni più realistiche rispetto all’omologazione wltp.
    https://www.peugeot.it/elettriche-e-ibride/guida-un-auto-elettrica-con-peugeot/autonomia-auto-elettriche.html
    Le previsioni di quella pagina per la mia e208 erano in linea con i consumi reali o in certi casi addirittura pessimistiche.
    Per l’e2008 (credo sia la versione aggiornata con più autonomia rispetto al modello 2020/21 dell’autore, ma la differenza dovrebbe essere minima) impostando guida tranquilla a 130km/h (credo che l’autore intenda questo quando parla di rispettare la segnaletica) l’autonomia prevista è di 177 km, mentre con guida normale si scende a 169.
    Direi che anche nel caso dell’autore la stima è realistica.
    Vorrei sottolineare che sempre secondo le stime di quella pagina per arrivare olte i 180 km basta ridurre la velocità a 120km/h quindi non c’è nessun bisogno di fare l’andata correndo per poi tornare ai 70.

  13. Ho una e2008 identica a quella dell’autore dell’articolo ( ottobre 2020, batteria da 50kWh netti all’inizio )
    L’indovinometro effettivamente non ha mai segnato 320km, ma dopo gli ultimi aggiornamenti software della casa, l’autonomia è calata, perchè la capacità netta della batteria è stata “ridotta”.
    Caricando al 100% praticamente è come caricare al 90% di pre-aggiornamento ( circa )
    Credo sia stata fatta da psa per preservare la batteria.
    Ma nemmeno con la riduzione dei kWh fatta, ho le percorrenze segnalate dall’autore…

    Io piuttosto che citare PSA e avviare cause “perse” , prima verificherei la salute della batteria, e secondo, non mi fiderei dei dati rilevati dall’indovinometro, in quanto veramente inaffidabile…

  14. Tante sono le variabili che influiscono sull’autonomia di un’auto elettrica, molte di più che su un’auto termica. Credo che un ingegnere Peugeot sulla tua auto andrebbe a 30 km/h in città, in piena estate, col climatizzatore spento, e riuscirebbe a fare persino 330 km con una ricarica. Però sono cose ampiamente risapute e riprovate. D’altronde questo della limitata autonomia risulta ancora il maggiore dei problemi da risolvere sulle auto elettriche.

    • Le condizioni di prova del ciclo WLTP sono uguali per tutti i costruttori. Ovviamente. E non prevedono ingegneri che guidano in modo strano.

      • /// questo della limitata autonomia risulta ancora il maggiore dei problemi da risolvere sulle auto elettriche \\\ E’ un problema che incide soprattutto nei percorsi piú lunghi di centinaia di km, normalmente molte persone si spostano solo poche decine di km al giorno

  15. Leggo spesso in maniera silente questo sito, ma in tutte le notizie trovo una costante: la difesa incondizionata dell’elettrico, senza se e senza ma… Io non sono un detrattore dell’elettrico, penso sia il futuro, ma ad oggi è troppo acerbo. Possiedo una tesla model 3 ma ahimè non la posso usare come veicolo principale, sia per l’autonomia, sia per la velocità delle ricariche. E purtroppo è vero, le autonomie dichiarate non sono mai vere, sono al sotto almeno di 1/3 se non si superano i 60km/h. Le elettriche sono utili sono come city car per muoversi in città, e penso che si andranno ad affermare solo in questa categoria…

      • Facile che sia quella in scala 1:40
        La mia id3 58kWh, se ricarico al 100% mi dichiara 480km di autonomia.
        Evidentemente la guido in modo diverso.

    • Sicuro di avere una Model 3?
      Di tutte le BEV esistenti, proprio di una Model 3 ci lamentiamo di autonomia e velocità di ricarica?
      Pubblicherebbe cortesemente il VIN escluse le ultime 6 cifre?

    • Certo, e Elon Musk è diventato l’uomo più ricco del mondo vendendo una city car a gonzi che non riescono a capire la differenza con un’auto di segmento D.
      Oppure, più semplicemente lei pensa di prendere in giro i lettori di Vaielettrico, molti dei quali oltretutto sono proprietari di Model 3, trollando cose senza senso logico!?

    • Interessante la scelta di una Model 3 come city car.
      Ma in effetti potrebbe essere vero, una city car serve nient’altro che a percorre le strade delle città e lo spazio che le separa.

    • Confermo, anche io con la model 3 mai uscito dal quartiere, faccio anche ogni tanto qualche guida di piacere, ma solo in cortile.

      • Io son due anni che lascio la mia id.3 in cortile e la uso solo come winter garden, il riscaldamento avviabile da remoto è ottimo. Speriamo che a furia di prendere il sole questa tecnologia troppo acerba maturi.

        Nel frattempo segna 65.000 km, fatti tutti in cortile. La muovo avanti/indietro dieci metri alla volta, come un dondolo intanto che leggo.

        • Uguale, alla fine anche io ho deciso di usare la mia per far seccare I fichi, ma ragazzi quanti patemi per programmare il viaggio fino in campagna.

      • Io con la kuga plugin a volte parto col 100% di batteria e non riesco ad uscire dal garage senza che si accenda il motore a benzina.

    • Uhm…… sono partito da Montecavolo (RE) con il 95% di batteria e sono arrivato ad Aosta (349km) con il 21% (quasi tutta autostrada a 120km/h, per la precisione da Terre di Canossa a Quincetto). In 25 minuti ho ricaricato la macchina fino al 80% mentre facevo la spesa, o meglio, mentre mia moglie faceva la spesa, perchè sono dovuto uscire dal supermercato a staccare la macchina carica che ancora non avevamo finito gli acquisti.
      Dovrò fare un controllo, magari sulla mia model 3 hanno montato per sbaglio due batterie

  16. Fa 180km si orari in autostrada essendo di Napoli immagino il rispetto dei limiti se fa solo 180km quanto consuma 25x 100km? Ala faccia di andare in tribunale con dati forse anche vietati dalla legge , attenzione a non mangiarti tutto .

    • Mi perdoni ho provato a leggere il suo commento più volte e non l’ho capito.

      Nella prima parte assume che il signore sia di Napoli è quindi categoricamente per lei deve infrangere la legge… e qui potrebbe già beccarsi una causa per diffamazione…. (Sono sicuro che la redazione ha sia la sua mail che il suo indirizzo ip ben archiviati per tale scopo)
      Il resto del suo commento è incomprensibile nella grammatica e nei contenuti

      • Il signor Gagliardo dice di non poter superare i 60/70 kmh per non scaricare la batteria ; visto che ha scritto a VE per avere dei pareri sul suo caso, che senso avrebbe dichiarare una velocitá inferiore a quella effettivamente tenuta ?

    • -essendo di Napoli immagino il rispetto dei limiti-

      Per la serie sùn mìnga mì che sùn rassìsta… 🤭🤭🤭😇😇😇

  17. Parliamo di una piattaforma unica che veniva e viene ancora utilizzata su praticamente quasi tutti i modelli elettrici del gruppo Stellantis che non spicca di certo per efficienza e il problema è già percepibile sulle utilitarie come e-208 e Corsa e, figuriamoci su un crossover di stazza maggiore come le e-2008. Comunque è consigliabile nel caso di Aldo un check allo stato della batteria perché potrebbe anche esserci un degrado della batteria.

    • Possiedo un mokka-e 2021(stessa piattaforma e posso immaginare cx simile), posso assicurare che i consumi a 130 non vanno mai oltre i 22 kwh/100km anche a temperature sotto zero e termiche con sci sul tetto, per assestarsi a 17 kwh/100km d’estate ai 110 km/h e 18,7 kw/100km a circa 5 gradi e nebbia. (Di serie ha la pompa di calore). I dati li leggo dall’obd. Quello che non tutti sanno e che psa a un certo punto ha pensato di spostare con un aggiornamento il buffer che da nuovo era di 3 kwh a 7, e il calcolo dell’indovinometro prima basato solo sul dato percentuale di soc adesso è un dato ricavato dal soh temperatura e bilanciamento celle molto pessimista nella prima metà del “serbatoio”. Il signore sta secondo me sclerando dal fatto che adesso al 100% l’indovinometro non gli mostra più quei 320 km finti che gli mostrava da nuovi. Percezione sarà stata aggravata anche dal fatto che le prime versioni delle peugeot 208 2008 non indicavano la percentuale di batteria ma solo delle stanghette e l’unico riferimento è l’indovinometro…

  18. 130 km/h in autostrada significano circa il valore da te detto, circa 170 km. E’ un 50 kWh, vuol dire 3,5 km con un kWh, buon consumo ricordando che piu’ o meno e’ in consumo circa un GPL al litro.

  19. Io 300 km in estate li faccio senza problemi, d’inverno sotto zero ne perdo 100 complici anche le gomme termiche, io controllerei la batteria. Ho una 2008e, da ottobre ad oggi siamo a poco meno di 20k km

Rispondi