Prime ricariche ad alta potenza in Autosole. In arrivo due stazioni, installate da Enel X, una nel modenese e una nel tratto laziale, con potenza fino a 350 kW.
Prime due ricariche, a Modena e a Magliano Sabina

Autostrada per l’Italia (ASPI) alla ricerca del tempo perduto. Dopo un lungo braccio di ferro con le aziende che installano ricariche (a iniziare proprio da Enel X), anche ASPI prende atto che il mondo sta cambiando. Finora c’era un solo doppio punto di ricarica a Frascati Est e Ovest (A1 tratto Roma sud–San Cesareo, guarda l’articolo). Ora arriva il via a installare due stazioni HPC. Le aree di servizio prescelte sono Secchia Ovest (A1 direzione Sud, km 156,5, a un passo da Modena Nord) e Flaminia Est (A1 direzione Nord, km 509,1, Magliano Sabina). Enel X penserà a tutto, con un contratto chiavi in mano del valore di 590 mila euro. Ma la gestione spetterà ad ASPI, che sottoscriverà in autonomia accordi B2B con i diversi Mobility Service Provider con approccio multi-client. Evidentemente la società (per ora) dei Benetton vuol tenersi i dati delle forniture e degli utenti, per cominciare a capire come funziona il business in questo nuovo mondo.
Toto sceglie Renexia per la A 24 Roma-Pescara

La tardiva svolta di ASPI, ultimo tra i grandi concessionari europei a installare le ricariche in autostrada, era stata annunciata nel piano industriale del 17 gennaio. Nel piano si parlava di fare dell’Autosole una “green infrastructure”, attraverso anche la realizzazione di piazzole con colonnine di ricarica nelle principali aree di servizio. Nonché con il potenziamento dell’uso di energie rinnovabili e di azioni di rimboschimento per compensare l’emissione di CO2. Queste prime due ricariche dovrebbero costituire l’inizio di un progetto molto più corposo, che copra un po’ tutta l’Autosole, anche con altri partner come Eni e Ionity. E intanto si muove anche un altro gestore, l’Autostrada dei Parchi (Gruppo Toto), che ha in esercizio la A 24 Roma-Pescara. Sarà Renexia a installare 5 colonnine fino a 400 kW di potenza a Tiburtina Sud e 3 colonnine fino a 50 kW a Colle Tasso Nord e Sud.
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Ho fatto un esercizio mentale che vorrei verificare. Tutte le auto sono elettriche. Ipotizzo una ricarica ideale costante di 100kw per mezzora (50kwh) dunque, con un consumo medio di 200wh/km, fai circa 250km. Dal Brennero a Povegliano ci sono 10 aree di sosta e sono 250 km. All’interno di quel tratto qualsiasi auto entri deve caricare, in una distribuzione ideale media di carica di tutte le auto. La portata di A22 nei giorni di punta è di 3300 veicoli v media 70 km/h. Dunque per fare i 250km rimani dentro 4,5 ore ed il n totale di veicoli è di circa 15000. Per 10 stazioni sono 1500 veicoli a stazione che occupano lo stallo per mezz’ora, in 4,5 ore sono 9 turni dunque 1500/9=170 stalli di ricarica con una potenza totale a stazione di 170x100kw= 17Mw. Direi che è fattibile, forse aumentando un po’ la superficie delle aree di sosta.
simulazione interessante “back of the envelope”!
c’è anche da notare, il “delta” di tempo. 30 minuti di carica su 270 minuti di viaggio (circa il 10%) e probabilmente le soste per impegni fisiologici sono di durata equivalente e/o superiore. quindi se effettuate in contemporanea colla ricarica.. il tempo di ricarica è assolutamente trascurabile!
ci siamo? ehh, chissà quando..
Per fortuna che A22 é già nel futuro e le ha messe da tempo
Grazie A22, però devono iniziare ad aggiornarsi, una sola presa CCS a 50 kWh inizia ad essere vecchiotta e limitante.
Bene le fast in autostrada, ma non hanno un architetto in ASPI? Sembra il vecchio reparto fumatori in IKEA, un gabbiotto riservato a pochi, con le sbarre e quell’orribile tettoia.
È possibile avere una mappa completa degli impianti a ricarica rapida in Italia?
Scarica app nextcharge e nei filtri seleziona il tipo di presa ccs. Avrai la visualizzazione delle sole colonnine ad alta potenza