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Più VW che Tesla nelle vendite Europa

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La Porsche Macan 4 Electric: boom di vendite in ottobre nel mercato europeo.

Più Volkswagen che Tesla nelle vendite di auto elettriche in ottobre nel mercato europeo. Il marchio di Elon Musk perde il 24%, i ostruttori cinesi fanno +24%.

Più VW che Tesla, con successone della Macan

Si sa che Tesla non spinge nelle vendite nel primi mese del trimestre e c’è da prevedere una risalita nell’ulitmo trimestre dell’anno. Ottobre è stato comunque favorevole ai marchi del colosso tedesco, che piazza 5 modelli nella top ten. E ancora più che il primo e il terzo posto con Skoda Enyaq (9.972 auto vendute) e VW ID.4 (6.894), colpisce la performance della Porsche Macan. Già nel primo mese di consegne a pieno regime, il Suv elettrico di Stoccarda conquista il 10° posto con 4.260 immatricolazioni, un grande successo per una vettura decisamente costosa. Tesla, come dicevamo, arretra: la Model Y si piazza al 2° posto con 8.795 auto vendute, ma fa il 18% in meno rispetto all’ottobre 2023. E la Model 3 fa peggio, con un -29% e 4.506 auto vendute. In tutto ci sono 7 modelli di gruppi tedeschi nella top ten. L’altra eccezione, accanto alle due Tesla, è la Volvo EX30, 4° con 5.360 immatricolazioni.

Elettriche su del 6,7%, ibride plug-in giù del 7%

Nel complesso ottobre è stato un buon mese per le auto elettriche in Europa. In un mercato in leggerissimo calo (-0,1%), le vendite di EV sono salite del 6,7% rispetto allo stesso mese del 2023, con 168.616 immatricolazioni. Come al solito, fa eccezione in negatico l’Italia,dove le vendite sono calate del 13%. Ora ci sono forti attese per il 2025, anno in cui le auto a emissioni zero nel continente dovranno arrivare al 25% delle vendite, per evitare dure sanzioni da parte della UE. Continua flettere, invece, il mercato delle auto ibride plug-in (PHEV). In ottobre in Europa se ne sono vendute 82.824, meno della metà delle elettriche, con un calo del 7% rispetto all’ottobre 2023. Leader di questo tipo di motorizzazione la Volvo XC60, con 5.881 immatricolazioni.

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30 COMMENTI

  1. Il rilancio di molti marchi avverrà nei prossimi anni, con l’arrivo di molti modelli nuovi e meno costosi.
    Tra il 2025 e 2027 saranno tante le novità che molti stanno aspettando.
    Aspettano di avere il meglio…pagando meno.
    Non tutti hanno fretta..

    Lo sviluppo dell’eletrrico ormai sappiamo essere in un Work Progress continuo, però tra quello che si trova oggi o ieri rispetto a quello che si troverà a breve, ci sono grosse differenze e grandi miglioramenti.
    E non solo economici.

    La tecnologia diventa più matura, più standardizzata e le parti più costose saranno maggiormente disponibili a prezzi inferiori.

    Oltre a nuove chicche tecnologiche finora sconosciute..

    Anche se sembrerà strano nel 2025-26 vedremo anche un aumento importante di Plug in, con l’arrivo di tanti modelli a buon prezzo e dotati di autonomia estesa intorno ai 150km.
    Anche i Cinesi lo hanno capito e stanno innondando il mercato di Plug In.

    Il primo produttore Cinese BYD, ne sta realizzando tante e non solo destinate al mercato Europeo ma sopratutto in Cina, per un motivo molto semplice.
    Si tratta di un modello richiesto.

    Forse prevedono un calo di vendite di Elettrico, forse ci sono segnali che fanno pensare a saturazioni di settore, anche geografico.

    Non tutti possono usare un elettrico puro, incentivi o non incentivi…

    • Speriamo escano col tempo modelli nuovi da parte di tutte le case automobilistiche, altrimenti avremo tutti la macchina uguale (*) e magari dovremo accontentarci di acquistare un mezzo che non soddisfa i nostri canoni estetici.
      (*) Sbaglierò, ma a me sembra di vedere in giro solo Tesla che in fatto di “design” mi pare pecchi un pò di “fantasia”.

  2. i confronti parziali con Tesla sono sempre falsati causa sua temporizzazione originale nelle consegne. Farà fede solo il consuntivo annuale. Comunque fa piacere vedere in qualche modo vw risollevarsi.

    • Il dato é ottobre 23 vs ottobre 24 quindi la politica di consegne non é un fattore visto che era la stessa anche nel 23.
      Lo sarebbe stata se confrontassimo settembre con ottobre

  3. Forse I dati positivi rispetto allo scorso anno sono dati anche dal fatto che nel 2024 erano previsti incentivi copiosi. Molta gente ha atteso il nuovo anno con la convinzione(vana) di ottenere dei vantaggi.

    • Peccato che i grossi incentivi erano attesi solo in Italia che è l’unico mercato con segno meno rispetto all’anno scorso….
      La verità è che tutti dicono che il mercato delle elettriche è in crisi dando numeri negativi perchè li comparano con i numeri attesi, non con quelli dell’anno scorso che invece hanno praticamente avuto sempre segno positivo….
      In altre parole ogni mese, a livello europeo, si vendono più auto rispetto a quello dell’anno precedente ma se ne vendono meno di quello che avevano previsto le case costruttrici…
      Ma il mercato delle elettriche è in sostanziale costante aumento nonostante quello generale è, viceversa, in costante diminuzione.
      Quindi, se la matematica non è un opinione il meno generale dipende dalle motorizzazioni “tradizionali” ma per tutti la colpa della crisi è dell’elettrico…
      Quando invece l’unica “colpa” dell’elettrico è di crescere meno di quanto calano le termiche ma resta il fatto che le elettriche crescono mentre le termiche calano

    • I grossi incentivi erano attesi solo in Italia, mercato che invece è l’unico andato male in Europa.
      Incredibile come ci facciamo male da soli.

  4. Buona notizia, piaccia o non piaccia senza buoni prodotti VAG l’elettrificazione in Europa non si fa. E l’aumento delle vendite indica che finalmente a Wolfsburg sono sulla strada giusta.
    Grazie alla disastrosa gestione Tavares Stellantis ancora non pervenuta, e dato il numero di marchi la notizia è quasi incredibile. Delude molto anche Hyundai/ Kia, e qui me lo spiego solo con la bruttezza stilistica di alcuni modelli chiave (Kona, ad esempio).
    Mi interesserebbe sapere quanto il declino di Tesla sia legato alla vetustà del prodotto, all’assottigliarsi di quelli che erano vantaggi competitivi o alla progressiva politicizzazione di Musk in modo antitetico al suo cliente tipo, almeno in Europa.
    I miei 2 cents.

    • Vetustà? Assotigliarsi dei vantaggi?
      Nella “gara” I-90 Surge, coast-to-coast da 4800KM non stop (solo pause ricariche), la Model 3 RWD Long Range è arrivata dietro solo alla Taycan, ed era la più economica del gruppo.

      • al di là delle prove che sono a volte non particolarmente allineate all’uso quotidiano mi sembra che in termini di efficienza il delta con alcune concorrenti (Kia, BMW) si sia comunque assottigliato, il vantaggio dei Supercharger anche visto che in buona parte sono aperti anche agli altri marchi ed in generale l’hype intorno al prodotto mi sembra diminuito, sicuramente in Cina ma anche in Europa. Non sto dicendo che non siano ottime ed efficienti vetture, sto dicendo che non sono più così sole e in un mercato che deve gioco forza tendere alla maturità. quindi non più rivolto sono a pioneers ed entusiasti, anche altri aspetti verranno considerati in una scelta di automobile (estetica, interni, finiture, dimensioni, rete di vendita, ,standing, etc.), in linea con quanto avviene con le termiche

        • Eh si… da questo punto di vista è esattamente così, ora inizia a esserci una buona concorrenza… che però si fa ancora pagare a caro prezzo…
          Il vantaggio di essere partiti per primi, è che ora puoi, con piccoli investimenti rinnovare il prodotto, e farlo scendere di prezzo… diventando veramente allettante…
          L’unico problema dell’accoppiata tesla Y/3, sono le dimensioni importanti che difficilmente si sposano con l’italico paese, fatto di vie strette, parcheggi minuti e di centri montani non molto accoglienti per i segmenti D.
          Spero che tutti i produttori EU riescano a farcela, e produrre veicoli interessanti al prezzo corretto… le autovetture dai grandi numeri potenziali x il nostro mercato sono le segmento A – 500e (prezzo improponibile) – dacia spring – leapmotor T03… che possono essere usate per elettrificare il mercato dei segmenti utilitaristici…. ma sono ovviamente le più difficili da permettere di marginare…

        • le Tesla oltre a buona aerodinamica e motori, hanno già l’inverter in carburo di silicio (SIC), e persino il caricatore è SIC, con poche perdite di energia

          poi pagano meno ai supercharger, e forse non pagano in fattura neppure le perdite di energia (poche, avranno SIC anche nelle colonnine) nelle colonnine dei supercharger

          sommando tutto, risparmiano forse un 20-30% sui costi del “carburante” rispetto ai concorrenti

          mi pare che Hyundai, che gli si avvina sull’alto di gamma, forse inizia nel 2025 ad usare inverter SIC anche sulle auto “basso di gamma” cioè a “soli ” 400 volt, poi non so sul caricatore

    • mi chiedevo anche io, se sparate mediatiche sgeradevoli e manovre politiche di Musk non aiutano le vendite di Tesla per certi clienti, ma anche (?) recupera tra la clientela dei “conservarori”, quelli che prima per ideologia non avrebbero pensato di fare un test drive su una BEV

      per il resto, forse (?) alcuni aspettano la disponibilità effettiva dei nuovi modelli più aggiornati, a inizio 2025, mi vengono in mente

      – Tesla Y versione aggiornata
      – Hyundai Inster (segmento A)
      – Kia EV3 (segmento C)
      – Stellantis E-C3 e derivate (segm. B e C) e nuove 3008-5008
      – Renault 5 (segmento B)

      • Ma anche in Europa si sta virando sul lato Trump, quindi non credo sia di grande impatto. I modelli invece son “vecchi”, nel senso che non sono cambiati negli anni ed i consumatori vogliono novità anche estetiche, che le altre case tentano di offrire (con risultati più o meno buoni)

    • I prodotti sono vecchi, il FSD una chimera e gli interni poveri senza tasti fisici cosa che tutti stanno correggendo, tranne Tesla. Il dato più eloquente sono le vendite in Cina, con vendite in calo costante. Si, sono ancora tra le vetture più efficienti ma gli altri sono sempre più vicini. Appena visto il dato indicato di una vettura cinese su 2500km 12.7 kWh/100km. Per quel che vale questo numero, come spesso ho scritto, il cliente sicuramente è contento.

    • Ricordiamo sempre che la “disastrosa gestione tavares” ha portato negli ultimi tre anni un utile di 50 MILIARDI complessivi. Ricordiamolo sempre quando poi parlano di cassa integrazione e pretendono incentivi.

    • Il gruppo VW non va male … va malissimo: negli ultimi 6 mesi ha perso più del 30% della capitalizzazione. Tesla invece ha quasi raddoppiato. Fai tu.

      • “Nei primi nove mesi del 2024 il gruppo tedesco ha consegnato in tutto il mondo 6,52 milioni di veicoli, in calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (6,72 milioni di veicoli).” Di cosa stiamo parlando se questo è andare male in un periodo di “crisi” dell’auto alla faccia, lasciamo stare la borsa che è legata ad altri aspetti.

    • Sarei molto curioso di vedere quanti fra questi pezzi sono in realtà autoimmatricolazioni. Mi sa che da qui al 31/12 ne vedremo parecchie e, nel 2025, ancora di più..

      • Oddio autoimmatricolare a ottobre 24 sapendo cosa succederà nel 25 sarebbe davvero da pazzi no? A sto punto aspetti gennaio, come stanno facendo Citroen con C3, Dacia con la Spring, etc.

        • Il 31/12 è il limite per il 2024, faranno le corse per limitare i danni sulle multe CO2.
          Nel 2025 il problema si aggraverà ancora.

          • Esatto intendo quello! Le multe nel 2025 sono sicuramente peggiori, quindi sapendo di essere comunque in ritardo meglio immatricolare nel 25 a questo punto. Se leggi altri forum noterai come ci sono sempre più lamentele di consegne che slittano a tempo indeterminato, secondo me per questo motivo.

          • Sicuramente sì, i costruttori che sono messi male con le quote CO2 possono serenamente scegliere di rallentare o evitare di immatricolare quando la multa risulterebbe superiore al margine.
            Esempio ipotetico, a gennaio 2024 Arval ordina 5000 Tipo a gasolio ed ottiene un certo prezzo da Stellantis che ritiene di compensare il surplus di CO2 di quegli esemplari con la vendita di 1000 BEV del gruppo, risparmiandosi così le multe. Invece succede che le BEV si vendono ben meno delle attese non fornendo compensazioni da quel lato, quindi Stellantis riduce la produzione, rallenta le consegne ad Arval (la penale è magari inferiore alle sanzioni CO2..) sperando nel frattempo in una rinuncia all’ordine, e cerca invece di consegnare ai singoli privati perchè i margini sono molto più alti con il signor Piero che ordina la Tipo per cambiare la sua vecchia Bravo rispetto ad Arval che gli ordina centinaia o migliaia di pezzi alla volta. La fregatura, per diverse case e per i governi, sta nell’aver creduto che le BEV sarebbero state accolte molto più calorosamente dal pubblico e di aver perciò stimato minori sanzioni per le vendite di veicoli termici. In questo modo le sanzioni vengono girate al cliente finale, che si ritrova così prezzi finali più alti e rinuncia proprio ad acquistare un’auto nuova. Chi si sta fregando le mani è la categoria dei meccanici, che si ritrovano a riparare far manutenzione a veicoli sempre più vecchi e chilometrati che, prima della tempesta economica data dal COVID e dalla guerra in Ucraina, sarebbero stati permutati per un nuovo o un usato più recente.

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