Prezzi di ricarica giù in Germania: a dare un altro segnale della tendenza al ribasso è l’operatore principale, EnBW. Ad agosto si era scesi a 0,79 €/kWh nelle colonnine più potenti. Nuovo taglio dal 1° dicembre, conseguenza dei cali dei prezzi per l’elettricità e il gas.

Prezzi di ricarica giù: il leader EnBW dà il buon esempio (ma taglia poco)
Il mercato tedesco è molto interessante perché, oltre ad essere il più importante in Europa, ha prezzi non poi così distanti dall’Italia. E così ogni scostamento fa pensare a mvimenti che potrebbero arrivare anche in da noi. Per EnBW i nuovi prezzi vengono limati in questo modo. La tariffa S (senza un prezzo base mensile) cala di 3 centesimi/kWh, da 0,59 € a 0,56. Anche la tariffa M (5,99 al mese) scende di 3 cent, a 0,46. La tariffa L superiore rimarrà a 0,39, ma il fisso base mensile cala da 17,99 a 11,99.
E per il roaming, il limite inferiore per la ricarica presso altri operatori scenderà da 0,59 a 0,56/kWh. Mentre il limite superiore resta a 0,89 . “Ciò significa che i prezzi dell’offerta di ricarica EnBW mobility+ sono complessivamente all’estremità inferiore della media di mercato. Tutti i clienti saranno informati individualmente sulla loro riduzione di prezzo nei prossimi giorni“, ha spiegato EnBW.
Risultato operativo positivo dopo anni in perdita
Si poteva fare di più? 3 centesimi al kWh sono una limatura insignificante? Al sito tedesco Electrive, il direttore commerciale di EnBW Lars Jacobs ha spiegato che con la tariffa M può risparmiare fino a 100 € all’anno. Aggiungendo il prezzo dell’elettricità rappresenta solo il 30% dei costi di ricarica, mentre due terzi sono assorbiti da tasse di rete, componenti fiscali, costo dell’investimento, manutenzione… Tutti fattori che non hanno nulla a che fare con il prezzo dell’elettricità: “Nonostante molti movimenti nel mercato, i nostri prezzi sono rimasti costanti e prevedibili per oltre un anno”.
Il network EnBW ha generato un risultato operativo positivo per la prima volta nel 2024, dopo anni in perdita. Ma la strada per far sì che il business della ricarica diventi profittevole è ancora lunga: “Stiamo facendo massicci investimenti anticipati, fino a 200 milioni di euro/anno. La nostra rete
di ricarica rapida è cresciuta in linea con la domanda prevista per i prossimi 5 anni e ampliabile secondo necessità. Ma potremo reggere su questa strada a lungo termine solo se il modello di business è redditizio”.
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Ma nessuno ha capito che questo governo è CONTRARIO alle vetture elettriche, ad iniziare da Salvini, fanno tutte cose che vanno contro la transizione elettrica, purtroppo questa è la realtà.
Sarebbe ora che dopo tante chiacchiere si facesse finalmente qualcosa di concreto.