Le colonnine di Plenitude on The Road saranno dotate di un sensore anti abusivi sviluppato dalla startup piemontese CityZ. Il sensore, integrato nell’asfalto, rileva se un’auto occupa lo stallo riservato alla ricarica senza essere collegato al caricatore.
Questo dispositivo consentirà di monitorare da remoto in tempo reale la disponibilità degli stalli, escludere dalla App quelli momentaneamente non utilizzabili ed eventualmente segnalare l’infrazione a chi di dovere. Le prime installazioni pilota riguardano alcune colonnine Plenitude On The Road a Milano.

CityZ è specializzata nella gestione del parcheggio intelligente. I sensori ultrasottili Smart Parking Sensors brevettati sono posizionati sulla superficie del manto stradale attraverso un particolare materiale adesivo e consentono di monitorare e ottimizzare l’uso dei parcheggi in città, aeroporti, GDO e aree di ricarica elettrica. I dati raccolti in tempo reale vengono comunicati tramite ricetrasmittente LoRaWan e Gateway alla piattaforma CityZ condivisa con i gestori.
Le installazioni realizzate a Milano rappresentano solo l’inizio di un percorso: nei prossimi mesi il progetto verrà esteso ad altre città italiane, con l’obiettivo di costruire progressivamente una rete nazionale sempre più capillare. Il network di Plenitude, conta circa 22.000 punti di ricarica in Italia e in Europa.

Fernando Falcone, Chief Technology Officer di CityZ, ha commentato: «La partnership con Plenitude affronta un tema importante per una sempre maggiore diffusione della mobilità elettrica: la scarsa disponibilità effettiva degli stalli di ricarica.
Con la sensoristica CityZ, la mappa della rete si arricchisce di funzionalità, migliorando l’esperienza dei clienti e garantendo un utilizzo ancora più efficiente delle infrastrutture.
Ogni colonnina, ha aggiunto «diventa così un punto sempre più intelligente di mobilità, un tassello di un ecosistema che semplifica ulteriormente la vita degli e-driver e contribuisce a rendere le città più ordinate, accessibili e sostenibili».
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Concordo con Marco che sia triste dover arrivare a questo punto, poiché le autorità non combatte con sufficiente efficacia gli abusivi.
Io non so dirvi se questa misura sarà efficace o meno, ma immagino questi lati positivi:
– visualizzare su app se lo stallo è occupato (quindi eviti di recarti a “vuoto”)
– possibilità di esgnalare alla polizia posteggi abusivi in modo proattivo (prima che qualcuno abbia effettivamente bisogno)
– effetto deterrenza
– possibilità di effettuare statistiche aggregando i dati per comuni, province, proprietari di terreni… e questo permetterebbe di
– – indirizzare gli investimenti verso i comuni / proprietari di posteggi più “virtuosi”
– – tramite statistiche precise alla mano, fare rivalsa verso i proprietari di posteggi che non garantiscono gli stalli liberi da abusivi per un x percento del tempo definito a contratto (es. se hai più del 10% del tempo della colonnina libera lo stallo occupato abusivo nella media dei tuoi stalli scaterebbe una penale). Questo sarebbe un incentivo a una maggiore proattività.
Che non si sparga la voce, che contengono rame.
rimango in attesa della versione con Claymore integrata 🙂
No, non ci siamo. Ennesima complicazione tecnica, costo di acquisto, gestione, riparazione guasti, che si ripercuteranno sul costo della fornitura. Meglio sarebbe una legge dove possano intervenire i carri attrezzi con adeguta remunerazione attingendo da parte della multa. E varrebbe anche per altri tipi di parcheggi abusivi.
vediamo la parte positiva, forse quando si deciderà di essere più intransigenti sugli stalli occupati, questi sensori aiuteranno a giustificare fornalmente e agevolare gli interventi
potrebbe aiutare che rimanga traccia elettronica delle tempistiche di presenza dell’auto non in ricarica e che volendo siano accessibili da remoto.. 😉