Prova consumi invernali per Kia EV6, firmata dal nostro amico Youtuber Matteo Valenza. Come se la cava col freddo e in salita, condizioni più ostiche per le EV? TESTO+VIDEO
Prova consumi / In salita 36,4 kWh/100 k
Si parte subito in salita, su fino in cima al colle di Sant’Eusebio, nel bresciano, strada amata dai motociclisti, mantenendo una velocità di 50 km/h. L’auto è impostata in modalità Normal: fuori 7 °C, mentre all’interno la temperatura è di 21 °C. Matteo è solo in auto e attiva il climatizzatore bizona, grazie al quale è possibile escludere il posto del passeggero selezionando l’opzione driven only. L’auto si riscalda molto bene, con flussi d’aria per niente invasivi. Questa EV6 è dotata di una batteria da 77,4 kWh, con due motori, sull’anteriore e sul posteriore, con trazione integrale. I propulsori rispondono veramente bene sul pedale dell’acceleratore. Dopo qualche km, la batteria è al 73% e Matteo attiva l’i-pedal drive (frenata rigenerativa massima). Come? Dietro al volante si trovano due “padelline” con cui si imposta il grado do rigenerazione. Superato il paese di Caino, l’asticella della velocità si alza a 70 km/h. Alla fine della salita, dopo 8,8 km percorsi ad una velocità media di 57 km/h, il consumo è pari a 36,4 kWh/100 km.
Prova consumi / Ai 130 in autostrada fa 4 km con 1 kWh
Terminato il primo percorso in discesa, dopo 3,3 km alla velocità media di 37 km/h, l’auto è al 72%, è stato recuperato l’1% di batteria. Altra discesa nel paese di Valio e Matteo imposta il cruise control adattivo, anche se in un centro urbano. La frenata rigenerativa, i-pedal drive, è abbastanza pesante, forse sarebbe meglio utilizzare il terzo livello, osserva. Percorsi altri 4,9 km alla media di 50 km/h, il consumo è pari a 2,2 kWh/100 km. Arriva il momento di spostarsi in superstrada. Matteo attiva il pilota automatico e la Kia EV6 si guida praticamente da sola. L’assistenza alla guida di livello 2 è veramente affidabile, molto sicura. Dopo 13 minuti a 75 km/h in un percorso di 12 km, il consumo è di 12, 9 kWh/100 km. In tangenziale a 90 km/h, dopo 10,5 km il consumo è pari a 16,4 kWh/100 km. Si sale ancora un pochino ai 110 e dopo altri 8 km siamo a 22,5 kWh/100 km. Ai 130 non è poi tantissima la differenza: 25,1 kWh/100 km su 9 km percorsi. Un filo meno di 4 km con 1 kWh (per la precisione 3,984)
Promossa per consumi e qualità degli interni
Matteo è davvero soddisfatto della posizione di guida. Partendo da una piattaforma dedicata solo alle elettriche, ingegneri e designer hanno veramente potuto fare un buon lavoro. Comodissima la vista nel display centrale, che mostra in maniera istantanea quanto dista la stazione di ricarica più vicina e quanti km possono essere ancora percorsi. Il nostro amico Youtuber evidenzia la grande attenzione ai dettagli e l’ottima qualità costruttiva del Suv. Non è un’auto che costa poco (si parte da circa 50 mila euro), per quello che offre però il prezzo è in linea con il mercato. Altra cosa che Matteo segnala positivamente è l’intuitività del sistema infotainment. Buona anche l’insonorizzazione, forse sopra i 100 km/h si inizia a sentire un po’ il fruscio del vento, ma è normale. Qualche perplessità per la parte posteriore che non è tanto curata nei dettagli. In generale, comunque, la EV6 si è comportata molto bene: promossa nella prova consumi invernali!
Sarei curioso di sapere quei “150 km di montagna” come li hai calcolati… E comunque a 110 77/22,5 fanno 342 km, non 200 – max 250… Ipotizzando poi di fare 342 km a velocità costante, che mi sembra un po’ improbabile.
Sono un po’ perplesso di fronte all’affermazione “promossa nella prova consumi invernali”. Per non correre il rischio di restare a piedi bisogna mettersi alla ricerca di un rifornimento dopo circa 150 km di montagna (anche se non conosco il profilo altimetrico del percorso utilizzati) e dopo 200-max 250 km (se percorsi a 110 km/h) di autostrada. AD oggi i BEV mi sembrano più adatti in taglia “mini” per la città (Twingo, Up). Proprio non capisco certe autoblindo, anche termiche, pesanti e con elevata sezione frontale: tutto il contrario di quello che servirebbe per ridurre i consumi. Probabilmente è più facile, per svariati, ben comprensibili motivi produrre un BEV da 50.000-60.000 euro che non uno da 20.000. Del resto l’ing. Giacosa, che le automobili le sapeva fare, diceva che era più facile, dati i minori limiti imposti, progettare un’auto grande piuttosto che un’utilitaria.