Polestar vs Toyota: la Casa creata da Volvo e Geely si schiera apertamente contro chi rallenta la transizione al solo-elettrico, considerato l’unica soluzione.

Polestar vs Toyota: “L’ibrido non basta più”
Toyota, si sa, sostiene da tempo che le strade per centrare gli obiettivi climatici di breve e lungo periodo sono tante. L’elettrico sì, ma anche l’idrogeno e soprattutto l’ibrido, motorizzazione di cui la marca giapponese è stata un pioniere fin dal 1997. Una road-map che non convince affatto Polestar. Ed è stata la responsabile Sostenibilità del nuovo brand, Fredricka Klaren, ad attaccare Toyota durante un incontro con i media. “Non è possibile. Non possiamo continuare a utilizzare combustibili fossili”, ha risposto la Klaren a chi gli è ha chiesto che cosa pensasse della posizione della Casa giapponese, che da tempo svolge un duro lavoro di lobby a sostegno delle sue posizioni. E c’è chi, come il sito americano Electrek, definisce la nuova Toyota Prius “il miglior lettore CD in un mondo che si sposta verso gli iPhone“.

“Abbiamo 7 anni per agire, qualsiasi cosa dopo il 2030 non ci interessa”
Polestar, invece, ha obiettivi climatici ambiziosi e più volte ha fatto appello ai competitor, esortandoli ad affrontare il tema con più trasparenza e determinazione. La Klaren è convinta che l’unica strada è l’elettrico e che non ci sarà posto per le auto termiche già dal 2030. “La nostra strategia climatica si basa sull’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Abbiamo detto che dobbiamo essere neutrali dal punto di vista climatico entro il 2040 come azienda e dobbiamo dimezzare le emissioni entro il 2030. Non è quel che possiamo fare: questo è ciò che gli scienziati del clima ci dicono che dobbiamo fare come aziende“. Aggiungendo che chi afferma che il problema delle emissioni si risolverà nel 2040 o, al più tardi, nel 2050, non ha capito la posta in palio. Perché a quelle date avremo già mancato il nostro obiettivo. “Abbiamo solo sette anni prima di raggiungere 1,5 gradi di riscaldamento globale. Qualsiasi cosa dopo il 2030, non ci interessa“.

Polestar vs Toyota: “L’Ibrido? Metti ancora benzina nell’auto…”
La Klaren ha poi parlato più specificamente di Toyota e della tecnologia ibrida, definendola insufficiente: “Per me stai ancora mettendo benzina nell’auto, quindi non devi concentrarti su qusta tecnologia. Se continui a farlo nei tuoi piani aziendali, non salirai di livello nel modo in cui dovresti farlo“. Polestar ha rilanciato il suo appello ai leader dell’industria auto affinché facciano la loro parte, fissando obiettivi e diventando trasparenti sul loro raggiungimento. “Tutte le aziende devono avere questa strategia per combattere il cambiamento climatico in tempo. Sappiamo che non c’è posto per i veicoli non elettrici su larga scala dopo il 2030 in questo scenario. Ma i costruttori sono bloccati nei loro piani aziendali. Pianificano una transizione e lo capisco. Ma è la tempistica ad essere sbagliata, non in linea con gli scienziati: bisogna stracciare quei piani aziendali e crearne di nuovi“.
L’importante sarebbe che quando poi Toyota se ne esce con un nuovo modello elettrico, non rischi di perdere le ruote com’è successo con la BZ4X….
E magari produrre al più presto una Aygo BEV….per le masse!
Altro che Polestar!
Comunque, per chi potrà, la 3 sembra riuscita.
praticamente la Bella e la Bestia
La realtà è che solamente una piccola parte del mondo potra accedere alle elettriche. E non solo per problemi strettamente economici. E questo per i prossimi 50 anni almeno.. per il dopo vedremo..
-per i prossimi 50 anni almeno.. per il dopo vedremo-
Esatto!☝️
E per i prossimi 50 anni nonno Toyoda avrà la macchinina giusta per ognuno dei suoi nipotini in tutto il mondo. 🤣
Vivi in un posto un po’ fuori mano e un po’ selvatico e ti serve una macchina a benzina? Nonno Toyoda avrà da venderti una macchina a benzina.
Meglio la ibrida? Nonno ti vende pure quella.
Preferisci l’elettrica? Tranquilli, magari ci mettono un minimo di più, ma Nonno Toyoda presto avrà pure delle bellissine elettriche da venderci.
Ma mica c’è da andare così lontano: mia mamma.
Vuoi una citycar col cambio automatico perchè a 81 anni vuoi festeggiare l’invidiabile forma fisica, la patente rinnovata di sicuro fino al 2026, la prospettiva concretissima di vederla rinnovata fino al 2031 e regalarti l’auto nuova? E hai deciso di farlo negli anni in cui spariscono le segmento A e in ogni caso ci vogliono mesi per avere un’auto nuova? Nessun problema: Nonno Toyoda in 3 mesi ti consegna la AygoX dei tuoi desideri.
Quelli come noi che “parlano male” di Toyota mi fanno tenerezza. Toyota in linea di massima è “l’auto giusta nel posto giusto”.
Polestar è cinese. I cinesi non avrebbero mai chiuso il gap con noi europei nei motori ICE. Che volete che dicano? Per loro è stato come vincere un biglietto del Superenalotto.
Prima o poi i Cinesi avrebbero chiuso il gap anche per i motori endoterminci. Concordo che l’auto elettrica ha dato loro una grande opportunità che è stata colta non solo dalla Cina, ma anche da altri paesi (Turchia, India, Vietnam).
Esatto … ma nessuno lo dice. Non vorrei che uscisse un altro scandalo … la Cina paga perché in Europa si punti tutto e subito sul solo elettrico. La Cina è il pericolo …
Scusate ma io non ho ancora capito una cosa. Ma voi siete realmente convinti che la causa principale del cambiamento climatico siano le automobili? L’inquinamento atmosferico di tutte le varie industrie a partire dal paese dove vengono prodotte le Polestar scaricano miliardi di CO² e PM in atmosfera. Vogliamo parlare poi di tutte le centrali elettriche che funzionano con combustibili fossili (e sono ancora tantissime). Per non parlare poi dello smog scaricato in atmosfera dalle migliaia di aerei che ogni giorno consumano uno sproposito di Kerosene. L’auto è solo l’ultimo dei problemi, ed è solo business. Vi ricordate i famosi blocchi del traffico o le targhe alterne nei periodi invernali? Gli inquinanti non scendevano mai, e le PM rimanevano sempre elevatissime in pianura Padana…. p.s. Guido ibridi Toyota da 7 anni.
Nel Mondo le quote di produzione di CO2 si suddividono così:
1) Produzione elettricità e riscaldamento 25%
2) Agricolutra
Il compito è improbo, però si il trasporto privato da un contributo sensibile e quindi è giusto investire in questo settore 14% su tutte le tipologie di emissioni.
Per l’industria 21% , per la produzione di elettricità e riscaldamento 25% che dovrà spostarsi su eolico e fotovoltaico
Nei trasporti il contributo degli arei è modesto, fatto 100 quello dei trasporti quello degli aerei e 2, mentre il trasporto privato e furgoni 59%
Già stato spiegato su questo sito, un po’ in tutte le salse, che:
a. L’inquinamento è il frutto di svariate fonti tra cui la mobilità
b. L’inquinamento della mobilità è il 25% circa del totale
c. Tutti i settori devono fare la loro parte, infatti le azioni che si stanno portando avanti a livello mondiale toccano tutti i settori
Marcello che hai combinato … ora parte un flame lunghissimo che durerà per giorni … oh Marcello Marcello …
Beh se guidi ibridi da 7 anni puoi dormire sonni tranquilli. I tuoi nipoti ti faranno una statua (su Marte).
L’idea alla base delle risposte di Polestar è ineccepibile, anche se ci sarebbe da questionare sul fatto che salveremo il mondo vendendo SUV da 100.000€ come vuol fare Polestar. Se vuoi salvare il mondo fai BEV da 30k, cosi ne vendi 3 volte tanto e rimpiazzi 3 auto ICE.
Non so, la blastata a Toyota ha sicuramente un fondamento, ma non vedo ne Polestar ne Tesla impegnate a salvare il mondo, pare quasi un effetto secondario dovuto al vendere auto elettriche, ma sempre di puro business si tratta, e “picchiare duro” sul più grande venditore di auto al mondo può aiutare. Il che non toglie che la politica di Toyota è totalmente indifendibile.
Io credo che bisogni cambiare del tutto la mentalità di profitto, di questa crescita infinita per cui si fanno piani in cui tutti venderanno più auto/case/prodotti/vacanze/oggetti, perchè la crescita infinita è forse il più grosso problema che abbiamo, stiamo correndo come matti verso un futuro inesistente, perchè è la crescita infinita a non esistere.
Come ha detto Edward Abbey: “Growth for the sake of growth is the ideology of the cancer cell.”
Luca concordo che la crescita infinita non esiste ma è anche vero che il buco dell’ozono l’abbia chiuso ormai. E ci siamo riusciti senza rinunciare a nulla, agli spray, alla lacca per capelli, ai deodoranti e ai climatizzatori. Non c’è stato un “discomfort”, c’è stata la sostituzione di un prodotto con un altro e per il consumatore tutto è stato trasparente.
Certo, con i climalteranti è un po’ più complessa la sfida, ma Polestar è indifendibile in questa uscita. Il problema non è nel settore premium/luxury, è nel mass market. Avesse attaccato Lexus, mah, quasi quasi potevamo anche starci. E’ un po’ come se il sindaco della città specchio costruita nel deserto si lamentasse delle emissioni del Bangladesh, ignorando che le fasce sociali a cui parlano sono diverse. Polestar fa quello che le starlette fanno su Dagospia, una finta polemica pur di tornare un po’ alla ribalta, queste uscite vanno ignorate e il paragone col CD non si può sentire … fossi in loro, mi preoccuperei del fatto che Android Auto (presente sulle Toyota ma non sulle Polestar) ha oggi un’interfaccia migliore di Android Automotive e molte più app e i possessori di Polestar rodono … https://www.reddit.com/r/Polestar/comments/105tdmm/am_i_the_only_one_to_think_that_android_auto_has/
Mettiamola così, semplifichiamo e smascheriamo la stupidaggine: se per assurdo domani tutti i costruttori dichiarassero che Polestar ha ragione e smettessero istantaneamente di produrre auto a benzina e diesel cancellandole dal listino, cosa accadrebbe? L’auto deve essere per tutti e non solo per i duchi del Sussex …
Polestar ha torto e ragione, aggiornare e sostituire il parco macchine necessita di tempo tecnico, oramai il nuovo a combustibile e’ defunto, ma ci vogliono anni comunque.
Ma non stiamo parlando delle auto che sono prodotte adesso, ma di quelle che saranno prodotte l’anno prossimo o fra 5 anni.
L’ibrido venduto oggi puo’ anche andare bene (meglio di niente), ma pensare di produrre un nuovo modello ibrido in 5 anni non va bene affatto.
Meglio di niente e meglio di un diesel
Vedo librino come una soluzione estremamente rischiosa.
Costa un botto (hanno presentato la jogger Fhybrid e parte da 25200€) e comunque consuma benzina da 1,75€/L.
Facesse di media anche 5,5L/100 Km ai prezzi attuali sono quasi 10€/100 Km.
Appena arriva una BYD o un’altra azienda con batterie al Sodio se le mangia.
Hanno ragione quelli di palestar a puntare sulle BEV pure il mercato ormai si muove lì.
E non ho nominato le emissioni ho parlato solo di sostenibilità economica.
Visto che stiamo parlando di ciò che noi anziani (ho 65 anni) lasceremo ai giovani, preferisco lasciare ai giovani decidere per il loro futuro. Quindi io sto dalla parte della Signora Klaren.
Come da me sostenuto in altri commenti, le scelte ibride non sono le migliori ma sono le più comode.
Stare nel mezzo è comodo ma senza arte nè parte.
Neanch’io sono ancora riuscito a prendere una posizione netta, non perchè non voglia, ma tra gli investimenti necessari ad una transizione completa e le reticenze di parenti e amici, non è affatto semplice. Tanto meno comodo ma alcuni di noi lo stanno già facendo ed è importante condividere queste esperienze.
bisogna proprio essere. dei rincitrulliti a usare ancora. i cd
Ma vuoi mettere la qualità top degli XRCD….. altro che musica liquida
All’età di Gigino si fatica a distinguere un AMR a 32 Kbps da un PCM a 16 bit 44khz ottenuto da un master inciso a 24 bit. Le sue casse monitor sono delle Trust in plastica che gli sono state regalate quando ha comprato la tastiera Trust usb/ps2 retroilluminata. Figurati poi quello che pensa di vinile e amplificatore a valvole: se lo metti davanti a un impianto così, gli si frantumano le lenti degli occhiali e i capelli tornano neri d’un botto, si trasforma in Gigino Benjamin Button. Ma a noi piace così, come il nonnino di Up!
ci sono quelli che confondono lo 0-100 col piacere di guida e quelli che confondono la qualità audio di spotify con quella di un CD. Buona lettura [ https://www.techhive.com/article/790882/spotify-hifi-release-date-when-is-spotifys-lossless-tier-coming.html ]
Secondo me Gigino è uno che ancora si commuove ascoltando i 78 giri di Claudio Villa 😉
Mammaaa! 🎵
Mormora la bambinaaaaaa… 🎵
E giù lacrime. ☝️
Gigino è davvero un personaggio. Gigino ti vogliamo bene 😀 😀 😀
Ma se stanno tornando in voga anch gli LP di vinile
………
😆
Dice giustamente Fredericka: quel che dobbiamo fare, non quel che possiamo fare!
La risposta lapidaria è questa: Toyota fa auto per tutti, Polestar ha un listino che parte da 51000, wallbox esclusa. Questi non hanno vergogna, aprono la bocca solo per finire sui giornali e farsi pubblicità. Una critica del genere a Toyota se la possono permettere di fare solo GM (con la Bolt) e MG (con la gamma ZS, 4 e 5).
Perche SOLO GM e MG e no
Renault (zoe, twingo ZE, dacia spring, megane)
Stellantis ( 208-e, corsa, 500e, 2008e, jeep avenger, citoren C4, 500e etc.)
WAG ( e-up, golf-e, id.X, skoda, seat etc)
smart etc?
🙂
La tua domanda mi consente di perfezionare un concetto che è il costo a km di autonomia, un concetto che a partire da oggi userò sempre (e spero dilagherò tra i lettori di VaiElettrico).
La Bolt ha 416 km di autonomia e un prezzo che parte da 25560 euro (61 €/km), mentre la MG4 ha 450 km di autonomia per 35000 euro (78 €/km). Sono auto 5 stelle, potenti e affidabili. Nessuna delle auto citate ha un rapporto così vantaggioso. Quella che più si avvicina è la Renault Zoe R110 (85 €/km) ma parliamo di un’auto a 0 stelle EuroNCap. La Peugeot e-208 GT con 400 km di autonomia ha un costo di 98 €/km, la 500e 42 kWh ha un costo di ben 101 €/km (lo stesso della e-up) e le altre auto non sono messe meglio.
Dovresti considerare anche la jeep avengers ordinabile in questi gorni con un parametro Enzo (spero non ti dia noia il neologismo) vicino a quello della MG4…
Non dilagherà, stia tranquillo.
Toy e molti altri hanno una fottxxxa paura di innovare !
questo non è un bene
Mah, Paolo, non lo direi proprio di Toyota. A Toyota va riconosciuto lo stra-merito di non avere un family feeling che è qualcosa che detesto, ogni auto è diversa dall’altra, la Prius, la CHR, la Yaris, la Aygo X, la GR 86, la RAV 4 non hanno una vite in comune e sono auto che spaziano su terreni totalmente diversi. Chapeau! E poi credo che siano gli altri a temere l’arrivo di Toyota nell’elettrico. Prendi ad esempio la BZ3X (non la BZ4X, ma la BX3Z, la berlina): il concept è spettacolare, costerà meno della Polestar 2 (questa parte da 51 k mentre la BZ3X in Italia dovrebbe stare intorno ai 45 k) e venderà di più. Polestar parla parla, Toyota ancora non è partita sul serio e ha un solo modello a listino ma Polestar sa già che quando Toyota vorrà la sorpasserà in un lampo …
Condivido in pieno il pensiero della Sig.a Fredericka Klaren, brava, intelligente, di buon senso e bella.
Che Toyoda torni al bar di guerre stellari che è il tuo posto.