La ricetta di Marco per la diffusione di massa dell’ auto elettrica assomiglia molto alla nostra: una rete di ricarica più funzionale ed economica per chi non dispone di posto auto privato. Ma ci chiede perchè non sia ancora scattato l’obbligo di legge di attrezzare tutte le aree di servizio in autostrada e perchè le comode colonnine fast in DC non si trovino ovunque. Potete inviare inviare quesiti e osservazioni a info@vaialettrico.it.
Stazioni di servizio, perché non sono tutte elettrificate?
Come ben sappiamo spesso ci si lamenta (anche esagerando) che le ricariche soprattutto ad alta potenza sarebbero poche e che dunque non permetterebbero, ancora oggi, viaggi lunghi in serenità. Innanzitutto ribadiamo che, al momento, la situazione in Italia non è così malvagia, soprattutto se consideriamo il rapporto tra numero di bev circolanti e numero di stazioni di ricarica.
Tuttavia per un ulteriore miglioramento decisivo basterebbe semplicemente far rispettare la legge!! Che obbliga i concessionari autostradali a dotare tutte le ADS di stazioni di ricarica ad alta potenza, ed anche addirittura con almeno 2 differenti operatori per ogni ADS, pena la perdita delle concessioni! Sembrerebbe fantascienza, eppure è legge dello Stato! So che Atlante a tal proposito aveva vinto una gara per installare sulla rete Aspi e coprire le restanti ADS ancora scoperte da Free to X. Potete fare il punto della situazione?

A proposito, invece, di ricariche di tutti i giorni, per tutti, spesso si è detto che solo chi ha ricarica a casa ha convenienza e praticità di acquistare un’auto elettrica. La risposta più frequente a questo argomento è che una buona metà degli automobilisti non potrebbe fare il “grande passo”, anche volendolo. La prima soluzione che viene in mente per chi non ha il box sono le cosiddette ricariche nei lampioni o quelle da marciapiede. Ben venga!!
Per la ricarica di tutti i giorni vorrei colonnine DC da 50kW in ogni centro commerciale
Tuttavia ci sarebbe un altro metodo altrettanto efficace o forse anche migliore. Dotare tutti i parcheggi di supermercati e centri commerciali di colonnine con potenza “intermedia”, ovvero con potenza di ordine di grandezza 50 kW, non così costose ma sufficientemente efficaci per tempi di sosta compresi tra 30 e 60 minuti, tipici dei tempi di permanenza medi in esercizi commerciali del genere!!
Immaginate se in ognuno di essi ci fosse un set tra le 5 e le 10 colonnine fast del genere, e a costi “calmierati” sui 50 centesimi al kWh (o se possibile anche a meno!). Non esisterebbero in tal caso ulteriori esigenze, visto che la frequenza (tipicamente circa 2 volte a settimana) ed i tempi di permanenza sarebbero perfettamente compatibili con le medie di percorrenza chilometrica della stragrande maggioranza degli automobilisti, (mentre per i viaggiatori incalliti, per scelta o per lavoro, non avrebbero comunque problemi, con tutte le ADS coperte dal servizio!!).
Tecnicamente fattibile, credo, mentre economicamente e burocraticamente credo che bisognerebbe mettere in piedi un sistema di incentivazione e semplificazione per le imprese del commercio ad investire in tali infrastrutture.
Sono convinto che se un domani si avvicinasse a questa soluzione, la stragrande maggioranza degli automobilisti, anche senza box auto, non avrebbero più alcun motivo per avvertire la famigerata “ansia da autonomia”, e l’adozione delle bev potrebbe diventare di massa molto rapidamente!
Che ne pensate?„ Marco Scozzafava
Ha ragione. E forse anche i prezzi potrebbero calare

Risposta- Gli ultimi dati sulla rete di ricarica autostradale del report Motus-E ci dicono che al 31 dicembre 2024 i punti di ricarica attivi erano 1.044, più altri 43 installati e in attesa di attivazione (oggi probabilmente già attivati). Coprono coprono 167 aree di servizio su 407 totali (41%). Più della metà hanno una potenza pari o superiore ai 150kW, quindi rientrano nella categoria HPC. Aggiungiamo i 3.447 punti di ricarica nei pressi dei caselli autostradali, a meno di 3 km dall’uscita.

E’ vero che i bandi per la copertura delle aree di servizio rimanenti, in base a un obbligo sancito dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178/2020) e successivi decreti non è ancora stato pienamente attuato. Va però considerato che gli operatori sono oggi sotto pressione per completare entro il 2026 le installazioni su aree urbane e sulla viabilità ordinaria extra urbana finanziate dal Pnrr.
Concordiamo pienamente sulla rivalutazione delle colonnine da 50 kW in DC: sarebbero la soluzione ottimale per ricariche da 1-2 ore, cioè nell’arco temporale di una normale sosta per altre necessità. E anche senza costi eccessivi di installazione. Questo giustificherebbe prezzi attorno ai 50 centesimi a kWh. Soprattutto se operatori della ricarica e titolari delle aree di sosta (centri commerciali, grandi alberghi) condividessero gli oneri fissi del medesimo contratto. Ma non vediamo come iniziative del genere possano essere imposte per legge.
- LEGGI anche “In medio stat virtus: ricarica DC da 50 kW alla riscossa” e guarda il VIDEO di Luca Palestini
in 30 anni che guido non ho mai visto altre riviste discutere cosi animatamente sul pieno di benzina.. e ci sarà pure un perché.
poi raccontatela come volete… ma anche chi è cosi contento di ste auto elettriche gira e rigira non fa altro che vantare il fatto che ha potuto fare un viaggetto “quasi ” come se avesse una ICE senza problemi di soste perché ha ben pianificato il viaggio.
Non serve un fantino per cavalcare un somaro.. basta un contadino con un pò di oggettività e senso critico.
Sarà perché il motore a combustione è vecchio di 100 anni? C’è poco da discutere.
Sulle ev, se non ti interessano le nuove tecnologie, cosa vieni a fare a leggere qua?
Ma soprattutto, nessun problema con la combustione? Morti e malattie confermate, sai com’è
Forse dipende da zone.
Ci sono località turistiche ( Tigulio , Conero , …. ) dove ce ne sono scandalosamente poche..
Di contro poi cittadine come la mia (25mila abitanti ) dove ne ho contate 36 , tutte AC .
E DC ? Lo zero assoluto !
Ma il problema principale credo che sia il risaputo costo al kwh praticato dagli enti statali (o parastatali) che producono energia elettrica: Enel e Eni . Una cosa più subdola faccio fatica a immaginarla anche in considerazione agli utili a 9 – 10 zeri che questa società producono.
@Antonio
Su questo sono d’accordo, servono moltissime colonnine lente da usare la notte o durante la giornata nei parcheggi
Ovviamente non potranno essere 1 colonnina per 1 auto, è necessario che chi non ne ha necessità non occupi la colonnina.
Poi servono colonniste fast lungo le strade di grande percorrenza per chi deve viaggiare e non spostarsi per 10/20 Km.
Epperò… ritorno a ripeterlo non scordiamo chi non abita le città, sono millioni e potrebbero passare all’elettrico al primo cambio auto necessario se non vengono convinti del contrario con fake news.
ZI TI si certo c’è molta gente cge non abita in città e potrebbe farlo, vero però come avrai visto le immatricolazioni j stanno scendendo e la gente sempre più si rivolge sull’usato pef risparmiare e ad oggi pur costando molto meno del nuovo le BEV usate skno jn proporzione più care delle ICE usate, inoltre quelle trovi normalmente.ente non sono citycar ma auto like tesla che pur scontate costano ancora parecchio, non a caso le più “difficili” da trovare sono le citycar ICE in buone condizioni.
Insomma sj certo si potrebbe fare meglio ma dato come stanno le cose sinceramente la vedo dura con l’aria che tira, che possa esserci un grosso incremento di vendite di elettriche. I bonus sicuramente aiuteranno ma in gran parte ne usufruirà chj già era intenzionato a acquistarne una e come lo scorso anno dopo il boom iniziale ci sarà una stabilizzazione. Insomma solito coi fichi secchi non fai un matrimonio e o dj cambiano i presupposti di base o per un bel po navigheremo sotto il 10% che non è certo quello che si aspetta la UE
Mi siggerite un modo semplice e possibilmente gratuito per vedere in quali stazioni di servizio autostradali potrei anche ricaricare?
Grazie
Scarichi l’app di un aggregatore (per esempio Nextcharge, Chargemap, Electroverse), si registri gratuitamente e vedrà tutte le stazioni, comprese quelle autostradali.
Ho l’auto elettrica da quasi 2 anni. Ho percorso, al momento, 75.000 km e carico prevalentemente a casa o in azienda quindi, da questo punto di vista, sono privilegiato. A mio parere il fatto che in Italia, oggi, ci sono molte colonnine, non è una statistica attendibile perchè la maggior parte di esse sono a ricarica lenta e, a mio parere, queste colonnine sono concettualmente già obsolete. La soluzione al problema delle colonnine, come detto da molti di voi, sarebbe quella di dotare tutti i distributori di carburante, anche in autostrada, i supermercati e i centri commerciali di colonnine fast TUTTE DOTATE di “chip” per il pagamento Contactless. Le App per le ricariche non vanno bene se nn per i clienti “storici” dell’esercente stesso.
No caro Antonio, vivo proprio dentro il mulino bianco.
Era solo per evidenziare che non esistono solo gli abitanti delle grandi e storiche città, bensì esistono milioni di cittadini che già oggi hanno condizioni più favorevoli alle EV..
Quanto alle dimensioni anche nel mio condominio chi ha mercedes o auto simili lascia aperto il basculante perchè non ci stanno… ed anche questo è un piccolo privilegio.
Gli svantaggi sono altri.
Non ho detto che sia falso ma quel che voglio dire è che non si può pensare che la transazione alla mobilità elettrica si faccia solo nei paesini (non storici ovviamente) e nelle cittadine ricche di ville e condomini a 2 piani, o dai la possibilità a tutti quelli che lasciano la macchina in strada o hanno box anni 60 di farlo o la cosa non funziona, noj non siamo la Norvegia dove 8 milioni di persone abitano su una nazione vastissima, occorre adeguare le città di ricariche lente (magari a lampione) ma per tutti se vuoi che la gente si convinca a passare all’elettrico (oltre ad abbassare di parecchio i listini ).
Ad oggi mi sembra che siamo anni luce lontani da ciò. Si pensa solo ad installare HPC con corti dj ricarica folli dove spesso non servono e poi ci si lamenta che restano i usate, o qui cambia registro o le milioni di BEV circolanti nel 2030 resterà uno dei tanti sogni “europei” nel cassetto
@Massimo Degli Esposti
L’esperienza, in questo caso, è del tutto relativa.
Il ragionamento di Silver_Surfer è di puro buon senso e non fa una piega.
O per caso lei è tra quelli che crede che, per poter fare il fantino, bisogna per forza essere stato un cavallo, prima?
Sono tra quelli che pensano che per fare il fantino bisogna essere saliti in sella a un cavallo. E aver cavalcato per qualche anno. Il buon senso è capirlo.
Condivido appieno il ragionamento di Silver_Surfer.
Checché ne diciate (spesa, shopping, caffè, sigaretta, toilet ecc.), a mio parere il tempo per una sosta utile a rifornire non può durare più di 10 minuti.
Punto.
E i diversivi per ingannare l’attesa sono per l’appunto diversivi che ingannano solo voi stessi.
Dall’alto di quale esperienza?
@Massimo Degli Esposti
Gentilissimo,
mi dispiace ma lei continua a non capire il senso del mio ragionamento.
La mia obiezione non verte sul numero di colonnine attualmente disponibili o che saranno disponibili in futuro.
Io sto parlando di TEMPI DI RICARICA alle suddette colonnine.
Sto al suo esempio.
Supponiamo che nel parcheggio di un grande outlet vi siano 1000 macchine, elettriche o termiche che siano.
Di queste 1000 macchine, il 10% sono BEV che hanno bisogno di ricaricare (100 macchine).
Supponiamo pure che nel parcheggio vi siano 5 stalli in grado di ricaricare contemporaneamente 10 BEV (esagero alla grande).
I primi 10 utenti collegano la loro BEV allo stallo e se ne vanno a fare shopping.
Gli altri 90 dopo quanto tempo avranno la possibilità di ricaricare la propria auto per poter tornarsene a casa?
Si faccia i conti e vedrà che i tempi, pur ipotizzando di bivaccare nell’outlet e saccheggiarlo in toto spendendo soldi a pioggia, non sono compatibili con i tempi normalmente dedicabili ad un pomeriggio di shopping.
Ergo, o arrivi all’outlet senza bisogno di dover ricaricare o, appena il mercato delle BEV si allargherà poco poco, sei fregato.
Il problema – ribadisco – non è nel numero delle colonnine disponibili (già oggi più che abbondante rispetto al parco BEV circolante), ma nei TEMPI necessari per poter ricaricare agli stalli.
Prendiamo per buono il suo esempio. Delle 100 bev che arrivano al parcheggio, solo il 5-10% al massimo avrà bisogno assoluto di ricaricare, Quindi saranno 5 o 10 in tutto. Le altre posteggeranno negli stalli ordinari, come fossero termiche, e caricheranno il giorno successivo o la notte a casa o a un’altra colonnina lenta o ultrafast durante il percorso. Quando le bev saranno la metà (fra 20 anni aleno) i punti di ricarica dovranno essere 50 e cos’ via. Guardi che non c’è nulla di straordinario. Già oggi in Italia non mancano esperienze del genere: Sme e i parcheggi dei sogni: 1000 colonnie in tre megastore
Chi guida auto elettriche ogni giorno, sa benissimo che la ricarica è quasi sempre un’opzione da cogliere al momento più opportuno, quando l’auto è comunque ferma.
Se domattina l’ Iran bloccasse lo stretto di Hormuz il petrolio schizzerebber a 130$/barile, i prezzi alla pompa passerebbero i 2.5€/litro e tutto il parco auto ICE si metterebbe in coda per fare il pieno… finché c’è carburante nelle cisterne….gli altri…a secco (o al livello di quello che resta nel serbatoio…. sperando pure che nessuno lo svuoti durante la notte…in strada (in carriera ho visto pure auto col serbatoio perforato o i tubi strappati per rubare il carburante).
Nei giorni successivi si formerebbero code lunghissime in attesa delle autocisterne per rifornire nuovamente poche migliaia di auto (molte meno delle circolanti in città).
Alla fine servirebbe presidiare militarmente le stazioni di rifornimento per impedire eventuali penalmente perseguibili…
Le istituzioni potrebbero limitare le possibilità di circolazione, mettendo magari le “targhe alterne”….
Quanti saranno coloro che si ricordano di simili scenari , già realmente capitati ?
Ovviamente è facile comparare una rete di ricarica sviluppata in 80 anni con una che solo 10 anni fa era rappresentata solo dai SUC Tesla e dalle prime sparute colonnine ENEL/ENI…
È ovvio che siamo in (colpevole e voluto) ritardo sullo sviluppo della rete di ricarica in Italia….
Limitare la circolazione? scherziamo… hai idea cosa capiterebbe considerato un discreto numero di… di… di… (vabbè tralasciamo) non accettava una benchè minima privazione della loro libertà nemmeno col rischio della morte?
Damiano vero ma altresì vero che se il petrolio andasse a 130 – 150 dollari il pieno di benzina sarebbe solo.uno dei tanti problemi che dovremmo affrontare e forse magari neanche il più grave. Avremmo prezzi alle stelle nei supermercati e in tutti i beni derivanti dal petrolio, aumento bollette gas e energia elettrica. Fabbriche che chiudono o perlomeno sospendono la produzione per un certo tempo (vedi esplosione costo gas durante l’inizio della crisi ucaina), licenziamenti e/o cassa integrazione ecc. Ed anche avendo maggiore energia dalle rinnovabili buona parte di questi problemi ci sarebbero in ogni caso
Speriamo solo che non debba mai accadere.
visto che tutto il mondo e l’Italia c’è già passata nel 1973 (e difatti ho sintetizzato alcune cose successe…le altre le hai giustamente elencate tu) ma mi sembra sempre che pochissimi di coloro che c’erano se ne ricordino… nessuno di quelli che governano ne tengano conto, anzi, mettendoci sempre più stretto il cappio al collo con idrocarburi liquidi e gassosi e rallentando quanto possibile il passaggio ad una discreta autonomia energetica… che ovviamente sarebbe anche facilitatrice del passaggio alla trazione elettrica ed alla diffusione dei punti di ricarica (esattamente come in ogni edificio ci sono prese di corrente); in fondo, in molti casi basterebbero davvero anche meno di 3kW…
Spero sia ovvio che lo scenario che prospetto è da temere e far tutto per allontanarlo dagli “orizzonti possibili”.
@Massimo Degli Esposti
Non capisco il senso della sua risposta.
È Marco che dice che si dovrebbero installare colonnine in tutti i supermercati e centri commerciali di Italia e lei le da ragione.
Poi dice a me (tra le righe) che le colonnine invece non servono perché uno non è che va al supermercato per rifornire.
Si metta d’accordo con sé stesso e risponda nel merito a quello che ho scritto.
Ritiene possibile, su una scala di motorizzazione elettrica di massa, che chi abbia necessità di ricaricare ad una colonnina “lenta” o “mezza lenta”, ci debba passare dai 30 ai 60 minuti?
E gli altri in coda, nel frattempo, cosa fanno?
Continuano a rimpinzarsi di caffè e rustichelle o si danno alla spesa compulsiva???
Ho scritto che le auto termiche non fanno benzina ogni volta che escono dal garage e altrettanto vale per quelle elettriche. Quindi le sue valutazioni sul numero delle colonnine che servirebbero per alimentare tutte le auto nel parcheggio di un grande supermercato non hanno alcun senso. Anche nella fanta ipotesi che fossero tutte elettriche (cosa che potrà avvenire fra 20-30 anni), non più del 5-10% avrà necessità o interesse a ricaricare. Ma a differenza della benzina, l’elettricità arriva ovunque attraverso un banale cavo. Ed entra nella batteria da sola, mentre l’automobilista fa tutt’altro (per esempio shopping al centro commerciale). Non vedo dove sia il problema ad installare tutti i punti di ricarica necessari da qui ad allora.
Tutto il resto del suo commento, dalle rustichelle alle file alle colonnine, può venire solo da chi l’auto elettrica non l’ha mai usata
Non mi interessa assolutamente niente di avere una colonnina HPC a 3 km dal casello autostradale: deve essere in autostrada; hai mai visto uno col diesel che esce dall’autostrada per fare il pieno? È una vergogna!!
Ci sono già nel 41% delle stazioni di servizio in autostrada. Son d’accordo che servano in tutte. Ci arriveremo
Si ma se ci arriviamo coj prezzi attuali anche fosse il 100% il problema delle ricariche autostradali non credo cambierebbe di molto.
Tutta fuffa.
Tralasciando gli annosi discorsi legati ai prezzi troppo alti di BEV ed energia, un altro dei motivi che impedisce il decollo della mobilità elettrica è legato proprio ai tempi di ricarica.
Bisogna convincersi che gli attuali tempi di ricarica previsti alle colonnine non sono compatibili con la diffusione delle BEV su una scala di motorizzazione (elettrica) di massa.
Restando sullo scenario ipotizzato dal nostro amico, non so se siete mai stati in un centro commerciale tipo “outlet” nel periodo dei saldi o durante le festività natalizie.
Con i tempi di ricarica (dai 30 ai 60 minuti per BEV) di cui sopra, mi spiegate come farebbero a rifornire in tempi umani anche solo 100 delle oltre 2.000 auto parcheggiate in una qualsiasi domenica dell’anno nei parcheggi – ad esempio – di uno qualsiasi degli outlet MC Arthur Glen previsti in Italia???
In quello di Marcianise (CE) talvolta deve intervenire la Polizia solo per disciplinare l’accesso al parcheggio ed evitare che la gente si prenda a roncolate!
Figuratevi fare la fila alle colonnine, in una scala di motorizzazione elettrica di massa.
Follia!
Ergo, conditio sine qua non per avere la BEV è quella di disporre di garage/posto auto con WB.
Ergo, la BEV è un oggetto che rimane appannaggio degli ancora troppo pochi privilegiati in tal senso.
Tutto il resto è noia ed inutile elucubrazione mentale.
Lei fa rifornimento di benzina tutte le volte che usa l’auto per andare al supermercato?
La verità inconfutabile è che l’elettricità è più diffusa dei combustibili: nulla funziona senza elettricità, meno che mai, nella fattispecie, auto termiche e distributori di carburante. Per cui dov’è il problema di creare punti di ricarica, se non nell’ignoranza dolosa di chi vuole mantenere uno “statu quo” e ostacolare un cambiamento che è, comunque, ineluttabile! E, per finire, ricordiamo sempre che le auto termiche sono stufe che circolano, incrementando l’aumento di temperatura dell’atmosfera, da decenni ( v. Riscaldamento globale)!
Ho una moglie che ogni tanto mi trascina in questi outlet.
Parcheggi pieni e colonnine di ricarica semivuote, se non vuote.
Deve proprio essere un caso, partire da casa con poca energia, con l’intenzione di ricaricare all’outlet, con i prezzi attuali, a meno che uno fosse già per strada e programmi una sosta li, o l’outlet sia a 300 km da casa.
E daje con i privilegiati.
Dove abito per non esagerare il 98% delle abitazioni ha il garage privato.
Le auto elettriche sono 2 (una l’ho vista per caso in un cortile)… sarà che gli altri non vogliono sentirsi privilegiati?
Ah, io vivo in condominio una buonissima parte degli in villette a schiera o case singole.
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“Bisogna convincersi che gli attuali tempi di ricarica previsti alle colonnine non sono compatibili con la diffusione delle BEV su una scala di motorizzazione (elettrica) di massa.”
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E’ il contrario, bisogna convincerci che sono assolutamente compatibili e lo dimostrano i milioni di persone che usano regolarmente l’EV in tutto il mondo.
Se poi miglioreranno come ogni 3×2 viene annunciato tanto meglio.
Zi. TI giusto per curiosità tu abiti nei pressi del paese del mulino bianco? Te lo chiedo perchè nella mia zona questo succede solo nei paesi/cittadine sotto i 15 – 10000 abitanti … quelle più grandi, soprattutto se sono città storiche, il parcheggio di proprietà (sufficientemente grande per ospitare una BEV che non sia una spring) sono beni di lusso che relativamente pochj posseggono e si guardano bene dal vendere, nelle zone adiacenti i centri storici abbondano palazzi anni 60 – 70 in cui i box sono relativamente pochi (rispetto alle macchine di ciascuna famiglia) e strutturati sulle dimensioni delle automobili di quel tempo.
Redazione cara, scusate per il commento poco di spessore, ma sbagliare le unità di misura nel titolo di un articolo…
Ha ragione sul titolo. Nel testo l’unità di misura era corretta.
La ricarica a 50Kw DC sarebbe ottima. Se guardiamo all’estero è proprio così che fanno e a dire il vero ci sono in città anche colonnine da 100-120 e a volte anche di più.
La differenza di costi di installazione fra 50 e 100-120 kW è enorme
Assolutamente. Sto solo dicendo che qualche 100-120 kw compare anche in qualche città. Forse in futuro diventerà più frequente trovarne. Immagino da noi ci vorranno anni
50 cent sarebbe conveniente? Ho qualche dubbio con un semplice calcolo matematico se ricarico a 50 cent al kw Co sumando 15 kw ogni 100 km alla fine spendo 7.5 euro, con altre alimentazioni e una volta tanto lasciamo perdere il solito diesel e GPL che sarebbero ancor più convenienti. ma anche a benzjna
con una fullhybrid a 20km al litro siamo a 8.5 euro, ovvero risparmierei 1 euro ogni 100 km, su un consumo medio annuo dj 10000 km (quello medio italiano e 8000) siamo a 100 euro di guadagno ogni anno, se aggiungiamo 350 euro di tagliandi ?fuori garanzia anche decisamente meno) e 250 di bollo (siamo sui 140 Cavalli di potenza) siamo a 700 euro di risparmi …considerando il delta costo iniziale non so dopo quanti anni saresti a pareggio.