Una petizione sulla piattaforma Change per promuovere la conversione elettrica del traffico di Venezia. Entro il 2028 il trasporto pubblico deve essere a emissioni zero. Questo l’obiettivo del gruppo che ha lanciato l’appello e ricevuto l’adesione di 1000 persone.
Il numero dei sottoscrittori per il momento è limitato, ma circa 300 persone alla firma hanno aggiunto anche un contributo economico, ma è il segno di una svolta culturale. Si vuole abbattere l’inquinamento. Qualcosa si sta muovendo, come abbiamo documentato (guarda) e al Salone Nautico Venezia (guarda) saranno presenti anche espositori di barche elettriche, ma serve una scossa.
A rischio anche i palazzi storici
La petizione fotografa bene il problema: “Venezia, la leggendaria città lagunare, unica al mondo, è minacciata dall’inquinamento dalle barche a motore, le cui emissioni inquinano l’aria e le scie erodono i palazzi”. Oltre il bene dei polmoni c’è da tutelare il patrimonio storico invidiato in tutto il mondo. “Il nostro obiettivo è trasformare le imbarcazioni a motore di Venezia in una moderna flotta di navi non inquinanti e a emissioni zero”.
Elettrificare i vaporetti
Venezia è attraversata da un esercito di turisti che viaggiano sui mitici vaporetti, veri macinini su acqua : “Bisogna convertire il traffico motorizzato di Venezia, in particolare il trasporto pubblico, dai motori diesel / benzina alla propulsione elettrica. Per ridurre i fumi, il rumore, le vibrazioni e le onde. In questo modo si conserva la bellezza della città”.
Tutti elettrici entro il 2028
Tutto è subito? Il traguardo è quasi decennale, appuntamento con i mezzi puliti al 2028. Si è pragmatici e realisti, in certi paesi del Nord Europa, ma le dimensioni veneziane sono molto maggiori, gli obiettivi sono fissati prima. Al 2026, per esempio, è prevista la navigazione solo elettrica nei fiordi.
I destinatari della petizione sono il sindaco Luigi Brugnaro ed il patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Alle due autorità si fa presente che la mobilità elettrica non è il futuro, ma il presente: “Come dimostrato dal successo di autobus e taxi elettrici nelle principali città del mondo, questa tecnologia esiste già; ed è anche disponibile per uso marino”. Chi è interessato può sottoscrivere la petizione al link.
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