Peugeot e-Remote Control e l’enigma del codice item 37693

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Misteri del software: una funzionalità dell’app My Peugeot, l’e-Remote Control, non si attiva e il nostro Edoardo finisce intrappolato in una serie di rimpalli tra concessionario, assistenza e officine autorizzate. Risultato: dopo 5 mesi il problema non è ancora risolto. Inviate domande e osservazioni a info@vaielettrico.it.

Così in marzo è iniziata la mia Odissea

Mi chiamo Edoardo e vi scrivo intanto per ringraziarvi perché se non fosse stato per molti vostri articoli, all’inizio di quest’anno avrei avuto ancora timore a passare all’elettrico.

E invece a marzo 2025 mi sono deciso e ho acquistato una Peugeot e-208 usata ma con soli 35.000Km che già al primo viaggio da Ravenna (dove ho acquistato l’auto) a Venezia (dove vivo) mi ha subito incantato per la comodità di guida, la silenziosità e una serie di comandi digitali a cui non ero abituato.

Caricatore guasto nella Peugeot e-208: “Non è un caso isolato…”

Ecco, proprio il giorno seguente decido di provare la funzionalità E-Remote ossia quella che permette di verificare a distanza lo stato di carica dell’auto – molto utile per me che ho accolto la mia Peugeot con una wallbox installata proprio per lei e che voglio poter sapere fino a quanto ricaricarla per cercare di non andare oltre l’80% – ma anche di pre-riscaldare o pre-raffrescare l’auto prima di un viaggio. Non vedo l’ora: ai miei occhi questo servizio chiude il cerchio della comodità dell’elettrico che tanto bramavo.

Intrappolato nella Tana del Buonconiglio

Ma non sapevo che di lì a poco la mia felicità sarebbe scomparsa, intrappolata insieme a me in una Tana del Bianconiglio dell’assistenza clienti.

Installo l’app My Peugeot, mi registro e chiedo l’attivazione del servizio E-Remote (gratuito). Una mail mi conferma che l’ordine è andato a buon fine e che posso procedere con l’attivazione da dentro l’app. Seguo gli step ma il servizio non si attiva: “Per attivare il servizio è necessaria l’installazione del software nel veicolo.” In effetti l’app stessa mi indica quali aggiornamenti vadano fatti: quello al sistema multimediale e quello delle mappe.

peugeot e-remote control

Chiamo l’Assistenza e mi confermano che posso procedere in autonomia, usando il software per Windows della Peugeot. Installo gli aggiornamenti ma il servizio continua a non attivarsi. Siamo ad aprile.

Contatto nuovamente l’Assistenza ma dicono di non poter fare nulla per aiutarmi e di rivolgermi a un’officina Peugeot. Si entra nella Tana… e chissà quanto profonda è.

Contatto un’Officina Peugeot e mi dicono che non si occupano di questioni relative ai servizi connessi (come l’E-Remote) e che di queste faccende se ne occupa la Casa Madre.

Contatto il Concessionario di Ravenna (da cui vorrei evitare di andare, essendo molto distante da casa mia) e mi dicono, al contrario, che una qualunque Officina può supportarmi. Richiamo l’Officina ma no, sono fermi sulla loro posizione.

Contatto nuovamente l’Assistenza e dopo un po’ di insistenza decidono di provare a sentire un nuovo personaggio di questa storia: il Reparto Tecnico. Siamo a maggio.

Il Reparto Tecnico ha finalmente un responso: “Si rechi all’officina più vicina e fornisca il codice item 37693″. Alla mia richiesta su cosa sia questo codice item 37693 mi è stato risposto: “Lo comunichi alla sua Officina e loro sapranno come intervenire“.

Casa Madre, Assistenza, sette Officine e l’item 37693

Comunico questo codice a item non a una ma a sette Officine nella mia zona e nessuna ha idea di cosa sia. Ritorno all’Assistenza. Siamo a giugno.

L’Assistenza aveva già chiuso la pratica e ne apre un’altra. Spiego nuovamente la problematica e chiedo di parlare direttamente con il Reparto Tecnico: impossibile, solo l’Assistenza ha il potere di parlare con il misterioso Reparto Tecnico. Mando nuovamente tutti gli screenshot del caso, il VIN, la versione Android, la versione dell’App, il cognome di mia mamma da nubile e il nome del mio primo criceto. Dopo giorni il Reparto Tecnico mi risponde: “Si rechi all’officina più vicina e fornisca il codice item 37693“. Alla mia richiesta su cosa sia questo codice item 37693 mi è stato risposto: “Lo comunichi alla sua Officina e loro sapranno come intervenire”.

Rifaccio il giro delle sette Officine finché una ha un’illuminazione: “Forse ho capito di cosa si tratta. Mi mandi una mail a questo indirizzo e indagherò“. Mando una mail. Nessuna risposta. Sollecito. Nessuna risposta. Richiamo. Mi dicono che risponderanno alla mail. Mi rispondono alla mail chiedendomi di spiegare la problematica (ma come? non stava indagando? non era arrivata l’illuminazione?). Rispiego. Siamo a luglio.

Spendendo 200 euro, forse…

L’Officina mi chiama e mi dice che possono provare a fare un controllo, che quest’analisi ha un costo e che probabilmente servirà un pezzo, che costa non meno di 200€.

Qui in effetti sono io a illuminarmi: non avevo neanche pensato alla questione economica, trattandosi di un servizio che costa 0€, di cui non ho ancora usufruito e che non immaginavo potesse richiedere la sostituzione di un pezzo.

Contatto di nuovo l’Assistenza. Rispiego la questione. Di nuovo la stessa diagnosi: “Si rechi all’Officina più vicina…

Decido allora di fare ciò che avrei voluto evitare di più: non andare all’Officina più vicina ma dalla Concessionaria fino a Ravenna (da casa mia sono 217 Km) insieme alla mia compagna con la sua auto, lasciare l’auto e ritornare una settimana dopo (di nuovo con due auto) per riprendere la mia Peugeot.

Fanno tutti i controlli del caso, anche di questo maledetto codice item 37693, eseguono “un controllo diagnostico e telecaricamento del calcolatore BTA oltre al “riallineamento dei parametri”. Mi dicono che lato loro hanno fatto tutto e tutto sembra funzionare e che se il servizio non si attiva è per qualche problema della Casa Madre (altro personaggio misterioso e inscrutabile). Per fortuna non mi fanno pagare queste diagnosi (anche se il viaggio ha avuto un costo non indifferente tra carburante dell’altra auto, pedaggi e pranzi).

Contatto subito l’Assistenza e spiego esattamente e dettagliatamente quel che mi è stato detto. Mi rispondono con una mail automatica e ancora con quel maledetto codice item 37693. Prendo fuoco. Rispondo chiedendo di far leggere la mia email a un umano e non a un bot (non ho menzionato l’IA perché nemmeno l’IA una volta letto la mia mail mi avrebbe risposto in quel modo).

Mi chiama l’Assistenza. Mi dice che non possono fare niente e che è un problema che deve risolvere l’Officina. Terminata la chiamata mi trasformo nella Regina di Cuori e vorrei tagliare la testa a tutte le carte dell’Assistenza e a tutti i personaggi di questa storia.

La mia paura: se il problema fosse più grave?

Ora chiedo a voi di Vaiaelettrico: avete per caso una soluzione al mio problema? E poi: cosa ho sbagliato? avrei dovuto fare qualcosa di diverso per ottenere che mi venisse attivato un servizio che per fortuna non è fondamentale per usare l’auto? E non vi nascondo che ho una paura tremenda di ritrovarmi ad affrontare un problema ben più serio di questo e ritrovarmi ancora in questa profonda Tana.

Cosa bisogna fare in situazioni in cui, apparentemente, non c’è un “personaggio più potente di altri” e che sia responsabile della risoluzione del problema. Quando l’Assistenza pare avere poteri così limitati da non poter neanche contattare un’Officina (che a sua volta non ha il potere di contattare l’Assistenza) e ha la facoltà di scaricare la responsabilità su un altro personaggio considerando concluso il suo supporto, cosa può fare il Cliente? a chi può rivolgersi a quel punto?

Perché a quel punto si ha la sensazione di essere soli e impotenti. E, ripeto, oltre al rammarico di non aver ottenuto ciò che volevo e aver speso soldi inutilmente, c’è la seria paura che in futuro possa rimanere nuovamente incastrato in questa Tana di rimbalzi di responsabilità ma con un problema ben più grave.

Vi ringrazio per la vostra attenzione e mi scuso per la lunghezza della mail. Edoardo Vella

Il software è un mistero, la trasparenza è un obbligo

Risposta- Pubblichiamo lo sfogo di Edoardo confidando che la Casa Madre Peugeot si faccia carico del suo problema. Più esattamente, dovremmo dire, del problema che riguarda il proprio Servizio  Assistenza. O che dalla community dei nostri lettori venga l’idea di una soluzione.

Il software, non solo nelle auto e non solo in quelle elettriche,  nasconde misteri insondabili per la maggioranza di noi e spesso anche per gli addetti ai lavori: niente di strano che venirne a capo richieda ripetuti tentativi e tempi lunghi. Ma proprio per questo un minimo di rispetto e trasparenza nei confronti dei clienti sarebbe d’obbligo.

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Visualizza commenti (24)
  1. Anche io ho acquistato un usato aziendale da Stellantis e2008. L’App appena installata non andava. Ho fatto aggiornamento del Touch-,screen tramite Mypeugeot e installato App su altro telefono e tutto è andato a posto. Ora posso controllare la ricarica da telefonino. Suggerisco di provare su altro cellulare. Stesso problema lo ho avuto con l App Gewiss per il controllo della wallbox. Qui ho dovuto installarla su un mio vecchio cellulare. Su quelli nuovi non funziona. Spero di esserti stato utile.

  2. Daniele Sacilotto

    Le pessime app di controllo da remoto sono un problema generale di Stellantis, qualunque marchio sia. Sia con Mokka-e che con 500e stessi malfunzionamenti. La beffa è che la 500e prima dell’ultimo aggiornamento funzionava anche se percentuale batteria e kilometraggio erano sempre in ritardo. Ora non si può neanche più attivare la climatizzazione nè vedere la posizione del veicolo. Un disastro

  3. L’app my Peugeot non ha mai funzionato correttamente e sono 10 anni che la uso tra termiche ed elettriche.Alcune volte non mi va per mesi nemmeno il login…ho perso le speranze già da tempo.

  4. Paolo ghirri

    Riguardo all’ App Peugeot, com’ è che diceva quello là? Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate… Ci aveva visto lungo! Incompetenti, veramente incompetenti…

    1. Buongiorno Paolo, non lascierò mai perdere, perchè quando ho acquistato la macchina mi é stato promesso un servizio per 10 anni che non mi viene garantito, pentanto combatterò fino alla fine. Mi sono già rivolto all’associazione per i diritti dei consumatori a cui sono iscritto e andrò fino in fondo.

  5. Buongiorno Edoardo ho più o meno il tuo stesso problema i servizi e-remote non si sono mai attivati. Dopo svariate mie insistenza mi dicono di recarmi in una officina con il codice 07860205. Anche nel mio caso il codice non risulta alla concessionaria. Alla fine mi dicono che dovranno sostituire la telematic box, ma ancora sto aspettando e non so quando ne uscirò. Inoltre oltre ai servizi di monitoraggio della ricarica, l’autocharge non funziona con nessun operatore. È stato il servizio assistenza clienti di Electra a svelarmi l’arcano. La macchina non viene identificata con un codice univoco, pertanto ne’ si attivano i servizi e-remote ne’ l’autocharge. Io spero che almeno per settembre mi sostituiscono il pezzo, sperando che risolva il problema.

  6. Ho un’Opel Corsa-e usata a cui l’app non si attivava mai nonostante abbia fatto correttamente la registrazione, le guide di almeno 15 minuti, gli aggiornamenti del touchscreen ecc…
    Un giorno l’illuminazione: provo il tasto dell’assistenza stradale e non succede nulla. Provo quello rosso del SOS e nulla anche qui. Spia rossa sempre accesa.
    Dopo un paio di interventi in officina (in garanzia Spoticar) sostituito il modulo telematico e in seguito riprogrammazione software, la chiamata di assistenza funziona (ma risponde in francese perchè hanno sbagliato la codifica…) e l’app myOpel si è attivata.
    L’app fa pena e non è molto affidabile, ma meglio di niente…

  7. Sono felice possessore di e-208 dal 2021 Co più di 80.000 km alle spalle. Se la metta via, l’app non ha mai funzionato a dovere, fa cagare. Funziona solo quando gli pare a lei. C’è poco da fare. Su quello sono incompetenti a tutti i livelli. L’auto invece è un gioiellino.

  8. Le “facilities” che diventano “difficulties”. E’ il lato oscuro della tecnologia ormai imperante in tutti i settori: finche’ funziona bene, appena sorge qualche problema si cade in un buco nero da cui se ne esce per puro caso e fortuna. A questo si aggiunga l’avvento dei Bot che complica ulteriormente il tutto.

    1. Ma qual è esattamente l’utilità di questo commento per il nostro povero Edoardo (a cui va la mia solidarietà per la situazione in cui si trova).
      Perchè questi commenti da bar?

  9. Concordo con Massimo, potrebbe essere un problema legato ad un account di un precedente proprietario. Io con la Twingo ho avuto un problemino software da nuova, il navigatore aveva le mappe di default della Francia e la lingua francese. Il concessionario mi diede un indirizzo mail da contattare perché loro non potevano fare nulla. Scrissi una mail e con mia grande sorpresa mi risposero il giorno stesso di mandare alcuni dati per poter fare un controllo accurato. Feci come dissero ed il giorno dopo il navigatore si mise a funzionare regolarmente, poi mi arrivò una mail per chiedere conferma del problema risolto . Per me assistenza ineccepibile, forse non è lo stesso per stellantis

  10. Ciao Edoardo, forse dico una cosa ovvia , faccio l’esempio mio che ho già avuto due Hyundai Kona elettrica , quando compri un’auto usata il VIN e già stato usato dal vecchio proprietario x registrarsi con l’app e prima di venderla deve essere cancellata se no il nuovo proprietario non riesce a utilizzare le funzioni da remoto perché collegatate ad un altro account ( così funziona nell’app Hyundai). Prova a resettare tutto a condizioni di fabbrica sull’infotainment e a reinstallare tutto sull’auto ( con la Hyundai si fa scaricando l’ultimo software tramite PC ) , poi cancella l’applicazione sul cellulare e reinstallala e prova a rifare l’abbinamento .

  11. Alessandro D

    Tutto ciò è pura è semplice follia, quella famosa inutile “deriva” di cui accuso bonariamente tutti coloro che inneggiano “potere al software”.
    Un timer di ricarica per accendere e spegnere e la possibilità di fissare il livello massimo di carica dovrebbero essere due cose che per legge si devono poter fare, e si devono poter fare dall’interno dell’automobile senza un maledetto smartphone e una maledetta app.

    1. Ivano Skoda Octavia iV Plug-in Hybrid

      Non sono molto d’accordo, Alessandro. Senza la gestione da remoto starei guidando un’auto al 90% termica ed al 10% elettrica. Con i controlli da remoto sto guidando un’elettrica al 98% con un 2% di termico (purtroppo ce l’ho e me lo tengo: ha qualche vantaggio, usato così).
      Non ho idea di come funzionino APP ed auto diverse dalla mia ma, nonostante la mia età, giudico la gestione da remoto una comodità enorme. Ovviamente se funziona…
      Nella mia Skoda la carica è programmabile come livello e come tempi anche dall’auto, senza usare l’APP, con programmi diversi per ore e giornate, secondo le esigenze, ed indicando anche in quale fascia oraria è preferibile caricare ed a che ora l’auto deve essere pronta e carica al livello indicato. Ci pensa il software dell’auto a combinare le varie esigenze (fascia oraria preferita, tempo mancante all’ora in cui deve essere pronta l’auto, livello e potenza di carica, ecc…). Ma se nella rete elettrica c’è un leggero black-out di qualche secondo, va tutto a carte quarantotto. Con l’APP, se succede, te lo dice: carica interrotta! E puoi intervenire anche standotene comodamente a letto.
      Davvero: vuoi mettere i controlli da remoto?
      Fai partire la carica quando vuoi tu, soprattutto quando si presenta un imprevisto per cui la macchina deve essere pronta prima del programmato. Puoi cambiare il livello di carica quando vuoi e, se non hai l’auto che ha una funzione che preriscalda la batteria, puoi far interrompere la carica ad una certa percentuale, riavviandola e facendola finire pochi minuti prima di partire, in modo che quando parti la batteria sia già in temperatura. Un enorme vantaggio per i successivi consumi e, quindi, per l’autonomia (elettrica). E poi puoi avviare la pre-climatizzazione dell’abitacolo, o sbrinare i vetri se necessario, prima di partire (che non è solo comodo perché parti con l’abitacolo già alla temperatura che hai impostato, ma è altresì fondamentale per consumare enormemente di meno in viaggio, con guadagno di autonomia).
      Con una plug-in, tutto ciò avendo indispensabilmente un garage ed una presa di corrente adatta. Con una BEV, invece, non è così indispensabile, seppur auspicabile.
      E poi gli avvisi che ti arrivano via APP quando hai lasciato l’auto aperta per distrazione (alla mia età capita), potendola chiudere anche se ormai sei a Km di distanza (o aprirla se tua moglie deve prendere qualcosa in auto e tu non si lì, e poi richiuderla). O ritrovarla in un grande parcheggio grazie alla mappa, al lampeggio ed al suono del clacson. Tutto tramite APP.
      Per carità, si può vivere anche senza, ma ti ci abitui in fretta… e tornare indietro è dura. Ogni tanto, può capitare che, dopo aggiornamenti, l’APP vada in tilt per qualche ora o anche per qualche giorno: t’assicuro che è una gran rottura di scatole fare tutto solo dall’auto. Intanto devi andare all’auto, non startene in casa sul divano facendo ciò che serve fare, o standotene tranquillo in qualunque altro posto tu sia, anche in un’altra città.
      E poi tutte le informazioni su viaggi, consumi, impostazioni, prenotazioni di assistenza, stato di salute delle varie componenti dell’auto, ecc…
      O se presti l’auto controllare come viene utilizzata, venendo avvisato se destinazione e velocità non sono quelli concordati.
      Non tornerei più indietro! Certo, deve funzionare tutto…
      Nel caso del Sig. Edoardo, comunque, il problema non è il software, o l’APP, o lo smartphone. Il problema è l’incompetenza dell’assistenza e la mediocrità di una casa che non sa assistere i propri clienti. Questo deve far rispettare la legge: il diritto ad essere seguito dalla casa come un essere umano che ha pagato per un servizio, non solo per l’auto, non come una nullità. Sono scorie che le vecchie case si portano dietro da quando era tutto pistoni e gas di scarico. Di certo non puoi programmare il pieno di benzina senza essere presente. Una carica, invece, si, con tutti gli annessi e connessi. Ed allora me lo devi consentire. Per legge! (Come, per legge, dovrebbero sempre darti lo SOH della batteria).
      Ora, le nuove tecnologie impiegate per muoversi, richiedono una gestione meno rozza dell’auto. I controlli da remoto permettono di farlo. Con enormi vantaggi e comodità.
      Non è follia, è futuro… già qui, volendo…
      Buona notte!

      1. Paolo ghirri

        Tutte le belle cose scritte per Skoda, su Peugeot SCORDATELE! Sono un branco di inetti incapaci che non si spiega perché facciano questo “lavoro”!

        1. Ivano Skoda Octavia Combi iV Plug-in Hybrid

          È per questo che, se nessuno li sanziona, non cambieranno mai. La legge è lì che deve agire. Devi poter disporre di un sistema a cui rivolgerti in questi casi, che definire vergognosi e limitare la realtà. Ed il sistema, fatti i controlli, deve obbligare a risarcire, o sostituire l’auto e poi anche multare. È un comportamento inammissibile nel 2025. Non è il software che non va, sono le case che non vanno, che sono rimaste al primo 900. Pistoni e gas di scarico, appunto! Quando bastava che l’auto funzionasse. Ora è l’epoca dei servizi, non solo degli spostamenti.

        2. Ivano Skoda Octavia Combi iV Plug-in Hybrid

          Volevo precisare che non vivo in un mondo dorato, privo di problemi. Tutt’altro!
          Skoda è del gruppo VAG, che non è che sia famoso per fornire un software ineccepibile. Tutt’altro, appunto!
          Solo che, senza ipocrisie, si fanno pagare per i servizi Connect, e nemmeno poco. E problemi ce ne sono, ma almeno ti stanno ad ascoltare.
          L’unica nota stonata è che, per quattro anni, nei vari problemi avuti, ho contattato Concessionaria, Assistenza e Casa madre, che si sono attivati parlandosi e dando all’officina le necessarie istruzioni. L’anno scorso, invece, dopo aver contattato tutti come al solito (l’auto è stata in officina ben 10 gg ed hanno dovuto ricaricare tutto il software), dopo qualche giorno ho ricevuto una telefonata da un responsabile dell’assistenza che, nemmeno molto gentilmente, mi ha invitato a smetterla di scrivere a tutti (lo facevo su suggerimento dei tecnici dell’officina che non sapevano che pesci pigliare) e di rivolgermi solo all’officina. Non bene!
          D’altra parte la mia plug-in sta in mezzo al guado: non è una termica, non è unel

        3. Ivano Skoda Octavia Combi iV Plug-in Hybrid

          …non è un’elettrica. Ciò comporta che ho esigenze da elettrica ma software da termica, modificato. Tra i servizi che pago, avrei anche gli aggiornamenti OTA, ma quelli di sistema non riesco proprio a riceverli (infatti se la tengono un sacco di giorni per gli aggiornamenti di sistema necessari). Ricevo solo aggiornamenti delle mappe e modifiche del software “di contorno” (navigatore, negozio on-line, funzionalità dell’infotainment, ecc…).
          Però, per ora, sono riusciti a venire a capo di (quasi) tutti i problemi). Unico neo quella telefonata.
          Purtroppo VAG è un gruppo storico che, a fatica e con contraddizioni, sta tentando la transizione.
          Ma, se queste case storiche non si svegliano nella direzione di offrire servizi di qualità, sono destinate a sparire.

  12. Troppa tecnologia e purtroppo troppe complicazioni….
    Ma chi ha tutto questo tempo da perdere al giorno d’oggi???
    Temo che terro’ la mia semplice auto a metano fino allo sfinimento……poi si vedrà…..
    Sarà anche un caso isolato pero’ si entra in un vortice di rimpalli da far impazzire…..

    1. suggerisco di osare di più, staccherei direttamente il contatore dell’energia elettrica, troppe diavolerie elettroniche che possono far perdere tempo!

      molto meglio una candela

      1. Direi che anche per i contatori elettrici si andava meglio con quelli vecchi….meno distacchi per superamento carico massimo e meno giri per riattaccare…..
        Ora ne hanno già cambiate 2 versioni dopo quello “storico” e il tutto secondo me è servito solo a mangiare soldi e rottamare un sacco di apparecchiatura…..
        Poi ti chiedono di fare l’autolettura…cribbio dovreste vederla da remoto con tutta questa tecnologia aggiunta…..
        Molto spiritoso il commento della candela…chiaramente quando non si vuol capire…….

        1. Dipende. Io ho ancora la prima versione del contatore elettronico, funziona bene, non fa distacchi immotivati e non devo fare autolettura. Le letture le fanno da remoto senza problemi. Riguardo all’auto una del gruppo stellantis manco regalata. Dopo la uno 55 ho detto basta, vivo felicemente con Kia e Renault

        2. che strano, mai avuto un distacco che sia uno per superamento carico massimo, oltretutto c’è anche la possibilità di prelevare il 30% in più per 3 ore consecutive senza subire distacchi.

          uguale per le autoletture, mai nessun fornitore me ne ha chiesta una.

          1. Accendi ferro da stiro e lavatrice assieme e vedi se quando si accende la resistenza della lavatrice non salta il contatore.
            Se poi è estate e hai aria condizionata accesa……
            Nessuno ti chiede di farla l’autolettura, ma ti invitano a comunicare le letture…..
            Ci metti poco a superare 3/3.5 KW,basta comunque stare attenti….

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