Home Bici Pinarello e Bianchi verso l’e-Giro, Colnago aspetta

Pinarello e Bianchi verso l’e-Giro, Colnago aspetta

0

Tre marchi storici della bicicletta italiana decidono di virare con decisione verso modelli a pedalata assistita. Pinarello e Bianchi puntano sul 2018 con le loro bici da corsa motorizzate green, mentre Colnago per ora si limita alle Mtb e alle turistiche. Un’epoca nuova nasce e potrebbe portare con sé addirittura un Giro d’Italia elettrico per la prossima primavera. Amanti e scettici fatevi sotto.

Il 20 novembre 2017 verrà ricordato tra gli amanti delle biciclette da corsa come il giorno in cui Pinarello entra nel mondo delle e-bike. Lo fa anche in grande stile, lanciando Nytro, una due ruote molto bella e con un motore da 400 W. Mai prima d’ora l’azienda trevigiana si era buttata nel fiorente mercato della pedalata assistita. «Le salite sono il maggiore ostacolo per molte persone, però la montagna regala i migliori panorami e scatena la passione dei ciclisti. Una bici come questa è il migliore aiuto per chi, a causa di vari problemi non potrebbe godere al massimo il ciclismo». Concetto semplice quello sottolineato da Fausto Pinarello, patron e amministratore delegato dell’azienda fondata nel 1946.

Telaio e forcella della Nytro sono fatti in carbonio T700, le geometrie sono praticamente uguali a quelle della Dogma (bici usata da Chris Froome) con il tubo diagonale di sezione maggiorata per poter accogliere il propulsore. Il motore si chiama Evation ed è prodotto dalla azienda tedesca Fazua. Ha una potenza nominale di 250 W, massima di 400W, pesa 4,7 kg (batteria compresa con tempo di ricarica di 3-4 ore) ed è in grado di assistere la pedalata al massimo livello per 1400 metri di dislivello. Con estrema facilità può essere estratto dal telaio per avere così una bici tradizionale.

Sul manubrio c’è l’unità di controllo a led: dieci indicano lo stato di carica della batteria, uno il tipo di modalità di erogazione di potenza che si regola mediante tre pulsanti. Le modalità sono breeze 125 watt, river 250 watt e rocket 400watt. Il supporto alla pedalata aumenta dal 75% del primo livello al 240% dell’ultimo. C’è un però: il motore in ogni caso raggiunti i 25 km/h di velocità stacca per rispettare l’omologazione e dunque in pianura si pedala da soli. La Nytro vien prodotta in cinque misure ed è equipaggiata con freni a disco di 160 millimetri. Pesa circa 13 chili ed ha un costo di 6.250 euro.

il blocco motore della Nytro si toglia in click

Da parte sua l’altro marchio storico della bici italiana non resta a guardare. Sono infatti due le bici a pedalata assistita nate dal matrimonio bergamasco tra Bianchi e Polini Motori. Un’unione che ha dato vita alla gamma Impulso del marchio “celeste” con e-bike dedicate agli amanti della strada. A favorire le “evasioni” urbane è il sistema elettrico Polini EP-3 ,dotato di motore nel mozzo dei pedali e alimentato con batterie integrate nel tubo obliquo del telaio. Gli accumulatori hanno una capacità di 500 Wh di energia con cinque livelli di intensità, capaci di amplificare del 30, 60, 120, 250 e 350% la potenza trasmessa dai muscoli sui pedali. “Corrente” sufficiente a pedalate fino a 200 km, se si usa il supporto più leggero.

Le e-bike sono la Impulso e-Road e Impulso e-Allroad e in comune hanno pure la posizione in sella paragonabile a quella di una normale bici da strada, merito anche del motore con ingombro laterale tra i più ridotti della categoria. La Impulso e-Road è un modello da strada con forcella in fibra di carbonio, ruote Fulcrum Racing 718 con freni a disco a circuito idraulico e cambio Shimano Ultegra RD-R8000 GS con due corone anteriori e 11 rapporti posteriori. La Impulso e-Allroad è una gravel per avventurasi anche su strade bianche, che condivide le stesse componenti ad eccezione delle ruote, le Fulcum Racing 700. Entrambe sono disponibili in 8 misure di telaio (da 47 a 63) con prezzi di 4.790 euro per la Impulso e-Road e di 4.490 euro per la Impulso e-Allroad.

l’ultima nata della famiglia e-bike presentata all’Eicma 2017

Pe rora Colnago rimane a guardare la strada delle altre due aziende storiche, proponendo una cinquina di modelli che non contemplano il manubrio ricurvo, di cui abbiamo parlato qui. Chissà che non decida però di farsi attrarre dalla sfida. Già perché Pinarello ha in serbo novità clamorose per primavera. Infatti è allo studio il Giro d’Italia per biciclette elettriche. Un’iniziativa rivolta ai cicloamatori, sulle identiche strade della corsa rosa, poche ore prima che passino i campioni.

Apri commenti

Rispondi