Perché solo 3 kW di potenza nelle nostre case?

Perché solo 3 kW di potenza nella corrente elettrica delle case italiane? È un handicap per chi deve ricaricare l’automobile, fa notare Matteo. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

punto interrogativoAll’estero hanno disponibilità ben maggiori, perché solo 3 kW qui in Italia?

Ciao, qualche giorno fa su Reddit mi sono imbattuto in questo post . Ed ho scoperto che in diversi paesi esteri (nord Europa ed USA soprattutto) le case hanno disponibilità energetiche molto superiori alle nostre (es. 48kW). Credo che questo cambi molto le prospettive in ottica di ricarica casalinga ed abbia anche aiutato la diffusione degli EV in quei paesi. Sapete i motivi storici del perchè in Italia sono “standard” i 3 kW? Grazie”. Matteo Rosina

Oggi è possibile aumentare pagando 25 euro/anno per ogni kW

Risposta. Nelle case italiane storicamente o consumi sono stati sempre piuttosto contenuti, limitati alla luce e ai pochi elettrodomestici. Non paragonabili a Paesi, come gli Stati Uniti, per esempio, in cui il consumo per la sola aria condizionata è da sempre smodato. Nella maggior parte delle nostre abitazioni, dunque, persiste la potenza massima di 3 kW, anche se i consumi stanno aumentando e sono in tanti a correre ai ripari.
Sul sito ufficiale, l’Autorità pubblica Arera spiega che “i clienti domestici possono selezionare un valore di potenza impegnata più adatto alle proprie esigenze, … con passaggi di 0,5 kW per le fasce più popolate dell’utenza domestica. Il cliente può quindi scegliere: da 0,5 kW fino a 6 kW di potenza impegnata a ‘scatti’ di 0,5 (0,5 – 1 – 1,5 – 2 – 2,5 – 3 – 3,5 – … – 6 kW) e a scatti di 1 kW da 6 a 10 kW (7 – 8 –9 – 10 kW).  Ogni kW di potenza impegnata pesa in bolletta per circa 25 euro/anno (IVA inclusa)“.
– Da IPlanet 600 punti di ricarica entro fine anno: guarda la VIDEO-INTERVISTA Massimiliano Montana Lampo

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  1. Ho letto con interesse l’articolo e qualche commento. Ho casa in Italia, ma vivo in Svizzera (no, non è tutto meglio) e quello che riguarda la corrente in casa è un altro mondo.
    Non comprendo chi difende il sistema italiano perché c’è giusto UNA cosa che n. O soldi. e esce: più soldi, pagati da tanti, per pochi. Ora, com’è possibile che io in CH posso far andare contemporaneamente forno, fon, lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, TV, PC, tutte le luci che voglio, e se si è in 5 in famiglia, lo possono fare tutti? Non dimentichiamo l’acqua calda, piano induzione NON limitato (altro che quelli limitati in Italia)
    Certo, fine mese paghi (ma lo fai anche in IT, eccome)
    Arrivi a picchi di 12kW senza problemi. Che ci facciamo con contratti da 6kw? Che mi verrebbe a costare un occhio? E mi salterebbe comunque se per caso faccio una doccia, la moglie cucina perché arrivano ospiti quindi fornelli a tutto gas (elettrico, perché induzione), la figlia usa il fon ecc ecc
    L’unica cosa che posso far valere è che la rete elettrica italiana non è adeguata. O soldi. Perché non può essere certo un fatto di tecnologia…..

  2. Per esperienza diretta:
    In Regno Unito è comune avere 100A monofase, anche se un tecnico mi ha detto che le case vecchie hanno spesso solo 60A.
    In Svezia è comune avere 20A trifase, perché il piano a induzione (molto diffuso qui) è trifase.
    In Italia molti impianti sono a 20A monofase, quindi anche volendo non si può andare tanto su col contratto, a meno di non rifare l’impianto.

    1. Massimo Macucci

      Devo fare qualche precisazione: eccetto che in UK, dove e` molto raro incontrare impianti trifase in ambito residenziale, nella maggior parte d’Europa gli impianti residenziali sono trifase (in Germania anche piccoli appartamenti di solito hanno un impianto trifase). Il fatto che in UK gli impianti residenziali siano quasi sempre monofase impone un limite importante sulla potenza massima di ricarica per le auto, perche’ le auto elettriche vendute in Europa (a differenza di quelle vandute negli Stati Uniti) hanno un limite a 7.2 kW in monofase. I piani a induzione sono di solito previsti per alimentazione su due fasi o monofase. In caso di collegamento monofase non si potranno usare tutti i fornelli alla massima potenza. Per esempio a casa mia ho portato in cucina una linea trifase e con due fasi ho alimentato il piano a induzione, mentre la terza fase l’ho usata per il forno. In una casa al mare ho invece alimentato il piano a induzione con una linea monofase, limitando la potenza massima utilizzabile.
      A parte il caso dei condomini di vecchia data, dove le condutture sono troppo piccole, il passaggio dell’impianto da monofase a trifase non comporta enormi complicazioni. A casa mia feci tutto in un paio di giorni. A casa di mia madre sto facendo il progetto per il passaggio da 4.5 kW monofase a 15 kW trifase (per eliminare il gas): mi ci vorranno un giorno e mezzo per il progetto e un paio di giorni per la realizzazione dei quadri. In sostanza basta realizzare un montante trifase, con relativa protezione, e rifare il quadro principale con ingresso trifase e ripartendo i carichi monofase in modo equilibrato tra le tre fasi.

  3. Qualcuno lo ha accennato, ma il discorso più importante qui è che stiamo (giustamente) eliminando il gas dalle case e quell’energia da qualche altra parte deve venire, ossia dal contatore.
    L’Italia storicamente è uno dei paesi più legati al gas, che arriva in ogni paese e in ogni casa… Logico a quel punto bilanciare “depotenziando” il sistema elettrico e purtroppo ora ne paghiamo le conseguenze.
    Personalmente a casa con fornello a induzione mi capitava già di sforare se mia moglie cucinava accendendo anche il forno e magari il bollitore.. Per cui anche in previsione del condizionatore ho alzato direttamente a 6 kW pagando qualcosa in più ma pur sempre risparmiando rispetto all’avere il gas
    A chi ha paura del sovraccarico.. La soluzione saranno le tariffe dinamiche, naturale evoluzione della bioraria/trioraria che ormai non ha più senso

  4. gardonicristiano

    ma le vere domande sono, ma perchè devo pagare 70 e passa euro al kW per l’aumento di potenza? perchè devo pagare di più ogni mese per ogni kW in più? Perchè le centrali sono tutte trifasi e nelle abitazioni ancora mettono la monofase? ecco queste sono domande a cui non riesco a dare una risposta..

    1. -Perchè le centrali sono tutte trifasi e nelle abitazioni ancora mettono la monofase?-

      Questo glielo dico io: perchè sarebbe un discreto casino con notevole aggravio di costi per noi utenti finali fare gli elettrodomestici trifase (o anche le lampade trifase, insomma tutto quello che si tiene in casa)

    2. In realtà il cavo che porta la corrente al contatore è sempre trifase, per tutti. Poi se uno fa la richiesta del monofase due cavi di fase restano inutilizzati

      1. Massimo Macucci

        In realta` non e` esatto: e` solo nei condomini che arriva al quadro contatori sempre una linea trifase. Nelle abitazioni singole, nel caso di fornitura monofase arrivano al contatore solo un neutro e una delle fasi.

        1. ma anche no. sono sicurissimo di quello che scrivo, io ho una casa unifamigliare con un solo contatore monofase, la linea arriva con un palo visto che abito in campagna e questo palo è al confine della mia proprietà e serve solo il mio contatore. la linea che arriva al palo e poi scende al contatore è la classica treccia grigia a 4 fili, ovvero le tre fasi ed il neutro. perchè? ovvio, quando enel distribuzione porta l’allaccio di un contatore cosa fa? porta una linea monofase? e se il cliente decide di avere un secondo contatore per usi diversi? oppure decide di passare alla trifase? cosa fanno tirano via tutto e ripassano i cavi? non direi proprio, loro nella fornitura portano sempre un cavo trifase, se no serve resta li per eventuali usi futuri

          1. Massimo Macucci

            Il tuo e` un caso interessante, ma penso sia particolare. Non l’ho mai visto prima. Per curiosita` ho dato un’occhiata alla distribuzione elettrica qui nei dintorni: e` fatta con cavi che scorrono lungo le facciate: in corrispondenza delle utenze residenziali entrano nella parete soltanto due cavi connessi a una fase e al neutro. Le connessioni trifase le ho viste solo per casa mia (e fu realizzata nuova quando passai alla fornitura trifase) e per le utenze commerciali. Anche un mio collega, che abita in collina e che ha fatto il passaggio a una fornitura trifase recentemente, era raggiunto da una derivazione di una linea aerea e dal palo scendevano solo un neutro e una fase: E-distribuzione ha sostituito la discesa con una linea trifase. Non so se in qualche area le cose siano diverse, ma portare dappertutto connessioni trifase comporterebbe un raddoppio dei cavi delle connessioni finali, con un incremento di costo non trascurabile, a fronte di un numero atteso di conversioni trifase abbastanza limitato.

    3. ” perchè devo pagare di più ogni mese per ogni kW in più? ”
      Paghi per il diritto di prelevare quella potenza in ogni momento ed il distributore deve organizzarsi per fare sì che quella potenza sia sempre disponibile al tuo contatore.

      1. Non deve “organizzarsi”, per il distributore conta solo la media e anche il picco globale non dipende dal singolo massimo ma dal consumo reale istantaneo.
        In realtà pare che il supplemento potenza massima sia un residuo storico.

  5. franco zappa

    consiglio : da anni tutti abbiamo in casa personal computers
    che all’apparenza vanno a spirito santo ma in realta’ alcuni di essi consumano fino a 1 kw in particolare quelli dedicati ai videogiochi per non parlare del mining di criptovalute , li addirittura arriviamo a 2 o3 kw di consumi . ora per chi non ha esigenze di questo tipo di cui sopra consiglio l’utilizzo di mini pc che si accontentano anche di soli 100 watt . saluti a tutti.

    1. Se hai un PC che consuma fino a 1 KW di corrente vuol dire che hai speso parecchio già solo per comprarlo, quindi non vedo problemi qui nell’aumentare la potenza. Anche i mini pc consumano relativamente poco anche perché spesso l’alimentatore è pensato per quando va al 100% delle potenzialità, quand’è che un pc è sempre al 100%? Se ci si pensa già solo una tv consuma intorno ai 100W, alcune di più mentre altre meno.
      Inoltre, chi è che effettua mining di criptovalute ora che il rendimento è basso dato l’alto costo dell’elettricità nel nostro Paese? In altri Stati costa molto meno e infatti viene fatto principalmente lì.

    2. 👍 da anni con laptop … sui 45W .. anche se ho FV .. e non spreco corrente neppure con la BEV… Se non serve l’auto… sta a casa e vado in bici o a piedi.

    3. si giusto ricordare che scegliendo bene si può tagliare un po’ sui consumi

      per chi si diverte con le cose tecniche, ci sono dei misuratori digitali di consumi fatti a forma di presa di corrente, facili da usare

      un PC fisso fatto bene non dovrebbe consumare più di 60 watt quando non si “gioca” o non si fa “grafica”; oppure 30-40 watt i mini-pc; ci sono 15-30 watt il monitor, e altri 7-10 watt il modem (ma un poco più accendendo wi-fi)

      – frigorifero incide
      – portata della pompa di circolazione della caldaia riscaldamento a gas
      – computer
      – asciugatrice, forno, lavatrice
      – allarmi con videosorveglianza ?

      poi se entrano in campo climatizzatore e/o pompa di calore e/o ricarica BEV (che però fanno risparmiare parecchio metano e petrolio) la partita si sposta su un altro livello e conviene pressare anche gli amministratori politici per facilitare le installazioni di rinnovabili

      1. Io ho messo su un monitoraggio comodissimo utilizzando 2 shelly em . Così posso controllare la produzione dei 2 fotovoltaici, dei consumo di casa e di immissioni sul contatore. Comunque continuo a credere che chi può un fotovoltaico se lo deve mettere a casa, anche piccolo. Io oggi, pur non essendoci stato il sole a picco ,non avendo caricato l’auto ma solo lo scooter ho prodotti 31 kWh e consumati 9 kWh. E la batteria da 10,4 kWh è al 100% , fino a domani mattina posso dormire sonni tranquilli ( col contatore fermo)

      2. Il mio PC fisso monta un alimentatore da 1280 W macchina presa di occasione dove lavora mia sorella che ogni 2-3 anni loro li cambiano ; ha il mondo di periferiche, 4 tb SSD,128 GB memoria, due ventole su alimentatore , raffreddamento liquido CPU e GPU due ventole su case; un phon / stufetta io mantengo i 3 kW di contatore

  6. federicofacchinettimilano

    Ma poi non c’era la sperimentazione ARERA che permetteva l’aumento gratuito nelle ore notturne a 4,5kW, dimostrando di usarla per caricare l’auto elettrica?

    1. Ciao Federico

      infatti, chi ha posto auto con WB idonea può ancora chiedere a GSE l’elevazione a 6kW della potenza notturna e festiva, gratis…
      a me (d’inverno la uso) carica a 5.8kW e non crea il minimo problema in casa (che scaldo con 4 split PdC prevalentemente a FV di giorno) o in cucina (ricette veloci, con microonde o piano induzione entro i 3kW) mai avuto problemi, anche perché le WB autorizzate hanno la regolazione del carico.

  7. Massimo Croce

    La verità è che praticamente tutti i paesi più avanzati hanno sfruttato e sfruttano l’energia nucleare, soprattutto se non hanno giacimenti di petrolio o metano, mentre noi italiani siamo “no al nucleare”, ma poi compriamo elettricità da chi la produce col nucleare e, per di più, vicino a noi! Bell’esempio di coerenza ecologista!

    1. Il nucleare fornisce a livello globale meno del 10% della potenza, poco più della metà dell’idroelettrico. La sua quota è in calo costante da 40 anni e sarà a breve superato sia da eolico che fotovoltaico. I giacimenti di uranio poi, sono notoriamente molto diffusi e facili da sfruttare.

    2. Ti sei perso questo articolo sulla media europea dei costi di ricarica casalinghi: https://www.vaielettrico.it/costi-di-ricarica-litalia-e-la-settima-piu-cara-in-europa/
      Italia 0,31€/kWh
      Francia 0,29€/kWh.
      Dov’è tutto questo risparmio con il nucleare?

      Inoltre, il Fraunhofer Institute ha già dimostrato che il nucleare è la forma di generazione più cara che ci sia.

      Ma lei vada pure avanti ad ascoltare il politicante di turno, che non capisce un’acca di energia, ma tuona a favore del nucleare che costa poco, anzi, meno, quasi regalato addirittura.

    3. il problema delle centrali nucleari (che in Italia abbiamo stoppato.. ed è un bene, visti i costi pazzeschi che richiedono per funzionare e manutenere in sicurezza) è che non sono modulabili velocemente… e l’energia in eccesso va svenduta ..se non all’interno del paese, ai confinanti.
      La Spagna ha impiegato molto tempo a reinserire il proprio (vecchio) nucleare dopo il black-out di rete (con due problemi gravi consecutivi, che non hanno consentito il corretto bilanciamento delle fonti F.E.R.), mentre se avessero avuto centrali a gas o – molto meglio – grandi parchi BESS di accumulo (come fanno p.es. in Australia) avrebbero recuperato molto più in fretta (e loro hanno consumi elettrici elevatissimi, altro che 3 miseri kW in casa 😂)

      E poi, caro @Massimo Croce negli ultimi anni in Italia abbiamo forti discontinuità di disponibilità idriche.. i francesi han dovuto fermare le loro per lo stesso problema… Magari quelle ultima generazione sono più autonome come sistema di blocco e raffreddamento … ma se anche cominciamo Oggi a costruirle, Forse e scrivo Forse le vedranno entrare in servizio le mie nipoti… tra minimo15/20 anni….
      cosa facciamo nel frattempo Massimo ?

    4. “la verità è”
      è un espressione tipica dei troll che cercano di rinforzare la bugia che stanno per scrivere

      la correlazione statistica corretta sarebbe che nei decenni passati il nucleare è stata installato dai paesi che volevano costruire un arsenale bellico missilistico e/o di sommergibili atomici, non badando più di tanto a una serie di problemi pur di entrare nel club.. con la Cina unica superpotenza che era rimasta indietro e che ancora installa centrali, gli altri hanno già abbondanti scorte di plutonio

      una bomba al plutonio (che si estare dalle scorie dei reattori) è 10 volte più compatta delle prime che erano “solo” all’uranio, sta in missili e armamenti molto più manegevoli, sono quelle che vogliono le superpotenze o al limite gli stati con tensioni ai confini (Pakistan, India, stati arabi)

  8. Ho letto (non ricordo più dove purtroppo) che l”Italia, sin dagli albori della produzione elettrica, non ne abbia mai avuto una grossa produzione, tanto che, a iniziare dagli anni 80, abbiamo avuto necessità di importarne. Questo limite di 3 kw fu ritenuto ragionevole, in sede di regolamentazione e progettazione della rete elettrica, per evitare di innalzare troppo la domanda. Ora la rete è stata impostata così e occorrono soldi e tempo per rafforzarla.
    Direi quindi che noi non abbiamo solo 3kw perché siamo parchi nei consumi, ma piuttosto il contrario: consumiamo poco perché produciamo poco e, soprattutto, la corrente costa tanto.
    Mi sembra che di recente un nostro ministro abbia affermato che gli italiani sono un popolo virtuoso che consuma poca energia… succede quando si fa di necessità virtù.

    1. Solo un consiglio.
      Provi ad informarsi sul sito di Terna, molto più sul pezzo di qualunque ministro che non sa di cosa stia parlando.

      1. Se ha un documento ufficiale sul sito terna che spieghi la storia di questo limite, posti pure il link. Ho citato il ministro, non perché mi sono informato da lui, ma ironicamente, per evidenziare che un nostro limite l’ha fatto diventare comicamente una nostra virtù

        1. Il limite non lo ha certo imposto Terna, che tra l’altro non è nemmeno imposto, se vuole può aumentare senza problemi la sua fornitura.

          Sul sito di Terna può vedere la nostra produzione di EE divisa per sorgente ed anche gli scambi con l’estero.

    2. franco zappa

      3 kw bastano e avanzano per le normali necessita’ domestiche ! se serve , aumentare a 4.5 o piu’ e’ fattibile . quindi affermare che dobbiamo accontentarci non mi sembra reale ,nessuno si accontenta del poco , visto che e’ di questo di cui abbiamo bisogno . personalmente ho 6 kw al contatore e 6 kw di pannelli con batteria da 10 kw , auto elettriche , induzione . un impiego di illuminazione led e’ anche auspicabile per diminuire i consumi . buon proseguimento

    3. c’è di buono che quando qualcosa costa parecchio (e se ne produce poco) non viene sprecato e si cercano modi per diminuire i consumi

      così come i motori europei (di piccola cilindrata e ad alto rendimento) rispetto a quelli made in USA (grandi cilindrate multi-frazionate ma rendimenti spesso non ottimizzati), tanto il gasolio costava poco al gallone….

      molto meglio se impariamo a far solo con 3kW in casa (o poco più… )

      interessante l’intervento di @CrazySte più in basso ⬇️

    4. leggevo qui che un po’ tutte le reti elettriche sono dimensionate solo di poco sopra i consumi presenti, poi le aumentano man mano che crescono i consumi, per una questione di costo/beneficio

      https://www.ilpost.it/2025/04/29/blackout-capacita-reti-elettriche/

      detto questo, pare che la parte in alta tensione della rete italiana specie recente sia fatta qualitatitavamente bene, con pochissime perdite di energia e oramai anche pochissimi guasti, potenziabile senza problemi ( non ricordo quale amministratore dichiarava anni fa che poteva già accoglire altri 60 GW di rinnovabili), e con Terna al lavoro con nuovi cavi ammodernati di maggiore poartata e aggiunte di nuovi percorsi, spesso tratte Nord-Sud per le rinnovabili o potenziamenti verso estero, con cavidotti interrati o sottomarini in alta corrente continua ( HVDC ) ci sono le mappe e un po’ di numeri sul sito Terna

      e se ho capito pare che invece in Germania per esempio abbiano dormito sugli allori per molto tempo trascurando le infrastrutture (reti elettriche, ferrovie, ponti, etc) finché il resto dell’economia invece tirava e fatturava, ed ora debbano correre con provvedimenti in urgenza per aggiornare la loro rete anche alta tensione che invece è vetusta e a maggior ragione fatica con la loro cresciata rapida di rinnovabili ed elettrificazione dei consumi

      poi c’è la nostra rete in media tensione, non so magari avrà alti e bassi nella qualità a seconda della zona e investimenti da fare nelle zone fragili, e idem la rete in bassa tensione, con problemi alle utenze, possibile sia la parte meno aggiornata.. anche i classici black-out o sovracchirichi estivi credo riguardino guasti solo in sezioni di media o bassa tensione

  9. Danimarca: 25 ampere e box di ricarica da 11 kw, ma si possono richiedere 32 ampere per installare box ricarica da 22 kw.
    Non so quanti kw ho a disposizione in casa, non lo trovo scritto sulla bolletta.

  10. In America si consuma uno sproposito di tutto.
    Clima sempre accesi motori con cilindrate mostruose già dagli anni 60,frigoriferi enormi, consumi alimentari esagerati, consumismo all’ennesima potenza….
    Dobbiamo essere piú sostenibili…. Tutti…..

  11. Bernardo Panizzo

    Mi sembra che anche in Spagna si parte da 5 kW come potenza base.

    Credo che la rete elettrica Italia stia diventando sempre più obsoleta , credo dovuto ai pochi investimenti che vengono fatti

    https://www.startmag.it/energia/rete-distribuzione-elettrica-studio-teha-enel/

    Così non si possono allacciare nuovi grandi impianti FV ed eolici che produrrebbero energia a costi bassi, ma che andrebbero a fare concorrenza alle centrali termiche

    Io sono passato a 6 kW per caricare la BEV, pagando ovviamente

    Io con il FV ho anche problemi di Domenica in Estate con il Sole dove la tensione di rete arriva a 250V e l’inverter si spegne, così mi tocca accendere i clima o caricare la BEV anche se non serve giusto per cercare di tenere la tensione bassa, poco ci manca che mi tocca accendere una stufa elettrica da mettere nel portico in piena Estate, mentre durante la settimana e orario ufficio la tensione in Inverno nuvoloso cade anche fino a 205V, quando ci sono le industrie attive c’è poca corrente.

    Così che vanno le cose qui, bisogna arrangiarsi e tenere sempre il portafoglio alla mano.

    1. Le conviene chiedere la verifica della tensione, è un calvario ma sono obbligati per legge a erogare una fornitura corretta 230V +/- 10%
      Da quel che racconta è il classico caso di cavi sottodimensionati per le potenze richieste/immesse
      E gli scioperi nazionali dei tecnici di e-distribuzione non aiutano

      1. Bernardo Panizzo

        Già fatto , mi hanno messo per una settimana il registratore, per la tensione bassa niente da fare perché dicono che nei momenti picco per meno del 5% del tempo possono scendere anche a -15% quindi a 196V peccato che la wallbox vada in errore per tensione bassa e si spegna e così la tensione torna a salire oltre i 230-10%=207V e per loro va bene così, questo avviene anche di notte e così la mattina l’auto non è carica.
        Per la soglia massima 230+10% = 253V, peccato che per legge l’inverter deve staccare proprio a 253V e così la soglia non si supera mai se non per qualche secondo, peccato che loro fanno la media di 10 minuti e il superamento di qualche secondo non si vede.

        Però ad un certo punto qualche settimana dopo una squadra di tecnici sono arrivati a sorpresa e anche se non erano obbligati a fare nulla, li ho fatto vedere con i loro tester cosa succedeva e si son conviti facendolo risultare come guasto che in effetti a mio modo di vedere lo era in via bonaria e senza oneri mi hanno cambiato cavo che va dall’abitazione al quadro elettrico del quartiere con uno di sezione più grossa.
        Ma niente da fare il problema anche se attenuato si presta comunque, il problema è tutta la solo rete sotto l’ultima la cabina BT
        Cavo abitazione apposto già sostituito con cavo di sezione abbondante

        Ma io dico possibile che in ARERA non ci sia gente studiata che non gli venga in mente che se l’inverter stacca a 253V è impossibile far salire la tensione oltre la soglia dei 253V? Così avvio che la rete risulti sempre apposto

        1. Le conviene aprire conciliazione con Arera. Sul portale di ARERA trova le info per farlo.
          Vedrà che il distributore si muoverà per risolvere il problema.
          Ci vuole tempo, io ho impiegato quasi 2 anni ma hanno sostituito i cavi obsoleti e sottodimensionati.
          Da quel momento non ho avuto più problemi.

          1. Bernardo Panizzo

            Il cavo dal quadro della lottizzazione all’abitazione l’hanno già cambiato, quindi il problema sta più a monte , almeno dal trasformatore BT, per loro sarebbe un lavoro notevole cambiare quel cavo, forse dovrebbero anche far e uno scavi sulla strada, bisognerebbe che sentissi altri della zona se hanno lo stesso problema per dare più forza ad un eventuale iniziativa. E’ che ci dovrei perdere del tempo, ed il mio lavoro non me lo consente, ci penserò.
            Per adesso il problema della tensione alta si presenta solo nei weekend primaverili prima che la gente accenda i climatizzatori, ma di anno in anno, man mano che installano nuovi FV residenziali nella zona il problema peggiora.
            Sarebbe bello che questi trasformatori BT avessero più uscite secondarie a tensioni che si commutano automaticamente con commutatori statici e senza interrompere l’alimentazione al variare del carico.

        2. Ci sono passato anch’io, prima settimana di registrazione nel 2024 solo 1% fuori norma, dopo 6 mesi fatta di nuovo pratica di verifica tensione e registrazione con spreco enorme di energia e attrezzato di misuratori shelly ho ottenuto il 20% delle misurazioni fuori norma e riconoscimento di tensione anomala, da gennaio sto ancora aspettando che facciano i lavori. La norma prevede risoluzione entro 50gg lavorativi, ma la penale per loro è talmente ridicola (al massimo 105€ se la risoluzione avvviene oltre i 150gg lavorativi, praticamente 9 mesi) che non c’è modo di ottenere nulla.

    2. @Bernardo Panizzo

      Chiedi al supporto del tuo inverter, o alla Ditta che te lo ha installato, se è possibile metterlo in “modalità inseguimento” della tensione massima limite ammessa dal regolamento CEI 0-21 (253 V, media mobile su 10 minuti).

      In quel modo, l’inverter non staccherà mai, anche se non potrai massimizzare lo scambio nei momenti di picco: meglio minimizzare i consumi della casa, lasciando sempre l’inverter in funzione, anche se a costo di limitare la produzione dei pannelli PV.

  12. Perché siamo la repubblica delle banane… chi ci governa non sa neanche la differenza tra potenza ed energia e quindi per loro è ok così

    Gli elettori medi non ne parliamo, stanno ancora tutti pensando alla caldaia a gas installata da ammiocuggino ed ecco che il resto del mondo va avanti e noi restiamo con 3 kW di contratto base, paghiamo una fortuna al kwh e se accendiamo il phon mentre facciamo il pollo al forno salta tutto… No comment

  13. Forse viziati dai vari incentivi farà strano al vostro lettore di dover pagare per avere maggior potenza al contatore.
    Già in questi primi giorni estivi si contano i primi blackout per i condizionatori.

  14. Ordunque, vorrei chiarire un paio di cose
    VIVO IN AMERICA ED HO 24KW DI LIMITE

    ma il Limite in USA e` basato sulla metro quadratura della Casa.
    Ad esempio, casa nostra misura 1450 piedi quadrati (135metri Quadri)

    Ed ho un un quadro Generale con Protezione Termica da 200Ampere che a 110Volt nominali si traduce a 24KW, se avessi superato i 1500 piedi Quadrati, passavano ai 250Ampere e quindi 30KW circa.

    Ma va tenuto presente questo:
    Innanzi tutto in molte parti d’America, non ci sono i Metanodotti, ed infatti anche casa mia non ha GAS
    Le case Americane son costruire in Legno non trattato, questo significa che il Climatizzatore deve esser lasciato sempre acceso, anche mentre sei in vacanza, o la Casa ti marcisce, letteralmente!

    Il Climatizzatore da solo, quando in operazione puo` arrivare ad assorbire fino a 10KW, ma il Climatizzatore ha un circuito separato a 220Volt, e quindi assorbe meno Ampere.

    Quindi effettivamente, anche senil Climatizzatore e` a piena potenza a 10KW, me ne restano 19 da usare.

    Inizia a considerare che L’asciugatrice, che qui in America sono a ciclo Aperto e buttano fuori l’Aria calda da un tubo di scarico, usa fino a 5KW di suo, e sottolineo che la mia asciugatrice e` una di quelle HE (High Efficiency), ma malgrado l’Elevata efficienza, fra Climatizzatore ed Asiugatrice, ti rimangono 14KW.

    Come detto prima, non avendo Gas, il Climatizzatore lavora sia per Rinfrescare ed anche Scaldare la Casa, ma anche i Fornelli sono Elettrici, e quelli si mangiano altri 2,5KW.

    Non a caso, le case di nuova costruzione hanno il requisito di avere un circuito aggiuntivo a 220Volt per mettere una presa di ricarica in Garage da 10KW per le Auto Elettriche.

    A quel punto, andrebbe strettina anche a me la cosa.

    Pero` ritengo che, il Gioco si dovrebbe fare su questo anche in Italia:
    OBBLIGARE LE NUOVE COSTRUZIONI AD AVERE UN CIRCUITO SEPARATO che si addizioni ai 3KW canonici.

    Quindi avere 3KW per la casa e 10KW per l’Auto…
    Si la cosa ha una risonanza di ridicolo:
    10KW all’Auto e 3KW alla casa, ma con i problemi energetici dell’Italia, e` difficile da farsi e petrere 10KW di Pannelli Solari per ogni Posto Auto e` improponibile… Alla meglio si potrebbe giocare sui generatori Eolici, ma ultimamente brontolano anche contro quelli
    A BUON RENDERE

    1. Lei è totalemtne incolpevole, ovviamente, ma mi viene da piangere.

      Io (che mi occupo di immobili) sono qui a diventare scemo con le riqualificazioni energetiche e tutto il repertorio che conoscete (e soprattutto quello che NON conoscete) e lì le asciugatrici viaggiano a 5 kw, l’aria condizionata in perpetuo altrimenti la casa marcisce, il piano a induzione fotonica e ancora cosa non sappiamo.
      Posso rattristarmi parecchio?

      1. Ma no, suvvia.
        Io gioisco di quanto siamo noi avanti.
        E poi ci chiamano Repubblica delle banane? 🍌

      2. E si, tutto vero considera che fare una casa mattoni/malta o cemento armato negli usa devi essere stra ricco altrimenti è tutto panforte prefabbricato oppure roulotte/moduli abitativi. Quali finestre doppi o tripli vetri, tutto provvisorio tanto oggi sei in una cittadina , domani a 5000km di distanza perché hai cambiato lavoro e quindi non ha senso creare abitazioni come in Italia che possono durare qualche centinaio di anni ma questo è un modo di vita retaggio del periodo colonialistico. Oggi però puoi anche comprarti un ex silos missilistico della guerra fredda e trasformatelo in un mega Villone bunker utile per ogni evenienza.

      3. Se vuoi ti rattristisco di piu` Alessandro…

        La mia bolletta si aggira sui $90~130 al Mese a seconda della stagione.

        Va comunque tenuto presente che gli impianti Elettrici sono al piu` rudimentali a farci i complimenti.

        Un amico Elettricista Italiano che e` stato qui a trovarmi, ha detto che impianti fatti cosi` alla “svaccona” si vedono solitamente in Africa.

        Sta di fatto che Vivo qui da 20 anni, e non mi e` mai saltata la luce… E devo dire e` una gran bella comodita`.

        Ma da Tecnico quale sono, mi fa venire il male a vedere quanta Energia sprechiamo qua.

        Se facessero le case il Legno Trattato, non marcirebbe, ma il legno trattato costa piu` del doppio di quello non, ed il CartonGesso che ci mettono sopra, fa un alone di 1 metro se ci starnutisci troppo vicino.

        Alla fine, anche negli Appartamenti e Villette a Schiera come quella dove abitavo una volta, nel Contratto ti scrivono che devi tenere SEMPRE la Temperatura di casa fra 65 e 75 Gradi Farenheit.

        In pratica devi tenere sempre la Casa fra 18 e 23 Gradi, o possono espropriartela perche` fai marcire le mura comuni al vicino.

        Ecco… Fa te

        1. Si si, ho presente la situazione da “terzo mondo coi soldi”, sempre detto che gli americani che vivono in quel tipo di case vivono in “baracche di lusso”.
          Sono scelte.
          E sicuramente non sarà il mio commento a fargli cambiare la testa.
          Dico solo che è un peccato, perchè anche restando “sull’economico” (ma facendo lavorare la testolina) esistono moduli e “situazioni” prefabbricate che hanno una loro dignitosissima resa anche da un punto di vista energetico.
          E sono assolutamente “guardabili” anche da un punto di vista estetico.
          Vabbè, che dire?
          Così è.

        2. Massimo Macucci

          Il livello degli impianti elettrici USA non e` cosi` basso, almeno fino al quadro di distribuzione, che e` realizzato con componenti molto diversi da quelli europei, ma comunque altrettanto validi. Ancora non sono comuni protezioni differenziali a livello di quadro, ma solo, in genere, sulle prese dei bagni o di altri locali a rischio. Questo e` peraltro comprensibile perche’ hanno un sistema TN invece che TT, per cui la protezione dai contatti indiretti e` gia` implementata dai magnetotermici. Quello che invece trovo sempre incomprensibile e` l’uso dei cavi a conduttore singolo o, anche se stranded, di classe 2, mentre da noi a partire dalla fine degli anni 60 si usano solo conduttori flessibili classe 5. Ho sempre trovato i cavi rigidi estremamente scomodi e poco affidabili (anche in UK e in parte in Germania li usano ancora, non so proprio perche’). Anche prese e interruttori negli Stati Uniti sono abbastanza vecchio stile, con spesso la necessita` di fare l’occhiello al filo…
          Riguardo agli elettrodomestici attualmente negli Stati Uniti sono disponibili anche asciugatrici a pompa di calore, nonostante nei negozi siano ancora predominanti quelle vecchio stile (che rappresentano un grave rischio di incendio, se non viene tenuto pulito dal “lint” il tubo di scarico) e si trovano anche piani di cottura a induzione, al posto di quelli tradizionali a resistenze. Purtroppo, specialmente in alcune zone, permangono ancora le cucine a gas, nonostante l’EPA abbia pubblicato uno studio dal quale risulta che le cucine a gas portano a una significativa riduzione della qualita` dell’aria in casa.
          Quello che mi spaventa sempre negli Stati Uniti sono gli impianti a metano, che sono spesso primordiali e pericolosissimi, con bruciatori a vista e scambiatori fiamma-aria, che se si forano possono rilasciare ossido di carbonio nell’ambiente. In California hanno giustamente reso molto difficile costruire case nuove con allaccio del gas. Lo stesso dovremmo fare anche in Italia, perche’, nonostante norme di sicurezza piu` severe, frequentemente avvengono delle esplosioni.

    2. Fare un parallelo Italia – USA sui consumi energetici la vedo dura,
      Casa no gas, PdC, induzione, VMC, carico 2 EV, contatore monofase da 6kW.
      10 kW per il condizionatore, ad occhio direi che sono machine vecchie on-off, non inverter.
      Stessa cosa l’asciugatrice, 5kW non sono esagerati, sono di più.
      Forse dovrebbero cominciare a costruire meglio in USA, un po’ di coibentazione mei muri aiuterebbe.

      1. Prova a caricare un pick up con batteria da 200 a cui serve una colonnina domestica da 20 kw con i tuoi 6 poi mi sai dire metre per raffrescamento e riscaldamento solitamente non si usano splitter ma gruppo centralizzato con condutture c’ha vanno in tutte le stanze contemporaneamente quindi ha bisogno di molta più potenza dato che scaldo o raffreschi tutto sempre , da noi spegni uno o due splitter dove non servono e li accendi quando sei nella stanza come co i radiatori ma negli usa si tende a fare on off di tutta la casa.

        1. In Italia mezzi del genere ( batterie da 200kWh ) non ne abbiamo, ci sarà un motivo, eppure ci spostiamo lo stesso.
          Almeno, io mi sposto lo stesso, 30/35000km all’anno li faccio con una EV e con l’altra piccola siamo a 2000pkm/anno.

          Forse dovrebbero cominciare a cambiare mentalità, basta aumentare il costo dell’energia e si sta più attenti a non sprecare inutilmente.

        2. Massimo Macucci

          Va detto che negli Stati Uniti a casa la maggior parte dei veicoli non si puo` caricare a piu` di 11.5 kW, perche’ questo e` il limite del caricatore monofase presente a bordo. Solo pochi veicoli possono utilizzare una ricarica da 80 A, arrivando a poco piu` di 19 kW.
          Comunque in Europa se si usa un caricatore trifase si puo` arrivare,
          per i pochi veicoli che lo consentono, a 22 kW (anch’io ho una wallbox da 22 kW), mentre praticamente tutti i venduti in Europa consentono una carica trifase a 11 kW e una carica monofase fino a 7.2 kW.

    3. Massimo Macucci

      Vorrei peraltro precisare che anche in Italia si possono richiedere senza problemi potenze maggiori, almeno finche’ la rete di distribuzione le puo’ supportare (e se gli incrementi avverrano gradualmente credo che la rete si evolvera’ di pari passo). Fino a 6 kW la fornitura e’ monofase, anche se in teoria si potrebbe arrivare a 10 kW, ma di solito non viene concesso per evitare eccessivi sbilanciamenti. Al di sopra basya chiedere un allaccio trifase. A casa ho una fornitura trifase da 15 kW ottenuta senza alcun problema quasi vent’anni fa. Questa estate penso di eliminare il metano anche a casa di mia madre e ho gia’ sentito il fornitore di energia: per il.passaggio da 4.5 kW monofase a 15 kW trifase basta fare la richiesta e in circa 15 giorni completano il nuovo allaccio. Quindi non mi sembra troppo complicato. La taglia standard di 3 kW e’ il risultato in parte di una sorta di tradizione e del fatto che un tempo i costi erano significativamente piu’ bassi. Attualmente per 15 kW pago poco di piu’ di 50 Euro a bimestre di quota energia.

      1. Carlo della schiava

        Il problema sono anche gli impianti. Tantissimi, forse la maggior parte, sono dimensionati per una potenza di 3kW. Puoi aumentare la potenza della fornitura, ma poi ti scattano gli interruttori in casa.
        Devi quindi aggiungere i costi per la modifica dell’impianto

  15. come spesso accade si parla ma non si hanno tutte le informazioni giuste,e non dico che le mie lo siano, ma ci provo. Intanto fino a sei mesi fa sono sempre andato avanti con i canonici 3 kW ( che poi sono 3,3 in realtà per almeno 180 minuti ). Ho una twingo elettrica ed uno scooter elettrico che carico sempre a casa, lavastoviglie, lavatrice, condizionatori, forno ecc. Piano cottura e caldaia a metano. Mai saltata la corrente , basta organizzarsi ( come bisogna fare con una bev).
    Aumentare a tutti indistintamente la potenza da 3 a 6 kW vorrebbe dire sottoporre l’intera rete ad uno stress in quanto gli impianti non sono stati pensati per un carico del genere. Poi per i discorso di pagare di più c’è una questione puramente tecnica, la potenza dissipata sulla linea dipende dalla resistenza dei conduttori per il quadrato della corrente assorbita per il cosfi. Si capisce bene che aumentare l’assorbimento comporta una maggiore perdita per effetto Joule, ma noi paghiamo solo quello che passa dopo il contatore mentre quello che si perde prima è a carico del distributore. Non è che voglio difendere i venditori di energia ma ci sono motivi tecnici dietro a tutto, infatti già per ovviare in parte parecchi anni fa la tensione trifase è stata elevata da 380 V a 400V e di conseguenza la 220 è diventata 230. Sicuramente modernizzando gli impianti si arriverà ad avere una situazione migliore come hanno i francesi, loro però sono decenni che hanno deciso di avere tutto elettrico in casa perchè hanno le centrali nucleari. In francia il contatore ha potenze minimo di 24 kW trifase ed hanno anche una seconda uscita che si attiva di notte per alimentare il boiler elettrico ( di solito molto capiente e con alimentazione trifase)

    1. Noi paghiamo le perdite di rete in bolletta che sono il 10% del consumo (se hai consumato 300kwh ne paghi 330) i 3,3kw di potenza sono senza limite. I 180minuti sono quando superi la soglia ma fino a 4kw (quindi da 3,3 a 4kwp puoi prelevare per massimo 180minuti continuativi) . Se superi anche quell’assorbimento allora salta il contatore.

  16. Semplice. Perché l’italiano medio ha paura delle novità, è abitudinario e pensa ancora “ma cosa vuoi che consumi di corrente”, pensando ancora di stare negli anni ’70.
    Peccato che da allora gli elettrodomestici in casa sono aumentati/cambiati (es: dal forno a gas al forno elettrico) e le necessità sono cambiate.
    Vorrei anche vedere come sono stati fatti gli impianti elettrici a partire dagli anni ’80. Scommetterei che tutte le sezioni dei fili, specialmente il montante, sono tali da forse nemmeno supportare i 6 kW.
    Poi immagino che i gestori marcino sopra queste paure, così da trovare una scusa per mungere il cliente quando vuole alzare la potenza a disposizione del contatore.
    Figuriamoci poi di parlare di trifase … sarà una bestemmia e il classico elettricista ti dirà “ma che ci devi fare? hai un capannone con macchinari?”.
    Poi esci fuori dall’Italia e vedi che in Svizzera e Germania (e molto probabilmente in Francia) è pressoché normale avere il trifase in casa.
    Mentalità antica, mentalità arretrata, lassismo. Questo è quanto.

    1. Mario Bonati

      >> Semplice. Perché l’italiano medio ha paura delle novità, è abitudinario e pensa ancora “ma cosa vuoi che consumi di corrente”, pensando ancora di stare negli anni ’70.

      Oppure perché gli bastano per la vita che fanno.
      L’ultima volta che mi è saltato il contatore perché avevo troppi elettrodomestici energivori che stavano andando contemporaneamente, è stato almeno 10 anni fa. Quindi, nel mio caso, se anche avessi avuto più di 3 kW, negli ultimi 10 anni avrei pagato per niente la potenza in più.

  17. Domanda da ignorante: ma se l’auto elettrica la si ricarica con una presa “shucko” durante la notte (o in un qualsiasi altro momento della giornata senza “avere fretta”) , non bastano i 3Kw?

    1. Dipende. Non devi avere acceso nient’altro di energivoro.
      Io, dopo aver fatto verificare l’impianto ad un professionista, carico di notte a 3Kw con la schuko.
      Carico una Tesla model 3 RWD a 12Ah dalle 18.30 alle 8.00 del mattino seguente e si carica del 58%. Per i pochi km che faccio basta e avanza.
      Ecco devi ricordarti che hai l’auto sotto carica se accendi forno, phon, friggitrice ad aria, lavatrice ecc…

      1. 12Ah con la Shucko ci stanno giusti giusti, secondo me sei proprio al limite e con l’andare del tempo, caricando per così tante ore rischi un giorno di trovare la shuko a muro bruciacchiata.
        Consiglio spassionato: meglio mettere una presa industriale 220v a muro e usare un’adattare per la shuko o meglio ancora mettere anche la presa industriale al carichino.

    2. Non dovresti. Le shucko non sono pensate per usare 16 kW continuativi per 16h filate, sempre che la sezione dei cavi elettrici che raggiunge quella presa sia sufficiente…

      1. @Mau in 17h la batteria da 40kW di una Nissan Leaf si carica completamente, usando una potenza ridotta a 2.3kW. Una schuko è più che sufficiente per quel periodo di tempo, sarebbe sotto il limite dei 3.7kW. Ammesso che i cavi siano della sezione corretta (almeno 2.5mm², meglio 4mm²).

      2. Io sarò un caso particolare, fino a sei mesi fa ho caricato per 4 anni l’auto a casa usando il carichino con la shuco e non ho mai avuto problemi, contatore da 3 kW. Si carica nel momento in cui non c’è lavatrice o forno o lavastoviglie accesa. Se c’è l’auto in carica si può usare lo stesso il microonde 10 minuti o il phon, non succede nulla. Anche perché l’auto la mettevo sempre a 2 kW. Adesso ho il contatore da 6 kW in quanto mi hanno aumentato la potenza dopo l’allaccio del fotovoltaico e quindi carico a 3 kW, sempre con carichino e sempre con shuco, unica differenza è che lo faccio quando voglio senza problemi : possibilmente di giorno quando c’è il sole ( pausa pranzo o fine settimana) così invece di immettere in rete col ritiro dedicato ad un prezzo ridicolo ,regalando di fatto l’energia a quelli che poi la rivendono alle colonnine a 90 cent a kWh mi carico la macchina io, gratis

    3. Bastano, e bastano anche con una wallbox tarata per ricaricare l’auto a 3 kW come massimo. E’ chiaro però che durante la ricarica dell’auto non è possibile utilizzare altra energia per le utenze domestiche.

    4. Per chi fa meno di 15000 km l’anno bastano eccome, io per 3 anni e passa ho sempre usato la schuko. Ricaricavo 3 volte ogni 2 settimane, sempre di notte. A volte qualcuno si scordava che c’era la lavatrice e accendeva il forno o la lavastoviglie, e tac che saltava. Con l’auto no n avevo problemi perché la ricarica partiva alle 22 e consumava circa 2 kW e noi non facciamo lavatrici o lavastoviglie a quell’ora. Poi ho approfittato del bonus wallbox, sono passato a 6 kW e non il contatore salta più. Ricarico una volta a settimana sempre di notte, la wallbox ha il bilanciamento del carico così se una volta dovrò ricaricare di giorno non rischierò “salti”. Ma i 3 kW con la schuko bastano, se non fai troppi km

  18. Confermo. In UK il limite fisico e’ dato da un fusibile da 100A. L’impianto domestico quindi puo’ assorbire fino a 23kW, senza nessuna diversificazione nel contratto. Ecco che la presa di ricarica auto installata e’ sempre da 7,3 kW

  19. La persona che si è fatta questa domanda ha proprio ragione.

    Io sono abbastanza anziano da ricordare che molti anni fa la potenza offerta alle utenze domestiche era addirittura di 1,5 kW. Poi qualche Governo più valido di quelli che abbiamo ora si rese conto che sarebbe stato utilile a tutti passare a 3 kW.

    Da allora, ma parlo di molte decine di anni fa in Italia si è continuato a pensare che 3 kW siano una giusta potenza per una famiglia.

    Eppure gli elettrodomestici si sono moltiplicati, l’aria condizionate d’estate è diventata indispensabile e in questi ultimi tempi ai consumi di energia domestica si è aggiunta anche l’auto elettrica.

    Ma ARERA imperterrita non interviene e invece di decidere di portare ad una potenza più congrua quella standard, preferisce effettuare complicatissime manipolazioni per risolvere un problema che ormai abbiamo in molti.

    Infatti ARERA già da vari anni ha deciso di elevare gratuitamente la potenza dai 3 ai 6kW ma solo di notte e nei giorni festivi per coloro che avendo una BEV hanno bisogno di ricaricarla.

    Ovviamente questa delibera, come tutte quelle di ARERA, richiede un complicata domanda e anche la dimostrazione che la WallBox che ciascuno detiene sia tra quelle elencate dall GSE. Va detto anche che questa facilitazione può essere richiesta solo da chi ha la fortuna di disporre di un contatore elettronivo di ultima generazione.

    In pratica quello che ARERA ha messo in atto richiede che i server di chi fornisce l’energia elettrica si incarichino di inviare ai contatori elettronici opportuni comandi alla sera, al mattino e prima e dopo l’inizio e la fine dei giorni festivi in maniera da assicurare a chi lo ha richiesto i periodi in cui i contatori possono erogare 6kW di potenza.

    Io ho sempre osservato che questo dimostra quanto sia semplice comandare ad un contatore di erogare più o meno energia visto che lo fanno i server un innumerevole numero di volte almeno per quelli che hanno avuto la pazienza di sottoporsi alla complessa burocrazia di ARERA.

    Ma cosa ci guadagna chi eroga energia elettrica in tutto questo? Una volta che di notte ha attivata la più alta potenza, cosa ci guadagna a riportarla a 3 kW di giorno?
    Assolutamente nulla se non il piacere di sapere che durante il giorno quegli utenti potrebbero avere quanche distacco del’energia per sovrarichiesta.

    E allora non sarebbe stato MOLTO PIU’ SEMPLICE decidere di fornire a chi lo richiede i 6kW per sempre? In questa maniera non sarebbe stato necessario neanche obbligare gli utenti ad acquistare delle particolari WallBox.

    E se poi si fosse deciso di elevare a 6kW la potenza di TUTTI GLI UTENTI, sarebbe stata una idea ancora più valida, visto che ormai tutti noi abbiamo un consumo di energia molto magggiore che nel passato.

    Ma così come ha risposto VaiElettrico, se si vuol elevare la potenza è possibile, ma A PATTO DI PAGARE. VaiElettrico ha affermato che per ogni kW in più si pagheranno 25 euro di quota fissa all’anno in più (cifra assolutamente ingiustificata); ma ha dimenticato di dire che facendo la richiesta si dovranno pagare anche una UNA TANTUM di 61,26 euro per ogni kW di incremento e quindi per passare a 6kW bisognerà sborsare 183,78 €. solo per avere il passaggio. Se poi si volessero superare anche i 6kW il costo UNA TANTUM per ogni kW oltre i 6 kW sale a 77,49 €.

    Le UNA TANTUM sono una vergogna consentita dall’ARERA ai fornitori di energia elettrica visto che la modifica della potenza massima erogata da un contatore ha costo ZERO (ricordo infatti che con quello che ha inventato ARERA le potenze deii contatori di quelli che hanno fatto la richiesta vengono modificate moltissime volte e per quelle modifiche non vengono addebitati costi proprio perchè i costi sono nulli.

    Ma sia il costo del passaggio, sia l’aumento della quota fissa sono assurdi visto che i kW che l’utente consuma saranno regolarmente pagati; l’aumento di potenza sarebbe già utile ed economicamente interessante per i fornitori perchè se le potenza massime aumentano, molto probabilmente i consumi aumenteranno di conseguenza.

    Ma in Italia si vuol guadagnare su tutto e allora così stanno le cose.

    Per ultino vorrei anche affermare che quasi certamente, oltre al costo fisso aggiuntivo di 25 € all’anno pe kW, è abbastanza probabile che ci sia anche un maggior costo dei kW consumati. Ho fatto molte ricerche su questo ma è assai difficile trovare le informazionion giuste perchè le tabelle trimestrali e per regione che ARERA pubblica sono complicatissime e nascondono molte cose.

    franco@ffellico.com

    1. Tutto molto chiaro e come sospettavo, un pizzo a favore dei soliti noti, la solita italiaetta che non si smentisce mai, nessuna motivazione “tecnica” ma “semplice pigrizia”, manteniamo lo status quo a favore di pochi e a discapito del consumatore finale.

        1. Non sono d’accordo.Rimborso di investimenti aggiuntivi… certo come quando 20 anni fa la Telecom ci spacciava l’ISDN a prezzi assurdi e l’ADSL già era diffusa in tutti i paesi “evoluti”, Telecom la teneva nel “cassetto” per finire di spremere con l’arcaica ISDN; ripeto assurdità da italietta sulle spalle dei consumatori.

          1. Non è questione di essere d’accordo. L’aumento della potenza dei contratti di fornitura domestica è un costo aggiuntivo per il distributore. Come la prima classe in aereo o in treno.

          2. L’abbiamo già vissuta con l’ISDN ripeto, è la solita scusa per mungere , tant’è che le utilities (vedi aziende elettriche) volano in borsa e fanno utili mica da ridere. Poi se vogliamo credere ai costi “aggiuntivi” insopportabili economicamente dalle aziende in questione, continuiamo a raccontarcela.

    2. L’aumento di potenza gratuito di notte e nei festivi non comporta alcun potenziamento della rete “a monte” del contatore, poichè è già dimensionata per sopportare i carichi diurni dei giorni lavorativi. Un aumento della potenza contrattuale permanente, invece, presuppone che la rete sia in grado di erogare quella potenza, quindi un carico aggiuntivo, anche nei picchi di domanda diurna. Tutto questo ha un costo non trascurabile che si traduce negli oneri fissi da lei elencati. Non c’è invece alcun aumento del prezzo del kWh, ragion per cui le sue ricerche non hanno portato a nulla.

    3. Alla faccia del green, del risparmio energetico, dell’ ambiente.
      Facciamo a chi le spara più grosse 10 -24 kW, trifase, poi abbiamo l’impianto elettrico di 20-30 anni fa’ con i cavi da 1,5 mm².
      L’aria condizionata sempre accesa, non se ne può fare a meno sia a casa che in auto, qualcuno sa che produce piu’ calore di quello che raffresca, ma’ non importa a nessuno, dobbiamo imitare gli americani.
      Ne mio caso 3 kw sono sufficienti.
      Chi ne vuole in più se lì paga

    4. 1) Il kWh ha lo stesso costo, a prescindere dalla potenza impegnata. Sono ormai alcuni anni che gli scaglioni di costo sono stati tolti.

      2) I 25€/kW che si vanno a pagare, sono dovuti per la potenza impegnata, ovvero per il diritto di poter prelevare quella potenza.
      Quindi il distributore deve impegnarsi a fare sì che la linea a monte supporti tale potenza per tutti i clienti che ne abbiano fatto richiesta.
      Non capisco perché si dovrebbe avere gratuitamente; chi lo sostiene, va a lavorare per la gloria oppure riceve uno stipendio?
      Allora perché pretendono che gli altri lavorino gratis?

    5. C’è del vero in quel che dici. Io abito in collina a 45 km dalla città, sono isolato in mezzo a campi e boschi. Mi son fatto da solo l’impianto elettrico per caricare l’auto e non ho risparmiato sui cavi. La wallbox l’ho acquistata su AliExpress, regolabile fino a 7 kw e con il bilanciamento dei carichi, funziona benissimo! Però ho dovuto fare il passaggio da 3 a 6 kw perché non posso richiedere la facilitazione a ARERA. Prima avevano chiuso il periodo per fare la richiesta, quando l’hanno riaperto avevo già fatto l’impianto. È ok, va tutto bene, non mi lamento, devo semplicemente pagare il prezzo del biglietto per viaggiare in questo mondo.

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