Poggipolini al lavoro sul super motore elettrico

Poggipolini è al lavoro su un super motore elettrico, senza avvolgimenti, ad altissime prestazioni e con peso e volume ridotti. Sarà rivolto all’aeronautica e alla difesa, ma anche alla trazione elettrica stradale, almeno per il MotorSport e le auto premium. E’ questa la promessa di Michele Poggipolini, terza generazione dell’omonima azienda fondata a Bologna dal nonno Calisto negli anni 50. 

poggipolini motore elettrico

Tutto cominciò con le viti in titanio

Poggipolini è uno dei leader mondiali nei fissaggi in titanio per Formula Uno e aerospazio. Recentemente ha sviluppato applicazioni per auto elettriche di alta gamma (Porsche Tycan per cominciare) con viti in titanio e altre leghe superleggere destinate a motori, sospensioni e pacchi batteria.

Poggipolini motore elettrico
La bolognese Poggipolini produce fissaggi dal 1950. Dagli anni 70 utilizza il titanio per viti e fissaggi speciali utilizzati in aeronautica e Formula 1. Unica in Italia, è fra le dieci aziende specializzare nel mondo

Un motore elettrico per far volarte il primo eVtol

E da cinque anni partecipa allo sviluppo di componenti iperleggeri per motori elettrici di droni e velivoli elettrici per il trasporto passeggeri (eVtol) in partnership con un primario costruttore internazionale. Ora ha stretto un accordo con la strat up pugliese Roboze per progettare e produrre parti meccaniche di motori elettrici stampate in 3D con materiali innovativi come il Carbon Peek (polimero rinforzato al carbonio). La collaborazione punterà ad accelerare l’adozione di questa nuova tecnologia di processo, passando dall’engineering all’industrializzazione.

Poggipolini metterà a disposizione i 1.000 mq del suo Speed up Lab realizzato nel complesso di 20.000 mq della nuova sede di San Lazzaro (Bologna). Lo stesso edificio-laboratorio ospiterà la joint venture di Poggipolini con uno spin-off di un importante ateneo straniero che progetterà e industrializzerà  il rivoluzionario motore elettrico senza avvolgimenti. L’annuncio dovrebbe arrivare prima di Natale.

Con Roboze per la stampa in 3D e il Carbon Peek

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Michele Poggipolini, Ceo dell’azienda, promette un nuovo motore elettrico, rivoluzionario d leggerissimo

«Abbiamo deciso di dare una casa e un luogo fisico alla nostra innovazione – spiega Michele Poggipolini, Ceo dell’azienda di famiglia e componente nazionale del Consiglio generale di Confindustria oltre che presidente del Gruppo dei giovani imprenditori di Confindustria Emilia – collocando Speed-Up Lab di fronte al Manufacturing center of excellence dove stiamo creando la nostra Factory of the future». Oltre all’obiettivo di  realizzare motori elettrici ad alta prestazione, Poggipolini intende sviluppare e produrre supercapacitori, nuova tecnologia legata alle batterie. Il terzo obiettivo è l’additive manufacturing in partnership con Roboze. «Sono estremamente felice della partnership con l’azienda di Alessio Lorusso, grande innovatore» commenta Michele Poggipolini.

Poggipolini ci anticipa che la tecnologia del nuovo motore elettrico sarà totalmente innovativa e riguarderà gli stessi principi fisici di funzionamento. Saranno rivoluzionari anche i materiali, che garantiranno minor peso e semplificazione delle architetture e dei processi produttivi a parità di resistenza. Adoteranno leghe speciali messe a punto in Formula 1, ma non il titanio, che è oggi la “specialità della casa”.

Negli 800 fissaggi di una supercar, 10-15 kg di troppo

Tuttavia, spiega Poggipolini, il titanio avrà un ruolo cruciale nelle auto elettriche del futuro, dove la ricerca della leggerezza è sempre più esasperata. Il titanio, infatti, pesa circa il 45% meno dell’acciaio. «Una vettura sportiva come Porsche _ spiega l’imprenditore _ utilizza qualcosa come 800 viti. Sostituendo i fissaggi in acciaio con fissaggi in titanio si arriva ad alleggerire la vettura di 10-15 chilogrammi. Un dato significativo, che può fare la differenza in termini di autonomia».

Nell’auto elettrica possono fare la differenza

Vero è che in una vettura elettrica le parti critiche del motore sono molte di meno, vuoi per la minore complessità, vuoi per le temperature inferiori. «Ma altrettanto impegnativo è il fissaggio del pacco batteria, dove è importantissima la resistenza alla corrosione e a fenomeni galvanici all’interno. Il titanio, sotto questo aspetto, è il materiale perfetto».

Poggipolini da qualche anno ha dotato i suoi fissaggi di sensori che monitorano sollecitazioni meccaniche, termiche e stato di salute. Una massa di dati preziosa sia per prevenire rotture, sia per affinare la progettazione di molti componenti meccnici. Grazie alla joint venture Sens-in con la società di investimento Gellify, i big data ricavati dai fissaggi intelligenti di Poggipolini verranno raccolti, decodificati e sfruttati commercialmente.

Visualizza commenti (5)
  1. Ottima notizia
    Da ex dipendente di una fabbrica che produce motori elettrici non vedo l’ora di vedere il funzionamento e la soluzioni ingegneristiche

  2. Fulvio Damiani

    In effetti con la stampa 3D puoi creare un avvolgimento dalla stampante molto più compatto e leggero oltre che di una resistenza superiore dato dalla compattezza .Se davvero è possibile stampare l’avvolgimento come credo vogliano fare si farà un salto in avanti incredibile per benefici

  3. Sono curioso di conoscere il mondo in cui verrà creata la forza elettromotrice indotta senza gli avvolgimenti , o cosa useranno al loro posto e come…
    E spero li producano in Italia.

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