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Proposta a Lidl per il caos da ricariche gratis

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Proposta a Lidl per il caos da ricariche gratis: Christian, un cliente con auto elettrica, ha mandato alla catena di discount una possibile soluzione. Eccola.

proposta a lidlProposta a Lidl: come dissuadere gli scrocconi e premiare i clienti

“Dopo aver letto (e constatato personalmente) di tutte le problematiche legate alle ricariche gratuite alla Lidl, mi sono permesso di inviare alla società questa proposta.  Potrebbe funzionare per rendere il tutto ancora conveniente per i clienti e dissuadere scrocconi e abusivi. Ecco la lettera: Sono un possessore di veicolo elettrico da oltre 4 anni, e in questo tempo ho apprezzato la vostra iniziativa di posizionare colonnine di ricarica presso i vostri negozi. Purtroppo, sia per esperienza personale, sia per quanto letto su siti specializzati, ho potuto constatare che spesso queste postazioni sono occupate da veicoli non in carica. O da veicoli di non clienti (o almeno che non sono a fare la spesa in quel momento), abbandonati per ore. Impedendo di fatto a chi fa la spesa di fare un rabbocco alla propria auto mentre è in negozio. Ho letto anche dell’iniziativa di stazioni di ricarica che avete avviato in Francia (molto positiva)“.

proposta a LidlRicarica a pagamento per tutti, ma con tariffe diverse

Mi permetto di proporre una possibile soluzione al caso degli scrocconi e degli abusivi:
1- ricarica a pagamento per tutti
2 necessità di attivare la ricarica utilizzando la carta Lidl Plus
3- presenza di un dissuasore che si abbassa solo in caso di attivazione della colonnina (questo dovrebbe scongiurare gli abusivi)
4- per i clienti che passano la carta Lidl Plus in cassa all’interno del periodo di ricarica applicazione di una tariffa scontata
5- addebito di un costo di occupazione in caso non venga avviata la ricarica e/o sia terminata (questa dovrebbe scoraggiare sia gli abusivi, sia gli scrocconi). Ovviamente il sistema può funzionare solo nel momento in cui il tutto è legato alla propria carta Lidl Plus e quindi ad un soggetto preciso e ad uno strumento di pagamento. Christian Zanini

Risposta. Vedremo se il Servizio Clienti di Lidl, sempre molto puntuale, risponderà a Christian, così come fatto con un altro lettore. Se sì, ne riferiremo puntualmente, visto l’interessa che la vicenda delle ricariche nei discount continua a riscuotere.

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25 COMMENTI

  1. Sarebbe anche interessante capire quanta importanza riveste per Lidl e Swarco (la società che fornisce le colonnine) l’argomento “ottimizzazione delle ricariche nei punti vendita”
    Proposte semplici come quella di legare la gratuità alla presenza di uno scontrino richiedono comunque uno sviluppo software, colonnine dotate di lettore, manutenzione, ecc.. che possono banalmente non essere considerati argomenti prioritari o convenienti dalle due aziende, forse hanno solo cose più importanti (per loro) da fare oppure dopo aver visto quel che accade hanno deciso di non occuparsene più di tanto. Presso i punti Lidl c’è stato recentemente un periodo in cui le colonnine erano quasi tutte guaste
    Esselunga ad esempio ha recentemente ceduto a Plenitude la gestione di tutte le loro colonnine, che presso alcuni punti vendita erano gratuite, come per dire, “non mi conviene e non ho tempo di star dietro a queste cose”
    Anche Iper ha eliminato presso tutti i punti vendita la gratuità e ora son tutti a pagamento
    Mi sembrano sintomi chiari che “la pacchia è finita”, ed è anche giusto così.
    Se vogliono ingraziarsi i possessori di auto elettriche, tutto sommato secondo me è sufficiente che pratichino un prezzo conveniente alla colonnina

  2. Basterebbe dare in gestione il tutto a società terza (es, becharge, ma vale lo stesso per le concorrenti). Se fai la spesa da noi, ti diamo un buono sconto becharge (ma vale lo stesso per Enel X, duferco e gli altri, anche se non hanno diffusione a livello nazionale), gli stessi che ti arrivano via mail per trova amico e/o di benvenuto ecc.
    Metti il codice e avviene lo sconto..
    Oppure possono vendere le flat essi stessi, magari rimarchiate, del resto se alle casse del supermercato vedi le tessere Amazon, è Netflix, non vedo perché non ci possano essere le epay della duferco, di enelx e A2A
    La faccenda dissuasori e rimozione è molto più costosa e complessa.

  3. lo ripeto per la centesima volta. la soluzione l’ha trovata l’iperfamila. ricarica gratis 1 ora poi 20 centesimi al minuto per l’occupazione del parcheggio… colonnine sempre libere.

  4. Non entro nel merito delle soluzioni perchè di fatto ce la stiamo cantando e suonando fra di noi.

    Vi segnalo solamente che un dissuasore mobile, solo per quanto riguarda l’oggetto e quindi al netto dell’installazione, può costare anche 5000 euro.

    Bellissimo oggetto, ma ci vuole il giusto realismo per capire che si tratta di una proposta di fatto irrealizzabile in questo contesto. Anche volendo ipotizzare che Lidl Italia riesca a spuntare un contratto di fornitura “principesco” grazie ad un acquisto massiccio di tali dispositivi.

    Il dissuasore mobile, se volete darmi credito, è qualcosa che si può serenamente “archiviare”.

    • mi propongo come “dissuasore mobile” a basso prezzo: all’arrivo del cliente mi appropinquo munito di punteruolo (per le fiancate) e mazzetta da 2 kg (per tutto il resto), che sappia.. 😇

  5. Lidl è una grossa catena magari in passato per avvalorare le sue idee green ha messo una colonnina all’interno dei suoi parcheggi, tanto le poche macchine elettriche circolanti e forse il costo per kwh non creavano tanti problemi. Oggi le cose sono notevolmente cambiate, tutti e dico tutti a prescindere dal Box, dal tipo di auto ecc il gratis fa comodo senza preoccuparsi degli altri.
    L’idea dei dissuasori è complessa, il mio lidl li ha per il parcheggio ma sono durati poco, perché nonostante i cartelli i vicini senza box lasciavano l’auto e poi alle prime ore del mattino qualcuno con particolari esigenze trovandola bloccata ha chiamato i Carabinieri! Poi la manutenzione costa, la mia azienda ne fa uso e alla fine li ha abbandonati.
    Secondo me la faccenda dei 30/60 minuti di timer potrebbe bastare come alternativa ad un pagamento, oppure la linea che usano i Decathlon, lasci un documento e ti danno 1 o 2 ore di ricarica.
    Se devono far pagare basta l’app e il QR che ho visto di recente su ogni stallo, magari con i punti spesa puoi accumulare il tempo di ricarica. Comunque alla fine si pagherà e magari una tariffa competiva come si usa in Germania e prossimamente in Francia nei Lidl a 25 centesimi non è male, l’auto elettrica avrà in questo modo sempre senso!

    • Infatti secondo me basterebbe una tariffa scontata (anche per fasce) a chi veramente fa la spesa, e per tutti gli altri che paghino in linea con gli altri operatori (o con le scelte commerciali di Lidl che è libera di far pagare quello che ritiene più giusto)

  6. Basterebbe semplicemente usare la app di Lidl che è fatta molto bene…..applicare il lettore che hanno in cassa anche alla colonnina e omaggiare 1kw di ricarica per ogni euro speso nel mese precedente.
    (Es. 150€ di spesa fatta a ottobre = 150kw disponibili a novembre)

    • Caspita mi restituiscono la spesa , il problema è che con questa formula con una spesa carico per due anni 🤣🤣

    • Secondo il Duca Conte la Lidl ti regala tanta corrente quanto spendi in merce.
      A quale facoltà di Economia insegna come fallire in un mese il Duca Conte?

  7. A parte la barbonaggine (io normalmente do l’elemosina a un rom al semaforo, da oggi comincio a lasciare qualche monetina anche alle elettriche parcheggiate alla Lidl) secondo me dovrebbe diventare una ricarica a pagamento, sempre, e più cara di quelle normali. E non è una provocazione e provo a spiegare perché.

    Se resta scontata o gratuita, succede che 4 nuovi clienti vanno al supermercato giusto per ricaricare l’auto perché c’è lo sconto o è gratisssssss. Invece, se fosse a pagamento, si verificherebbe l’auspicio di VaiElettrico e di Paolo Mariano: ovvero il supermercato rientrerebbe nell’ecosistema di ricarica e verrebbe usato da tutti coloro che non possono né ricaricare a casa né a lavoro. La ricarica dovrebbe essere usata solo da loro, infatti, ma siccome le colonnine sono poche va scoraggiato l’utilizzo da parte di coloro che possono agevolmente ricaricare altrove, basta applicare un prezzo appena appena più alto delle colonnine e i barboni spariscono.

    Solo così sarebbe una user experience senza pensieri. Mettetevi nei panni di chi non può ricaricare a casa o a lavoro: ad oggi rinuncerebbe all’elettrica. Ma se la colonnina della Lidl fosse sempre libera perché costano 2 centesimi a kWh più delle altre e nessuno la usa, io generico possessore di auto elettrica posso ricaricare senza perdere tempo quando vado a fare la spesa perché è estremamente probabile che quelle colonnine siano non occupate. Diversamente, il proprietario “sfigato” di auto elettriche (sfigato = senza ricarica a casa o a lavoro) dovrebbe modificare le sue abitudini e aggiungere 2 passeggiate a settimana da qualche parte mentre la sua auto sta a ricaricare chissà dove. Se può (quasi) certamente ricaricare mentre fa la spesa, davvero non perde tempo e non è certo un sacrificio per lui.

    Il supermercato dovrebbe essere, dopo casa o lavoro, il terzo posto sicuro dove poter ricaricare senza perdere tempo ma affinché diventi tale è necessario che sia il più possibile libero, ovvero costare di più delle altre colonnine sparse per la città.

    Sembra un paradosso ma è la soluzione più logica e anche quella moralmente più corretta (perché l’unica davvero solidale per chi non ha la villa col garage).

    • Enzo ti do pienamente ragione e aggiungerei anche alberghi e ristoranti, in modo da dare possibilità a chi non ha come dici tu la villazza , che poi basterebbe un box servito dal proprio contatore di casa.

      • Concordo, gli alberghi dovrebbero offrire la ricarica ai loro clienti per dare loro la garanzia di poter ricaricare. Aggiungerei anche le palestre. Questo perché i luoghi che si frequentano almeno un paio di volte a settimana si prestano a rientrare nell’ “ecosistema” dell’utente. In palestra ci si va ad esempio almeno 2 volte a settimana, quindi è perfetto. Sapere che la colonnina della palestra o del supermercato è libera al 99% può essere l’unica ancora per tante persone.

    • Si vede proprio che lei non ha un’auto elettrica. E’ completamente fuori strada.
      Lo dico da possessore di BEV che non ha possibilità di ricarica a casa.

      • Non hai possibilità di ricaricare a casa ok , ma non esiste nessun obbligo di una ricarica gratuita.
        Come hai sempre pagato il carburante puoi benissimo pagare la ricarica. Alla fine è un servizio in più, che fa comodo a tanti.

  8. Nonostante purtroppo la Lidl dalle mie parti non offra la stazione di ricarica, spero solo per poco tempo, concordo con Cristian, la soluzione, secondo me, ancora più semplice, un codice sullo scontrino di acquisto da digitare sulla colonnina o sull’app per attivarla, per ottenere uno sconto sulla base dello scontrino sulla ricarica attuale. Saranno poi loro a decidere se la ricarica va scontata o omaggiata. Sullo scontrino c’è l’ora l’importo e aggiungere un codice da interpretare poi dal software della colonnina sarebbe relativamente semplice. Quindi se non acquisti paghi la ricarica.

    • Proposta del tutto in linea con la mia come intenzioni, peccato che lo scontrino lo ottieni quando hai finito la spesa, non quando la inizi, per cui non ti servirebbe più

  9. La tessera non la trovo tanto fattibile, perché uno potrebbe essere di passaggio aver bisogno si un rabbocco e nel frattempo entrare a fare un po’ di spesa, in questo caso sarebbe una trafila inutile, secondo me dovrebbe esser sempre a pagamento e con il barcode dello scontrino in automatico si applica lo sconto se previsto.
    Per quanto riguarda il dissuasore che si abbassa quando si attiva la ricarica, la trovo impossibile vesto che per caricare devi parcheggiare prima di mettere in ricarica, quindi da questo punto di vista la trovo non fattibile , per gli abusivi si dovrebbe trovare un soluzione, efficace e immediata ma senza penalizzare che ha necessità di ricaricare.

    • In tutte le colonnine d’Italia oggi ricarichi con una tessera (anche se virtuale alle volte).
      Il dissuasore non è impossibile: passi la card (attivi la colonnina), il dissuasore si abbassa (ho scritto attivazione della colonnina, non della ricarica, facendo riferimento al passaggio precedente), parcheggi l’auto, avvii la carica (senza dover passare ulteriormente la card). Se non attivi la ricarica e lasci l’auto parte l’addebito per occupazione dello stallo.
      Mi sembra piuttosto fattibile.

      • Sai come funziona ricarica, hai tot tempo per collegare.
        Poi ti fermi in mezzo al passaggio in attesa che scenda il dissuasore, come minimo ti sei preso se ti va bene le maledizioni di qualcuno , se ti va male ti devi pure spostare.

        • Stai parlando sempre di un parcheggio privato che di solito abbonda di spazio… anche se stessi 1 minuto in attesa del dissuasore non credo intralceresti nessuno.
          In ogni caso sembra che l’idea del dissuasore sia troppo onerosa (non ne conoscevo i costi e ho voluto rendere pubblica la proposta proprio per aprire un dibattito costruttivo), aspetto che comunque sarebbe stato utile solo per tenere lontani gli abusivi, cosa che si ottiene anche posizionando le colonnine lontane dall’ingresso.

          • Resto del idea che va educato l’autista, comunque una colonnina a pagamento non ha mai fatto morire nessuno, sono più pericolose quelle gratis.
            Comunque sia il vero problema da quello che sto leggendo da tempo è il voler caricare gratis a tutti i costi, sia per gli scrocconi che per chi fa la spesa, perché alla fine la guerra del gratis si è imperniata tra chi ha diritto e chi no, non trovo errata la soluzione del pagare la ricarica alla fine è un servizio gratuito, non la ricarica gratuita, così che ha realmente necessità carica chi non ne ha fa la spesa senza tanti problemi, tanto le offerte ci sono al interno 🤷

  10. Secondo me il “controllo incrociato” tramite tessera Lidl è un pó complicato ma fattibile, la parte difficile (per il suo costo) potrebbe essere l’installazione del dissuasore almeno fino a quando il numero di BEV che rabboccano ai punti vendita diventerá importante.

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