Posso restituire la Leaf dopo 3 anni. E invece…

Posso restituire la Leaf dopo 3 anni. E invece…Stefano spiega perché ha fatto una scelta diversa dal lettore che ha deciso di dare indietro la sua VW ID.3. Vaielettrico risponde. Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it .

Posso restituire la Leaf Posso restituire la Leaf con la formula Valore Garantito ma…

Anch’io, come tanti, ho deciso di acquistare una Leaf con la formula Valore Futuro Garantito. Attratto da una formula che mi avrebbe potuto offrire una scappatoia in caso non mi fossi trovato bene e consapevole di una tecnologia in rapida evoluzione…. Il mio contratto prevedeva un chilometraggio massimo di 60.000 km e nessuna delle concessionarie interpellate mi aveva proposto un taglio maggiore. Forse perché nessun venditore di 3 anni fa si sarebbe immaginato di vedere un’elettrica con quasi 129.000 percorsi in 3 anni….Allo scadere dei 3 anni ho valutato le diverse opzioni.

Posso restituire la Leaf Tornare al termico? Non l’ho neanche preso in considerazione

Tornare al termico non l’ho messo neanche tra le opzioni. Se l’elettrico è il futuro, non si può certo tornare indietro. Inoltre mi piace questa tecnologia per la ripresa, la facilità delle partenze in salita, l’assenza del pedale della frizione e un “cambio” senza strappi. Senza contare l’assenza di rumore e vibrazioni. Il costo chilometrico e di manutenzione si è rivelato in questi tre anni molto più basso rispetto al mio diesel precedente. Facendomi risparmiare comunque qualche soldo. Infine mi piace anche pensare che posso stare fermo ad un semaforo o a un passaggio a livello senza affumicare gli abitanti delle case vicine o i passanti. Il tempo passato a ricaricare è fuori da questo conteggio, perché è per me meno influente rispetto a tutti gli altri aspetti, soprattutto da quando ho la wallbox a casa“.

Posso restituire la Leaf Posso restituire la Leaf: queste erano le altre opzioni

  • 1) Restituire la macchina? Non aveva senso. Avrei pagato una penale per tornare a casa a piedi!
  • 2) Cambiare auto con un’altra Nissan? Me l’avrebbero anche valutata bene (ovviamente per quei chilometri). Ma la Nissan, in questo momento, produce solo la Leaf e l’Ariya. Non aveva senso cambiare Leaf su Leaf e l’Ariya, nella sua “versione base”, è meno accessoria della Leaf anche se la tecnologia di ricarica e della batteria sono decisamente più avanti e la fascia di prezzo è più alta.
  • 3Cambiare auto con un’altra macchina elettrica di una marca diversa? Ho sentito una paio di campane, ma la valutazione del mio usato era decisamente inferiore a quanto mi aveva proposto la Nissan e quindi sarebbe stato economicamente svantaggioso. E comunque sia, o si aumenta il budget, o la scelta non è particolarmente ampia.

Posso restituire la Leaf E così ho deciso di tenermi la mia Nissan e riscattarla

“Scartate tutte le ipotesi precedenti e chiedendomi anche perché cambiare una macchina che va bene, fa il suo mestiere egregiamente ed è ancora in grado di portarmi in giro per mezz’Italia, ho deciso di riscattare la Nissan Leaf. E vedere fin dove riuscirò ad arrivare…Nella scelta, un grande peso l’ha avuto anche il fatto che riesco a fare serenamente tutti i viaggi. E prevedo di farne tanti altri anche grazie all’aiuto di Power Cruise Control, che mi permette di essere sereno anche con livelli di batteria bassi e viaggi “impegnativi”. Inoltre, nonostante le ricariche rapide e i tanti Km effettuati, non ho ancora notato un vero calo prestazionale. Un aspetto che potrebbe invece farmi anticipare il cambio della macchina, potrebbe essere la scarsità ed il continuo diradarsi di prese CHAdeMO. Tanto per fare un esempio, in uno dei miei tratti abituali ci sono 9 punti di ricarica CCS e una sola presa Chademo“. Stefano Paniccia

Risposta. È chiaro che in tempi di caro-colonnina poter ricaricare a casa è un vantaggio fondamentale. E sicuramente questo è uno dei motivi che inducono Stefano a riscattare la sua Leaf e a tenersela anche dopo i tre anni previsti dal contratto. Ma conta anche il feeling che si è instaurato con l’auto e anche su questo (ricariche pubbliche a parte) sembra esserci una certa soddisfazione.

Visualizza commenti (18)
  1. Nello Roscini

    La Leaf aha un pregio ..
    è un’auto semplice ,
    questo l’ha portata ad essere l’auto più smanettata del pianeta
    ci sono celle di ricambio
    pacchi batteria fino a 62 kWh per espandere l’autonomia
    e non è difficile immaginare visto che qualcuno ne ha pubblicizzato la realizzazione pacchi batteria LFP raffreddati a liquido
    aveva un difetto la ricarica “veloce” è quella giapponese , recentermente però
    è apparso un adattatore per le ricariche da colonnine CCS COMBO 2

    ecco qualche link a nerd specializzati in Leaf

    Dala è un ingegnere che ci smanetta da anni
    la sua è una “missione” per rendere economicamente sostenibile la riparazione di vecchie EV
    ha addirittura reso pubblici schemi e software per espandere la batterie alla prima leaf

    youtube.com/@DalasEVRepair

    quest’altro ,penso sia indiano
    Haseeb Ahmad
    youtube.com/watch?v=3Z77LJ9am2o

    è un meccatronico che ha usto dei moduli nuovi CATL per ricostruire la batteria
    nissan fino a 78kWh O_O

    c’è un utente che gli ha chiesto se può spedirgli un pacco batterie in giappone già modificato pronto da installare ..
    ha risposto certamente ;
    prezzo 5000 dollari americani

    imho la leaf è la prima EV destinata a rimanere in strada più di 20 anni
    spero che anche Tesla model 3 segua la stessa strada
    con un po di ingegno condiviso e un po di atermarket

    1. PS: in rete ci sono le celle usate sulle Tesla con batteria CATL da 60 KWh,
      e tempo qualche anno a parità di formato aumenteranno di capacità

      sono LFP per automotive da 173AH 280mm x 62mm x h83-86mm,
      per ricellare ne servono (108 x 40euro = 4300e ) + spese spedizione
      (oppure 106 stesso formato ma da 161AH per i pacchi batteria 55 KWh)

      aprire la batteria è un bel po’ di lavoro ma si può fare, nei paesi dove la mano d’opera costa meno potrebbe succedere anche per rinnovare delle Tesla super-chilometrate 🙂

      1. In Italia per ultimi…ma il modding BEV diventerà il mestiere del futuro 😁
        (sempre che in MiT e Motorizzazione non mettano i soliti bastoni di traverso)

    2. bravo Nello !

      mi sa che Leaf è destinata a diventare il “nuovo Maggiolone” ….
      simbolo perpetuo di una nuova era … elettrizzante!

  2. “Tornare al termico non l’ho messo neanche tra le opzioni. Se l’elettrico è il futuro, non si può certo tornare indietro”.
    Bel ragionamento da invasato, complimenti, inoltre sei fiero e orgoglioso di non inquinare e non affumicare nessuno con la tua bella macchinina, ma non te ne frega nulla dei bambini che muoiono e si ammalano per estrarre il cobalto che fa funzionare le tue belle batterie.
    Auguri.

    1. Piantatela con la bufala del Cobalto che è usato soltanto solo per le batterie delle auto elettriche. Ma quando si usa per i catalizzatori delle raffinerie petrolifere improvvisamente si santifica! E dei bimbi del Congo di colpo non gliene frega niente a nessuno!

    2. Torna a nasconderti sotto la pietra dalla quale sei sbucato fuori, và che è meglio e vergognati, razza d’un ignorante becero!!

  3. Ottima scelta, quella di portare a esaurimento un veicolo…
    Il fatto di poter caricare a casa, ammorbidisce il pacchetto ChaDeMo – AC7KW , che la rende dal punto di vista mobilità larga, un po’ castrante… ma se per il tuo uso è andata bene finora… voglio dire… hai capito perfettamente come sfruttarla…

    Io con la mia C-Zero, ho il problema di non riuscire ad utilizzare le ChaDeMo, ce ne fosse una che mi fa caricare con tranquillità… e la ricarica AC va max a 3.5KW….. ma nonostante tutto siamo sui 24K Km all’anno… ed è tra l’altro il nostro bolide, un’usato di 3 anni, proprio, derivante dalla formula da te intrapresa inizialmente… chi non riscatta,dà la possibilità a molti di affacciarsi al modo BEV, risparmiando qualcosa rispetto al muovo e accorgendosi quindi come è viaggiare a 0 emissioni…

  4. Enrico Ambrosini

    Saggia decisione, se la macchina va bene perché cambiarla ogni 3 anni. Si risparmiano tanti soldi e con una minima manutenzione si fanno tanti km.

    1. Nel caso di auto elettriche ovviamente non si inquina …anzi..più a lungo si usa e più si recupera la propria “impronta carbonica”.
      poca la manutenzione richiesta ma necessaria: almeno 1 controllo in officina e sul ponte va fatto x le parti meccaniche..la verifica di assenza usure e danni ai cablaggi etc
      Ovviamente se si risparmia abbastanza in manutenzione e consumi rispetto ad ICE si può anche decidere come usare quei risparmi.

      A me che è sempre piaciuto cambiare auto (le.son finito -giustamente- a lavorare tanti anni nelle conc. 🤣) è sempre stato necessario fare risparmi appositi per arrivare a cambiare auto periodicamente (un ammortamento in pratica)n facilitato dal fare pochi km x vendere auto “come nuova” e vendendo da privato a privato per massimizzare la quotazione (faccio sempre le garanzie prolungate anche per questo).
      Magari non mi vogliono bene altri commercianti (abbigliamento, bar etc..ma.ognuno giustamente persegue le proprie passioni)

    2. I motivi per cambiarla ci sarebbero anche stati. Ad esempio la presa chademo o le ricariche lente quando si fanno i viaggi più lunghi…… ma il valore dell’usato da restituire, il budget a disposizione, la scelta non ancora così ampia, il feeling con il veicolo, in questo momento, hanno avuto un peso superiore….

      1. In questo momento secondo me pesa la mancanza di officine specializzate (della casa OEM e non ) nel cambio presa…. si potesse facilmente sostituire la ChaDeMO con lo standard più diffuso potrebbe riaprire il mercato …
        ( e qui faccio un appello a Nissan … visto il recente re-impegno sull’elettrico)
        e tutelare l’immagine e l’usabilità dei propri prodotti meno recenti.

    1. Il conto si fa molto presto ed è comune ed è simile a quasi tutti questi contratti: 0,10 €/100 km x 60.000 km = 6.000,00 €

  5. Stefano è uno degli esempi in positivo sulla mobilità elettrica: si è trovato bene con il tipo di guida, ha risolto i quotidiani problemi di ricarica (potendolo fare a casa il vantaggio rispetto alle termiche è notevole, anche per la climatizzazione pre-partenza).
    Saggia la decisione di riscattare ed aspettare tempi migliori per il cambio auto (BEV of course ! ): usciranno nuovi modelli, meglio attrezzati per ricarica (tempi e.. presa !!) ed autonomia, probabilmente dovranno calare i prezzi di listino, che parzialmente compenseranno il calo di valore della Leaf (non è detto, comunque io la venderei tra privati.. o uso seconda auto se serve in famiglia).
    Di incentivi così formulati tutti si augurano che non se ne senta più parlare… soprattutto anticipatamente! Meglio che mandino un bel bonifico a posteriori a chi l’ha comprata nonostante tutto… coi fondi eventualmente “ritrovati” nei misteriosi accantonamenti del governo (un po’ come gli “esclusi della prima tornata” del bonus 80% wallbox).

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