Progetto batterie in crisi: Porsche si prepara a tagliare oltre due terzi dei posti di lavoro nella sua controllata Cellforce. Confermando le difficoltà dell’industria europea a misurarsi in questo settore con i produttori orientali.
Fallito il progetto batterie, via 200 dipendenti di Cellforce

Secondo il sindacato IG Metall, il costruttore tedesco intende licenziare 200 dei 286 dipendenti dell’unico stabilimento Cellforce a Kirchentellinsfurt, nel Baden-Wurttemberg. La notizia, confermata dal rappresentante locale del sindacato Kai Lamparter, riguarda una procedura di licenziamento collettivo già notificata all’Agenzia per l’impiego. “È probabile che i licenziamenti vengano annunciati lunedì… il che è frustrante, perché molti dipendenti sono in vacanza“, ha dichiarato Lamparter ai media. Cellforce, creata nel 2021 e al 100% controllata da Porsche, era stata definita dall’ad Oliver Blume una ‘pietra angolare‘ della strategia elettrica del Gruppo.
Era nata solo 4 anni fa con grandi ambizioni…
Ma in realtà la società di Kirchentellinsfurt non è mai riuscita a competere con i giganti del settore, cinesi in primis. E quest’anno ha registrato svalutazioni sugli impianti per 295 milioni di euro. Svalutazioni che stanno pesando sul bilancio della stessa Porsche, non più così brillante a causa del calo delle vendite (-6% anche nel primo semestre 2025).
A febbraio il marchio tedesco di auto sportive aveva annunciato 1.900 esuberi, in aprile l’azienda aveva giù cancellato i progetti di espansione della filiale, e a luglio ha presentato un nuovo piano di risparmi. Il ridimensionamento contraddice anche l’impegno preso dal Gruppo Volkswagen, proprietario di Porsche, che lo scorso dicembre aveva presentato un piano da 35.000 uscite, ma senza licenziamenti secchi. IG Metall ha chiesto all’azienda di attendere la metà di settembre per negoziare un accordo collettivo sugli esuberi.
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Nascono tutti con grandi ambizioni, che forse per loro significa grandi guadagni, subito. Se non ci si mette in testa di lavorare veramente a testa bassa e non guardare solo ai dividendi non si va da nessuna parte. Oggi mi serviva una bomboletta di vernice, abito in un luogo turistico eppure sono tutti chiusi, alla fine dopo avere girato e rigirato la ho comprata all’ iper market cinese, di marca e costa pure meno che al colorificio. Noi in Europa dobbiamo fallire il prima possibile, non c’è nulla da fare