Nuova domanda di energia: petrolio e gas non servono più

domanda di energia

Il mondo non ha più bisogno di nuovi progetti legati allo sviluppo di carbone, petrolio e gas naturale per soddisfare la nuova domanda di energia. Bastano e avanzano le rinnovabili. Uno studio cambia la narrazione di Big Oil.

I combustibili fossili hanno dato il loro contributo. Da ora in poi possono programmare la loro uscita di scena. Non c’è più bisogno di nuovi investimenti in combustibili fossili per soddisfare la domanda di energia. Per quanto sia prevista in crescita, la richiesta aggiuntiva per la decarbonizzazione e l’elettrificazione di tutte le attività, umane e produttive sarà ampiamente soddisfatta dagli investimenti nelle rinnovabili.

A dirlo non sono organismi di parte, come think tank di chiara marca ambientalista. O climatologi che hanno perso la voce, a forza di ripetere – ad ogni occasione – che le condizioni climatiche a livello globale stanno peggiorando.

Il fatto che i combustibili fossili siano a fine corsa lo sostengono un gruppo di ricercatori dell’University College di Londra e dell’Istituto Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile. I quali hanno preso in esame la domanda globale prevista per petrolio e gas, nonché la produzione di energia elettrica da carbone e gas, in una serie di scenari che limitano il riscaldamento a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.

domanda di energia

Domanda di energia e combustibili: lo studio ha preso in esame tutti gli scenari

Lo studio, ripreso dalla stampa anglosassone – dal Financial Times al Guardian – ha preso in esame tutti i possibili scenari, secondo i dati dell’ultimo rapporto di valutazione del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (IPCC). Ad avvalorare lo studio, va detto che si tratta del primo articolo sul tema sottoposto a revisione paritaria pubblicato in una rivista scientifica.

Si tratta di una ricerca quanto mai significativa. Per due motivi. Intanto perché ci dice che la produzione di combustibili fossili ha raggiunto il suo apice: da qui in avanti, l’utilizzo di petrolio, carbone e gas naturale non potrà che scendere. La domanda aggiuntiva di energia – contrariamente alla narrazione di una parte degli addetti ai lavori – potrà tranquillamente essere coperta dai nuovi impianti rinnovabili, batterie ed efficientamento delle reti.

Inoltre, soddisfa la richiesta dell’Agenzia Internazionale dell’energia, che in un recente rapporto sostiene che occorre fermare tutti i nuovi progetti di esplorazione di petrolio e gas se si vuole che il mondo raggiunga l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050 e limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi.

ban 2035

Big Oil vorrebbe convincere l’opinione pubblica che gas e petrolio servono ancora

L’obiettivo è stato fissato per la prima volta nella Cop21 di Parigi, sotto l’egida delle Nazioni Unite, e ulteriormente confermato nell’ambito del vertice sul clima Cop 28. Il testo finale chiede a tutti i paesi di fissare obiettivi di emissioni per i prossimi due anni che tengano conto dell’utilizzo di combustibili fossili, nel tentativo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali

Purtroppo, secondo gli scienziati della Nasa, le emissioni di combustibili fossili sono ancora in aumento. Nel 2023 le emissioni sono aumentate dell’1,1% rispetto al 2022. Del resto, nonostante sia sempre più evidente che i fossili debbano passare la mano, negli ultimi mesi è in corso la contro-campagna di Big Oil e delle lobby del gas che sembrano non accontentarsi più di accompagnare lo sviluppo delle rinnovabili. Ma è una battaglia sempre più di retroguardia.

Visualizza commenti (14)
  1. Nello Roscini

    In California recentemente hanno avuto 80 giorni di rinnovabili 100% su 90
    la bolletta è ancora cara a causa dei debiti legati a manutenzione e costi del gas arretrati
    speriamo di non fare una fine peggiore nei prossimi anni

  2. Il martellamento dell’opinione pubblica a favore del nucleare non conosce sosta. Ma è un fenomeno solo italiano, all’estero del nucleare non frega più niente a nessuno. Andate a vedere su Ember o l’IEA gli investimenti previsti in raffronto alle rinnovabili. Adesso ci si è messa anche Confindustria (i padroni voglio i nostri soldi). Rincuoriamoci pensando che verranno sommersi dai 2.500.000 di pannelli fotovoltaici che ogni santo giorno (compresi i sabati e le domeniche) vengono installati nel mondo.

    1. commento disinformante

      i reattori 3 e 4 della centrale Vogtl sono l’unico impianto entrato in funzione dal 1990 in america,
      è stata terminata ora solo perchè da quando è stata decisa per relizzarla ci hanno messo un’eternità,
      e non ci sono più altre centrali in progetto

      che poi ci siano centrali in costruzione “ovunque” è un’altra panzana, stano diminuendo (a parte Cina per motivi militari); ma concentriamoci su Vogtl 3 e 4:

      sono 2 modesti reattori da 1000 Mw, una pulce asfittica rispetto ai consumi energetici USA e alle installazioni di rinnovabili in corso

      è famosa come tante altre centrali per aver aumentato a dismisura i costi di realizzazione,
      sono arrivati a circa 20 dollari per kw di potenza installata (durata di esercizio prevista circa 35-40 anni, ma penso verrà abbattuta prima)

      il fotovoltaico chiavi in mano sta a 0,5 dollari a kw e ormai dura di 40 anni anche lui; anche aggiustando il conto tramite capacity factor reali (0,85 vs 0,17), rimane un abisso di costi differenti;
      stesso discorso per l’eolico, e ormai anche per gli accumuli, sempre più convenienti

      in questo caso la centrale non ha avuto accesso ad abbastanza sussidi federali USA per coprire lo sfondone, e i costi sono stati caricati sulle bollette degli abitanti (2000 dollari ad abitante), facendo infuriare la popolazione

      la Municipalità si è trovata in mezzo, e per tutelarsi ha intentato una causa legale al costruttore per i costi ingannevoli (a progetto doveva costare molto meno)

      peccato che nel frattempo Westinghouse, il costruttore, si è data alla fuga, ha dichiarato fallimento e chi si e visto si è visto

      come anche altre aziende del settore che hanno dichirato fallimento, ad es AREVA fallita per icosti del reattore finlandese; giusto EDF è stata salvata con l’ennesimo travaso di soldi statali

      ===
      questi e altri simpaticissimi dettagli sulle installazioni residue e per lo più moribonde in giro per il mondo,
      li trovate nei rapporti annuali stilati da un gruppo di scienziati e consulenti che sono il riferimento autorevole nel settore, goglando ” WNISR ”

      meglio delle fiabe bugiardissime dei gigini youtuber sponsorizzati e del codazzo di commenti anonimi da bar

  3. Daniele Sacilotto

    Bisogna fare i conti con la politica purtroppo. Basti pensare alle sparate dei vari Trump o Salvini…

  4. Io ho paura che senza l’ausilio del nucleare con la crescita della domanda sarà difficile, le sole rinnovabili non basteranno…mi piacerebbe sbagliarmi

    1. tranquillo, è una truffa martellante su youtube, ci cascano in tanti;
      mentre gli analisti seri e professionisti spiegano che il nucl. non serve, anzi sarebbe dannoso a un percorso di decarbonizzazione:

      costando una barbarità sarebbe un peso, sottrarrebbe enormi risorse economiche con cui invece puoi installare da 3 a 8 volte più energie rinnovabili e sistemi di accumulo, cosi decarbonizzi molto prima e senza indebitare lo Stato

      in Italia poi massicci sistemi di accumulo energia li abbiamo già pronti e super economici, ad acqua, come in Portogallo e Spagna, ereditati dal secolo scorso, sono i sistemi “PI” di pompaggio su bacini idroelettrici, e altri ne abbiamo in costruzione:
      https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/benevento/cronache/territorio-e-ambiente/2024/04/17/centrale-di-campolattaro-il-progetto-di-sviluppo-sostenibile-nel-dettaglio

      la Spagna ha una quota di nucl persino già costruito, ma lo sta dismettendo, decisione ratificata a fine 2023, intanto continuano a installare rinnovabili con cui soo riusciti ad avere anche un prezzo energia stracciato

      l’abbandonare del costoso peso morto nucl è stata presa anche da Austria, Germania, Belgio, e di recente anche la Svizzera.. rimane da spiegarlo al salvino tortellino pagliaccino

      1. Sono le stesse istituzioni europee che hanno messo il nucleare tra le fonti energetiche previste per la decarbonizzazione, e in Italia se ne parla da in po’, sono i nostri governanti a parlarne e si fa una gran propaganda per convincere la gente che il nucleare è sicuro…come se il problema principale fosse la sicurezza, non c’entra YouTube, è proprio per questo che non sto tranquillo

        1. YouTube è lo strumento usato per martellare, i politici sono foraggiati dai lobbisti che li finanziano.
          Mi spiegate perché pur avendo a Catania la fabbrica più grande di pannelli fotovoltaici in Europa la nostra politica sta attuando una politica per smantellarla invece di usarla come grimaldello per avere fotovoltaico a prezzi vantaggiosi?

        2. se è per questo hanno messo anche il METANO tra le fonti per il percorso per la decarbonizzaione, oltre alle centrali nuc già costruite;
          sono mediazioni politiche con le posizioni dei vari Stati

          se la Francia non otteneva la modifica della tassonomia, avrebbe continuato a pagare multe alla EU perchè non ha ancora abbastanza quote di rinnovabili

          ma poi se entri nel merito tecnico, vedi non puoi proporre qualcosa che non serve e costa minimo 3 volte le altre opzioni, proprio all’Italia che è già indebitata.. chi lo fa stai tentando una sgangerata maxi-tuffa

          per questo la campagna di disinformazione su youtube e sul web centra eccome, da un lato cercano di smussare l’opinione pubblica spedendo in campane occulte (es. Ingegneria Italia fa parte del network “arruolato”) qualche milione di euro (briciole),
          e dall’altro sfruttano l’avidità e il pelo sullo stomaco di ALCUNI (solo una parte) dei nostri politici attualmente al governo che si prestano

          === sul fatto il nuc che non serva più

          qui c’è una panoramica divulgativa sui mix energetici rinnovabili, in un webinar universitario, parte lento ma poi diventa avvincente,
          googlare:
          http://www.youtube.com/watch?v=FLEi8vylkr8

          === quante rinnovabili italiane

          in italia ad oggi ci sono già 336 GW di progetti di rinnovabili che hanno chiesto la valutazione preliminare di Terna
          https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/programmazione-territoriale-efficiente/econnextion

          145 GW di fotovoltaico
          101 GW di eolico su terra
          90 GW di eolico in mare

          i consumi di picco italiani sono circa 45 GW e durante iprossimi 25 anni di transizione energetica le stime sono un raddoppio;
          vedi che anche convertendo i capacity factor delle rinnovabili, non c’è un problema di quantità

          === sui costi esagerati

          consiglio di studiarsi questi grafici con i costi energia LCOE, cioè calcolati tutto compreso, anche eventuali sussidi statali che poi se non finiscono nelle bollette, pesano sulle tasse:

          GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2019 – LAZARD (banca di investimenti)
          https://singularityhub.com/wp-content/uploads/2020/12/our-world-in-data-price-solar-electricity-10-years.png

          GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2022 – BLOOMBERG-NEF
          https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/07/LCOEfig1-768×520-1.png.webp

          il nucl per usi civili è fuori mercato:
          > costi al kwh troppo alti per i reattor classici (16-23 centesimi a kwh) > costi altissimi per SMR, cioè di piccola taglia (23-35 cent. a kwh)

          mentre le rinnovabili e gli accumuli scendono ogni anno di costo, in Spagna, con bassi costi di burocrazia, già dal 2020 hanno chiuso contratti di fornitura da rinnovabili solare ed eolico a prezzi record di solo 1-2 centesimi a kwh

          in italia tutto costa di più, non ci arrivi a 1 centesimo, ma a 3-4 si; succederà anche da noi, solo piu lentamente
          il governo attuale ci fa perdere tempo, ha appena fatto una legge per vietare buona parte del fotovoltaico e agrivoltaico “a terra”, le installazioni più economiche e del tipo senza sussidi, il calo del prezzo energia da noi è stato rimandato di altri 2-3 anni;
          non a caso sono gli stessi gruppi politici che favoriscono il metano di ENI e blaterano di nucl, c’è odore di propaganda e corruzione

          === la “sola” degli SMR

          i mini reattor piccoli SMR poi sono peggiorativi dei reattori classici, roba da usare sulla Luna o lasciarli sui sottomarini militari, non per usi civili, oltre che costosi al kwh prodotto, hanno una produzione di scorie molto più alta dei già problematici reittor di taglia normale:
          https://www.wired.it/article/le-mini-centrali-nucleari-in-realta-saranno-super-inquinanti/

          in America già il nucl è in abbandono, e anche il progetto SMR “Nuscale” è stato cancellato per i costi risultanti del kwh (circa 3 volte il costo di produzione energia già caro che abbiamo oggi in Italia)

          ora la stessa “sola” che non sono riusciti a piazzare in america, cercano di riproporla in europa, con start-up con secondo me a “schema Ponzi” (es. Neocleo) in cui il cerino finale dei finanziamenti a perdere lo vorrebbero dare a qualche Stato (ci provano con l’italia)

          costano molte volte di più di un sistema di rinnovabili e accumuli;
          una altra valuzione molto recente sui costi, del governo australiano:
          https://www.minister.industry.gov.au/ministers/husic/media-releases/gencost-confirms-renewables-remain-cheapest-form-energy-cost-nuclear-reactors-skyrocket

          ==== tasso di crescita delle rinnovabili

          qui il tasso di crescita in Europa, molto rapido dal 2018:
          https://www.energy-charts.info/charts/renewable_share/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year

          in soli 6 anni (!), dal 2018, le rinnovabili sono arrivate al 51% del mix elettrico (media Europa allargata, senno è circa 48%);
          le quote europee di fossili sono scese da 40% al 26%
          le quote del nucl sono scese da 26% a 23%

          e l’impronta carbonica media europea sta scendendo rapidamente, ora siamo a circa 240 gr Co2eq per kwh ( è scesa del 20% rispetto all’anno precedente)

          puntare a 100% rinnovabili è più di una chiara tendenza, è un TIR lanciato in corsa

          === qui uno studio aggiornato di Terna

          dei passaggi intermedi previsti per l’italia nella sua evoluzione verso un mix 100% rinnovabile, è un PDF che si trova goglando
          “Terna – Documento di Descrizione degli Scenari 2022”

          qui invece c’è il programma di installazioni di rinnovabili che la Germania sta rispettando anno su anno:
          https://www.energy-charts.info/charts/remod_installed_power/chart.htm?l=it&c=DE

          per noi in Italia (come per Spagna e portogallo) sarà ancora più facile andare a 100% rinnovabili, abbiamo più irraggiamento solare dei paesi nordici, oltre a buone quote di idroelettrico, e gli accumuli energetici PI già pronti, e spazio in mare per l’eolico a 35 km dalle coste

    2. Eugenio Davolio

      Guarda Alessandro, anche una nazione come la Francia, che di centrali nucleari ne ha già uno sproposito, sa che il futuro sono le rinnovabili.
      Tanto che il 1⁰ luglio 2023 è entrata in vigore la legge 175-2023 che impone ai proprietari di parcheggi di oltre 500 m² di coprire entro il 2028 il 50% della superficie con pannelli fotovoltaici.
      Questo permetterà di installare una potenza di produzione di energia elettrica pari a quella di 3-4 centrali nucleari MA in soli 5 anni e a un costo di installazione e soprattutto di manutenzione e di sicurezza che è una frazione infinitesimale del costo per altrettante centrali nucleari.
      https://www.apexenergies.fr/ombriere-photovoltaique/obligation-ombriere-parking/

  5. Luk, io ho in programma di dotarmi di un impianto fotovoltaico entro l’anno. Non credo di essere l’unico, come non credo di essere l’unico ad avere una BEV e ha programmato nei prossimi anni di demolire la seconda auto termica per passare ad un’altra BEV.
    Se questo non vale solo per me allora credo proprio che la domanda di idrocarburi nei prossimi anni diminuirà e quindi che senso ha cercare nuovi giacimenti petroliferi o di metano?

  6. nel 2024 abbiamo almeno un paio di guerre rovinose attive e asimmetriche, in cui non si riesce ancora a fermare la parte che muove da aggressore; come numero di vittime quella in medio oriente è pure peggio anche se è più recente

    mi ricorda il lato tribale della nostra natura, e anche come sia difficile che gli altri, aggrediti e spettatori, si mettano daccordo su cosa fare persino in situazioni gravi

    l’europa ad esempio sarebbe una superpotenza, ma sembra rallentata dal non aver ancora modificato le sue istituzioni originarie, in cui un solo paese può imporre il veto alle decisioni di tutti, compresi paesi periferici e che abbiano virato in regimi meno democratici; potere di veto di 1 non va bene, non funzionerebbe neppure un condominio; ci sarà un lavorio che durerà anni per superare questa impostazione;

    intanto abbiamo anche gli intelligentoni che invece vorrebbero sfasciare ulteriormente quanto costruito, regredire a staterelli autarchici semifeudali, ancora meno influenti, magari mal governati e in recessione, sfasciare è più facile, è come far guerra e poi razziare sulle macerie, che erano “palazzi” costruiti con impegno in lunghi anni

    con guerre e problemi aperti nel 2024, fa storcere il naso parlare di riscaldamento globale, è più astratto, futile, in confronto; anche se, con uno sforzo di astrazione verso il futuro, il riscaldamento globale sarà causa di danni economici, e anche nuove guerre per acqua, terra abitabile, migrazioni

    però oggi energie rinnovabili può significare anche effetti più concreti, nel senso di effetti vicini a noi e visibili senza bisogno di astrazione, e questo sta aiutando, persino gli Stati Uniti, Cina, India, per queste ragioni pratiche stanno installando rinnovabili:

    >> risparmio economico, e questo argomento è meno tabù anche in tempi di crisi, anzi ci interessa a tutti; con le risorse economiche liberabili si possono fare tante azioni in un circolo economico virtuoso nel nostro Stato, e in cascata anche all’estero

    >> allo stesso tempo ci fa sganciare maggiormente dalle crisi energetiche globali dei combustibili importati dall’estero, e anche dai connessi compromessi economici/politici che impediscono di agire con più polso per risolvere o non far cominciare alcune guerre estere

    >> per l’Italia, ci aggiungo che il mediterrano, come mare basso, si sta riscaldando più velocemente di altre aree; se il riscaldamento mondiale in media al momento è circa +1,1 gradi (non facile da percepire), da noi siamo a circa +2 gradi, che già è una quantità già avvertibile anche a “a sensazione”, penso chi ha almeno 40 anni se ne è accorto rispetto alle stagioni passate

    chissa se ce la faremo come “condominio italia” a metterci daccordo per avere amministratori mediamente “seri”, che non ostacolino per miseri interessi di bottega questa direzione che porta sia sviluppo che ambiente

    =======
    qui c’è un grafico con le emissioni globali, è un grafico del 2021, ma seguendo il primo tratto della linea azzurra i valori per gli anni 2022 e 2023 sono circa corretti con quanto si è verificato

    https://images.theconversation.com/files/570512/original/file-20240121-17-l81mjy.jpeg?ixlib=rb-1.1.0&q=45&auto=format&w=1000&fit=clip

    ho letto le analisi sulle potenze aggiuntive installate di rinnovabili, in crescita rapida, per forza di cose a un certo punto (ci siamo già) dovrebbero soddisfare e superare la richiesta di ulteriore nuova energia annua, prima arrestando la crescita delle emissioni, e poi invertire l’andamento, far diminuire le emissioni; ma è una spiegazione tecnica, astratta, e gli scienziati e i dati reali pare non vanno più molto di moda nei talk show e nei nostri tg attuali italici militarizzati

    sarà più facile capire anche in modo intuitivo cosa stiamo facendo (politiche per la riduzione delle emissioni) quando la curva mostrerà l’inizio della discesa.. forse il dato del 2025 sarà più basso del 2024, che a sua volta si spera non cresca rispetto al 2023

    purtroppo ci vuole pazienza o un pzzi co diastrazione, perché gli effetti delle azioni mitigatrici si vedono come media tra più paesi ( chi ancora aumenta e chi già sta diminuendo) e soprattutto si vedono con anni di ritardo

    c’è una inerzia tra azioni e risultati,
    come per i bilanci degli Stati, gli effetti di buone o cattive politiche si vedono anni dopo, questo rende difficile mettersi daccordo, così ci sono anche politici “cicale” che sapendo di non rispondere nel futuro prossimo delle proprie azioni presenti operano male

    oppure rimanendo in ambito privato, come mettere su famiglia o prendere casa, insomma progetti a lungo termine

  7. Ce lo auguriamo tutti che ciò avvenga quanto prima però per il momento il settore oil&gas è forse quello che tira di più. Basta vederw cosa costruisce e spedisce mensilmente una storica azienda italiana: Nuovo pignone ora Baker Hughes. Basta vedere che ogni giorno nuovi giacimenti di gas vengono scoperti e avviati. Idem per il petrolio. Mah… sarà vero quello che si dice?

    1. penso bisogna fare il conto “netto” tra i nuovi giacimenti e quelli che vengono chiusi o sfruttati meno per vari motivi

      comunque per il 2023 hai ragione tu:
      i consumi di gas+petrolio+carbone sono ancora leggremente aumentati, ma sempre meno, e con una riduzione (sostituzione) delle quote del carbone

      la curva risultante delle emissioni carboniche mondiali annuali sta rallentando, il 2023 ha fatto solo+1% sul 2022; siamo vicini al “picco” delle emissioni, se va bene già nel 2024 o 2025, per poi iniziare la discesa

      il carbone è il primo che si tende ad eliminare, sostituendolo con rinnovabili e momentaneamente anche metano, per cui passato il picco dei fossili, il metano potrebbe avere qualche anno in più prima di decrescere anche lui?

      nuovi giacimenti es. per svincolarsi dalla Russia; oppure guarda in America, da qualche anno stanno sostituendo le quote di carbone con quote aggiuntive di metano, che purtroppo estraggono con il fracking, mentre le rinnovabili crescono e un certo punto sostituranno anche il metano

      ==== ho trovato qualche numero qui :
      https://www.carbonbrief.org/wind-and-solar-are-fastest-growing-electricity-sources-in-history/

      ==== ANNO 2023

      > consumi di elettricità mondiali: +600 TWh
      (aumentano sia per la crescita die consumi dei paesi emergenti, che per l’elettrificazione dei servizi che sposta i consumi dal termico all’elettrico)

      > energia da rinnovabili: +500 TWh rispetto anno precedente
      > +100 TWh sono stati forniti da maggiore uso di fonti fossili

      ==== ANNO 2024 (previsioni degli analisti Ember)

      > consumi elettricità mondiali: +970 TWh ( stima Ember)
      > energia da rinnovabili: +1300 TWh rispetto all’anno precedente

      con questi numeri il 2024 dotrebbe essere l’anno di svolta

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