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Popmove, e se fosse questa l’idea vincente?

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Popmove è un’idea che potrebbe cambiare il mondo della mobilità. E’ una community, in cui chi aderisce noleggia l’auto dell’altro a un prezzo prestabilito.

Affitti un’auto a noleggio…

Non a caso i creatori di Popmove lo definiscono il primo social Mobility network. Funziona in modo abbastanza semplice: ci si iscrive a una piattaforma in cui è possibile trovare un’auto quando se ne ha bisogno condividere la propria quando non la si usa. Ovviamente a fronte di un corrispettivo. In pratica si può essere a volte Popdriver (affittando l’auto di altri) e a volte Popmover, mettendo a disposizione la “propria auto” sulla app dedicata. Ma non si tratta in realtà di un’auto di proprietà.

L'app di Popmove
La schermata da cui si accede all’app di Popmove

E qui sta l’idea che potrebbe trasformare Popmove in qualcosa di rivoluzionario. Bensì di una macchina noleggiata con un contratto a lungo termine. E quindi con un grande operatore (ALD) che fa fronte ai problemi che di solito frenano gli affitti dell’auto tra privati. Ovvero l’assicurazione, in primis, più manutenzione e riparazione in caso di guasti e incidenti. Popmove (qui il sito) per ora sta partendo a Roma con 150 auto, dopo una campagna di affissioni piuttosto controversa. Lo slogan, infatti, era “cercasi scambisti”…Ma, dopo la capitale, il servizio dovrebbe estendersi a Milano e via via ad altre città.

Tariffe: da 6 euro e 40 per un’ora

Le regole sono piuttosto semplici: il potenziale Popmover firma un contratto di noleggio con ALD e riceva un’auto predisposta per dialogare con la app. Dopo di che è libero di affittare la sua auto (sempre tramite app) per una durata che va da un minimo di un’ora a un massimo di 29 giorni. Ricevendo in cambio fino all’80% di quanto paga il Popdriver. Il quale, a sua volta, usa l’app per svolgere alcune funzioni, tra cui aprire l’auto, con le chiavi nel cruscotto. Non ha limitazioni di percorrenza, deve solo riconsegnare l’auto nel luogo e all’ora stabilita. Verificare che non ci siano stati danni e dare un voto (oggi si dice rating) all’auto.

Cassone (Popmove)
Alberto Cassone, ad di Popmove

Il prezzo? Sul sito si parla di tariffe da 6,40 euro per un’ora, 50 km con benzina compresa. Ovviamente chi affitta l’auto, si vedrà detrarre il ricavato dalla rata mensile dell’auto. Per chi sceglie un’auto elettrica un buon modo per attutire il maggior costo rispetto a un modello tradizionale.

“Popmove, l’auto da problema a risorsa”

Il modello scelto da Popmove si chiama “swap mobility”. In pratica è una forma di car-sharing che si adatterebbe benissimo anche alle piccole comunità. In cui, con poche auto condivise, si diminuirebbero le auto in circolazione e le spese di ognuno. A patto di organizzarsi e rispettarsi. Popmove è stato ideato da ALD in collaborazione con Hurry, un’azienda  (qui il sito) specializzata in mobilità innovativa. Il cui presidente, Alberto Cassone, è l’ad della start-un che ha dato vita a Popmove.

Badolati-Totti
Andrea Badolati con Francesco Totti, testimonial di ALD (immafine d’archivio).

Il target è evidente: un pubblico giovane decisamente recalcitrante ad acquistare l’auto, con tutti gli annessi e connessi. E molto più propenso ad acquisirla, tramite un’app, per il tempo strettamente necessario e spendendo il meno possibile. E’ ovvio poi che per ALD si tratta di un’opportunità straordinaria per estendere il noleggio a lungo termine dalle aziende ai privati. “L’auto diventa una risorsa e non più un problema”, chiosa il numero uno di ALD Andrea Badolati. E in questa frase c’è tutto il concetto.

—- Leggi anche: la Renault Zoe nasce predisposta per lo sharing

 

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