Prima esperienza in elettrico in Norvegia: ero scettico, invece…

Prima esperienza in elettrico per un lettore (piuttosto scettico), che ha scelto una vacanza in Norvegia per questo debutto. Con una Volkswagen ID.3 a noleggio. Ecco com’è andata, soprattutto sul fronte più temuto: la ricarica. Non avendo foto del viaggio, Emiliano ci ha inviato un’immagine (qui sopra) ricavata con l’intelligenza artificiale. 
                                                                                         di Emiliano Ruberto
“Sono un vostro lettore da qualche mese e da sempre mi interesso al mondo automobilistico a 360 gradi. Ammetto che inizialmente ero un po’ scettico sulla tecnologia elettrica. Ma l’ evoluzione che c’è stata negli ultimi anni e il rapporto efficienza/potenza delle auto elettriche mi hanno incuriosito molto. Così ho sfruttato un viaggio di piacere in Norvegia (is iole Lofoten) per noleggiare un’auto elettrica. Nonostante molti sconsiglino questa esperienza quando si è in vacanza.
prim esperienza elettrica
Una stazione di ricarica pubblica in Norvegia: prezzi molto più contenuti che da noi

Ansia da ricarica non pervenuta: ricarichi ovunque, anche in hotel

Ritirata l’ auto (una ID.3) e inserita la targa in una delle varie app, scopro che ha una batteria da ‘soli’ 45kWh e che la velocità di carica massima è di ‘soli’ 50kW! Un’auto con qualche annetto sulle spalle, ma in perfette condizioni; oggi sono prestazioni da citycar economica! Ho avuto un momento di sconforto: i km da fare nei giorni seguenti erano tanti. Ma la paura è passata  dopo i primi km, la mia esperienza è stata… normalissima! Problemi inesistenti, ansia da ricarica non pervenuta, tempo ‘sprecato’ per ricaricare: 20 min. in 4 giorni, all’ aeroporto prima della riconsegna. Il motivo? Semplice: infrastruttura. Raramente ho usato l’ app per cercare le colonnine: erano più o meno ovunque e ricaricavi mentre facevi altro. Pianificazione giornaliera mai influenzata dalle ricariche, solo da cosa vedere e quando. Essenziali anche le AC a ricarica lentissima (3/6 kW), in molte strutture ricettive, tra cui l’ albergo (non di lusso) dove alloggiavo. Fondamentali per 2 motivi: prezzi bassi (meno di 0,30/kWh) e l’ auto può occupare lo stallo sempre, anche dopo la fine ricarica. Nessun pensiero di doverla spostare. E non stressano inutilmente la batteria.

Prima esperienza in elettricoPrima esperienza in elettrico: tutto ok, spesi 48 euro di ricariche per 810 km

Insomma, con un’ auto brillante e confortevole da oltre 200 Cv ho fatto una media di 15kWh/100km. Equivalente di circa 1.5l/100km in benzina, con le dovute incertezze. Facciamo pure 2l/100km, resta comunque un dato inavvicinabile da tutte le auto termiche, a parità di dimensioni e prestazioni. Ah: avevo anche le gomme chiodate, che certamente non aiutano i consumi! Ho speso in tutto 48euro per 810km. Anche le colonnine fast usate per qualche rabbocco non erano molto costose. Altra nota curiosa: le auto a noleggio erano quasi tutte elettriche perché… costano molto meno! E la benzina in Norvegia, per decisione politica credo, costa cara, non conviene muoversi con auto a noleggio tradizionali. Le note negative sono le stesse di cui senti parlare in Italia. Devi avere app diverse: Bilkraft, Mer, Kople, Tesla, Elton, quest’ultima è un utilissimo wrap di molte applicazioni diverse. Non tutte sono supportate e i prezzi sono leggermente superiori. Quindi ho perso qualche ora prima del viaggio per capire cosa scaricare e attivare i profili. E le ricariche AC ‘lentissime’, come detto, potrebbero essere di più: sono la vera svolta nella quotidianità.
Prima esperienza in elettricoCONCLUSIONE.Dopo questo viaggio mi chiedo: se per una persona che usa per la prima volta una tecnologia (anche un po’ ‘obsoleta’), grazie ad una buona infrastruttura, non c’è stato alcun problema, ma solo benefici, tutte le discussioni sull’ auto elettrica a cosa servono? Nota finale su Bilkraft, per chi fosse interessato ad andare in Norvegia. Per attivare il profilo con numero di telefono italiano, ho dovuto contattare per mail l’ assistenza. In poche ore mi hanno abilitato l’ account”.
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TAG: Prima esperienza in elettrico
Visualizza commenti (6)
  1. Bella testimonianza.
    Solo un appunto: “E non stressano inutilmente la batteria.” – Basta con queste leggende metropolitane che ormai sono buone solo per gli hater come quello del garagino o il perruccone del circo.
    Le curve di ricarica servono proprio per mantenere le batterie in condizioni ideali anche collegate ad una stazione ad 1MW! Ormai tanti studi hanno dimostrato più volte che le ricariche veloci in DC non incidono affatto sul degrado della batteria.

  2. Daniele Sacilotto

    Confermo che il noleggio di auto elettriche in Norvegia è più economico del noleggio di termiche. Anche se quelle che costano meno sono modelli abbastanza datati tipo Zoe, e-208 …

  3. “tutte le discussioni sull’ auto elettrica a cosa servono?”

    Difatti, a nulla.
    Il vero problema è l’infrastruttura oppure, in Italia, il costo delle ricariche alle colonnine pubbliche e le centinaia di migliaia di auto parcheggiate per strada di notte.

  4. Purtroppo la stragrande maggioranza delle persone è talmente assuefatta a respirare i fumi di scarico e subire il trambusto del traffico a petrolio che non se ne rende proprio conto di quanto può essere migliore vivere in città senza bruciare combustibili.

    1. in effetti nelle “domeniche senza auto” indette in città si sperimenta un silenzio e un aria migliore che sorprendono

  5. Che bella esperienza con questo tipo di tecnologia ancora così giovane e grazie per i preziosi consigli. Adesso non resta che passare all’elettrico anche a casa al prossimo cambio e poi godertela per sempre.

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