Porro se la prende con le rinnovabili: dopo i tanti attacchi all’auto elettrica, il blog del giornalista Mediaset va all’attacco dell’energia da vento e sole. Vaielettrico risponde. L’indirizzo mail per scriverci è info@vaielettrico.it
Porro se la prende con eolico e fotovoltaico, definendoli “insignificanti”
“Gentile Vaielettrico, più volte vi siete occupati di Nicola Porro. Stufo di prendersela con le auto elettriche, adesso si è messo a tuonare contro le rinnovabili in generale e parla di eolico e fotovoltaico come energie insignificanti. Questo è il link al suo articolo. Mi sono permesso di commentare il suo articolo e scrivere quanto segue: “Signor Porro, la invito a visitare casa zero gas che, con i suoi pannelli fotovoltaici, alimenta anche un’auto elettrica Dacia Spring. Per intenderci, non una macchina da ricchi, la quale percorre 15.000 km l’anno. Le mostrerà quanto risparmio anche senza gli incentivi e forse si ricrederà”. Infine vorrei fare un commento in merito su Vaielettrico premium. La ritengo un’ottima iniziativa, affinché possiate a fare informazione senza essere condizionati, la stessa funzione che dovrebbe esercitare il canone Rai. Grazie per il vostro impegno per la mobilità elettrica“. Marco Di Paola
Nel 2024 coperto il 42% del fabbisogno italiano: se questo è un apporto marginale…
Risposta. Non siamo noi i soli a pensare che le rinnovabili possano dare un apporto fondamentale per soddisfare i consumi energetici anche in Italia. Lo dice l’Enel (che da qui trae buona parte dei suoi sontuosi profitti). Lo dice persino l’Eni che, pur fondando il suo business sul petrolio, continua a investire su eolico e fotovoltaico. E soprattutto lo dice Terna con le sue statistiche mensili. Secondo le quali da gennaio a novembre di quest’anno le fonti rinnovabili hanno coperto il 42% del fabbisogno nazionale, rispetto al 37,3% dei primi undici mesi del 2023. Non solo: gli esperti sono concordi nel ritenere che si potrebbe arrivare agevolmente a coprire il 60%, se gli iter autorizzativi fossero in linea con quelli dei principali Paesi europei. Se questo è un apporto insignificante… L’impressione è che, più che fare informazione, si cerchi di raccogliere dei clic andando controcorrente: liberi di farlo, ma i numeri dicono altro.
- Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Niente mi ha fatto più felice dello scoprire il modo di bloccare le news di siffatto personaggio dall’applicazione che utilizzo abitualmente per le notizie giornaliere.
Con un clic, ciao ciao Nicolino
IL “giornalista” Porro è uno dei portavoce/influencer mediatici di questo governo, e questo piccolo particolare non va dimenticato! Quindi come assaggio dei prossimi rincari dell’energia elettrica e gas, che rilanceranno inflazione e scontento popolare, quale miglior occasione per spargere veleni e falsità e addossare colpe all’opposizione? Signori questa è semplicemente controinformazione e propaganda di regime. Terna pubblica i suoi dati trasparenti, almeno fino a quando non sarà infiltrata anche lei da personaggi governativi. Nel frattempo godiamoci l’aumento di Gas e elettricità di questo buon Governo di Analfabeti Funzionali.
Il COSTO dell’ELETTRICITA’ nel 2024 è stato inferiore al 2020 qui in DANIMARCA dove vivo.
Quando è iniziata la guerra hanno tappezzato tutto il possibile con il fotovoltaico. Io pensavo fosse un’idiozia visto che d’inverno il sole sorge alle 8:30 e tramonta alle 15:15… perché invece non mettere altre pale eoliche oltre a quelle che già c’erano?
Evidentemente aveva ragione il governo ed io non avevo capito.
Quest’anno in Danimarca 64% del elettricità consumata è stata prodotta da rinnovabili, con riduzione dei prezzi dell’energia importante visto che tutti hanno la pompa di calore, e 6 macchine su 10 vendute sono elettriche grazie ai costi bassi a casa e alla colonnina di ricarica (nonostante un aumento marcato a novembre) e alla rete di ricariche capillari.
Io ho un auto benzina… riporto quello che mi dicono i colleghi elettrificati… ma all’elettrico ci sto pensando, non per la natura ma per il portafoglio.
Grazie, siamo orgogliosi di avere lettori che riportano esperienze concrete di altri Paesi.
Danimarca mix elettrico:
64% rinnovabili nel 2020
83% rinnovabili nel 2024
https://www.energy-charts.info/charts/energy_pie/chart.htm?l=it&c=DK&interval=year&legendItems=0wa&year=2024
a questi ritmi in altri 4 anni siete a 100%
Un grafico dell’adozione anno su anno delle rinnovabili in Europa:
https://www.energy-charts.info/charts/renewable_share/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year&legendItems=10
== nel 2018-2019 le rinnovabili già mature sono scese di prezzo, e da qui i cambiamenti sono diventati rapidi, è inziata una corsa alle installazioni, nel grafico si vede che la loro percentuale nel mix ha iniziato a salire rapidamente, circa +3 ogni anno:
2018 -> 32%
2024 -> 49%
== nel 2024 sono scesi di prezzo anche gli accumuli di rete sotto alla soglia di un rientro dell’investimento rapido (anche soli 5 anni), ed è iniziata anche per loro una corsa alle installazioni (i tassi di crescita sono da raddoppio ogni anno)
NB: tempismo perfetto visto gli accumuli permettono alle rinnovabili di non rallentare il tasso di adozione annua anche quando superano 60% del mix
== altri 10 anni e siamo a 80% ==
a questo ritmo (+3 all’anno), tra soli 10 anni, in Europa saremo a 80% rinnovabili per il settore energia (invece automodili e riscaldamenti ci metteranno un po’ di più a elettrificare in massa; e l’italia forse avrà qualche anno di ritardo i generale, ma la tendenza è inevitabile)
pensavo che il nostro cervello fatica a capire e registrare cambiamenti cosi rapidi, essere nel mezzo di una rivoluzione tecnologica rapida, specie se la TV nazionale su indicazioni del governo sciocco lo considera un tabù da nascondere o negare
o almeno parlo per me, ero cresciuto in un sistema in cui le nozioni ed abitudini che imparavi a scuola e nei primi lavori pensavi che poi duravano una vita; invece qui in una manciata di anni cambia tutto, con molte opportunità per chi come persona o come Stato è ancora aperto ad informarsi ed aggiornarsi
Se c’è qualcuno di insignificante è proprio sto porro (scritto in minuscolo, ovviamente)
Il problema non è, solo, lui, il problema sono anche tutti i fanatici che gli vanno dietro!
Fosse per tutti quanti loro gireremmo ancora con il carretto trainato da asini e staremmo ancora nelle caverne…
Già definire Porro un giornalista ci vuole coraggio….questi Fascio -negazionisti si oppongono al progresso sempre e comunque…non gli darei nemmeno spazio a questa gentaglia ignorante
Noi su Vaielettrico siamo migliori di loro, qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! 🤭
😄 super cit.
Che poi non è che siamo noi razzisti, sono loro a essere italiani!
(Parafrasando G.Covatta)
TrumPorro 🛢️🛢️🛢️⛽⛽⛽⛽
Credo che ci dovrebbe essere una legge che imponga a chi ristruttura/sostituisce il tetto di installare un impianto fotovoltaico.
Per assurdo anche chi rifà la facciate dei palazzi dovrebbe essere obbligato a montare un impianto sulla facciata esposta meglio.
Ovviamente tutto detraibile dalle tasse, in base alla propria “capienza”…
Nel mio comune è già così.
Fotovoltaico e serbatoio di recupero acque piovane, molto utile per riutilizzo per irrigazione o sciacquoni o lavaggi vari.
Credo lo sia un po ovunque oggigiorno, almeno in aperta campagna…
Ma, questo si sa, lo fa solo perché ci sono persone che cliccano e lo fanno guadagnare soldi tramite Google o altri.
Magari non ci credere veramente ma poco importa. Basta fare cassa dicendo idiozie che attirano una certa categoria di persone.
Soldi….soldi, sempre soldi ormai.
PS. Mi rifiuto di guardare il link perché non voglio contribuire al suo guadagno.
Concordo assolutamente, e in particolare sul PS.
Porro ha scritto o detto contro eolico e fotovoltaico? E sti c…i!!!
Porro chi? Io avevo un porro una volta e me lo hanno estirpato.
Ma invece di sprecare la produzione di solare durante il giorno, facendoci pagare per un ragionamento contorto di più il prezzo al kW, non potrebbero fare una app che avvisa i possessori di auto elettrica, incentivando a prezzo più basso la ricarica nelle ore di maggior produzione?
la vedo un pò complessa da gestire, soprattutto poi per la tariffa variabile a seconda del momento. Utopia per il momento. Di che periodo parliamo poi della sovrapproduzione diurna, credo solo tra aprile e maggio. Bisognerebbe sperare in una riduzione ulteriore dei prezzi degli accumulatori per una maggiore diffusione a livello domestico e magari una loro incentivazione in acquisto, per assorbire quella sovrapproduzione diurna da fotovoltaico.
Non so poi se realmente c’è uno spreco, in quanto esiste già una interconnessione con scambio energetico con Paesi limitrofi che sfrutta anche l’eventualità appunto di una sovrapproduzione energetica italiana.
in Spagna e Portogallo stanno facendo bene, con bollette basse
– in borsa energia elettrica, vige il meccanismo del prezzo marginale (ad oggi sarebbe da riformare) che permette alle centrali a metano di fissare spesso o anche rialzare in modo anomali in speculazione il prezzo orario dell’energia, ma in Spagna stanno superando il problema usando la “forza bruta”, hanno già portato le rinnovabili sopra a 60%, questo riduce il numero di ore e il potere di contrattazione al rialzo delle centrali a metano; poi hanno anche aggiunto un altro meccanismo che calmiera i prezzi del gas ma devo studiarmelo
– hanno introdotto tariffe ai consumatori a prezzo variabile ora per ora, verificabili con app o sul web, tariffe che si possono scegliere in alternativa alla classica tariffazione a prezzo fisso o con 2-3 fascie orarie
– stanno installando accumuli di rete (sia sistemi a pomaggio idroelettrici, che grandi accumuli a batterie) per spostare gli esuberi dei poicchi di energia rinnovabile anche nelle altre
per i sistemi di accumulo di rete BESS (cioè grandi, non domestici) a batteria, leggo che il 2025 sarà un anno di esplosione del numero di installazioni un pò in tutti i paesi, non solo in Spagna, perchè stanno scendendo rapidamente di prezzo
da noi in Italia purtroppo perdiamo un anno di tempo, per l’ennesimo sgambetto fatto dal Governo, la prima asta pubblica per assegnare contratti di fornitura di servizi di accumuli di rete, che era attesa per fine 2024, è stata furbescamente rinviata a giugno-luglio 2025, nel silenzio quasi generale (ho letto qualche protesta giusto su portali iperspecialistici)
è lo stesso giochino che avevano fatto con gli incentivi auto EV, prometti tariffe alte per evitare che chi fa progetti di accumuli BESS inzia a muoversi intanto sul mercato privato, che paga un pò meno delle tariffe pubbliche, e poi rimandi le date, paralizzando il mercato
Siamo oltre il 40% e dobbiamo ancora inziare veramente.
“insignificanti” in un mondo dove le parole non hanno significato.
Come si fa a commentare seriamente i contributi di questi due signori? Però se fate una sezione comica del sito (ce l’hanno tutte le testate internazionali) beh allora li potrebbero dire la loro.
…E’ normale che solare ed eolico non possono, da soli, alimentare il paese, ma sono un’ottima fonte aggiuntiva per ridurre l’uso di fonti fossili. Per il carico di base, idroelettrico ma soprattutto NUCLEARE!
Gli insulti non sono ammessi. Non ci costringa a censurare i suoi commenti.
Se le fa piacere potremmo passare ore a discutere sulla necessità di adottare o non adottare centrali nucleari a fissione/scissione. Fin da ora però le posso dire che questo tipo di nucleare è morto! Per diversi motivi. Il principale è che per ben in 2 referendum la maggioranza della popolazione italiana ha detto no a questa fonte d’energia. Tutto il resto è un trita e ritrita delle stesse motivazioni. 4 da non trascurare sono i costi e i tempi di costruzione, entrambi normale lievitato prima dell’entrata in funzione di una centrale nucleare, il problema della gestione scorie mai risolto in Italia (abbiamo ancora da gestire quello delle centrali spente) e per finire l’uranio ci può garantire tra i 50-70 anni purché non si costruiscano troppe centrali.
Al contrario con le rinnovabili tutte queste problematiche non esistono. Anzi, i materiali usati sono per la maggioranza riciclabile. Ultimi punti su cui riflettere, è vero che in molti non potrebbero installare impianti fotovoltaici che coprano per intero i loro fabbisogni, ma sicuramente potrebbero favorire l’installazione di batterie per casa da far caricare nei momenti di picco nella produzione a prezzi scontati, in cambio una quota dell’energia accumulata (ad esempio il 15%) da rilasciare in rete dopo il tramonto o nei momenti di picco dei consumi. Energia da non contabilizzare a chi metterà a disposizione la batterie (ovvero per la quota parte non pagherebbe la ricarica ma nemmeno ci prenderebbe soldi). Il restante 85% dell’elettricità accumulata l’utente lo utilizzerebbe di notte (senza prelevare dalla rete), nei momenti di blackout o nei momenti in cui in rete non c’è abbastanza produzione. Ma anche con batteria usata al 100% per uso personale da caricare nei momenti di picco (a prezzo più basso ad esempio aderendo ad una CER) non sarebbe male. Se poi durante la notte o momenti di necessità la batteria potesse essere usata come un generatore.
-centrali nucleari a fissione/scissione-
Quelle a scissione sono le preferite dalla sinistra italiana. 🤭😇
Qui non è questione di dx/sx, qui è scegliere quello che è più sostenibile ambientalmente ed economicamente nel lungo termine. Le rinnovabili lo sono, il nucleare no!
Bob
Era una battuta… Si chiamano a fissione (le attuali) e a fusione (le future), la scissione è una prerogativa dei partiti politici italiani, in particolare di sx…
Le assegno per acclamazione il premio Sheldon Cooper 2024.
https://media.tenor.com/5WkHcJPyhBQAAAAM/tbbt-sarcasm.gif
Il nuculare a scissione è la teNNologia del futuro! 🤣
Soprattutto per occupare , la massa di homer simpsons italici ..
in cerca di un impiego , formalmente gratificante in società ,
nullafacente nella sostanza ..
il mio solito umorismo fatto coi cocci di bottiglia
A. D. Vedo che le festività ti giovano molto nella comicità, continua cosi..
Io aggiungo che il posto migliore per il porro è il risotto.
Sarà scontato ma secondo me andava detto..
A forza di installare rinnovabili, piano piano si arriverebbe ad avere consumi da altre fonti che sarebbero marginali. Guardo la mia situazione, siamo a dicembre, oggi il mio impianto ha prodotto 11 kWh e ne ho consumati 6,7 quindi i rimanenti 4,3 sono stoccati in batteria e mi permetteranno di trascorrere la notte senza prelevare corrente dalla rete. A parte il discorso economico di non avere speso, però ho la soddisfazione che in questa giornata, e ripeto invernale, con poche ore di luce, non è stato buttato nessun veleno in aria per i miei consumi.
Diciamo che probabilmente Porro è al soldo di qualche padrone che lo foraggia per spargere pareri negativi su rinnovabili e d Ev. Quando l’elettrificazione prenderà ancora più piede, assisteremo probabilmente a un calo molto significativo di consumo di fossili.
Non mi piace sentire parlare sempre di ‘padroni’ occulti che foraggiano le fesserie, mi bastano i cospirazionisti che imputano a Soros tutti i mali del mondo anzichè il tentativo di diffondere la democrazia.
Porro su qualunque argomento si limita a sostenere il contrario di ciò che è sostenuto degli esperti del settore (coloro che studiano e sviluppano ciò di cui si occupa l’esimio nei suoi articoli) – così è sicuro di raccogliere un sacco di visualizzazioni da ogni terrapiattista disponibile.
Secondo me, invece, Porro ha la mentalità tipica di un personaggio di destra estrema, conservatore fino al midollo, contrario ai cambiamenti economici ed energetici, poiché li vede come un pericolo per le sue convinzioni e i suoi bias cognitivi
dici che non sa usare lo smartphone e usa un nokia di nascosto ?
😛
In mancanza di accumuli l’energia rinnovabile non potrá soddisfare da sola il fabbisogno energetico della Nazione, si rende indispensabile ricorrere al gas come fonte energetica per stabilizzare la rete, in quanto interviene a tappare le falle di produzione energetica del rinnovabile con sufficiente flessibilità, anche se talvolta a scapito del rendimento energetico delle centrali turbogas.
Sarebbe invece interessante che Vaiettrico faccia un articolo sull’opportunità di adozione sul larga scala della cogenerazione, che sarebbe, fino a che si deve dipendere da fossile, l’arma vincente per accelerare la discesa delle emissioni di CO2 e degli altri inquinanti dal traffico automobilistico, soprattutto in inverno e nell’area della Pianura padana e nelle altre aree urbane inquinate.
Secondo noi è il momento di guardare avanti. Abbiamo pubblicato tre articoli che sintetizzano lo studio dell’Università di Pisa su un possibile sistema elettrico totalmente decarbonizzato_
–Un mondo con solo fonti rinnovabili è davvero possibile?
–Energia solo da rinnovabili: tutto bello, ma lo stoccaggio stagionale?
–Energia solo da rinnovabili/3 Qualche idea per far quadrare il cerchio
La piccola cogenerazione la potrebbero fare i privati (condomini etc.) a patto di incentivarla, la grande è attiva in alcuni siti. Non penso si arrivi ad una totale indipendenza dai fossili prima di un trentennio e fino ad allora sarebbe una buona soluzione tampone.
Tre quarti di fotovoltaico e un quarto di eolico espongono troppo al problema invernale.
Mi pare che Legambiente e WWF e altri avessero fatto una proposta 100% rinnovabili al governo, qualcun’altro ne ha sentito parlare?
Legambiente sostiene che massicci investimenti nell’eolico off shore potrebbero permetterci di bilanciare il minor apporto del fotovoltaico nei mesi invernali e nelle ore notturne, azzerando la necessità di un baseload termoelettrico. https://www.legambiente.it/campagna/eolico-off-shore-il-panorama-non-cambia-il-futuro-si/
penso stai citando lo studio del gruppo “Ecco” di Giugno 2023, usando uno dei vari software di simulazione energetica,
hanno calcolato in dettaglio (Regione per Regione, compresi investimenti e reti) come arrivare in Italia a 93% rinnovabili già al 2035
insieme allo studio più tecnico, hanno fatto anche un documento con le politiche da adottare per facilitare questo scenario; presentarono il tutto a questo Governo, appena prima che fosse aggiornato il PNIEC, ma non sono stati ascoltati, il nuovo PNIEC e i decreti recenti sono un delirio, con cui tirano giusto a fare melina e ostruzionismo finché non finisce la legislatura
Ovviamente il 93% al 2035 è lo scenario più cupo possibile per Enel, ENI, SNAM…
Secondo me pur di non arrivare a queste % sono prontissimi a scatenare una guerra vera e propria, perchè è ovvio che le rinnovabili hanno potenzialità illimitate.
Servono solo volontà ed investimenti, forse addirittura inferiori al mantenimento in vita il circuito del petrolio e del gas.
Speranzoso ho iniziato a consultare i tre articoli.
Ho smesso di leggere alla frase “In pratica, se vogliamo sperare di avere un sistema basato solo su rinnovabili che sia realisticamente ipotizzabile (senza un base-load fornito dal nucleare) occorre dimezzare la domanda finale di energia”
Dimezzare
Se avesse continuato a leggere avrebbe capito che non è un’utopia
Ho letto gli articoli (molto ben fatti) ed effettivamente ho appreso come decarbonizzare il 50% del fabbisogno energetico in Italia. L’utopia resta il 100% da rinnovabili (se non sei la Norvegia o l’Islanda)
@Giorgio M.
– Austria e Danimarca dono a 90% e 85% e raggiungono 100% rinnovabile sembrerebbe già nel 2030
– Germania raggiunge 100% rinnovabili nel 2045, con questo piano per le installazioni:
https://www.energy-charts.info/charts/remod_installed_power_2024/chart.htm?l=it&c=DE
– Spagna e Svizzera raggiungono 100% in una data intermedia (dismettendo i loro ultimi reattori nuculari)
In generale, ormai persino IEA (l’agenzia più conservatrice e lenta con le novità) da un paio di anni si è aggiornata e negli ultimi documenti prevede come inevitabili e più economici i mix 100% rinnovabili
– la simulazione per mix 100% rinnovabili in Italia con il modello di calcolo “Scetur” di Aspo per l’Italia (discussa negli articoli sopra citati di Vaelettrico) è ottima per capire i concetti, da leggere sicuramente, ma anche ingannevole e obsoleta nei parametri di partenza e nelle conclusioni;
successivamente è stata corretta (per es. dall’Ing. Marco Giusti, e poi anche rieditata da Aspo in “Scetur 2”)
non ci sono problemi a coprire nell’Italia futura 450-480 TW-h di consumi annui (valore che penso sia il più probabile) o anche 600 TW-h, in alternatica ai 350 TW-h più “frugali” (necessitano di efficentamento, che pure ci sarà) ipotizzati nella prima versione “acerba” dello studio di Aspo
Ah la superficialità…
Spoiler: raddoppiando l’efficienza si fanno le stesse cose con metà dell’energia, e triplicandola si fanno una volta e mezza più cose.
Indicami un paese tecnologicamente avanzato e di dimensioni simili al nostro che ha dimezzato i suoi consumi energetici e io accetto la qualifica di superficiale
Signor Giorgio, la superficialità è relativa al dare un giudizio senza aver letto tutto l’articolo o almeno senza aver sbirciato le conclusioni.
Sul dimezzamento dei consumi energetici, sa come si dice: Roma non è stata costruita in un giorno.
@Leonardo @Giorgio
In quegli articoli era discussa la prima versione (a me pare creata con dati del 2015-2019, e pubblicata nel 2021 e poi nel 2022) della simulazione “Scetur” di Aspo
bella per capire come si fanno queste simulazioni, ma dico che è fallata nelle ipotesi di partenza, hanno scelto parametri che massimizzassero la necessità degli accumuli stagionali, tema caro ad Aspo, oltre che osboleta su alcuni altri parametri
un grosso “errore” iniziale è quando hanno costruito la curva futura dei consumi elettrici nazionali giornalieri-annuali per l’italia interamente elettrificata:
per i riscaldamenti invernali non hanno considerato da subito la riduzione dei consumi di energia dovuto all’uso delle pompe di calore (nelle case adattate le pompe di calore dimezzano i consumi di riscaldamento, e in quelle ristrutturate li portano a 1/3 o 1/4), ma hanno fatto invece una sostituzione 1 a 1 tra KW-h oggi consumati dalle caldaie a metano, con i KW-h elettrici futuri per scaldarsi a elettricità, cioè come se scaldassimo le case con le inefficenti stufette elettriche
questo li porta ad avere un picco abbastanza mostruoso dei consumi nei soli mesi invernali, invece di una curva annuale dei consumi più bassa in inverno e in pratica quasi piatta tra inverno ed estate (in estate ci sono i condizionatori); lo dico perché per gioco ho provato a rifarei conti e i grafici
questo picco anomalo invernale li porta a dover sovradimensionare le installazioni di rinnovabili (ma il problema sarebbe stato identico anche usando altre fonti di energia, per giunta più costose) e sovradimensionare anche gli accumuli stagionali.. da lì (scelta delle ipotesi di partenza) tutta la discussione risulta falsata, nonostante formalmenre i calcoli siano giusti; fa sembrare più difficile di quanto non sia far quadrare i conti
per non sovradimensionare più di tanto le installazioni, compensano l’errore alla fine ipotizzando un generico efficentamento al 50% che dimezzi l’altezza dell’intera curva giornaliera-annuale dei consumi per tutti i settori (mentre sarebbe bastato dimezzare come dovuto il contributo dei riscaldamenti nei mesi invernali)
50% di efficentamento futuro è possibile, ma non “provabile”,
fa storcere il naso a chi pensa che non in tutti settori ci sarà in futuro un buon efficentamento e/o sarà in parte annullato da nuovi aumenti dei consumi
la simulazione è poi obsoleta:
– nel valore del rendimento dei pannelli solari ( usano 15%, da preistoria, mentre al ritmo di installazione reale, il valore medio di efficenza dei pannelli installati sarà superiore a 25%)
– nell’assenza dell’eolico off-shore
– e mi pare anche nel non considerare potenziamenti della rete tra stati
== una prima correzione ai calcoli
includendo correttamente le pompe di calore (e a parte anche un conto con l’aggiunta dell’eolico off-shore) la ha fatta l’Ing Marco Giusti, anche lui di Aspo, nel libro e nei seminari on-line “L’urgenza di agire”,
Ing. Giusti ha ipotizzato 450-480 TW-h di consumi elettrici futuri annui per l’Italia (valore che vedo anche in altre simulazioni), che fa stare più comodi rispetto ai 350 TW-h citati sopra, e calcolato le installazioni rinnovabili necessarie;
un altra correzione la ha fatta anche Aspo nel successivo studio focalizzato sul 2035
== altre correzioni e aggiornamenti dei parametri
si può settare anche 600 TW-h di consumi elettrici annui, non c’è un vero limite, le installazioni banalmente vanno in proporzione; e con i parametri di resa aggiornati, occupano meno spazio di quanto scritto nella prima stesura di Aspo
insomma si arriva all’ovvio, non ci sono ostacoli tecnici ne economici al 100% rinnovabili (anzi si risparmia parecchio), ma piuttosto da noi abbiamo rallentamenti burocratici-politici
A nord-ovest di Milano c’è una magica città🎵
A Cologno, accanto a Monza, li hanno messi tutti là 🎶
Poi lì c’è un giornalista che bambino più non è 🎵
Pasticcione e birichino Porro il suo nome è! 🎶
Porro! Porro combinaguai!🎵
In quello Olimpo felice Tu stai,🎶
Ma fai casini che manco per sei! 🎵
Sei 🎶
Tu 🎵
Oh🎶
Oh🎵
Oh 🎶
Porro! Porro combinaguai!🎵
Su, dai, racconta quello che non sai!🎶
Così fai scandalo sulla TV!🎵
In quel 42%, circa il 65% è idroelettrico.
Quindi, solare + eolico + geotermico 35% del 42%. Ammettiamo 18% di solare,15% di eolico e 2% di geotermico.
Il fotovoltaico è quindi il 18% del 42%, ovvero il 7,56% del totale. Non un’inezia ma nemmeno un miracolo….
I giornalisti di Vaielettrico dovrebbero essere più attenti …
Cosa c’entrano i giornalisti di Vaielettrico?
Sono collusi con i fornitori di energia elettrica e costruttori di auto elettriche.
@ Diego Cimarosa:
Il rapporto mensile di Terna di novembre 2024, a pag. 9, evidenzia che le rinnovabili hanno contribuito, da gennaio a novembre 2024, al fabbisogno per il 42% (contro il 31,3% del 2022, e del 37,3% del 2023).
La distribuzione % è stata pari al:
geotermico (4,0) + idro (41,5 ) + eolico (16,1) + FV (28,5) + biomasse (9,9 ).
Il contributo del fotovoltaico alle rinnovabili è stato pari al 28,5%, equivalente a circa il 12% del totale (e non il 7,56%).
Lei ha dati diversi ?
Una precisazione: sono un lettore di Vaielettrico, mentre il link al rapporto Terna è stato fornito dai “giornalisti” di Vaielettrico, a cui va il mio ringraziamento per la loro attenzione e correttezza nel citare le fonti.
hai dimenticato
la mafia
i rettiliani
e i grigi
Penso che intendesse dire che da un lato scrivete che Porro dice che fotovoltaico ed eolico trascurabili, dall’altro rispondete che le rinnovabili sono al 42%, peccato che di questo 42% fotovoltaico ed eolico contribuiscono a meno della metà e dunque, sul complessivo, le percentuali sono ancora più basse. Porro è come sempre in cattiva fede, ma Diego non ha torto.
FTV+eolico -> 18-20% consumi nazionali 2024
Idroelettrico -> 17%
Geotermia -> 2%
Biomasse -> 2%
NB: andrebbero poi aggiunte le quote di rinnovabili che costituiscono circa la metà dell’energia importata dall’estero, in pratica siamo vicini a 50% dei consumi nazionali coperti con rinnovabili
Diego ha commentato con dati non corretti, o più probabilmente datati.
Come commentato da Andrea G23 i dati Terna gen-nov 2024 ci dicono che il contributo del FV è stato del 28,5% su tutta la produzione rinnovabile, ovvero poco meno del 12% sulla produzione totale, non mi pare affatto che sia insignificante come vorrebbe fare intendere Porro.
Inoltre i giornalisti di Vaielettrico hanno anche riportato che gli esperti concordano che la quota di rinnovabili potrebbe facilmente essere portata al 60%, e non sarebbe certo con la crescita dell’idroelettrico ma con fotovoltaico e eolico: dal 42% al 60% ci sono ben 18 punti percentuali.
Trascurabili? Non direi proprio.
Questa che risposta è,io abito in periferia a Roma dove sono quasi tutte villette,oltre a me che ho 10 kW di fotovoltaico,vedo pochi tetti,uno su dieci,pensi che sviluppo potrebbe avere ancora, magari anche con batteria di accumulo, però c è bisogno di un cambiamento di mentalità,tutti i soldi che si spendono per scaldare casa,si potrebbero convertire per investire in energia rinnovabile
Purtroppo le percentuali che lei ci ha ricordato nel suo commento certificano soltanto che l’Italia si è infilata in un cul de sac fossile.
I dati europei raccontano tutta un’altra storia.
https://x.com/janrosenow/status/1857432249081151880
Insomma il miracolo sta avvenendo, ma non in Italia, tra norme turbinicide e pannellicide e inerzie burocratiche più o meno volute ma utili soltanto a tenere in terapia intensiva la nostra industria fossile. Ma sono cure che purtroppo ci costeranno carissime in termini di competitività industriale.
Quindi mi permetto di chiedere anch’io: cosa c’entrano i giornalisti di Vaielettrico!?
Il che non fa che confermare che ancora dobbiamo seriamente iniziare.
Eppure sono in corso guerre a tutti i livelli… ecco pensiamo quali infiniti interessi stanno proteggendo.
Alla faccia del rischio che sta correndo l’umanità intera, loro esclusi che evidentemente sono extraterrestri.
A. D. Questa volta ti sei superato!!