Prime vacanze in elettrico: sicuri che ricarico?

Prime vacanze in elettrico: due lettrici ci scrivono preoccupate la ricarica. Ivana deve andare da Milano alla Versilia, Carmela da Roma al Gargano. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it   

prima vacanza in elettricoPrime vacanze in elettrico: Milano-Versilia in 500e e Roma-Gargano con la e-Up

“Abbiamo acquistato da pochi mesi una 500 elettrica e il mio compagno è deciso a usarla anche per andare in vacanza in Versilia (abitiamo nel milanese). Lui la fa facile, dice che è troppo divertente e che non avremo problemi, anche per la ricarica. Io non ne sono così sicura: è un’auto eccezionale per la città, ma su tratti più lunghi non l’abbiamo mai usata. Consigli? Grazie. Ivana 
“Vi scrivo perché ho acquistato una e-Up elettrica. Stavo cercando di pianificare un viaggio per arrivare sul Gargano partendo da Roma, ma ci siamo accorti che è un’impresa impossibile! Lungo l’autostrada non ci sono colonnine fast ( il che significa che bisognerà attendere 3/4 ore) e la distanza tra i punti di ricarica è tale da rischiare di rimanere fermi in autostrada. Volevo chiedervi gentilmente se potevate darci qualche consiglio e se tra i vostri lettori c’è qualcuno che è stato così folle da intraprendere lo stesso percorso? Grazie“.  Carmela Radatti.

prime vacanze in elettricoPrime vacanze in elettrico? Dotarsi di una buona app

Risposta.  Il primo consiglio è di dotarsi di una buona app con la quale pianificare viaggio e soste. Cautela ancor più necessaria viaggiando con una citycar che, per ovvie ragioni, ha un’autonomia limitata. Gli uomini di solito tendono ad andare all’avventura e spesso vanno incontro a brutte sorprese. Le donne sono più caute e si preparano prima: in questo caso hanno ragione da vendere. Venedo alle app: le più utilizzate sono ABRP (A Better Route Planner) e PCC (Power Cruise Control) e Nextcharge. Inserite le principali informazioni sul viaggio, l’app restituisce il percorso e le indicazioni passo passo. Fornendo una stima (di solito conservativa) della carica residua a destinazione e delle soste necessarie. Consigliamo poi di guardarsi il video-racconto di Paolo Mariano su come affrontare un viaggio di 600 km in elettrico. Partendo dal presupposto che spesso i navigatori di bordo non ti supportano a dovere nel fare le scelte giuste.

prime vacanze in elettrico
Il display della 500e: qui indica batteria al 100% e 320 km di autonomia.

Pianifica di ricaricare quando hai almeno il 20% di batteria

Sarebbe troppo complesso entrare nello specifico dei percorsi delle due lettrici. Certamente Carmela ha davanti un viaggio più problematico, in una zona meno servita come ricariche. Ci affidiamo a chi nella nostra community viaggia spesso tra Roma e la Puglia, per avere suggerenti preziosi. Qui ricordiamo altri consigli di base per chi sta per affrontare le prime vacanze in elettrico, tratte da un’altra app molto conosciuta, la francese ChargeMap. Primo: pianifica di ricaricare quando la batteria ha ancora almeno il 20% di capacità. In questo modo se arrivi a una stazione di ricarica per poi scoprire che le colonnine sono fuori servizio, avrai abbastanza autonomia per mettere in atto un Piano B. Per ottimizzare la sosta, poi, non caricare la batteria oltre l’80%, l’ultimo 20% di riempimento richiede tempi molto lunghi. A meno che non sia davvero necessario perché affronti un lungo viaggio senza possibilità di soste intermedie.

Verifica bene compatibilità e costi prima di ogni ricarica

Ogni operatore applica tariffe diverse, a seconda soprattutto dalla potenza erogata dalla colonnina. Si va da un minimo di circa 0,45 euro al kWh a un massimo di 0,79 per le ricariche ultra-fast (fino a 350 kW). Ovviamente più spendi e più la ricarica è veloce. Ma i prezzi calano se disponi di una convenzione o di un abbonamento. Chargemap ricorda che le stazioni di ricarica sono dotate di meccanismi di sicurezza, che rallentano la velocità di ricarica quando il clima è torrido. Particolarmente colpite sono le stazioni non riparate dal sole. Anche il surriscaldamento regolare della batteria può rallentare notevolmente ricarica. Altra cosa fondamentale, per i principianti: non tutte le app accedono a tutte le colonnine. Verifica prima a quali hai accesso, consultando i siti web.

Occhio ai consumi in autostrada: meglio non superare i 110-120

Occhio ai consumi: chi è abituato a un’auto a benzina o a gasolio, all’inizio si troverà un po’ spaesato con un’elettrica. Alle alte velocità, la batteria si svuota velocemente, in autostrada occorre fare attenzione, meglio non superare i 110-120 km orari. E, quando è possibile, in città o nei tratti misti, fare un buon uso della “frenata rigenerativa“, ovvero la ricarica della batteria con le decelerazioni. Tenete presente anche che i consumi si impennano quando si affrontano ripide salite. In compenso la batteria si ricarica in discesa. Detto così, sembra complicato, ma con la pratica ci si fa l’occhio e dopo un po’ prenderete confidenza con questi concetti. Infine: appena terminata la ricarica, liberate lo stallo ad altri che hanno necessità di rifornire. Ricordando che molti operatori applicano una penalità a chi occupa lo spazio di ricarica indebitamente.

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Visualizza commenti (25)
  1. Io ho noleggiato una peugeot e 208 elettrica x vacanze in Toscana.
    Ogni giorno dovevo fare in media due soste x caricare in corrente continua alle colonnine fast,quindi 2 ore al giorno perse.
    Se avessi saputo avrei noleggiato un auto benzina o gasolio.
    Mai più auto elettrica oer ke vacanze.

    1. 2 fast al giorno?
      E che ci faceva con la macchina, percorreva tutta la Toscana da nord a sud e viceversa ogni giorno?
      Perché 1h ad una fast da minimo 50kW fanno 2 cariche complete al dì.

    2. Forse il problema non erano le due ricariche al giorno, ma il tragitto che come minimo porta via 8 ore, quindi vacanze in auto a macinare km, ma mi sembra tanto una bufala

  2. Fernando Pedichini

    State tranquilli faccio tutti i mesi Roma Bari Roma con una Mii elettrica versione Seat della e-up con sole due ricariche a tratta. Fare autostrada solo fino a Caianello poi statale telesina e statale delle puglie. Ricariche a Caianello e Venticano. State sereni e godetevi la auto elettrica.
    Non solo city-car!

  3. Mauro Francesco Montemurro

    Io l ho fatto l’anno scorso con la e-up… Si può fare ma se fa caldo la fast si è no te la fa fare una volta sola…. La batteria non è raffreddata, quindi, se ci fai una notte in mezzo è fai raffreddare la batteria a metà percorso, altrimenti scordatelo… È un auto fantastica(secondo me, la migliore qualità prezzo) ma non è fatta per percorsi lunghi, soprattutto a temperature proibitive(sia basse che alte)…. Queste cose non le dicono perché non le sanno, ci siamo confrontati con altri ed è così…. Le auto grandi(come la mia eqa) non hanno problemi perché integrano un sistema di controllo temperatura in ricarica che permette di riscaldare/raffreddare durante la ricarica…

  4. ” Si va da un minimo di circa 0,45 euro al kWh a un massimo di 0,79 per le ricariche ultra-fast (fino a 350 kW).”
    Veramente EnelX chiede 0.85 €/kWh appena si superano i 150 kW

    1. Ho utilizzato proprio ieri una enel x “e-via-flex-e” da 350 kW sulla “Strada Provinciale ex SS 591 ‌Grassobbio” e non ho pagato 0.85 €/kWh ma 0,36. Ovvio, sapendo i consumi che avrei avuto nel fine settimana ho acquistato una pacchetto di 70 kWh (Flat Small) al prezzo di 25 €. Dove non ho trovato enel x o quelle in roaming ho pagato 0,608 e 0,631 €/kWh e le colonnine erano da 50 kW.

      1. Guido Baccarini

        L’app non me le mostra nemmeno e neanche sul sito Enell-X le trovo: ammetto di avere guardato in fretta perché non mi interessa, però un sito che non funziona su Chrome ma solo su Edge solo perché ho delle estensione blocca cookie….
        Comune grazie.

  5. A me sembra una follia, entrambe le auto sono concepite per l’uso cittadino quindi fare una gita fuori porta è un azzardo, figuriamoci un viaggio lungo con temperature estive, io ho da poco acquistato un berlingo elettrico che ha un’autonomia di max 270 km, l’auto pesa ed è squadrata, a 100 km/h consuma già tanto, per i giretti è eccezionale, mi piacerebbe fare un viaggio extraurbano lungo ma già so che me la andrei a cercare perciò io fino in puglia ci andrei in treno e li noleggerei un’auto, in Versilia, Ni….

    1. vorrei dirti che nel 1972 avevo 6 anni con i miei genitori e mio cugino siamo andati in campeggio a Rapallo dalla provincia di Bologna con una nuovissima 500 L portapacchi con tutto il necessario tenda indumenti, attrezzatura x la pesca frutta e verdura nel cofano ed altro l’autostrada della Cisa non era finita quindi siamo usciti e fatto il vecchio valico, 22 l di benzina e i benzinai facevano i turni…… me lo ricordo come se fosse ieri quella fu un avventura……

    2. Io con la 500e, quella da 42 kWh, in un giorno, prendendomela comoda e andando su e giù per i monti laziali e abruzzesi, mi sono fatto 487 km e due rabbocchi per un totale di 53 kWh. Voglio pure dire che la macchina non era mia ma presa a noleggio e io non conoscevo quelle zone perché era la primo volta che ci andavo. Quindi mi sento di dire ad Ivana, che la 500e da 42 kWh carica veloce sulle colonnine “fast” ma se la cava anche con le “quick”. Certo che se hai la versione da 24 kWh ci andrei molto più cauto ma con una buona programmazione si può fare. Accertatevi che a destinazione vi siano stazioni di ricarica o strutture ricettive che mettono a disposizione almeno una presa schuko, scaricate l’APP JuicePass che vi da accesso all’80% delle colonnina e come backup utilizzate nextcharge.

    3. Ma no!
      Ma nessuno ha pensato ad un optional che, dando tempo al tempo, verrà offerto? Un piccolo gruppo elettrogeno da tenere nel bagagliaio. Se si resta senza corrente, uno strappo di cordicella e…via al motore a scoppio. Magari occhio a non restare senza kerosene.

  6. Guido Baccarini

    Un altro consiglio aggiuntivo: se, come immagino, non avete mai ricaricato da una colonnina pubblica perchè siete sempre rimasti nel range dell’autonomia e lo fate quotidianamente a casa, semplicemente fate una prova: andate a “zonzo” per la vostra città facendo finta di avere la batteria al 20% (ma fatelo invece quando avete la certezza di potere rientrare!) e fate una ricarica, anche di 1 solo kWh, ma fatela. Poi spostatevi e cercate altra colonnina (con le app) di altro operatore e anche lì fate una piccola ricarica: serve a prendere dimestichezza. Fare la prima ricarica della propria vita a 200 km da casa con l’ansia di non riuscire e 38° di temperatura, non è una buona idea: soprattutto se, banalmente, non sapete nemmeno se si attacca prima il cavo alla colonnina e poi alla macchina o viceversa (prima alla colonnina, giusto perchè non è quiz).

    Poi bisogna pensare che in caso di assoluta emergenza (di ricarica, intendo), c’è sempre la possibilità estrema di fare una ricarica con la shuko (ma dovete avere il caricatore che usate a casa, meglio prenderlo, magari lo potete usare anche a destinazione in vacanza se scoprite che avete una presa nel posto auto, ammesso che ci sia) e il posto migliore in cui trovare qualcuno che ci offre una presa è… un distributore di benzina. Non significa che vi mettete lì e caricate per 13 ore a 3kW per avere 40kWh (perchè altrimenti lavorate per la redazione di “Piazza pulita”): vuol dire che dopo 40 minuti avrete ricaricato quei 2kWh con i quali anche con la peggiore elettrica del mondo si possono fare 10 km (più facilmente 15 o 20, non sono in autostrada) e arrivare ad una vera colonnina.

    Se non ci sono fast in autostrada, si deve necessariamente pianificare di uscirne e trovare la prima colonnina utile.

    Se si vuole vincere l’ansia da prima volta, meglio spendere un’ora del proprio tempo per pianificare questo primo lungo viaggio identificando la colonnina migliore lasciandosi un certo margine (tipo il 30%), prevedendone una seconda alternativa e una terza: poi diventa tutto facile, come per qualsiasi altra cosa. Sicuramente non è il caso di mettersi a scaricare APP e fare registrazioni a gestori stando sotto al sole (o un temporale) e con la smania di arrivare a destinazione e cercando guide su internet sul “come ricaricare l’auto elettrica”: fatelo a casa.

    1. Quello della prova colonnine confermo, fatelo più volte, per capire come funzionano le varie colonnine con le varie app, e ricordatevi di impostare la ricarica al massimo 5 per la 500e perché se no taglia la ricarica sulle AC naturalmente, a me è successo per fortuna il venditore è tra i contatti e gli ho messaggiato che era lentissima nel caricare, mi ha fatto controllare la potenza di carica, e dalla volta successiva via alla grande.

      Quindi si più prove possibili e spero che il cavo preso sia in trifase, se no vi scordate gli 11kwh

  7. PaoloPerotti

    Viaggio da Roma a Manfredonia
    1) verifico se entrambe le auto permettono la ricarica fast ovvero hanno il connettore COMBO 2
    Se SI si prosegue in caso contrario meglio cambiare auto..
    2) immagino che entrambe le auto hanno la batteria Grande
    Partenza da Roma carico
    Sosta 35 minuti presso la area di servizio Teano OVEST sulla A1
    Sosta 35 minuti presso la Località la Pescara, SP98, km 0/400, 71024 Candela FG

  8. Personalmente avendo riscontrato problemi anche con le varie app nell’interfacciarsi con le rispettive colonnine (a volte per problemi di linea) mi sono procurato anche le card, ora ne ho 4! (una per ogni app).
    Ultima cosa, il cavo per la ricarica standard (le colonnine da 22kw sono più diffuse) me lo porterei in ogni caso, ma giusto per le emergenze, per non affidarmi soltanto alle colonnine fast che il cavo già ce l’hanno.

  9. PaoloPerotti

    Io mi comporterei cosi:
    1) verifico se entrambe le auto permettono la ricarica fast ovvero hanno il connettore COMBO 2
    Se SI si prosegue in caso contrario meglio cambiare auto..
    2) immagino che entrambe le auto hanno la batteria Grande
    Per la 500 partendo carichi da Rho farai :
    Sosta 25 minuti presso la area di servizio Arda OVEST sulla A1
    Sosta 25 minuti presso la area di servizio Pontremoli sulla A15
    arrivi a Viareggio col 15 %
    puoi guidare senza limitazioni di velocità

  10. Il sito https://abetterrouteplanner.com/ permette, anche sul pc, di calcolare i possibili percorsi con indicate le ricariche e la durata consigliata delle stesse.
    Ho provato per curiosità un percorso Roma-San Giovanni Rotondo (nota località del gargano).
    Mi fornisce tre possibilità, una prendendo la Roma-L’Aquila e poi scendendo in riva all’adriatico (io avrei scelto questa) e due che richiedono di prendere la Roma-Napoli e poi deviare sulle statali o attraverso il Molise o attraverso la Campania interna.
    In tutti e tre i casi due soste, nel caso della prima scelta una a Scafa in Abruzzo e l’altra a Termoli , in Molise.
    Non mi sembra una cosa così terribile, due soste al bar per sgranchirsi le gambe e andare in bagno le avrei probabilmente fatte comunque…

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