Progetto MOBSTER, ovvero Mobilità elettrica per un turismo sostenibile. L’iniziativa coinvolge partner italiani e svizzeri (Alto Adige, Provincia Verbano-Cusio-Ossola e Canton Ticino). Individuando le best practice per creare regioni turistiche “green” in grado di attirare turisti attenti all’ambiente. Coordinatore è l’Istituto per le Energie Rinnovabili di Eurac Research, Bolzano.
Progetto Mobster: servono infrastrutture e far sapere che ci sono
Il progetto considera gli strumenti già in uso nell’ambito dell’e-mobility e li applica – in maniera innovativa – alla promozione della mobilità elettrica e del turismo sostenibile.
Le “best practice” sono state ricavate da un’analisi delle situazione dell’elettromobilità in ciascun territorio. Sono stati valutati le infrastrutture di ricarica sia pubblica che privata e gli itinerari o pacchetti turistici dedicati ai possessori di veicoli a emissioni zero. Inoltre, sono stati presi in considerazione anche gli aspetti che hanno un impatto indiretto sul turismo, cruciali per il Progetto Mobster. Ovvero le politiche di sostegno dirette (agevolazioni economiche per l’acquisto di veicoli elettrici e stazioni di ricarica) e indirette (cioè le azioni informative per fare conoscere l’elettromobilità). Non si tratta solo di raccolta dati: entro fine anno partiranno i lavori di installazione di 43 stazioni di ricarica per auto elettriche e di 25 stazioni per e-bikes, tra Alto Adige e Verbania-Cusio-Ossola.
— Il report è scaricabile cliccando qui.
Impatto indiretto sul settore turistico |
Offerta infrastruttura pubblica auto |
Offerta infrastruttura pubblica 2 ruote |
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Provincia di Bolzano | Contributi sia per l’acquisto di auto elettriche (4.000 €) ed ibride plug-in (2.000 €) Per le infrastrutture di ricarica, sussidi sino all’80%(privati) e 70% (aziende) della spesa ammessa, con un tetto massimo di 1.000 € |
Circa 200 stazioni disponibili. La maggior parte delle stazioni è gestita da Neogy | Non è stata segnalata la presenza di stazioni di ricariche pubbliche per e-bike |
Cantone Ticino | Sussidio di 2.000 CHF per l’acquisto di auto elettriche.
Per le infrastrutture di ricarica (privati o aziende), lo stanziamento per l’acquisto è di 0,5 MCHF |
Rete di stazioni di ricarica pubbliche, denominata Emotì,è gestita da Enertì, una società fondata dalle aziende elettriche del Ticino | Possibilità di caricare i 2 ruote alle stazioni Emotì
Sono state installate 24 stazioni di ricarica gratuite lungo alcuni itinerari turistici |
Provincia del Verbano-Cusio-Ossola | Le politiche di incentivazione dell’elettromobilità presenti sono quelle a livello nazionale e regionale | L’infrastruttura di ricarica pubblica (EVBility) consiste attualmente in una stazione di ricarica, in collaborazione con la società VCO Trasporti | 11 punti di ricarica per E-bike
I punti di ricarica sono realizzati da un’azienda locale (ETraction) |
Progetto Mobster: l’offerta di Neogy, il SOSta Merida…
Veniamo agli esempi concreti. In Alto Adige Neogy, la nuova società creata da Alperia e Dolomiti Energia, ha dedicato ad alberghi, ristoranti e centri commerciali un’offerta speciale. Una struttura turistica che utilizza il pacchetto non deve preoccuparsi del sistema di accesso e pagamento e della manutenzione della stazione di ricarica. Inoltre la stessa struttura viene inserita nelle mappe di stazioni di ricarica interattive sia di Neogy che dei circuiti internazionali.
Anche nel Cantone Ticino molti hotel sono dotati di stazioni di ricarica. Sul versante e-bike, Merida, una delle marche più vendute di MTB in Svizzera, ha realizzato dei punti di assistenza per e-bike, denominati “SOSta Merida”. In Ticino ci sono 8 punti che consentono di effettuare la piccola manutenzione e di caricare le batterie, senza dover portare il proprio caricatore. Nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in aggiunta agli hotel inseriti nella Destination Charging di Tesla anche altre strutture mettono a disposizione gratuitamente la ricarica.
Il Gran Tour della Svizzera in e-bike: tutte le info
Torniamo in Ticino. Nella sezione “Grand Tour of Switzerland” del sito ufficiale dell’ente turistico svizzero, si menziona esplicitamente la possibilità di effettuare un “E-Grand Tour” che interessa anche la Svizzera italiana. Una mappa (sotto) consente di visualizzare dove sono situate le stazioni di ricarica pubbliche lungo l’itinerario. E quali sono gli hotel, convenzionati con il Tour, che offrono la possibilità di ricarica.
Da Bellinzona, in aggiunta alle normali proposte per le bici “muscolari” (da corsa, da città e MTB), sono stati realizzati 4 itinerari per e-bikes, lungo i quali sono collocate 24 stazioni di ricarica. Gli itinerari sono pubblicizzati sui siti web dell’ufficio turistico Cantonale e regionale. Interessante notare come uno degli itinerari, quello della Val di Blenio, abbia già una rilevanza sovra-Cantonale connettendosi con quello della Valle Surselva dei Grigioni. Ed è possibile scaricare dal sito web sia i dati in formato GPX che la brochure in formato pdf di tutti gli itinerari.
28 best practice per chi vuol unire e-mobility e turismo
Dall’analisi dei diversi fattori elencati sopra, è stato stilato un inventario delle pratiche considerate più interessanti per le caratteristiche tecniche delle stazioni. Viene raccomandato di utilizzare tutti i punti come specifiche per la progettazione di nuovi punti di ricarica. E viene consigliato agli operatori turistici e agli enti pubblici come promuovere ed incentivare la mobilità elettrica per il turismo.