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Pizzuto e “il piacere di fare il pieno a casa”

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Il piacere di fare il pieno a casa. Gianfranco Pizzuto, pioniere dell’auto elettrica, lancia una piccola provocazione a chi ripete che le colonnine sono troppo poche.

“In una notte a 3 kW carichiamo per 200 km”

Ecco il breve testo che ha pubblicato su Linkedin (guarda qui):

<Conoscete il piacere di fare il pieno a casa? Gli indecisi dicono che non esiste ancora l’infrastruttura per passare all’auto elettrica? Non considerano il fatto che caricare a casa, o sul posto di lavoro, è già possibile per molti.

Gianfranco Pizzuto è ambassador della Jaguar I-Pace-

Con soli 3 kW possiamo ricaricare in una notte quanto basta per percorrere una distanza di 200 km. Più che sufficiente per il classico tragitto casa-lavoro-casa. Inoltre, con un contratto di energia da fonti rinnovabili, abbiamo la possibilità di spostarci veramente a zero emissioni>.

 

Casa dolce casa

Il suo, gli fa subito notare un utente che condivide il messaggio, è un  caricatore Wallbox Chargers Pulsar. E Alberto Scagliola, che è un addetto ai lavori operando nella e-Mobility di Enel X, aggiunge la sua esperienza personale: “Carico da sempre a 10 A monofase a casa. 2,3 kW di assorbimento che non incidono più di un forno domestico. Con 16 euro percorro 600 km circa. Parliamone. Ah, dimenticavo. Io ho l’impianto fotovoltaico 7000 kWh l’anno di produzione, pari a 40.000 km di percorrenza. Riparliamone adesso“.

Condividiamo l’esperienza di chi già lo fa

Già, riparliamone. Anche noi siamo convinti che la ricarica privata sia la vera molla che può far scattare la mobilità elettrica. Le colonnine pubbliche devono servire soprattutto quando si è lontani o si ha la necessità di caricare in fretta ad alte potenze. Ma per il quotidiano l’ideale è rifornire nei tempi morti, a basse potenze e a prezzi molto più contenuti delle super-fast, spesso molto meno della metà. Ma serve più informazione.

Una wall-box domestica della Mercedes: un po’ tutte le Case ne propongono con l’auto elettrica.

E anche uno sforzo normativo per facilitare l’installazione di ricariche nei condomini, con utenze negli spazi comuni a tariffe accettabili. È un mondo tutto da costruire, noi possiamo dare una mano condividendo le esperienze di chi già ricarica a casa o in azienda. Raccontando, con testi e immagini, se usa una wall-box, quanto spende, in quanto tempo e a quale potenza. Vaielettrico.it è a disposizione per pubblicare tutto, raccogliendo l’invito di Pizzuto del “pieno a casa”. Potete scrivere qui sotto o all’indirizzo info@vaielettrico.it

— Leggi anche: Pizzuto e la 500e, ne fa un’altra delle sue

 

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2 COMMENTI

  1. Buongiorno ?
    Ho fatto fare un preventivo X una colonnina da 7 kw X 2 X fornire un sevizio ai miei clienti (bar) … 4700€ più iva!!!
    Ci credo che non ci sono colonnine in giro?Vergogna

    • Buongiorno Marco, capisco il disappunto, è una bella cifra. Solo due considerazioni: noi nell’articolo parliamo di ricarica privata, a bassa potenza e solo per i proprietari. Il suo è un caso diverso, è un servizio da offrire ai clienti, un po’ come se nel suo bar fosse possibile rifornirsi di benzina. Una domanda: pensava di regalare l’energia o di farla pagare?

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