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Poche ricariche in Autobrennero: con tanti stranieri…

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(Foto tratta dal sito ufficiale dell'Autostrada del Brennero).
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Poche ricariche in Autobrennero. E con potenze insufficienti per un’arteria battuta da tanti turisti stranieri, lamenta Massimo, un lettore. Vaielettrico risponde. Per i vostri quesiti scrivete all’indirizzo mail info@vaielettrico.it

Poche ricariche in AutobrenneroPoche ricariche in Autobrennero, che cosa aspettano ad aumentare numero e potenza?

“Prendo spunto dal vostro recente articolo su Free to X. E,  collegata alla nuova normativa europea che prevede colonnine di almeno 400 kW ogni 60 km, vi chiederei gentilmente  fare questa domanda, in  qualità di testata giornalistica, ai dirigenti  dell’Autostrada  del Brennero A22. Quando intendono aumentare gli stalli di ricarica con potenze adeguate? Attualmente trovo che la situazione sia totalmente  insufficiente, considerato sia il traffico presente e sia che tale tratta viene usata da moltissimi turisti nord europei. A questo link viene indicata la situazione  attuale. Vi ringrazio  anche per il vostro ottimo operato. Massimo Mollica

Poche ricariche in Autobrennero
La mappa delle ricariche elettriche dal sito della Autobrennero.

Autarchia dei gestori finita, servono le gare pubbliche

Risposta. Considerando i due sensi di marcia, da Modena al Brennero e viceversa, l’Autostrada si snoda su 628 km. Una distanza sulla quale si trovano, stando ai dati della società di gestione 73 colonnine in 13 stazioni di ricarica, in media quindi una ogni 49 km. Si tratta, come detto di una media, e ci sono tratti più coperti e altri con distanze intermedie più lunghe. A nostro avviso, però, non basta considerare il numero di stazioni: bisogna cominciare a soppesare anche il numero di colonnine e di allacci presenti in ognuna, oltre all potenza erogata. Soprattutto su arterie molto battute da turisti stranieri come questa. E qui i numeri appaiono un po’ meno positivi. Noi non crediamo, però, che tocchi alle società di gestione completare l’opera. Servono gare pubbliche, con i migliori operatori del settore. E qui pare finalmente che ci siamo. La delibera con le regole fissate dall’ART (Autorità di Regolazione de Trasporti) è di un anno fa, ma ha richiesto lunghi chiarimenti. Ora, in ritardo rispetto a Francia e Germania, la situazione dovrebbe sbloccarsi.

  • E subito fuori dall’Autobrennero, ad Affi, c’è la Ionity più grande d’Europa: guarda il VIDEO di Paolo Mariano

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21 COMMENTI

  1. Domenica 30/07 c/o le Ionity di Affi fra tanti, sopratutto stranieri che ricaricavano, hanno trovato ospitalità ed un tetto sotto cui ripararsi anche una I20 ed una Polo Italiane.
    In quanto italiani dovremo pur distinguerci in qualche modo.

    • Domenica 30 sulla A14 in direzione nord le FTX erano quasi sempre libere. i SUC quasi tutti satolli. Tutti stranieri che evidentemente non conoscono le FTX, o preferiscono risparmiare con i prezzi Tesla invece di cercare di gestirsi delle flat.
      Anche questo tipo di problemi dovrebbe far riflettere gli operatori. E’ un mondo nuovo con esigenze nuove e a poco a poco vengono a galla le richieste.

      Non è raro il trovarmi a spiegare a stranieri come far partire le FTX.

      Il tuo esempio “zi ti” è emblematico del perchè facciamo così fatica a fare le cose.. perchè tanto “chissenefrega. sono più furbo io hahahahaha. me la rido!!! hahahaha. i cinesi ridono. hahaha hohoho. la benzina è altissima cazzarola ma continuo a votare i soliti. hohoho huhuhu, voglio essere libbbbbbero di inquinare!!!”.
      L’italiano medio di Capatonda….

  2. ragazzi parlate del autobrennero e non vi accorgete che la verona trieste è in condizioni pietose con i gestori che si vantano di avere una colonnina a 22 kw in direzione trieste e un paio di fast in direzione di verona? e della tangenziale di mestre , snodo di traffico che compete con Bologna vogliamo parlarne? il nulla come neanche in Calabria e però tutti zitti perché qui in veneto chi ha l auto elettrica è un ” diverso” da discriminare sempre

    • -qui in veneto chi ha l auto elettrica è un ” diverso” da discriminare sempre-

      Probabilmente perchè chi ha l’auto elettrica spesso è anche sobrio o magari proprio astemio. 🤭🤭🤭😇😇😇

  3. A proposito di ricarica HPC ad Affi: domenica 23 luglio, attorno alle 12, le 18 colonnine (di cui 16 operative, due fuori servizio) erano completamente occupate, con alcune auto in attesa per pochi minuti. Simpaticamente, Be Charge, interoperabile sulla rete Ionity, ha disattivato l’accesso a questi HPC, che compaiono sulla mappa ma non sono attivabili, nè da applicazione nà da tessera RFID.
    E questo sta diventando un altro problema: i gestori possono permettersi di non rendere accessibili alcuni punti di ricarica di reti ufficialmente dichiarate interoperabili.
    Francamente ritengo che qualunque operatore si presenti sul mercato dovrebbe essere obbligato ad accettare pagamenti con carte prepagate, carte di debito e carte di credito: oppure gli automobilisti elettrici continueranno ad essere discriminati.

    • Grazie per l’info. Personalmente lo trovo scandaloso da parte di Becharge.
      Comunque il fatto che tutte le colonnine fossero piene dimostra la necessità di ampliare il servizio.

  4. Scusate, ma sull’autostrata Milano-Venezia-Trieste, quante colonnine di ricarica ci sono?? In proporzione mi sembra che sulla Brennero sono avanti anni luce.

    • Il problema è la qualità! Non basta dire che vi sono tot colonnine. Se una parte è di Tesla, un’altra si trova fuori dall’autostrada e infine il restante è gratuito, spesso occupate da local, allora di fatto è un terno a lotto, non ti puoi fidare, a differenza delle Free to X.

  5. Sono l’autore della email e ringrazio ancora VaiElettrico che dà voce ai tanti che si appassionano di auto elettriche. Siete tra i pochi che lo fanno.
    Mi dispiace per i soliti detrattori che, per evidenti problemi personali, vengono a palesare la lo frustrazione scrivendo solo cose inesatte. Credo che il destino gli stia riservando tante cose negative, a incominciare dal prezzo del carburante in autostrada. Chiedo agli altri di buon senso di portare pazienza.
    Detto questo faccio solo alcune precisazioni:
    1) Dal conto totale dobbiamo considerare circa 22 colonnine Tesla, altre si trovano fuori dall’atostrada;
    2) Alcune colonnine fast sono gratuite quindi spesso occupate anche da gente locale con altrettanti automobilisti che aspettano. Purtroppo non ci si può fare affidamento;
    3) Il numero delle colonnine e relativi stalli rimane totalmente insufficiente! Considerando che con le Free to X vi sono mediamente 4 colonnine con 8 stalli. In Autostrada del Brennero arriviamo mediamente a 2 colonnine con soli due stalli. Dobbiamo considerare che circolano di media circa 25.000 auto giornaliere!
    4) Resta la considerazione che in Autostrade per l’ Italia vi sono sempre più punti Free to X mentre in A22 sono indietro di parecchio. Indipendentemente dai bandi.
    5) Infine A22 con i soldi PNRR sta investento tantissimo nella creazione di stazioni di ricarica a idrogeno. E’ una scelta “politica” che non condivido ma rispetto. Poi sarà da capire il costo di gestione di tali stazioni (e chi lo pagherà) e il ritorno economico praticamente nullo fino a quando durerà. Con una minima parti di tali investimenti si poteva creare in ogni area di servizio un numero di colonnine pari a quelle Ionity presenti ad Affi.
    Chiedo una gentilezza alla redazione di Vaielettrico. Se fra un’anno la situazione dovesse essere la medesima (e io sono pessimista) vi chiedo di porre il quesito di tale ritardo alla dirigenza di A22. Grazie

  6. Mi permetto di aggiungere alcuni elementi che non ho trovato nell’intervento del lettore:

    1) l’A22 è stata fra le prime autostrade italiane a offrire colonnine di ricarica in alcune aree di servizio (vedi l’articolo di cinque anni fa: https://www.vaielettrico.it/lestate-ce-le-colonnine-in-autostrada-no/)

    2) da allora sono state sempre gratuite e solo recentemente sono state messe a pagamento quelle esterne ai caselli, oggetto di abusi da residenti come documentato anche su queste pagine

    3) sono stati un po’ lenti a installare altre colonnine, ma va evidenziato che dove ci sono i nuovi stalli a 180kW c’è già la predisposizione per triplicarli (giustamente lo faranno all’aumento della richiesta)

    4) le colonnine a pagamento accettano carta di credito/bancomat a un prezzo onesto per essere a consumo (AC 0,36 euro/kWh – attacco DC 0,46 euro/kWh).

    Detto questo è auspicabile che procedano dell’upgrade di tutte le colonnine a ultrafast e sopratutto abilitino il roaming sulle colonnine a pagamento.

  7. … è sempre la solita storia.
    Prima si spendono 50/60.000€ ad occhi chiusi per comprare giocattoli costosi, poi ci si riduce ad elemosinare bonus e agevolazioni statali di ogni tipo, gli stalli in numero e potenza adeguata….adesso si pretende di riprogettare pure le autostrade!
    Mah!…….

    • Non capisco l’utilità di scrivere castronerie su siti che non vi competono per scarso q.i. Un consiglio: leggete il racconto lungo “La nuvola di smog” di Calvino, vi può aiutare, ammesso lo capiate…

    • Vero, è sempre la solita storia.
      Come fare battute sui forni crematori in una sinagoga di Gerusalemme pensando di apparire simpatici o di dare davvero fastidio a qualcuno. Si va dalla pietà al disprezzo passando per l’incredulità: o siete circondati da vostri simili, tutti rigorosamente nel lato sinistro della gaussiana, oppure siete derisi e disprezzati persino in famiglia. Fortuna che non sono un insegnante, non sopporterei di appartenere ad una categoria che purtroppo ha fallito (mediamente, poi individualmente ci sono insegnanti eccezionali, come in tutte le categorie: ma l’estremo superiore non può nulla verso i danni fatti dall’estremo inferiore).

  8. Confermo, una sosta in autogrill mi ha regalato un momento di impagabile comicità, un poveraccio (per modo di dire) con una Mercedes attaccato a una 22 kw: 3,5 ore previste. Tempo mio per fare il pieno: 2 minuti. E i cinesi ridono.

    • Davvero rode così tanto non avere un’auto elettrica da passare il proprio tempo libero sui siti di auto elettriche? Sommi anche questo tempo ai suoi 2 minuti.

    • Confermo, una sosta in autogrill mi ha regalato un momento di impagabile comicità. Un poveraccio a fare carburante dopo aver atteso 20 minuti nell’autogrill per ordinare un caffè vista la ressa di gente presente e l’orario “caldo”.
      Nel frattempo la mia auto era collegata alla FTX, a caricarsi, mentenendosi al contempo fresca sotto la calura estiva.
      E i cinesi ridono, così come tutti gli altri che riescono a farsi una risata per cose intelligenti.
      Lei invece ride solo per i cine panettoni probabilmente.

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