Più EV che auto a benzina nel 2023 in Olanda: la quota di mercato delle prime è salita al 30,8%, mentre le secondo sono scese al 30,4%. E il diesel? È all’1,1%…
Più EV che auto a benzina: quota delle elettriche salita al 30,8%
Più vai a Nord in Europa e più la quota di mercato delle auto elettriche cresce, nonostante si ritenga che i climi più freddi non siano i più adatti alle EV. La Germania ha chiuso il 2023 mantenendo anche a dicembre una quota del 22,6%. Ancora meglio ha fatto l’Olanda che, nel consuntivo dell’intero anno, ha superato per la prima volta il 30% di quota (aumento di 7,5 punti sul 2022). Ormai siamo a un’elettrica ogni tre auto vendute. Significativo anche il crollo delle vendite di auto a gasolio, ridotte ormai a una quota residuale e destinate a un piccolo numero di flotte aziendali. Se si considerano anche le auto ibride e ibride plug-in, ecco poi che la quota complessiva delle auto elettrificate arriva al 67,9%. La differenza con l’Italia è abissale: da noi le elettriche nel 2023 hanno rappresentato il 4,2% del mercato e il diesel mantiene saldamente il 17,8%.
Le auto a batterie sbancano nel Paese delle bici
Altro dato significativo: l’auto più venduta in assoluto è stata un’elettrica, la solita Tesla Model Y. Nella graduatoria delle EV, invece, il SUV di Elon Musk con 13.758 pezzi precede Volvo XC40 (6.342), Peugeot e-208 (5.584), Tesla Model 3 (5.058 e Skoda Enyaq (4.715). Che cosa ha portato a un’affermazione così clamorosa delle elettriche? Sicuramente pesano le sovvenzioni e gli incentivi fiscali e anche un reddito pro-capite decisamente più alto di quello italiano, con un maggior potere di acquisto. I grandi noleggiatori, come Leaseplan e Sixt, hanno poi spinto fortemente le auto a emissioni zero. Ma non va trascurata anche la coscienza ecologica di un Paese che, nelle grandi città come Amsterdam come nelle campagne, ha fatto della bicicletta il mezzo di locomozione più diffuso.
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“31% delle auto vendute nel 2023” .
Domanda 1: quante auto sono state vendute in Olanda?
Domanda 2 : quantitativamente il parco veicoli circolanti in Olanda quanto è?
Senza questi dati dati non si può valutare una percentuale , perchè il 31% di 1000 è una casa di 1000000 ne è un’altra.
Ma non è una gara a chi ce l’ha più lungo, e dal momento che suddividiamo a livello percentuale come varia la scelta nelle varie nazioni poco importa se una nazione è più grande o più piccola.
Altrimenti per vedere i numeri basterebbe guardare la Cina.
il commento di carmine verte esclusivamente sull’inutilità di menzionare solo la percentuale. il 30,8% se non sai a quanto equivale in numeri ha poco di esaustivo.
possono essere 30,8 bev
o 308000
oppure 30800000: cambia completamente il valore in campo. mio parere
PS: ha nominato l’olanda perché è questo il tema dell’articolo, nessun celolunghismo
Chi va al mulino s’infarina
che era in risposta all’ultimo (intendo proprio in basso) messaggio di ernesto ma il solito recaptcha e “sembra che tu abbia inserito un commento duplicato” hanno fatto il danno.
Quindi…posso autoconfermarmi che non è il mio telefono che ha dei problemi…recapcha ecc.ecc
No no, fa così anche a me
È il Signor Massimo che per risparmiare usa un server diesel…. 🤭🤭🤭🤭
Succede anche a me. 😉
quindi mi confermi che non sono più bravi di noi a prescindere
non te lo confermo perchè non lo so.
Mi son sempre chiesto quanto sia circolo virtuoso (non butti una cartaccia o ci pensi due volte se una aiuola è perfetta ma non ti fai tanti scrupoli se è già un immondezzaio), quanto è rispetto delle regole, quanto è repressione delle infrazioni, quanto sia senso civico e quanto campanilismo (amore per un territorio che si sente proprio).
Non vorrei scoprire che tutti gli stranieri che sporcano l’Italia sono in realtà emigranti italiani, ci rimarrei troppo male: preferisco pensare che lo facciano per imitazione degli italiani e non perchè lo siano, significherebbe che siamo intrinsecamente una brutta razza di egoisti.
interessante..
la valutazione dello stato di un paese passa quindi attraverso le vendite delle bev.
questo leggendo i commenti..
PS: volendo pignoleggiare, mi sembra abbastanza scontato che già dove c’è un massiccio uso delle bici sia più facile orientarsi in tal direzione “ecologica”, ma parliamo di poco più di 300.000 bev su 17.000.000 di abitanti in uno spazio grande come la toscana, di cui l’88 virgola % vive in città.
PPS: articolo uguale uguale a hd motori. chi ha copiato chi?
In effetti prendere l’Olanda come esempio a paragone dell’Italia è proprio calzante.
Un Paese grande come l’Umbria e con la popolazione della capitale d’Italia e provincia.
Un paese la cui mobilità da anni gira a pedali ed in cui le ciclabili sono corsie preferenziali, il trasporto pubblico funziona, volendo puoi sfruttare la navigabilità dei canali per non parlare poi sotto il profilo economico.
Citando la Grecia c’è il bellissimo progetto di Astypaleia ridente isoletta di 1300 anime ma iperfrequentata in estate che con un accordo con VW ad oggi ha elettrificato tutto il suo parco auto compresi i mezzi della sicurezza.
VW è molto contenta e ci credo ma adesso l’isola deve creare un parco ad energia solare capace di renderla indipendente dai generatori a gasolio che alimentano l’isola ed emettono 5000 tonnellate di CO2.
La transizione al green o viene giocata da tutti o rimane un business fine a se stesso perché l’aria non è confinata in perimetri.
L’italia è l’Italia e se solo spingessero sull’ibrido e combustibili bio avremmo già un enorme beneficio.
Demonizzare il termico e idolatrare l’elettrico ad oggi porta solo ad avere due tifoserie ma pochi benefici.
“La transizione al green o viene giocata da tutti o…”. Questa frase la possono dire gli altri nei confronti dell’Italia visto che siamo ormai all’ultimo posto per diffusione di auto elettriche in Europa. Non parliamo della Cina. Ma anche UK, USA ci superano. Perfino l’india ci supera se si considera i veicoli a due e tre ruote che in India la fanno da padrone rispetto alle auto. Il raffronto lo vinciamo però con i paesi più poveri dell’Africa, quello va detto.
La bellezza di questa osservazione, caro Giò, è che evidenzia proprio l’ approccio tipico alla transizione: c’è chi cerca di capire e trovare il modo di attuarla e chi, invece, cerca tutte le scuse possibili per non farla.
Bisogna dire però che gli interessi della filiera dei fossili ce la sta mettendo tutta per inquinare i pozzi dell’ informazione, spargendo ad arte informazioni per confondere le persone e fare ritenere che una filiera dei combustibili bio sia più sostenibile di quella del petrolio, quando è risaputo già a livello accademico che non c’è storia rispetto alla vera transizione che elimina tonnellate e tonnellate di prodotti insostenibili trasportati in giro per il mondo, e che utilizza oltretutto ulteriori prodotti insostenibili e inquinando ulteriormente proprio durante il trasporto.
Ecco, se vogliamo, il pericolo principale per questi loschi figuri, è che si venga a creare una filiera cortissima, com’è quella del fotovoltaico accoppiato alle case e alle auto, dove l’ energia è prodotta in loco senza organi in movimento e senza emissioni nocive e climalteranti.
A mio avviso riusciranno a rallentare ancora un po’ questa rivoluzione che però è destinata a modificare in modo profondo la società e il mondo, è soltanto questione di tempo.
Spiace soltanto che questa trasformazione non parta sicuramente dall’ Italia, che è in declino strutturale da anni anche grazie a questa nostra attitudine a trascinare i piedi come bambini viziati anziché essere parte delle grandi trasformazioni dell’ umanità.
La cosa mi desta oltremodo tristezza perché tra ciò che abbiamo di meglio ci sono i prodotti agricoli e enogastronomici che hanno bisogno di terra, acqua e aria non inquinati per essere eccellenza mentre le nostre lobby più forti spingono per disintegrare le nostre risorse più importanti con coltivazioni per produrre liquidi da bruciare dentro motori ideati più di cento anni fa: siamo veramente dei pazzi sconsiderati.
Sinceramente leggendo alcuni commenti sembrano affermazioni alla Scientology!
La società, il mondo… ma ci si rende conto o no di come è la situazione in India prima di fare paragoni!
Un Paese che ha oltre 2 milioni di morti all’anno per inquinamento atmosferico, dove i motociclisti girano con un casco con una ventola per purificare l’aria, con Nuova Delhi che ha la più alta esposizione al particolato fine, PM2.5, al mondo e che produce il 75% della sua generazione elettrica dal carbone.
Finiamola di portare ad esempio questi luoghi che non hanno davvero nessun modo di esserlo se non per lodare la vendita di BEV mentre la loro industria continua a riversare tonnellate di CO2 e altro nell’aria.
In merito all’enogastronomia non mi risulti la coltivino o la trasportino con mezzi elettrici. La qualità è in primis frutto di genuinità del prodotto e le restrizioni nell’uso di additivi, antiparassitari e sementi OGM presenti in Italia sono alla base di tutto questo non l’auto elettrica!
Il suo discorso era bello finché ha tirato fuori il bio: ci spiega dove troviamo la superficie per le coltivazioni da usare per il bio? Ha idea della superficie necessaria, vero?
E ci spiega il vantaggio dell’ibrido, a parte consumare meno e richiedere ugualmente batterie al litio da ricaricare con un generatore che nella migliore delle ipotesi ha un rendimento del 35% derivato da un combustibile che usa un altro 35% si spreco per essere raffinato?
Le BEV e l’elettrificazione dei riscaldamenti appare oggi come la più concreta strada percorribile in larga scala, a differenza delle altre soluzioni che sono per motivi di scalabilità ed efficienza di nicchia (bio, idrogeno, cattura CO2). Cioè vanno bene a completamento, non come pilastri.
Davvero, calcoli la superficie necessaria per alimentare a biocarburanti il 10% del trasporto. Un decimo.
Se riesce a rispondere capirà l’ideologia che ci sta dietro e quali siano i reali scopi di chi la promuove (sempre su larga scala: usarla per quello che già si può fare è giusto e sensato).
Oggi articolo su cosa succede in Olanda, domani un articolo su un altro Paese, non c’è fretta.. resta sintonizzato
Grecia:
sta installando velocemente energie rinnovabili, queste le quote nel mix:
https://energy-charts.info/charts/renewable_share/chart.htm?l=it&c=GR&interval=year&share=ren_share
nel grafico puoi selezionare anche la voce specifica “solare”
Qui invece i TWh prodotti in Grecia dalle varie fonti anno per anno:
https://energy-charts.info/charts/energy/chart.htm?l=it&c=GR&interval=year&year=-1
Si stanno dando da fare… e bravi i nostri Greci
PS: il biodisel non ha una filiera certificata, e ci sono dubbi che di fatto non comporti una riduzione delle emissioni complessive;
poi ha un consumo di suolo spaventoso, circa 40 volte di più che installare fotovoltaico per avere la stessa resa chilometrica per un’auto, già sono perplesso se lo coltivano in Africa, ancora di più se dovessero coltivarlo su una isoletta Greca
perchè tu proponevi l’autarchia di ogni isoletta, quindi o trovano il petrolio nel sottosuolo, o coltivano 40 campi a biodiesel, oppure usano 1 campo a fotovoltaico/eolico
Non ho capito perché non sarebbe un paragone calzante
Forse Remo pensa che gli umbri non vadano mai fuori regione. 🤷
Visto che vogliamo paragonare per regione allora nelle regioni della pianura padana con il reddito procapite paragonabile a molte regioni della Mitteleuropa dovrebbe esserci una penetrazione delle BEV paragonabile ed invece no.
Quindi a mio avviso il problema non è economico ma semplicemente diffidenza.
Una cosa che non passa è che se si vuole creare lavoro occorre fare il balzo. Chi oggi sta per entrare nel mondo del lavoro dovrebbe specializzarsi sui lavori di manutenzione delle BEV e degli impianti fotovoltaici. Ci sarebbero grandi opportunità visto che chi come me ha superato i 50 anni (specie se non è un informatico abituato a cambiare) difficilmente si riciclerà.
Giustissima osservazione, Bob.
Io sono di Modena, città che nella sua provincia vanta Carpi (moda/tessile), Sassuolo (ceramica), Vignola (frutta rossa) e Mirandola (presidi sanitari) con rilevanza nazionale.
Modena si colloca quarta in italia per PIL procapite se si include il valore aggiunto (https://it.wikipedia.org/wiki/Valore_aggiunto#:~:text=Il%20valore%20aggiunto%20(anche%20abbreviato,beni%20e%20risorse%20primarie%20iniziali.), dietro a Milano, Bolzano e Bologna. Quindi qui a Modena, la “chiacchiera” del reddito, NON VALE.
Immatricolato BEV provincia di Modena (dati UNRAE relativi all’intero 2023): 265 Tesla su 18582 nuovi veicoli. Riproporzionando, significa che a Modena anzichè avere il 4,2% di BEV ne abbiamo il 5,85%: parliamo della quarta provincia italiana più ricca, dove NON esistono agglomerati urbani di condomini, dove è limitato o assente il problema del parcheggio nelle aree residenziali, dove abbiamo 58 colonnine nella sola area urbana (dentro anello tangenziali) e DUE Supercharger.
C’è un problema CULTURALE.
Nel parcheggio di dove lavoro (100 posti macchina, più o meno) ci sono costantemente 2 Model 3 oltre alla mia, ne circolano più di 800 nella mia città eppure ancora i colleghi mi chiedono perchè non la parcheggio nei due punti di ricarica presenti nel parcheggio pubblico e quando rispondo “perchè non è in carica, non posso parcheggiarla se non carico” la risposa è sistematicamente “Ah, davvero? Credevo fossero riservati alle elettriche. Ma allora come la carichi? hai la colonnina in casa? Ma non ti salta la luce?” questo è quello che mi chiedono ogni paio di mesi, età media del mio posto di lavoro è 39 anni, 60% con laurea almeno triennale, più di 10 iscritti ordine avvocati, più di 10 ingegneri civili. Non sarà una statistica, ma è indicativo.
Da concittadino confermo la situazione che mi lascia basito: nonostante gli ottimi livelli di reddito ed istruzione la contraddizione é, per me, disarmante.
Tutti in palestra ed attenti alla propria alimentazione per amor della salute, poi si comprano gigasuv diesel per girare molto più del necessario. E la rovina della salute da polveri sottili non interessa?
Inoltre ho notato quanto sia anche controproducente parlare di “cambiamento climatico”, sono due parole che provano intolleranza, che é meglio non pronciare per non allontanare la metà degli amici o clienti.
La leva giusta é la solita: lo soldo (che tristezza)
Onestamente se un ingegnere ti chiede se non ti salta la luce a casa quando carichi l’auto probabilmente c’è da chiedersi seriamente come sia diventato ingegnere.
Se si aspetta poi che una BEV la ricarichi infilando da un lato la spina ad una presa civile e dall’altra all’auto, ancora peggio.
Per il resto è inutile fare discorsi in stile ultrà, la transizione non può essere dettata da un’unica scelta perchè deve essere sostenibile e alla portata di tutti, per questo ritengo che un auto ibrida sarà sempre e comunque meno inquinante di un diesel Euro 3, come pure poter sfruttare tutte le tecnologie ad oggi presenti e sostenibili sia la cosa migliore e non legarsi ad una sola ed unica tipologia oltretutto dipendente in modo imbarazzante da un altro Stato.
Presentare paragoni ricaricando dal proprio fotovoltaico come se fosse una cosa comune e diffusa ovunque è ancora più sbagliato, visto che mediamente un impianto buono monocristallino di 3/4 KW sta non meno di 6/7 euro a salire e anche con gli incentivi ne dovresti spendere almeno 3/3500, non proprio alla portata di tutti, specialmente di chi no ha i soldi neanche per cambiarsi l’auto.
A me sembra che in molti hanno scambiato i produttori di auto elettriche per arcangeli benefattori dimenticandosi che è anzitutto un business e questo vale anche per il “tossico” e visionario Musk.
Se la Cina, che fino a ieri non esisteva nel mercato automotive avendo una tradizione motoristica e automobilistica pari a zero rispetto ad Europa ed America, oggi sta invadendo il mercato con le auto elettriche è semplicemente perchè non serve nessun know how particolare non essendoci più una componentistica ricercata nella propulsione e dove il software la fa ancora più da padrone.
Quella stessa Cina osannata qui da tanti ma che si guarda bene dal fare misure draconiane per il clima come si inneggia qui e guarda i propri interessi.
Leggetevi le previsioni di Sinopec sull’utilizzo del fossile in Cina, la stessa Sinopec che ha aperto circa 49 pozzi a oltre 8000 metri ed uno enorme nel 2023 oltre 11.000 metri di profondità nel deserto del Taklamakan.
Evitiamo di incensare paesi che ad oggi hanno come primo scopo la supremazia economica e lo sviluppo industriale rendendoli paladini del Green.
In ultimo tutta questo stupore per i chilometraggi macinati dalle elettriche, vi siete mai chiesti quanti chilometri fa un motore elettrico di un treno o di un ascensore? Nel primo caso un locomotore E.464 è arrivato a oltre 1 miliardo di chilometri un ascensore in 20 anni oltre 400.000 km. quindi non c’è nulla di strano in quelle percorrenze sulle auto, il motore elettrico quello è!
Fa brutto dirlo ma forse l’odiato Cingolani potrebbe aver detto qualcosa di sensato: (https://www.huffingtonpost.it/economia/2023/03/01/news/roberto_cingolani_sul_blocco_dei_motori_termici_ho_visto_nascere_i_dubbi_tedeschi_fin_da_subito_quello_della_commissione_-11476948/)
A chi piace pagare il 53% di tasse sul gasolio (https://www.alvolante.it/da_sapere/legge-e-burocrazia/accise-benzina-quali-sono-e-perche-paghiamo-tabella-383681#:~:text=IL%20PESO%20DELLE%20ACCISE%20IN%20ITALIA,-Facendo%20il%20classico&text=Le%20accise%20sulla%20benzina%20rappresentano,53%25%20il%20totale%20finale).) quando si può ricaricare gratuitamente senza tasse dal fotovoltaico della propria casa?
La transizione energetica deve essere socialmente sostenibile.
Promemoria per chi non conoscesse il reddito medio in italia:(https://www.forbes.com/advisor/it/business/stipendio-medio-italia/#:~:text=Su%2013%20mensilit%C3%A0%2C%20lo%20stipendio,2.668%E2%82%AC%20e%202.478%E2%82%AC.)
A proposito di promemoria sui redditi:
Spagna, Portogallo, Grecia, Ungheria, Lituania, Slovenia, Romania
redditi medi più bassi dei nostri, ma quote di auto elettriche più alte
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quanto a Cingolani.. si conferma il difensore della filiera petrolifera, secondo me si muove come farebbe un lobbista ENI.. poi la solita retorica:
“non sono contro la transizione energetica, ma… bisogna andare più piano, prendere più tempo, e la rava e la fava.. etc”
ripete bufale e argomenti fallati per trovare scuse, puntelli ideologici alle decisioni politiche/ammnistrative che da noi ostacolano le fonti rinnovabili e osteggiano le auto elettriche
ha sempre fatto cosi sempre cosi, già quando il M.i.s.e. ( ora M.a.s.e.) non sbloccava le autorizzazioni per le rinnovabili e intanto lavoravano al massimo le centrali a metano e a carbone
..e qualche manina nel suo staff cercava di imbrogliare le commissioni europee modificando di nascosto (ma furono beccati come i peggio truffatori) le bozze dei documenti già discusse sull’idrogeno verde ( fatto con rinnovabili) per far passare progetti insensati di idrogeno invece fatto con il metano..
Visto che ti piace tanto, cercati i vari servizi di Report e Presa Diretta degli anni recenti sulle sue “geniali” imprese, secondo me ministro all’involuzione economica/tecnologica e alla conservazione dei potentati energetici del passa
“Io non ho niente contro Xxxx, ho persino Yyyyy, MA….”
È un artificio retorico usato nelle fallacie logiche talmente abusato che ci si aspetterebbe venisse immediatamente riconosciuto, pare di no.
I prestigiatori vivono di questo: grandi gesti teatrali con pomposo eloquio per distrarre, lo guardiamo negli occhi e fissiamo quella mano che svolazza mentre l’altra estrae da dietro il coniglio. Anzi, la carota, che poi ci ritroviamo dove è fastidiosa ma non ce ne accorgiamo, distratti dal bastone.
E il resto del mondo cammina, mentre noi parliamo, parliamo, mani svolazzanti, parole, promesse, parole, in trent’anni l’industria automobilistica ha spostato la produzione di 1.500.000 auto all’estero ma oggi diamo la colpa alla transizione energetica, abbiamo fatto fuggire gli investitori tradizionali con 6 conti energia cambiando ogni anno le regole in corso d’opera a investimenti già iniziati, regaliamo decine di miliardi ogni anno alle fonti fossili e stiamo a discutere di centinaia di milioni con regole bizantine, incertezze, promesse, parole, parole, carote, mano svolazzanti.
No BRUNO, se lo chiamano CingolENI, un motivo c’è: bisogna guardare l’altra mano, senza ascoltare, solo così si vedrà cosa tira fuori davvero dalla giacca.
A chi piace pagare il 53 % di tasse sul gasolio ? E secondo voi il governo Italiano rinuncerà all’incasso dei miliardi di accise all’anno? Aspetta che i numeri crescano vedrai come girerai a gratis nel paese dei più furbi. A metter tasse siamo i numeri 1.
Attenzione: nel 2022+2023 abbiamo pagato 79,9 miliardi (MILIARDI) di euro in sussidi alle fonti fossili nei settori energia e trasporti (fonte: https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2023/12/Stop-sussidi-ambientalmente-dannosi-2023.pdf) mentre le accise sui carburanti per i corrispondenti due anni sono state pari a 50 miliardi.
Quindi se smettesse COMPLETAMENTE di incassare accise sui carburanti perchè non più utilizzati, risparmierebbe complessivamente decine di miliardi (dato che non dovrebbe più finanziare dall’altra parte….)
Una cosa però possiamo dirla: in Olanda è veramente difficile riuscire a fare 1000 km senza scalo. 😂😂😂😂
Puoi girare intorno.
Ma uno deve aver fumato roba veramente cattiva per girare intorno in Olanda e riuscire a fare 1000 km 😂😂😂😂
130.000 colonnine di ricarica 3 volte il nostro numero.
Per 10 volte le nostre auto elettriche
In un paese che ha pil procapite più che doppio rispetto all’Italia, che ha annunciato che a breve gli incentivi all’elettrici saranno gradualmente abbassati ed eliminati, vendere quasi 50.000 EV su un mercato di 150.000 auto non mi sembra neanche una notizia così sconvolgente.. gli abitanti sono poco più di un terzo dell’Italia e si vendono un decimo di auto rispetto all’Italia: significa che la gente si muove con i trasporti o le bici e chi invece è costretto all’auto ha reddito alto ed approfitta ora degli incentivi prima che non ci siano più. Sarebbe interessante fare paragoni in numeri assoluti su quello che succederà quest’anno..
Mi perdonerà, ma il suo commento sembra più una supercazzola.
Parla con i numeri non con i secondo me, altrimenti i tuoi rimangono solo dei blablabla di chi non sa come grattarsi le punte delle dita e preme a caso su una tastiera..
hai messo dei numeri che però mi pare non centrano con le elucubrazioni che concludi, anche a me sembrano uno sketch comico involontario di uno che si arrampica sugli specchi
PS: gli incentivi 2023 in Olanda sono pure modesti, 2950 euro e per auto sotto i 45.000, anche se li togliessero, gli Olandesi l’anno prossimo vanno a pari con il calo dei listini di accesso alle BEV (circa -3000 euro ogni anno)
citazione (scherzosa) per i diversamente giovani: supercazzola prematurata, come fosse ‘ntani per due, tapioca e se le dicessi vicesindaco
Ma il bello è che quando gli italiani vanno al nord Europa elogiano la cultura di rispetto per l’ambiente e il rispetto delle regole che c’è. Poi sono gli stessi che tornano in Italia e inveiscono contro il bando del 2035 colpa della sinistra ecologista etc etc…
è pure bello che quando quelli del nord europa vengono in italia il loro rispetto di tutto spesso e volentieri si ferma al confine..