La domanda di petrolio è in netta frenata a livello globale rispetto agli anni precedenti. Nel 2024 l’aumento è inferiore al milione di barili. Le ragioni sono principalmente due: la minore richiesta da parte della Cina per il rallentamento dell’economia e l’aumento delle vendite delle auto elettriche.
L’Agenzia internazionale dell’energia ha confermato le previsioni che aveva già rivisto nell’aprile scorso. Come aveva anticipato a metà dell’anno scorso, il 2024 si chiuderà con una domanda di petrolio in netto rallentamento.
E potrebbe essere ormai vicina a raggiungere il picco storico. Dopodiché, stimano gli analisti, si ridurrà via via fino a ridursi a zero.
Nel report pubblicato ieri, l’Agenzia ha segnalato come la domanda mondiale di petrolio sia destinata ad aumentare di 900.000 barili al giorno, pari allo 0,9%, nel 2024 e di 950.000 barili al giorno l’anno prossimo.
La domanda di petrolio salirà solo dello 0,9% nel 2024: pesano la Cina e la diffusione delle auto elettriche
Si tratta di un numero in netto calo rispetto alla crescita di 2,1 milioni di barili al giorno nel 2023, che in percentuale ha significato una crescita del 2,1% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Ma quali sono le ragioni del calo della domanda di petrolio? Il primo fattore è geoeconomico: la frenata dell’economia cinese “pietra angolare, fino a questo momento, della crescita della domanda globale di petrolio in questo secolo“, è scritto nel report dell’Agenzia internazionale dell’energia.
La seconda ragione del calo della domanda di petrolio è di carattere industriale e abbraccia più settori. Il primo riguarda la transizione nei trasporti: il numero crescente di nuove immatricolazioni di auto elettriche (ma anche ibride) ha fatto calare la domanda di benzina e diesel.
Anche i carburanti alternativi e l’ Alta velocità al posto dei voli aerei frenano il greggio
Come scrive l’Agenzia “le vendite di veicoli alimentati con carburanti alternativi stanno riducendo la domanda di petrolio per il trasporto su strada, mentre lo sviluppo di una vasta rete ferroviaria nazionale ad alta velocità sta limitando la crescita dei viaggi aerei interni. Anche il rallentamento degli investimenti edilizi, in un contesto di prolungata crisi del settore immobiliare, sta pesando sulla domanda”.
Conclusione? “La decelerazione della domanda globale di petrolio di quest’anno potrebbe segnare l’inizio di un periodo di crescita più lenta del consumo di petrolio, in presenza di importanti cambiamenti tecnologici, comportamentali e demografici“.
Usare il petrolio per produrre Energia Elettrica, (si fa già)
Meno inquinamento e più Rendimento.
Nessun motore termico rende più del 30% nei laboratori, e per le strade saremo al 10%, tutto il resto (90% dell’ Energia del carburante) se ne va in Calore, sotto la serra .. contribuiscono all’ Aumento della temperatura del Pianeta ?
Quell’aria tremolante che si vede sopra i cofani delle macchine in coda .. anche se si attiva lo start e stop ..
Ne consumeremo un po’ meno, durerà di più, con buona pace per quelli che vogliono tutto-tanto subito
Buongiorno Claudio,
oggi si tende a fare un passo ulteriore, cioè il petrolio non bruciarlo più neanche nelle centrali (che concordo sono più efficenti dei motori delle auto)
e le scorte tenersele per fabbricare plastiche, lubrificanti, composti chimici
a parte i paesi che stanno ancora eliminado anche il carbone, nelle centrali termiche stiamo bruciando soprattuto gas metano (esempio circa 44% del mix italiano),
e il passo successivo ancora è ridurre un po’ alla volta anche queste, grazie alla novità recente che le energie rinnovabili ora con anche integrati sistemi di accumulo costano sempre meno
Anche grazie all’auto elettrica….ma le leggete le cose che scrivete? Stiamo per entrare in una crisi peggiore di quella del 2008. L’economia mondiale é in stagnazione, fabbriche che chiudono, prezzo dell’ energia ai minimi anche grazie alle rinnovabile(questo dovevate scrivere) quindi domanda in netto calo. I numeri in percentuale delle vendite elettriche non vogliono dire assolutamente nulla di volumi chiusi piccoli.
Noi riportiamo quello che scrive l’agenzia internazionale dell’energia (IEA).
E ora che tagli la produzione l’OPEC, voglio vedere quanto potranno tagliare prima che il giochino si rompa.
Il primo giochino a rompersi sarà quello del fracking americano che ha costi di estrazione attorno ai 50 dollari al barile. L’Opec può anche permettersi di scendere sotto quella cifra: non penso che taglierà la produzione in modo significativo.
Al momento non tagliano proprio per lasciare abbassare i costi ad un livello accettabile per i tanti paesi in lieve o seria recessione… per consentire flussi costanti di greggio disponibile.. Tentare adesso di aumentare i guadagni/barile WTI sarebbe controproducente
Se fossi in loro non taglierei per tenere i prezzi sufficientemente bassi in modo da non fare accelerare l’adozione delle auto elettriche 🤔
Si…ma a livello mondiale…conta di più l’adozione massiva di F.E.R. & nucleare per le attività industriali… vista la corsa internazionale ad eolico (t.t.) e fotovoltaico…
Una acciaieria ha consumi spropositati h.24 negli altoforni… E tutte le acciaierie stanno facendo corsa per avere forni elettrici (da qui la chiusura in Italia di A.T. e la spada di Damocle su tutti gli altri insediamenti italiani -ILVA & JSW Steel etc che tutt’ ora vanno ad idrocarburi..
D’accordo, io parlavo di petrolio che è poco utilizzato per la generazione termoelettrica.
Sicuramente la depressione dell’ economia cinese influenza la domanda globale… però l’ india sta crescendo a ritmi invidiabili Senza per altro avere capacità altrettanto elevata nell’ investire in F.E.R. …e da quanto sappiamo fa affari anche con la Russia per forniture di gas e petrolio a basso costo.
Secondo me la principale causa scatenante del calo domanda idrocarburi l’ ha paradossalmente proprio avviata la Russia: con i tagli di forniture all’ Europa è stato palesemente dimostrato quanto sia fondamentale essere più autosufficienti possibile per i consumi energetici nazionali…per non trovarsi “al guinzaglio” di paesi poco affidabili..
Ora poi…chi resta indietro nella generazione di energia rinnovabile ed economica scivola rapidamente nel declino dell’e produzioni, visto il grande divario di costi.
I veicoli elettrificati sono solo la punta dell’ iceberg.. la novità avvertibile da tutti.
In realtà nel mondo sono nate nuove “produzioni” super energivore ..come le monete virtuali..o le elaborazioni di intelligenza artificiale… Due sole attività che consumano da sole come grandi nazioni.. che per funzionare però hanno scelto di non affidarsi al petrolio o gas quando è possibile scegliere altre fonti; addirittura adesso stanno pensando di affidarsi ai reattori SMR (come Oracle).
Sicuramente la curva del declino dei fossili è destinata ad accentuarsi…ci metterà qualche anno…ma si attiverà ad un punto in cui non sarà più possibile coprire i costi della filiera (e la remunerazione degli invesimtori.. piuttosto avvezzi a guadagni ..da Sheicco); sarà un momento shock per le economie globali.. perché secondo me avverrà di colpo..
Tutto sommato… per chi è abituato a usare una vettura anche più di 10/15 anni… sarà più sicuro avere un’ auto elettrica…
“In realtà nel mondo sono nate nuove “produzioni” super energivore ..come le monete virtuali..o le elaborazioni di intelligenza artificiale… ”
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Esatto.
“aumento delle vendite oltre le previsioni delle auto elettriche” ma dove?
+35% a livello globale nel 2023, +25% rispetto al 2023 solo nel primo trimestre del 2024.
Dal 2014 al 2024 la crescita ha avuto andamento esponenziale.
Fonte: Global EV Outlook 2024 – IEA
https://www.iea.org/reports/global-ev-outlook-2024
Non esistono solo Italia e Germania e a forza di ascoltare la narrazione sovranista si finisce pure per crederci…
In varie parti del mondo, dato che il rapporto è dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA, International Energy Agency).
Ad esempio:
https://www.vaielettrico.it/leuropa-rifiuta-lauto-elettrica-escludendo-il-caso-germania/
https://www.vaielettrico.it/cina-storico-sorpasso-delle-auto-elettriche/
Il venduto MONDIALE di BEV (BEV pure, SENZA le Plug-in) è pari al 36%.
Infatti sono state vendute 26,2 milioni di auto BEV su un totale di 78,32 milioni di auto di qualsiasi alimentazione. Ribadisco: BEV, senza le PHEV.
Smettiamola di pensare in termini di Italia: la direzione mondiale è chiara.
L’Africa passerà direttamente dal non avere auto (perchè poi non potevano permettersi i carburanti) ad avere elettriche (perchè potrà permettersi il fotovoltaico). In Cina, che è il primo mercato mondiale, c’è già stato il sorpasso tra BEV e termiche (sempre con le PHEV escluse!). Hanno infatti venduto 16.1 milioni di BEV pure su 30 milioni di auto complessive. Poi ci sarebbero anche ulteriori quasi 6 milioni di PHEV, volutamente le trascuro.
36%.
Sono un fenomeno passeggero, non sono mature, il bando al 2035 è follia: come si conciliano le frasi sopra con il 36% di venduto mondiale? E poi ci stupiamo se Toyota perde fatturato? Se l’automotive europeo è in crisi? Hai un terzo del mercato mondiale che NON puoi più coprire se non hai modelli elettrici vendibili, forse qualcuno ha sbagliato clamorosamente le analisi?
Ma noi chiuderemo i cancelli, faremo finta di non vedere la realtà e ci racconteremo che va tutto bene. Saremo la nuova Cuba, con un embargo genialmente autoinflitto.