Più economiche e sostenibili: le elettriche battono le ibride plug-in su tutti i fronti, secondo uno studio realizzato in Francia da Boston Consulting Group, una grande società di consulenza.
Più economiche e sostenibili: in Francia non c’è gara, da noi…
Lo studio è stato commissionato da Charge France, associazione che raggruppa 18 operatori della ricarica, tra cui Electra, ENGIE Vianeo, Powerdot, Fastned, Allego, Driveco, Ionity, Izivia e Atlante. Tra i commettenti anche Alpitronic e Transport & Environment. Primo aspetto preso in esame è stato quello economico, dei costi di mantenimento. Qui il vantaggio è chiaro, ma bisogna tenere presente che in Francia i prezzi della ricarica pubblica sono più bassi che da noi. Nella realtà francese , il veicolo elettrico è già meno costoso da possedere rispetto a un veicolo con motore a combustione o a un ibrido plug-in nel 100% dei casi. In Italia, come sappiamo, la convenienza c’è se soprattutto se si ha possibilità di ricaricare a casa. O, nelle colonnine pubbliche, se il prezzo non supera 0,60/kWh. Anche l’impatto macroeconomico è significativo. Secondo Boston Consulting, il passaggio all’elettrico ridurrebbe le importazioni europee di petrolio del 15%, con risparmio annuo di 40-45 miliardi di euro.
“Dobbiamo prendere lezione dalla Cina”

Anche l’analisi ambientale è chiara: un veicolo elettrico emette in media tre volte meno CO₂ rispetto a uno con motore a combustione nella media europea. E fino a nove volte meno in Francia, grazie al mix energetico con forte apporto del nucleare. D’altra parte, le ibride plug-in non viaggiano sempre in modalità elettrica (dal 45 al 50% del tempo per i veicoli privati, dal 10 al 15% per le auto aziendali, secondo lo studio). E hanno costi di manutenzione più elevati. Morale della favola: secondo il n.1 di Charge France (e di Electra), Aurélien de Meaux, dobbiamo avere l’umiltà di prendere lezione dalla Cina: “La Cina, grazie a una strategia integrata e di volumi considerevoli, ha già raggiunto la parità di prezzo tra veicoli a combustione ed elettrici. Investe nelle tecnologie di ricarica ultraveloce ed esporta la sua industria auto. L’elettrico è la migliore e più veloce possibilità di successo nell’equazione di migliorare il potere d’acquisto, rafforzare la nostra sovranità e decarbonizzare“
E intanto ci siamo impegnati ad acquistare dagli americani 750 miliardi di dollari di combustibili fossili per avere i dazi “solo” al 15%… che fine miseranda…
SuperFede, ti risponde un non Super, io ho due elettriche in casa, una con batteria da 14,Kwh,(20000 Km annui), con ora solo più il 60% di capacità residua. se sei senza benzina la tua libertà di utilizzo è uguale a quella di una elettrica… vero che sarà più facile da rabboccare, se sei in un luogo sperduto, ma veramente qui andiamo in casistiche di utilizzo che non fanno grandi numeri.
Una phev, vero che promette grandi libertà, ma nel caso di utilizzo reale, se paghi tu il carburante, viene utilizzata il più possibile in elettrico, e poche volte all’anno sfrutterai il motore termico. Se non paghi personalmente il carburante, ci sono diverse statistiche che parlano di un utilizzo maggiormente a benzina.
Forse a questo punto i REX avrebbero un po’ di vantaggio, e infatti stanno anche prendendo nuovamente un po’ piede.
Il doppio canale menzionato, però ricordiamo che va manutenuto, quindi avrai sempre le manutenzioni da fare ed emetterai sempre gas di scarico ogni volta che il motore si accende.
Con batterie a partire da 60Kwh e cariche a 3/4C si inizia a poter affrontare qualsiasi tipo di percorso.
E come già detto almeno un milione di volte, con i prezzi attuali alle colonnine, anche se ora stanno scendendo un pochino, la grande convenienza la si ha caricando a casa, ancor meglio se con FV, oltre che la più grande comodità di partire con batteria piena o quasi, ogni volta… ma anche qui, un conto è con un veicolo, ma già con due in certe condizioni bisogna pensare ad un potenziamento dell’impianto. Noi stiamo pensando alla terza auto, e ho paura che anche vista l’elettrificazione di casa, saremo costretti a passare al Trifase per alimentare WallBox.
Buona scelta.
vorrei che anche la Spagna (prezzi ancora più bassi) fosse cosi attenta a pubblicizarsi
comunque notavo il calcolo emissioni auto per la Francia secondo me contiene aleno 3 grossi errori, ma facciamo finta che sia corretto
va capito che per scendere in Italia a questi bassi livelli di emissioni CO2 nel mix energetico, oggi la scelta molto più rapida e molto più economica è fare mix 100% rinnovabili, e altri paesi europei con le rinnovabili sono già scesi e/o stanno scenddno rapidamente a questi bassi livelli di emissione
tra l’altro usare le rinnovabili invece del nuculare non porta a doversi domandare, oltre alla Co2, quanti euro di debito statale (Francia) e quanti milligrammi di plutonio (Francia) emette indirettamente una BEV al km
I risultati confermano i dati già emersi in studi analoghi.
Le Phev risultano più costose ma quel che paghi in più ti ritorna moltiplicato in fatto di libertà di utilizzo, avendo maggiore autonomia e due canali indipendenti per il suo ripristino: una phev sarebbe attualmente la mia scelta se dovessi improvvisamente sostituire l’attuale termica.
Punti di vista.
Come coloro che dicono che quella dell’autonomia è un falso mito in quanto (quasi) tutti noi facciamo massimo 100 km al giorno.
Oppure quegl’altri che sostengono che la settimana (o due) che vanno in vacanza a paese loro si adattano un attimo e non hanno bisogno per le altre 51 di viaggiare con un bi-tri-quadri fuel da 1 milione di km di autonomia .
Poi tutti i pareri sono ovviamente rispettabilissimi , ci mancherebbe ….
Anche la libertà da petrolio e capricci dei produttori ha il suo perché. Se (ma bisognerebbe dire quando, coi tempi che corrono) va in crisi il petrolio con una plug-in c’è poco da divertirsi.