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Polestar 2 ha stregato Matteo: “Tesla addio”

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polestar 2Polestar 2 ha stregato Matteo Valenza. La vera rivale del Model 3 ha impressionato il nostro amico Youtuber  che di Tesla se ne intende, guidandone una da anni. Matteo è un tipo curioso e, dato che la Polestar 2 non è ancora in vendita in Italia, ha fatto una capatina in Svizzera per provarla. Rimanendone impressionato. Articolo+VIDEO.

Polestar 2 ha stregato Matteo/ 540 km di autonomia

Polestar, marchio premium di Volvo-Geely, con questa macchina sta riscuotendo un grande successo. Ci troviamo di fronte a un’auto che si fa notare per semplicità e bellezza, ma soprattutto per le doti di autonomia (fino a 540 km nel ciclo WLTP). Il marchio svedese ha voluto offrire prestazioni al top, puntando sulla trazione integrale e sull’efficienza dei suoi motori, che generano oltre 400 cavalli e 600 Nm di coppia. Le batterie al litio (fino a 78 kWh) sono rigorosamente raffreddate a liquido. L’auto viene proposta in diversi allestimenti: a motore singolo, con batteria da 64  kWh o 78 kWh, o a trazione integrale, con la batteria più capace. L’autonomia minima, in ogni caso è di 480 km e la massima, nella versione con doppio motore e batteria da 78, è appunto 540 km.

Polestar 2
PROVA BAGAGLIAIO / Matteo lo spazio lo prova così, infilandosi dentro.

I connotati: più alta dei competitor, con un bel baule

La Polestar 2 non è enorme: misura 4,6 metri di lunghezza e 1,8 in larghezza. Per quanto riguarda l’altezza, abbiamo 1479 mm nella versione base. Nella versione Performance l’auto si assetta un filino, diminuendo la sua altezza da terra di 5 mm. A prescindere dal fatto che sia una berlina, tende ad essere più alta rispetto alla concorrenza, probabilmente per garantire una guida più efficiente e comoda. Il suo baule è decisamente capiente e il volume di carico è di circa 438 litri. Il portellone ha una bocca d’ingresso molto ampia e abbattendo i sedili posteriori si riesce ad ottenere uno spazio piuttosto generoso.

Polestar 2 ha stregato MatteoIl design? Sono i dettagli a fare la differenza

Per quanto riguarda il design, ci sono numerosi dettagli che fanno la differenza. Particolare il frontale, con la griglia priva di logo, che si trova invece sul cofano. Il gruppo ottico è quasi incastonato nella carrozzeria e non mancano neanche le appendici aerodinamiche e le prese d’aria che comunicano aggressività e sportività. Soprattutto nella versione Performance. Sulla fiancata, gli specchietti retrovisori sono senza cornice e in retromarcia possono anche essere reclinati verso il basso per migliorare la visibilità. Le maniglie delle portiere possono essere trovate facilmente anche al buio, grazie alla proiezione a terra integrata. Basta toccare una maniglia per bloccare e sbloccare l’auto perché è touch e anche keyless. Nella parte inferiore della fiancata, una scanalatura che caratterizza un po’ tutta la vettura e incanala i flussi aerodinamici. Sul retro una fascia luminosa adattiva da 288 led che si regolano da soli in base alla luminosità dell’ambiente circostante, per bilanciarne la visibilità e preservare la batteria.

Polestar 2 ha stregato MatteoPolestar 2 ha stregato Matteo “Sembra fatta su misura per me”

Gli interni di Polestar 2 sono veramente lussuosi, ci troviamo di fronte alla massima espressione di design di Volvo. L’auto è subito accessibile dal display centrale, animato da un sistema infotainment di eccezione, il Google Android Automotive. Questa berlina è la prima auto in assoluto a montare il sistema operativo di Google al completo. Qui Google ha fatto veramente un buon lavoro con un display veloce e reattivo. Troviamo un assistente vocale sempre attivo e connessione al cloud gratuita per tre anni. Con aggiornamenti Over The Air (OTA) da remoto e possibilità di installare anche app di terze parti (Spotify, YouTube ecc).

Polestar 2 ha stregato MatteoCome guidare una vera sportiva: è l’anti-Tesla

E ora la guida, la parte più importante.  Lo sterzo è molto diretto, non si imbarca assolutamente, “sembra di guidare un’auto sportiva“, commenta Matteo tra un urlo di compiacimento e un altro. La versione Performance tiene la strada alla grande. Il nostro amico Youtuber fa notare che le pinze anteriori sono più grandi di quelle posteriori, ma la prova di frenata va molto bene. La Polestar guidata da Matteo è la versione 4×4, accreditata di 600 Nm di coppia, che non è il punto più alto. Il top si raggiunge a 1000 Nm, esattamente come per Tesla, anche se questa è  in tutto e per tutto l’anti-Tesla. Matteo è super soddisfatto della guida di quest’auto. Dopo il suo giro di prova anche l’incertezza sull’autonomia svanisce, i consumi sono giusti.

Polestar 2 ha stregato MatteoPolestar 2 ha stregato Matteo / “Pollice su, questa la comprerei!”

Per verificare la tenuta di strada Matteo fa una puntata in montagna. Approfittando dei tornanti, prova l’angolo di sterzata, che è più che soddisfacente. Si sentono le gomme incollate a terra e l’inserimento in curva è degno di un’auto sportiva. Le dimensioni dell’auto non sono esagerate come quelle di un’auto americana, anzi sono molto da auto europea. I prezzi non sono esagerati, vanno dai 45.000 ai 65.000 euro della versione Performance. Matteo ci lascia assicurandoci che questo è solo il primo video dedicato a questa auto, perchè sulla Polestar 2 “c’è tanto da dire“. Per il momento per il nostro amico Youtuber, questa auto merita decisamente un pollice in su!

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46 COMMENTI

  1. In ogni caso, il sig. Degli Esposti è stato profetico in un suo commento qualche giorno fa, nel quale paventava il fatto di essere sommerso di commenti di teslari qualora si esprimesse un giudizio meno che lusinghiero sul prodotto oggetto della loro adorazione. Ecco, questa è l’ennesima prova. Generalmente i teslari sono obiettivi come i tifosi delle squadre di calcio.

    • Ahhhh, ribaltiamo tutto sul calcio, sulla curva sud sulla pizza e sul mandolino. Non è una questione di essere teslari, è una questione di dare informazioni corrette e obiettive che permettano agli utenti di districarsi nel mondo dell’auto elettrica (già complesso di per se e pieno di false informazioni). Se un giornale che si pone l’obiettivo di fare cultura e una corretta informazione e si pregia di “attività di consulenza e formazione, svolta per le maggiori società italiane, con il supporto di esperti qualificati di aziende e università”, lascia libero spazio a uno youtuber costruendoci pure un articolo senza un minimo di criticità non mi pare stia facendo un buon servizio di informazione. Se un utente legge quell’articolo è indotto a pensare che la polestar sia una perfetta sostituta della tesla, ma ancora non è così, specialmente in Italia (dove per altro la macchina infatti ancora non c’è). Nelle mie risposte precedenti ho provato a spiegare il perchè la tesla non è paragonabile alla polestar (perchè ha iniziato a costruire auto elettriche 10 anni fa e ha un vantaggio tecnologico di almeno 5 anni su tutti gli altri produttori, perchè ha investito in infrastruttura permettendo che i suoi clienti oltre ad ammirare le sue auto le potessero utilizzare in quasi tutte le circostanze come se fossero endotermiche) . La polestar è una bellissima macchina ma non si può pensare che in Italia possa competere ed essere la sostituta della tesla (e matteo lo sa benissimo) perchè è meno efficiente e perchè in Italia non abbiamo una infrastruttura di ricariche super fast decente (in autostrada ce ne sono 5 in tutta Italia con l’obiettivo di Aspi di arrivare a 50 a fine 2022, dico 50 non 500). Allora mi chiedo se io avessi letto l’articolo un anno fa, prima di comprare la mia tesla che utilizzo prevalentemente in autostrada per lavoro in un tragitto di 530 km in andata e 530 km in ritorno e mi fossi ritrovato con una autovettura pagata 65.000 € (il prezzo della versione da 540 km di autonomia) che in autostrada in inverno a mala pena riuscirà a percorrerne 200 km (ad una velocità che non sia 90 km all’ora ma nei limiti permessi di 130) sarei stato costretto a rivenderla dopo il primo viaggio.
      Ma d’altra parte il Dott. Degli Espositi (co titolare e capo redazione come tiene a sottolineare) che è molto profetico circa il comportamento dei teslari, alle mie critiche sul merito (in verità anche a quelle degli altri utenti) si limita solo a dire che il suo giornale è in buona fede e guai a dubitarne, di competenza invece nessun accenno, non è un tema di suo interesse, si limita a dire risponderà Matteo se ne avrà voglia. Gli preme però molto sottolineare la sua magnanimità del pubblicare le critiche che avrebbe potuto tranquillamente cancellare, alla faccia del diritto di critica e del codice deontologico dei giornalisti!

      • Della sua predica capisco solo una cosa: lei, ospite del nostro sito, ha il sacrosanto diritto di critica. Anzi, il diritto di darci dei venduti. Noi, invece, in casa nostra, non possiamo permetterci di defirla un tifoso. Signor Ricci, faccia il favore: non parli a vanvera di codici deontoligici che non sa nemmeno dove stiano scritti.

    • L’Astuto
      Definizione di Fanboy: chi ha una ossessione, anche ingiustificata, verso qualcosa, al punto da impedirgli di vederne i difetti.
      Definizione di Hater: chi una una ossessione, anche ingiustificata, verso qualcosa, al punto da impedirgli di vederne i pregi.

      Tesla è divisiva, è disruptive, è la Apple dell’automotive: puoi amarla oppure odiarla oppure invidiarla, ma non ignorarla.

      Tesla è, in questo momento, il miglior prodotto EV nel suo segmento, con il più alto rapporto qualità/prezzo includendo la sua intera infrastruttura, soluzioni tecnologiche e valore nel tempo. Se qualcuno è in grado di riportare il nome del modello di macchina, dello stesso segmento, che abbia prestazioni migliori (misurate), prezzo inferiore (valore di listino), efficienza migliore (misurata) e valore nel tempo (quotazione reale di mercato e non 4R nell’usato) può legittimamente darmi del fanboy. Viceversa, per coerenza, è lui un hater, perchè non possiamo avere ragione tutti e due in una contrapposizione. Aspetto il nome del modello. Non prototipo: venduta. Ho scritto “in questo momento”.

      Se scrivi che il Cruise Control di Tesla è uguale a quello Mercedes del 2002 e quindi non è poi tutta ‘sta roba e all’obiezione che Mercedes non è in grado di attraversare una rotonda o di fare un tornante di montagna con il cruise inserito ai 130 non rispondi perchè non c’è risposta, chi è il fanboy di uno dei due marchi?
      Se scrivi che la Model 3 non è il veicolo più efficiente sul mercato ma poi su energy.gov, ente governativo superpartes, le prime due voci assolute sono Model 3 indipendentemente dal segmento, chi è l’hater e chi il fanboy?

      Chiunque scriva che non gli piace esteticamente o che trova orribile la strumentazione o che odia Tesla perchè non coccola i suoi clienti, liberissimo di farlo: sono aspetti non misurabili e personali.

      Ma su tutto quello che è misurabile, dare del fanboy Tesla a qualcuno può solo certificare di essere un hater Tesla.

      • Guido attento che Degli Espositi censura anche te come ha appena fatto con me. Ahhhhh I LOVE YOU

        • Mi spiace notare che lei legge ma non comprende il punto.

          Oltre al fatto che Degli Esposti non ha censurato nessuno (pubblicano anche commenti che io cestinerei), il punto non è la mancata critica a Polestar che sembra essere migliore di Tesla dalla recensione, ma l’accusa di malafede da parte di Valenza con la connivenza della redazione.

          • Il punto è proprio questo: l’incapacità di discutere unita alla capacità di offendere, senza costrutto, solo per il gusto di farlo.

          • Beh io ho scritto una risposta a Degli Espositi che non è stata pubblicata. Avrei lasciato decidere i lettori se ritenerla offensiva o meno. La censura in ogni caso è sbagliata, poi se fatta da una testata giornalistica è ancor più grave. Risposte alle mie perplessità comunque non sono state date, si continua solo a parlare di offese che francamente non comprendo. L’incapacità di discutere non è certo la mia Dott. Tedeschini, di costrutto nei miei commenti ne trova eccome, semmai è la vs chiusura che denota una certa allergia al confronto (confronto non scontro). Convengo di essere un ospite della vostra rivista e ospite non gradito, pertanto mi asterrò nel fare ulteriori considerazioni anche per la stima che ho nei suoi confronti.
            Buona serata e buon lavoro

          • Non pubblichiamo insulti, è l’unico motivo per cui siamo costretti ad eliminare alcuni commenti.

          • Non pubblichiamo insulti, non pubblichiamo commenti di trolls e, dopo il terzo piagnisteo, non pubblichaimo più nemmeno i commenti di chi si riempie la bocca di idiozie sulla deontologia professionale. Lei ha raggiunto il terzo commento in proposito, quindi si dia una regolata.

  2. Il fatto che l’acquisto di un’auto (il secondo per importanza dopo quello di una casa) venga deciso dopo aver ascoltato un “influencer” la dice lunga sulla mentalità dominante e sullo stato comatoso in generale dell’informazione in Italia. Che tristezza.

  3. GuidoB “Già ci sono i novolt a sporcare il forum, non sporchiamolo con altro.” Bell’esempio di disponibilità al confronto. Lei vuole una camera dell’eco, complimenti.

    • Ho scritto in questo stesso articolo (ma lei fa cherry picking sistematico) “Opinioni, quante se ne vuole (possibilmente supportate e argomentate)” e l’ho scritto TANTE volte.
      Si può scrivere quello che si vuole, purchè non siano cretinate sesquipedali che infastidiscono e basta.

      I No-Volt, esattamente come i no-vax, non argomentano: sentenziano e distorcono. Non è un dialogo costruttivo. Un “Enzo”, argomenta, porta dati, link, competenze.
      Un No-Volt che dice che un’elettrica oggi non si può comprare perchè dopo 4 anni la batteria è da buttare o non puoi fare 800 km senza soste, ha una sterile e stupida opinione che provoca solo polemiche. Sono sempre le solite cose trite e ritrite. Dicesse perchè, oggi non va bene un’elettrica e lo dicesse portando FATTI e NUMERI almeno plausibili.

      Se non gli rispondi, legittimi la loro cretinata. Se rispondi, perdi tempo, perchè è come giocare a scacchi coi piccioni, non è confronto, per confrontarsi bisogna essere disposti al dialogo e loro non lo sono, esprimono dogmi e verità inconfutabili.

      Io dico che è rumore di fondo, inutile e fastidioso.

      Ad un convegno di geologi ha senso invitare un terrapiattista? Se la sua risposta è sì, allora me la motivi. Se la sua riposta è no, di cosa stiamo parlando?

  4. Ma che vergogna.
    Ma non vi vergognate a fare illazioni gratuite e calunniose oltretutto dettate solo da invidia a parer mio.
    Vi piacerebbe essere al posto di Matteo Valenza vero?…
    Ma non si può perché non siete all’altezza..
    Ma chi di dovere ai suoi tempi non vi ha insegnato che prima di accusare ci vogliono le prove?
    Bello nascondersi dietro una tastiera eh???
    Peccato che poi quando si viene beccati poi si finisce a piagnucolare davanti alle forze dell’ordine o al magistrato….
    Ma io non volevo….non sapevo….non immaginavo….
    Ah già il tasto reset/ riavvio non esiste nella realtà.
    Poi naturalmente anche Matteo si assume la responsabilità dei suoi atti ci mancherebbe.
    Saluti

    • Per far capire il livello (bassissimo) di utilità di una “prova” di questo tipo basta la frase “Il nostro amico Youtuber fa notare che le pinze anteriori sono più grandi di quelle posteriori, ma la prova di frenata va molto bene”. Ecco, in TUTTE le automobili le pinze anteriori sono più grandi di quelle posteriori. Il fatto che si scriva “ma” la prova di frenata va bene lo stesso sta a significare che non si ha nemmeno questa nozione basilare. Detto questo non c’è bisogno di aggiungere altro.

    • “Vi piacerebbe essere al posto di Matteo Valenza vero?…” Decisamente no.
      “Ma non si può perché non siete all’altezza..” Sul serio ha scritto una cosa del genere?

  5. Ragazzi, non scherziamo.
    La Model 3 è in cima alla classifica di efficienza (su energy.gov, l’ente governativo USA), occupa i primi 2 posti. La Polestar segue a 147 macchine di distanza!! è meno efficiente del 30%. TRENTA per cento: significa che devi fermarti a ricaricare il 30% più spesso, una volta su tre. E non hai una rete dedicata. E carichi a velocità inferiore (155 contro 250kW). Vi pare poco?

    Le illazioni sul fatto che Valenza si sia venduto sono ignobili. Vero è che ha omesso il dettaglio di cui sopra e lo trovo grave, ma di qui a dire che è stato “pagato” è calunnioso e gratuito.

    • Guido mi pare abbastanza evidente che hai frainteso quello che ho chiesto a Matteo. Ti faccio notare che chi fa lo youtuber come Matteo e ha un suo seguito lo fa per mestiere. Il tutto nasce certamente da una passione ma che poi con il tempo si trasforma in un lavoro che come ogni altro ha una sua remunerazione (prova a guardare la “genuinità dei primi video di Matteo rispetto agli ultimi). Gli youtuber come Matteo guadagnano sul loro lavoro perchè hanno un seguito e sono capaci di “influenzare” i propri follower, da qui il termine “influencer”. Per questo sono pagati dalle aziende. E’ lo stesso meccanismo con cui gli editori fanno pagare le aziende per pubblicare articoli detti “redazionali” che servono per camuffare contenuti commerciali rendendoli pseudo informativi (proprio come questo articolo). Per il fatto stesso che Matteo sia andato in Svizzera a fare il suo video abbia investito il suo tempo e le sue risorse è abbastanza evidente che abbia avuto un suo tornaconto economico. Quindi ti chiederei di moderare i termini perchè nella mia domanda non c’è nulla di calunnioso. Se non conosci il mondo web e social ed editoriale in genere alcune considerazioni, queste si gratuite, sarebbe preferibile te le risparmiassi. La mia domanda a Matteo era certamente pretestuosa perchè, come molti altri utenti hanno sottolineato, il giravolta di Matteo e soprattutto il titolo provocatorio dell’articolo mi hanno abbastanza infastidito. Secondo me sarebbe stato molto più sincero nel dire la Polester mi ha invitato a fare un test in svizzera pagandomi per il mio lavoro e queste sono le mie impressioni. L’articolo è smaccatamente un “redazionale” così come il video di Matteo.
      Pertanto con la presente rispondo anche a Massimo degli Esposti che non ho la minima idea di chi sia ma che essendosi scandalizzato molto delle mie “illazioni” mi lascia assai perplesso.

      • Conosco il Web e come funziona essere “influencer”: ne ho una in famiglia.

        Evidentemente è lei che non conosce Vaielettrico perchè Massimo Degli Esposti è uno dei due titolari. E come tale, essendo il padrone di casa, ha titolo per dire quello che ritiene opportuno.

        Certamente Valenza è stato pagato da Polestar: si chiama rimborso spese. Gli hanno senz’altro offerto il viaggio e coperto ogni spesa. Da qui a dire che è stato pagato per la pubblicità, cioè che ha ricevuto ben di più del rimborso spese, e che ha dichiarato cose che non pensa dietro compenso e senza che compaia il disclaimer sul fatto che si tratti di pubblicità, ce ne passa: rimane un’accusa bella e buona e si tratta di diffamazione a mezzo stampa, ecco perchè Degli Esposti dice la sua, perchè loro in quanto moderatori sarebbero corresponsabili del reato se non provvedessero, su eventuale richiesta del Valenza, a cancellare il commento.

        Lei può scrivere che trova l’articolo di parte e non obbiettivo: è una opinione, legittima (e dato che ho iniziato il mio commento accusando Valenza di avere omesso un grave difetto della Polestar, anche decisamente condivisibile)
        Lei invece non può scrivere che Valenza sia stato pagato per fare una recensione buona: questo è insinuare che lui abbia commesso un reato (pubblicità occulta) e senza prove è diffamazione bella e buona.

        Quindi: forse ho frainteso io, ma non sono stato l’unico. Nella comunicazione esiste l’emittente, il messaggio e il ricevente. Se il messaggio è ambiguo, la responsabilità è dell’emittente, non del ricevente. Il ricevente è responsabile se fraintende un messaggio non ambiguo e in tal caso è anche analfabeta funzionale.

        • Guido usa dei toni che sinceramente non mi piacciono e non condivido. Leggo abbastanza spesso vaielettrico ed è uno dei motivi per cui un anno fa mi sono convinto ad acquistare una Tesla, con tutta sincerità anche grazie al contributo dei video di Matteo. Se fare domande significa essere diffamatorio ritiro la domanda e mi scuso con Matteo se si è sentito offeso e diffamato come dice lei. Ho fatto una domanda provocatoria (come lo è d’altra parte il titolo dell’articolo) perchè conosco bene la competenza di Matteo e il video, così come l’articolo, a mio parere sono stati “confezionati” ad arte e non hanno la dovuta obiettività. Alla mia domanda sarebbe bastata una risposta chiarificatrice da parte della redazione che conosce benissimo come sono andate le cose, visto che il video è inserito all’interno di un loro articolo e quindi immagino ci sia una collaborazione professionale con Matteo e la polemica si sarebbe chiusa in un istante. Conosco la fama del Direttore Tedeschini sin dai tempi di quattroruote, ma non di Massimo degli Espositi (ahimè colpa mia). Sono rimasto “perplesso” dalla sua risposta, (ancor più lo sono ora che vengo a sapere da lei che è uno dei titolari) perchè se si apre un forum lo si fa per ascoltare cosa hanno da dire i propri lettori e non per censurarli (fino a che la discussione rimane civile ovviamente). Per quanto riguarda la sua risposta Guido, io mi sono limitato a fare una domanda rivolta a Matteo (ma anche alla redazione che ha pubblicato il video e ci ha fatto un articolo), lei ha dato tante risposte, non lasciando rispondere a chi effettivamente conosce i fatti. Comunque ribadisco che essere pagati per fare un lavoro e farlo bene non è un motivo di demerito, ma semmai un merito, la mia era una questione di trasparenza verso i lettori e non voleva offendere nessuno. Resta la mia opinione che l’articolo non è oggettivo per tanti motivi, alcuni dei quali li ha fatti notare proprio lei. Guido, le chiederei solo una cosa, invece di rispondere dando una sua interpretazione dei fatti lasci rispondere a chi la domanda è stata rivolta, non capisco perchè si deve erigere a difesa di Matteo che è un bravo youtuber di mestiere e sa bene come rispondere e moderare le conversazioni e a difesa di una redazione che di mestiere informa, risponde e fa cultura. “Un’informazione corretta, rivolta sia al grande pubblico sia agli addetti ai lavori, può consentire di cogliere meglio una sfida entusiasmante, che è al contempo etica e tecnologica”, la si fa con i fatti non solo a parole. Se non avrò le risposte le assicuro che riuscirò a sopravvivere ugualmente.

          • ” la mia era una questione di trasparenza verso i lettori ” esattamente l’intento del mio intervento.
            Opinioni, quante se ne vuole (possibilmente supportate e argomentate), allusioni denigratorie, anche no.
            Già ci sono i novolt a sporcare il forum, non sporchiamolo con altro.
            Per quanto mi riguarda la cosa finisce qui, ci siamo chiariti.

      • Sono il co fondatore di Vaielettrico e il responsabile editoriale. E’ tutto scritto sul sito con tanto di foto. E se lei ci leggesse, avrebbe visto centinaia di articoli e risposte ai commenti con la mia firma. Lei ha offeso la mia onestà e il mio lavoro. Dovrei ringraziarla?

        • Vi leggo talmente spesso che ricevo i feed dei vs nuovi articoli su google news che quotidianamente vengo poi a leggere sul vs sito. Io non l’ho mai offesa, se Tedeschini è più famoso di lei se ne faccia una ragione, ho comprato e letto quattroruote per 20 anni. Invece di offendersi senza alcuna ragione legga quello che ho riportato virgolettato, preso dal “chi siamo” del suo sito dove parlate di “corretta informazione …” e risponda sul merito delle critiche. Il vostro articolo se vuole entrare nel merito è un incensare una macchina che in Italia ancora non esiste e un brand cinese che in tutto il mondo nel 2021 ha venduto meno di 30.000 autovetture elettriche contro quasi un milione di Tesla. L’articolo non mostra un minimo di criticità su una autonomia di una vettura che in autostrada è sicuramente inferiore ai 200 km in inverno, con una rete di ricariche super fast inesistente in Italia. L’efficienza è tra le più basse tra le elettriche di nuova concezione. Se volete fare una informazione corretta cercate di essere obiettivi. Le assicuro che io non prendo un euro da Tesla che notoriamente non investe un centesimo in marketing a differenza di tutte le altre case automobilistiche inclusa la Volvo o Polestar, perchè il miglior marketing di Tesla sono i suoi clienti. Invece di sentirsi offeso dovrebbe ascoltare le perplessità di chi la legge il suo sito con interesse e magari non condivide la posizione non per sentito dire ma per esperienza diretta e guardare alla vs linea editoriale con un po’ più di autocritica. Ho una model 3 da esattamente un anno, ho percorso 43.000 km la maggior parte dei quali nella tratta Macerata-Monza che percorro 2 volte al mese andata e ritorno per lavoro. Mediamente, traffico permettendo, ci impiego 5,30 ore fermandomi a Forlì a ricaricare in circa 45 minuti. Per ogni situazione nel tragitto trovo ricariche supercharger di Tesla a Fano (a breve anche in Ancona) poi a Forlì, Bologna, Modena Sud, Campogalliano, Piacenza a Milano ce ne sono 3. Quest’estate sono arrivato fino a Santamaria di Leuca. Spieghi lei ai suoi lettori come potrebbero fare la stessa cosa con la Polestar 2. Colpa delle infrastrutture, certamente, ma anche merito della lungimiranza di un brand che prima di vendere le autovetture ha pensato a come farle viaggiare in tutti i Paesi in cui è presente, investendo milioni e milioni di dollari. E allora mi scuso se si è sentito offeso ma sinceramente leggere il titolo “Polestar 2 ha stregato Matteo: “Tesla addio” mi ha fatto proprio sorridere; detto da Matteo ci sta pure.. ma accettato passivamente (o attivamente?) da voi, me lo lasci dire è un pugno alla “corretta informazione” che tanto sbandierate.
          Caro Dott. Degli Espositi continuerò comunque a leggere il vs sito perchè la mia convinzione su questa tecnologia è assoluta.

          • Vedo che lei non vuole capire. Critichi gli articoli, nella forma e nel merito, ma non si permetta illazioni sulla nostra buona fede. Matteo le risponderà, se crede, ma non vedo perchè anche lui non abbia il diritto di esprimere le sue opinioni senza essere accusato di aver preso la stecca appena osa dire qualcosa che lei non condivide. Così si comportano solo gli ultras della curva sud. Le garantisco che se crede di irritarmi con qualche battutina sul piano personale si sbaglia di grosso. E’ ben altro quello che può offendermi. E se fosse così, mi limiterei a cancellare i suoi commenti.

  6. Auto interessante !
    Ma: quando sarà disponibile in Italia ?
    Intendo non solo come vendita ma anche un servizio di assistenza & ricambi con un livello almeno simile a Tesla.
    Spero bastino 12 mesi .

  7. Ciao Matteo,
    visto questo tuo entusiasmo per la Polestar 2 perchè non ci dici anche quanti soldi ti hanno dato per fare questi video? Questo permetterebbe agli utenti di farsi un’idea sulla tua oggettività
    Grazie

    • Le risponderà Matteo, se ne ha voglia. L’avverto però che su Veielettrico illazioni come queste non le ammettiamo più

  8. Be’ d’accordo è diventato noto con tutto quello che ne consegue ma non è mica dipendente tesla un tanto al kilo eh….
    Onestamente sono ragionamenti da social che faccio fatica a capire,forse perché non sono utente di nessun social praticamente.
    Quindi se Matteo Valenzafosse diventato noto per aver detto peste e corna di Tesla non potrebbe cambiare idea in presenza di un robusto upgrade su di un nuovo modello tesla?
    Un tester indipendente?
    No dai sul serio????

  9. Fa abbastanza impressione la virata 180 gradi di Matteo Valenza su Tesla. Ormai è una critica ad ogni suo video.
    Sono per la libertà di stampa ma anche per la coerenza visto che è con Tesla che è diventato noto con quello che ne consegue.

    • “Fa abbastanza impressione la virata 180 gradi di Matteo Valenza su Tesla. Ormai è una critica ad ogni suo video.” Sarà stato diffidato da Tesla per come ha conciato la sua model 3 ahahahahahah

      Il prezzolato ormai fa solo titoli acchiappa click, come nel video prova della Dacia Spring in cui nella clip iniziale appariva con mani nei capelli e auto sul carro attrezzi, salvo poi nel video portarla tranquillamente alla colonnina con il 2/3% di ricarica.

      Da allora ho smesso di seguirlo.

      • Per non parlare di quando fa il “giornalista” diffondendo notizie infondate o quando tira le somme su dati di consumo di auto in prova con un test di pochi km e con un dislivello positivo o negativo!
        Troppo YouTuber acchiappaclick e informazioni poco affidabili.
        Però è simpatico. Dovrebbe solo dare un altro taglio alle sue “prove”… sono opinioni personali e basta, non test scientifici.

        • Matteo si difende bene da solo e non ha certo bisogno della nostra difesa d’ufficio. Una cosa però va detta: non ha mai preteso di offrire prove scientifiche, ma di rilevare (con una certa competenza) il comportamento delle auto nell’uso quotidiano, quello vero che facciamo tutti noi comuni mortali. Personalmente considero i suoi video ancora più interessanti proprio per questo: non sono sentenze inappellabili, ma test in cui ti sembra di salire a bordo con un amico vispo e simpatico, con cui è un piacere fare un viaggetto.

  10. Si è discusso molto del look della Tesla. Io credo che, al di là dei gusti, la Tesla Model 3 in particolare abbia un grande merito: la riconosci da un km di distanza. Un grande presidente della Renault, Louis Schweitzer, ripeteva ai suoi designer che le sue macchine dovevano avere proprio questa caratteristica: distinguersi, far dire subito: quella è una Renault. Ecco, non so se la Polestar, con quel suo design minimalista svedese (mi verrebbe da dire “da Ikea di lusso…), da questo punto di vista abbia centrato l’obiettivo.

    • Non so se a causa del design (eppure Volvo quassù vende parecchio), o della scarsa efficienza (che probabilmente il buon Matteo non ha potuto rilevare senza dei test un po’ più “scientifici”), ma qui in Norvegia non ha avuto un gran successo. Ha esordito nella seconda metà del 2020 con un buon numero di preordini, ma è stato un fuoco di paglia: appena i primi possessori l’hanno provata, le vendite sono crollate. Tra l’altro tutte le auto consegnate nel 2020 hanno avuto almeno due richiami piuttosto seri (auto che si spegne vano per strada di punto in bianco), cosa che non ha contribuito a migliorare la situazione.
      Insomma, direi che, se questa è davvero una “anti-Tesla”, Musk può dormire sonni tranquilli ancora per un po’…

    • E purtroppo ZOE è diventata quasi Clio e Leaf quasi Micra. Per non parlare delle tedesche. Ma è proprio necessario metterci davanti un finto radiatore?

      • La Zoe q mio parere é sempre stata simile alla Clio. L’ULTIMO restyling della Leaf non ne ha cambiato di una virgola l’aspetto, a differenza del precedente.

  11. Gli youtuber italiani non gli hanno dedicato molto spazio ma quelli esteri hanno sviscerato il confronto con la model 3 fino all’osso. Il risultato sintetico è che tecnicamente è sotto tesla in tutti gli aspetti (efficienza, prestazioni, curva di ricarica, tecnologia per il proprietario) ma non così sotto da poterla definire scadente. Quello che perde nella tecnica lo recupera in qualità costruttiva. Costa anche più della model 3 ed il sistema di Google, specie nella parte di navigazione, stando a quello che si legge nei forum dei possessori ha più di qualche problema.

    • L’estetica è sempre stato un fattore molto soggettivo.
      Per la verità l’estetica della Model 3 è una delle cose meno eccezionali che porta in dote, per il fatto che essendo un’auto fatta per essere venduta in tutto il mondo ha caratteristiche stilistiche che possano farla piacere un po’ a tutti.
      Fortunatamente sono ormai lontani i tempi in cui un’auto ecologica la distinguevi per la bruttezza delle linee.

      • Io direi “sfortunatamente”. La nuove BEV non si distinguono dalle termiche, la nuova ZOE (che ho io) ha peggiorato l’aerodinamica (ho avuto in priva la vecchia ZE40 e ho fatto prova di resistenza aerodinamica ai 90 e 100km/h). La nuova LEAF non si distingue dalla Micra. quasi tutte le nuove BEV hanno il finto radiatore (BMW iX ahiahiahi). E pure questa Polestar 2. Telaio da termica e estetica da termica.

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