Più elettriche che diesel vendute in Europa. Lo storico sorpasso è avvenuto in dicembre, grazie anche alla necessità per i costruttori di immatricolare entro l’anno più auto a emissioni zero. Evitando così le salate multe della UE.

Più elettriche che diesel, grazie a Tesla e Volkswagen
Nell’ultimo mese del 2021 si sono vendute 176 mila auto elettriche, record storico, mentre le diesel si sono fermate a quota 160 mila, con immatricolazioni in picchiata. Un bel contributo a consolidare il sorpasso delle elettriche l’ha dato Tesla. La Casa di Elon Musk ha saputo fronteggiare meglio di tutti i concorrenti (anche non elettrici) la crisi nella fornitura di micro-processori. Riuscendo con uno sprint di fine anno a superare per la prima volta quota 300 mila immatricolazioni nei 18 mercati dell’Europa occidentale, Gran Bretagna inclusa. L’analista indipendente tedesco Matthias Schmidt ha stimato per il Financial Times che per la precisione le Tesla consegnate ai clienti sono state 309 mila. Praticamente un terzo di quelle vendute in tutto il mondo, 936 mila. E una Tesla, il solito Model 3, è stata anche l’elettrica più venduta nel 2021, con notevole distacco rispetto alla concorrenza. Al secondo posto si è piazzata la Volkswagen ID.3, mentre la Renault Zoe ha ceduto la leadership scivolando al3° posto con meno di 70 mila consegne.

E la Germania vuole inasprire il prezzo del gasolio
Nel lungo e difficile inseguimento a Tesla, il Gruppo Volkswagen si consola conquistando nel 2021 il primato tra i costruttori. I marchi del colosso tedesco hanno consegnato 310 mila auto elettriche in Europa occidentale, superando Tesla di un soffio. Schmidt prevede nel 2022 un’altra caduta nelle vendite di diesel, anche per i propositi del governo tedesco, con forte presenza dei Verdi, di inasprire il prezzo del gasolio. Nella progressiva affermazione dell’elettrico, invece, l’Italia resta sempre più marginale, come confermato anche dai deludenti risultati del mese scorso. Il nostro è l’unico tra i grandi mercati europei ad essere privo di incentivi per l’acquisto di EV. Il ministro dell’Industria Giancarlo Giorgetti il 29 dicembre ha scritto a Vaielettrico.it sostenendo di essersi impegnato per rinnovare il bonus anche per il 2022. Lamentando di non avere trovato ascolto in Parlamento, con una ricostruzione che lascia piuttosto perplessi.
La questine del deterioramento della batteria è sovrastimato, credo che l’inganno mentale stia nel fatto che confrontiamo la batterie della auto con quella del telecomando della tv o del cellulare o quello della bici e dell’utensili come l’avvitatore, ma nel caso delle auto c’è una gestione software più sofisticata è un attenzione quotidiana dal parte dell proprietario che fa di tutto per trattare le batterie con il guanto di velluto, stop carica al 80% , metterla sotto-carica più spesso possibile ecc..
Secondo me la batteria dura quanto l’auto e l’auto BEV che a sua volta può durare di più di una termica per via delle minor sollecitazioni meccaniche e termiche nel motore.Solo per questa sua maggior longevità ne giustificherebbe il maggior costo di acquisto. Faccio un esempio se un utilitaria termica costa 15000€ e dura 10 anni, una BEV può durare 15 anni e quindi costare il 50% cioè 22500€.Anche il fatto che una BEV sarà sempre apposto con le normative antinquinamento che si avvicenderanno nei prossimi anni contribuirà ad allungarne la vita utile rispetto ad una termica che nasce già in partenza handicappata.
anche io la penso così
a patto che nasca un’industria dell’aftermarket per le ev
oggi l’obsolescenza è legata alle normative anti inquinamento
ma anche l’infotainement e la sicurezza attiva fa la sua parte
se per le EV ci sono solo gli ultimi due “problemi” che fanno invecchiare l’auto
solo il secondo ,gli ADAS , secondo me , è quello che invecchierà nel corso dei decenni
l’infotainement , per fortuna già oggi è in apple car e adroid auto
e si evolverà con lo smartphone
se però le auto diverranno modulari e si affermerà l’aftermarket ,aiutato dalle piattaforme multimodello molto diffuse oggi sulle ev ;
potrebbe diventare vantaggioso , rigenerare le auto per diversi decenni
un bravo elettrauto, cambia una scheda con un nuovo software e cpu , e l’auto “vede e sente ” meglio la strada
è già accaduto con la scheda autopilot di model 3 , aggiornabile prima a pagamento poi gratis
perchè non dovrebbe accadere per gli altri marchi
magari annche su cose come , sospensioni , pacchi batterie e addirittura motori ?
E’ uno spunto di riflessione interessante il discorso sulla maggiore longevità delle BEV che ne giustificherebbe il prezzo superiore. A mio avviso merita una disamina da parte di enti indipendenti e terzi, perché, ripeto, la riflessione è non banale e potrebbe avere un suo fondamento.
Se dovessi farne una disamine molto veloce e molto approssimativa, però, non sarei certo di quel dato (ripeto: la mia è una disamina approssimativa e potrei sbagliare). Innanzitutto ciò che rende “vecchia” un’auto è un mix di fattori: la vernice esterna della carrozzeria che perde la sua brillantezza, le plastiche che iniziano a scricchiolare, le sospensioni che vanno rifatte, i cerchi che si ovalizzano, le guarnizioni che non tengono più come le originali, le luci led interne ed esterne che cominciano a fulminarsi, oltre ad una serie di grandi e piccole noie elettriche e questo è comune a tutte le auto, elettriche e non. Senza considerare che, in un mondo che procede in modo accelerato verso il futuro, i sistemi di sicurezza attiva e passiva, l’infotainment e persino gli standard della ricarica (qualcuno ricorda Chademo? E se un domani si passasse tutti alla ricarica wireless?) rischiano di rendere l’auto “preistorica” rispetto alla concorrenza.
Ma anche trascurando questi aspetti, sappiamo che un motore termico con una buona manutenzione e tagliandi puntuali spesso garantisce lunghe percorrenze: chi di noi non conosce persone che hanno superato i 400000 km con la loro auto diesel? Con l’auto elettrica è tutto più complicato: intanto c’è un degrado delle performance della batteria che è riscontrato statisticamente, inoltre, superato un certo chilometraggio e un certo numero di anni, la batteria ha elevate probabilità di cedere. E’ già capitato a molti possessori di elettriche, Tesla incluso. Certo, le batterie di oggi non sono quelle di 10 anni fa, quindi ci sta che possano durare un po’ di più, ma qui viene il bello: se anche si rompe il motore di un’auto termica, è sempre possibile sostituirlo, magari con uno usato, limitando il danno (parlo del motore perché è la componente più grossa). Personalmente, ho ordinato un motore 3500 V6 usato dal Giappone pagandolo, spedizione inclusa, meno di 3000 euro, ed era come nuovo: quanto costa sostituire le batterie su una Tesla di 10 anni? E ne vale la pena?
Domande a cui io non so rispondere e davvero mi piacerebbe che qualcuno, con più competenze di me, analizzi la questione in modo minuzioso e formale.
“un attenzione quotidiana dal parte dell proprietario che fa di tutto per trattare le batterie con il guanto di velluto”
Mi basta per non comprarle
Con una termica puoi partire sempre in seconda o in terza, sfrizionando, cambiando marcia a caso, pestando l’acceleratore a freddo come se fosse una gara e facendo rifornimento solo quando la riserva è virata sull’infrarosso, pescando i residui del serbatoio.
Poi magari a 80.000 km cambi la frizione, la compressione è andata e il catalizzatore ha tirato le cuoia.
Chi tratta male (in modo non conforme) una macchina, che sia termica o a batteria, avrà indietro quello che si merita.
Chi la tratta bene (in modo conforme) avrà meno manutenzione e guasti.
Cosa c’è di difficile da capire?
Le attenzioni che vuole una termica sono miliardi di volte più basilari, estremizzarli così a poco serve, negarlo è poco produttivo.
Riassumendo
Non tirare il motore freddo
Stai sopra la riserva.
Gli altri comportamenti come cambiare marcia a caso, sfrizionare, partire in seconda o terza, non è mala cura dell’auto ma semplicemente non saper guidare (inoltre cambio automatico e libera tutti)
Attenzioni per una elettrica: non scaricarla a fondo (stai sopra la riserva), non tenerla carica al 100% se non hai una con batteria LFP. Fine.
Tira pure a motore freddo (se non ce la fa, non eroga), caricala pure a batteria fredda (se non ce la fa, non si carica), dagli la corrente che ti pare, prenderà lei quella che riesce a prendere e non importa la raffineria, la corrente è uguale per tutti. Il BMS di qualsiasi elettrica non ti permetterà di rovinarla, perchè qualcuno quella batteria te l’ha garantita da 8 a 10 anni, a differenza del tuo motore termico che ha 2 (o 3 – 5) anni di garanzia.
Olio? Liquido radiatore? Frizione? Cambio? Freni? Tagliandi per alcune? Chissenefrega.
Le attenzioni che vuole una elettrica sono elementari: sopra al minimo, sotto al massimo. FINE. Per tutto il resto c’è BMSCar!
Sul discorso garanzia, Guido, dipende però dal brand. Se compro una Kia ho sempre 7 anni di garanzia su tutto (e fino a 150000 km). Per assurdo una Kia a benzina o diesel ha oggi una garanzia superiore a una qualunque auto elettrica Fiat, Renault, Dacia, Audi, Volkswagen, Porsche, Skoda, Seat, BMW, Mercedes, Citroen, Peugeot, DR e tanti altri brand.
Una Kia Stonic a 16750 euro ha 7 anni di garanzia su tutto contro una Dacia Spring a 20000 euro (coperta da una garanzia per le parti soggette a usura fino a 3 anni o 100.000 chilometri, mentre il buon utilizzo della batteria è garantito fino a 8 anni o 120.000 km). Non a caso, mia madre alla fine ha preso una Kia Picanto con cambio robotizzato. E tra l’altro la Kia fino a poco tempo fa vendeva anche la Stinger GT, che per una sportiva prestazionale è tanta roba …
A parte questa precisazione, concordo in toto con te, una elettrica (e in particolare le Tesla) richiedono molta meno manutenzione e attenzioni …
Alabek perché con il termico non si deve usare accortezza? Specialmente adesso con i motori in alluminio, ad altre prestazioni e pressioni con i turbo…
Non tirare da freddo, stai sopra la riserva…al massimo vai a fare i tagliandi quando suona la spia… leggermente meno complicate, non trovi?
Come l’auto elettrica: poche e semplici regole da imparare. Ma se non ne vuoi sapere di impararle l’auto elettrica non fa per te. Ma allora nessuna nuova tecnologia dove devi imparare qualcosa di nuovo non farebbe per te.
Mi sembra molto riduttivo affermare che un’utilitaria termica dura 10anni, la durata dipende da molti fattori: manutenzione, stile di guida, luogo di ricovero, utilizzo (città piuttosto che percorsi extraurbani o autostrada). Posso tranquillamente affermare che, se sai guidare e non ti diverti invece a distruggere la meccanica con comportamenti inconsulti (non trovo termine migliore) puoi arrivare anche a vent’anni o più, specie se non fai molti km all’anno. Del resto basta andare in provincia e troverai ancora tante Fiat Panda (la prima serie, con il parabrezza piatto) guidate da pensionati