Proposta: liberiamo le e-bike dal limite dei 25 km/h. Il suggerimento arriva da un lettore che si firma Robespierre ed è legato al momento che stiamo vivendo. Con la necessità di pensare una nuova mobilità per il dopo-Covid19, tipo il bike-to-work, in bici al lavoro.
Proposta: 5 km/h in più non guasterebbero
“Non sarebbe male un pò di flessibilità in più per le leggi sulle e-bike”, scrive il lettore. “Attualmente ogni bici elettrica che supera, anche di un solo watt, i 250w di motore, che abbia anche un acceleratore sul manubrio ed superi anche di un solo kmh i 25 kmh sono considerate non-a-norma. E richiedono patentino, bollo, assicurazione e targa. In un momento come questo alleggerirei un pochettino queste normative“.
“Non è che una bici elettrica diventa un bolide perché ha 150w in più od un innocuo acceleratore sul manubrio, che è anche comodo per chi si fa lunghe tratte, magari dopo aver finito di lavorare.. Più che altro su Amazon e altri siti si trovano tantissime e-bike belle e anche vantaggiose. Ma, ahimè, non utilizzabili come velocipedi, proprio perché magari hanno 150w in più (che vuol dire 5 kmh in più circa e sono più agili in salita rispetto ai 250w). E perché hanno diverse modalità di movimento, ovvero pedalata assistita ma anche l’acceleratore sul manubrio. Un pò di flessibilità in più attualmente male non farebbe, tanto che cambia? I 25 kmh li faccio allo stesso modo se pedalo o avvio la manopola dell’acceleratore..“.
Oggi oltre i 25 km/h sono ciclomotori e tutto cambia
E qui ci piacerebbe aprire una discussione, sapendo bene che i ciclisti “muscolari” non saranno d’accordo con la proposta. Il messaggio ricorda che, a fronte del limiti di potenza e velocità, le e-bike sono esentate da patentino, bollo, assicurazione e targa (direttiva europea 2002/24/CE). Ma in realtà ci sono altri due “vantaggi”: non c’è l’obbligo del casco e si può accedere alle piste ciclabili. Tutt’altro discorso per le cosiddette “bici elettriche a funzionamento autonomo“, che viaggiano anche senza pedalare hanno una velocità massima di 45 km/h. E sono equiparate in tutto e per tutto ai ciclomotori (clicca qui per approfondire). Il tema dunque è: si può alzare il limite dei 25 km/h e, conseguentemente, la potenza del motore? La discussione è aperta, a voi la parola.
— Leggi anche: arriva il bonus (fino a 1.500 euro) per chi rottama l’auto e compra una e-bike. Come averlo? Cliccando qui trovate una GUIDA FACILE: chi ne ha diritto, quali documenti servono… Qui invece le risposte alle vostre domande. E qui: bonus e-bike, i Comuni e la fase 2. E qui infine: il Listino facile delle e-bike, prezzi e caratteristiche.
Il limite di velocità non mi crea problemi.. mi sta sul cazzo solo il limite dei 250watt per biciclette e 500watt per monopattini.. leggi stupide senza un minimo di logica, le odio da morire.. dovrebbero eliminare il limite dei watt e tenere quello della velocità, perché io che abito in collina e peso sui 90 chili vorrei avere un qualche cazzo di vantaggio almeno su questo in sto paese dimenticato da dio..
A mio avviso chi parla sostenendo che sia giusto che le ebike siano limitate alle attuali condizioni ovvero senza acceleratore e bassa potenza, dimostra di non conoscere l’argomento e quindi di non aver mai guidato una bici elettrica. Il peso è decisamente alto e spuntare da fermo non è affatto facile senza l’ausilio dell’acceleratore soprattutto in situazioni dove si deve attraversare un incrocio e, peggio, effettuare una partenza seppure in leggera salita. E’ pazzesco che i monopattini possano disporre di una potenza maggiore essendo una mera tavola con due rotelline che non offrono certamente la stabilità di una bicicletta così come la stessa frenata. Qui parliamo di mezzi dotati di un motore, quindi l’adozione di un acceleratore non stravolge la realtà della propulsione elettrica bensì ne aumenta la sicurezza in situazioni dove il peso della bici elettrica può creare situazione di pericolo. Circa la velocità fa ridere il limite dei 25kmh dal momento che le bici muscolari sono autorizzate a volare a velocità molto ma molto più alte contando su pneumatici larghi un dito e sistema frenante con annesso libro per le preghiere. Tagliando la testa al toro stabilissero una regola equa, modesta e razionale senza accanirsi contro le ebike piuttosto propongo che gli organi di polizia municipale facessero seriamente il loro dovere perseguendo duramente chi conduce un bicicletta (elettrica o no), monopattino, segway, monowheel in modo indisciplinato assumendo una condotta di guida non consona alle condizioni ovvero TUTTI gli idioti che sfrecciano in velocità tra la gente e senza rispettare alcuna regola stradale. Disciplinando i soggetti primitivi multandoli con durezza potremmo tutti godere dei mezzi a due ruote senza troppe ridicole regole bensì osservandone una sola: “il rispetto verso chi abbiamo intorno!”.
Allora, sulle fat elettriche, come la mia, effettivamente a partire da fermo può essere pericoloso, soprattutto se in strada, infatti io da sempre parto da fermo con il pulsantino legato alla modalità camminata, che mi dà quella prima accelerazione che mi permette di partire, altrimenti rischio di sbilanciarmi a destra e sinistra col manubrio, con i chiari rischi che può comportare. Sulla manetta, io inizialmente, prima di comprare l’ebike, l’avrei preferita decisamente, oggi invece, a parte il discorso legato appunto alla partenza che però ho ovviato con il pulsante camminata, non ne sento il bisogno perchè in assistenza massima una ebike, basta che tocchi il pedale a vuoto che accelera.
Sul discorso della velocità faccio una precisazione, le ebike hanno il limite di 25 KMh con assistenza, cioè per legge l’assistenza deve fermarsi a quella velocità ma nessuno ti vieta di continuare ad accelerare muscolarmente, il limite è legato all’assistenza, non alla massima velocità che puoi raggiungere poi muscolarmente senza assistenza. Certo, accelerare muscolarmente su una ebike porta a qualche kmh in più però già comunque un pò di differenza c’è.
Ah, aggiungo che 30 km/h sarebbero l’ideale, io, quando percorro in ebike quelle leggere discese che mi portano a 30/31 Kmh non percepisco assolutamente di andare piano, andrebbe benissimo.
Il problema delle piste ciclabili è che la gente ci passeggia e ci fa footing, anche se vicino c’è la pista pedonale. Io quando sto in ebike sulla ciclabile, quando devo intraprendere delle curve, faccio sempre un paio di scampanellate e freno, perchè dall’altra parte che non vedo ci può essere chiunque a piedi che cammina sulla pista, anche mamme col passeggino, cosa che mi è capitata diverse volte.
Se le ciclabili fossero rispettate come strade adibilte alle biciclette allora sarei favorevole ai 30 KM/h su queste strade adibite alle bici, però nella pratica muoversi su una ciclabile equivale a fare a zig zag e frenare di continuo, passando vicino a un sacco di persone che fanno footing, la passeggiata col carrozzino, la passeggiata al cane e di tutto e di più. Però qui a sbagliare sono le persone che intraprendono a piedi quella strada perchè le ciclabili munite anche di spazio pedonale sono ben distinte tra loro, le persone non dovrebbero camminare sulla pista adibita alle bici, è come farsi la passeggiata sulla strada dove vanno le auto, solo che non ci pensano e camminano sulle ciclabili.
Io sono sempre d’accordo che tra 25 e 30 KM/h cambi poco e anzi, permette anche di bruciare qualche minutino se si hanno dei tempi contati, però sulle ciclabili difficilmente si va sparati pure a 25, per via delle continue frenate per evitare pedoni che camminano sulla pista per le bici.
Senza contare che chi ha gambe buone pedala a 30 kmh su copertoncini certo meno sicuri di una gomma da 2″.
Allora, ovrebbero fermarli e ritirargli le gambe?
i monopattini elttrici non hanno acceleratore, superano i 25 kmh. Hanno una struttura (ruote piccole) ed alcuni solo freno posteriore meno sicura di una bicicletta. La posizione di guida meno stabile del culo sopra la classica sella. Nessuno dice nulla nonostante il buon senso li vedrebbe equiparati almeno alla bici con acceleratore e quindi non ammesi dalla normativa. E allora??
Italia e UE tacciono, la cosa fa riflettere…. e pensare male.
I monopattini non superano i 25 km/h, almeno per legge. La legge prevede il sequestro se vengono manomessi.
Io legalizzerei i 350w per avere forza in salite molto ripide ma lascerei il limite di 25km/h, perché penso che l’accelleratore sia inutile su una bici a pedalata assistita che ha i 3 livelli di assistenza dove basta solo tenere in rotazione i pedali con le gambe a peso morto. Di quelle bici elettriche pieghevoli da 14/16 pollici, con 250w e max 25km/h di velocità, con autonomia fino a 50/60km che si trovano in rete a prezzi vantaggiosissimi, e che hanno la pedalata assistita, credo che smontando la manopola dell’accelleratore o lasciandola nel cartone in fase di montaggio, é palese che sono legali. Penso che sia questo il motivo per il quale molti modelli degli ultimi anni, hanno tutti i comandi elettronici a sinistra compreso il tasto di accensione e solo il meccanismo dell’accelleratore a destra sorretto da una singola vite. Probabilmente é possibile rimoverlo o non installarlo per adeguarlo alle norme vigenti della nazione in cui viene venduta, perché non tutte le nazioni sono contrarie all’accelleratore. In pedalata assistita ogni bici elettrica attiva l’eletrico piú o meno dopo la seconda pedalata muscolare, chiaramente se poi si va a fermare i pedali la bici non da potenza, se si frena non da potenza, se in discesa rileva piú di 25km/h non da potenza finché non ritorna ai sui 25km/h o meno diepnde dalla modalità di assistenza impostata. Ma comunque avere piú forza nel motore, sarebbe utile non solo in salita ma anche per caricare piú peso come ad esempio la spesa, o uno zaino da scuola, o anche robs da escursione.
Io, valutando per bene, mi sto rendendo conto che preferirei di gran lunga la legalizzazione dell’accelleratore sul manubrio che una velocità maggiore ai 25 KM/h, per via che, se si incitano le ebike a diventare un mezzo di spostamento di massa, permettere a una persona stanca da lavoro, anziana o con problemi motori di muoversi a 25 Kmh senza pedalare, muovendosi con l’accelleratore, male non farebbe. Qui davvero non vedo che differenza ci sia, la velocità rimane quella e si avrebbero solo dei vantaggi. La scelta di usarla con pedalata assisstita o con accelleratore sarebbe una manna dal cielo, anche perchè qui si incentiva l’uso della ebike in questa fase 2, quindi all’uso di massa.
Pienamente d’accordo.
Vedo troppa velocità anche tra le bici non a pedalata assistita. personalmente ho una normale bici a pedalata assistita che a causa del mio peso non ha vita facile, ma funziona bene lo stesso al prezzo di un maggiore consumo della batteria. la stessa bici in mano ad una persona in forma diventa molto più efficace e reattiva. per cui lascerei assolutamente le cose come stanno.
Concordo sul mantenere i limiti come sono. Le bici sono sufficientemente potenti per qualsiasi salita o carico. Se si vuole andare oltre i 25 kmh si pedala… in piano non è difficile toccare i 30 con un minimo di allenamento anche con bici da 20+ Kg.
Se si vuole andare ai 45 kmh, si prende un ciclomotore Askoll/Niu/ecc con RC, casco, patente e nessuna necessità di pedalare.
Io piuttosto sbloccherei i milioni di incentivi fermi perché legati alla rottamazione di un vecchio ciclomotore… come per le auto, se non rottami -4000, se rottami -6000. Perché ciclomotori e moto sono invece svantaggiati?
Cinque chilometri orari in più possono sembrare poca cosa. Eppure, partendo dal limite attuale di 25km/h, non è poco: l’aumento percentuale è del 20%.
Inoltre occorre considerare un aspetto meno evidente: l’energia cinetica. Un ciclista a 30 km/h ha un’energia cinetica molto maggiore di quella che avrebbe a 25 km/h.
Infatti, poiché l’energia cinetica cresce con il quadrato della velocità, passando da 25 a 30 km/h l’energia cinetica aumenta del 44%. Di conseguenza in caso di collisione le energie in gioco – e quindi i potenziali danni – sono nettamente maggiori.
Credo che il limite attuale sia adeguato: se fosse aumentato i maggiori rischi non giustificherebbero i benefici.
Ma ti dirò, io preferirei, su tutto, la presenza legale di un accelleratore sul manubrio. 25 kmh orari mi vanno anche bene, purchè possa usufruire dell’accelleratore, anche perchè mi risulterebbe assai comodo in certi momenti..
E un pelino di watt in più, anche 350, soprattutto per via che si amplierebbe la scelta dei modelli da poter acquistare, perchè attualmente tocca scartarne tanti, tranquillamente in vendita, proprio perchè hanno svariate modalità di guida (acceleratore + pedalata assistita) e un centinaio di watt in più.
I 30kmh su una ciclabile cittadina sono una pazzia. Anche 25 sono troppi. Per me ok 30 ma che vadano in strada.
Non potendo editare il messaggio già scritto aggiungo qui un’altra cosa, ci sono tante alternative alla macchinosità di doversi fare un patentino, bollo e assicurazione per una manciata di velocità in più, si potrebbe definire l’obbligo del casco o di maggiore età per quelle ebike di velocità maggiore ai 25 kmh e ai 250w, cosa che avrebbe un suo perchè ed eviterebbe il peso da 90 di trovarsi a dover fare tali macchinosi e dispendiosi procedimenti (oltre che complicati e non esenti da rischi in questo momento storico per via del virus e delle problematiche legate alle attività e ai distanziamenti), solo per poter guidare una motoretta che a malapena raggiungerebbe i 30 km/h.
Ci sono rimasto nel vedere questo articolo in base al commento che ho scritto sull’altro! Ovviamente sono anch’io del parere che una bici elettrica che fa una velocità pari o superiore ai 45 km/h sia bene regolamentarla, però penso anche che sia un’esagerazione la fiscalità che attualmente c’è tra 25, 28, 30 km/h, al punto che, per qualche chilometro orario in più, uno si ritrovi ad essere obbligato ricorrere a macchinosi e pure dispendiosi procedimenti, quali appunto patentino, assicurazione, bollo e targa. Per questo mi trovo d’accordissimo con Alessandro ad arrotondare la velocità massima sui 30/32 Km/h e consentire un wattaggio di un pò superiore, non parlo di wattaggi eccessivi, ma almeno un 350 w male non farebbe. Per il discorso velocità poi dipende anche da altri fattori, il peso caricato ad esempio può fare la differenza e può appunto cambiare da persona a persona, soprattutto su e-bike economiche. Chiaramente la legge la rispetto in quanto tale, però mi sembra veramente una forzatura com’è impostata attualmente, un bastone tra le ruote che si potrebbe risparmiare, ancor di più in un momento come questo nel quale si incita all’uso di bici elettriche anche per spostamente quotidiani e lavorativi.
Io aumenterei a 30 e più la velocità, però sempre pedalando.
Non capisco cosa intendete quando scrivete che i ciclisti muscolari potrebbero non essere d’accordo. E perché poi? Acquistino una ebike anche loro se sono gelosi. Se ritengono che i 30 kmh siano eccessivi probabilmente sono soltanto ciclisti, di muscolare hanno ben poco.
Semplicemente perché si percorrono le stesse piste ciclabili ed è stato più volte espresso il timore di avere veicoli troppo veloci accanto a bici che pedalando ad andatura da pedone. Ma forse gli amici della FIAB possono dirlo molto meglio di noi.
Come più volte mi sono espresso, basterebbe alzare la potenza anche a 500 watt pur mantenendo la regola dei limiti di 25 km/h. Avere coppia in più, indispensabile per affrontare strade con pendenza accentuate, è fattibile. L’acceleratore sarebbe utile in quei casi in cui si richiederebbe potenza per affrontare le suddette salite, una sorta di turbo per dirla spicciola. Non tutte le città sono sviluppate in pianure, molte sono di tipo collinari e dotarsi di e-Bike leggermente performante non sarebbe male.
Probabilmente non ha mai usato una ebike seria. Tutte quelle che ho avuto, al massimo della potenza, con un minimo di sforzo sui pedali, si sono dimostrate capaci di superare pendenze che non esistono in nessuna città.