Previsioni sballate: l’ennesimo record di vendite messo a segno da Tesla anche nei primi 3 mesi del 2023 fa venire in mente le parole di chi si diceva certo di una fine certa marchio. Uno su tutti: Bob Lutz, ex n.1 di colossi come Ford e General Motors, un guru dell’auto. Le affermazioni furono rilasciate 7 anni fa in una famosa, tragica intervista alla CNBC. Ruiflettevano quel che pensava di Tesla non solo Lutz, ma tutto il mondo dell’auto di qua e di là dall’Oceano. L’idea era: lasciamoli fare, non andranno lontano. E invece oggi…
Previsioni sballate – 1 “Bruciando cassa, arriverà presto al giorno del giudizio”
LA PREVISIONE -Continuando a bruciare cassa in modo preoccupante, Tesla non avrebbe avuto la possibilità di investire su nuovi modelli elettrici. Cosa che i concorrenti storici avrebbero fatto grazie ai profitti realizzati vendendo auto a benzina o a gasolio. Guadagnare con le elettriche è impossibile, assicurava Lutz, definendo quello di Tesla un modello di business “uspide down”, a rovescio. Una strategia sciagurata che presto avrebbe portato Elo Musk al “doomsday“, il giorno del giudizio, per mancanza di fondi. COM’È ANDATA VERAMENTE – Tesla ha smesso ben presto di bruciare cassa ed è anzi diventata l’azienda automobilistica più profittevole del mondo. Con margini che le hanno consentito di sviluppare una gamma che ormai comprende anche un pick-up (il Cibertruck) e un super camion (il SEMI). Non solo: i profitti sono tali da permettere a Tesla di tagliare i listini in modo clamoroso, come fatto un mese fa con Model 3 e Y.
Previsioni sballate – 2 – “Fabbrica auto inutilmente complicate e costose”
LA PREVISIONE – Presto Tesla si troverà a fronteggiare la concorrenza delle elettriche prodotte da marchi più blasonati, come Ford, Toyota, Volkswagen e la stessa GM. Tutti costretti a entrare in questo mercato da norme anti-inquinamento sempre più rigorose, che richiederanno la presenza di veicoli a emissioni zero in gamma. Ma questi players non commetteranno gli errori in cui è incorso Elon Musk. Con soluzioni come le portiere ‘ad ali di gabbiano’ del Model X, considerate poco pratiche ed anti-economiche. COM’È ANDATA VERAMENTE – Musk ha imparato presto la lezione, lanciando auto come Model 3 e Model Y molto più pratiche e competitive in termini di prezzi. Con costi di produzione bassissimi, grazie a un’automazione sempre più spinta. E con prestazioni, per accelerazione e velocità, non paragonabili a quelle dei concorrenti.
Previsioni sballate 3 – “Nessuna killer application”
LA PREVISIONE – Tesla, sempre secondo Bob Lutz, non aveva un reale vantaggio competitivo: le sue batterie al litio non avevano tecnologie migliori della concorrenza. E quindi, di fatto, Musk non poteva vantare nessuna ‘killer application’ in grado di costringere i competitor a inseguire. Niente a che fare con Google o Apple, insomma. COM’È ANDATA VERAMENTE – In realtà la resa delle batterie di Tesla si è sempre rivelata due passi avanti rispetto alla concorrenza. E tra le killer application va citata anzitutto la capacità di costruire un’auto in circa 12 ore, contro le 18 della migliore concorrenza. E Lutz non considerava un altro grande vantaggio competitivo come la rete di ricarica mondiale dei Supercharger, un’intuizione costosa, ma decisiva.
Giusto per fare capire a tutti un argomento che viene ripetuto come un mantra ma che nessuno approfondisce, esattamente puoi fare la lista degli incentivi che vi sono sui carburanti? Perché che si tratti di carburanti, o metano, o petrolio, o nucleare, a parte leggi ultra restrittive su ogni impianto di estrazione, di raffinazione, di distribuzione, di stoccaggio, oltre alle tasse più elevate al mondo con l’aggiunta di accise vecchie di quasi un secolo, tasse di proprietà incomprensibili, io non vedo nessun incentivo e nessuna agevolazione al settore verticale di produzione di energia con fossili ( nucleare addirittura è vietato) e tanto meno all’uso di veicoli a combustione. Ergo, a scanso di equivoci, insegnaci ed elenca queste sovvenzioni, incentivi ed agevolazioni. Altrimenti è solo propaganda.
Grazie del servizio.
@L’Astuto credo per correttezza sia giusto dire che quello che scrivi è solo parzialmente vero. Tesla ha davvero ricevuto 1,13 miliardi di $ dal governo Obama, come anche altre aziende tutte fallite miseramente, però li ha anche restituiti ed in anticipo. Allo stesso modo pure GM e Chrysler LLC ricevettero qualche decima di miliardi nel bail-out di Obama, ma a condizioni onerose e poco note che nel caso di GM ne hanno inficiato il futuro.
Ho letto tutti i commenti ma, alla fine, nessuno che abbia colto quella che secondo me è la realtà: Tesla M3 e MY sono semplicemente un prodotto superiore agli altri per efficienza, prestazioni e sistema multimediale e, oggi, anche con un rapporto qualità/prezzo imbattibile. E questo la gente lo ha capito, anche senza bisogno di pubblicità e del supporto delle riviste specializzate (vedi l’ultimo “confronto” di Quattroruote, dove le clamorose assenti sono proprio le Tesla). La miglior pubblicità è l’esperienza degli utenti.
Le Tesla vanno più veloci (ma perchè mi devi limitare la velocità a 160 km/h? Sei preoccupato per me? Hai paura che l’elettrica “non ce la faccia”? Problemi tecnici? Boh! Se voglio viaggiare a 200 km/h in Germania, perchè non posso farlo? E non ditemi che si tratta di una scelta etica, perchè allora dovrebbero limitare la velocità massima anche delle ICE), hanno un telaio con ottime qualità in termini di handling, hanno più autonomia e una maggiore dotazione di accessori. E in più dispongono DA SEMPRE di una rete di ricarica unica per diffusione e praticità di utilizzo (io ancora vedo gente smadonnare mezzora con l’app del cellulare davanti alla colonnina che non da’ segni di vita), potendo comunque contare ANCHE sulla rete di ricarica “degli altri”.
Qualche giorno fa un lettore si giustificava per aver comperato una ID.3 invece di una Model 3, cosa che mi ha fatto un po’ sorridere. Ma effettivamente, se uno guarda la cosa razionalmente, a parte i gusti estetici, non c’è NESSUNA ragione, oggi, per preferire una ID.3 ad una Model 3. E lo stesso dicasi, purtroppo, per la Megane: bellissima auto ma, allo stesso prezzo, prendo una Tesla.
“Tesla M3 e MY sono semplicemente un prodotto superiore agli altri per efficienza” I miti sono duri a morire.
Astù… hai rotto. Non serve ripetere ogni volta che tu, che non hai alcuna valenza certificatoria, hai appurato in qualche tuo modo un dato diverso. Non ce ne frega nulla.
E soprattutto non cambia la realtà. Basta su.
Negli Stati Uniti, California a parte, e se cambiasse governatore se ne riparlerà, non c’è nessun phase out riguardo al motore a combustione interna. Come non c’è in nessun’altra parte del mondo economicamente sviluppato. A parte l’Europa, che ha scelto il suicidio economico-sociale. In quanto a Musk, basta vedere come gestisce Twitter e quanti si sono licenziati.
Anche gli stati di New York, New Jersey, Washington mentre il Massachussetts è molto avanti in tal senso. Quanto a Musk (che è Repubblicano come Trump) metterne in discussione le capacità fa un po’ sorridere.
Fa un po sorridere chi non ne conosce la storia.
No, infatti amo guardare i numeri: le storie si possono alterare facilmente.
Guardi, personalmente ho lavorato con un notissimo imprenditore con incarichi pubblici. Le posso assicurare che dal di dentro le cose sono un pochino diverse da come i numeri le raccontano, anche perchè i numeri non le dicono come hanno fatto ad uscire.
Tempo fa è andato in onda un interessante docufilm mi pare sul 9 sulla storia di Elon Musk…da vedere…
…. Trilussa insegnava….. quanti zeri che fanno grande l’uno… e il disastro è servito… il seguito poi lo vedremo concretizzarsi immancabilmente, contateci…. buona illusione a tutti
La coppia dei vegliardi miliardari conta 167 anni insieme. Preferisco affidarmi al visionario Musk con i suoi 51.
Con tutto il rispetto per la maturità e l’esperienza credo che la visione del futuro vada spostata sulla lunghezza d’onda di chi la vita la deve ancora vivere. Già Musk (come me che ne ho 50) non può avere la fame di futuro di un giovane. Noi già un pochino ci raccontiamo che dai ci è andata bene fino ad ora…per questo ho deciso di svoltare tempo fa e di fare qualcosina di concreto. Più che BEV, fotovoltaico etc vado soprattutto fiero di essere diventato vegetariano da oltre un anno. E a riprova che sono i giovani la svolta vi dico che è mia figlia di 15 anni che ha convinto me e mia moglie a diventare vegetariani. Cambiare cambiare cambiare non domani. OGGI.
Io ho fatto ancora meglio, niente figli e tonnellate di CO2 risparmiate che posso reinvestire come voglio. Cambiate e non figliate che siamo già troppi 😅✌️😉
Sono quasi sempre d’accordo con te , ma non questa volta, non scambiare scelte personali come scelte ambientali.
Marco era una battuta 🤪😆
Al di là delle scelte personali, in effetti lasciando che l’umanità si estingua si risolverebbero anche tutti i problemi climatici e di inquinamento.
Pensa però agli ultimi umani rimasti, senza pensione né assistenza.
Allora Enzo io con i miei 4 figli ne ho fatto due anche per te ! 🤣 Se vale il ragionamento che si applica per le certificazioni ambientali io uso i tuoi green credits ! Scherzi a parte massimo rispetto per tutti. Se posso dirti la verità a casa in 6 abbiamo una sola auto e ho calcolato che consumo la metà del consumo acqua procapite medio nazionale. Riscaldamento 350 euro anno di teleriscaldamento cin casa in classe A+.
I green credits miei e di mia moglie li ho già investiti nella mia Abarth 124 e nel mio corso di drifting, non sono disponibili, dovrai farteli prestare da qualcun altro 😉
Comunque era una battuta la mia e ti faccio i complimenti per le tue scelte di vita e anche per la dieta vegetariana: una scelta difficile ma ci guadagnerai anche in salute. Bravo. Anzi, bravi tu e la tua famiglia.
Se pensi che l’età sia il problema siamo freschi… è la capacità di interpretare la realtà che conta, ci sono 30 enni che agiscono come 90 enni e viceversa..
Quanto fatto da Tesla e Musk è il risultato di una scommessa, se andava male avrebbe chiuso questa è la verità.. E oggi si starebbe parlando del grande crack, invece per una serie di circostante ce l’ha fatta..
Nessun analista con senno nel 2017 avrebbe puntato su Tesla, perchè per 13 anni su 14 di vita aveva avuto i conti in rosso e pure pesantemente.La riprova che sia andata a fortuna sono le infinite star up di veicoli elettrici che in quel periodo promettevano l’arrivo della macchina elettrica e oggi sono fallite e sparite..
In merito all’inquinamento, che piaccia o meno siamo in troppi e seppure impopolare aumentare ancora di numero non è di aiuto, pensa se tutte gli 8 e rotti miliardi che siamo avessero accesso allo stesso stile di vita occidentale cosa accadrebbe…
Sarà anche brutto ma una delle cose che aiuterà di più nel futuro sarà proprio il controllo delle nascite se vogliamo aiutare il pianeta.. Non sempre la medicina è piacevole e non sempre è compatibile con i nostri stili di vita, continuano a dirlo su auto, case e consumi..
Molti analisti con senno, in realtà, hanno continuato a puntare e a credere in Musk e Tesla. Altrimenti se TUTTI gli analisti li avessero mollati la storia sarebbe durata ben poco. Poi c’erano anche quelli che avevano scommesso sulla morte prematura. I primi, alla resa dei conti, hanno fatto un sacco di soldi, i secondi ce ne hanno rimesso un sacco.
C’è chi ha la visione del futuro (e magari è anche fortunato) e chi no. Musk ce l’ha sicuramente (e così quelli che hanno creduto in lui): lo dimostra il fatto che non solo Tesla è un prodotto che si vende bene, ma è diventata per gli altri (blasonatissimi e supponentissimi) produttori pure un modello di razionalizzazione produttiva, riduzione dei costi, marginalità, modernità tecnoclogica, modello di business, etc. Ha insegnato a tutti come si progettano, si producono e si vendono auto nel ventunesimo secolo.
Se vogliamo parlare di auto elettriche attualmente ha il prodotto che meglio si comporta, ma se parliamo di auto ci sono ben altri produttori che progettano, producono e vendono auto decisamente migliori.. Il suo business è rimasto basato sulla finanza,i finanziamenti e la sua persona per un decennio, qualsiasi altro produttore nelle medesime condizioni avrebbe fallito (infatti lo così è stato per chi non aveva fondi pubblici e immagine). Il valore azionario di Tesla ha fatto montagne russe negli ultimi mesi e c’è chi ha perso un patrimonio a causa del calo repentino del valore..
Quindi continua ad essere una scommessa avventata di un miliardario certamente molto furbo e ambizioso.
Certamente ha molto da imparare per migliorare la qualità dei veicolo e l’assistenza, se lo farà e continuerà a sviluppare avrà un ottimo prodotto, ad oggi c’è ancora strada da fare..
Io sono abituato a fare solo confronti possibili e, dato che Tesla produce solo auto elettriche, i confronti su qualsiasi altro segmento che non sia quello delle BEV lascia il tempo che trova.
Oggi Model 3 parte da 41.490 euro, Model Y da 46.990 e dispongono già di tutto quello che serve (e anche di più) in un’auto elettrica (e non), pompa di calore compresa. A questa cifra, sinceramente, ogni confronto con qualsiasi altra BEV è perso in partenza. Anche perchè, ricordiamolo, nel prezzo di una Tesla sono compresi i Supercharger, grandissimo valore aggiunto per chiunque con la BEV voglia anche viaggiare.
Inoltre, non mi risulta che Tesla dimostri particolari criticità nell’affidabilità dei suoi modelli, anzi. Le macchine sono là, funzionano alla grande e i clienti, evidentemente contenti, passano dalla 3 alla Y. I Supercharger sono tutt’ora il top per la semplice ma efficace funzionalità offerta. Le fabbriche e i metodi produttivi stanno per essere copiati da tutti gli altri produttori. Le vendite, senza bisogno nè di concessionari nè di pubblicità, vanno a gonfie vele.
Io tutto questo non lo trovo una scommessa avventata, ma un piano estremamente ben concepito e realizzato per creare un nuovo e vincente modello di business.
Io credo che il segreto del successo di Tesla sia da ricercare nelle sue prestazioni. Tesla non ha investito un centesimo in pubblicità (oddio qualcuno sì …) ma la pubblicità gli è arrivata forte dai social. Fortissima. Questo è il motivo per cui la Nissan Leaf, la Zoe o la Bolt, pur costando molto meno, sono rimaste al palo.
Cosa ha prodotto questo hype? In primis, come ho scritto, le prestazioni. Chi non è interessato all’auto elettrica non poteva non restare colpito dalle Tesla che battevano costose Ferrari nelle partenze da fermo oppure dall’accelerazione fulminea che schiaccia al sedile. Quelle performance e quei video hanno totalizzato milioni di condivisioni e oggi anche chi non ha una Tesla la rispetta e sotto sotto la desidera. In parte anche l’autopilot ha funzionato in modo simile, incuriosendo le persone: Tesla è stata la prima a introdurlo e nella testa delle persone l’alimentazione elettrica, le performance da “videogame” e l’autopilot (anche questo da “videogame”) ha trasformato la Tesla in the next big thing, un oggetto tecnologico nuovo e diverso dall’esistente e, in un certo senso, superiore.
Quando ho lavorato nel marketing ricordo che lessi un testo sulla gamification e posso riassumervi che i concetti espressi in quel testo Musk li ha applicati tutti e pedissequamente, dalla ludicrous mode alla plaid mode fino al volante yoke, alla modalità summon e ai videogame a bordo con tanto di megadisplay e mega impianto audio (off topic: adesso pensate alla ID3 e piangete fino a domani, quanto può essere triste, povera e austera rispetto ad una Tesla?). L’episodio di Musk che gioca con la hot wheels è più di una simpatica coincidenza.
Le ragioni espresse da Lutz erano tutte corrette sulla carta ma non aveva considerato che Musk, a differenza degli altri car guys, proveniva non dal mondo delle auto ma da quello dell’informatica e ha trasformato l’auto in una gigantesca console. Si può dire che prima di Musk nessuno si curava davvero dell’infotainment, adesso è diventata una componente così rilevante da superare anche l’aspetto prestazionale che per primo aveva fatto da trampolino. L’hype è divenuto enorme e questo, unito ad una svolta ambientale di alcuni governi e pubbliche amministrazioni, ha stravolto lo scenario, trasformando l’auto elettrica da oggetto di nicchia per nerd a prodotto di massa.
Non butterei la croce sul povero Lutz: tante startup dell’elettrico sono fallite, altre sono in crisi, altre falliranno. Tesla è stata un fuoriclasse e anche così era sul punto di fallire. Musk è stato bravissimo (non sono un fan dell’uomo ma ne riconosco i meriti) e anche fortunatissimo e solo così è riuscito a evitare un default. Buon per noi.
Oltre alle prestazioni ci metterei anche la rete dei Supercharger, tra le ragioni del successo di Tesla
Non sono d’accordo Enzo. Semplicmente Lutz ragionava come un normale imprenditore, non potendo sapere che tesla sarebbe stata sostenuta senza se e senza ma sempre e comunque fino a quando l’elettrico avrebbe preso piede per scelta politica. Hai mai visto unn’azienda di questo settore che viene finanziata a babbo morto per 13 anni 1 13 miliardi di dollari? Ecco, neanche Lutz.
E’ il mercato bellezza! Strano che Lutz, da imprenditore, non lo capisse
Che sia il mercato lo dice lei, ed io la rispetto. Tuttavia ho idee un pochino diverse. Buona giornata.
Quindi la Borsa di Wall Street non è il mercato? Lei ha idee molto ma molto originali; ce le spieghi per favore.
Quello che è riuscito a fare Musk non ha precedenti, Tesla é andata avanti per oltre 10 anni senza produrre utili, eppure Musk é sempre riuscito a convincere gli investitori a puntare su Tesla, ponendosi come una figura messianica. Situazione inapplicabile a tutti gli altri marchi, soprattutto quelli storicamente sul mercato, in cui le trimestrali contano eccome. Basti pensare a SAAB, fallita nonostante la bontà delle vetture prodotte, proprio per problemi di profittabilità. In pratica Musk ha stravolto i paradigmi di valutazione di un’azienda, per cui non erano le valutazioni basate sul cash burning a essere campate per aria, é che non erano applicabili a Tesla per svariate ragioni. Senza contare che Musk nello stesso periodo guidava altre aziende ampiamente in attivo come SpaceX e riusciva a guadagnare sulla compravendita delle stesse azioni Tesla. Una grossa mano é arrivata poi dai crediti sulle emissioni acquistati dai competitors et voilà, l’azienda ha raggiunto i volumi di produzione necessari per macinare utili e adesso comanda il mercato. I produttori storici dovranno inventarsi qualcosa per battere Tesla nel suo campo. Io per esempio punterei sulla standardizzazione delle batterie e sulla possibilità di sostituirle facilmente – lo scrivo avendo progettato componenti auto per lavoro – a mio modesto parere sarebbe una feature interessante dal punto di vista sia costruttivo che logistico
Quella sulla standardizzazione delle batterie è l’osservazione più azzeccata che leggo da tempo. Se i produttori storici facessero un consorzio mirato a realizzare batterie intercambiabili e facilmente sostituibili le economie di scala sarebbero enormi ed anche produrre utilitarie BEV sarebbe più semplice. Anche la vecchia idea di cambiare le batterie al volo di Shai Agassi non era male e varrebbe la pena di investirci sopra, solo che arrivò troppo presto.
Sul rapporto tra Tesla ed i vecchi produttori, va detto che Musk è stato l’unico o quasi dei miliardari venuti dall’informatica ad investire sull’automotive. Google ha sì investito, senza successo, sulla guida autonoma, ma non ha mai prodotto auto né progettato di farlo. Gli altri non ci hanno pensato probabilmente perché i margini erano inferiori a quelli del settore di partenza. Rimango convinto che, con le risorse che hanno, Bill Gates / Microsoft o Alphabet / Google potrebbero competere con successo in qualunque settore, compreso quello delle elettriche, ma semplicemente non vi hanno interesse perché hanno un maggior ritorno col proprio core business.
Di certo i produttori di auto hanno sottovalutato Musk e lo hanno anche omaggiato di numerose partnership, vedasi Toyota. Ai tempi le Tesla erano una barzelletta, ma il giovane Musk aveva già il suo nel gruzzoletto ed era ben introdotto in California e nello star system: ricordate tutti gli attori pseudo-green abbandonare le Toyota Prius (oggettivamente tristi) a favore delle Tesla roadster? Gratis non penso….
Il resto è storia, il “ragazzo” è riuscito a farsi passare come un novello Tony Stark in carne ed ossa ed un paladino dell’ambiente, anche se lo impesta di cherosene e metano per mandare gli amici miliardari nello spazio. Nel frattempo, da auto giocattolo per ricchi, le Tesla sono diventate prodotti seri ed affidabili anche per la classe media.
Morale: Tesla è un successo, preso per i capelli (anche quelli sono rispuntati a Musk) e non facilmente replicabile. Le altre start-up non potevano contare né sul capitale di partenza, né sul sostegno di California-attori-entourage green che, anche in modo un po’ melenso, ha sempre supportato Tesla. La previsione di Bob Lutz del 2016 non era poi così sballata, solo non aveva fatto i conti sulle capacità di persuasione di Musk che, secondo me, è l’erede di Steve Jobs sotto questo punto di vista. Ne avremmo un altro in Italia capace di vendere i cubetti di ghiaccio agli eschimesi, ma qui non si deve fare politica, perciò mi fermo:)
C’è di bello che tutti i settori nei quali lavora musk dipendono da decisioni politiche.
da prima o da dopo che lui ha avuto successo ?
Capisco che sia dura da digerire.
@L’Astuto non voglio darti torto per partito preso, ma è tutto il settore green che funziona solo grazie ad incentivi e leggi ad hoc che facilitano l’adozione di EV o del fotovoltaico ( etc..) per cui la politica ovviamente c’entra, a sua volta manipolata da enormi interessi finanziari. Però devi riconoscere che fra tutti i player l’unico che ha saputo avere successo è stato Elon Musk grazie alle sue indubbie capacità imprenditoriali e alle capacità inventive. A riprova di ciò ti ricordo che Musk era già un imprenditore High tech di successo, ed il suo maggior successo attualmente non è Tesla ma SpaceX dove è riuscito a creare ex novo per primo razzi riusabili che hanno abbassato il costo per kg in orbita di 50 volte rispetto alla concorrenza. Non è un caso che SpaceX nel 2022 ha lanciato in orbita più razzi che tutto il resto del pianeta insieme, e se pure la US Space Force, ideata da Trump, si avvale quasi esclusivamente di SpaceX per i lanci dei suoi satelliti malgrado il cambio di governo vi è una indubbia garanzia di qualità ed affidabilità rispetto a concorrenza blasonata quali Lockheed-Martin o Boeing. Quindi direi che Tesla è il classico Unicorno, ovvero quei fenomeni imprenditoriali unici degli USA, come. General Electric, Ford, IBM, Apple, Cisco, Google, che sono capaci di rivoluzionare una intera industria e che nessuno si aspettava, neppure un Bob Lutz.
molti non sanno che gli incentivi che prende il green ..
sono una frazione di quelli che prendono gli idrocarburi ..
Ma Astuto , Astuto non lo sa
Che quando passa, ride tutta la città
Si crede bello
Come un Apollo
E saltella come un pollo
Nel suo commento c’è un errore di fondo. Le auto di Saab non davano profittabilita, le tesla hanno sempre dato profittabilita ma erano le altre spese da startup a portare i conti in rosso. Gli investitori hanno seguito musk non perché fosse un messia ma perché vedevano che il prodotto c’era, si vendeva e produceva margini.
Vi prego di considerare da che persona arrivano le considerazioni:
Lutz è un negazionista climatico ed ha 91 anni compiuti, direi che sono entrambi indicatori che forse non è del tutto affidabile.
La vecchia purtroppo può essere una brutta cosa
Direi che purtroppo o per fortuna è una cosa fisiologica.
Non importa quanto tu sia stato importante nella vita, prima o poi arriva uno più giovane con più energia e più idee che ti rende obsoleto. I tempi cambiano e più si va avanti con l’età più diventa complicato cambiare e adattarsi.
senza considerare che se riescono a completare la guida autonoma in pratica diventa l’unico produttore al mondo da prendere in considerazione
Comunque questi pareri stanno continuando a essere sparsi e condivisi…
E poi può anche darsi che la Tesla prima o poi chiuda i battenti, come potrebbe capitare a qualunque industria, ma questo in ogni caso non proverebbe nulla.
Il mondo sta continuando a rotolare e il futuro è sempre davanti a noi, mentre il presente si svela ogni momento ai nostri occhi. Tutto pian piano sta cambiando, così come le auto che son “leggermente” diverse da quelle che riparavo 40 anni fa.
E continueranno a nascere degli Elon Musk che indovineranno il futuro costruendo auto nuove e ci saranno sempre dei Bob Lutz ancorati al passato che sbaglieranno le previsioni!
Non erano sballate, erano prezzolate.
Non credo proprio, Lutz è un miliardario che non aveva alcuna necessità di farsi pagare per dire il suo punto di vista. Ma è lo specchio di come i cosiddetti “car guys”, gli uomini dell’auto anche ai più alti livelli, non hanno capito che cosa stava succedendo e che era in arrivo un mondo nuovo, costruito su basi completamente diverse rispetto a quelle su cui avevano sempre ragionato.
è l’elettronica bellezza ..
l’elettronica che si è affacciata timidamente nelle fabbriche 30a anni fa ,con i primi robot
con la prima fab model 3 è esplosa
comunqua Musk ha ammesso che ha rischiato di fallire sia con Tesla che co Space X
io mi ricordo , l’inizio della produzione catastrofico di model 3
dove non funzionava nulla e furono costretti ad assumere 40000 persone “umane” per assemblarle a mano in piazzali sotto le tende
dopo qualche mese ne licenziarono gran parte ,perche la fab entrò a regime coi robot
poi sono arrivate le giga-press
e il processo produttivo è stato semplificato ulteriormente in maniera drastica
la leggenda dice he Musk prese in mano una “hot wheels” e disse :
“sarebbe bello fabbricare un’auto vere , come si fabbricano queste macchinine”
purtroppo o per foruna Musk sta per mandare in pensione
la catena di monaggio umana
c’è il rischio che una utilitaria Tesla verrà completamente stampata come una macchinina scala 1:23
E si chiamerà model T, come cento anni fa fu chiamata ford T
Bella suggestione…
mi accodo ..
Buon pomeriggio Direttore,
chiedo scusa per aver applicato in modo impreciso il mio concetto di “prezzolato”, (assimilabile ad altre categorie), il mio primo pensiero è stato di una persona miliardaria che avendo i soldi investiti anche in aziende che avrebbero potuto risentire del successo di Tesla ha dato un parere negativo per influenzare negativamente anche possibili futuri investitori/clienti sulla start up di Elon Musk.