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Provare la Polestar 2? Ecco dove

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Provare la Polestar 2? ecco dove e quando sarà possibile, nei due nuovi Test Drive Hub aperti a Roma e a Milano, ma anche a Torino, Genova e Bergamo.

Provare la Polestar 2 Provare la Polestar 2? test drive in cinque città italiane

Molti osservatori ritengono la marca svedese (controllata da Volvo e dal colosso cinese Geely) il concorrente più accreditato di Tesla. E i responsabili di Polestar parlano di “una crescente domanda di test drive“, ora prenotabili sul sito ufficiale e organizzati in collaborazione con Hertz. I primi Test Drive Hub sono stati aperti a Roma e Milano. In ciascuno di essi saranno disponibili almeno due veicoli, tra cui una variante a motore singolo e la potente Polestar 2 Long Range Dual Motor. Ma le attività di test-drive in tutta Italia si intensificheranno con un nuovo Polestar Roadshow estivo in queste città e con queste date: Roma dal 20 al 21 maggio. Torino dal 26 al 28 maggio. Genova dal 9 all’11 giugno. Bergamo dal 23 al 25 giugno. È anche disponibile la formula di prenotazione di Long Test Drive, sempre in collaborazione con Hertz. Attraverso questo link si può avere gratuitamente la Polestar 2 per 3 giorni, in tutta Italia.

Vendita solo online, con prezzi da 52.200€

Il nostro obiettivo è far conoscere il marchio Polestar in Italia. Il modo migliore per farlo è che i potenziali consumatori siano coinvolti in prima persona nell’argomento e guidino una Polestar 2“, spiega Alexander Lutz, amministratore delegato del marchio in Italia. Le auto elettriche Polestar sono vendute esclusivamente online attraverso la vendita diretta ai clienti. Polestar 2 è disponibile a partire da 52.200 euro. La versione Long range Single motor ha una batteria da 78 kWh ed un’autonomia fino a 551 km WLTP. La variante top di gamma Long range Dual motor ha due motori elettrici, batteria da 78 kWh, con una potenza di 300 kW e 660 Nm. Grazie al Performance Pack opzionale si possono aumentare i valori di potenza e coppia portandoli a 350kW e 680Nm rispettivamente. L’autonomia con questo pacchetto è fino a 487 km WLTP.

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17 COMMENTI

  1. Provata agli electris day a Roma quale giorno fa. Macchina splendida con un unico neo. Spazio a bordo minimo, dietro va bene per due ragazzi, non c’è posto per i piedi sotto i sedili. Per chi ha famiglia è improponibile.

    • Confermo e rilancio: ho fatto il test drive a Roma. Auto ottima come ben spiegato in altre recensioni ma io con i miei 186cm ho dovuto contorcermi non poco davanti al personale della concessionaria per entrare sul sedile posteriore attraverso quello che definirei più botola che sportello, e mi è stato impossibile far passare il piede taglia 46 da una parte all’altra dell’enorme tunnel per cercare di provare il posto centrale. Senza contare che è così rastremata dietro che battevo la testa e non riuscivo ad appoggiare correttamente la schiena sul sedile.

  2. A me piace tantissimo e l’avrei scelta sicuramente se non ci fosse dietro l’angolo la nuova versione che sembra migliorare tantissime cose tra cui il passaggio dalla trazione anteriore a quella posteriore.

    Sono andato su altro, ma Polestar resta un marchio che continuerò a considerare in futuro.

      • Ah no errore mio, la my2024 che ho provato è trazione posteriore, le precedenti no. Pensavo lo fossero tutte.

      • Ha ragione! Chissà perché ero così sicuro fosse a trazione anteriore.
        E allora l’unico difetto che ha per me è una sensazione un po’ di claustrofobia negli interni.

  3. Ho avuto proprio questa settimana la possibilità di usare una Polestar 2 per 24 ore, presa tramite noleggio Hertz. Era il modello Long Range Single Motor (78 kwh) in un bellissimo colore che chimano Jupiter, simil dorato/cromato.
    Ci ho fatto 450 km in un giorno, principalmente in autostrada. Approfitto dell’articolo per una mini-recensione.

    Dentro è bellissima, la qualità degli interni è molto alta, scordatevi il fatto che appartenga a un gruppo cinese, siamo ai livelli della cugina Volvo. Tessuto dei sedili ottimo, sedile con tutte le regolazioni immaginabili e con le memorie della posizione, visibilità altissima, insonorizzazione efficace. Dopo 6 ore in auto a fine giornata ero riposatissimo. Baule “serio!” sopratutto per il portellone alto (non quel pozzo buio e scomodo della Model 3) e con attivazione a piede.

    Per entrare, c’è l’apertura keyless al solo tocco della maniglia, e l’auto si chiude da sola se ci si allontana. Dentro, c’è il display classico dietro al volante oltre la console centrale orientata verticalmente, tutto gestito con Android Automotive, che mi è piaciuto subito: molte meno funzioni di una Tesla (3/4 abbondanti delle quali sono però totalmente inutili e solo scenografiche, o vogliamo parlare del petofono, i giochi di luce o altro?) ma tutte quelle che servono, con hardware velocissimo e stabile. Dove non ci siamo è la navigazione “oltre autonomia”. Vero, è basata su Google Maps, ma per fare Varese – Verona – Varese, all’inizio del ritorno avevo il 39% di autonomia, serviva una ricarica per riconsegnare l’auto a Malpensa, ma il navigatore mi ha chiesto di scegliere dove fermarmi appena impostato il viaggio, proponendo in effetti la FTX di Brescia dove sarei arrivato col 19% e che avevo in mente di usare già prima. Ma io ho una elettrica, e quindi “so” queste cose, ma a un utente normale buttare li tre opzioni e lasciar scegliere (due oltretutto erano fuori autostrada…) è deleterio. Speriamo che migliorino, o che nel Play Store compaia ABRP (o che Google se li compri).
    Aggiornamenti OTA ottimi, la sera che l’ho portata a casa ne ha fatti due mentre la ricaricavo per la mattina, perchè non era online da un pò: bacchettata sulle mani a Hertz, l’auto era arrivata senza 4G configurato e quindi era tutto offline, su un’auto simile si perde almeno metà del valore se non la si usa connessa.

    La nota veramente dolente sono i consumi: si legge in giro che il motivo sia che la piattaforma non è nativa elettrica (così come la P.3, la prima nativa sarà la P.4), probabilmente nemmeno la forma squadrata aiuta, ma in autostrada ai 130kmh – si, ho messo il cruise con ACC e lane assist al massimo legale, non andavo in giro “ai 90 dietro ai camion” – siamo a 230w/km. Con 78 kwh, vuol dire 300 km di autonomia. Che di per se è un buon risultato, ma non tanto se si pensa a che batteria enorme c’è sotto. Al ritorno ho provato ad andare ai 110 kmh ed eravamo già meglio, sui 200w/km, che vorrebbe dire quasi 400 km.

    In se non sarebbe un problema se non ci fosse l’altro problema: la ricarica. Picco dichiarato a 170KW, la mia ricarica è partita dal 19% dopo un’ora ai 130kmh quindi la batteria era calda (non c’è il preriscaldamento). Questa la curva di ricarica che ho ottenuto:
    19% – 150KW
    41% – 134KW
    63% – 112KW
    70% – 93KW
    80% – 67KW
    90% – 52kw
    Totale, 57,38kw in 34minuti, media di 99.49KW. Bene ma non benissimo, oltre 80% decade velocemente, potesse tenere una media di 140-150KW renderebbe il viaggio ancora più efficiente, per compensare quanto poi consuma.

    Quindi, la comprerei? Ammesso di avere i soldi che chiedono (l’auto che avevo in mano io valeva 63.000€ con colore extra e Pilot Pack) forse sì, ma probabilmente guarderei alla Standard Range usata, che in Germania si trovano sui 40.000 con pochi km, vista la tendenza a cambiare auto più spesso da quelle parti.
    Comprerei la Tesla al suo posto: no. E’ vero, la Model 3 costa 20.000€ in meno. Ma non è solo una questione di prezzo in certi casi. Se ignoriamo l’efficienza energetica, che potrebbe anche non essere un problema (nel termico c’è gente felicissima con auto che consumano molta più benzina pur andando più piano di altre) visto che non faccio quasi mai più di 300km al giorno, a livello software “essenziale” siamo a pari, e comunque grazie a Google ci arriveremo a breve forse; gli interni sono immensamente a favore di Polestar, così come la comodità a bordo (ho guidato una Model 3 per un’ora mesi fa): sospensioni ottime anche su buche o dossi, sedili che non sono delle panche di legno rivestite, seduta che non obbliga a calarsi nell’auto, tetto alto che da la percezione di spazio e non di oppressione.

    La Model Year 2023 della P.2 ha migliorato l’efficienza ma ha anche alzato i prezzi. Vediamo se nei prossimi anni scenderanno, o se ne arriverà una versione “nata elettrica”, ma questa è un’ottima “family car” per chi non vuole un SUV ma una berlina, e magari in passato 60.000€ li spendeva per una BMW 5 o una Mercedes Classe E.

    • Ecco il tipo di recensioni che fa piacere leggere.
      Direi che hai spiegato tutto l’essenziale!
      Restano due domande:
      1) c’era il whattheheck?
      2) sentivi i cavi ballare nel bagagliaio?

      Parlando dei “problemi” dell’auto concordo al 100%.
      In questo stile sarebbe bello riuscire a provate una Nio ET7 o ET5.

      • ahahah!
        1) si, ovviamente!
        2) no, e dire che il cavo type2 è banalmente posizionato nel sottofondo del baule posteriore. Magari è solo un difetto delle Mach-E guidate ai 190kmh tra le colline pisane.

        Nio: la ET7 mi pare più nella categoria Model S, la ET5 temo avrà la stessa scarsa efficienza già solo leggendo i dati dichiarati: 75 kwh per la Standard (wltp 405 km, consumi 193-212w/km), addirittura 100 kWh per la Long.
        E’ molto facile ottenere queste prestazioni semplicemente buttando dentro una batteria gigantesca, ma un minimo di lavoro in più nel rendere efficiente il motore non sarebbe male. Pare di essere tornati ai motori termici americani, dove per avere qualche cavallo ti davano un V8 5000cc…
        Quello che mi incuriosisce della ET5 è la dotazione software annunciata, tra lidar, USS e telecamere, e gli adas previsti. Vedremo però come saranno all’atto pratico, perchè finora le auto cinesi han mostrato software veramente pessimo (vedi MG) o consumi osceni (vedi BYD); su carta son tutte bellissime, poi però vanno provate.

    • “non è solo questione di prezzo” eh, certo, voi radical chic con la villetta e il fotovoltaico…
      Interessanti gli aspetti collaterali legati al noleggio (nemmeno configurata…) piuttosto che alla macchina in sé e alle questioni intangibili o quasi quali l’impressione di oppressione (che non c’è) o la fluidità della strumentazione, difficilmente emergono dai numeri. E finalmente un’altra auto che si aggiorna da sola!! La curva di ricarica è buona ma non ottimale, il software è sicuramente migliorabile (e migliorerà, non è Cariad!), peccato per il navigatore non integrato bene con la ricarica, uno degli elementi che più spaventa gli scettici.

      • Ho un cliente danese che ha la Polestar 2, mi dice che più o meno arriva un aggiornamento al mese, e che già nell’ultimo anno si sono visti miglioramenti impressionanti su molti aspetti, fluidità, stabilità, funzioni.
        Il Play Store (e in generale la piattaforma Android aperta a tutti) è secondo me la “killer feature” di Android Automotive, ci sono già diverse app (netflix, spotify…) e ho scoperto ieri sera che in realtà ABRP è già disponibile, almeno per la Polestar…

        https://media.polestar.com/us/en/media/pressreleases/500089

        Ammetto che non ho guardato il Play Store durante la prova, volevo vedere come se la cavava il software nativo. Ma direi che con ABRP nativo nell’auto abbiamo risolto alla grande.

        • Anzi, è qualcosa che Tesla probabilmente non avrà mai (per ovvi motivi, sistema proprietario che non può essere aperto). Ottima notizia, speriamo che lo adottino diffusamente anche gli altri

    • Grazie per la recensione!
      In effetti un auto interessante. Due anni fa la stavo considerando ma poi esclusa per questione di budget. Già per la model 3 ho dovuto raschiare il secchio… ma budget a parte, la m3 è l’auto giusta per me. La polestar ha dei punti forti su espetti per me secondari, mentre l’efficienza è un aspetto per importante (eh sì, sono un nerd 🙂 ).

      • Assolutamente Sebastiano, lo dico sempre in moltissimi commenti che ognuno sceglie l’auto in base ai propri requisiti, tra cui il budget e altri aspetti che ognuno valuta importanti.
        Mi da fastidio chi dice che la Tesla è la BEV migliore “a prescindere”, mentre confermo totalmente che è la migliore per chi guarda efficienza e parte software. Sono un geek anche io (no, nerd non mi ci chiamo) ma ad esempio per me l’auto deve prima di tutto essere un’auto, fatta bene e confortevole. A ognuno il suo, e per fortuna c’è una buona scelta, in costante crescita.

  4. Il paragone va fatto con Model 3 long range e performance quindi come prezzi siamo in linea. Anche il confronto tra potenza e autonomia non è sufficiente a far propendere più da una parte o da quell’altra in maniera netta. La partita si gioca su qualità costruttiva e rete assistenza per Polestar, software di bordo e rete supercharger dall’altra. Non vedo l’ora di vedere una prova confronto sul vostro canale YouTube

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