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Piromane brucia l’elettrica della polizia. I No Bev insistono sul guasto

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L'immagine postata dal sindaco dopo l'individuazione del piromane
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Le elettriche sono da buttare se piove troppo (leggi qui), inquinano più delle termiche, ma la bufala più postata è che vanno a fuoco facilmente. Non è solo ignoranza, ma spesso malafede. A Corbetta, nel milanese, uno squilibrato ha incendiato l’auto elettrica della polizia locale. Viene individuato e smascherato. Non ci sono dubbi sull’incendio doloso. Eppure i No Bev si ostinano a spalare fango. Una storia raccontata a Vaielettrico da Pierluigi Ferraro, già ospitato in queste pagine (leggi qui).

Pierluigi Ferraro

Incendiata l’auto elettrica, ma per i No Bev è andata a fuoco durante la ricarica

Ecco il racconto di Pierluigi Ferraro:

“Era la sera del 21 luglio scorso, davanti al Comune di Corbetta (MI). Viene filmato l’incendio dell’auto elettrica della Polizia Municipale. Apriti cielo!

È il sindaco stesso – Marco Ballarini –  a divulgare il video scrivendo: «Prima che troppi commentino che è colpa dell’auto elettrica, aspettiamo di verificare che non sia un atto vandalico».

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le immagini dell’incendio riprese dalle telecamere comunali e divulgate dal sindaco Marco Ballarini

Ma a nulla è servito questo chiarimento. Il popolo del web No Bev non aspettava altro che poter scaricare le proprie frustrazione utilizzando questo evento, un mix perfetto:
– auto elettrica – della polizia municipale – che prende fuoco – mentre è in carica.

In 24 ore individuato il colpevole, ma non basta ai No Bev

A distanza di 24 ore è sempre il sindaco, addirittura con due post, ad informare la cittadinanza sulla causa dell’incendio: “Il colpevole è stato subito identificato e indagato. I nostri agenti sono intervenuti presso l’abitazione del soggetto e dopo la perquisizione sono stati sequestrati un bastone (utilizzato per danneggiare un’altra auto) e la tanica di benzina. Come affermato dall’uomo responsabile dell’incendio doloso, lo stesso ha agito con sentimenti di rancore e rivalsa nei confronti del Comune”. 

Il post del dove comunica l’individuazione del piromane

Nonostante il chiarimento il popolo No BEV, imperterrito, continua a scrivere commenti (hanno superato quota 600) e 300 condivisioni del video, che l‘auto ha preso fuoco perché elettrica e, ancora più grave, in carica.

Troppa disinformazione

Questa breve storia di un caso locale, subito chiarito, racconta in modo inequivocabile, come la propaganda anti elettrico, capitanata da personaggi pubblici come Paragone, Dragoni, Porro e Salvini è uno dei motivi (sono il primo ad affermare che qualche problema ancora sussiste per una serena diffusione di questa tecnologia) che frena ancora tanta gente nel ragionare sull’acquisto di un’auto 100% elettrica.

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La tanica e il bastone sequestrati

Questo il racconto di Ferrero, ex assessore di Montelabbate che oggi si definisce: “Lettore, appassionato di queste tematiche, proprietario di auto elettrica“.

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28 COMMENTI

  1. Io mi chiedo per quale assurdo motivo una persona deve dare contro alle auto elettriche: se non ti piacciono non la compri e basta, che problema c’è? Mancano ancora 11 anni al ban ( forse) delle termiche quindi c’è tutto il tempo per adeguarsi e poi comunque si troveranno ancora almeno per altri 10 anni usati in buono stato quindi perché allarmarsi? Ogni auto elettrica in più è un bene per la salute di tutti, questa gente veramente non la capisco

    • Salve Ilario, la persona avrebbe incendiato l’auto non perchè contro l’auto elettrica – poi potrebbe anche esserlo – ma per dissidi con l’amministrazione. Il problema sono i commentatori che invece di archiviare la vicenda sotto la categoria cronaca insistono nel dire le elettriche sono pericolose, creano problemi…. Siamo messi male in questo Paese

        • Questo non centra nulla con quanto accaduto e dal 41 al 46 probabilmente è colpa della pubblicità negativa dell’opposizione grazie all’eterna guerra tra le parti.

          • Secondo me il controllo continuo sui media centra e parecchio su qualsiasi indirizzo programmatico si vuole raggiungere…col consenso “artificioso” sugli elettori.
            Siamo stati per decenni a parlare della P2 (tradotto “Propaganda 2”) che aveva il preciso scopo manipolatorio dei cittadini italiani… grazie anche ad un progressivo abbassamento voluto del livello culturale (le pecore si conducono più facilmente…e si lasciano mungere e tosare).

            Poi… visto che non sono un giornalista… magari la Redazione sarà più precisa ed informata in merito e sicuramente mi potrà correggere…

          • In effetti la loggia massonica segreta P2 di Licio Gelli era fortemente infiltrata nei giornali (tra questi Angelo Rizzoli, editore del Corriere, Franco Di Bella, direttore del Corriere, Silvio Berlusconi, editore del Giornale, Maurizio Costanzo, allora direttore de L’Occhio, Roberto Gervaso editorialista) e nel suo celeberrimo “Piano di rinascita democratica” enfatizzava il ruolo dell’informazione “pilotata”.

    • Buongiorno Ilario, credo che in molti casi le persone siano contro per motivi economici di due tipologie:
      – “personale”: un po’ come dice Damiano in risposta ad altro lettore, qualcuno vorrebbe ma non può perché, con uno sguardo miope, per la stragrande maggioranza dei casi una BEV ad oggi ha un costo iniziale più elevato rispetto a ICE e, come sappiamo da Esopo, la volpe è animale invidioso
      – “collettivo”: gli incentivi alle BEV tolgono incentivi alle ICE, le colonnine su suolo pubblico tolgono parcheggi alle ICE, l’elettricità immessa nelle BEV tolgono energia al resto del Paese e contribuisce ad aumentare le importazioni
      A questo, aggiungo anche due altre tipologie di motivi non direttamente collegati a quelli economici di cui sopra:
      – media molto sovvenzionati da mondo ICE (big oil…) che influenzano l’opinione pubblica, ultimamente poco avvezza alla lettura critica e abituata allo status quo (non siamo propriamente un popolo di innovatori, guardando l’italiano “medio”)
      – i vincoli di una BEV, ad oggi non del tutto sopportabili da diverse parti della popolazione (chi ha impossibilità di caricare a casa; km/giorno elevati per figure commerciali; le attuali tariffe ricarica su colonnine pubbliche non particolarmente convenienti) che ancora una volta innescano la reazione volpe vs uva

      • buongiorno, un appunto sui cosidetti motivi economici collettivi che citi, non mi paiono reali, mi spiego, dimmi se ti torna:

        > importazioni di energia diminuiscono con le Bev, e pure parecchio,
        per ogni kwh di rete elettrica in più da generare per alimentare una BEV, togli 4-5 kwh termici che non dovrai più generare nelle filiere termiche inefficenti dei carburanti; il bilancio complessivo è molto favorevole alla soluzione elettrica; inoltre il kwh elettrico in italia lo generei mediamente solo al 40% usando combustibili, ulteriore taglio nel conto, e ogni anno sempre più da rinnovabili

        è il vantaggio alla base della transizione energetica, elettrificando i servizi e i trasporti si risparmiano molti soldi (oltre che emissioni) sulle importazioni dei carburanti/combustibili (petrolio e metano), che a distanza di anni andranno quasi a scomparire; farebbe molto bene all’Italia con i conti disastrati

        > gli incentivi alle Bev sono stati pochini come fondi stanziati, circa 200 milioni ( 3 euro a italiano); soprattutto, sono stati la scusa per erogare quantità anomale ( mi pare tra 600 e 800 milioni contando i fondi usati anche a inizio anno) per la vendita di auto termiche, e questo lo hanno capito bene anche i detrattori, anche se fanno orecchie da mercante 🙂

        • Sono più che d’accordo con lei; provavo solo a ragionare come un noBEV: lato loro ogni kWh speso per muovere una macchina che non approvano è un kWh in più da importare/produrre. Il fatto che quel kWh ne faccia risparmiare altri termici, riducendo per di più anche l’inquinamento, temo che non sia un flusso logico che queste persone facciano. Su questo mi trovo molto d’accordo con Damiano: siamo diventati poco avvezzi ad usare la ragione e questo gioca a favore di chi ci governa: il popolo bue e ignorante fa sempre comodo a chi ha il potere (la chiesa su questo ha una storia millenaria…)

          • ok capito, insomma imitava un po’ lo stile
            “dove troveremo tutta questa corrente elettrica in più??”

    • Anni fa avevo letto che Michael Schumacher aveva grandi difficoltà a prepararsi le gare coi simulatori virtuali…
      Non tutti si adattano altrettanto facilmente ai cambiamenti di tecnologia e di tecnica di guida…
      (e Felipe Massa in FormulaE è durato quanto il famoso “gatto in tangenziale”)
      Ecco perché tanti hanno paura delle elettriche… hanno paura di non essere in grado di adattarsi… più che di non riuscire a comprarle ..

  2. Mi sono chiesto spesso e senza essere in grado di darmi una risposta quale ragionamento logico possa passare per la testa di un no BEV , quale fastidio può dare una auto elettrica, è solo una pratica, non inquinante ,silenziosa ,veloce , facile da usare ,alternativa alla termica, che senso ha questo odio , ho sempre pensato che una possibilità in più sia meglio di una in meno . Se una cosa non interessa e posso anche capirlo , non si acquista,non necessariamente è da odiare , ritengo che l’ indifferenza sia più che sufficiente. I monopattini sono un mezzo che non mi interessa ma non li odio, la loro presenza mi è solo indifferente, odiare poi un mezzo meccanico che senso può avere

    • Riporto alcune stupefacenti chicche, alcuni commenti all’accaduto dove nonostante il gesto vandalico chiaro e preciso si spara contro l’auto elettrica con delle cose che si fatica anche ad immaginare. Tipo la pietra che buca la batteria e provoca l’incendio. Buona lettura

      Tipo questo che si rivolge al sindaco Marco Ballarini: “incolpare qualcuno per nascondere l’acquisto sbagliato e tipico dell Italia,o colpevole o non colpevole l’importanza e avere un capo inspiratorio per dimostrare al opinione pubblica che loro ci sono. Tanto bello dire che è colpa del auto elettrica no dei vandali. Sindaco”

      Marco Ballarini ma veramente credete che la gente sia così stupida da non accorgersi che l’auto elettrica sia il problema principale?
      Marco Ballarini non c’è niente da fare. Le auto elettriche 🔥🔥🔥 Sono una 💩 le auto elettriche

      Sarà pure stato un piromane… Se le indagini lo hanno appurato nessun dubbio ma il fatto che le macchine elettriche rappresentino un serio pericolo nessuno lo ma il fatto che le macchine elettriche rappresentino un serio pericolo sta diventando un dato di fatto…
      Come successo a Milano una semplice pietra ha bucato il pacco batterie cherato fuoco alla macchina è successo anche settimana scorsa lungo l’autostrada in Francia

      • è inquietante perchè, a parte l’accanimento stolto contro qualcosa di positivo per tutti, fa pensare il meccanismo sociopsicologico che permette tutto questo (tante idiozie, ripetute all’inficito) e mi chiedo: dopo l’auto elettrica, se l’obiettivo diventasse qualche categoria sociale, o qualche etnia….in passato è già successo, anche senza i social networks, con i risultati che sappiamo.

        • Ottima e intelligente affermazione. Il campo è fertile, coltivato a dovere. Leggere questi commenti significa che la popolazione è pronta a fare il prossimo step, cavalcando l’odio. Attenti voi che non rappresentate l’ideale e fate parte dei “diversi” tra poco potrebbe accadere a voi, da un giorno all’altro, senza apparente motivo ma soprattutto con nessuno che vi difenda o lo consideri sbagliato.

      • Capro inspiratorio… ha scritto veramente così?
        Io quando girano capri e becchi preferisco non inspirare troppo.

    • Ecco, su questo suo pensiero non posso che concordare.
      Probabilmente qualcuno di questi risponderebbe che l’auto elettrica è imposta, riferendosi al ban del 2035, tutto ancora da vedere, perché in dieci anni le cose possono cambiare considerevolmente, sia sul fronte disponibilità di idrocarburi che sul fronte delle tecnologie disponibili, e quindi anche su quello normativo.
      Purtroppo però come si può facilmente constatare il clima d’odio attecchisce facilmente, in particolare sui fronti no-qualcosa, è facile muovere le masse funzionalmente ad agende che c’entrano poco o niente col movimento stesso.

    • A me le BEV non piacciono, ma non sono di certo contro, questi sono dei troll. Ovvio che vanno vendute raccontandola giusta, ci vorrebbe un Paolo in ogni concessionaria. Io ad esempio non posso mettere la wall a casa e non mi converrebbe anche come praticità

      • Carlo…la disturbo per una precisazione che le chiedo:
        la BEV non le piace “in quanto tale” (assenza cambio marce, rumori emozionanti in accelerazione…) o Non le piace solo perché Non può ricaricare a casa e cercare colonnine pubbliche è attualmente poco comodo rispetto ai distributori di carburante?
        Perché dal suo “esempio” a me vie e in mente Esopo…

      • Carlo la Wall non è un buon motivo infatti non è obbligatoria , basta un impianto a norma con una Schuko io carico cosi da quattro anni, hai un posto auto con una spina comprati una BEV, potresti rimanere favorevolmente impressionato

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