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Problema per le prime 15 mila R5

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La Renault 5, qui nella versione speciale Rolamd Garros.

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Problema per le prime 15 mila R5 prodotte: dalla Francia arriva la notizia di un intervento (ovviamente gratuito) per correggere un probelma all’inverter.

problema per le prime

Problema per le prime R5: la Casa deve intervenire

Non c’è pace per l’elettrico dei marchi francesi. Dopo i problemi di produzione che hanno afflitto il debutto della Citroen e-C3, ora tocca alla Renault 5 (e alla sorella “cattiva” Alpine A290). Secondo la testata transalpina L’Argus, bisgona intervenire sulle auto assemblate a Douai tra il 1° settembre e il 23 dicembre 2024, per un problema all’inverter che può creare difficoltà nell’accensione. Renault ha spiegato a L’Argus che tecnicamente non si può parlare di richiamo, ma di una opération technique spéciale (OTS). I veicolo coinvolti sono 15.722, praticamente tutta la prima ondata produttiva della R5. I clienti in possesso delle vetture oggetto dell’intervento veranno contattati dai concessionari, presumibilmente anche in Italia, per procedere alla messa a punto. Una complicazione per Renault proprio nel momento in cui la R5 sta accelerando il ritmo delle consegne. In febbraio la citycar francese si è piazzata all’8° posto tra le elettriche più vendute in Europa, con 4.346 consegne.

Problema per le prime
Anche la Alpine A290 è coinvolta nell’intervento di sistemazione.

L’inverter non funzionante può inibire l’avvio dell’auto

L’Argus riferisce che la Renault ha spiegato che il problema deriva dalla scatola elettronica di potenza, un elemento cruciale per il corretto funzionamento del gruppo propulsore. Integrando sistemi fondamentali come raffreddamento, elettronica di controllo, convertitore di energia per sottosistemi, convertitore di coppia/potenza. “È quest’ultimo dispositivo, chiamato anche inverter, il problema su Renault 5 e A290. La sua missione? Convertire la corrente continua dalla batteria ad alta tensione in AC per azionare il gruppo propulsore. Tuttavia, in questo caso, metodi di monitoraggio inadeguati possono causare il guasto del dispositivo e portare a un rifiuto all’avvio del veicolo“. Sullo schermo dei proprietari delle R5 coinvolte potrebbe quindi apparire una luce rossa con il messaggio “Guasto al motore elettrico“. Con l’impossibilità di passare dalla modalità di guida (D) alla folle (N).

– Leggi anche: la solita milanomultato per revisione scaduta con una Tesla, ma…
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25 COMMENTI

  1. A puro titolo informativo, posso dirVi che Volvo funziona come Tesla e anche un sessantottenne come il sottoscritto, senza social xchè complicati, riesce a gestire facilmente. La cinquantennale esperienza con auto di tutte le marche mi fa essere molto sospettoso con alcuni brand.

  2. Comunque c’è bisogno di elettriche più economiche anche di segmento b come questa. Al momento a meno c’è solo la spring che non ha autonomia però. l’ r5 non sarebbe neanche male ma costa troppo, anche senza chiedere chissà che cosa almeno 250km ai 110 devono garantirli senza pensare ad andare lontanissimo da casa in vacanza o cosa, ma anche solo per giri in giornata a vedere qualche città serve un minimo di comodità.
    Spero che a breve riescano a fare ulteriori tagli solo che per ora il mercato più che altro offre segmento c in su o segmento A.

    • beh.. Howl adesso ne avrai tante da andare a vedere nelle concessionarie; in casa Stellantis hanno la Leapmotors T03 e la nuova Grande Panda.. la Renault R4..
      più avanti dovrebbero arrivare le VW iD/Cupra e la Kia EV2 .. e tutte le altre cinesi che riusciranno a strutturare saloni di vendita..

  3. Già risolto. Da possessore di r5, son andato mezzora in concessionaria e han aggiornato il software dell’inverter.

    • Bè, effettivamente, chi è che con la macchina nuova di pacca non passa una mezz’ora in concessionaria ogni tanto ?
      Anche solo per sapere come stanno!

      • Ma su, è successo un piccolo inconveniente risolto prontamente in un attimo, ma che problemi ci sono? Le mezz’ore passate a caricare invece?
        A me è stato fatto un richiamo sulla Niro dopo 7 anni per la sostituzione di un cablaggio, anche lì c’è voluta mezz’ora. Ho approfittato nel frattempo per vedere dal vivo la nuova EV3 salendoci sopra e potendo visionarla con calma, non vedo sta tragedia

        • Io semplicemente ho portato l’ auto, pianificato delle commissioni lì vicino e poi son tornato a prenderla dopo. Tempo perso: 0

  4. Su 4R dicono che l’intervento consiste nel riprogrammare il firmware dell’inverter .
    È così si conferma che anche sulla nuovissima piattaforma Renault gli update OTA seri ( ovvero che non siano solo un update dell’infotainment) sono ancora un miraggio ….
    Complimentissimi !!!

    • 😂😂 divertente @eeffe … ma ne ho viste veramente tante di “operazioni speciali” in tanti anni di concessionaria… purtroppo capita… con qualsiasi veicolo.. o altri tipi di prodotto.. (son sempre più complessi.. e qualche componente o sw difettoso può sempre capitare).
      la differenza si “gioca” soltanto su quanto prontamente riesce ad intervenire il produttore a rimediare… e come..😉

      • Dall’ articolo non si capisce se è un problema software o hardware, ma se fosse software, sarebbe assurdo che il cliente debba portare la macchina in concessionaria.
        Tesla è da molti anni che risolve questi problemi con aggiornamenti via OTA

        • Se la casa non conosce già perfettamente il problema (e come risolvere) è bene che se ne occupino le assistenze ufficiali per analisi, raccolta dati, intervento eventualmente autorizzato e successiva prova su strada…
          Altrimenti il “collaudatore” lo.fa solo il cliente…coi suoi passeggeri e chi gli sta attorno

          • Come no, la stessa scusa che usato più volte Porsche. La verità è che non hanno sistemi per update OTA affidabili.

            Bisogna capirli, succede con le tecnologie nuove… d’altra parte Tesla lo usa invece efficacemente dal 2012 !!

          • SE non è un problema solo SW..ma magari ipotizzano sia un sub -componente difettoso (e capita spesso) con l’ aggiornamento OTA non ottieni nulla.
            I primi esemplari della c.d. “salita produttiva” dell’ impianto possono essere anche realizzati con componenti ancora non perfettamente testati.
            E comunque.. può pure capitare che il problema sia serio e vogliono essere sicuri venga eseguito al più presto.. perché a volte capita che le vetture stiano in zone poco coperte dal segnale.. (conosco tante persone che fanno fatica ad usare il cellulare in 4G in zone vicino casa mia…zona collinare pre-appenninica..
            Mica tutti hanno il posto auto/garage con Wi-Fi 📶

          • Damiano
            condivido il senso generale (cioè verifichi magari di persona anche altro, che ne so, i cablaggi – anche se non sembra questo caso visto che è esclusivamente un aggiornamento software) ma la questione del “perché a volte capita che le vetture stiano in zone poco coperte dal segnale” non esiste, dato che non parliamo di un inverter in appoggio ad un fotovoltaico, ma di un inverter che sta su un veicolo CHE SI SPOSTA! Cavolo, 6 mesi girando sempre in zone non coperte??? Perchè Tesla si aggiorna solo sotto WiFi ma se entro un mese non ha mai una copertura WiFi, si aggiorna da SIM 4G anche fossero 6GB (l’ultimo aggiornamento di febbraio 2025 erano appunto 6 Gigabyte) e se è una patch di sicurezza (un “richiamo”) viene forzata nel giro di pochi giorni anche via SIM per tutte quelle macchine che non risultano coperte da WiFi quotidianamente.
            La verità è che non sono capaci.
            E io che stamattina ho aggiornato via OTA i miei interruttori smart (del costo di 9€, marca SonOFF)…

          • Vabbè che le Tesla le comprano principalmente persone informate e magari (come nel tuo caso) anche professioniste del settore informatico… Ma una casa produttrice generalmente si muove secondo schemi diversi.. non prettamente da informatici (in alcuni casi per loro limiti – come continua a strombazzare @AutomobilV- anche giustamente) perché la “cultura aziendale è diversa, il modo di operare in assistenza è diverso…
            Prova a fare tele_assistenza tramite AnyDesk o TeamViewer a tua nonna…
            Le procedure seguite in assistenza (e per “garanzia “) al momento sono sempre quelle delle auto “normali”; ti posso garantire che delle migliaia di clienti assistiti ogni anno sono pochissimi quelli che sanno ricollegare il cellulare al bluetooth…non ti dico quelli che provano da soli ad aggiornare SW tramite USB ..e non ci riescono .. e tornano 10 volte in officina a farsi assistere..

            Ovviamente tra gli attuali guidatori ci sono tantissimi boomers.. tantissimi X_gen. che faticano a gestire persino lo smartphone… Le generazioni successive sono già nate “digitali” (anche se poi talvolta in azienda ho avuto situazioni di difficoltà a far adeguare alle tecnologie…).

            Comunque…”torno umile” e riconosco la grande superiorità tecnologica di Tesla per progettazione circuiti e capacità di migliorare e modificare i sw di tutto il meraviglioso ecosistema…. Spero che gli altri costruttori prendano esempio, riescano a copiare…o almeno a comprare tecnologie simili (anche di 1 generazione precedente) piuttosto che crediti di emissione…
            Sarebbe un buon punto di partenza…

          • Damiano
            “Ovviamente tra gli attuali guidatori ci sono tantissimi boomers..”
            Certamente , e qui nessuno sta chiedendo di installare in autonomia un aggiornamento . Stiamo parlando di un sistema automatico: Tesla manda un messaggio sull’app, che si vede anche sul pad, molto semplice che dice ” è disponibile un aggiornamento, vuoi installarlo? Sì o no? “, se rispondi sì fa tutto lei subito , se rispondi no ti chiede se può installarlo alle 2:00 di notte oppure ti chiede un orario differente , cioè fa tutto lei ugualmente . La mattina dopo ti trovi , se vuoi leggerle , la descrizione di quali novità o quali errori sono stati corretti dal nuovo aggiornamento . Non è richiesta alcuna competenza. In fondo è quello che fa un qualsiasi telefono , ti dice che è pronto un aggiornamento e ti chiede se vuoi installarlo. Devi soltanto rispondere , te lo chiede unicamente perché durante l’aggiornamento chiaramente non puoi utilizzare telefono o macchina e quindi è richiesto il consenso.
            Io ti ripeto: ho aggiornato via OTA degli interruttori smart che vengono venduti a €9, ricevono molti più aggiornamenti di moltissime moderne auto , forse hanno un hardware e un software più costoso e meglio ottimizzato ?
            Attenzione a rispondermi che la complessità di un software di un’auto è infinitamente superiore , perché qui si sta parlando del pezzettino che permette la sostituzione del firmware , la complessità del software che viene installata è irrilevante. O in officina pensiamo che facciano qualcosa di mirabolante? (Mia figlia scrive software per sonde controllo automotive).
            Magari Il problema è che fin dall’origine dovresti progettare un sistema che ha tutto doppio, cosiddetta doppia partizione , in caso di errore di installazione , puoi semplicemente riavviarti dalla vecchia copia . Cosa che fanno moltissimi telefoni Android e che da un software di un’auto che gestisce sistemi critici per i quali dipende la vita degli occupanti e degli altri , ti aspetteresti quel minimo di competenza che se non hai , acquisti sul mercato: sono più di 30 anni che i computer si aggiornano da soli senza intervento umano via OTA.

          • Purtroppo ho idea che , BMW a parte, le altre case ancora debbano comprendere che le nuove NEV sono più computer a forma di auto (e magari dotate di I.A. ) più che automobili con componenti elettroniche… È per questo che perdono tanto mercato su quelli più maturi e tecnologici… In Europa abbiamo ancora auto che a fatica son dotati di Car play / AndroidAuto.. La mia (ed è un passo avanti) è gestita da AndoidAutomotive .. ma credo che neppure la prossima generazione sarà a livello delle attuali Tesla.
            Comunque sono vetture adatte al livello di preparazione del guidatore “medio”, senza troppe stravaganze ..lo capisci anche dai commenti che contestano le BEV che per troppi gestire l’auto tramite App che programmi ricariche o climatizzazione sono “troppo sbatti”..
            Anche con un sistema che ti chiede se vuoi procedere con un aggiornamento (già scaricato) in accettazione officina ti chiamano o vengono a centinaia..a chiedere Se e Cosa devono fare (e te gli ripeti: “pigia SI” per 3 settimane di fila ..

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